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VICE DIRIGENZA
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| Da: Mino p. | 16/03/2010 12:59:27 |
| Il riscatto del periodo potrebbe essere molto importante se si va a collocare prima del 31 12 1977 in quanto potrebbe influire sulla modalità di calcolo della pensione. Infatti, a parità di anni di contributi e di reddito medio dell'ultimo decennio, l'importo della pensione è molto diverso a seconda che il calcolo venga fatto col sistema misto (chi ha i contributi consecutivamente dal 2.1.1978 in poi) rispetto al più favorevole sistema retributivo (chi lavorando da prima aveva maturato il requisito dei 18 anni contribuitivi al 31 12 95). Se sei entrato in amministrazione dipo il 1.1.1978, (e non puoi contare sull'accredito figurativo del servizio militare obbligatorio che potrebbe aiutarti a maturare quel requisito) valuta la possibilità di riscattare anche solo il periodo da dicembre 1978 alla decorrenza economica del tuo rapporto di lavoro. In altri termini se al 31 12 1995 avevi 17 anni e mezzo di contributi, almeno mezzo ti conviene assolutamente riscattarlo, per rientrare nel calcolo retributivo, mentre per i rimanenti anni e mesi devi tenere conto della tua situazione economica e della tua voglia di "evadere" dalla PA. Per funzionario ribelle ricambio il saluto. | |
| Da: Bocca amara | 16/03/2010 16:20:36 |
| Grazie mino p... al 31.12.95 contavo già i 17 e 1/2 di contributi(militare compreso),ma chiedendo in giro pare che dovrei rientrare nel cd.sistema misto...comunque questo intervento è dovuto al fatto che ho contattato la referente UGL,alla quale ho suggerito,qualora non l'avesse ancora fatto, un giro su questo nostro forum...mi ha assicurato che l'Ugl si batte da sempre per le ns. rivendicazioni [ e questo è vero] e solo la piccola quota di poco inferiore al 5% ha impedito che la sigla fosse presente alle trattative...per fine aprile comunque ci sarà una manifestazione a Roma[finalmente]alla quale sono stato invitato per cui... Vi inviterei ad aderire ...quanto meno posiamo conoscerci e...contarci... in ordine poi alla Lega che sembrerebbe soffrire di malattie esantematiche(orticaria) farebbe bene a farsele passare... | |
| Da: aspirante VD | 16/03/2010 16:41:26 |
| Appresi dal sito dell' UILPA che entro lo scorso mese di gennaio il ministero della FP avrebbe definito i comparti , che, sappiamo bene ,potrebbero condizionare l' applicazione della VD. Sapete qualcosa ? | |
| Da: bla bla bla | 16/03/2010 18:46:30 |
| bocca amara mi deludi primo perchè pensavo fossi una femmina secondo perchè dopo iniezioni di fiducia da te elargite ti fermi al primo ostacolo se riscattando la laurea superi il 18 anno contributivo al 31 12 1995 sei interamente nel sistema retributivo vantaggiosissimo per stipendi da operaio come i nostri vai tranquillo e riscatta almeno non gli regali altri risparmi sulla tua pelle lascia stare la lega e quello che fa non è interessata a noi e non sono stupidi hai visto report di domenica scorsa? preoccupati di quanto guadagnano i dipendenti siciliani....e di quanto sperperano allegramente i politici locali e poi non ci sono i soldi per i contratti......... | |
| Da: funzionario ribelle | 16/03/2010 19:17:51 |
| Loro però si attivano!!! Assemblea del personale regionale in servizio del Sindacato SIAD presso la Camera di Commercio di Enna, per giovedì 18 marzo. Temi dellâassemblea saranno: ricorso per la vicedirigenza; ricorso per equa riparazione Legge Pinto e CCRL e ddl riordino personale. Il Sindacato fa presente che possono ricorrere per la Vicedirigenza tutti i dipendenti in possesso dei requisiti stabiliti dallâart. 17 bis del d.lgs. 145/02, e precisamente tutti i Funzionari direttivi compresi nelle posizioni economiche da D3 a D6, in possesso della laurea del vecchio ordinamento; della laurea del nuovo ordinamento; del diploma di secondo grado e siano risultati vincitori di procedure concorsuali per lâaccesso alla ex qualifica di Assistente liv. 7. | |
| Da: Scettico | 16/03/2010 23:01:39 |
| Noialtri poveri fessi del continente continuiamo invece a fare indigestione di cetriolo in silenzio.... | |
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| Da: funzionario ribelle | 17/03/2010 07:23:25 |
| infatti dobbiamo rispedire il cetriolo al mittente corredato di ceppe di legno | |
| Da: bepi | 17/03/2010 08:49:54 |
| un po dovunque ci sono ricorsi che giungono ad udienza; chi ha il testo dell'ultima favorevole sentenza di napoli è pregato di comunicarlo | |
| Da: Bocca amara | 17/03/2010 10:31:39 |
