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commissario forestale prove scritte
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Da: e già che ci sei30/09/2011 11:08:21
il mio cane ha p...to sul tappeto, non è che sai dirmi come si smacchia? per favore!!
Rispondi

Da: VEDIAMO...30/09/2011 11:35:44
ragioniamo un po: chi mette tutta questa roba sul forum,  magari non dorme alla ssai dalla domenica al venerdì (passerebbe tutto il week end, dopo essere stato lontano da famiglia e amici, ammesso che ne abbia, vicino al pc?... del resto, magari se uno se la cava con il computer, non ci perde nemmeno troppo tempo...boh!)
Rispondi

Da: .....??30/09/2011 11:45:46
Anche x me il tizio non ha proprio nulla da fare....non ha amici, familiari e neanche colleghi....sempre che sia uno di noi....
Comunque hai rotto abbastanza....
Rispondi

Da: ......?!30/09/2011 12:01:12
x me, è uno di noi e fa parte del gruppo dei simpaticoni
Rispondi

Da: ma scusate30/09/2011 12:08:51
non vi pare strano che il sabotaggio, dopo anni e anni che su questo forum si scrive di tutto e di meno, sia iniziato solo dopo un certo post in materia di "cornacchie"? e su!!
Rispondi

Da: SUPEREROI30/09/2011 12:24:33
uperman, il cui nome kryptoniano è Kal-El, mentre il suo nome terrestre è Clark Kent, è un personaggio dei fumetti creato da Jerry Siegel e Joe Shuster nel 1938, pubblicato dalla DC Comics.

Un uomo in grado di sollevare un'auto, con un costume blu addosso ed un mantello rosso sulle spalle, contornato da un gruppo di passanti impauriti: è questa la prima immagine di Superman, quella con cui fa il suo esordio nelle edicole statunitensi.

Il personaggio, però, anche per scelta dei suoi stessi autori, non è un Superuomo in senso nietzscheano, ma incarna più il mito emersoniano di un uomo rappresentativo delle nostre smanie di potenza, un uomo dotato di superpoteri, che mette al servizio della collettività. Così può iniziare la storia di quello che inizialmente i lettori italiani hanno conosciuto con il nome di Nembo Kid (il ragazzo delle nuvole).
Indice
[nascondi]

    1 Le origini
    2 I fumetti in Italia
    3 Nascita e poteri
        3.1 I poteri Golden Age
            3.1.1 Super-Forza
            3.1.2 Super-Udito
            3.1.3 Super-Soffio
            3.1.4 Poteri Vocali
            3.1.5 Poteri mentali e intellettuali
    4 La storia
        4.1 Il Superman classico
        4.2 L'era moderna
    5 Il nome kryptoniano
    6 Altre versioni
        6.1 Superman: Red Son
        6.2 Il Ritorno del Cavaliere Oscuro
        6.3 Batman: Il cavaliere oscuro colpisce ancora
        6.4 Kingdome Come
        6.5 Crossover con la Marvel
    7 Altri media
        7.1 Cinema
        7.2 Pubblicità
        7.3 Televisione
            7.3.1 Serie televisive
            7.3.2 Cartoni animati
        7.4 Videogiochi
    8 Note
    9 Altri progetti
    10 Collegamenti esterni

Le origini [modifica]
Superman in un cartone animato del 1942

La fantascienza ha sempre avuto una forte presa sui lettori, di ogni tempo ed età: racconti di mondi lontani, popolati da esseri molto diversi da noi per aspetto fisico, oppure a noi simili nell'aspetto ma differenti nella filosofia di vita o per il fatto di possedere poteri particolari; racconti di viaggi nello spazio profondo, di guerre tra civiltà, di mostri provenienti dai più nascosti angoli dell'Universo.

Tutto questo era ben noto a Jerry Siegel, giovane studente della Glenville High School dove dirigeva una delle prime fanzine di fantascienza e dove, nel 1930, conosce Joe Shuster, un giovane proveniente dal Canada e con il quale stringe una profonda amicizia.

Attirati dalle potenzialità del nascente medium del fumetto, i due rielaborano il concetto del mondo alieno con quello del Super Uomo, fino agli anni cinquanta incarnato dal pugile Primo Carnera, ovvero di una persona che, per poteri e carisma, si erge sulla folla, ma non vi si sottrae per sentirsi più uomo che super, sola e unica in un intero pianeta, dando così origine, nel 1934, a Superman, il primo fra tutti i supereroi.

Inizia, così, un lungo percorso ad ostacoli nel tentativo di vendere il personaggio ad una qualche casa editrice, fino a che nel 1938 è la National, oggi DC Comics, a credere nelle possibilità del personaggio e ad acquisirne i diritti di pubblicazione, recentemente tornati in parte agli eredi di Siegel dopo una lunghissima vertenza giudiziaria, non risolta completamente.[1]

Il personaggio esordisce, così, sullo storico n. 1 di Action Comics (10 giugno 1938), mentre il 16 gennaio del 1939 inizia ad essere pubblicato sulle daily strip, mentre le tavole domenicali esordiscono il 5 novembre del 1939, dopo una tavola di assaggio la settimana prima.
I fumetti in Italia [modifica]

Superman esordisce in Italia sugli Albi dell'audacia (il n. 19 del 2 luglio 1939)[2] come Ciclone, l'Uomo d'acciaio, per poi diventare Ciclone, L'Uomo Fenomeno su L'Audace (1940). In questo periodo si alternano le storie di Siegel e Shuster a quelle realizzate da Vincenzo e Zenobio Baggioli. Appena dopo la guerra, attorno al 1946, le strisce di Superman vengono riprese dalla Casa Editrice Milano, poi Edizioni Mondiali, in una serie di albi della Collezione Uomo Mascherato, divenuta dal n. 67 Collezione Uomo D'Acciaio in onore del suo personaggio di maggior spicco, proprio Superman, qui chiamato semplicemente "Uomo D'Acciaio". Il personaggio è infatti presente in 27 albi, ed in appendice, con storie a puntate, negli ultimi numeri. Inoltre la stessa casa editrice pubblica nell'aprile del 1947 anche il giornale Urrà, dove è ancora Superman a essere il protagonista.

Il personaggio passa quindi sotto le cure della Mondadori, che lo propone a partire dal 16 maggio 1954 anzitutto sui mitici Albi del falco, una pubblicazione prima quattordicinale, poi settimanale, che dedicherà i primi 30 numeri esclusivamente all'uomo d'acciaio, alterandone però il nome in Nembo Kid (1954-1966), probabilmente per eludere i diritti sul personaggio. Questo creò non pochi problemi ai traduttori ed ai grafici italiani, costretti a minuziosi lavori di correzione su copertine e vignette, per eliminare la S dal petto e dal mantello, che in tal modo riportavano solo uno scudo vuoto (che nei primi albi era rosso, dal n. 19 diventò giallo). Dopo un breve periodo sulla testata Superman Nembo Kid (1966-1967), approda ad un quattordicinale tutto suo chiamato semplicemente Superman (1967-1970). La numerazione degli albi non riparte però ad ogni nuova serie, ma prosegue ininterrottamente per tutti i sedici anni della gestione Mondadori. Nei numeri successivi su questa testata apparvero anche tutti gli altri eroi DC: Batman e Robin, Flash, Lanterna Verde, Supergirl, ecc. Tale serie, dopo vari cambiamenti nelle dimensioni e nel nome della testata, terminerà nel marzo 1970 con il n. 651.

Tra il 1971 e il 1974 sono le Edizioni Williams a gestire in Italia i diritti del personaggio con ben tre serie regolari, seppur brevi. Dal 1976 al 1984 sarà invece l'editore Cenisio a stampare Superman nel Bel Paese. Dopo un vuoto di nove anni nei quali la Rizzoli ha stampato in maniera irregolare inserti allegati alla rivista Corto Maltese, dal 1993 l'Uomo d'Acciaio è tornato in Italia edito dalla Play Press, conquistandosi anche una collana personale da edicola (Superman, chiusa con il numero doppio 124/125 per un totale di 119 albi di cui 6 doppi) e una collana di recuperi di storie meno recenti a partire dalla miniserie Man of Steel di John Byrne che segnò il rilancio del personaggio dopo Crisi sulle Terre infinite (Superman Classic, chiusa col numero 43 dopo 40 albi di cui 3 doppi). Con la chiusura di queste testate Superman venne distribuito solo in fumetteria con volumi che raccolgono archi narrativi e sulla rivista DC Universe fino al 2005. Dal luglio dello stesso anno, il kryptoniano è tornato nelle edicole con la rivista Superman Magazine, durata solo 8 numeri, l'ultimo dei quali uscito nel maggio 2006.

Con l'abbandono della Play Press dei diritti editoriali sulla DC nel giugno dello stesso anno,[3] dall'agosto 2006 la Planeta DeAgostini, divisione editoriale spagnola della De Agostini, ha varato la testata settimanale Le avventure di Superman, che ristampa le storie del supereroe a partire da Man of Steel. La collana si è chiusa, come programmato dall'editore fin all'inizio, con il n. 40 nell'agosto 2007, dopo alcuni ritardi nella pubblicazione.[4] Sempre Planeta nel giugno 2007 ha lanciato la collana mensile Superman, che presenta storie inedite in italiano.
Nascita e poteri [modifica]

Nato sul pianeta Krypton, venne inviato, infante, sulla Terra prima che il suo pianeta natale esplodesse. Il padre, Jor-El (il nome apparve inizialmente come Jor-L nelle strisce a fumetti quotidiane), aveva fatto alcuni studi sulla nostra stella, il Sole, e aveva scoperto che le particolari radiazioni da questa emesse potevano rendere Kal-El (il nome kryptoniano di Superman; Kal-L nelle strisce) praticamente invulnerabile.

Giunto sulla Terra, la sua navicella venne ritrovata da Jonathan e Martha Kent, che, inteneriti dalla piccola figura, lo adottano e lo crescono nella piccola cittadina di Smallville come un figlio, chiamandolo Clark. Proprio in questo paesino della periferia statunitense, Clark sviluppa i suoi fantastici poteri:

    forza sovrumana
    velocità (in particolari condizioni può superare la velocità della luce, pur se non sembra riuscire ad essere più veloce dei vari Flash)
    vista a raggi X (ma non può utilizzarla per vedere attraverso il piombo);
    vista calorifica (un fascio laser dagli occhi in grado di surriscaldare e fondere oggetti e ustionare le persone, di cui Superman può controllare l'intensità);
    invulnerabilità (parziale: resiste a tutto, ma non alla kryptonite e alla magia);
    volo (curiosamente, nel periodo Siegel-Shuster e quello subito successivo, Superman non era in grado di volare, ma solo di compiere salti enormi)

Le sue avventure si svolgono principalmente a Metropolis, una grande città dove, come giornalista, lavora nella redazione del Daily Planet, insieme a Lois Lane, che poi diventerà sua moglie, e all'amico Jimmy Olsen.
I poteri Golden Age [modifica]

Lo sviluppo di Superman durante la Golden Age fu incontrollato, e continuò fino agli anni ottanta quando si iniziò a limitarne le possibilità, almeno fino all'introduzione delle limitazioni note a tutt'oggi. In questo periodo d'oro del personaggio, i suoi poteri erano praticamente illimitati:

    poteva viaggiare per milioni di anni luce in brevi intervalli di tempo (possibilità, oggi, lasciata al solo Lanterna Verde, che comunque non raggiunge le velocità del Superman Golden Age);
    poteva attraversare le stelle senza subire alcun danno;
    era in grado di viaggiare avanti ed indietro nel tempo superando, a piacere, la velocità della luce;
    poteva spostare pianeti di qualsiasi dimensione e massa e la sua forza era infinita.
    era in grado di far vibrare il proprio corpo così velocemente da rendersi invisibile, al pari di Jay Garrick, il primo Flash.

Questi poteri, però, vengono sovente ricordati e, alcuni di questi, sono recuperati in storie immaginarie o in particolari condizioni.

Ad esempio, durante gli anni novanta, nel periodo in cui il cartoonist scozzese Grant Morrison, insieme ai disegnatori Howard Porter (matite) e John Dell (chine), durante il suo lungo ciclo sulla JLA, prima concesse a Superman la possibilità di cambiare l'orbita della Luna, anche se ciò fu possibile solo grazie al fatto che aveva ottenuto dei poteri energetici simili a quelli di Raggio; quindi, durante il crossover One Million, prima introdusse il Superman di un lontano futuro, che aveva molte delle caratteristiche su indicate (o delle sezioni successive) ed un livello di potere tipico dell'era Golden Age (in particolare era in grado di attraversare le barriere del tempo semplicemente prendendo a pugni le barriere stesse!), quindi raccontò di come Superman, dopo aver attraversato in lungo ed in largo l'universo, entrò nel Sole per riposarsi della sua lunga vita.
Super-Forza [modifica]

La prima dimostrazione della sua forza avvenne sin dalla copertina del primo numero di Action Comics (Giugno 1938) dove Superman solleva sopra la sua testa un'auto con tutti i suoi occupanti all'interno: erano, probabilmente, dei criminali che stavano fuggendo di fronte a questo terribile essere alieno. Questa immagine, entrata nell'iconografia mondiale, viene in varie occasioni omaggiata da molti altri supereroi, ritratti in posizioni simili.

A quel punto le dimostrazioni di forza si susseguono una dietro l'altra, con unico limite la fantasia di Siegel e degli autori che gli sono succeduti: ad esempio, nella primavera del 1940, regge i palazzi di Metropolis, scossi da un terribile terremoto, causato da un incredibile essere in grado di generare questi violenti eventi naturali; nel 1941, poi, nuota attraverso un torrente in piena utilizzando una sola mano, mentre sorregge una villetta con la mano libera; infine, per deviare il corso delle acque, scava un'enorme fossato con le sue mani in pochissimi istanti.
La forza di Superman gli permette di sollevare un palazzo.

Nel 1942, Superman si impossessa di alcune nocche d'ottone e frantuma il vile strumento tanto facilmente da far sembrare il metallo del semplice gesso; si apre la strada attraverso il fianco di una montagna; mentre è aggrappato ad un treno in movimento, riesce ad aprire la finestra di un pullman. A settembre la sua forza è cresciuta così tanto da riuscire a strappare, a mani nude, i picchi di due montagne gemelle!

L'anno dopo, su Action Comics n. 62 (There'll always be a Superman), quando inizia ad avvertire il crollo di un'immensa caverna sotterranea, con la possente forza dei suoi muscoli riesce a scongiurare il disastro riempiendo la grotta stessa con migliaia di rocce, trasportandole sotto la superficie dell'oceano. È anche riuscito a colpire una palla da baseball così forte da farle compiere il giro del mondo!

Nel 1946, poi, Superman utilizza la sua super-forza per richiudere una falla nello scafo di una nave da carico che rischiava l'affondamento, saldandovi sopra dei piatti d'acciaio resi caldi fino alla fusione dal veloce sfregamento delle sue mani sugli oggetti stessi. Più tardi ci si riferì a questo processo come all'applicazione di una super-frizione.

Il 1947 è poi l'anno in cui Superman riesce a trasformare una manciata di carbone in lucenti diamanti (capacità riportata sul cineschermo nel film Superman III) ed in Smallville (stagione 5, episodio 12).

    L'incalcolabile pressione esercitata dal possente pugno dell'Uomo d'Acciaio duplica il lavoro di eoni per fondere l'opalescente carbone nella traslucida perfezione del diamante scintillante!
    (da Action Comics n. 115, traduzione non ufficiale)

Nel 1948 utilizza la super-pressione dell'unghia del suo pollice per tagliare una lastra di metallo, mentre nel 1949, senza alcun aiuto, ha creato un sole per il pianeta Uuz facendo collidere una contro l'altra le sue due lune disabitate e attivando il fuoco atomico utilizzando delle meteore vaganti.

Nel novembre del 1953 Superman deve affrontare una delle più difficili sfide della sua carriera: un'enorme stella nera sta attraversando il sistema solare, causando una velocissima rotazione della Terra intorno al proprio asse. Dopo aver forgiato una gigantesca trivella metallica, Superman inizia a perforare la Terra stessa fino a raggiungere le calde rocce rosse che si trovano sotto la crosta terrestre. Utilizzando il suo stesso corpo come uno scalpello, scava un canale che porta il mare al foro che ha realizzato nella Terra. Quando l'acqua marina sgorga attraverso il canale per andare a bagnare le rocce nel centro della Terra, il risultato è un getto di vapore che in pratica diventa un gigantesco motore a reazione, che si oppone all'eccessiva rotazione terrestre, fino a riportarla al valore normale. A questo punto Superman, come suo solito, rimette a posto le cose chiudendo il canale scavato.

È l'ultima grande impresa per l'Uomo d'Acciaio; infatti, dopo ciò, resta poco altro: nel 1957, su Superman n. 110 riesce a scagliare nello spazio un pianeta disabitato e nel 1958 provoca un terremoto battendo semplicemente le mani. Nel marzo del 1965, infine, cattura l'astronave della Squadra Anti-Superman e la lancia in una galassia lontana anni luce dalla Terra.
Super-Udito [modifica]

Oggi il super-udito di Superman - normale udito umano moltiplicato per incalcolabili migliaia di volte - permette a Superman di individuare i passi di una formica a 1.000 miglia di distanza o rintracciare una sorgente di onde sonore attraverso milioni di miglia di spazio interstellare.

Nelle sue primissime avventure, comunque, Superman non aveva speciali superpoteri, ed il super-udito che impiega oggi è il risultato di una graduale evoluzione attraverso le storie di molti anni. Il termine "super-udito" appare nelle cronache dell'autunno 1939. Nondimeno, durante le prime due decadi della carriera di Superman, i testi impiegavano anche altre espressioni per descriverlo come "udito super-acuto", "udito super-sensibile" o "udito iper-acuto".

Nel gennaio 1939 Superman viene descritto come un uomo che ha "orecchie sensibili" le quali gli permettono di udire cose che gli uomini normali non possono udire.

Nel novembre 1940 le orecchie super-sensibili di Superman gli permettono di intercettare le onde radio così che egli possa ascoltare le notizie radiofoniche senza aver bisogno di un apparecchio radio. Nel 1942 il suo udito super-sensibile gli permette di rintracciare l'origine delle onde radio.

Nel giugno 1946 l'udito iper-acuto di Superman gli permette di rintracciare una chiamata telefonica attraverso i cavi del telefono percorrendoli fino alla sorgente.

Dal 1950, Il super udito di Superman lo rende capace di sentire il lieve rumore di una macchina a 1.500 km di distanza. Nel 1953, manifesta l'abilità di focalizzare il suo udito in modo che, volando sopra Metropolis, può origliare una conversazione in un appartamento.

Nel gennaio 1960, il suo super udito gli permette di rilevare onde sonore dalla loro sorgente fondamentale: una nave spaziale a milioni di km dalla Terra (Action Comics n. 260), e dal dicembre dello stesso anno, Superman è capace di udire il Big Ben a Londra che batte le ore mentre egli è nel deserto del Sahara.
Super-Soffio [modifica]

Come gli altri super-poteri di Superman, il super-soffio e poteri collegati hanno subìto un continuo sviluppo ed esaltazione. Un testo datato agosto 1939 nota che può trattenere il respiro sott'acqua per ore.

Nel gennaio 1940 egli spegne una torcia in fiamme con un poderoso soffio del suo respiro.

Un testo datato marzo 1941 rileva che i polmoni del supereroe possono sopportare qualsiasi pressione atmosferica, non importa quanto grande, e un testo successivo osserva che Superman può nuotare in profondità per migliaia di metri, giù fino al letto dell'oceano, senza accusare alcun malessere.

Nel giugno 1941 Superman estingue un incendio furioso con un'incredibile soffiata e nel 1947 spegne un falò aspirandone le fiamme.

Nel novembre 1947, quando il Giocattolaio tenta di fuggire a cavalcioni di un cavallino di legno sospinto da un razzo, lo riporta sulla Terra con una profonda inspirazione d'aria.

Nel marzo 1949, dopo essere stato rinchiuso in un razzo spaziale da Lex Luthor, Superman usa il suo super-soffio al posto del carburante del razzo per lanciarlo nella stratosfera. «E con il super-soffio,» fa notare il testo, «l'Uomo d'Acciaio lancia il missile in cielo!». Superman ripete una simile impresa nel luglio 1960, arrampicandosi sul motore spento di un jet rimasto a mezz'aria e usando il suo super-soffio come propulsione per guidarlo ad un atterraggio sicuro.

Nel settembre 1949 Superman estingue un incendio chimico aspirando tutta l'aria attorno ad esso. «Le fiamme micidiali non sono una minaccia per Superman,» dice il testo, «che spegne tirando via tutta l'aria della stanza nei suoi poderosi polmoni!»

Nel luglio 1953 nota che riesce a stare sott'acqua quasi indefinitamente.

Nel luglio 1954, nello spazio profondo, Superman estingue una stella con una folata del suo super-respiro.(Superman n. 91)

Nel luglio 1959 ferma un'enorme onda di maremoto congelandola in un iceberg con una soffiata.
Poteri Vocali [modifica]

Come per gli altri suoi super-poteri, quelli vocali e di ventriloquo sono stati continuamente magnificati e esaltati nel corso della sua carriera. Nel 1941, Superman utilizza del semplice ventriloquio per distogliere l'attenzione dei criminali che tengono in ostaggio Lois Lane.

