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VICE DIRIGENZA
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Da: ...........13/01/2010 11:02:57
appunto

Da: vicedirigenza SUBITO13/01/2010 23:01:24
VICEDIRIGENZA SUBITO

Da: funzionario ribelle14/01/2010 07:13:56
inizio giornata del funzionario ribelle

un collega più giovane è partito per un dottorato di ricerca nel suo lougo d'origine e ciò ha causato molti mal di pancia
mi ha detto che è il suo è un modo di protestare perchè ha capito come funziona e preferisce prendere lo stipendio e dedicarsi allo studio
facciamo tutti domanda per i dottorati di ricerca?

Da: Maurizio14/01/2010 08:31:03
I "dottorati" costano!

Pero', se sei all'Agenzia delle Entrate, ti fai "ammollare" un "incarico dirigenziale" (con decisione sovrana del tipo "io sono il Re e faccio Nobile chi piace a me"), poi ti vai a fare - a spese dell'Agenzia stessa s'intende - un "master" alla Luiss!

Sveeeglia, pirlacchioni!

Da: per maurizioi14/01/2010 08:40:27
Anch'io stò in un postyo dove ci sono incarichi. Ma solo per Dirigenti....

Da: Eastwood14/01/2010 08:52:35
Diciamo che uno potrebbe scegliere un dottorato poco costoso e nel frattempo studiare per i concorsi sinergizzando gli sforzi e togliendosi dal lavoro che non sarebbe male potendo affrontare la spesa

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: Eastwood14/01/2010 08:53:27
certo ad alcuni per esempio i sindacalisti e uffici che trattano il pubblico impiego fanno master a spese aministrazione...

Da: Maurizio14/01/2010 10:00:32
Agenzia delle Entrate! Date retta: E' LI' LA FESTA!

Secondo gli ultimi dati, su circa 1400 posizioni di dirigente previste in organico (dalla 1a alla 4a fascia) circa 900 sono "funzionari (in genere dalla IIIa fascia F3 a IIIa fascia F5) incaricati di funzioni dirigenziali", pagati secondo la fascia dirigenziale ricoperta (tra la 4a e, addirittura, la 2a) e, se del caso, "masterizzati" a spese dell'Agenzia!

Infine, (dulcis in fundo, come si dice...), "indennita' di risultato" (ed essendo tutti bravissimi, ottengono ovviamente risultati strabilianti) tra i 10.000,00 ai 20.000,00 euro "a fine prestazione".

P.S. sorvolerei, soprattuto per ALCUNE DI ESSE, sulle "prestazioni" che offrono...

Da: per maurizioi14/01/2010 11:33:02
Ministero lavoro
RESPONSABILITà DI SEZIONE TUTTO L'ANNO  inglobata nel fua CIRCA 600/700 EURO QUI NON E' LA FESTA!!!!

Da: funzionario furioso14/01/2010 12:11:50
sul tema degli incarichi delle entrate leggete questo esposto:

http://www.dirpubblica.it/public/DA%20SPINOSA.pdf

..come esempio scolastico di chi fa come gli pare!!!

Da: Maurizio14/01/2010 13:02:11
Si, la Dirpubblica ha ragione... ma guarda caso:

1) - è stato lasciato tutto in mano a un "vice-segretario regionale" e, con tutto il rispetto, questo vuol solo dire che a livello nazionale non sembra fregargliene niente a nessuno;

2) - è stata posta una questione di "danno erariale" palesemente errata già ab origine e, adesso dopo il cd. lodo cirilelli, del tutto irrilevante;

3) - precisamenteall'Agenzia delle Entrtate sembra siano gia pronti "concorsini" fac-similei a quello a 36 posti al MEF dove vengono riconosciuti "sino a 12 punti" a quelli che hanno ricoperto gli incarichi in questione (tipo come se ingessare ad una neonata il braccio sbagliato "ti fa titolo" per il concorso a Primario!)

Ormai mi vado sempre più convincendo che il cd. "stato di diritto" ha ceduto il posto ad un "diritto di stato" che può giustificare qualunque schifezza: d'altra parte sottoil nazismo i lager... erano "legali"...