| non sono una femmina(io piuttosto parlerei di donne,che è meglio) il nick è dovuto semplicemente al fatto di uno stato d'animo e ai susseguenti conati (chiedo scusa per l'irriverenza) a fronte dei trattamenti riservatici...per quel che riguarda la Lega, essa è o non è al governo del paese? ma non dovremmo essere polemici...un saluto a tutti | |
| Da: Mino p. | 17/03/2010 10:41:17 |
| Se hai 17 anni e mezzo al 31 12 95 ti conviene riscattare almeno il mezzo anno per raggiungere il requisito necessario per il calcolo retributivo che è molto più favorevole. Proprio come dice bla bla bla. Visto che hai modo di contattare la (grande) Micucci, nella sua sede sindacale, ogni lunedì pomeriggio c'è un consulente esperto in materia pensionistica che è una vera scheggia! chiedere consiglio non costa niente ma può rendere assai. In certi casi, riscattare un mese in più può essere utile anche per maturare i requisiti "nel semestre avanti" e quindi per poter andare in pensione sei mesi prima. In altri casi limite, quel "mese in più" può renderti non sei ma diciotto mesi sulla data di accesso alla pensione se proprio quel mese fosse quello che ti fa rientrare, ad esempio nella "quota 96" invece che nella "quota 97". Ma le situazioni vanno viste una per una. Ti consiglio, fai un'altra telefonata alla Micucci anche per questo argomento e fatti passare per telefono l'esperto del lunedì. Per Aspirante VD anche secondo me questo è il blog più aggiornato, ma siccome un sindacato di funzionari ne ha creato un'altro sulla stessa materia anche su quello cerco di far sentire la nostra voce, e sul blog dell'anfus non è necessario registrarsi. Su quel blog c'è anche una discussione sui nuovi ordinamenti professionali: un vero e proprio piano B nel caso in cui la VD dovesse non andare in porto. Infatti, per il ministero dove se ne sono occupati, sono riusciti ad evitare l'appiattimento di tutta la terza area su una sola posizione giuridica ma hanno ottenuto che all'interno della stessa ci fossero due posizioni ben distinte verticalmente dal punto di vista giuridico (e di conseguenza economico). Ed è proprio per quello che li stresso su quel blog: perchè solo al ministero della Giustizia e non anche agli altri? Riguardo all'atto di indirizzo, anche sull'altro blog sulla vicedirigenza della funzione pubblica ci sono polemiche proprio sull'argomento. E quella cosa mi preoccupa: quando venne firmato il vecchio atto di indirizzo 2008/09, il giorno successivo era noto e pubblico il testo. Di questo atto di indirizzo quadro, invece, il sito della FP dice che sia stato inviato (mi sembra alle regioni) dal 15 gennaio. ma del testo non se ne sa niente. Il motivo per il quale un testo diramato dal 15 gennaio dalla Funzione pubblica, tutti quelli che lo hanno ricevuto se lo tengono stretto e riservato non lo conosco. Ma proprio per questo mi preoccupa ancora di più. | |
| Da: Newworldmercurio | 18/03/2010 02:13:00 |
- Messaggio eliminato - | |
| Da: funzionario ribelle | 18/03/2010 06:37:14 |
| chi le ha può dare le sentenze favorevoli e non? buona giornata | |
| Da: indomabile | 18/03/2010 10:50:10 |
| Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-05740 presentata da LUIGI BOBBA lunedì 18 gennaio 2010, seduta n.267 BOBBA. - Al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: l'articolo 17-bis del decreto legislativo n. 165 del 2001, ha introdotto nell'ordinamento amministrativo la vicedirigenza dello Stato, stabilendo che «la contrattazione collettiva del comparto Ministeri disciplina l'istituzione di un'apposita separata area della vicedirigenza nella quale è ricompreso il personale laureato appartenente alle posizioni C2 e C3, che abbia maturato complessivamente cinque anni di anzianità in dette posizioni o nelle corrispondenti qualifiche VIII e IX del precedente ordinamento...»; il predetto articolo è stato ripreso nel decreto attuativo alla legge delega n. 15 del 2009 relativa al pubblico impiego, pertanto l'articolo 17-bis del decreto legislativo 165 del 2001 è rimasto invariato; con la riforma della dirigenza attuata dalla legge 15 luglio 2002 n. 145 si introduce l'area separata della vicedirigenza che modifica sostanzialmente la struttura del pubblico impiego che, prima dell'introduzione di detta area, vedeva i dipendenti pubblici suddivisi nei due blocchi contrapposti di dirigenti e degli altri dipendenti affidati ad un sistema uniforme di contrattazione collettiva; l'introduzione del termine «separata» per l'area della vicedirigenza rappresenta la volontà del legislatore di non ricomprendere questa categoria