Nel marzo 1942, Superman mostra l'abilità di imitare le altri voci quando abilmente altera la sua voce così che sembri esattamente quella di un capobanda. Nel settembre dello stesso anno, allo scopo di avvertire la popolazione di Metropolis di un'invasione nazista, grida un avviso con un volume così alto che la sua voce si propaga per chilometri.

Nel maggio 1943 conduce la polizia in un nascondiglio sotterraneo trasmettendo la sua voce con l'aiuto dei suoi super-poteri tanto che la materializza nelle radio della polizia.

Nel 1947 frantuma un blocco di ghiaccio da mille tonnellate in minuscoli frammenti con un grido poderoso.

Nel gennaio 1950, Superman ventriloqua per una considerevole distanza allo scopo di far parlare una sua finta immagine e allo scopo di materializzare la sua voce dalla radio dell'auto della polizia. Questa tecnica, che in seguito sarà nota come "super-ventriloquismo", permette a Superman di trasmettere la sua voce per distanze immense, tuttavia facendosi ascoltare soltanto a coloro che egli indirizzava.

Nel luglio 1950 uno dei super-urli di Superman è misurato oltre 1.000.000 di decibel (Superman n. 65). Un testo successivo osserva che «il grido fortissimo di Superman echeggia come migliaia di temporali nel cielo,» mentre un altro osserva che «la sua super-voce risuona come 1.000 altoparlanti,» permettendo a chiunque nel raggio di otto chilometri di ascoltarla.

Nell'agosto 1950, mentre è con Lois Lane in un ufficio al Daily Planet, Superman usa il ventriloquio per far arrivare la voce di Clark Kent nel telefono così che Lois crederà che Kent e Superman sono due persone differenti.

Nel settembre 1955, Superman riduce un diamante in polvere usando i poteri vocali per emettere note musicali estremamente acute.

Nel luglio 1961 Superman conversa con Supergirl da un'immensa distanza tramite il super-ventriloquio, una tecnica di diffusione della voce che permette di conversare da grandi distanze senza essere intercettati da nessuno nel mezzo.

Nel luglio 1962, Superman richiama Krypto il Supercane per mezzo del super-ventriloquismo, ma nel novembre 1963 egli dice di chiamare Krypto tramite il ventriloquio supersonico, che gli permette di diffondere la sua voce con una frequenza così alta che soltanto l'udito super-canino di Krypto può sentirla.
Poteri mentali e intellettuali [modifica]

Insieme agli altri suoi superpoteri, Superman possiede anche superpoteri intellettuali e mentali. Nella primavera del 1940 Clark Kent mostra l'abilità di fermare temporaneamente il proprio battito cardiaco. In diverse occasioni, negli anni successivi, Superman usa questa capacità eccezionale allo scopo di fingersi morto. Superman n. 21 allude al temporaneo arresto del suo battito cardiaco e al suo stato di incoscienza, e World's Finest Comics n. 54 cita la capacità di Superman di controllare la propria attività cardiaca allo scopo di simulare la cessazione dei segni vitali. Il controllo del proprio battito cardiaco sembrerebbe ridurre il controllo mentale delle proprie funzioni fisiche, ma nella sua chiara descrizione di tale capacità, Superman la descrive come un "controllo super muscolare." «Per farvi credere che io sia "morto",» egli fa osservare a un gruppo di criminali catturati nel gennaio 1958, «ho usato il controllo super muscolare per fermare il mio cuore dal battere, proprio come sto facendo adesso per farlo battere più velocemente e più forte, ascoltate!».

Nell'estate del 1940, Superman è descritto come possessore di una memoria fotografica.

Nel gennaio 1941 cura Lois Lane della sua amnesia per mezzo dell'ipnosi e un mese dopo, come Clark Kent, la ipnotizza facendole dimenticare le super capacità che egli sta per impiegare così che può salvarla da una cabina in fiamme nel ruolo di Clark Kent senza rivelare la sua doppia identità.

Nel gennaio 1942 Superman è in grado di conversare speditamente con una sirena nonostante la sua lingua gli sia completamente sconosciuta perché la sua intelligenza avanzata gli fa comprendere istantaneamente il suo strano linguaggio. (Superman n. 14)

Nel luglio 1943 è descritto come possessore di un "super cervello", ma testi successivi riferiscono che Superman ha un "super intelletto".

Nel gennaio 1945 il supereroe visita la biblioteca pubblica e legge una montagna di libri e articoli su di sé in soli cinque minuti, e nel novembre 1945 è descritto nel leggere un libro di 500 pagine in dieci secondi netti.

Nel settembre 1947 Superman è descritto per avere una super percezione che lo avverte che qualcuno lo sta osservando.

Nel luglio 1948, dimostra l'abilità di risolvere equazioni matematiche complesse con la velocità e la precisione di un potente computer.

Nel luglio 1950 la super intelligenza di Superman permette di risolvere, in pochi secondi, un problema matematico complesso mentre il cervello elettronico del Metropolis Science Foundation impiega dieci minuti.

Nel luglio 1951, Clark Kent memorizza un libro di 400 pagine in pochi secondi, e nel settembre dello stesso anno commenta che, per sua convenienza, ha memorizzato l'intero elenco telefonico di Metropolis.

Nel marzo 1953, Superman è descritto come possessore di una "super memoria."

Nel marzo 1954, la sua super intelligenza gli permette di risolvere una complicata equazione che comporta di affrontare nozioni matematiche sconosciute agli uomini comuni.

Nel marzo 1955 Superman memorizza tutti i libri esistenti sulla chirurgia dell'occhio per eseguire una complicata operazione oculistica.

Nell'aprile 1955 viene descritto nell'aver impiegato la sua memoria fotografica per memorizzare tutto l'archivio del Daily Planet.

Nel maggio 1956 Superman è descritto con la capacità di rievocare ogni azione della sua vita con la sua "memoria sovrumana". Testi successivi riferiscono del "potere di memoria assoluta" o memoria "total-recall", facendo notare che permette all'Uomo d'Acciaio di ricordare ogni cosa detta o fatta.

Nel gennaio 1958 Superman è in grado di confrontare le impronte digitali di un sospettato con quelle nello schedario di Washington, D.C., per aver usato la super memoria per immagazzinare l'intero archivio delle impronte digitali del F.B.I.

Nel giugno 1958, mentre sta rilassandosi nella sua Fortezza della solitudine, Superman sconfigge un grosso robot che ha costruito in una partita di super scacchi, nonostante il robot, che ha un super cervello elettronico, possa pensare e giocare alla velocità della luce e prevedere un milione di mosse alla volta.

Nel novembre 1960 è descritto nell'aver appreso il Kryptoniano, la lingua di Krypton, tramite il suo potere di memoria total recall.

Un testo datato agosto 1963 fa notare che Superman possiede il super intelletto delle venti menti più brillanti al mondo messe insieme.
La storia [modifica]

Come per tutti i supereroi della DC Comics, anche la storia di Superman è da dividere in due sezioni principali, una "pre-Crisis" ed una "post-Crisis", dove con Crisis si intende Crisis on Infinite Earths (Crisi sulle Terre infinite), il grande crossover che la casa editrice di New York decise di realizzare, all'inizio degli anni ottanta per mettere ordine ai molti mondi paralleli che i suoi autori avevano creato in mezzo secolo di vita editoriale. Esistono, quindi, due continuity cui tener conto, con personaggi e storie differenti e, in entrambi i casi, grandi autori che hanno scritto grandi storie. Molti dei personaggi e delle storie pre-Crisis sono stati successivamente recuperati e costantemente aggiornati nelle origini e nei rapporti con i vari eroi dell'Universo DC.
Il Superman classico [modifica]

Il pianeta Krypton sta per esplodere a causa di alcune variazioni nella conformazione geologica degli strati interni del terreno. L'unico ad accorgersene è Jor-El, che prova, con insistenza, a convincere il consiglio del pianeta ad evacuarlo in tempo prima della distruzione imminente. Il consiglio, però, non crede all'allarmismo di Jor-El, che così decide di salvare suo figlio, Kal-El, da morte certa, sistemandolo in una capsula spaziale puntata verso la Terra. È questo il pianeta ideale per il piccolo, poiché il sole giallo intorno a cui ruota gli conferirà strabilianti poteri.
Il simbolo di Superman.

Dopo il doloroso addio della madre Lara, la capsula parte proprio poco prima dell'esplosione, per atterrare negli Stati Uniti, nei pressi della fattoria dei Kent, due anziani contadini del Kansas che non hanno figli. I due decidono, allora, di tenere il piccolo come figlio loro e perciò lo lasciano vicino alla porta di un orfanotrofio per poi tornare poco dopo ad adottarlo. Ben presto i due scoprono che il bambino è dotato di superpoteri.

Il piccolo, che chiamano Clark, crescendo sviluppa una coscienza sociale molto forte, decidendo di mettere i suoi poteri al servizio della giustizia: indossa allora il manto di Superboy e così facendo ispirerà alcuni giovani del XXX secolo a formare il supergruppo della Legione dei Supereroi.

Giunto alla maggiore età, i suoi genitori muoiono, ed il ragazzo decide di andare a Metropolis, la vicina città, dove trova lavoro come giornalista presso il Daily Star, che presto verrà sostituito nelle storie dal Daily Planet. È qui che incontra Lois Lane, che molto spesso salverà da situazioni estremamente pericolose.

All'era pre-Crisis appartengono anche personaggi importanti come Lana Lang e Pete Ross, amici d'infanzia di Clark, il direttore del giornale Perry White, Jimmy Olsen, la cui serie, Superman's Pal Jimmy Olsen, sarà il punto di partenza del Quarto Mondo di Jack Kirby. Inoltre è di questo periodo la creazione di Lori Lemaris, regina di Atlantide e moglie di Aquaman nell'attuale continuity, e che avrà una fugace storia d'amore con Clark al tempo del college.

Il Luthor di questa continuity è, invece, un folle scienziato con il desiderio di dominare il mondo, che spesso si scontra con Superman e viene puntualmente sconfitto da quest'ultimo. Altri nemici, ideati proprio in questo periodo d'oro del fumetto, sono Bizzarro, una copia imperfetta di Superman, ideata proprio da Lex Luthor; quindi Brainiac, un androide extraterrestre (Coluano) deciso a conquistare il mondo e uccidere Superman stesso; Darkseid, uno dei Nuovi Dei di Kirby, nato sulle pagine del già citato Superman's Pal Jimmy Olsen; infine il più bizzarro di tutti, quel Mister Mxyzptlk che è un folletto proveniente dalla 5.a dimensione, con incommensurabili poteri e sempre deciso a fare dispetti agli abitanti di Metropolis e a Superman, che per rimandarlo indietro è costretto a fargli dire il suo nome al contrario.

Il Superman pre-Crisis finisce con la storia Che cosa è successo all'Uomo del Domani?, considerata da critica ed appassionati la storia migliore sull'Uomo d'Acciaio. Scritta da Alan Moore per i disegni di Curt Swan e George Pérez, racconta di come Superman affronta l'ultimo assalto dei suoi nemici, che lo costringe ad uccidere Mxyzptlk e gli fa prendere una letale e definitiva decisione: entrare spontaneamente in una stanza contenente un esemplare di kryptonite d'oro.
L'era moderna [modifica]

L'era post-Crisis inizia nel 1986 con la miniserie Man of Steel di John Byrne, che rinarra le origini in maniera molto coerente e in linea con le richieste della casa editrice susseguenti a Crisis. In questa miniserie Luthor diventa un miliardario più ossessionato dalla figura di Superman e desideroso di ottenere per sé il potere (cosa che otterrà, diventando Presidente degli Stati Uniti d'America), che non il folle criminale delle origini (entrambi questi Luthor saranno presenti in un'altra importante opera di Byrne, Generazioni, nella quale si sviluppa una storia alternativa di Superman, Batman e degli altri eroi).

Altre importanti differenze con l'era classica sono la mancata morte dei Kent, i genitori adottivi di Superman, che lo crescono e lo accudiscono nella loro fattoria e che sono diventati protagonisti di molte storie; in questo contesto, il giovane Clark non è mai diventato Superboy. Questa scelta narrativa porta alla DC Comics un problema fondamentale: l'esistenza della Legione dei Supereroi.

Questo gruppo del XXX secolo, infatti, era giunto fino al XX per conoscere Superboy, l'eroe cui si erano ispirati nella creazione del supergruppo, ed arruolarlo tra le loro file. Nascono, così, dapprima sulla testata Action Comics, successivamente su una a loro dedicata, delle storie con Superboy e Supergirl che spesso sono fondamentali nelle vittorie del gruppo. Risultava pertanto evidente la necessità di far scomparire Superboy, ma anche di dare una coerenza narrativa alle origini della Legione. Byrne e Paul Levitz inventano un universo-tasca in cui è sopravvissuta la Terra-prima, quella di Superboy, e dove il Cacciatore del Tempo ha dirottato il gruppo in tutti questi anni di avventure. La necessità di dover concludere questo canale lasciato aperto dalla gestione del dopo Crisis ha costretto i due sceneggiatori a dover realizzare questa storia, che però non chiuse completamente i postumi di Crisis: era, infatti, necessario eliminare la "Terra-prima", e per fare ciò Byrne introdusse la nuova Supergirl, un essere protoplasmico ideato dal Lex Luthor di Terra-prima con impiantati i ricordi di Lana Lang. Questa Supergirl era stata inviata sulla Terra per contattare Superman ed aiutare gli ultimi terrestri di Terra-prima a sconfiggere tre criminali kryptoniani, fatti sfuggire dalla Zona fantasma da Luthor, giunto nel laboratorio segreto di Superboy per cercare di carpirne i segreti tecnologici. Alla fine Superman uccise, utilizzando la kryptonite verde, i tre criminali, che avevano ucciso tutti gli abitanti di Terra-prima, a parte Supergirl, che venne così portata sulla nostra Terra.

In seguito le origini sono state rinarrate da Mark Waid e Leinil Frencis Yu nella maxi-serie Superman: Rinascita, dove viene recuperato il Luthor folle del periodo pre-Crisis combinandolo con l'abile magnate del periodo Byrne: oggi come allora Luthor crea una minaccia inesistente, ma questa volta non per mettere alla prova il suo avversario bensì per screditarlo di fronte agli occhi della gente. Ottiene, però, l'effetto opposto.
Un'edizione della saga de La morte di Superman

Successivamente Superman partecipa a diversi crossover, combattendo contro incredibili minacce ed unendosi saltuariamente alla Justice League (come nel caso di Millennium): egli, infatti, ha deciso di non unirsi al gruppo, se non in casi estremamente straordinari, nonostante i suoi poteri siano stati volutamente ridimensionati rispetto alla versione praticamente onnipotente data dagli autori classici delle serie di Superman.

Fatti narrativamente salienti sono la sua morte, ideata interamente da Dan Jurgens, il suo matrimonio con Lois Lane e la sua successiva perdita di poteri con conseguente ritorno degli stessi, ma in forma di manipolazione dell'energia similmente a Raggio. Quindi, riprendendo una vecchia storia pre-Crisis, gli autori lo hanno sdoppiato in due entità, una rossa ed una blu, che spesso si sono pestate i piedi, per poi ritornare il Superman che conosciamo dopo l'arrivo dei Giganti del millennio.

Superman ha partecipato alla guerra contro Imperiex (raccontata in Our Worlds at War), un essere proveniente dalle origini dell'universo, una forza così devastante che nemmeno Doomsday è riuscito a fermare.
Il nome kryptoniano [modifica]

Entrambi ebrei, Shuster e Siegel diedero a Superman il nome Kal-El, che in lingua ebraica significa Voce del cielo. Essi precisarono questa traduzione linguistica in un'intervista successiva alla pubblicazione di una serie di storie a fumetti in cui vennero approfondite le origini di Superman e della civiltà che viveva sul pianeta Krypton.[5] L'attore Nicolas Cage, grande appassionato di fumetti, ha chiamato suo figlio Kal-El.
Altre versioni [modifica]
Superman: Red Son [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce Superman: Red Son.

Nell'Elseworld Superman: Red Son il razzo che trasportava il piccolo Kal-El precipita in Ucraina anziché in Kansas, a causa di una piccola variazione della linea temporale originale (una manciata di ore); la rotazione della Terra ha infatti posto l'Ucraina nel percorso dell'astronave, invece del Kansas. Invece di lottare per «La verità, la giustizia, e l'American Way», Superman è descritto nelle trasmissioni radio sovietiche come «Il campione degli operai, che non smette mai di combattere la battaglia per Stalin, il socialismo e l'espansione internazionale del Patto di Varsavia». In questo racconto si mescolano versioni alternative dei supereroi DC con figure politiche reali come Joseph Stalin e John F. Kennedy. I poteri di Superman in Red Son sono illimitati come quelli che aveva durante la Golden Age, ovvero volo alla velocità della luce, una superforza senza limiti e una superintelligenza che gli permette, ad esempio, di imparare un lingua straniera in pochi minuti.
Il Ritorno del Cavaliere Oscuro [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce Il ritorno del Cavaliere Oscuro.

In Il ritorno del Cavaliere Oscuro i supereroi vengono dichiarati fuorilegge dal governo. Superman si mise a disposizione come agente governativo per operazioni di polizia sia interna che internazionale. La sua esistenza veniva però negata ufficialmente e le sue azioni dovevano rimanere segrete. In seguito, Il Presidente degli Stati Uniti chiede a Superman di intervenire per fermare Batman, tornato in azione. I due si affrontano nella via dove sono stati uccisi i coniugi Wayne, e incredibilmente Superman viene sconfitto, ma è Batman che cade a terra colpito da un infarto. Al funerale di Bruce Wayne è presente anche Clark Kent. Grazie al super-udito riesce a sentire il cuore di Bruce che riprende a battere e capisce che la morte di Batman è una finzione. Decide di non intervenire.
Batman: Il cavaliere oscuro colpisce ancora [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce Batman: Il cavaliere oscuro colpisce ancora.

Ancora una volta troviamo la società in declino, grazie a Lex Luthor che grazie all'aiuto di Brainiac ha in ostaggio la città kryptoniana miniaturizzata Kandor, ricatta Superman inviandolo contro Batman il quale, con l'aiuto degli altri eroi della Justice League e della sua tecnologia, sconfigge in pochi secondi l'avversario. Superman si rifugia al Polo Nord, dove viene raggiunto da Wonder Woman; i due, in passato grandi amici, sono divenuti negli anni amanti e hanno una figlia adolescente, Kara, la cui esistenza è stata tenuta fino a quel momento all'oscuro di tutti, soprattutto di Luthor. In seguito Superman decide di unirsi a Batman nella sua rivoluzione, anche se lo definisce un bastardo. Gli riconosce però la determinazione e l'arguzia, doti che lo rendono l'unica speranza per l'umanità.
Kingdome Come [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce Kingdom Come (fumetto).

In Kingdome Come Superman si è ritirato dalle scene in completa solitudine, in quanto la nuova generazione di eroi è divenuta spietata e immorale. Persuaso a ritornare in azione da Wonder Woman, Superman decide, in seguito al disastro avvenuto in Kansas, di fare ritorno a Metropolis, riformare la Justice League e mettere a freno la nuova generazione di "nuovi eroi". La Justice League di Superman rinchiude i dissidenti in una sua prigione chiamata Gulag, fino a quando al peggiorare della condizione, il Segretario generale delle Nazioni Unite Wyrmwood autorizza l'utilizzo di tre testate nucleari impenetrabili da poteri metaumani. Anche se quest'azione distruggerà sia eroi che criminali, le Nazioni Unite capiscono che non c'è via di mezzo: se l'umanità deve sopravvivere, i metaumani devono essere annientati. Superman, rimane incolume all'esplosione e, infuriato per l'enorme perdita di vite superumane, vola al Palazzo delle Nazioni Unite e minaccia di abbatterlo sui delegati come punizione per aver ucciso tutti i suoi amici, senza sapere che ci sono dei sopravvissuti. Norman McCay è l'unico che riesce a parlargli, puntualizzando il fatto che ciò che sta facendo in quel preciso istante è il motivo per cui gli umani temono i superumani. Castigato e vergognato, Superman cessa immediatamente la sua furia, e dice ai rappresentanti delle Nazioni Unite che userà la sua saggezza per guidare, piuttosto che obbligare, l'umanità. Alla fine, Diana (Wonder Woman), Clark Kent e Bruce Wayne che si ritrovano, riallacciando le vecchie amicizie. Superman e Wonder Woman aspettano un figlio e chiedono a Batman di essere uno degli insegnanti del nascituro, in modo da poterlo formare anche con l'influenza di un essere umano privo di superpoteri.
Crossover con la Marvel [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi le voci Amalgam Comics, Vendicatori/JLA e Le battaglie del secolo.

    Nell'universo Amalgam Comics, Superman viene fuso al leggendario Capitan America, dando vita al Super Soldato, un eroe della seconda guerra mondiale (come Cap) dotato di incredibili superpoteri di origine aliena (come Superman); rimasto per decenni in animazione sospesa (come Cap) ha intrapreso la carriera di giornalista presso il più grande quotidiano di Metropolis (come Superman). Il suo più acerrimo nemico è il Teschio Verde, un ricco magnate e scienziato nazista (come il Teschio Rosso) e che risponde al nome di Lex Luthor.

