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VICE DIRIGENZA
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| Da: Bocca amara | 29/01/2010 18:27:56 |
| "Timeo Danaos (confederali) dona ferentes";purtroppo ciò che paventa Maurizio credo e penso si avvicini moltissimo alla nuova realtà, prossima ventura...altro che" dona"... | |
| Da: x bocca amara | 29/01/2010 19:33:46 |
| ma se i confederali come dici tu .. sono quelli che sono e nel post precedente ... e i soldi li scuce sor GIULIO e i soldi ci sono , ergo si può fare perchè " l'ARAN non ratifica quello che dicono i confederali". Ma la domanda visto che i conf.. secondo te non contano una mazza e in questi ultimi 10 anni ha sempre governato la dx quale è stato l'intoppo sarò duro ma non capisco? | |
| Da: x bocca amara | 29/01/2010 19:37:38 |
| volevo dire quasi sempre (2006 2008) prodi | |
| Da: Scettico | 29/01/2010 21:44:30 |
| Nel pubblico impiego ciò che c'è stata finora è stata una sostanziale cogestione...e ovviamente i "cogestori" hanno pensato bene di farsi prima di tutto gli affaracci loro visto che in questo caso paga pantalone.. Così da un lato si è dato il via libera alle prebende e ai privilegi della dirigenza e dall'altro si è dato il via libera a misure che hanno consentito ai confederali di aumentare il loro potere clientelare (riqualificazioni, passaggi di area, ecc). La domanda da porsi ora è : l'attuale riforma vorrà spezzare questo intreccio perverso? E se lo farà sarà nel senso di una "restaurazione" o di una "rivoluzione"? | |
| Da: funzionario ribelle | 30/01/2010 10:00:13 |
| chissà, chissà? | |
| Da: Scettico | 30/01/2010 10:09:31 |
| Tra non molto sapremo se il virtuale diventerà reale, se il trascendente diventerà immanente, se il potere vorrà far cadere una briciola anche nel nostro piatto... | |
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| Da: Bocca amara | 30/01/2010 11:49:44 |
| amici miei,metteteci- al centro di questa boutade-i i soldi e poi iniziate a ragionarci su:un pò dalla ns.parte,un altro pò da quella dei conf (merdosi) e un altro,consistente pò dalla parte del governo...poi tiriamo le somme,magari avremo la spiegazione,molto aderente alla realtà... aspettiamo l'arcano contratto...ma credo si profili una soluzione assai vicina al maurizio-pensiero...Buona domenica | |
| Da: x scettico | 30/01/2010 11:51:03 |
| una rivoluzione da parte di chi ci considera un costo e basta un pò mi inquieta! sono anchio scettico ma ogni volta che si parla di noi i titoli sono dei giornali - favoriti da una campagna anti pa cretasi da anni.: fannulloni nuove norme sui contratti, sretta sui fannulloni ormai (anche per colpa di alcuni è inutile girarci intorno la realtà è questa). già qust'anno in applicazione l 150 molti non prenderanno gli incentivi. (nei ministeri fua) pensa l'anno prossimo quando il dirigente darà questa sorte di 14 ad alcuni ed altri no, lascio a te intuire che bella armonia ci sarà tra colleghi. Di questa riforma sono d'accordo logicamente molti sindacati, il concetto potrebbe essere anche giusto premio chi lavora. ma purtroppo sarà premio chi o mi stà simpatico o è sindacalista o altri motivi. se il buon giorno si vede dal mattino | |
| Da: bla bla bla | 30/01/2010 14:40:24 |
| i magistrati sostengono che mancano le risorse al ministero di grazia e giustizia per amministrare "al meglio" questo povero paese è al 156 posto mondiale nel mondo guadagnano più di 100.000 euro al mese sono contro il processo breve lavorano poco e ci tengono a dimostrarlo il personale amministrativo è sotto i 30.000 euro c'è qualcosa che non va | |
| Da: Bocca amara | 30/01/2010 15:09:06 |
| ...ancora una volta,chiarisco se non é stato inteso...andiamo,bene che vada, a gonfie vele, verso le P.O. e questa verrà presentata come una grande conquista Conferderale(merdaiuola) e dello Gomo,pseudo Avatar...mortacci loro!!! | |