nel Contratto di comparto, bensì in una contrattazione specifica; la ratio della norma risiede nell'impossibilità di definire il rapporto di lavoro del personale direttivo mediante gli strumenti utilizzati dal contratto di comparto, in quanto il personale direttivo espleta compiti più vicini a quelli del dirigente piuttosto che a quelli degli impiegati; la vicedirigenza, pertanto, non è un'area funzionale interna al contratto del personale livellato, bensì un'area contrattuale separata da questo contesto, completamente autonoma oppure inserita, a budget separato, nell'area della dirigenza; la figura del vicedirigente, indispensabile in una organizzazione efficiente ed efficace, dovrebbe rappresentare l'area dei quadri direttivi dell'Amministrazione italiana; nella sentenza 4399 del 7 marzo 2008 del tribunale di Roma, veniva riconosciuto a 82 funzionari del Ministero dei beni culturali e ambientali la qualifica di vicedirigente e il risarcimento dei danni liquidati in via equitativa in euro 15.000; nella sentenza 12847 del 17 luglio 2009, il tribunale di Roma confermava il proprio orientamento in tema di vicedirigenza nell'impiego pubblico, attribuendo un valore immediatamente precettivo all'articolo 17-bis del decreto legislativo n. 165 del 2001, prescindendo dalla disciplina dell'istituto della vicedirigenza in sede di ccnl, e disapplicando l'articolo 8 della legge 15 marzo 2009. Secondo il Tribunale di Roma la lesione della posizione giuridica del lavoratore deriverebbe proprio dall'illegittima inapplicazione della disposizione di legge, nelle more di una disciplina contrattuale che non sarebbe necessaria. L'articolo 17-bis del decreto citato, non sarebbe una norma meramente programmatica, bensì «si tratterebbe di fonte idonea ad istituire direttamente l'area stessa avendo già determinato i requisiti soggettivi dei dipendenti da inserire nella stessa»; il tribunale di Napoli, sezione lavoro, nella sentenza del 3 febbraio 2009, specificava che: «i ricorrenti legittimamente, dunque, lamentano il danno derivante dalla mancata attribuzione della qualifica spettante. La mancata attuazione della disciplina della nuova area professionale in sede contrattuale va qualificata come condotta inadempiente»; la regione Sicilia a seguito della sentenza n. 488 del 2009 del Consiglio di Giustizia amministrativa istituisce la vicedirigenza; ad oggi la vicedirigenza risulta sia stata introdotta nelle regioni Puglia e Liguria, oltre alla Sicilia; secondo le sentenze sopracitate e l'interpretazione autentica della legge, si demanda alla contrattazione collettiva la sola disciplina e non l'istituzione della posizione lavorativa, che risulta automatica secondo la normativa di riferimento; la Comunità Europea, con vari atti di indirizzo, ha già più volte censurato il comportamento dell'Italia, in quanto l'unica in Europa a non aver previsto, nell'ordinamento pubblico, l'area dei quadri nel comparto pubblico; la direttiva n. 36 del 2005 sulle alte professionalità, concernente sia il settore pubblico che privato, recepita in Italia con legge comunitaria, ha previsto all'articolo 17 lettera e); il riconoscimento di uno status normativo ed economico diverso per chi svolge da cinque anni funzioni direttive o di quadro; appare all'interrogante lesivo del principio di uguaglianza il fatto che l'attuazione della legislazione, nazionale ed europea, sia stata assicurata solo in alcune regioni italiane; appare altresì lesivo dei principi di efficacia e di efficienza della pubblica amministrazione, che i funzionari pubblici, già per legge dirigenti, debbano adire il giudice ordinario per veder realizzato e applicato un proprio diritto, con conseguente risarcimento del danno, a scapito dell'erario pubblico -: come mai in Italia venga disattesa non solo la normativa nazionale, ma anche quella comunitaria; se i ministri interrogati non ritengano opportuno porre in essere quanto necessario per garantire nel settore pubblico a tutti i lavoratori, aventi i requisiti, lo status di vicedirigenti dello Stato.