    Nella sua versione energizzata invece, viene fuso anche con Thor, creando Thor-El, dio kriptoniano del tuono.

    In Marvel contro DC, Superman affronta l'Incredibile Hulk; dato che l'esito degli scontri veniva deciso tramite sondaggio tra i lettori, il duello viene vinto dall'Uomo d'Acciaio, che gode di una popolarità maggiore rispetto al Golia Verde.

    In Le battaglie del secolo n.1, Superman vs l'Uomo Ragno (villain: Lex Luthor e Dr. Octopus): Lex Luthor e Dr Octopus, con un tranello, fanno scontrare l'Uomo Ragno con Superman. Per pareggiare la differenza di potere espongono l'arrampicamuri a radiazioni di sole rosso, uno dei punti deboli dell'uomo di acciaio. Scoperto l'inganno i due eroi uniscono le loro forze per sventare la minaccia e salvare il mondo.

    In Le battaglie del secolo n.2, Superman & l'Uomo Ragno (villain: Parassita e Dottor Destino / ospiti: Wonder Woman e Hulk): questa volta i due supereroi devono lavorare insieme per fermare i folli piani del Dr Destino, che vuole utilizzare il potere del Parassita per assorbire la forza dei tre esseri più potenti della Terra: Superman, Wonder Woman e Hulk. Nella storia si assiste al primo scontro diretto tra Superman e Hulk, rispettivamente i personaggi più forti della DC Comics e della Marvel Comics.

    In Vendicatori/JLA, Superman è uno dei personaggi principali. Durante la battaglia con i Vendicatori, l'Uomo D'Acciaio affronta il potente Thor, riuscendo a vincere il duello con quello che lui definisce "forse l'avversario più forte mai affrontato" . Le diverse nature dei due universi rende Superman e Capitan America estremamente nervosi: il Capitano vede gli eroi DC come dei narcisisti arroganti che si pavoneggiano della propria gloria, mentre l'Uomo D'Acciaio accusa gli eroi Marvel di trascurare il loro mondo, incapaci di ispirare la gente e di non lottare abbastanza. Quando la realtà comicia a cambiare intorno a loro, i due eroi sono i soli che si accorgono delle variazioni temporali, accusandosi a vicenda. Successivamente, lo stesso Superman propone Cap a capo delle due squadre, mentre quest'ultimo presta il suo leggendario scudo al kryptoniano durante lo scontro finale con Krona. Inoltre, all'apice della lotta, Thor presterà a sua volta il suo martello magico Mjolnir a Superman, che però, alla fine del conflitto, non riuscirà a sollevarlo; infatti il Dio del Tuono spiegherà che Odino aveva annullato temporaneamente l'incantesimo che impedisce a chi non ne è degno di sollevarlo.

Altri media [modifica]
Cinema [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce Superman (serie di film).

A Superman sono stati dedicati quattro film a cavallo tra gli anni settanta e anni ottanta, tutti interpretati dall'attore statunitense Christopher Reeve nel ruolo di Clark Kent. Il primo film su Superman è del 1978: vedeva impegnati, tra gli altri attori, Gene Hackman nel ruolo di Lex Luthor e Marlon Brando in un cameo nella parte del padre biologico di Superman. Al primo capitolo seguì Superman II (1980) e Superman III (1983), per la regia di Richard Lester e con Reeve ancora protagonista. Nel 1987 Sidney J. Furie diresse Superman IV, insuccesso di critica e pubblico che "congelò" il franchise per alcuni anni.

Nel 2006 è stato distribuito Superman Returns, che riprende la trama dei primi due, diretto da Bryan Singer e interpretato da Brandon Routh.
Pubblicità [modifica]

Mentre in patria il personaggio Superman è stato inserito in un manifesto della campagna Got Milk?, in Italia lo si è visto nei manifesti e negli spot di una campagna di Pubblicità Progresso a favore del volontariato realizzata nel 1991.
Televisione [modifica]
Serie televisive [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi le voci Adventures of Superman (serie televisiva), Lois & Clark - Le nuove avventure di Superman e Smallville (serie televisiva).

Al personaggio sono state dedicate diverse serie di serie televisive e d'animazione.

    Adventures of Superman è una serie televisiva trasmessa dal 1952 al 1958 negli Stati Uniti d'America, con George Reeves interprete di Clark Kent/Superman con Phyllis Coates nel ruolo di Lois Lane.

    Lois & Clark - Le nuove avventure di Superman (Lois & Clark: The New Adventures of Superman): è una serie televisiva composta di 4 stagioni di 22 episodi ciascuna trasmessa in USA dal 1993 al 1997, con Dean Cain nei panni dell'eroe e Teri Hatcher in quelli della giornalista d'assalto Lois Lane. La serie è stata trasmessa anche in Italia, prima dalla syndication Italia 7 poi da Rai 3, che ha ripreso la trasmissione dalla prima puntata e completato la messa in onda, e successivamente da La7, dal canale digitale terrestre Boing e da Italia 1.

    Smallville: è iniziata nel 2001 l'ultima serie dedicata a Superman. In questa serie, non vengono narrate le storie di Superman, ma del giovane Clark Kent, alle prese con i suoi nascenti poteri, con la scoperta del suo retaggio kryptoniano, con i problemi creati dal suo rapporto con Lana Lang. La serie si avvale della collaborazione, fra gli altri, dello sceneggiatore di fumetti Jeph Loeb, che ha anche scritto per un certo periodo le avventure dell'Uomo d'acciaio. Protagonista di un'apparizione breve ma piena di significato è l'attore Christopher Reeve, celebre Superman del cinema, tetraplegico dal 1995 per una brutta caduta da cavallo e scomparso poco dopo la partecipazione a due episodi della serie. La serie è arrivata a dieci stagioni e viene trasmessa in Italia sul canale Mediaset Italia 1.

Cartoni animati [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi le voci Superman (serie animata) e Le avventure di Superman.
Superman nel suo primo cartone animato

    Superman (1941), serie TV di 17 episodi prodotta da Fleischer Studios e da Famous Studios.
    The New Adventures of Superman (1966), serie TV di 36 brevi episodi di 6 minuti, prodotta dalla Filmation.
    The Superman/Aquaman Hour of Adventure (1967), 16 nuovi corti da 6 minuti, realizzati dalla Filmation.
    The Batman/Superman Hour (1968), ancora della Filmation, 17 nuovi brevi episodi, di 6 minuti e mezzo, trasmessi insieme a quelli, di analoga durata, di Batman.
    I Superamici (Super Friends) (prima serie 1973 - ultima serie 1985), realizzata da Hanna-Barbera, è composta da molte stagioni successive con titoli differenti.
    Le avventure di Superman (Superman: The Animated Series) (1996), serie TV di Leslie Lamers; negli USA questi episodi, dopo la loro prima vennero trasmessi anche insieme a quelli della serie del 1997 di Batman - cavaliere della notte, formando il contenitore: The New Batman/Superman Adventures, nel 1997. Legati a questa serie animata sono anche i due lungometraggi: Superman - L'ultimo figlio di Krypton (Superman: The Last Son of Krypton) nel 1996, e Batman e Superman - I due supereroi (The Batman/Superman Movie, noto anche come World's Finest) nel 1998.
    Justice League (2001) Superman fa parte della Lega della giustizia in questa serie tv prodotta da Warner Bros composta da 52 episodi in due stagioni più tre speciali (di cui due collegati);
    Justice League Unlimited (2004) seguito della precedente, modifica soltanto il titolo; si compone di 39 episodi in tre stagioni.

Videogiochi [modifica]

Grazie alla sua popolarità, Superman è diventato protagonista di numerosi videogiochi già a partire dalla fine degli anni ottanta, con alcuni beat 'em up e arcade game per Atari, NES e SNES. Sempre per Super Nintendo, è stato pubblicato da Blizzard The Death and Return of Superman.

Nelle console di nuova generazione, a Superman sono stati dedicati due titoli aventi come avversario Apokolips: Superman: Shadow of Apokolips (PlayStation 2 e GameCube, 2002) e Superman: Countdown to Apokolips (Game Boy Advance, 2003). Nel 2002 è stato prodotto Superman: The Man of Steel (Xbox), e nel 2006 Superman Returns (per PS2, Xbox e Xbox 360), tie-in dell'omonimo film.

Nel 1999 è stato dedicato un titolo anche alla sua versione animata, Superman 64, su Nintendo 64.

È inoltre presente poi in molte altre produzioni videoludiche assieme ad altri personaggi dell'universo DC Comics, principalmente come membro della Justice League in Justice League Task Force (Mega Drive e SNES, 1995), Justice League: Injustice for All (GBA, 2002), Justice League: Chronicles (GBA, 2003), Justice League Heroes (PS2, Xbox e PlayStation Portable, 2006), e opposto ai personaggi di Mortal Kombat in Mortal Kombat vs DC Universe (Xbox 360 e PlayStation 3, 2008).
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Da: SUPEREROI30/09/2011 12:25:41
L'Uomo Ragno (Spider-Man), il cui vero nome è Peter Parker, è un personaggio dei fumetti, creato da Stan Lee (testi) e Steve Ditko (disegni) nel 1962, pubblicato dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione avviene in Amazing Fantasy (prima serie) n. 15. Dal 1970 è pubblicato anche in Italia. In seguito, è apparso in molte testate, tra cui Amazing Spider-Man, Sensational Spider-Man, Spectacular Spider-Man e molti altri. Gli sono stati dedicati anche molti cartoni animati, videogiochi e tre film, in cui il supereroe è stato interpretato da Tobey Maguire.

La rivista Wizard Magazine lo ha classificato terzo nella Top 200 Comic Book Characters of All Time, cioè la Classifica dei 200 migliori personaggi dei fumetti della storia, dopo Batman e Superman.[1]
Indice
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    1 Introduzione
    2 La nascita del personaggio
        2.1 Silver Spider
    3 Le origini
    4 Storia editoriale
        4.1 Il Ragno di Ditko
        4.2 John Jazzy Romita
        4.3 La saga delle Sei Braccia
        4.4 La morte di Gwen Stacy
        4.5 L'eredità di Goblin ed il mistero di Hobgoblin
        4.6 Il costume nero
        4.7 L'ultima caccia di Kraven
        4.8 Il Bambino dentro
        4.9 La nascita di Carnage
        4.10 La saga del clone
        4.11 Potere totemico
            4.11.1 Buon Compleanno
            4.11.2 Il Libro di Ezekiel
        4.12 Peccati del passato
        4.13 House of M
        4.14 L'Altro e il nuovo costume
        4.15 Civil War
        4.16 Back in Black
        4.17 Soltanto un altro giorno
        4.18 Un nuovo giorno
        4.19 World War Hulk
        4.20 Secret Invasion
        4.21 Dark Reign
            4.21.1 American Son
            4.21.2 Chi era Ben Reilly?
        4.22 La Sfida
        4.23 Tetra caccia
        4.24 Un momento nel tempo
    5 Vita sentimentale
    6 Avversari
    7 Poteri e abilità
    8 Pubblicazioni
        8.1 Strisce sindacate
        8.2 Edizioni italiane
    9 Altre versioni
        9.1 Ultimate Spider-Man
        9.2 Uomo Ragno 2099
        9.3 Uomo Ragno (Mangaverse)
        9.4 Spider-Man India
        9.5 Marvel Zombi
        9.6 Amalgam
        9.7 Spider-Ham
        9.8 Spider-Man Noir
        9.9 Rat-Man
    10 Altri media
        10.1 Cinema
        10.2 Televisione
            10.2.1 Serie televisive
            10.2.2 Serie animate
        10.3 Videogiochi
    11 Riferimenti nella cultura popolare
    12 Note
    13 Altri progetti
    14 Collegamenti esterni

Introduzione [modifica]

Proposto nel 1962 sulle pagine dell'ultimo numero di Amazing Fantasy (il 15), maltrattato dai compagni per la sua bravura e per la sua passione per lo studio e coccolato dagli zii, che lo avevano preso in custodia dai genitori, morti in un incidente aereo.

Il nuovo fumetto, così, si presentava subito come un prodotto nato e destinato principalmente agli adolescenti, che stavano diventando sempre più i principali fruitori del medium fumetto. Lee cercava di cavalcare il successo della DC Comics, che con il rilancio di Flash del 1954 aveva dato avvio alla rinascita dei fumetti di supereroi conosciuta come Silver Age. In questa nuova, argentea stagione del genere supereroico, uno dei personaggi di maggior successo e presa sul pubblico, come detto, fu l'Uomo Ragno, che affronta minacce imponenti pur conservando la sua vera dimensione di "amichevole Uomo Ragno di quartiere", con i suoi problemi quotidiani (la malattia della zia, i compiti, gli amoreggiamenti), fatto che lo rese così simpatico al pubblico, semplificando l'identificazione con Peter nonostante i suoi superpoteri sovrumani.

A tutto questo si aggiunge che spesso si trovava a dover combattere con i suoi avversari anche in condizioni di menomazione (un braccio slogato, un raffreddore o anche la febbre), o ad affrontare minacce mistiche in compagnia del Dottor Strange o nemici cosmici con i Fantastici Quattro: in nessuna di queste situazioni, però, ha mai perso le sue peculiari caratteristiche di semplicità e spontaneità.
La nascita del personaggio [modifica]
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La versione ufficiale della nascita del personaggio è abbastanza semplice e a tratti banale. Mentre Stan Lee, nel suo studio, pensava ad un nuovo personaggio da proporre a Goodman, vide un insetto arrampicarsi sulla parete. Ciò riportò la memoria alla sua giovinezza, quando tra i vari eroi pulp degli anni trenta e quaranta, veniva pubblicato The Spider, Master of Men, il suo eroe preferito.

Espose, allora, l'idea a Goodman, aggiungendo i problemi tipici di Peter sopra citati, e con il placet dell'editore della Marvel, il personaggio venne affidato alle capaci mani di Jack Kirby, che ne disegnò il costume. Il problema, però, era che l'Uomo Ragno kirbyano era troppo muscoloso e mal si adattava all'idea di Lee di un personaggio esile e delicato, che veniva a trovarsi improvvisamente nel mondo violento dei supereroi. Il primo episodio venne quindi assegnato a Ditko, dal tratto più essenziale e spigoloso, sulla falsariga di Chester Gould e Dick Sprang. Nell'agosto del 1962 faceva il suo esordio il primo vero eroe adolescente del mondo dei fumetti (in precedenza gli altri erano dei semplici assistenti di eroi adulti). Il suo successo di pubblico fu tale che, la sua seconda avventura venne pubblicata su una rivista a lui direttamente dedicata: Amazing Spider-Man.
Silver Spider [modifica]

In realtà la nascita dell'Uomo Ragno è ben più complessa ed intricata di quanto non sia stato fin qui raccontato. Anche grazie alla paziente opera di ricostruzione storica portata avanti dal filologo e traduttore di fumetti Giuseppe Guidi, in questa sezione si tenterà di dare al lettore un'idea di come nacque uno dei personaggi di maggior successo nella storia del fumetto.

Nel 1962 Stan Lee contattò il suo collaboratore più stretto e prezioso, Jack Kirby, per sapere se avesse tra le mani un qualche nuovo personaggio mai utilizzato. Kirby, allora, propose la sua versione di Spiderman, personaggio ideato nel 1953 da Jack Oleck e Charles Clarence Beck per la Harvey Comics, allora supervisionata da Joe Simon, vecchio collaboratore di Kirby. A causa del proliferare di -man (Superman, Batman, ...), Simon decise di cambiare nome al personaggio, che ben presto divenne Silver Spider: così cambiato venne proposto a Sid Jacobson, il quale propose alcuni cambiamenti, come l'agilità ragnesca e la possibilità di volteggiare tra i palazzi tramite una ragnatela. Nonostante queste modifiche, che successivamente sarebbero confluite nell'Uomo Ragno, il personaggio non venne mai pubblicato e per riparlarne si dovette attendere il 1959 quando lo stesso Simon, questa volta per la Archie Comics, propose a Kirby The Fly, un adattamento del concetto base di Silver Spider.

In sintesi il personaggio, un adolescente di nome Tommy Troy, orfano, era in grado, grazie al possesso di un anello magico, di diventare un supereroe adulto dotato di mistici e fantastici poteri. Mentre, però, nel caso di Silver Spider si limitavano ad una super-forza ed alla possibilità di spiccare grandi salti (un po' come il Superman delle origini, o come il Capitan Marvel della Fawcett, con cui il personaggio ha un enorme debito di ispirazione), Fly aggiungeva anche l'agilità ragnesca, la possibilità di arrampicarsi sui muri ed un sesto senso in grado di avvisarlo dei pericoli. Kirby, che per questo personaggio aveva già realizzato cinque tavole di prova, decise allora di riproporre quel vecchio tentativo, apportando alcune aggiunte, come il lanciaragnatele, mutuato da una pistola simile in dotazione di Spider Spry, nemico di Fly, riportato per l'occasione al suo nome originale: Spiderman.

Come lo stesso Ditko ebbe modo di rivelare in un articolo del 1990, queste prime cinque tavole (per certo presenti negli archivi Marvel fino alla fine degli anni settanta) rappresentavano il tipico eroe kirbyano, superbo e maestoso, con un disegno astratto sul petto, simile a quello di Ant-Man. La storia, che si apriva con Spiderman in costume (sostanzialmente il costume attuale, ma con in più un cinturone porta-oggetti e con in meno la parte inferiore della maschera, che così richiamava all'altro vecchio personaggio kirbyano, Capitan America), raccontava di un adolescente, ancora una volta orfano, che viveva insieme alla zia, una simpatica e gentile signora, e allo zio, un burbero capitano di polizia in pensione, ricalcato sul modello del generale Thunderbolt Ross delle storie di Hulk. La piccola famigliola abitava accanto ad uno scienziato, la cui casa, misteriosa ed oscura, era la meta del ragazzo alla fine delle 5 paginette.

Il personaggio così concepito venne approvato da Lee, anche se sostituì la coppia di zii proposta da Kirby con una che aveva fatto il suo esordio alcuni mesi prima sulle pagine di Strange Tales: zia May e zio Ben. Finalmente l'ultimo passaggio creativo, l'effettiva realizzazione della storia, venne affidato a Ditko, al quale saltò subito agli occhi l'estrema somiglianza tra il personaggio kirbyano e quello di Simon. A questo punto Lee e Kirby rimisero mano alla trama, riconsegnando il tutto a Ditko, che per prima cosa diede al personaggio una maschera completa, «per aggiungere mistero al personaggio e permettere al lettore di immaginare l'espressione preferita della faccia di Peter Parker»; quindi, su consiglio di Eric Stanton, trasformò la pistola spara-ragnatele nella coppia di lanciaragnatele attualmente utilizzata dall'Uomo Ragno; infine ideò il ragnosegnale con il quale l'eroe illumina i criminali, impaurendoli per il suo prossimo arrivo.

L'Uomo Ragno era così pronto all'esordio sulle pagine di Amazing Fantasy, rivista disegnata dallo stesso Ditko sin dal numero 7, diventando il più tipico e genuino prodotto dello spirito collaborativo della Marvel degli anni sessanta, che applicava gli insegnamenti raccolti durante le esperienze nei primi, pionieristici anni degli studi grafici, come l'Eisner-Iger: nessuno aveva un compito veramente specifico e tutti erano indispensabili alla buona riuscita di un nuovo progetto.
Le origini [modifica]
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Come detto Peter Parker, il protagonista del fumetto di Lee-Ditko, era uno scolaro attento e studioso, ma anche timido ed impacciato. Preso in giro dai compagni, e in particolare dal bullo Flash Thompson e dalla fidanzata Liz Allan, vide la sua vita cambiare il giorno di una visita ad una conferenza scientifica. Durante una dimostrazione sull'energia nucleare e la radioattività, un ragno venne investito dalle radiazioni; fortemente traumatizzato, il ragno cadde sulla mano di Peter, mordendolo prima di morire. Pian piano Peter iniziò ad accorgersi di possedere alcuni fantastici poteri, passatigli dal ragno radioattivo: agilità e forza proporzionali a quelle dell'aracnide, capacità di aderire alle pareti, un "senso di ragno" che lo rendeva capace di percepire anticipatamente eventuali minacce. Per mettere alla prova le sue nuove capacità, Peter si propose di affrontare il wrestler Crusher Hogan, che in quel periodo aveva indetto una sfida nei confronti di chiunque avesse voluto provare a batterlo. Portando una maschera sulla faccia, in modo che nessuno lo potesse riconoscere, Peter riuscì a sconfiggere Crusher Hogan ed a vincere il premio in denaro messo in palio. Notato da un produttore cinematografico Peter venne quindi lanciato nel mondo dello spettacolo con lo pseudonimo di Uomo Ragno, un costume creato da lui ed un fluido di sua invenzione simile ad una ragnatela.