Da: Funzionario livellato e incazzato14/01/2010 17:22:04
per maurizio,
al mef oltre ai 36 posti hanno fatto un concorso speciale senza prova scritta escludendo tutti i funzionari anziani. Inoltre hanno promesso ai tapini che li avrebbero sistemati con il concorso dopo e i furbi hanno subito abbocato sindacalisti compresi che poi quando hanno avito l'amara sorpresa dell'esclusione si sono strappati i capelli piangendo sul latte versato o suoi buoi ormai fuggiti dal recinto

Da: Fantomas14/01/2010 18:21:18
queste porcherie verranno replicate nel tempo...
non perdiamo di vista il ns.obiettivo; il nostro non deve essere un avanzamento nella fascia F6 o F7[vedi nuovo prospetto busta paga,voci in alto a destra:ministeri area III C3s ed a seguire classe,fascia,scatto]perché il loro piano é già bello e pronto ad essere servito;vogliamo la vd e subito...
Auguri al nano per il prox viaggio in Bugintoro...da "mozzo" naturalmente !!,

Da: bla bla bla14/01/2010 20:56:41
la pagina 100 ci regalerà la vicedirigenza

Da: Scettico14/01/2010 21:31:56
Responsabile di due servizi e prolungata sostituzione del dirigente...nessun riconoscimento economico...perchè tanto il tutto "rientra nelle mansioni previste per il profilo professionale"... e poi non si può certo togliere agli altri "lavoratori"  il loro salario accessorio...

Il FUNERALE E' QUI...

Da: Scettico14/01/2010 21:33:36
Intanto consoliamoci con questo...

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/silvio-quanto-ci-costi/2119170&ref=hpsp

Silvio, quanto ci costi
di Primo Di Nicola
Conti fuori controllo, 1.400 dipendenti di troppo, milioni buttati per gli show del Cavaliere, segretarie pagate come direttori. Ecco come Berlusconi ha trasformato la presidenza del Consiglio in una reggia 
Una vera reggia, dove si moltiplicano dipendenti e sprechi. Con oltre un miliardo di euro l'anno bruciato per alimentare una burocrazia di corte che si allarga a dismisura e conta già 1.400 persone più del previsto. Mentre per allestire i set televisivi degli show del sovrano si spendono cinque milioni e si arriva a pagare 250 euro il noleggio di un computer per una sola giornata. E dove ci sono segretarie con la stessa qualifica e retribuzione dei grandi capi. Una follia, impossibile da immaginare nell'Italia normale dove aziende ed enti pubblici tagliano e licenziano a tutto spiano per fare quadrare i conti. Ma non alla presidenza del Consiglio dove il miracolo si ripete nei piani più alti della nomenklatura berlusconiana. Prendete Marinella Brambilla, storica segretaria del Cavaliere che da oltre vent'anni custodisce la sua agenda. E confrontate il suo curriculum con Manlio Strano, autore di saggi su riviste giuridiche e persino del regolamento interno del Consiglio dei ministri, appena nominato dal governo consigliere della Corte dei Conti. Manlio Strano, dopo una lunga trafila al servizio dello Stato, è diventato segretario generale di Palazzo Chigi lo scorso aprile. La sua qualifica? Dirigente generale di prima fascia, il top della carriera pubblica. E indovinate qual è la qualifica della fedelissima Brambilla? Anche lei direttore generale. E la Brambilla non è la sola miracolata. Come lei sono state graziosamente elevate al rango di superdirigenti generali anche Lina Coletta, segretaria di Gianni Letta; Maria Serena Ziliotto, che assiste il sottosegretario alle Politiche per la famiglia Carlo Giovanardi e Patrizia Rossi, che tiene invece l'agenda del sottosegretario allo Sport Rocco Crimi.

Quella delle qualifiche-facili non è la sola anomalia in cui ci si imbatte scandagliando la giungla della presidenza del Consiglio. Ci sono plotoni di alti funzionari senza incarichi operativi che passano il tempo conducendo improbabili studi, mentre si continua a imbarcare nuovi assunti con pingui stipendi e striminziti curriculum. Secondo i dati che "L'espresso" è riuscito a reperire, a palazzo Chigi lavorano ben 4.500 persone, oltre 1.400 in più di quelle previste nella pianta organica, a dimostrazione del fatto che quella dei dipendenti è ormai una spesa fuori controllo.