(4-05740) Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedì 1 marzo 2010 nell'allegato B della seduta n. 291 All'Interrogazione 4-05740 presentata da LUIGI BOBBA Risposta. - In merito all'atto di sindacato ispettivo in esame, con il quale si chiedono chiarimenti circa la mancata applicazione dell'articolo 17-bis del decreto legislativo n. 165 del 2001, che prevede l'istituzione di un'apposita separata area della vicedirigenza per il personale laureato appartenente alle posizioni economiche C2 e C3 con 5 anni di anzianità in dette posizioni o corrispondenti qualifiche 8a e 9a, si rappresenta quanto segue. L'interrogante ritiene che il predetto articolo non costituisca una norma meramente programmatica bensì una fonte idonea ad istituire direttamente l'area della vicedirigenza, essendo già determinati i requisiti soggettivi dei dipendenti da inserire nella stessa. Cita in proposito la sentenza n. 4399, del 7 marzo 2008, del Tribunale del lavoro di Roma (nonché la sentenza del 3 febbraio 2009 del Tribunale del lavoro di Napoli), che ha riconosciuto a 82 funzionari del Ministero dei beni culturali e ambientali la qualifica di vicedirigente e il risarcimento dei danni nonché la sentenza n. 12847, del 17 luglio 2009, con la quale il medesimo Tribunale ha confermato il proprio orientamento, attribuendo valore immediatamente precettivo all'articolo 17-bis sopra citato, prescindendo dalla disciplina dell'istituto in sede di Contratto collettivo nazionale del lavoro e disapplicando, contestualmente, l'articolo 8 della legge n. 15 del 2008. Segnala, inoltre, che - a seguito della sentenza n. 488 del 2009 del Consiglio di giustizia amministrativa - la regione Sicilia ha istituito l'area della vicedirigenza ed a tutt'oggi anche le regioni Puglia e Liguria risultano aver istituito detta nuova area. Ciò comporterebbe la lesione del principio di uguaglianza per i cittadini appartenenti alle altre regioni. Rappresenta, infine, che la Comunità europea con vari atti di indirizzo ha censurato il comportamento dell'Italia, in quanto l'unica in Europa a non aver previsto nell'ordinamento pubblico, l'area dei quadri e ricorda che la direttiva n. 36 del 2005 sulle alte professionalità recepita con legge comunitaria ha previsto all'articolo 17, lettera e), il riconoscimento di uno status normativo ed economico diverso per chi svolge da cinque anni funzioni normative o di quadro. Dall'esame del dettato normativo in argomento discende che l'istituzione della vicedirigenza è demandata alla contrattazione collettiva previa prefigurazione al soggetto deputato ad avviare le trattative, cioè l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, di apposito atto di indirizzo da parte dei competenti Comitati di Settore. Tale lettura è adesso ulteriormente suffragata dall'articolo 8 della legge n. 15 del 2008, con la quale è stata fornita l'interpretazione autentica dell'articolo 17-bis sopra citato «nel senso che la vicedirigenza è disciplinata esclusivamente ad opera e nell'ambito della contrattazione collettiva nazionale del comparto di riferimento, che ha facoltà di introdurre una specifica previsione costitutiva al riguardo». Precisa, inoltre, l'articolo in esame, che il personale che ne abbia i requisiti può accedere alla vicedirigenza soltanto previa costituzione dell'area da parte della contrattazione collettiva nazionale del comparto di riferimento. Da ciò consegue l'inesistenza di un diritto soggettivo all'inquadramento, il quale potrà sorgere solo allorché la contrattazione collettiva costituirà l'apposita area. Detto diversamente il citato articolo 8 ha ribadito che la materia della vicedirigenza è disciplinata «esclusivamente» nell'ambito della contrattazione collettiva nazionale del comparto di riferimento e che a quest'ultima il legislatore del 2002 ha inteso attribuire la mera «facoltà» di introdurre nel Contratto collettivo nazionale di lavoro una specifica previsione costitutiva dell'area in esame. Secondo la normativa de qua, pertanto, il personale in possesso dei requisiti non può vantare alcun diritto al riconoscimento della qualifica di vicedirigente, poiché la contrattazione collettiva nazionale non ha ancora istituito la relativa area, né in relazione al comparto Ministeri, né in relazione ad altri comparti. Appare chiara, infine, la competenza della contrattazione collettiva per la predisposizione dell'area, l'istituzione della figura professionale e la doverosità dell'attività istituzionale tesa alla predisposizione degli atti di indirizzo all'Agenzia per la rappresentanza delle pubbliche amministrazioni, ai fini dell'istituzione dell'area della vicedirigenza. Per ciò che riguarda, nello specifico, tale ultimo aspetto, si rappresenta che il Dipartimento funzione pubblica, in qualità di comitato di settore, ha adempiuto attraverso l'emanazione di un apposito atto di indirizzo all'Agenzia per le rappresentanze delle pubbliche amministrazioni, del 15 marzo 2006 (atto quadro sulla composizione dei comparti di contrattazione), in cui era contenuta una precisa indicazione per la costituzione dell'area vicedirigenziale