Peter, sfruttando la sua improvvisa popolarità, voleva riuscire a guadagnare abbastanza soldi per poter aiutare economicamente gli zii. Una sera, all'uscita dalla sua ultima esibizione, Peter si rifiutò di fermare un ladro in fuga, asserendo che quello fosse compito della guardia degli studi televisivi. Dopo alcuni giorni, in un tentativo di rapina in casa (poi verrà rivelato che il rapinatore cercava un tesoro nascosto nella casa dei Parker), lo zio Ben venne ucciso: Peter, sconvolto dal dolore, indossò il suo costume da Uomo Ragno e corse subito a catturare il malvivente, che si era asserragliato in un magazzino in disuso. Tutto questo solo per scoprire che l'assassino era proprio il furfante che pochi giorni prima aveva lasciato scappare senza intervenire. Da allora, con in mente le parole dello zio Ben («Da un grande potere derivano grandi responsabilità»), Peter decise di ritirarsi dal mondo dello spettacolo e diventare un paladino della giustizia e della lotta al crimine.
Storia editoriale [modifica]
Il Ragno di Ditko [modifica]

L'era Ditko, che rappresenta la prima fase creativa del personaggio, dura trentotto numeri, oltre a quello iniziale apparso su Amazing Fantasy e ad alcuni Annual. Se graficamente Ditko si ispira, come detto, a Gould e a Sprang, la sua idea del personaggio è invece molto più vicina a Dick Tracy che non a Batman: Peter, infatti, doveva vivere in un ambiente il più reale possibile, per poterne guidare in maniera coerente e logica il passaggio verso l'età adulta. Così i suoi primi grandi avversari, come il Camaleonte o l'Avvoltoio, erano piuttosto degli abili ingegneri e non fantastici personaggi con poteri pari a quelli di Peter. E dopo la deriva nella fantascienza con il Riparatore, si ritorna alla tecnologia ed alla scienza con Otto Octavius, meglio noto come Dr.Octopus, il più letale nemico del Ragno delle origini. Dotato di quattro braccia meccaniche, è un abile scienziato che, a causa dell'incidente che lo ha fuso con quelle stesse braccia artificiali, ha acuito la sua latente follia (recentemente approfondita da Paul Jenkins sulle pagine di Spectacular Spider-Man), facendolo diventare un supercriminale perfetto per le storie dell'Uomo Ragno. È il protagonista di una delle storie del ragnetto più appassionanti dell'epoca: Il capitolo finale, la cui scena madre è stata citata centinaia di volte in diversi altri fumetti.

Successivamente Ditko e Lee proposero molti altri avversari: dal drammatico Lizard, all'ingenuo Cervello Vivente, dall'elettrico Electro, fino ai gouldiani Duri, guidati da Frederick Foswell, giornalista del Bugle, senza dimenticare l'Uomo Sabbia, ex-galeotto, e Kraven, famoso cacciatore giunto in città con l'unico intento di catturare l'Uomo Ragno. Di questa prima infornata però i due avversari più interessanti, anche per le loro potenzialità future, furono Mysterio, maestro delle illusioni dietro il quale si nascondeva Quentin Beck, esperto hollywoodiano di effetti speciali, e il Goblin, ignoto criminale che, dotato di una scopa volante (poi sostituita da un aliante) e di bombe zucca, cerca fin dal primo approccio di uccidere l'Uomo Ragno, assoldando allo scopo addirittura i Duri.

Nel frattempo, oltre a questi elementi supereroici tipici di ogni prodotto seriale, Ditko sviluppa anche i personaggi di contorno, dando sempre più spazio alla fragile zia May, la cui malattia subisce periodici peggioramenti anche nell'era post-Ditko, al burbero J. Jonah Jameson, direttore del Daily Bugle, quotidiano per il quale Peter lavora come fotografo free-lance vendendo le foto dei suoi combattimenti, e deciso a screditare il nuovo eroe, alla dolce ed insicura Betty Brant, segretaria di Jameson e prima fidanzata di Peter. Senza dimenticarsi anche dei compagni di scuola o dell'esordio della bella Mary Jane, apparsa per la prima volta, col volto coperto, su Amazing Spider-Man n.25 del Giugno 1965: Ditko crea, così, intorno a Peter un mondo coerente ed attendibile, in cui ogni criminale spesso non è mai un volto noto a Peter, ma una persona qualunque: la sua scelta narrativa, però, non è sempre gradita a Lee, sovente accusato di cambiare i suoi soggetti. Questa situazione di tensione, acuita anche dal fatto che Lee figurava come autore delle storie anche del Dottor Strange, personaggio quasi completamente concepito e realizzato da Ditko, venne poi risolta con la nota questione sulla vera identità di Goblin. Secondo Ditko, dietro la maschera si sarebbe nascosto Ned Leeds, rivale in amore di Peter per la conquista del cuore di Betty, destinato successivamente a morire in una drammatica battaglia con l'Uomo Ragno, che avrebbe avuto come conseguenza la morte di Betty stessa investita da un camion, o, vistosi bocciata questa prima proposta, da un ignoto criminale.

Questa querelle, però, era solo la punta dell'iceberg, rappresentato da alcuni problemi di gestione di Goodman con i suoi autori, su tutti Ditko e Kirby, che pretendevano un esplicito riconoscimento del loro apporto creativo e maggiori introiti (soprattutto Kirby) dai successi commerciali ottenuti dai personaggi che ideavano per Goodman stesso. Dopo l'ennesima promessa non mantenuta, Ditko decide di lasciare la testata, facendo alla fine un favore a Goodman che, così, poté chiedere a Lee una nuova direzione al personaggio, molto più solare e leggera della visione, probabilmente molto autobiografica, di Ditko.
John Jazzy Romita [modifica]

Per sostituire il partente Ditko, Lee decise di prendere a bordo il già collaudato John Romita Sr.. L'autore, diventato simbolo stesso dell'Uomo Ragno proprio grazie alla sua lunga militanza su Amazing, aveva accumulato esperienza soprattutto con i fumetti rosa della DC Comics, in cui i sentimenti e le interazioni tra i personaggi erano di grande importanza. Poiché, quindi, era necessario dare una svolta leggera alla rivista, Lee pensò bene di utilizzare un autore abile in questo genere, che poi sarebbe diventato il genere tipico delle sottotrame di Amazing Spider-Man, ottenendo un duplice effetto: abbandonare le trame troppo noir di Ditko, cancellando molte delle sue sottotrame, e presentare al pubblico storie più romantiche, ma disegnate con uno stile molto più realistico.

Così, con la prima storia di Romita, Lee non solo fece riappacificare Peter con Ned, ma diede finalmente volto a Mary Jane Watson, finora tenuta nascosta da Ditko, ed un volto a Goblin, ora diventato ufficialmente Norman Osborn, padre di Harry, che con Romita sarebbe diventato il miglior amico di Peter. Con il passare dei numeri, poi, l'affiatamento tra Lee e Romita si fa sempre più stretto: ciò consente al duo di realizzare delle storie non solo sempre più realistiche, ma sempre vicine al mondo giovanile e studentesco, nel cui ambito si muove il Peter Parker in borghese e la sua dolce fidanzata Gwen Stacy.

Lee, però, non dimentica il successo di storie urbane come quelle con i Duri ed utilizza, per l'occasione, Kingpin, il mafioso newyorkese, solitamente avversario di Devil (l'unico, almeno in questa prima fase della sua vita, a conoscere la vera identità dell'Uomo Ragno). Diventano, poi, ricorrenti le perdite di memoria di Norman Osborn ed ogni volta che il magnate ritrova la memoria sulla sua identità supercriminale e su quella di Peter, nascono saghe letali e terribili, nelle quali l'Uomo Ragno ha una nuova limitazione, poiché sa di affrontare il padre del suo migliore amico, Harry.

Comunque è di questo periodo l'inizio dell'indipendenza di Peter da zia May: inizia a frequentare l'università, va a vivere con Harry in un appartamento in città, inizia a frequentare Gwen, la dolce figlia del capitano di polizia George Stacy.

Il capitano Stacy (e qui siamo nel periodo dei successori e, in un certo senso, allievi di Lee e Romita), valente poliziotto, troverà la morte durante un terribile scontro contro il dottor Octopus nel tentativo di salvare un bambino dalle macerie di un camino gettato dai tentacoli impazziti del letale avversario dell'Uomo Ragno, che aveva spruzzato su di essi una speciale sostanza che li rendeva incontrollabili. Questa prima morte inizia ad introdurre l'Uomo Ragno, come personaggio, in un nuovo periodo di età adulta, anticipando anche la morte di Gwen, ancora una volta durante uno scontro terribile contro un suo folle avversario: il Goblin.
La saga delle Sei Braccia [modifica]

Scritta da Stan Lee e Roy Thomas e disegnata da Gil Kane, la Saga delle Sei Braccia (in inglese The Six Arms Saga) è il ciclo di tre episodi in cui fa la sua prima apparizione Morbius, il vampiro vivente; ma soprattutto è la storia che vede Spider-Man alle prese con la crescita di quattro braccia aggiuntive.

Il racconto ha inizio nell'episodio celebrativo Amazing Spider-Man n.100 e prosegue nei due successivi. Peter Parker ne ha abbastanza di essere l'Uomo Ragno. Decide così di assumere un cocktail di sostanze chimiche che pongano fine ai suoi poteri di ragno. Dopo aver avuto diversi incubi, al risveglio Peter si rende conto di possedere quattro diverse appendici. La pozione ha quindi incrementato i suoi poteri ragneschi anziché reprimerli. Spider-Man, ora con sei braccia, chiede aiuto al Dottor Curtis Connors (alias Lizard) e si imbatte nel mostro vampiro Michael Morbius. Lo stress dello scontro trasforma Connors in Lizard, il quale, grazie al morso di Morbius, ottiene la capacità di avere la propria mente lucida mentre è nel corpo di Lizard. Lizard riesce quindi a sintetizzare un antidoto per l'Uomo Ragno, che così ritorna alla normalità, perdendo le quattro mostruose braccia che lo avevano reso ancor di più un ragno umano.
La morte di Gwen Stacy [modifica]

La morte di Gwen Stacy, storia scritta da Gerry Conway, John Romita Sr. e Stan Lee e disegnata da Gil Kane e lo stesso Romita, anticipa di poco quello che poi Alan Moore sia con Capitan Bretagna sia con Watchmen e quindi Frank Miller con Il ritorno del Cavaliere Oscuro applicarono al fumetto: atmosfere oscure e drammatiche che calarono i supereroi nella realtà e nella quotidianità, come già era avvenuto per lo Spirit di Eisner.

Gwen Stacy, il primo grande amore di Peter rimane vittima di uno scontro fra il nostro supereroe e la sua nemesi Goblin. Dopo una furiosa battaglia fra i due, Goblin fa cadere Gwen dal ponte di Brooklyn; Peter la afferra con la sua tela, ma tira su, tra le sue braccia, un corpo ormai privo di vita, molto probabilmente proprio a causa della tela, che fermando improvvisamente la sua caduta ne ha provocato la rottura dell'osso del collo.[2]

Inutile dire che all'epoca la morte della ragazza provocò reazioni molto dure da parte dei lettori, ancora non abituati a leggere eventi così drammatici in un fumetto (alcuni arrivarono a scrivere lettere di minaccia all'autore della storia Gerry Conway, che fu soprannominato Killer Conway).

Successivamente, e più precisamente durante la saga Evolutionary War, e durante la successiva Saga del Clone, Spidey si è imbattuto in un clone della bella Gwen, creazione di un professore di Peter, Miles Warren alias il criminale noto come lo Sciacallo, che innamorato di Gwen, ha sempre addebitato a Peter, del quale conosceva la doppia identità, la morte della giovane. Inutile dire come l'incontro con il clone di Gwen, abbia riaperto nel nostro beniamino vecchie ferite e sensi di colpa, superati solo grazie alla nuova fiamma, nonché futura moglie Mary Jane.

È interessante notare come Gwen Stacy, personaggio amatissimo dagli appassionati del Ragno, sia uno dei pochissimi (insieme a zio Ben e pochi altri) a non essere stato "resuscitato" dagli autori della Casa delle Idee, che spesso e volentieri a fronte dei malumori dei fan, hanno fatto rivivere diversi personaggi (a titolo di esempio si indicano la stessa zia May, il grande nemico Goblin, o altri personaggi come Wonder Man, Magneto, Wolverine, Guardian, il Gufo, il Dottor Octopus), trovando a tal fine espedienti più o meno convincenti.

Tuttavia ultimamente la bionda Gwen è stata riportata alla ribalta nella saga Peccati del passato dello scrittore J. Michael Straczynski, che sconvolge il personaggio soprattutto a livello morale. Peter Parker s'imbatte in due ragazzi dotati di superpoteri che tentano di ucciderlo, ma ben presto scopre che sono i figli del suo primo vero amore, Gwen. Ma il colpo di scena è che il padre dei ragazzi altri non è che Norman "Goblin" Osborn. Sconvolto dalla scoperta, Parker tuttavia capisce che i ragazzi contaminati dal sangue geneticamente potenziato di Osborn, invecchiano velocemente e rischiano di morire in breve tempo, quindi tenta di salvarli nonostante tutto. La scelta dell'autore ha stravolto decisamente l'idea che i fan avevano della dolce Gwen Stacy: da ragazza ideale di cui innamorarsi a donna normale, con le sue debolezze. Va comunque precisato che Straczynski lascia un margine di dubbio, perché resta incerto se Gwen sia stata consenziente o drogata (o addirittura violentata) da Norman Osborn.
L'eredità di Goblin ed il mistero di Hobgoblin [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi le voci Goblin (fumetto) e Hobgoblin (fumetto).

Dopo la morte di Gwen, nelle storie di Gerry Conway (testi) e Ross Andru (disegni), Peter e Mary Jane iniziarono ad uscire insieme e fare coppia fissa, sino a quando lei non rifiutò la sua proposta di matrimonio, ponendo temporaneamente fine alla loro relazione. Harry Osborn, amico fraterno di Peter e figlio di Norman Osborn, restò accecato dall'odio verso Spider-Man, dopo aver assistito alla apparente morte del padre, impalato dal proprio aliante durante lo scontro con l'Uomo Ragno in cui perse la vita Gwen Stacy. Divenne così il secondo Goblin e, completamente folle, arrivò a rapire Flash Thompson, May Parker e Mary Jane Watson. Harry, una volta rinsavito, cedette, nelle storie di Len Wein (testi) e Ross Andru (disegni), la maschera di Goblin al proprio psichiatra Bart Hamilton, che divenne così il terzo Goblin.

Intanto Peter, ad opera di Marv Wolfman (testi) e Keith Pollard (disegni), si laureò all'università, ebbe nell'episodio speciale di Amazing Spider-Man n.200 un nuovo confronto con il ladro che uccise Zio Ben[3], venne coinvolto dallo scrittore Roger Stern e dal disegnatore John Romita Jr. (figlio di John Romita Sr.) nel mistero di Hobgoblin (il nuovo Goblin) ed iniziò ad avere una relazione con la Gatta Nera.

Il ritorno in scena di Mary Jane Watson, con la rivelazione, ad opera di Tom DeFalco ai testi e Ron Frenz ai disegni, della conoscenza della identità segreta di Peter da parte di lei, pose fine alla relazione con la Gatta Nera.

Il mistero della vera identità del nemico Hobgoblin venne risolta con la rivelazione di Ned Leeds quale folletto erede di Goblin. Successivamente, nella saga Hobgoblin Vive, venne rivelato da Roger Stern e Ron Frenz che l'originale Hobgoblin era in realtà lo stilista Roderick Kingsley.
Il costume nero [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi le voci Guerre segrete e Venom (fumetto).

L'Uomo Ragno, insieme con la maggioranza dei personaggi dell'universo Marvel, venne mandato dall'Arcano, un'entità cosmica, ad affrontare una guerra tra gli eroi e i criminali per vedere se fosse più forte il bene o il male. Durante la battaglia, distrutto il suo costume, decise di usare una macchina che usavano gli altri eroi per riparare i costumi. Sbagliando macchina, liberò un alieno simbiota nero che si unì a lui come un costume, simile a quello della seconda Donna Ragno.

Tornato sulla Terra piano piano si sentì sempre più esausto, il costume lo faceva andare di ronda anche quando dormiva. Chiese aiuto a Reed Richards che gli disse che quel costume era un simbionte che si voleva legare con lui. Dopo un duello di volontà tra Peter e il costume, l'eroe riuscì ad andare in una chiesa dove grazie alle onde sonore delle campane riuscì a separarsene.

Il simbionte trovò un nuovo ospite nel giornalista Eddie Brock. Quest'ultimo, invece di respingere la minaccia, accolse il simbionte nel suo corpo: nasceva così, per i testi di David Michelinie ed i plastici disegni di Todd McFarlane, Venom (Amazing Spider-Man n.300), assetato di vendetta contro l'Uomo Ragno. Venom minacciò Mary Jane Watson, che fu così terrorizzata da Venom da non consentire più a suo marito di indossare il costume nero normale. L'Uomo Ragno così prese un fucile sonico dai Fantastici Quattro per sconfiggere il mostro, sul punto di separare il simbionte da Brock si accorse che i due erano troppo legati e dividendoli avrebbe ucciso Brock.

L'eroe dopo un epico combattimento decide di risparmiare la vita a Venom e lo scaraventa giu' da un palazzo senza ucciderlo.

Todd McFarlane cambiò in modo considerevole l'aspetto di Spider-Man, rendendolo più "ragnesco": gli arti più sottili, occhi grandi e ragnatele "a spaghetti"; questa revisione stilistica fu storica e fu presente nelle versioni di alcuni disegnatori successivi, tra cui Erik Larsen.
L'ultima caccia di Kraven [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce L'ultima caccia di Kraven.

L'Uomo Ragno affrontò Kraven il cacciatore, aristocratico russo fuggito insieme ai genitori dopo la caduta dello Zar, e storico nemico dell'arrampicamuri. Il tradizionale spirito allegro e spensierato dei racconti di Spider-Man cedette il passo ad un'atmosfera gotica e oscura in cui J.M. DeMatteis ai testi e Mike Zeck ai disegni esplorarono la psiche dell'eroe, del suo nemico Kraven e di Vermin, l'uomo topo. Peter Parker, che da poco si era sposato con Mary Jane Watson, morì e venne sepolto, sotto i colpi del cacciatore, che indosserà poi il costume nero del Ragno ed impersonerà il tessiragnatele. La fine della storia vide il ritorno dell'Uomo Ragno di nuovo pronto a sollevarsi, risorto dalla tomba in cui era stato sepolto vivo con l'illusione di essere morto. Kraven, nella sua contorta follia, sentendosi privato della motivazione di combattere e vivere, dal momento che l'unico vero desiderio della propria esistenza, ossia sconfiggere l'Uomo Ragno, si era compiuto, si sparò un colpo di fucile uccidendosi.
Il Bambino dentro [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce Il bambino dentro.

Protagonisti di questo ciclo di J.M. DeMatteis e Sal Buscema, accanto a Peter Parker, sono Harry Osborn (ossia Goblin II) e Vermin (l'Uomo Topo). La storia partì dal racconto fornito da Edward Whelan (Vermin), che ritorna dopo gli eventi dell'ultima caccia di Kraven (sempre di J.M. DeMatteis), durante gli incontri con la dottoressa psicologa Asley Kafka, degli abusi sessuali subiti da parte del padre. La trama si intrecciò con quella di Peter Parker/Spider-Man e del ritorno alla follia dell'amico di Peter, Harry Osborn, vittima anch'egli della figura del padre Norman Osborn. La storia si concluse con un Harry tornato follemente a vestire i panni di Goblin e con Vermin che riuscì a superare il trauma delle violenze sessuali e a riacquistare le sue sembianze umane.
La nascita di Carnage [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi le voci Carnage (fumetto) e Maximum Carnage.

Lo psicopatico Cletus Kasady, catturato per i terribili crimini commessi, fu condannato a undici ergastoli e rinchiuso nella prigione di Ryker's Island dove condivise la stessa cella di Eddie Brock alias Venom. Mentre Kasady meditava di uccidere Brock, il simbionte fece un improvviso ritorno, si unì ad Eddie ed insieme fuggirono dal carcere, lasciandosi però dietro un seme del simbionte. L'unione diede origine a Carnage, che scappò di prigione e iniziò a spargere il terrore con una serie di efferati omicidi, firmando il suo nome sulla scena di ogni delitto con il sangue delle vittime. Fu braccato dall'Uomo Ragno che, non potendo da solo competere con lui, fu costretto a chiedere l'aiuto di Venom di ritorno dall'"esilio" sull'isola deserta dove viveva in pace, convinto di aver ucciso Spidey. Insieme, l'Uomo Ragno e Venom sconfissero Carnage grazie alle onde sonore e lo fecero inviare al Ravencroft, dal quale però Kasady fuggì poco tempo dopo, dando luogo agli eventi che sfociarono nel crossover Maximum Carnage.
La saga del clone [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce Saga del clone.

La vita di Peter Parker, dopo essere stata scossa dalla perdita dell'amico Harry Osborn, rimasto apparentemente ucciso dalla formula di Goblin, e dal falso ritorno dei suoi genitori, rivelatisi dei robot creati dal Camaleonte, viene ulteriormente sconvolta dalla saga del clone.

Nel corso di questa saga viene recuperata una vecchia storia (su Amazing Spider-Man n. 148-150, prima traduzione italiana L'Uomo Ragno Editoriale Corno n. 189-191) in cui lo Sciacallo aveva clonato Peter, e poi lo aveva sostituito con il clone, causandogli anche qualche problema di identità. Alla fine il clone viene sconfitto e gettato nella ciminiera di un altoforno. Così si credeva che il clone fosse andato distrutto. Questa trama fu "dimenticata" per diversi anni.