| Da: funzionari ribelle | 30/01/2010 15:37:11 |
| il re è nudo e i vicedirigenti negati ormai in mutande faranno un calendario. E' l'unico modo per far parlare di noi. | |
| Da: x tutti voi | 30/01/2010 16:02:32 |
| ho letto i vs. post ma lasciate stare!!! | |
| Da: x funzionario ribelle | 30/01/2010 17:07:20 |
| coprete!! | |
| Da: funzionario ribelle | 30/01/2010 18:10:43 |
| ci hanno lasciato in braghe di tela cosa vuoi coprire...e poi mi rivolgo alle funzionarie per il calendario....ce ne sono di notevoli! | |
| Da: Bocca amara | 30/01/2010 19:17:39 |
| x tutti voi...ma chi ti invita,xché nn vai a fare in c..lo da qualche altra parte, se non sono czz tuoi ...lascia perdere,non t'immischiare...ne abbiamo fin sopra i capelli Buona l'idea del calendario,ma non nostro,magari delle nozze dello Gnomo... | |
| Da: x bocca amara | 30/01/2010 19:41:45 |
| giusto bravo deve essere uno che dei soliti appoggiati dai sin...acati che a forza di avanzamenti per de ... merito che lo troviamo sopra di noi!!! | |
| Da: Scettico | 30/01/2010 20:16:55 |
| I funzionari non copriranno più la loro vergogna perchè questa è ormai così grande che nessuna divisa può coprirla... Ottima l'idea di un calendario (rigorosamente di maschi in mutande)... Qualche idea non manca, c'è qualche organizzazione o sindacato disposto a farla propria? | |
| Da: x scettico | 30/01/2010 20:59:07 |
| ma coprete!!! che spettacolo !!! | |
| Da: x scettico | 30/01/2010 21:37:20 |
| vai brunetta pensaci tu | |
| Da: Scettico | 30/01/2010 21:54:58 |
| Attenti, quasi tutti i sondaggi danno la Polverini in svantaggio sulla Bonino nel Lazio... | |
| Da: x scettico | 30/01/2010 21:58:27 |
| non vorrai fare il calendario alla bonino? vai renato!! | |
| Da: x x scettico | 30/01/2010 22:22:07 |
| Il calendario potresti farlo tu insieme a renatino tuo... ma attento non a dargli di spalle... | |
| Da: Articolo | 30/01/2010 22:34:32 |
| http://www.antigene.org/ma-quali-sono-le-funzioni-della-dirigenza-pubblica-negli-enti-locali.htm Ma quali sono le funzioni della dirigenza negli Enti Locali? Giovedì 14 Maggio 2009 16:53 Per comprendere lâassurdità del modo in cui sono attualmente regolate le funzioni della dirigenza non bisogna partire da quelle, bensì dalla legge fondamentale che norma lâattività della pubblica amministrazione e cioè la L.241/90 sui procedimenti amministrativi e sulle funzione attribuite al responsabile del procedimento . La L.241/90 all â art.4 (Funzioni del responsabile del procedimento) dispone : il responsabile del procedimento: a. valuta, ai fini istruttori : ammissibilità, requisiti di legittimazione, presupposti b. accerta i fatti disponendo il compimento degli atti necessari c. adotta gli atti per lâadeguato e sollecito svolgimento dellâistruttoria e richiede il rilascio di dichiarazioni e la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete d. effettua o dispone accertamenti tecnici e ispezioni e. ordina esibizioni documentali f. propone o indice la conferenza di servizi g. cura le comunicazioni, pubblicazioni e le modificazioni previste da leggi e regolamenti h. adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale Le norme sul procedimento dettate dalla 241 e rafforzate dalla L.145/2002 disciplinano i contenuti e le modalità di esercizio dellâazione amministrativa, in conformità ai principi di, efficacia, economicità, imparzialità e trasparenza. Le funzioni individuate dallâart. 