nel comparto Ministeri. Analogamente si è disposto attraverso l'atto di indirizzo del 7 maggio 2007, relativa al Contratto collettivo nazionale del lavoro del comparto Ministeri 2006-2009. Per ciò che attiene, invece, al successivo accordo fra le parti, appare pleonastico evidenziare che la contrattazione collettiva non è vincolata né vincolabile, essendo espressione di autonomia privata ex articolo 39 della Costituzione. Le parti contrattuali, in specie, non hanno inteso disciplinare la vice dirigenza attraverso il Contratto collettivo nazionale del lavoro del comparto Ministeri sottoscritto il 14 luglio 2007, ma hanno rinviato tale adempimento ad una sequenza negoziale successiva (cfr. l'articolo 37), che per dottrina e giurisprudenza costante integra il contratto collettivo essendo espressione della volontà delle parti di esercitare in più fasi il mandato negoziale. Tuttavia questa sequenza contrattuale, non ha avuto seguito. In merito alla giurisprudenza citata dall'onorevole interrogante, sembra opportuno ricordare che, ex adverso, altri giudici del lavoro hanno ritenuto non sussistente il diritto dei ricorrenti ad essere inquadrati nell'area della vicedirigenza (cfr.: Tribunale di Roma, sentenza n. 21125 del 2007; Tribunale di Grosseto, sentenza 8 febbraio 2007; Tribunale di Grosseto, sentenza del 23 febbraio 2009; Tribunale di Torino, sentenza 30 luglio 2009). Inoltre, lo stato giuridico del personale costituisce materia ascrivibile all'ordinamento civile, su cui è competente la legislazione statale. Per cui stupisce la circostanza che alcune regioni, con proprie leggi, abbiano istituito l'area della vicedirigenza. In ogni caso si tratta di materia devoluta all'autonomia collettiva e la legge ha previsto al riguardo un iter procedurale articolato che demanda alla contrattazione collettiva la disciplina dell'area vicedirigenziale. Un'ulteriore notazione occorre effettuare con riferimento alla sentenza del Tribunale di Roma, sezione lavoro, che ha «disapplicato» l'articolo 8 della legge n. 15 del 2009. L'ordinamento conosce un potere di disapplicazione esclusivamente con riferimento agli atti amministrativi in caso di illegittimità degli stessi acclarata dal giudice ordinario (articoli 4 e 5 della legge 20 marzo 1865, n. 2248, All. E), ma nessuna legge prevede un analogo potere nei confronti di norme di legge. Al riguardo si richiama la giurisprudenza costituzionale in tema che ha escluso il potere di disapplicare le leggi ritenute illegittime (ex multis Corte costituzionale n. 285/1990). L'esercizio di un tale potere per il Giudice delle leggi integra una violazione delle norme costituzionali. In questi casi le norme di legge verrebbero trattate alla stregua di atti amministrativi ed il Giudice eserciterebbe «un potere del tutto abnorme, non previsto nel nostro ordinamento costituzionale, con palese violazione degli articoli 101, secondo comma, e 117, primo comma, 134 della Costituzione». Non può pertanto condividersi la scelta, operata dalla sentenza in questione, di disapplicare sostanzialmente la disposizione prevista dall'articolo 17-bis del decreto legislativo n. 165 del 2001 che istituisce la vicedirigenza e che demanda alla contrattazione collettiva la disciplina della materia. Infine, con riferimento alla direttiva europea citata dall'onorevole interrogante, n. 36 del 7 settembre 2005, articolo 17 lettera e), recepita con legge comunitaria, si ritiene che la stessa, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, non sia attinente alla materia in oggetto. Il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione: Renato Brunetta. | |
| Da: aspirante VD | 18/03/2010 11:21:36 |
| Dalla risposta del ministro si evince che non farà assolutamente nulla per imporre la VD nella futura contrattazione, così come nulla è stato fatto per la code contrattuali 2006/09; al massimo la citerà nell' atto di indirizzo senza però considerarla sine quà non per la stipula.Infatti non farà nulla per scontentare cisl e uil ( notoriamente contrarie alla VD ) con le quali va d' amore e d' accordo; la cgil non pateciperà non avendo sottoscritto il protocollo per i nuovi contratti ,ma tanto anch'essa è contraria alla VD. Quanto all' ugl ed alle altre sigle che si dichiarono impegnate per la VD è sorprendente che non abbiano dato notizia della risposta del nanoministro;mi pare chiaro che fanno finta di niente cercando di ottenere quante più adesioni possibili cavalcando la ormai illusoria VD. Se qualcuno avesse ancora dei dubbi su quest' ultimo punto, è esaustivamente esplicita e chiara la risposta nel nano mimistro relativamente alla direttiva comunitaria(ultimo capoverso).Cari colleghi, spero che qulcuno di Voi possa darmi ancora un motivo di speranza. | |