Ma dopo molti anni il clone riaffiorò dal passato, rivelando di portare il nome di Ben Reilly, un omaggio allo zio Ben e alla Zia May (Reilly è il suo cognome da nubile) e di non essere affatto lui il clone, bensì Peter. Naturalmente la sconvolgente rivelazione darà conseguenze determinanti, stravolgendo la vita del protagonista che non sa più chi è. Nascerà anche un'amicizia con il clone, che assumerà l'identità del Ragno Rosso (Scarlet Spider), che collaborerà con Peter nella lotta ai malvagi. Dopo numerose e complesse traversie (i cloni incrementeranno di numero), tutta la vicenda si rivelerà essere una macchinazione dell'arcinemico Norman Osborn, cioè Goblin, il quale aveva anche falsificato gli esami del DNA di Peter, per indurlo a credere di essere lui il clone. Si ritornerà così allo status quo tradizionale, Peter riassumerà il possesso della sua vita e Ben verrà ucciso da Norman Osborn salvando Peter.

Epocale nella saga del clone resta la storia della morte di Zia May (Amazing Spider-Man n. 400), scritta da J.M. DeMatteis e disegnata da Mark Bagley, rivelatasi poi in seguito essere la morte di un'attrice che impersonava May, in realtà tenuta prigioniera da Norman Osborn, e non della reale zia di Spider-Man.

Mark Bagley completò la sua corsa di 5 anni e mezzo come disegnatore di Amazing nel settembre 1996. Artisti quali Ron Garney, Steve Skroce, Joe Bennett e Rafael Kayanan, si susseguirono alle matite dell'Uomo Ragno sino all'episodio finale della serie The Amazing Spider-Man n.441 (del novembre 1998), dopodiché la Marvel Comics rilanciò la serie con The Amazing Spider-Man volume 2 n. 1 (del gennaio 1999).
Potere totemico [modifica]

Lo sceneggiatore J. Michael Straczynski aggiunse un ulteriore livello di lettura alla figura dell'eroe, nel suo ciclo di episodi in coppia con il disegnatore John Romita Jr..

Il morso del ragno radioattivo che donò i poteri a Peter Parker potrebbe non essere stato del tutto casuale, anzi: il dio-ragno africano Anansi era alla ricerca di un suo rappresentante, un totem vivente che facesse da ponte tra i ragni e gli uomini, più in generale tra il mondo animale e il mondo umano, troppo separati dal progresso.

La scelta sarebbe ricaduta su Peter Parker non tanto per le circostanze eccezionali (un ragno imbevuto di radiazioni, quindi un presupposto scientifico alla conseguente mutazione), ma perché un nerd come Peter, "preda" degli eventi e delle angherie da una vita, avrebbe più facilmente incarnato l'ideale di ragno come "predatore", per reazione a tutto il risentimento accumulato. Questa valenza soprannaturale è uno dei motivi per cui l'Uomo Ragno si è spesso trovato coinvolto in battaglie con nemici ispirati agli animali (il Dr. Octopus - la piovra -, l'Avvoltoio, Rhino - il rinoceronte -, Lizard - la lucertola -, la Mosca, il Camaleonte, e così via). Un riflesso della catena alimentare.

A causa dell'ultima trasformazione di Peter Parker in un ragno gigante, Spidey acquisì nuovi poteri: poteva parlare con gli insetti, sparare ragnatele organiche e il suo "senso di ragno" si era notevolmente affinato.

L'Uomo Ragno si ritrovò quindi a confrontarsi con il personaggio di Ezekiel, all'apparenza un anziano uomo d'affari e mecenate, dotato degli stessi suoi poteri ragneschi, che aiutò Spider-Man, facendogli da mentore e divenendo suo alleato nella lotta contro Morlun, un'entità simile ad un vampiro, e Shathra, un'altra minaccia basata sul soprannaturale.
Buon Compleanno [modifica]

In Amazing Spider-Man n.500 di J. Michael Straczynski e John Romita Jr., ultimo capitolo della saga intitolata Buon Compleanno, l'Uomo Ragno si trovò ad affrontare la minaccia di Dormammu, con l'aiuto di diversi eroi, tra cui i Fantastici Quattro ed il Dottor Strange. In questo episodio celebrativo Spider-Man rivisse diversi momenti della sua vita passata e delle sue battaglie con i suoi nemici storici, sino a giungere nuovamente alla sua vita presente ed arrivando persino a vedere un possibile futuro. Al termine della storia, dopo aver sconfitto Dormammu, il Dottor Strange consentì a Peter Parker di avere un dono speciale per il proprio compleanno: incontrare e parlare nuovamente con lo Zio Ben, anche se solo per pochi attimi. Le ultime tavole con l'incontro con lo zio Ben vedono la partecipazione ai disegni di John Romita Sr.

Con il numero 500, Amazing Spider-Man riprese la classica numerazione iniziata nel 1963, portando così la storica testata del Ragno verso il cinquecentesimo episodio, celebrato con la speciale apparizione di John Romita Sr. alle matite come ospite d'eccezione.
Il Libro di Ezekiel [modifica]

Ezekiel svelò infine i suoi veri intenti allorquando portò Spider-Man ferito in un tempio in Africa, dove l'Uomo Ragno, secondo i suoi piani, doveva cedergli, prima di morire, i propri poteri, in una sorta di battaglia finale. Ezekiel, una volta vincitore, sarebbe risultato l'unico possessore dei poteri del ragno. Fu proprio quando doveva avvenire il passaggio dei poteri e la morte di Peter che Ezekiel, vivendo i ricordi passati di Spider-Man e provando tutto ciò che significasse essere per Peter l'Uomo Ragno, decise di morire al suo posto.

Con questo ciclo si chiude nuovamente la presenza di John Romita Jr. ai disegni di Amazing Spider-Man. Il testimone passa all'artista Mike Deodato Jr. che va a fare coppia con lo scrittore J. Michael Straczynski.
Peccati del passato [modifica]

In questa saga, scritta da J.M. Straczynski e disegnata da Mike Deodato Jr. viene narrata una parte di storia finora sconosciuta della vita della defunta Gwen Stacy. Prima della sua morte, in un periodo in cui l'Uomo Ragno si trovava in Canada a combattere Hulk, la ragazza ha una relazione con Norman Osborn da cui nascono due gemelli: Sarah (che è identica alla madre) e Gabriel (detto Gabe). Per nascondere lo scandalo che ne può uscire, Osborn decide di fare partorire Gwen in segreto e le fa giurare di non dire niente a nessuno. Alla morte di Gwen, Osborn si prende cura dei due gemelli che fa crescere nell'odio e nel disprezzo del suo mortale nemico, l'Uomo Ragno, e li addestra di conseguenza.

Mentre Parker è al cimitero a trovare suo zio Ben e Gwen Stacy, viene attaccato da due misteriosi personaggi dotati di poteri simili ai suoi, vestiti di nero con passamontagna, che si scoprirà in seguito essere Gabe e Sarah. Nel frattempo Peter ha ricevuto una lettera mandatagli da Gwen in cui gli dice della sua relazione con Osborn.

Durante uno scontro fra l'Uomo Ragno e i due gemelli, Sarah rimane gravemente ferita e per sopravvivere ha bisogno di una trasfusione di sangue, ma mentre lei è in ospedale Gabe trova uno dei rifugi di Goblin in cui si trovano due costumi, due alianti e due dosi del siero di Goblin destinati proprio a lui e sua sorella. Solo lui userà l'attrezzatura perché Sarah è in ospedale, assistita da Peter Parker che l'ha salvata donandole il suo sangue. Gabe diventa così un nuovo Goblin che attacca l'Uomo Ragno ma viene sconfitto e dato per morto. Viene soccorso da delle persone sulle rive dell'Hudson privo di memoria.
House of M [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce House of M.

Nell'universo alternativo creato da Scarlet, Peter è sposato con Gwen Stacy, con cui ha un figlio, Richie; inoltre sia lo zio Ben sia il capitano Stacy sono ancora vivi. Grazie a Layla Miller, Peter riesce a riacquistare la memoria e giura vendetta contro Magneto e sua figlia. In seguito combatte la Casata di Magneto insieme agli altri eroi.
L'Altro e il nuovo costume [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce L'altro (fumetto).

J. Michael Straczynki, Peter David e Reginald Hudlin nel 2006 hanno scritto una saga di 12 episodi (negli Stati Uniti pubblicata su tre testate differenti, in Italia tradotta sui numeri dal 445 al 450 de L'Uomo Ragno) intitolata L'Altro (The Other) che ha portato numerosi cambiamenti e poteri in Peter e nella continuity dell'Uomo Ragno. Dopo essere stato ferito e mutilato gravemente da Morlun in un sanguinosissimo scontro (nel quale Spidey aveva perso anche perché malato) Peter muore all'ospedale. Si trasforma poi in una crisalide dal quale risorge con nuovi poteri: tutte le sue ferite, le sue malattie sono risanate, gli spuntano dei pungiglioni dai polsi, riesce a vedere al buio, il suo "senso di ragno" è più che raddoppiato.

Nel numero 451 della serie regolare della Panini Comics l'Uomo Ragno compare per la prima volta con il suo nuovo costume. Il costume è stato disegnato da Tony Stark alias Iron Man e i colori principali non sono più blu e rosso ma rosso e oro; il nuovo costume include anche parti della tecnologia dell'armatura di Iron Man, che danno all'Uomo Ragno la possibilità di effettuare lunghe planate in caduta libera e lo proteggono da proiettili di piccolo calibro, e anche di respirare sott'acqua. Per via delle caratteristiche che lo accostano all'armatura del vendicatore, questo costume viene anche chiamato "Iron Spider" (traduzione non ufficiale: Ragno di ferro). Questi cambiamenti, insieme con il rinnovato costume, portano il supereroe a livelli di potenza superiori ai suoi standard abituali.

In seguito, durante Civil War, il costume è andato distrutto in un combattimento con Iron Man durante la fuga di Parker dalla Stark Tower; la tecnologia del costume viene, comunque, ancora usata dal governo tramite un misterioso trio chiamato i Ragni Rossi, facente parte dell'Iniziativa dei Cinquanta stati.
Civil War [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce Civil War.

Durante la saga Civil War viene emanata una legge (l'Atto di registrazione dei superumani[4]) che impone ai supereroi, se vogliono continuare ad operare, di svelare la propria identità segreta al governo degli Stati Uniti d'America. Si creano due fazioni opposte: una a favore della registrazione, l'altra che si oppone giudicando anche una violazione dei diritti civili la promulgazione del provvedimento. Peter Parker si schiera a favore e decide di svelare la sua identità pubblicamente.[5] L'evento ha suscitato molto scalpore dal momento che l'Uomo Ragno è sempre stato uno dei personaggi che maggiormente ha custodito gelosamente la sua identità, ed ha avuto notevole risonanza mondiale, con diversi articoli sulle prime pagine dei quotidiani, anche in Italia.[6]

Parker, già dubbioso sulla giustezza della sua scelta, dopo aver visto il carcere di massima sicurezza nella zona negativa in cui vengono reclusi i dissidenti, prende la decisione di schierarsi contro la Registrazione a fianco di Capitan America e lascia la Stark Tower assieme a zia May e Mary Jane. Tony Stark, quando scopre il cambiamento in atto, invia alcuni "Caccia-maschere" ad arrestare Peter, confidando anche in alcuni congegni occultati a sua insaputa nel nuovo costume, che potevano inibire il suo senso di ragno rallentando la sua reazione e rendendola meno efficace. Ma grazie all'intervento del Punitore, riesce a raggiungere la base della fazione di Cap. Successivamente, una volta presa piena coscienza delle ingiustizie a cui erano sottoposti i ribelli, Parker denuncia in televisione l'esistenza del supercarcere e i maltrattamenti che avvenivano al suo interno. In seguito alla sua conferenza Stark lo considererà un traditore della causa della Registrazione. Dopo la battaglia finale, in cui Capitan America si lascia arrestare per evitare altre vittime innocenti quando si rende conto della distruzione che stava portando la battaglia, l'Uomo Ragno si ritira assieme ai rimanenti membri dei Vendicatori Segreti rifiutando il perdono presidenziale.
Back in Black
Back in Black [modifica]

Un assassino, pagato da Kingpin, spara a zia May. Portata in ospedale, l'anziana signora rimane aggrappata alla vita, in coma; questa tragedia e l'assassinio di Steve Rogers fanno si che l'Uomo Ragno ritorni a indossare il costume nero in segno di lutto. Trovato l'assassino e dei suoi complici, prova a strappar loro le informazioni sul mandante in modo estremamente violento, lanciando un uomo dalla finestra dell'appartamento e rompendo un braccio dell'assassino. Prima che Peter possa interrogare l'assassino, quest'ultimo viene ucciso; dopo aver preso il cecchino, scopre che Kingpin è il mandante dell'attentato in cui è rimasta mortalmente ferita May Parker. Peter si reca a Ryker's Island per fronteggiare Fisk e lo umilia picchiandolo a sangue.

Intanto nell'ospedale in cui è ricoverata zia May si trova anche Eddie Brock che anche separato dal simbionte ha dei problemi mentali che gli causano allucinazioni. Infatti immagina un nuovo simbionte, che gli dice di uccidere zia May. Indossando un costume nero commerciale dell'Uomo Ragno, arriva quasi ad ucciderla, ma poi combatte il veleno dentro di lui. Nello stesso momento giunge Peter ed Eddie gli dice di aver combattuto il mostro che si celava dentro di lui. Pentito per l'azione che stava per compiere si getta dalla finestra dell'ospedale, ma Peter riesce a salvarlo.[7]
Soltanto un altro giorno [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce Soltanto un altro giorno.

Per ottenere la salvezza di May, Peter e Mary Jane devono rinunciare al loro matrimonio. Grazie al mistico intervento di Mefisto, May torna a godere di ottima salute, Mary Jane e Peter non si sono mai sposati, nessuno conosce l'identità segreta del supereroe (resa pubblica in Civil War), e diversi elementi della continuity risultano riscritti, come il ritorno ai lanciaragnatele artificiali e il ritorno dalla morte di Harry Osborn.[8]
Un nuovo giorno [modifica]

Come diretta conseguenza di Soltanto un altro giorno, ha inizio il ciclo di storie Un nuovo giorno, che presenta e spiega il nuovo status quo dell'Uomo Ragno. Dopo l'accordo con Mefisto sono cambiate molte cose, oltre al mancato matrimonio con Mary Jane Watson, ci sono diverse differenze nell'ambientazione e nel cast dei personaggi comprimari rispetto a quanto descritto in precedenza.

Innanzitutto l'identità dell'Uomo Ragno è nuovamente segreta, neanche gli altri eroi la conoscono, per questo motivo non è un supereroe registrato ed è dunque un vigilante fuorilegge. I suoi poteri sono tornati quelli delle origini, perciò ha di nuovo i lancia-ragnatele. Le sue condizioni economiche sono disastrose.

May Parker, come beneficio del patto, gode di buona salute e svolge attività di volontariato per i senzatetto e non conosce più nemmeno lei l'identità del nipote. La vecchia casa di Forrest Hills è ancora integra e Peter ci abita insieme alla zia, a causa delle sue difficoltà economiche. Harry Osborn è di nuovo in vita, fidanzato con l'affascinante Lily Hollister, la cui migliore amica, Carlie Cooper, sembra essere attratta da Peter.

Sono presenti una serie di nuovi nemici, tra i quali Overdrive, dotato di un'auto ad alta tecnologia, Mister Negativo, un aspirante boss del crimine, Minaccia, un nuovo Goblin presente in città che ostacola la campagna elettorale del padre di Lily, Freak, tossicodipendente mutato da alcune cellule staminali animali, la Bambola di Carta, una giovane ragazza assassina innamorata di una star di Hollywood e Ana, la nuova Kraven, figlia dell'originale cacciatore di età intorno ai dodici anni. E in più a New York c'è una nuova supereroina registrata, Jackpot, che presenta diverse somiglianze con Mary Jane.

Il Daily Bugle rischia di fallire, e J. Jonah Jameson ha un infarto dopo un litigio con Peter, ritrovandosi così bloccato in un letto d'ospedale, mentre la moglie Marla decide di cedere la proprietà della testata a Dexter Bennett, che ribattezzerà il giornale "D.B.". Bennett prende subito in simpatia Peter, credendolo un fotografo free lance. Peter si licenzia e inizia a lavorare per Frontline, un nuovo giornale fondato da Ben Urich

La polizia, dopo aver trovato alcune ragno spie su dei cadaveri, accusa l'Uomo Ragno di essere un serial killer. Viene poi scagionato grazie all'aiuto di Devil che, in qualità di avvocato, ne assume la difesa in tribunale.
World War Hulk [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce World War Hulk.

Durante l'attacco di Hulk, l'Uomo Ragno cerca di combatterlo insieme ai Potenti Vendicatori e ai Nuovi Vendicatori, ma gli alleati del Gigante Verde si rivelano più forti e lo stendono senza difficoltà. In seguito viene liberato insieme ai compagni da Sentry. Qui l'Uomo Ragno compare con il costume nero, si presume che Hulk sia arrivato sulla terra durante Back in Black.
Secret Invasion [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce Secret Invasion.

Durante l'invasione aliena, Spidey combatte a fianco dei Nuovi e Potenti Vendicatori contro gli Skrull. Egli nota con sorpresa che gli alieni non attivano il suo senso di ragno. In seguito, lui e i Vendicatori, si uniscono ai Thunderbolts, all'Iniziativa e alla squadra di Nick Fury per combattere gli Skrull a New York.
Dark Reign [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce Dark Reign.
American Son [modifica]

Dopo essere tornato da un viaggio dimensionale con i Fantastici Quattro Peter scopre che Zia May si è fidanzata con Jay Jameson, padre di Jonah, che è diventato sindaco di New York. Intanto Norman Osborn tenta di contattare suo figlio Harry, per farlo entrare nei Vendicatori. Nel frattempo Harry scopre che la sua ex-fidanzata Lily Hollister, alias Minaccia, è incinta: Harry decide allora di accettare la proposta del padre. Spidey, con l'aiuto della Donna Invisibile riesce a catturare Mac Gargan e indossa un costume nero fatto di molecole instabili che lo rendono simile a Venom, poi si reca alla torre dei Vendicatori di Osborn sotto false spoglie e scopre che Norman vuole far diventare suo figlio un supereroe con il nome di American Son. L'Uomo Ragno viene attaccato da Daken, dopo essere stato scoperto da quest'ultimo. Riesce a stenderlo, ma sulla scena irrompono Osborn, Bullseye e Moonstone. All'inizio il Ragno sembra riuscire a trovare una scusa, ma viene tradito da Harry, che rivela al padre che dietro la maschera di Venom non c'è Gargan. Spidey viene rapidamente catturato e bloccato. Harry cerca di guarire Lily dal siero di Goblin, ma quando lui sta per iniettarle l'antidoto, lei reagisce violentemente. Rivela che il bambino che porta in grembo non è suo, ma di Norman e che il motivo per cui lei ha accettato questo piano era per attirare qui l'Uomo Ragno. Intanto Peter viene torturato da Bullseye e Norman gli rivela che Harry entrerà nei Vendicatori solo per diventare un martire. Furioso come mai, il Ragno si libera e stende Bullseye, ma è sul punto di soccombere sotto i colpi di Iron Patriot. Harry indossa l'armatura di American Son e si scontra con il padre. Minaccia cerca di aiutare Norman ma viene tramortita da Spidey. Harry è sul punto di eliminare Norman, ma alla fine decide di risparmiarlo e torna alla sua vita. L'Uomo Ragno riesce a sopravvivere e a proteggere la sua identità. Infine Norman torna con Lily alla torre dei Vendicatori, non considerando più Harry come figlio e si prepara ad accudire il suo nuovo erede.
Chi era Ben Reilly? [modifica]

Durante la festa di fidanzamento di Zia May, a Boston, Peter viene attaccato in bagno da un uomo, Damon Ryder, che si fa chiamare Velociraptor. Dopo aver indossato il suo costume ed averlo steso, Spidey gli domanda perché stava cercando di uccidere Peter Parker. Raptor risponde che l'uomo che ha attaccato non si chiama Peter Parker... ma Ben Reilly! L'Uomo Ragno rimane interdetto, così tanto che Ryder riesce a prenderlo di sorpresa e scappare. Giorni dopo, Peter scopre su Internet che Damon è sopravvissuto a un incendio che molti anni prima ha ucciso la sua famiglia e che l'identikit del piromane è uguale alla sua faccia, cioè a quella di Ben.
La Sfida [modifica]

In Amazing Spider-Man n. 600[9], di Dan Slott e John Romita Jr., zia May sposa Jay Jameson mentre Spider-Man combatte la nuova minaccia del Dottor Octopus. Aiutato dalla Torcia Umana dei Fantastici Quattro, Spider-Man sconfigge un Dottor Octopus fisicamente messo male, perché a causa dei numerosi traumi cranici gli resta un solo anno di vita, e lo costringe a fuggire. Arriva l'ora del matrimonio di zia May (la quale era proprio arrivata ad un passo dallo sposare proprio Octavius in Amazing Spider-Man n. 130/131)[10] con Jay Jameson e, dopo aver baciato il nuovo marito, May lancia il boquet e, a sorpresa, lo prende Mary Jane, che torna in scena dopo alcuni mesi di assenza. Dopo alcune vicissitudini con la coinquilina di casa, Michele Gonzales, Peter viene rapito dal Camaleonte, che lo impersona per un intero giorno. Il Camaleonte è al soldo di un ente terroristico, e il suo lavoro è piazzare una bomba nell'ufficio del sindaco della Grande Mela. Però ancora una volta Spidey riesce a fermarlo. Ma non definitivamente, perché il Camaleonte viene avvicinato dalla moglie di Kraven, desiderosa di vendetta nei confronti dell'Uomo Ragno, che ritiene responsabile della morte del marito. La moglie di Kraven, aiutata da sua figlia Ana Kravinoff, aveva già cominciato questa "Caccia ai ragni", rapendo la veggente Madame Web. Si scopre inoltre che Mary Jane conosce l'alter ego di Peter, un favore che aveva chiesto a Mefisto prima di lanciare il suo rivoluzionario incantesimo.