4 sono quelle determinanti lâazione amministrativa ed in esse sono ricomprese tutte le competenze e le attività di organizzazione, gestione e controllo. in : valutazione, accertamento, partecipazione al procedimento, documentazione, rettifica e cioè su tutti i fattori che vanno ad incidire sullâadozione dellâatto/provvedimento finale .In modo tale che la corretta conduzione delle fasi istruttorie costituisce il fondamento della legittimità, efficienza efficacia dellâatto/procedimento conclusivo, affidato alla dirigenza. In particolare i compiti affidati al responsabile del procedimento, determinano la maggior forza e autonomia della fase istruttoria rispetto a quella conclusiva, âfinaleâ per cui lâorgano decisorio (dirigente), ove diverso dal responsabile del procedimento è obbligato a motivare il suo eventuale discostamento dalle risultanze dellâistruttoria condotta dal responsabile del procedimento. Affidare la delega di funzioni sulla responsabilità del procedimento significa, quindi per il dirigente alienarsi competenze e funzioni fondamentali per attribuirle ad altri dipendenti, non dirigenti. Infatti solo in caso di inerzia del delegato è previsto un potere di sostituzione del delegante su tutte le funzioni che vanno a definire il procedimento. In tutti gli altri casi, la delega ne comporta lâalienazione ad altri soggetti responsabili, fatta esclusione per le funzioni dirigenziali relative al controllo finale che però non assorbono, ricomprendendole, le funzioni delegate ed esperite con lâ altrui attività. Risulta pertanto illogica, sulla base delle deleghe dei dirigenti ad altri dipendenti in attribuzione della responsabilità sul procedimento, la norma del D.lgs.165/2001 Art. 4 che dispone: "Ai dirigenti spetta lâadozione degli atti e provvedimenti amministrativi compresi tutti gli atti che impegnano lâamministrazione verso lâesterno,- nonché la gestione finanziaria,tecnica e amministrativa - mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane e di controllo. Essi sono responsabili in via esclusiva dellâattività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati.â Se la responsabilità su tutta la fase istruttoria è attribuita ad altri soggetti responsabili del procedimento, tale responsabilità rientra legittimamente, per le funzioni previste dalla L. 241, nella funzioni delegate e nelle connesse attività e responsabilità per la quota parte riconosciuta a questi soggetti dalla predetta legge. Ma sia il D.lgs 165/2001, sia lâart. 107 TUEL, collocano nelle funzioni dirigenziali lâintero operato delle pubbliche amministrazioni, in modo tale che , a parte lâattuazione dei piani e dei programmi, (da tradursi pur sempre in procedimenti) da parte dei dirigenti apicali, o i non meglio specificati compiti ulteriormente affidati ai dirigenti di cui alla lettera c, art. 17 del D.lgs 165, tutte le altre funzioni vanno a ricalcare quelle altrimenti individuate ed affidate dalla L. 241/90 al responsabile del procedimento. Dispone infatti il D,lgs.165 art. 17 Funzioni dei dirigenti a. formulano proposte e pareri ai dirigenti apicali b. curano lâattuazione dei progetti e delle gestioni assegnati adottando i relativi atti e provvedimenti amministrativi ed esercitando i poteri di spesa e di acquisizione delle entrate c. svolgono tutti gli altri compiti ad essi assegnati d. dirigonono, coordinano e controllano lâattività degli uffici che da essi dipendono e dei responsabili dei procedimenti amministrativi e. provvedono alla gestione del personale e delle risorse finanziarie e strumentali assegnate ai propri uffici Il TUEL , art.107, comma 3 insiste: Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi ...secondo le modalità stabilite dallo statuto e dai regolamenti: a. presidenza di commissioni di gara e di concorso b. responsabilità delle procedura di gara e di concorso c. stipulazione dei contratti d. gestione finanziaria e impegni di spesa e. atti di amministrazione e gestione del personale f. provvedimenti di autorizzazione, concessione, accertamenti e valutazioni anche discrezionali, nel rispetto dei criteri predeterminati per legge g. sospensione dei lavori, abbattimento, ripristino, vigilanza edilizia, irrogazione di sanzioni, prevenzione, repressione