| Da: e allora..... | 18/03/2010 12:27:44 |
| ..... trattiamo (dietro concreti impegni) l'iscrizione in massa alla cisl e uil e abbandoniamo, o meglio abbandonate, le vecchie inutili sigle. (Preciso che attualmente non sono iscritto a nessuna banda) | |
| Da: aspirante VD | 18/03/2010 14:14:30 |
| Sarebbe ottima l' idea di contrattare con uno dei sindacati ammessi alla contrattazione la nostra iscrizione di massa e sono certo che in tal caso certe bande cambierebbero il loro atteggiamento verso la VD; nella pratica però sarebbe assai difficile organizzarci visto che dopo 8 anni dalla promulgazione della legge non ne siamo ancora stati capaci. Secondo me forse avremo altre promesse ( vacue ) per le elezioni nazionali del 2013 , ma molti di noi ( compreso il sottoscritto ) saranno già in pensione. | |
| Da: aspirante VD | 18/03/2010 14:29:28 |
| Togliamoci almeno la soddisfazione di inchiodare il governo e i sindacati alle loro responsabilità pubblicando , a nostre spese , sui quotidiani a maggior diffusione, un documento che i bravissimi Mino p., Funz ribelle , locale , ed altri non avranno difficoltà a produrre e che , auspico, molti di noi sottoscriveranno. Questo potrebbe essere fatto nelle fasi di contrattazione per i ccnl 2010/12 che dorebbero iniziare a maggio ( sec. dichiarazioni del nano ministro ma non ci credo ). | |
| Da: ahahahaha | 18/03/2010 15:02:39 |
| "sine quà non", ma al plurale si dice "sine quì quò quà non"? | |
| Da: bo | 18/03/2010 15:36:04 |
| anche i grossi sindacati stanno pensando alla vicedirigenza;in un momento di divieto di assunzione di dirigenti risolverebbe parecchi problemi. non la vogliono però per legge, ma soggetta a contrattazione;bisogna insistere e crederci, ab- bandonando le logiche egoistiche delleposizioni organizzative e effimere e temporanee | |
| Da: Mino p. | 18/03/2010 15:56:18 |
| Ci sono sindacati, piccoli, ma che per vocazione tutelano le professionalità elevate e sindacati più grandi e potenti che per vocazione tutelano "la base" e che proprio per quello hanno tanti più iscritti. Questi ultimi sicuramente non avrebbero problemi a PRENDERE concreti impegni con noi in cambio della nostra tessera. Il problema sarebbe poi quello di fargli RISPETTARE quegli impegni, visto che sono bravi a farsi i conti di "quante tessere mi entrano e quante me ne escono?" se si schierassero a favore nostro. Hanno troppo interesse a mantenersi il loro numeroso gruppo di contribuenti per rispettare impegni presi con noi. Mi fido di più di quelli che per vocazione ci tutelano da sempre e che, anche senza i numeri, sono riusciti finora a tenere in piedi la legge nonostante gli attacchi portati dai sindacati "grandinumeri". Secondo me è tempo perso pensare a CGIL, CISL e UIL. Non possono rischiare di perdere i voti degli altri iscritti che sono di gran lunga di più di noi. Dovremmo cercare il modo di stimolare ed appoggiare di più i piccoli sindacati che lavorano per noi, non quelli che, storicamente, ci remano contro. Ricordo qualche anno dietro proprio una pagina a pagamento su quotidiani nazionali con migliaia di firme di vicedirigenti, curata, se non vado erreto, dalla Dirpubblica, e tanti articoli che qualche mese dietro ho anche linkato qui curati, sempre se non vado errato, dalla Dirstat e tante iniziative dell'UGL. Non hanno i numeri ma hanno gli attributi. E se la legge è ancora in vigore è perchè LORO hanno resistito agli attacchi della TRIPLICE che ci osteggia in ogni modo. Cercare l'unità tra i nostri sindacati può essere la soluzione per noi. Dovremmo offrirci in pasto a chi ci ha sempre osteggiato? ....mi sentirei una escort ... e non ho l'età, nè il fisico (e nemmeno l'intenzione). | |
| Da: eastwood | 18/03/2010 17:16:47 |
| molto lucida l'analisi di mino p., è evidente che con il passaggio dal sistema democristiano a un sistema che pilota il consenso con i mezzi di comunicazione, non c'è quasi più bisogno della piccola elemosina elettorale quale si configura la vd e che a altre categorie è stata data in modo più sostanzioso con dirigenze o carriere direttamente attribuite (presidi penitenziari pompieri e diplomatici) riordinate etc senza alcun concorso. Quindi si è spezzata la categoria tra dirigenti e livellati, si è introdotto l'elemento esterno della sspa (l'ena però è un'altra cosa) però c'è un dato di fatto che molti funzionari di sx hanno strappato la tessera dei loro sindacati di massa per passare a quelli professionali. Continuiamo a spingere ma le pagine a pagamento dovremmo pubblicarle prima delle elezioni | |