In seguito, l'Uomo Ragno ha un flirt con la Gatta Nera (che non ricorda più la sua identità) e insieme si uniscono per sconfiggere Diablo. Dopo essere stato battuto, l'alchimista viene contattato da Ana Kravinoff, che gli chiede di unirsi a lei e a sua madre per vendicarsi dell'Uomo Ragno.

Successivamente Electro organizza un movimento pubblico chiamato "Potere al Popolo" contro Dexter Bennett e la New York Stock Exchange, a causa della sua vita sempre più rovinata dal suo potere elettrico. Per questo Electro viene considerato un eroe e Spider-Man viene criticato quando lo attacca pubblicamente. Electro fa quindi un accordo con Dexter Bennett, promettendogli di fermare la propria campagna in cambio delle cure che gli occorrono per guarire. Il Pensatore Pazzo si offre di curarlo, ma Spider-Man interferisce, rendendo Electro un fulmine elettrico artificiale. Carico del suo nuovo potere, Electro lo usa per tradire Dexter Bennet. L'Uomo Ragno lo sconfigge, ma il Daily Bugle viene distrutto completamente. Nell'epilogo Electro incontra Sasha Kravinoff ed il Camaleonte nella sua nuova cella.

Spider-Man quindi aiuta Carlie Cooper con un caso investigativo che coinvolge tre omicidi ed una ragazza scomparsa di nome Keemia. L'Uomo Ragno rintraccia gli assassini a Governor's Island, dove trova Keemia. L'Uomo Sabbia si rivela essere l'intera isola ed alcuni suoi multipli combattono con Spider-Man, confessandogli che sono gli assassini della madre di Keemia e degli altri due omicidi. L'Uomo Sabbia, scioccato dal fatto che i suoi duplicati agissero in maniera malvagia e liberi dal suo controllo, inizia a combatterli. Spider-Man sconfigge quindi l'Uomo Sabbia e ritorna a Manhattan con Keemia.

Un nuovo criminale con un costume di Rhino viene istigato da Sasha Kravinoff, la quale gli dice che potrà ottenere l'onore di indossare le vesti del rinoceronte soltanto uccidendo Aleksei Sytsevich, l'originale Rhino. Tuttavia, Aleksei ha abbandonato da tempo il suo costume e la sua identità di Rhino e sta vivendo con la nuova moglie, Oksana. Intanto, mentre Peter inizia a lavorare a tempo pieno al giornale Front Line, il nuovo Rhino attacca Aleksei. Spider-Man combatte il nuovo Rhino per proteggere Aleksei, ma viene sconfitto. In seguito riesce a convincere Aleksei di non tornare ad indossare nuovamente i panni di Rhino.

L'organizzazione mafiosa del Maggia è sull'orlo del baratro a causa della perdita di Silvermane, avvenuta durante lo scontro con la banda del Gufo, della cattiva conduzione degli affari criminali della famiglia da parte di Bruno Karnelli e della lotta con Mister Negativo e Testa di Martello. Il Maggia assolda quindi Mysterio per aiutarli a risolvere i loro problemi, il quale accetta, ma solo per servire i propri scopi. Nel corso di una battaglia tra il Maggia, Mister Negativo e Spider-Man, la maggior parte dei mafiosi muore e Mysterio perde tutti i soldi che aveva guadagnato. Al termine, Mysterio viene avvicinato dal Camaleonte (vestito come Jean DeWolff) che gli dice che alcuni amici sono ansiosi di "incontrarlo".

La Gatta Nera aiuta Spider-Man a rubare la fiala del sangue di Peter in possesso di Mister Negativo ed a sostituirla con una fiala di sangue di maiale, in modo da far sì che Mister Negativo sia ignaro dell'aver perso la possibilità di uccidere l'Uomo Ragno tramite la formula del Respiro del Dragone. Spider-Man scopre poi che c'è Morbius dietro il furto della sua fiala di sangue e che il vampiro vivente la stava usando per trovare una cura per lo stato di immortalità e per curare Jack Russell dalla sua licantropia. Spider-Man si offre quindi volontario donandogli altro sangue.

Electro fa evadere di prigione il nuovo Avvoltoio, il quale vuole vendetta contro J. Jonah Jameson, ossia la persona che egli crede l'abbia trasformato in un mostro. La mafia inizia a seminare false prove che Jameson è il responsabile della creazione del nuovo Avvoltoio ed i media iniziano a conoscere questa falsa notizia. L'Uomo Ragno scopre che la notizia è priva di fondamento ed arriva al City Hall giusto in tempo per salvare Jameson. L'Avvoltoio cerca di fuggire ma Spider-Man lo blocca e gli rivela la verità in merito alla sua condizione, di cui è responsabile la mafia e non J. Jonah Jameson. L'Avvoltoio sceglie così di attaccare i gangster e di lasciare libero Jameson. Intanto Peter decide di effettuare un fotoritocco su di una foto per dimostrare l'innocenza di Jameson ai media. Tuttavia Jameson rivela che la foto è un falso e licenzia Peter in pubblico.

Aleksei, l'originale Rhino, e sua moglie cercano di andare sotto protezione e custodia, ma il nuovo Rhino attacca il veicolo che li sta scortando presso una casa rifugio. Oksana, la moglie di Rhino, viene uccisa. Aleksei, ora pieno di rabbia ed odio, riprende il costume da Rhino e combatte contro il nuovo Rhino. L'Uomo Ragno prova a fermarlo, ma fallisce e Rhino uccide l'impostore con il costume da rinoceronte.

Dopo aver lasciato lo S.H.I.E.L.D., Carmilla Black assume solo incarichi indipendenti. Per questo motivo, Sasha Kravinoff la assolda per rubare il costume originale dello Scorpione, ora in possesso di Hood, il quale l'ha ricevuto da Norman Osborn. Durante l'inevitabile scontro, lo Scorpione punge Spider-Man che perde temporaneamente i suoi poteri. Per fermare l'uomo che stava difendendo come avvocato, Michele Gonzales, la coinquilina e recente flirt di Peter Parker, si ritrova coinvolta nella battaglia. Peter riesce a salvare Michele, indossa il costume da Uomo Ragno, ottiene nuovamente i poteri ragneschi ed aiuta lo Scorpione contro Hood. Quando Peter riporta a casa Michele, i due giungono alla conclusione di porre una tregua alle loro schermaglie e screzi da coinquilini.

Qualcosa può fermare il Fenomeno. E quel qualcosa è il nuovo Capitan Universo. Il riferimento è la storia Niente può fermare il Fenomeno, scritta anni prima sempre da Roger Stern e disegnata da John Romita Jr., con protagonisti l'Uomo Ragno ed il Fenomeno. Il nuovo Capitan Universo, creato dall'Uni-potere e dalla Forza Enigma per fissare le fratture nelle placche tettoniche sotto New York causate dallo stesso Fenomeno durante il citato Niente può fermare il Fenomeno, cerca invece di uccidere il Fenomeno per scopi personali. A causa di ciò l'Uni-potere abbandona il soggetto e possiede il Fenomeno, il quale, con i poteri di Capitan Universo, ripara il danno alle placche tettoniche.

Il Dottor Curt Connors ha un nuovo lavoro dove è spesso vessato dal suo capo ed ha perso la custodia di suo figlio Billy. Un monologo interiore bestiale gli dice di prendere ciò che è suo. La rabbia di Lizard emerge dopo che la donna che gli fa da assistente di laboratorio, verso cui prova attrazione, trascorre la notte con il suo capo. Connors cerca di prendere un siero che possa trattenere Lizard, ma il suo capo non glielo permette. Lizard viene lasciato libero ed uccide, divorando il capo di Connors. Alyosha Kravinoff ritorna a New York ed aiuta Ana a cacciare Kaine. Billy Connors viene rapito da Ana Kravinoff. Lizard trova Billy e lo uccide. Spider-Man si trova quindi a combattere una serie di persone che sono sotto il controllo mentale di Lizard, che fa emergere il loro lato rettile e aggressivo. L'Uomo Ragno beve la pozione che può far trasformare Lizard nel Dottor Connors, in modo da essere immune al potere di controllo di Lizard. Successivamente Lizard fugge nella notte. Peter va da Zia May che riesce a liberarsi dall'influsso di Mister Negativo e si riconcilia con il nipote.
Tetra caccia [modifica]

Kaine arriva sulla soglia di casa di Peter, coperto di sangue ed in fin di vita. È iniziata la caccia ai ragni. Sasha Kravinoff, Ana Kravinoff e Alyosha Kravinoff hanno rapito da tempo Madame Web e Mattie Franklin. Peter Parker accoglie Kaine in casa, gli chiede spiegazioni e lui, nonostante una forma influenzale, va in cerca di quelli che hanno ridotto in quella condizione il suo clone. Spider-Man incontra Arachne e insieme si scontrano con Ana Kravinoff e Alyosha Kravinoff. Al termine della battaglia appare un redivivo Ezekiel Sims che gli conferma che è iniziata la caccia ai ragni. Successivamente in un rito sacrificale Sasha Kravinoff uccide Mattie Franklin per riportare in vita il figlio Vladimir, il quale risorge dalla tomba con sembianze leonine.

Spider-Man, Arachne ed Ezekiel vanno alla ricerca di Ara±a che è il prossimo obiettivo dei Kravinoff. Quando la trovano si uniscono alla battaglia tra lei e i Kravinoff. Tuttavia, vengono sconfitti e Arachne e Ara±a vengono catturate. Kaine arriva tardi e i Kravinoff sono già fuggiti. Spider-Man ed Ezekiel hanno una lunga discussione prima di recarsi alla base dei Kravinoff. Una volta giunti li, Ezekiel si rivela essere il Camaleonte e l'Uomo Ragno viene sconfitto. Alla presenza dei Kravinoff e di Mysterio Spider-Man viene posto su di un tavolo, dove viene ucciso, pugnalato con un coltello. Con la morte dell'Uomo Ragno, Sergei Kravinoff esce fuori dalla sua tomba.

In realtà l'Uomo Ragno ucciso è Kaine, che aveva preso il posto di Peter per avere il suo momento di gloria. In questo modo Peter non è morto e Sergei Kravinoff vive in una non-vita, è quindi molto distaccato verso la sua famiglia. Quando Peter si sveglia trova il suo costume nero e un biglietto con scritto «Dammi la caccia». Infuriato indossa il costume nero e si fionda sui Kravinoff, eliminandoli uno a uno. Dopo averli catturati restano solo Sergei e sua moglie. Dopo aver mutilato il volto di Sasha, Peter arriva allo scontro con Sergei. Prima che l'Uomo Ragno possa uccidere Kravinoff, Arachne lo blocca. La donna è diversa: infatti poco prima che Madame Webb morisse per mano di Sasha Kravinoff, la donna le ha donato i suoi poteri, insieme ai quali è sopraggiunta la cecità; e lo avverte che se ucciderà Sergei innescherà un circolo vizioso di perdizione che porterà alla morte di moltissime persone. Peter riflette, e decide di risparmiare la vita a Sergei, che fugge assieme alla sua famiglia nella Terra selvaggia. Intento a riprendere le redini della propria famiglia nel modo più brutale e animalesco possibile, Sergei annuncia che caccerà i membri della sua famiglia per renderli forti e in grado di affiancarlo nel prossimo futuro. Nello stesso momento uccide sua moglie Sasha e Vladimir. Restano solamente due dei suoi figli, Ana e Alyosha. La prima, pur di restare con il padre per poter costruire insieme il loro regno, decide di cacciare Alyosha.

Nell'epilogo viene mostrato Kaine che emerge dalla tomba tramutato in Tarantula.
Un momento nel tempo [modifica]

La saga si apre con un flashback di Soltanto un altro giorno, di cui è uno sviluppo: si vede Mary Jane Watson convincere Mefisto di non tormentare più Peter, a patto che questi (convinto dalla stessa moglie) rinunci al proprio matrimonio. Si passa quindi all'oggi: Mary Jane è appena arrivata a casa di Peter a New York. I due, che all'inizio del ciclo di storie di Un nuovo giorno avevano litigato per un motivo imprecisato, ricordano la loro separazione nel giorno del matrimonio, avvenuta dopo che Peter non si era presentato in tempo alla cerimonia, facendo credere di averci ripensato. In realtà era mancato perché era svenuto dopo la caduta da un palazzo, da cui si era lanciato per salvare un criminale. Si scopre inoltre che Peter e MJ ricordano tutto quello successo veramente durante Civil War: dallo smascheramento di Spider-Man all'attentato a zia May. Da quel momento però i ricordi intraprendono un percorso differente rispetto a quello degli eventi di Soltanto un altro giorno: Peter e Mary Jane ricordano infatti che la zia May avesse cominciato a riprendersi dalle pessime condizioni in cui si trovava. Infine, la coppia ricorda che Peter, dopo il tentato omicidio di zia Anna e Mary Jane abbia chiesto al Dottor Strange di far dimenticare a tutti l'identità di Spider-Man. Il desiderio di Peter verrà esaudito dal Dottor Strange, Tony Stark e Reed Richards, che metteranno insieme le loro conoscenze e i loro poteri per creare una tempesta virtuale (accelerata dal virus Extremis di Iron Man). Come ultima azione prima che tutti dimentichino, Peter porta anche MJ nell'involucro mistico che lo protegge dalla tempesta, affermando che non potrebbe vivere senza di lei. MJ, al suo risveglio si separa da Peter, affermando che avrebbe voluto dimenticare anche lei tutte le orribili vicende vissute. Nel finale Mary Jane dichiara a Peter di amarlo ancora, ma lo lascia libero di rifarsi una vita perché non si sente di poter sopportare di stare a fianco dell'Uomo Ragno[11].
Vita sentimentale [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi le voci Betty Brant, Gwen Stacy, Mary Jane Watson e Gatta Nera.

    Betty Brant: è il primo amore di Peter Parker e la prima segretaria di J. Jonah Jameson. Lei e Peter erano attratti l'uno dall'altra ma Betty desiderava una vita normale, non una vita al fianco di un supereroe. Peter ruppe la relazione quando in un suo scontro col Dottor Octopus il fratello di lei ne rimase ucciso. Più tardi Betty si sarebbe sposata con Ned Leeds, un giornalista e fotografo rivale di Peter al Bugle, ucciso in seguito da Hobgoblin.
    Gwen Stacy: conosce Peter all'Empire State University. All'inizio Peter ignorava Gwen a causa dei suoi problemi come Uomo Ragno, ma quando la notò nacque un grande amore. La loro relazione subì un brutto colpo quando il padre di lei, George Stacy (un poliziotto in pensione), rimane ucciso in uno scontro tra l'Uomo Ragno e il Dottor Octopus, nell'eroico salvataggio di un bambino dalle macerie che cadono a seguito della lotta tra i due. Rapita da Goblin, muore in seguito a una caduta dal ponte di Brooklyn causata dallo stesso supercriminale; se all'inizio non fu chiarita con certezza l'esatta causa della morte della ragazza, in seguito venne stabilito che a causarla fu il contraccolpo causato dal tentativo disperato di salvarla, che le spezzò il collo. È con questo rimorso che Peter convive da anni, pur nella certezza di avere fatto di tutto per salvarla.
    Mary Jane Watson: era la moglie di Peter Parker. Si incontrarono grazie alle rispettive zie, Anna e May. Per molto tempo Mary Jane fu fidanzata con Harry Osborn ed era vista (e presentata) come una ragazza gaudente e superficiale. In realtà la sua superficialità era solo un mezzo con cui sfuggire alla difficile situazione familiare in cui viveva. Solo dopo la morte di Gwen emerse il suo carattere forte e sensibile e si avvicinò a Parker, fino a fidanzarsi con lui e sposarlo. Nel periodo in cui Peter usava sia il costume normale che quello nero lei venne attaccata da Venom e costrinse il marito a non indossare più il costume nero. Rimase incinta di Peter ma la bambina che aspettava morì (forse solo apparentemente) durante il parto. Dopo questo fatto lasciò Peter per andare a fare la modella in California, ma il suo aereo esplose e tutti, tranne Peter, la credettero morta. In realtà era stata rapita da un mutante empatico che aveva assorbito i ricordi e i poteri di Peter. Dopo essere stata salvata da Peter decide di lasciarlo per andare a stabilirsi in California. Tempo dopo si riconciliano. Iniziano una nuova vita: Mary Jane inizia a lavorare come attrice e il marito come insegnante. Dopo che le loro case vengono distrutte si trasferiscono nella torre dei Vendicatori. Durante Civil War Mary Jane ha appoggiato prima la decisione di suo marito di smascherarsi pubblicamente e in seguito il suo ripensamento e la conseguente opposizione all'Atto di Registrazione dei superumani. Dopo Civil War, Zia May cade in stato comatoso per colpa di un cecchino che aveva tentato di colpire Peter, e quest'ultimo per salvarla decide di fare un patto con Mefisto, che in cambio vuole modificare la vita di Peter annullando il matrimonio di lui con Mary Jane.
    La Gatta Nera: Felicia Hardy, figlia di un noto ladro internazionale affrontato dall'Uomo Ragno, decide di prendere su di sé l'eredità paterna nei panni della Gatta Nera. Si imbatte nell'arrampicamuri che la blocca e pur di non andare in carcere decide di fingersi psicotica ed affetta da un'insana passione per lui, finendo in manicomio. Successivamente fugge da esso e si imbatte nuovamente nell'Uomo Ragno che, attratto da lei, decide di darle una possibilità di redenzione. Le cose vanno, però, male e Felicia si getta nell'Hudson, morendo apparentemente. Tuttavia viene salvata dal Dottor Octopus che la ferisce gravemente quando l'Uomo Ragno tenta di salvarla. Felice per il ritorno in vita dell'avvenente fanciulla Peter inizia una relazione con lei, che però si rivela attratta dal supereroe e non dalla sua identità civile. Quando il giustiziere scopre che ella ha stretto un patto con Kingpin per avere maggiori poteri, rompe definitivamente con lei. Ma Felicia è tornata spesso nella sua vita, turbando non poco il coniugato Peter Parker.

Avversari [modifica]

L'Uomo Ragno è uno dei supereroi con più nemici in assoluto, che sono apparsi sin dall'inizio o nel corso degli anni. Una sua particolarità è di aver affrontato molti avversari che sono anche i peggiori nemici di altri supereroi, come il Teschio Rosso, Mefisto, il Dottor Destino e Kingpin (uno dei principali nemici di Devil, nato però come nemico dell'Uomo Ragno).

Tra i tanti spicca Norman Osborn, alias Goblin. Goblin ha avuto un importante ruolo nella vita dell'Uomo Ragno: ha ucciso la sua ragazza Gwen Stacy, è stato l'artefice della saga del clone, ha fatto credere che Zia May fosse morta, è stato il creatore dei Sinistri Dodici e per colpa sua Mary Jane Watson ha perso la bambina che portava in grembo.

Altro avversario di grande rilievo è Venom, creato agli inizi degli anni ottanta. Più che un vero supercriminale, è considerabile un antieroe, non completamente malvagio. Concepito inizialmente come modello di "alter ego oscuro", Venom si sviluppò in modo totalmente differente, fino a diventare "quello che il ragno è troppo codardo per essere". È forse il più forte tra i nemici regolari di Spidey e l'unico che è immune al suo senso di ragno. A differenza di tutti gli altri, Peter prova un certo timore per Venom.

Un altro avversario importante è il Dottor Octopus, uno dei primi nemici del tessiragnatele, ideato negli anni sessanta, creatore e capo dei Sinistri Sei.

Altri nemici importanti sono Mysterio, Carnage, l'Avvoltoio, Kraven, HobGoblin ed Electro.