abusivismo edilizio, paesaggistico, ambientale h. attestazioni, certificazioni, comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed ogni atto costituente giudizio e conoscenza i. gli atti ad essi attribuiti dallo statuto e dai regolamenti o, in base a questi, delegati dal sindaco Le due leggi citate non individuano le specifiche funzioni dirigenziali bensì le funzioni procedimentali delle pubbliche amministrazioni locali alle quali, in disapplicazione di altre norme vincolanti sul procedimento e contrattuali sulle funzioni e competenze professionali di tutti gli altri dipendenti, sostitiscono la esclusiva e onnicomprensiva responsabilità, titolarità e competenza della dirigenza. Con ciò rinunciando a normare il legittimo e riconoscibile ambito delle responsabilità e delle competenze del lavoro pubblico, compresa la dirigenza. Con la previsione della L. 145/2002, art.2 (Deleghe di funzioni dirigenziali) si dispone: âI dirigenti, per specifiche e comprovate ragioni di servizio, possono delegare per un periodo di tempo determinato con atto scritto e motivato alcune delle competenze comprese nelle funzioni di cui alla lettere b,d, ed e del comma 1 a dipendenti che ricoprano le funzioni più elevate nellâambito degli uffici ad essi assegnati. Non si applica in ogni caso lâart. 2103 del codice civileâ Con questa altra possibilità di delega delle funzioni dirigenziali (esercitata in modo massiccio nei nostri Comuni) lâonnicomprensività delle stesse denota unâ ulteriore crepa. In questo caso non sono i responsabili del procedimento di cui alla L. 241/90, bensì i dipendenti che ricoprano le funzioni più elevate nellâambito degli uffici assegnati, i destinatari delle deleghe che, a ben vedere , riguardano ancora una volta lâattribuzione della responsabilità sul procedimento altrimenti normata dalla L. 241. Ma non si comprende, ulteriormente, come in base allâordinamento professionale degli Enti locali, siano individuabili i dipendenti che ricoprono le funzioni più elevate, dato che anche la più elevata categoria prevista, la D comporta al suo interno il dettato di equivalenza delle funzioni. La differenziazione delle funzioni, nellâambito dellâ equivalenza è sostanziata esclusivamente dagli incarichi datoriali che vanno ad incidere sul livello delle responsabilità attribuite. Per cui lâindividuazione della funzione più elevata nellâambito della categoria non precede la delega delle funzioni dirigenziali bensì la segue, determinandola. Non sono quindi normati i criteri di selezione in attribuzione di dette funzioni. Rileva poi, per lâinfondatezza delle citate disposizioni sulle funzioni della dirigenza , il fatto che più della metà dei Comuni non dispongono di dirigenza, invalidando nei fatti lâindividuazione così normata delle funzioni dirigenziali in quanto attribuite ed espletate da altri dipendenti senza che , in questo caso, vengano riconosciute tali. Resta pertanto da scoprire chi in tale contesto normativo fa realmente cosa e per che cosa viene legittimamente retribuito. Come è stato possibile arrivare a questo caos normativo e retributivo sulle funzioni espletate nella P.A e in particolare nelle autonomie locali? Occorre aprire un altro capitolo su come viene trattato il lavoro nella pubblica amministrazione Come viene trattato il lavoro nella pubblica amministrazione? A seguito delle leggi sulla privatizzazione del lavoro pubblico, e con lâ Ordinamento professionale del CCNL/99 , negli Enti locali e Regioni, il lavoro dipendente viene inquadrato in 4 categorie contrattuali ( A, B,C, e D) allâinterno delle quali, in equivalenza, possono essere attribuite col potere discrezionale del privato datore di lavoro (dirigente) al dipendente tutte le mansioni ascrivibili alla categoria. La mobilità verticale che consente il passaggio da una categoria allâaltra è prevista solo mediante il concorso di accesso iniziale o successivi concorsi indetti dalla singola amministrazione in base alle individuazioni dei profili professionali e del numero dei relativi addetti da stabilire nelle piante organiche. A differenza del settore privato, dove , in applicazione dellâart.2103 c.c. ( diritto al giusto inquadramento del lavoratore sulla base delle mansioni effettivamente svolte dopo un periodo di 3 mesi ), nel settore pubblico, il riconoscimento delle mansioni superiori espletate , sulla base dellâart. 