| Da: Funzionario Furioso | 18/03/2010 18:28:04 |
| La risposta all'interrogazione parlamentare dimsotra (purtroppo) che la VD è stata usata come specchietto per le allodole. Non a caso l'interrogazione viene da un senatore del PD che (forse) voleva (ed aveva convenienza) ad evidenziare questa realtà. A questo punto bisogna solo sperare che si formi una giurisprudenza univoca che commini molte condanne risarcitorie (nel mio sono stati chiesti 30.000 euro di danni) e quindi ricorsi in massa di tutti i vd....superstiti con necessità di addivenire alla contrattazione Infatti la legge, nel frattempo è diventata "decotta" per un motivo molto semplice: la categoria dei vd è "chiusa" ;la legge non prevede modalità di accesso e "fotografa" la situazione al 2002. Sicuramente, all'epoca ricomprendeva il meglio dei funzionari escludendo i "riqualificati". Poi, con gli anni, molti hanno fatto carriera con i molti concorsi banditi (dirigente tar, corte dei conti) altri sono andati in pensione. Però i nuovi entrati per concorso (non per riqualificazione) non rinnovavano la VD, . Io sono un "giovane" VD che ha 14 anni di servizio. Ma che senso ha che un mio collega con 12 anni non è Vd anche se ha superato un concorso pari se non più difficile del mio? Dulcis in fundo anche i funzionari non Vd lavorano bene e vincono i concorsi superiori o sono idonei nelle graduatorie. In un paio dove sono pure io il 50% non è VD e si badi hanno tutti minimo 8 10 anni di servizio.In una più piccola sono "l'unico" Vd e, si badi bene, che si tratta di un posto molto ambito. Anche lì uno davanti a me "non Vd" se ne va...a fare il giudice contabile!! In conclusione la categoria dei Vd, con gli anni, è divenuta la categoria (peraltro rispettabilissima) degli sfigati .....nella migliore delle ipotesi.!!! Purtroppo oltre agli sfigati restano nella VD anche i ....mediocri. Perchè si dovrebbe puntare ancora su di noi, se è evidente che tanti (troppi) ottimi elementi sono del tutto esclusi dalla VD? Ecco perchè penso che i convegni per l'attazione della Vd siano ormai fuori tempo massimo: la legge al dente nel 2002 si è scottata!!! p.s. se si avvera l'ipotesi "ricorsi" uno dei primi problemi sarà stabilire (di corsa) le modalità di acceso alla qualifica di VD | |
| Da: Bocca amara | 18/03/2010 19:16:34 |
| confermo...IN AGENDA la sola progressione economica all'interno dell'area C, SI VA AVANTI CON I RICORSI | |
| Da: Scettico | 18/03/2010 19:49:22 |
| La VD la vedo positiva anche per i funzionari non aventi diritto al primo inquadramento ai sensi della legge 145...Se non ci sarà la VD faranno evidentemente la nostra stessa fine...Qualcuno diventerà dirigente, qualcun'altro giudice, più del 95 % è destinato ad andare in pensione da livellato e nel corso della "carriera" gli toccherà pure difendersi dall'assalto degli altri livellati e. Perciò farebbero bene ad unirsi agli aventi diritto per difendere l'area separata. A questo punto viene da chiedersi: come hanno fatto in altri settori per esempio il settore industriale e il settore bancario ad avere l'area quadri? (se non erro nel settore bancario i quadri sono nello stesso contratto dei dirigenti). Ecco, forse dovremmo prendere spunto da qualcuno che è stato più bravo di noi nel farsi riconoscere ciò che gli spetta... | |
| Da: Funzionario Furioso | 18/03/2010 20:14:30 |
| Caro scettico, ùnon mitizzare troppo il quadro privato, non hanno ottenuto tante cose, solo dei livelli stipendiali in più, ma in realtà aspiravano ad una disciplina separata che attualmente non c'è. quello che ho scritto prima vuole essere anche un appello a tutti ad evitare pifferai magici; il grande delitto della VD si è già in gran parte consumato! p.s. se esisteva una chiara disciplina sull'accesso anche quelli che sono entrati nella p.a. dopo di noi avrebbero fatto pressione per la nostra causa! | |
| Da: the big sleep | 18/03/2010 20:39:21 |
| Ragazzi, la lettura della risposta di Brunetta non lasci adito a nessun dubbio. Non esiste - al momento - la volontà politica di dar corso alla VD. Non credo che le sentenze, poche in verità, favorevoli, reggeranno in appello. Siamo stati ingannati, attirati in un imbroglio illusorio. Solo politicamente il problema è risolvibile, se il governo lo impone nelle trattative. Nell'attuale clima mi sembra assai improbabile, sia per le difficoltà economiche, sia perchè mi pare che Brunetta miri a conservare un certo feeling con CISL e UIL. | |