La corte dei miracoli La corsa dei costi di Palazzo Chigi sembra infatti ormai inarrestabile: 3 miliardi 621 milioni nel 2006; 4 miliardi 280 milioni nel 2007; ancora di più, 4 miliardi 294 milioni, nel 2008. Soldi che se ne vanno per mille rivoli e che finanziano le strutture che sono proliferate sotto il governo Berlusconi tra uffici di diretta collaborazione (23) e dipartimenti retti da sottosegretari e ministri senza portafoglio: i centri di spesa in bilancio sono ben 19. Degli oltre 4 miliardi, più del 70 per cento se ne va per le cosiddette "politiche attive" dei dipartimenti, a cominciare dalla Protezione civile che da sola nel 2008 ha divorato 2.132 milioni. Quello che resta viene inghiottito dal funzionamento dell'apparato, degno di una corte barocca. L'organizzazione di Palazzo Chigi è molto ramificata tra uffici di staff del presidente (consigliere diplomatico, militare, eccetera), quelli sottoposti al segretario generale che assicurano il funzionamento della macchina (bilancio, controllo, voli di Stato, gestione degli immobili) e i dipartimenti retti da sottosegretari e da ben dieci ministri. Senza contare la miriade di comitati e commissioni di cui in molti casi solo con grande sforzi si ravvisa la necessità. È per finanziare questo immenso apparato che le spese hanno toccato la cifra record del 2008, mentre nulla ancora si sa sul rendiconto 2009 che potrebbe segnare un nuovo primato.

Si va in scena Gli italiani conoscono benissimo quanto Berlusconi sia attento alla cura della propria immagine. Non a caso organizza le sue uscite cercando di sfruttarle al meglio a fini televisivi. Quello che i cittadini ignorano è quanto questo costi alle casse di Palazzo Chigi. Per cominciare, il Cavaliere ha reclutato all'interno di una propria struttura ("ufficio del presidente") due personaggi con il compito di curare i suoi "eventi": Mario Catalano, idolo dei cultori del porno soft per essere stato lo scenografo di "Colpo Grosso", il primo spettacolo tv davvero scollacciato degli anni '80, e Roberto Gasparotti, ex teleoperatore Fininvest, cerimoniere dalle maniere forti e dai precedenti poco rassicuranti (vedi box nella pagina accanto) che come responsabile dell'immagine del premier lo precede preparando il "set" e bonificandolo persino dalle presenze sgradite. Ebbene, Gasparotti ha avuto anche lui la superqualifica di dirigente generale. Mentre per esaudire le esigenze sceniche del premier sta contribuendo non poco a fare impennare le spese. Qualche perla tra le tante. Il 29 settembre, l'Aquila, consegna di qualche centinaio di appartamenti ai terremotati in contrada Bazzano. Per Berlusconi è previsto un rigido programma: arrivo alle 15.30, saluti e discorso, poi consegna delle chiavi a tre famiglie.
(13 gennaio 2010)

Da: Scettico14/01/2010 21:35:25
Il tutto, naturalmente, sotto l'occhio delle telecamere che lo seguono passo passo grazie a un set attrezzatissimo. Attrezzatissimo ma anche molto costoso. Stando ai preventivi della "D and di lighting & truck", di cui "L'espresso" è entrato in possesso, la fornitura comprende tra l'altro telecamere, maxischermi, impianti elettrici e di illuminazione, e persino «tre personal computer completi di pacchetto office» al costo di 1.500 euro, cioè 500 euro a computer. Uno pensa: computer acquistati. Macché: i 1.500 euro sono il costo del noleggio, ben 500 euro a pc per sole 48 ore. Una follia che contribuisce allo scandaloso costo finale dell'"operazione case": oltre 300 mila euro, cifra con la quale si potevano costruire altri sei di quegli appartamenti da 50 metri consegnati quel giorno ai terremotati. E quella abruzzese non è la sola prestazione da vertigine della "D and di". Da mettemettere in bilancio per il 2009 ci sono anche gli oltre 110 mila euro delle attrezzature noleggiate per la cena in onore del Keren Hayesold United Israel appeal (agenzia internazionale che raccoglie fondi per sostenere Israele) a Villa Madama il 3 novembre: 10 mila euro se ne sono andati solo per l'impianto audio di un gruppo musicale, 4 mila per una troupe appositamente attivata per «seguire il presidente durante l'evento» e altri 700 euro per una sola «telecamera fissa su cavalletto da posizionare fronte president». Come pure i costi per l'incontro organizzato sempre a palazzo Madama il 6 maggio con gli industriali de "L'Italia del fare": quella cena, solo di apparecchiature è costata oltre 60 mila euro. Secondo quanto risulta a "L'espresso", dal suo insediamento (maggio 2008) alla fine di ottobre, cioè in 17 mesi, la gestione berlusconiana di questi eventi mediatici è costata quasi 5 milioni di euro: un'enormità a confronto dei 150 mila spesi da Romano Prodi per fronteggiare le stesse esigenze nei 25 mesi del suo ultimo governo. Ma così vanno le cose alla presidenza nella cui gestione finanziaria nessuno riesce a mettere becco.