52 del D.lgs .165/2002 non può essere riconosciuto se tali funzioni non sono contemplate dal relativo profilo professionale e dalla conseguente dotazione organica da mettere a concorso. A fatica, con estenuante ed incerto contenzioso, si riesce a far ottenere al lavoratore adibito a mansioni superiori il riconoscimento almeno del legittimo trattamento economico ma non del dovuto reinquadramento. Se si comprende lâostacolo posto dalla legge al dilagante, precedente abuso del riconoscimento delle mansioni superiori, adottato a scopo clientelare per favorire un numero consistente di dipendenti pubblici, a svantaggio di altri, con conseguenti, disastrosi aggravi al bilancio pubblico, non si può condividere lo spregiudicato uso che se ne fa attualmente, specie nei comuni. Basta infatti che gli Enti disattendano, come stanno facendo da anni le norme del comma 6 , art. 3 dellâordinamento professionale degli Enti locali che dispone: âGli Enti, in relazione al proprio modello organizzativo, identificano i profili professionali non individuati nellâallegato A o aventi contenuti professionali diversi rispetto ad essi e li collocano nelle corrispondenti categorie, nel rispetto delle relative declaratorie, utilizzando in via analogica i contenuti delle mansioni dei profili indicati a titolo esemplificativo nellâallegato A.â Servirebbe un trattato per commentare questo monumento alle norme cadute sul lavoro. Ci limitiamo ad indicare che in tale âdispositivoâ il profilo professionale non è identificato con i contenuti professionali che lo contraddistinguono bensì â in relazione al modello organizzativoâ proprio dellâEnte. Se una tale norma fosse applicata a qualsiasi professionista, ci sarebbe una sommossa dato che lo status professionale si identifica con le competenze proprie del profilo professionale e non col âmodelloâ organizzativo in cui tali competenze vanno ad operare . Il â modelloâ agisce da cornice ma non incide sul contenuto delle prerogative del profilo professionale. Fatto sta che i Comuni non hanno previsto â modelli â tali da incidere significativamente sullâanalisi delle mansioni attribuite in questâultimo decennio ai propri dipendenti e quindi, non hanno provveduto né ad una puntuale identificazione dei nuovi profili professionali, né ad una decente programmazione delle piante organiche, né alla riparametrazione di quelli esistenti , né alla indizione dei necessari concorsi interni o esterni. Ne consegue: a. un appiattimento generalizzato delle professionalità nellâambito delle categorie B e C, con interi settori professionali ai quali non vengono riconosciute le pur consistenti mansioni superiori attribuite con successive e corpose, ma non rilevate deleghe di funzioni, con i corsi di qualificazione professionali svolti ma non valorizzati, con le competenze ulteriori acquisite mediante lâesperienza professionale. In sintesi, vige la prevalenza dellâinquadramento formale sulle mansioni realmente espletate b. un complessivo svilimento delle professionalità ammassate nella categoria D, alla quale , lâ aberrante disapplicazione dellâart.2095 del codice civile preclude quella distinta e ben normata categoria quadri, applicata nel privato fin dal 1985 con regolazione di legge. Un sostanziale demansionamento ed una arbitraria discriminazione operata allâinterno di questa categoria