Lista parziale degli avversari dell'Uomo Ragno:

    Dottor Octopus
    Kingpin
    Goblin
    Goblin Grigio
    Venom
    Uomo Sabbia
    Carnage
    Oscuri Vendicatori
    Sinistri Sei
    Thunderbolts
    Ammazzaragni
    Minaccia
    Mister Negativo
    Electro
    Lizard
    Dottor Destino
    Hobgoblin
    La Rosa
    Avvoltoio
    Camaleonte
    Carrion
    Tetro Cacciatore
    J.Jonah Jameson
    Hydro-Man
    Sciacallo
    Silvermane (fumetto)
    Kraven
    Molten
    Teschio Rosso
    Vermin
    Morbius
    Morlun
    Mysterio
    Rhino
    Scorpione
    Shocker
    Testa di martello
    Coniglia Bianca
    Mefisto
    Scarabeo
    Jonas Harrow
    Tarantula
    Uomo Lupo
    Divoratore
    Fuoco Fatuo
    Il Ladro
    Riparatore
    Cervello Vivente
    Schemer
    Puma
    Stegron
    Kaine

Poteri e abilità [modifica]

Le facoltà ragnesche acquisite forniscono a Peter Parker forza e agilità sovrumane proporzionali a quella di un aracnide, la capacità di aderire ai muri, ma il suo potere più caratteristico è il senso di ragno: un sesto senso che lo avverte dei pericoli di qualsiasi tipo, da una bomba nelle vicinanze a una fuga di gas, e gli conferisce una velocità di reazione straordinaria, infatti i suoi riflessi, 15 volte superiori a quelli di un uomo comune, accelerano la loro reazione dando a Spidey la possibilità di muoversi quasi interamente di istinto.

Peter Parker è un genio della scienza, alcune delle sue invenzioni applicate ai suoi superpoteri lo rendono più efficiente la sua lotta contro il crimine. Le più famose sono: i lancia-ragnatele, bracciali meccanici capaci di lanciare una ragnatela artificiale che immobilizza i nemici e si dissolve dopo circa un'ora le ragno-spie, sintonizzate sul suo senso di ragno che fungendo da radar gli permette di individuarle sulle persone o gli oggetti a cui sono state applicate.

Durante la saga L'altro - evolvi o muori è morto e resuscitato, rinascendo letteralmente a nuova vita e acquisendo nuovi poteri. La ragnatela fuoriesce naturalmente dai polsi, senza l'ausilio dei lancia-ragnatele e nei momenti di grande stress dai suoi avambracci fuoriescono degli aculei ossei; i suoi sensi si acuiscono come mai prima d'ora, può vedere al buio, per esempio. Inoltre la sua forza aumenta: prima della sua "morte" l'Uomo Ragno riusciva a sollevare 10 tonnellate mentre ora può arrivare a 25. Con la saga Soltanto un altro giorno e Un nuovo giorno le sue abilità vengono riportate al livello originale e l'Uomo Ragno torna quindi ad utilizzare i lancia-ragnatele.

Joe Quesada in un'intervista ha dichiarato che L'Altro fa ancora parte della storia dell'Uomo Ragno, anche dopo Un nuovo giorno e che forse si saprà come, quando e in che occasione ha perso i suoi poteri totemici[12].
Pubblicazioni [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce Serie a fumetti dell'Uomo Ragno.
Strisce sindacate [modifica]

Le strisce giornaliere cominciarono a comparire sui quotidiani il 3 gennaio 1977 scritte da Stan Lee e disegnate da John Romita Sr., uno dei creatori e uno tra i principali artefici del successo dell'Uomo Ragno in tutto il mondo. In un periodo in cui le strisce di genere avventuroso e realistico avevano scarsa diffusione, queste ebbero un sorprendente successo. La striscia crebbe lentamente la sua diffusione ed è ancora in corso di pubblicazione. Il fratello di Lee, Larry Lieber, la scrisse e disegnò per gran parte della sua durata. Mentre le strisce e gli albi presentavano gli stessi personaggi, non condividevano la stessa continuity, e nelle strisce si ebbe una diminuzione dell'importanza dei supercriminali. Una rara eccezione si ebbe nel 1987, in occasione del matrimonio di Peter Parker con Mary Jane Watson, che avvenne sia negli albi che nelle strisce.

Tra i personaggi celebri che sono comparsi nelle strisce ci sono Wolverine e il Dottor Strange. Tra i supercriminali si ricordano il Dottor Destino, Kraven il cacciatore e Rhino, oltre a criminali creati appositamente per questa versione, come Crotalo. Le storie delle strisce sono state ristampate in volumi e sulla rivista Comics Revue, specializzata in ristampe di strisce a fumetti.
Edizioni italiane [modifica]

In Italia l'Uomo Ragno è stato pubblicato principalmente da quattro case editrici:

    Editoriale Corno
    Labor Comics
    Star Comics
    Marvel Italia - Panini Comics

Le varie serie inedite del personaggio sono state presentate a partire dall'aprile 1970 su diverse collane:

    L'Uomo Ragno (Editoriale Corno, prima serie, 283 numeri, 30 aprile 1970 - 6 marzo 1981): è la prima testata italiana a pubblicare le avventure dell'Uomo Ragno. Il formato è 17x26 spillato, in bianco e nero e colori (fino al n.49), tutto a colori (dal n.50) e con periodicità quattordicinale. La collana ha proposto avventure tratte dalle testate statunitensi dell'Uomo Ragno The Amazing Spider-Man, Marvel Team-Up e Peter Parker, the Spectacular Spider-Man.
    Il settimanale dell'Uomo Ragno (Editoriale Corno, 43 numeri, 17 marzo 1981-5 gennaio 1982): è la seconda testata italiana a pubblicare le avventure dell'Uomo Ragno. Edita con periodicità settimanale e formato ridotto (14 x 22, spillato) rispetto alle "classiche" collane della Corno. La collana ha proposto avventure tratte dalle principali testate statunitensi dell'Uomo Ragno: Amazing Spider-Man, Marvel Team-Up e Peter Parker, the Spectacular Spider-Man.
    L'Uomo Ragno (Editoriale Corno, seconda serie, 58 numeri, 4 marzo 1982-9 febbraio 1984): terza serie italiana dedicata al personaggio, con il consueto formato di cm 17 x 26, spillato, a colori e con periodicità settimanale fino al n. 14, per poi diventare quattordicinale dal n. 15 fino al n. 58. Anch'essa traduce le principali testate dedicate all'Uomo Ragno.
    Marvel (Labor Comics, 1 numero): nel giugno del 1986 la Labor Comics lanciò una rivista intitolata Marvel per presentare le serie regolari dei supereroi di Stan Lee. Fra le varie storie proposte una storia inedita dell'Uomo Ragno. Il mensile chiuse dopo due soli numeri, insieme alla casa editrice.
    L'Uomo Ragno (Star Comics, 140 numeri, maggio 1987-marzo 1994): è la quarta testata italiana, la terza con il titolo L'Uomo Ragno, a pubblicare le avventure dell'Uomo Ragno. Il formato è 17 x 26 spillato (inizialmente il formato constava di circa 25 cm di altezza), a colori e con periodicità prima mensile e poi quattordicinale. La collana propone avventure tratte dalle testate statunitensi Amazing Spider-Man, Web of Spider-Man, Marvel Team-Up e Peter Parker, the Spectacular Spider-Man.
    Spider-Man (Panini Comics-Marvel Italia, aprile 1994-in corso): è il titolo della testata italiana che pubblica attualmente le avventure dell'Uomo Ragno. La collana ha portato il titolo L'Uomo Ragno fino al numero 488 (datato 26 giugno 2008), dal numero 489 del 10 luglio 2008 la collana ha cambiato titolo in Spider-Man, mantenendo la numerazione iniziata nel maggio 1987.[13] Edita dalla Panini Comics (inizialmente Marvel Italia), la serie continua la numerazione della collana avviata dalla Star Comics, a partire dal n. 141 dell'aprile 1994. L'albo è a colori con periodicità quindicinale (a parte un breve periodo di quattordicinalità). Il formato è 17 x 26, spillato, 80 pagine + copertina. La collana propone, come in precedenza, le avventure inedite tratte dalle varie testate statunitensi dell'Uomo Ragno, tra cui in prevalenza Amazing Spider-Man, Peter Parker The Spectacular Spider-Man, Web of Spider-Man, Peter Parker Spider-Man, Sensational Spider-Man, Friendly Neighborhood Spider-Man e tante altre.
    L'Uomo Ragno Deluxe (Marvel Italia-Panini Comics, 42 numeri, maggio 1995-ottobre 1998): testata italiana edita dalla Marvel Italia che si è affiancata alla collana L'Uomo Ragno per circa tre anni. L'albo ha un formato 17 x 26, a colori, brossurato e con periodicità mensile. La collana ha proposto le avventure inedite tratte dalle varie testate americane dell'Uomo Ragno, tra cui principalmente Spider-Man Unlimited, Amazing Spider-Man, Spectacular Spider-Man, Web of Spider-Man, Peter Parker Spider-Man e tante altre.

Molte anche le collane di ristampe ed antologiche:

    L'Uomo Ragno Gigante (Editoriale Corno, 93 numeri, 1976-1984)
    L'Uomo Ragno Classic (Star Comics-Marvel Italia, 88 numeri, 1991-1998)
    Spider-Man Collection (Panini Comics, 44 numeri, settembre 2004-aprile 2010)
    L'Uomo Ragno Speciale (Star Comics)
    Star Magazine (Star Comics)
    Star Magazine - Serie Oro (Star Comics)
    Marvel Miniserie (Panini Comics)
    Marvel Classic (Panini Comics)
    L'Uomo Ragno - Serie Oro (Panini Comics)
    100% Marvel (Panini Comics)
    Marvel Mega (Panini Comics)
    Marvel Mix (Panini Comics)

Altre versioni [modifica]
Ultimate Spider-Man [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce Ultimate Spider-Man.

L'Uomo Ragno dell'universo Ultimate differisce in alcune caratteristiche dalla versione classica. Ha guadagnato i suoi poteri da un ragno modificato geneticamente e non radioattivo, è un adolescente ed ha una relazione, benché tormentata, con Mary Jane Watson fin dall'inizio. Inoltre non è un foto-reporter ma un web-designer.
Uomo Ragno 2099 [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce Uomo Ragno 2099.

L'Uomo Ragno 2099 è un personaggio appartenente alla linea editoriale Marvel 2099, ambientata in un futuro apocalittico ipotetico e alternativo rispetto a Terra-616 dell'universo Marvel.

L'Uomo Ragno di questa epoca è Miguel O'Hara, che ottenne i suoi poteri come effetto collaterale del sabotaggio applicato alle macchine di mutazione genetica che stava impiegando su se stesso, per disintossicarsi da una droga che il suo avido capo gli aveva iniettato con l'inganno. Acquisite capacità ragnesche simili a quelle dell'eroe del XX secolo, decise, talvolta con riluttanza, di seguirne le gesta.
Uomo Ragno (Mangaverse) [modifica]

Creato per una ambientazione nipponica dei supereroi Marvel, questo ragno è sempre Peter Parker e abita a New York. Ma ottiene le sue abilità da un duro addestramento dalla nascita poiché ultimo discendente dello Spider-Clan, un gruppo di Ninja, inoltre qui zia May è la sorella maggiore di sua madre (Kiri), mentre nelle altre versioni è la moglie del fratello di suo padre.
Spider-Man India [modifica]

Originalmente pubblicato in India nel 2004, è una sorta di What if...: ipotizza cosa sarebbe successo se a diventare l'Uomo Ragno non fosse stato Peter Parker ma Pavitr Prabhakar nella provincia di Mumbai invece che a New York. Protagonisti oltre Pavitr Prabhakar (Peter Parker), sono Nalin Oberoi (Norman Osborn) e il Dottor Octopus.
Marvel Zombi [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce Marvel Zombi.

Nell'universo Marvel Zombi (dove tutti gli eroi sono diventati zombi) l'Uomo Ragno è l'unico che trova orribile ciò che deve fare per sopravvivere, cioè mangiare le persone. Ciò malgrado ha divorato Mary Jane e Zia May. Anche lui mangia parte di Galactus e di Silver Surfer ed anche lui parte con gli altri zombi per conquistare lo spazio.
Amalgam [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi le voci Amalgam Comics e Personaggi Amalgam Comics.

Nell'universo Amalgam universe Spider-Boy è il personaggio che unisce le caratteristiche dell'Uomo Ragno a quelle di Superboy della DC Comics. È stato creato da Karl Kesel e Mike Wieringo sulle pagine di Spider-Boy Vol. 1 n. 1 (aprile 1996). Nel 1997 è uscito un altro albo con le sue avventure. L'Uomo Ragno fuso a Superboy è Ben Reilly, nel periodo in cui fu creduto il Peter originale e assunse il ruolo di Spider-Man.
Spider-Ham [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce Spider-Ham.

Spider-Ham è una parodia dell'Uomo Ragno dove Peter Porker viene morso dalla zia May Porker irradiatasi conducendo esperimenti con un asciugacapelli nucleare, si ritrova trasformato in un porcello.
Spider-Man Noir [modifica]

Versione ambientata nel 1935 di una realtà alternativa, in cui Peter Parker è un socialista che riceve poteri di ragno e li usa per combattere i mafiosi del Goblin. In questo universo Spider-Man usa una pistola e lo zio Ben è stato ucciso e mangiato dall'Avvoltoio, prima della trasformazione in Spider-Man.
Rat-Man [modifica]

Nel fumetto Rat-Man appaiono almeno tre parodie dell'Uomo Ragno importanti ai fini della trama.

    Il Ragno è il primo vero nemico di Rat-Man e si presenta come un Uomo Ragno al contrario: un ragno viene morso da un essere umano radioattivo e acquisisce intelligenza e crudeltà umane, oltre a perdere le abilità da aracnide.
    L'uomo col costume da ragno è uno dei supereroi di seconda generazione del Rat-Universo; questo eroe sacrificherà poi la sua vita per salvare Marvelmouse (una delle precedenti identità di Rat-Man) dalla furia del personaggio manga noto come Drago (parodia sua volta del Son Goku di Dragonball).
    Arrampicamuri è un supereroe, paladino di New York, che impazzisce e perde la fiducia nei supereroi in seguito all'assassinio di Marianne (parodia di Gwen Stacy) per mano del Folle (parodia di Goblin).

Altri media [modifica]
Cinema [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi le voci Film sull'Uomo Ragno, Spider-Man (film), Spider-Man 2, Spider-Man 3 e The Amazing Spider-Man (film).

Il personaggio è stato interpretato da Tobey Maguire in tre pellicole cinematografiche dirette da Sam Raimi: Spider-Man (2002), Spider-Man 2 (2004) e Spider-Man 3 (2007).

Per il 2012 è previsto un riavvio cinematografico diretto da Marc Webb ed interpretato da Andrew Garfield nel ruolo di Peter Parker[14].
Televisione [modifica]
Serie televisive [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi le voci The Amazing Spider-Man (serie televisiva) e Spidey Super Stories.

La prima volta che il supereroe Marvel Comics appare in una serie televisiva è in Spidey Super Stories del 1974, una serie di cortometraggi contenuti nel programma televisivo The Electric Company. Il personaggio era interpretato dall'attore Danny Seagren.

Un'altra incarnazione dal vivo fu quella del telefilm degli anni settanta The Amazing Spider-Man, dove l'Uomo Ragno era interpretato da Nicholas Hammond. Il soggetto era solo vagamente aderente al suo omonimo cartaceo ed gli episodi erano caratterizzati da una oggettiva povertà di realizzazione. Il pilot della serie si chiamava L'Uomo Ragno ed in Italia fece una fugace apparizione anche al cinema. Dal serial televisivo nacquero altri due film tv: L'uomo Ragno colpisce ancora e L'uomo Ragno sfida il drago

Rimanendo nell'ambito dei live action show, va menzionata anche la serie di 41 episodi di Supaidâ-Man. Questa particolarissima interpretazione del personaggio, prodotta dalla Toei Animation nel 1978, in seguito ad una joint venture con la Marvel Comics, rientra in un filone, in voga, con fasi alterne, da almeno un trentennio in Giappone: quello dei "tokusatsu"/"sentai" tv show. Telefilm caratterizzati da mecha robot, mostri stile Godzilla e bizzarre trasformazioni. Escludendo il costume e i poteri base, la trama non è neanche vagamente ispirata al personaggio Marvel, essendo essenzialmente uno show a sfondo fantascientifico. La storia, infatti, si basa sul classico conflitto determinato dall'invasione di alieni che vogliono impadronirsi della Terra. Ad un giovane motociclista, e futuro Spiderman, vengono donati i poteri ragneschi dal principe morente del Pianeta dei Ragni, alieno anch'esso, sceso sulla terra con un mecha.
Serie animate [modifica]

L'Uomo Ragno è protagonista di diverse serie a cartoni animati (nella maggior parte di esse è doppiato in italiano da Stefano Onofri).

    L'Uomo Ragno (1967)
    L'Uomo Ragno (1981)
    L'Uomo Ragno e i suoi fantastici amici (1981)
    Spider-Man: The Animated Series (1994)
    Spider-Man Unlimited (1999)
    Spider-Man: The New Animated Series (2003) (inedita in Italia)
    The Spectacular Spider-Man (2008)
    Ultimate Spider Man (2012)

Il personaggio appare anche in un cameo nelle serie animate Spider-Woman, X-Men: Evolution e I Fantastici 4: World's Greatest Heroes.
Videogiochi [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi le voci Spider-Man: Shattered Dimensions, Marvel: La Grande Alleanza, Marvel: La Grande Alleanza 2, Spider-Man (videogioco 2000), Spider-Man (videogioco 2002), Spider-Man 2 (videogioco), Spider-Man 3 (videogioco) e Ultimate Spider-Man (videogioco).

Il personaggio è apparso in molteplici videogames nel corso degli anni. Ecco la lista completa:

    Questprobe#2: Spider-Man (1978 - Commodore 64, Commodore 16, Atari 8-bit, ZX Spectrum, Pc, Amstrad, Apple II)
    Spider-Man (1982 - Atari 2600)
    Spider-Man And Captain America in Doctor Doom's Revenger (1989 - Pc, Amiga, Atari ST, Amstrad, ZX Spectrum, Commodore 64)
    Revenge Of Shinobi (1989 - Mega Drive)
    The Amazing Spider-Man (1990 - Amiga, Commodore 64, Atari ST, Pc)
    The Amazing Spider-Man vs. The Kingpin (1990 - Mega Drive, Sega Game Gear, Sega CD)
    The Punisher: The Ultimate Payback (1991 - Game Boy)
    Spider-Man: The videogame (1991 - Sega Game Gear, Sega CD)
    The Amazing Spider-Man (1991 - Game Boy)
    The Amazing Spider-Man 2 (1992 - Game Boy)
    Spider-Man: Returns of the Sinister Six (1992 - Nintendo Entertainment System, Sega Game Gear, Sega Master System)
    Spider-Man and the X-Men: Arcade's revenge (1992 - Super-NES, Mega Drive)
    The Amazing Spider-Man 3: Invasion of the Spider-Slayers (1993 - Game Boy)
    Spider-Man and Venom: Maximum Carnage (1994 - Mega Drive, Super Nintendo)
    The Amazing Spider-Man: Lethal Foes (1994 - Super Nintendo)
    Spider-Man and Venom: Separation Anxiety (1995 - Mega Drive, Super Nintendo, Pc)
    Spider-Man (1995 - Mega Drive, Super Nintendo)
    Spider-Man: Cartoon Maker (1995 - Pc)
    Marvel CD-ROM Comics featuring Spider-Man (1995 - Pc)
    Marvel Super Heroes (1995 - CPS II, Sega Saturn, Playstation)
    Marvel Super Heroes: War of the Gems (1996 - SNES)
    Spider-Man: Web of Fire (1996 - Sega Genesis)
    Spider-Man: The Sinister Six (1996 - Pc)
    Marvel Super Heroes vs. Street Fighter (1997 - Sega Saturn, Playstation)
    Marvel Creativity Center (1997 - Pc, Mac)
    Marvel vs. Capcom: Clash of Super Heroes (1998 - Dreamcast, Playstation)
    Spider-Man (2000 - Game Boy Color, Playstation, Nintendo 64, Dreamcast, Mac, Pc)
    Marvel vs. Capcom 2: New Age of Heroes (2000 - Dreamcast, Playstation 2, XBox, XBox 360, Playstation 3)
    Spider-Man 2: Enter Electro (2001 - Playstation)
    Spider-Man 2: The Sinister Six (2001 - Game Boy Color)
    Spider-Man: Mysterio's Menace (2001 - Game Boy Advance)
    X-Men: Mutant Academy 2 (2001 - Playstation)
    Spider-Man: The Movie (2002 - Pc, Playstation 2, XBox, GameCube)
    Spider-Man: The Mobile Game (2003 - Telefono cellulare)
    Spider-Man 2 (2004 - PSP, Playstation 2, XBox, GameCube)
    Spider-Man 2: Activity Center (2004 - Pc)
    Spider-Man vs. Doc Ock (2004 - Telefono cellulare)
    Spider-Man 2: Pinball (2004 - Telefono cellulare)
    Spider-Man 2 Text Messaging Games (2004 - Telefono cellulare)
    Spider-Man Controller With 5 Tv Games (2004 - televisione)
    Spider-Man 2 (2004 - LCD)
    Spider-Man 2: Hand Held Game (2004 - LCD)
    Spider-Man 2: VR 3D (2004 - LCD)
    Spider-Man 2 3D: NY Subway (2005 - Telefono cellulare)
    Spider-Man & Friends (2005 - Pc)
    Spider-Man: Print Studio (2005 - Pc)
    Ultimate Spider-Man (2005 - GameCube, PlayStation 2, Pc, Xbox, Game Boy Advance, Nintendo DS, Telefono cellulare)
    Marvel Nemesis: L'ascesa degli Imperfetti (2005 - GameCube, Playstation 2, XBox, Pc, Nintendo DS, PSP)
    Marvel: La Grande Alleanza (2006 - Pc, Wii, XBox, XBox 360, PSP, Playstation 2, Playstation 3, Game Boy Advance)
    Spider-Man: Battle For New York (2006 - Game Boy Advance, Nintendo DS)
    Spider-Man 3 (2007 - Pc, Wii, Playstation 2, Playstation 3, Game Boy Advance, PSP, XBox 360, televisione, Telefono cellulare, Nintendo DS)
    Spider-Man 3: Action (2007 - Telefono cellulare)
    Spider-Man 3: Puzzle (2007 - Telefono cellulare)
    Spider-Man: amici o nemici (2007 - Pc, Wii, XBox 360, Nintendo DS, PSP, Playstation 2)
    Spider-Man 3: Pinball (2007 - Pc)
    Spider-Man: Il Regno delle Ombre (2008 - Pc, Wii, XBox 360, Playstation 2, Playstation 3, PSP, Nintendo DS)
    Marvel Super Hero Squad (2009 - Wii, Nintendo DS, Playstation 2, PSP)
    Marvel: La Grande Alleanza 2 (2009 - Wii, XBox 360, Playstation 2, Playstation 3, PSP, Nintendo DS)
    Spider-Man: Shattered Dimensions (2010 - Wii, PC, XBox 360, Playstation 3, Nintendo DS)
    Spider-Man: Pinball (2011 - Playstation 3, XBox 360)
    Marvel vs. Capcom 3: Fate of Two Worlds (2011 - Playstation 3, XBox 360)
    Spider-Man: Edge of Time (2011)