Miracolo in busta paga Il bilancio di Palazzo Chigi è infatti totalmente autonomo e viene alimentato dal ministero dell'Economia attraverso un apposito fondo. E da questo tesoretto pesca la presidenza per fare fronte anche ai costi dei dipendenti che continuano a crescere anno dopo anno: 202 milioni nel 2005, 229 l'anno successivo, 237 nel 2007, oltre 246 nel 2008. Le ragioni dell'escalation? L'inarrestabile lievitare degli organici che non conosce tregua. All'inizio erano previste 3.063 persone: 368 dirigenti e 2.695 impiegati. Oggi al lavoro ne risultano invece ben 4.542. Con una particolarità: il numero esorbitante dei "comandati", cioè il personale chiamato da altri ministeri o amministrazioni pubbliche, che ormai sono 1.600 unità. La ragione di questa esplosione sta nel fatto che la presidenza, da semplice organo di coordinamento dell'attività di governo si è trasformata in un contenitore di sottosegretariati e ministeri senza portafoglio che hanno comportato l'istituzione di dipartimenti e staff. Risultato? Non potendo nemmeno assumere per concorso per il blocco imposto dalla Finanziaria, la presidenza si è riempita di comandati- raccomandati la cui presenza in molti casi va avanti anche da più di un ventennio. Le professionalità rappresentate sono le più diverse: ci sono persino segretari comunali e un cantoniere reclutato dal Comune di Paliano (Frosinone). Per non parlare poi dei militari e degli agenti di ogni arma e grado: 370 in tutto secondo la presidenza, oltre 500 secondo altri dati avuti da "L'espresso". Quando si parla di potenziare la lotta al crimine, spesso i sindacati più combattivi chiedono il ritorno sulle strade di questi "comandati". Ma l'impresa è difficilissima: l'impiego a palazzo Chigi è infatti molto ambito. Merito dell'"accessorio" che compensa in busta paga la flessibilità degli orari e la reperibilità anche nei giorni festivi: per un funzionario di categoria A consente di aggiungere alla retribuzione media di 3.100 euro fino ad altri mille euro lordi. Così come appetibili sono anche gli stipendi dei dirigenti il cui top - incluse tutte le voci - arriva a riscuotere mediamente 180 mila euro lordi l'anno. Tra le eccezioni, il capo dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso (ma lui è anche sottosegretario) che arriva a 280 mila e il segretario generale Manlio Strano che grazie all'indennità del suo ruolo raggiunge i 297 mila euro lordi.
(13 gennaio 2010)

Da: Scettico14/01/2010 21:36:17
Questi i compensi più alti. Ma ottima è anche la retribuzione di Antonio Ragusa, ex generale dei carabinieri e dei servizi segreti, che dopo essere stato pensionato è stato riassunto dalla presidenza del Consiglio con un lauto contratto (184 mila euro lordi) come capo del dipartimento per le Risorse strumentali. Così come dalla pensione sono stati riesumati Carlo Sica, ex vicesegretario generale di Palazzo Chigi, titolare di una consulenza da 40 mila euro, e l'ex dirigente Giancarlo Bravi collocato invece alla struttura di missione sui 150 anni dell'Unità d'Italia (139 mila euro).