| Da: x x .... | 18/03/2010 20:45:17 |
| the big sleep ha centrato il punto. Solo c'è chi non vuole vedere la realtà. | |
| Da: Scettico | 18/03/2010 20:46:49 |
| Direi che Brunetta oltre che a conservare il feeling con cisl e uil veda nella figura del dirigente l'unico "garante" della riuscita della sua riforma. Non importa se il dirigente è bello o brutto, intelligente o stupido, lavoratore o fanc.zzista, esso è l'unico interlocutore riconosciuto, i suoi poteri sono stati aumentati, i suoi privilegi sono rimasti immutati, la campagna antifannulloni non lo ha nemmeno sfiorato. Insomma la VD non rientra nei suoi piani, ritiene che basti e avanzi la dirigenza. Il Ministro la chiama rivoluzione, in realtà è null'altro che la vecchia restaurazione. | |
| Da: funzionario ribelle | 18/03/2010 22:48:32 |
| visto che non tutti potranno vincere i concorsi siamo qui per difenderci e ci difenderemo | |
| Da: Scettico | 18/03/2010 23:08:24 |
| Senza bandiere: così è nata lâarea quadri, così deve nascere la vicedirigenza! La Vicedirigenza è un'area tecnica (non politica) propedeutica alla Dirigenza, assimilabile all'area quadri del settore privato che è stata ottenuta, nel 1980, grazie ad una manifestazione spontanea dei colletti bianchi, quarantamila partecipanti, a Torino. Una manifestazione storica entrata a far parte di una nota trasmissione televisiva di Minoli âLA STORIA SIAMO NOIâ (vedi sito internet-Rai) Anche la Vicedirigenza proprio come l'area quadri non deve assumere un colore politico. Gli impiegati scesero allora in piazza senza bandiere: né rosse, né azzurre, né verdi e neppure viola. Erano quarantamila i colletti bianchi, stanchi di leggere nei contratti di lavoro il loro inquadramento professionale assieme a quello degli operai. Non era una manifestazione razzista nei confronti degli operai: erano semplicemente incazzati per non vedere mai riconosciuti, nei contratti di lavoro, le loro professionalità. Esisteva un inquadramento unico â" operai, impiegati â" che non rendeva giustizia delle diversità professionali esistenti nel mondo del lavoro. Esattamente come oggi, a trentâanni di distanza, avviene nei contratti del pubblico impiego. Eâ una storia che si ripete, ma che i nostri genitori hanno vinto. Noi ancora no! Il discorso sull'utilità dell'area della vicedirigenza, per il reclutamento delle migliori risorse umane e l'immissione di quest'ultime nella dirigenza, ha le stesse finalità dell'area quadri - istituita nel settore privato- per consentire al datore di lavoro di scegliere tra le professionalità più elevate. Attualmente le funzioni dirigenziali- in assenza di un'area tecnica vicedirigenziale-consente di assegnare il ruolo spettante al vicedirigente a qualsiasi qualifica anche meno elevata. Molte nomine sono clientelari. E' questo il motivo ostativo principale della difficoltà di attuazione della vicedirigenza perchè quest'area elimina i privilegi di natura politica e clientelare. Soltanto i meritevoli devono far carriera. La Dirstat, quale sindacato autonomo, non ha motivo di scegliere tra parlamentari di destra o di sinistra perchè la vicedirigenza- si ripete- è solo e soltanto un'area tecnica voluta dal nostro sindacato e presentata (vedasi il documento) all'ARAN nel 2004, ai tavoli della contrattazione. Tale area è frutto di sinergie con l'università di Tor Vergata di scienze organizzative del lavoro (Ingegneria gestionale), quindi è il risultato del lavoro di tecnici specializzati, non di militanti di partiti politici. L'errore più grande è insistere sul colore politico e non sulla valenza tecnica dell'area. Per questo al Convegno per il 62° anniversario della fondazione DIRSTAT sono stati invitati tutti i parlamentari dell'arco costituzionale, senza esclusione alcuna. Non siamo e non dobbiamo essere di parte perchè il fine è di raggiungere l'obiettivo della Vicedirigenza, quale area tecnica per lâaccesso alla dirigenza, con il sostegno di qualunque parte politica voglia sostenerla. Ci fa piacere che anche forze politiche di sinistra si siano convinte della validità delle nostre idee partecipando da tempo e con grande impegno alla proposta di una nuova organizzazione del lavoro di cui la Dirstat è stata e continua ad essere promotrice. Altre formazioni sindacali, non di matrice autonoma, sono invece impegnate a candidare propri esponenti alla imminente consultazione elettorale al solo vantaggio personale e non per sanare unâingiustizia che si sta consumando da oltre otto anni ( 2002). http://www.sinadep.it/ | |
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