mediante lâistituto delle P.O. che in disapplicazione del dettato contrattuale sullâequivalenza delle funzioni, determina il totale, insopportabile squilibrio retributivo e normativo nellâambito degli stessi profili professionali non individuati dagli Enti. Lo stesso istituto delle P.O, nato con disposizioni normative equivoche, quanto a competenze , ambiti organizzativi e durata, sconta nella sua indefinizione un totale svilimento professionale, contrassegnando una volta di più la negazione delle professionalità del settore pubblico . In sintesi : le professionalità di maggior rilievo misconosciute e svalorizzate subiscono la continua umiliazione di un arbitrario e ricattatorio jus variandi ed eligendi teso a un puro nominalismo di incarichi in spreco sostanziale di un pubblico patrimonio di competenze e di saperi e in spregio della dignità del lavoratore . Antigene dichiara la sua netta opposizione a questo ingiusto ed inetto sistema di definizione del lavoro e delle competenze professionali dilagante negli Enti Locali . Invita tutti gli interessati a una profonda revisione a contribuire con le loro conoscenze ed iniziative. Si ripromettere di promuovere tutte le possibili azioni in contrasto e di collaborare con quelle già in atto. | |
| Da: funzionario ribelle | 31/01/2010 09:22:28 |
| buona domenica! vedo che anche negli enti locali qualcuno è sensibile! da loro le p. o. sono ben pagate da noi se ci sono sono sottopagate. Ho notizia che al mef i colleghi hanno perso un ricorso perchè il ministero sarebbe libero di istituirle o meno nonostante la previsione contrattuale (che non interessa ai livelli bassi leggi ex ferrovieri sindacalisti... che hanno fatto molti salti e percepono la quattordicesima) Prepariamo il calendario!!! | |
| Da: x x funzionario ribelle | 31/01/2010 09:44:13 |
| Responsabile di sezione (contenzioso) c3 presso ministero 600 euro annui dal fua (l'anno prossimo l 150 non è detto che becchi qualcosa se rientro tra il 25% dei non capaci che per legge non beccheranno nulla) infatti noi dei ministeri siamo messi peggio di tutti.Conosco gente all'università che la p.o. è un bel contributo economico. per noi è ridicola e basta | |
| Da: funzionario furioso | 31/01/2010 10:00:47 |
| ...io penso che questo thread, per via degli ultimi interventi sia la migliore propaganda avverso la vd ed i vicedirigenti (con tutta la simpatia e la stima per funzionario ribelle) ..però su quest'ultimo articolo postato non posso fare a meno di osservare che: responsabile del procedimento e dirigente hanno finalità ben distinte (basta sapere leggere le norme) il meccanismo di promozione ex art. 2103 è inapplicabile nel pubblico ( e meno male che sia così) per via dell'art. 97 Cost | |
| Da: funzionario ribelle | 31/01/2010 10:57:58 |
| grazie per la stima ma ti sembra giusto che nello stesso ministero qualcuno prenda la 14esima e qualcuno no? certo è una guerra tra poveri...comunque forse è meglio abbassare i toni e lavorare sottotraccia. E' vero che come dice il mio capo non siamo tutti uguali ( salvo che i livellati aggiungerei)... | |
| Da: Scettico | 31/01/2010 13:41:57 |
| Al Mef nemmeno le PO ci sono....in compenso le riqualificazioni sono terminate da tempo e la procedura per i passaggi di area è in corso... Sebbene sia un importante ministero "tecnico" gli illustri personaggi di sx e di dx che si sono alternati alla sua guida se ne "fottono" dei funzionari da sempre stritolati tra una dirigenza autoreferenziale e i sindacati condizionati dagli ex ferrovieri cui va bene così... Che brutta fine.... | |
| Da: x x funzionari ribelli | 31/01/2010 13:45:49 |
| percepono la quattordicesima? What is percepono? dai brunetta | |
| Da: x x post precedente | 31/01/2010 14:31:39 |
| ma fatti gli affari tuoi! ma di che ti impicci? | |
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