Così vanno le cose a Palazzo Chigi: molti dirigenti di ruolo non hanno nulla da fare, ma si continua a conferire incarichi agli estranei senza il minimo ritegno. Un andazzo che prevale non solo per i compiti dirigenziali. L'esempio viene proprio da Berlusconi. Il suo "ufficio del presidente", composto da 45 persone, ne ha oltre 20 assunte dall'esterno. A parte la Brambilla, Catalano e Gasparotti, nel conto ci sono pure i due segretari-deputati Sestino Giacomoni e Valentino Valentini (a Palazzo Chigi assicurano che a loro spetta solo un rimborso spese), per non parlare del fotografo personale Livio Anticoli, l'ex ministro Giuliano Urbani (18 mila euro) più una serie di personaggi sconosciuti le cui occupazioni potrebbero sicuramente essere svolte dal personale interno.

Missione continua Stessa musica negli uffici di Letta e di quasi tutti gli altri sottosegretari e ministri senza portafoglio che continuano a elargire incarichi e prebende sfruttando anche la miriade di comitati e commissioni (ne abbiamo contate oltre 60) di cui la presidenza è disseminata.

Una deriva di cui si è accorta anche la Corte dei Conti che, non potendo mettere becco sulla gestione del bilancio autonomo, una stangata alla presidenza l'ha comunque rifilata passando in rassegna le "strutture di missione", un altro sperpero di palazzo Chigi. Dovrebbero essere comitati di durata temporanea per affrontare eventi speciali. Ma ne esistono una trentina, nati in tempi lontanissimi e puntualmente riconfermati.

La struttura di supporto alla delegazione governativa per la realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione è stata varata nel lontano 2002 dal governo Berlusconi, confermata da Prodi nel 2007 e riconfermata di nuovo dal Cavaliere nel 2008, per esempio. Al 2003 risale invece la nascita della struttura dedicata all'e-government, ancora oggi in vita, per non parlare dell'unità strategica per la comunicazione sull'attività del governo battezzata nel 2007 da Prodi (come dirigente generale c'è il giornalista Fabrizio Ravoni). E come giudicare la struttura per il rilancio dell'immagine dell'Italia, l'altra per cogliere le "opportunità delle Regioni in Europa" o quella che istituisce la segreteria tecnica dell'Unità per la semplificazione, un apparato nel quale lavorano 3 dirigenti, 4 impiegati, più 12 esperti assunti all'esterno con contratti di collaborazione? Conclusione della Corte: «Le strutture di missione non sempre presentano i requisiti peculiari dell'istituto, e cioè specialità delle funzioni e temporaneità ». Una politica dalle maniche larghe che fa la gioia dei tanti fortunati che continuano a sbarcare in presidenza con il massimo delle qualifiche.

Tutti generali Maurizio Bosatra per esempio solo poco anni fa conduceva la vita grama di tanti militanti leghisti. Nel 2003 forniva informazioni ai partecipanti dell'assemblea federale della Padania all'ex Palavobis di Milano: oggi lo ritroviamo invece nel cuore dello Stato come direttore generale del ministro Calderoli. Un miracolo toccato pure a Cristina Cappellini che nel 2007 stendeva ancora anonimi documenti per il comitato organizzativo del parlamentino del Nord. Lei, adesso, è addirittura capo del settore legislativo del ministero per le Riforme di Umberto Bossi. Nemmeno i giornalisti possono lamentarsi: quando sbarcano a Palazzo Chigi ottengono spesso il massimo dei gradi. Come Marco Antonio Ventura e Fabrizio De Feo, due penne del "Giornale", impiegati nell'ufficio stampa del portavoce Paolo Bonaiuti; oppure come Fabrizio Carcano, redattore della "Padania" e ora capoufficio stampa di Calderoli, o Raffaele Gorgoni, inviato del Tgr Puglia, approdato al ministero per gli affari regionali del conterraneo Raffaele Fitto. Anch'essi assunti come direttori generali.
(13 gennaio 2010)

Da: Scettico14/01/2010 21:36:57
Gradi a parte, la presidenza si rivela un approdo ambito anche per molti che non ti aspetti di trovare. Sempre negli uffici del sottosegretario Bonaiuti troviamo come consulenti i deputati Pdl Giorgio Lainati, Piero Testoni e Beatrice Lorenzin. E non solo loro: ci sono pure il giornalista Fabio Vazio, ex ufficio stampa di Fi, l'ex portavoce di Carlo Azeglio Ciampi Paolo Peluffo, che dopo essere sbarcato alla Corte dei Conti riscuote a palazzo Chigi altri 15 mila euro; e il generale della guardia di finanza Fabrizio Lisi (12 mila euro) comandante della scuola dell'Aquila.

Per grazia ricevuta Ma nella corsa all'elargizione degli incarichi che pesano sul bilancio di Palazzo Chigi, come quasi tutti i suoi colleghi ministri senza portafoglio, non si risparmia neanche l'ammazza-fannulloni Brunetta (tra i suoi consulenti i parlamentari Cinzia Bonfrisco, Maurizio Castro e l'ultras berlusconiano Giorgio Stracquadanio). Che ha inserito molti amici nei ranghi della presidenza. Come gli affiliati alla sua associazione Freefoundation. Se chiamate però al numero telefonico del think tank vi risponde il centralino dello studio del commercialista Canio Zampaglione che oltre ad essere presidente dell'associazione è anche presidente del collegio dei revisori dei conti dell'Agenzia per l'innovazione, guarda caso sottoposta all'autorità di Brunetta. Un altro amico Rodolfo Ridolfi, vicepresidente di Freefoundation, risulta invece consulente sempre da Brunetta (45 mila euro il suo compenso). Idem altri due membri come Davide Giacalone, nominato esperto a 40 mila euro, mentre Stefania Profili, che Brunetta aveva avuto come segretaria nella sede nazionale di Forza Italia, con la stessa mansione è stata nominata dirigente generale al ministero. E non è finita. Perché tra le file degli esperti di Brunetta, oltre all'ex ministro Gianni De Michelis (13 mila euro) c'è pure Secondo Amalfitano (26 mila euro), noto solo per essere stato sindaco di Ravello, località nella quale Brunetta ha preso casa.

Anche Mara Carfagna, ministro senza portafoglio alle Pari opportunità, si dà molto da fare per incrementare l'abbuffata degli incarichi. Lei recluta esperti e consulenti con occhio attento a tutti i fronti aperti. Alle giuste amicizie di partito, per cominciare. Ed ecco spuntare a capo dipartimento del suo ministero Isabella Rauti (165 mila euro), moglie del sindaco di Roma Gianni Alemanno. Ma anche al collegio elettorale campano: Antonio Mauro Russo, segretario organizzativo provinciale del Pdl di Salerno, città natale del ministro, ha una consulenza da 28 mila euro e il compito di curare i collegamenti con il territorio. Infine Federica Mondani reclutata (circa 20 mila euro) come adviser per le materie giuridiche ma, in quanto avvocato del Foro di Roma, messa al lavoro dal ministro per patrocinare alcune cause che gli stanno particolarmente a cuore contro Sabina Guzzanti e il quotidiano "la Repubblica". Altro caso da manuale, infine, quello del ministero del Turismo, regno di Maria Vittoria Brambilla. Giovanissima, Mvb aveva tentato la strada della tv nella trasmissione di Canale 5 "Misteri della notte". A tenerla a battesimo fu il curatore del programma Cesare Medail. Ma l'esordio si rivelò un fiasco. Girata la ruota della fortuna, la Brambilla non ha però dimenticato il suo mentore Medail, ingaggiato come esperto al Turismo (29 mila euro) dopo che lo aveva anche ripescato come direttore della "Tv delle libertà", fallimentare organo dei suoi omonimi circoli.

I quali confezionavano anche un "Giornale delle libertà", nel quale spiccava come consulente editoriale una vecchia gloria del giornalismo come Vittorio Bruno. Naufragati i circoli, la Brambilla ha ripescato anche lui con un compenso di 70 mila euro lordi. Una goccia nel mare magnum delle super spese della presidenza.

Da: Funzionario ribelle15/01/2010 06:57:07
no comment

Da: Maurizio15/01/2010 09:05:44
Quasi la Romania di Ceausescu... No, meglio... Cioè: peggio!

Da: Mino p.15/01/2010 10:56:05
http://www.confsal-unsa.it/nuovo/comunicati%20doc/2010/unsa%2004-2010.doc

Ho linkato un volantino della confsal-unsa riguardante l'atto di indirizzo sulla futura composizione dei comparti per la contrattazione collettiva.
Ovviamente sappiamo che quello che dice l'atto di indirizzo può sempre essere smentito dalla contrattazione quando i sindacati hanno mire diverse ma intanto prendiamoci quella notizia.
Secondo il volantino, il comparto che dovrebbe riguardare i ministeri, le agenzie e gli EPNE verrebbe fuso con il comparto delle università.
In quel comparto, l'ordinamento professionale è profondamente diverso dagli altri in quanto prevede le aree A, B, C, D ed EP.
Quest' ultima, in particolare, ha delle specificità molto simili a quelle della dirigenza (autonomia nell'orario di lavoro, composizione della retribuzione ecc. - art. 71 e seguenti del ccnl che è pubblicato sul sitodell'ARAN).
A parere vostro, la fusione con quel comparto potrebbe portarci qualcosa di buono?
verranno eleminate le aree D ed  EEPP alle università oppure verranno estese ai comparti che non le avevano?
O, ancora verranno mantenuti, all'interno del comparto unificato due ordinamenti professionali profondamente diversi?
Non trovate strano che il comparto delle università non venga associato a quello della scuola ma a ministeri, agenzie ed EPNE?    

Da: aspirante VD15/01/2010 13:44:05
Se l'ordinamento dell'università verrà esteso agli altri presenti nello stesso  futuro comparto (minist. ag.fisc.) si può ipotizzare ( e secondo me  a questo punto sperare) che i potenziali VD vengano inquadrati nella cat EP, almeno ci sarebbe un significativo beneficio economico per coloro i quali , come il sottoscritto,  sono attuamente inquadrati nella cat.D. Tale ope legis è secondo me auspicabile inoltre perchè tale passaggio è impossibile senza  santi in paradiso visto il modo con cui vengono fatte le progressioni verticali . Quindi io mi accontenterei e lascerei perdere l' illusione dell' area separata per la VD.

Da: aspirante VD15/01/2010 14:00:46
Per la precisione quelle definite nella segnalazione sopra riportata di Mino p. " aree " sono invece "categorie". Le aree sono le diverse tipologie di lavoro ( tecnico, sanitario, amministrativo, bibliotecario ) presenti nelle diverse categorie o qualifiche.Inoltre la cat.A non esiste di fatto e vi erano inquadrati isolo i " bidelli " di un tempo ormai lontano visto che gli usceri e il personale di portineria è in B. Il titolo di studio per l'accesso alla D è la laurea ma poi la cat. si è ingrossata per il personale proveniente dalla C con il diploma attraverso concorsi riservati.

Da: Eastwood15/01/2010 15:30:58
Non avviene maio nulla di buono e tuttodeve avvenire a invarianza di spesa
insistere per i ricorsi

Da: Eastwood15/01/2010 15:31:00
Non avviene maio nulla di buono e tuttodeve avvenire a invarianza di spesa
insistere per i ricorsi

Da: Scettico15/01/2010 19:06:27
Non conosco bene le EEPP ma dando uno sguardo al CCNL del comparto mi sembra che possano presentare qualche analogia con una (ancora ipotetica) area della VD...
Resta il problema che non costituiscono un'area contrattuale separata ma come dice aspirante VD  solo una categoria...
Però piuttosto che niente...meglio piuttosto...

Da: x tutti15/01/2010 21:23:58
...e così addio alla Vd,almeno come area separata; bisogna comunque vedere la nuova architettura ridisegnata con la riduzione dei comparti e la struttura ridisegnata all'interno dei medesimi;se mantengono invariate le "categorie" la ricollocazione nostra dove dovrebbe avvenire?

Da: Scettico15/01/2010 21:42:14
Sul sito dell'ANFUS l'ultimo intervento dice che "chiederemo al Governo di inserire nell' atto di indirizzo la previsione dell' istituzione della vicedirigenza".

Non sarebbe opportuno che i sindacati che dicono di rappresentarci preparassero una "vera" piattaforma contrattuale e non le scarne due righe dell'altra volta?

Da: funzionario ribelle15/01/2010 22:01:48
Deve essere una separata area contrattuale come recitano i lavori preparatori alla legge del 2002 (in atti parlamentari).
In nessuna organizzazione si resta fermi per oltre venti anni. E'il gioco del monopoli?

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