Inoltre un personaggio con le sue sembianze appare in Little Big Planet.
Riferimenti nella cultura popolare [modifica]

    Hanno ucciso l'uomo ragno è una canzone del 1992 scritta ed eseguita dagli 883 (il gruppo di Max Pezzali) che fu un successo da hit parade negli anni novanta. La canzone dà anche il titolo all'album omonimo.
    La contemporaneità con il presidente americano Kennedy e l'analogia tra "non chiederti cosa può fare l'America per te, ma tu per l'America" e "da un grande potere derivano grandi responsabilità" ne hanno fatto una figura positiva e ispiratrice, eroe kennediano.
    "Uomo Ragno" è un soprannome dato al calciatore Walter Zenga per la propria agilità tra i pali.[15]
    Il film tv horror Earth vs the Spider (La vendetta del ragno nero in Italia) omaggia il personaggio mescolandone la storia con quella del celebre film La Mosca di David Cronenmberg: il protagonista è un ragazzo molto timido e impacciato, innamorato della sua bella vicina di casa e appassionato di fumetti (in particolare del Vendicatore Aracnide, versione più "mostruosa" dell'Uomo Ragno), che in seguito ad un incidente in cui perde la vita un suo amico si inietta nelle vene un siero composto da DNA di ragno, nella speranza di ottenere superpoteri, ma ottenendo risultati ben diversi da quelli sperati: una graduale mutazione in un mostruoso ragno gigante.
Rispondi

Da: SUPEREROI30/09/2011 12:26:33
UFO Robot Goldrake (ïµïïロボ°レンダイザー, UFO Robot Grendizer?, traslitterato in "UFO Robo Gurendaizā"), è un anime televisivo di 74 episodi, prodotto dalla Toei Animation dal 1975 al 1977, e basato su un soggetto di Gō Nagai, già autore dell'omonimo manga nel 1973. È stata la prima serie mecha giapponese importata in Italia, dove venne originariamente trasmessa con il nome di Atlas UFO Robot nell'ambito del programma Buonasera con... sulla Rete 2, dal 1978 al 1980. Per dare un'idea del successo avuto all'epoca basti pensare che il 45 giri prodotto dalla Fonit Cetra con le sigle della prima serie, Ufo Robot/Shooting star (firmate con lo pseudonimo Actarus), ottenne addirittura il disco d'oro, superando il milione di copie vendute.[2]

La serie ebbe successo anche in Francia e nel mondo arabo, soprattutto in Egitto e Arabia Saudita. Ancora oggi, a distanza di decenni dalla sua trasmissione, è ricordata da migliaia di fan, soprattutto in Europa.
Indice
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    1 Generalità e cronologia
        1.1 Il film pilota
        1.2 La trilogia con Mazinga Z e Grande Mazinga
        1.3 Il ritorno: "Dynamic Superobot Wars", "Dynamic Heroes"
    2 Trama
    3 Lista degli episodi
    4 Personaggi
        4.1 Personaggi principali
        4.2 Altri personaggi
    5 Mecha
        5.1 Goldrake (Grendizer)
            5.1.1 Scheda tecnica
            5.1.2 Armamento
        5.2 Spacer
            5.2.1 Scheda tecnica
            5.2.2 Armamento
    6 L'edizione italiana
        6.1 La Goldrake-mania
        6.2 Goldrake nei cinema italiani
        6.3 Goldrake in home video
    7 Note sui nomi
    8 Goldrake nel mondo
    9 Note
    10 Bibliografia
    11 Voci correlate
    12 Collegamenti esterni

Generalità e cronologia [modifica]

UFO Robot Grendizer è una serie anime cosiddetta Super Robot, prodotta dalla Toei Animation e ideata da Gō Nagai sulla base del suo omonimo manga, con le musiche di Shunsuke Kikuchi ed il character design e le animazioni di Kazuo Komatsubara, sostituito da Shingo Araki a partire dall'episodio 49 (in realtà anche gli episodi 17, 20, 25, 29, 36, 40 e 44 sono già opera di Araki). I 74 episodi complessivi della serie furono trasmessi per la prima volta in Giappone dalla Fuji Television dal 5 ottobre 1975 al 27 febbraio 1977.
Il film pilota [modifica]
Duke Fleed come appare nel mediometraggio Uch«-enban daisensō.

Nel 1975 Gō Nagai aveva collaborato alla realizzazione di Uch«-enban daisensō (La grande battaglia dei dischi spaziali), un mediometraggio di circa 30 minuti uscito nei cinema in Giappone. Questo divenne poi il film pilota per lo sviluppo della serie televisiva e, in seguito, dalla sua trama vennero tratti gli ultimi tre episodi della stessa.

In Uchu-enban daisensō la caratterizzazione dei personaggi era diversa. Lo stesso robot, chiamato Gattiger e disegnato da Tadanao Tsuji, compariva solo brevemente alla fine ed era completamente diverso nel mecha design, lasciando quale vero protagonista il pilota, anch'egli differente nell'aspetto e nei colori della livrea rispetto al futuro Duke Fleed. La cabina di guida di Gattiger era molto simile a quella di Mazinga Z, e differenti erano anche i nemici. L'atmosfera country invece era già presente.[3]

Il passaggio dal cortometraggio all'anime televisivo avvenne anche per insistenza della Popy, ramo della Bandai, noto produttore di giocattoli e videogiochi giapponese. Fu sempre la Popy a chiedere a Nagai di disegnare, per l'anime, le gambe del robot più corte e tozze rispetto a quelle dei due Mazinga, in modo da facilitare il mantenimento della posizione eretta dei modellini.
La trilogia con Mazinga Z e Grande Mazinga [modifica]

Per sfruttare il successo di pubblico incontrato dalle due precedenti serie create da Gō Nagai e prodotte dalla Toei, Mazinga Z e Grande Mazinga, il personaggio di Koji Kabuto (del tutto assente nel film pilota) venne appositamente inserito nella trama della nuova serie come trait d'union. Anche lo stile del robot e le sue fattezze furono modificate proprio per essere più in linea con lo stile dei mecha delle due precedenti serie di Nagai, in modo da far sì che UFO Robot Grendizer formasse con esse una trilogia, anche se, a differenza delle serie di Mazinger, fu concepito subito come prodotto destinato anche ad un pubblico femminile (shōjo).[4]
Il ritorno: "Dynamic Superobot Wars", "Dynamic Heroes" [modifica]

Garla, un manga del 1976, era stato originariamente pensato da Go Nagai come seguito di Goldrake, ma la sua disputa nata con la TOEI animation per i suoi diritti su Gaiking ha fatto sì che restasse un esperimento a sé stante e incompiuto. Nel 2002, dopo molti anni dalla serie animata, Goldrake è stato ripreso, anche se solo sotto forma di manga, nel sesto capitolo del volume "Dynamic Superobot Wars" (pubblicato in Italia nel 2005), e poi nuovamente nel 2004 nel manga Dynamic Heroes.
Trama [modifica]

Il protagonista della serie è il principe Duke Fleed, fuggito dopo una disperata resistenza a bordo di un avanzatissimo robot da battaglia, Goldrake (Grendizer) dalla sua stella natale Fleed in seguito all'attacco delle truppe del feroce Re Vega. Le Forze di Vega infatti si propongono di sottomettere i pianeti invadendoli ed annettendoli al loro impero.

Giunto sulla Terra Duke Fleed viene trovato gravemente ferito dal dottor Procton (Genzo Umon), direttore dell' Istituto di ricerche spaziali, il quale lo accoglie e lo nasconde sotto le mentite spoglie di Actarus (Daisuke Umon), facendolo passare per il proprio figlio di ritorno da un lungo viaggio. Anche Goldrake con il suo disco spaziale (Spacer) viene nascosto all'interno dell'Istituto, nei cui sotterranei viene costruito una sorta di enorme hangar.

Circa otto anni dopo, continuando il loro progetto di invasione, anche le truppe di Vega giungono presso la Terra e, sotto la guida del comandante Hydargos (Blacky) e del feroce generale Gandal (che è un tutt'uno con la moglie, Lady Gandal, essendo questa la metà femminile dell'essere mostruoso che insieme formano: anche lei fa dunque parte dei nemici) stabiliscono la base Skullmoon sulla Luna. Actarus si troverà ad utilizzare nuovamente Goldrake per difendere il suo pianeta adottivo. Ad aiutarlo c'è il giovane Alcor (Koji Kabuto), il quale pilota un disco volante di sua progettazione e costruzione. I due oppongono una agguerrita resistenza, anche se a malapena riescono a rintuzzare i continui assalti degli invasori di Vega, che ogni volta inviano uno o più mostri combattenti (inizialmente solo robot pilotabili al loro interno, poi anche animali trasformati in cyborg) insieme a pattuglie di minidischi.

Durante i periodi di tregua, Actarus vive e lavora come inserviente nella fattoria di Rigel (Danbei Makiba) e dei suoi due figli, Mizar (Goro Makiba) e Venusia (Hikaru Makiba), innamorata di lui e inizialmente all'oscuro, come chiunque, della sua reale identità, finché un giorno per salvarla da una caduta da un precipizio egli deve ricorrere alle sue capacità superiori e trasformarsi in Duke Fleed, rivelando il suo segreto. Successivamente, durante un massiccio attacco della flotta di Vega, con l'utilizzo di ben tre mostri spaziali e centinaia di minidischi (durante il quale il disco di Alcor verrà distrutto), Venusia viene ferita gravemente. La ragazza si salva solo con una trasfusione del sangue alieno di Actarus che si rivelerà essere universalmente compatibile e addirittura terapeutico, tanto da permetterle di riprendersi velocemente. Venusia riuscirà persino a contribuire alla vittoria liberando Koji e Procton prigionieri e ingannando il comandante Hydargos, fingendo di condurlo da Goldrake ma in realtà portandolo a spasso, dando il tempo ad Actarus di riparare il robot che era stato danneggiato ma era riuscito a rifugiarsi in una caverna. Per vendicarsi il perfido veghiano getta la ragazza da un dirupo, ma ella viene presa al volo dalle possenti mani di Goldrake ed affidata ad Alcor sopraggiunto con la speciale moto, con tre ruote e tre posti, di Actarus. Questi sconfigge i due mostri rimasti in una memorabile battaglia e subito dopo, facendo fuoco con tutte le armi di Goldrake e dello Spacer si scontra con l'enorme ma goffa e fragile astronave madre, distruggendola. Mentre Gandal fugge terribilmente ustionato dalle fiamme, Hydargos rimane coraggiosamente a combattere spinto dal suo onore di comandante e dall'odio inestinguibile per Actarus. In alcuni bellissimi quadri still-frame si vede la sequenza in cui Goldrake irrompe con lo Spacer nell'astronave madre fino a raggiungere un terrorizzato Hydargos che pagherà con la vita la sua malvagità.

In seguito Venusia, che si rivelerà essere un'abile ginnasta e una tenace combattente, deciderà di combattere al suo fianco. Ciò sarà reso possibile dal programma di potenziamento di Goldrake messo a punto dal dottor Procton. In realtà il robot non riceverà nessun upgrade, non avrà nuove armi e le sue prestazioni rimarranno le stesse (del resto non esiste sulla terra il metallo con cui è costruito, il guren, da cui il nome giapponese Gurendizer), ma verranno costruiti dei veicoli di appoggio sullo stile del jet scrander di Mazinga Z e del Great Booster del Grande Mazinger. Così Venusia si vedrà assegnare il Delfino Spaziale (Marine Spacer), un mezzo in grado di far muovere agevolmente il Goldrake anche al di sotto della superficie dell'acqua, dopo che Alcor aveva già ricevuto un nuovo mezzo battezzato Goldrake 2 (Double Spacer, appare nell'episodio "Il terremoto misterioso"), grazie al quale Goldrake potrà volare più agilmente rispetto al proprio disco Spacer. Questi mezzi (oltre ad aumentare il merchandising della serie), permettono al robot di superare i suoi limiti strutturali quali l'incapacità di volare senza la sua astronave e di muoversi in acqua.

Dopo la morte di Hydargos, Gandal viene affiancato dal Ministro delle Scienze Zuril, proveniente da una stella alleata a Vega; un individuo decisamente audace (che non esita a scendere personalmente in campo, anche travestendosi) e di grande cultura scientifica, nonché abile stratega. Questi si contrapporrà spesso a Gandal (la cui parte femminile ha cambiato aspetto dopo i trattamenti cui si è sottoposta per curare le bruciature riportate nell'esplosione in cui era perito Hydargos) sicché i due finiranno sovente per contrastarsi anziché cooperare (emulando le lotte intestine che dividevano il Conte Blocken e il Barone Ashura in Mazinga Z, e i vari generali delle sette armate di Mikenes in Grande Mazinger), anche se non mancheranno di allearsi contro Dantus, un altro comandante di Vega che aveva quasi sconfitto Goldrake utilizzando un gigantesco gorilla-cyborg da lui costruito. In questa occasione vediamo che, come in tante altre serie robotiche, l'eroe della serie non è in realtà invincibile e che a volte si salva solo per la stoltezza del nemico, così come a volte è l'impulsività del pilota a metterlo in pericolo: in definitiva, non sempre vince il più forte e anche la fortuna ha una grossa parte.

Intanto ha fatto la sua entrata in scena Maria (Maria Grace Fleed), la sorella di Actarus. Anche lei era arrivata sulla Terra, salvata (ancora bambina) da un antico abitante del pianeta Fleed che l'aveva allevata come fosse sua nipote. Costui morirà, ucciso accidentalmente da un disco di Vega. In punto di morte, egli rivelerà tutto a Maria implorandola di riprendersi la sua eredità, il Goldrake, e consegnandole l'emblema del suo lignaggio reale, un medaglione, una pistola a raggi e un pugnale. In seguito Maria, credendo di trovare in Actarus il suo acerrimo nemico, cerca di ucciderlo ma il suo pugnale riesce solo a lacerare la sua casacca e a far cadere un medaglione uguale al suo che le svela la verità: i due sono fratello e sorella, eredi della famiglia reale di Fleed. Da questo momento anche Maria, in battaglia, coadiuva il fratello con un nuovo mezzo, la Trivella Spaziale (Drill Spacer), in grado di far penetrare il Goldrake sottoterra.

La lotta prosegue a lungo e le forze di Vega subiscono numerose sconfitte, mentre il loro impero comincia a dissolversi. La Stella Vega, contaminata dalle radiazioni del Vegatron, il minerale fonte di energia della sua civiltà, sta per diventare una stella morta e la Terra apparirà agli alieni come l'unica speranza per la sopravvivenza. Gli attacchi si faranno quindi sempre più decisi e disperati. Actarus e gli altri fronteggiano non solo con i propri mezzi, ma principalmente con il coraggio, la forza di gruppo e lo spirito di sacrificio, gli invasori che intanto sono sempre più impegnati in lotte interne per conquistarsi i favori del loro sovrano.

Intanto la guerra s'inasprisce, con molte vittime: Cain e Marcus, grandi amici d'infanzia di Maria e Actarus, e il giovane e coraggioso condottiero Fritz, figlio di Zuril. Queste morti susciteranno nell'una e nell'altra parte forti desideri di rivalsa.

Re Vega, nel tentativo di assicurarsi il buon esito della guerra, approfitta dell'amore che la figlia Rubina, ex promessa sposa di Actarus, dimostra per quest'ultimo, per cercare di attirarlo in una trappola. Actarus, catturato dal ministro Zuril (infatuato anch'egli di Rubina), l'accusa di averlo ingannato, ma la giovane principessa con un gesto estremo lo salva, finendo per morire fra le sue braccia. Morirà anche il ministro Zuril, folgorato dal raggio laser di Alcor.

Ormai l'esercito di Vega è quasi privo di risorse e riesce a costruire un ultimo fortissimo robot mostro che, pilotato dalla parte femminile del comandante Gandal, si lancia in un ennesimo disperato attacco. Contemporaneamente Actarus si mette in viaggio verso la base nemica meditando un attacco suicida ma Koji intuisce le sue intenzioni, lo insegue e lo costringe a tornare minacciando di seguirlo anche a costo della vita, infatti mentre stanno per uscire dall'atmosfera terrestre la struttura del Goldrake 2 comincia a cedere perché non è costruito per volare nello spazio. Mentre stanno tornando vengono attaccati a tradimento da Lady Gandal: Koji perde i sensi e Actarus lo salva gettandosi con il Goldrake dal suo spacer e prendendo al volo il mezzo di Kojima, ma viene nuovamente attaccato e indebolito dai raggi del nemico. Egli è sul punto di soccombere ma l'arrivo dei mezzi di soccorso distrae la moglie di Gandal, e finalmente Goldrake riesce a distruggere il robot nel quale si trova la coppia, tagliandogli la testa, che però non esplode: il violento trauma provoca un mutamento di personalità nella parte femminile di Gandal che dopo aver addormentato l'altra metà propone ai terrestri di lasciarla vivere in pace sulla Terra promettendo di uccidere il proprio re. Mentre sta quasi per riuscirci viene fermata e uccisa dalla sua metà maschile, che desideroso di riscattarsi con re Vega si schianta volontariamente con la sua astronave contro Goldrake senza riuscire a distruggerlo, morendo dopo aver invocato il nome del suo sovrano, mentre il mezzo s'inabissa in mare.

Nella battaglia finale contro tutte le forze di Vega rimaste, lanciate in un ultimo disperato attacco, i compagni di Actarus alla guida di una nuova astronave, il Cosmo Speciale distruggono sistematicamente tutte le navi e i minidischi mentre Goldrake combatte contro la nave imperiale di Re Vega. Inizia un lungo combattimento e Actarus, dopo essere stato in difficoltà, con l'aiuto dei suoi amici riesce a danneggiare gravemente il nemico e re Vega, vistosi sconfitto, per vendicarsi ordinerà di fare schiantare la propria astronave sulla Terra per contaminarla con le proprie ceneri radioattive, ma Actarus riuscirà a fermarlo in tempo: con un ultimo colpo della sua alabarda spaziale, la sua arma più caratteristica, il Goldrake squarcia la sezione di comando della nave colpendo lo stesso sovrano che, in un ultimo delirio di onnipotenza, muore nell'esplosione finale, mentre i nostri eroi si lasciano andare ad un pianto di gioia.

Terminata la guerra con la rassicurazione che la loro patria natale Fleed sta tornando alla vita, Actarus e Maria decidono di tornarvi per ricostruire, assieme a coloro che scamparono all'invasione da parte di Vega, il regno perduto.

In un commosso commiato dal padre adottivo Procton e dagli amici più cari, Actarus e Maria decollano alla volta di Fleed e l'ultima sequenza li vede arrivare sul loro pianeta ormai rifiorito.
Lista degli episodi [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce Episodi di UFO Robot Goldrake.
Personaggi [modifica]

Nomi originali, nomi dell'adattamento televisivo italiano (tra parentesi) e nomi dei doppiatori italiani dell'edizione televisiva.[5]
Personaggi principali [modifica]

    Daisuke Umon / Actarus - Duke Fleed - (Goldrake): Romano Malaspina
    Koji Kabuto (Alcor): Giorgio Locuratolo
    Hikaru Makiba (Venusia): Rosalinda Galli
    Genzo Umon (Dottor Procton): Elio Zamuto
    Danbei Makiba (Rigel): Armando Bandini
    Goro Makiba (Mizar): Fabrizio Mazzotta
    Maria Grace Fleed (Maria): Emanuela Rossi, Liliana Sorrentino
    Vega Kyosei Daiho (Re Vega): Gino Donato
    Blacky (Hydargos): Aldo Barberito, Franco Odoardi, Erasmo Lo Presto
    Gandal: Guido De Salvi, Germano Longo
    Lady Gandal: Francesca Palopoli, Anna Teresa Eugeni
    Zouril, Ministro delle Scienze di Vega, originario di Zuul (Zuril): Sandro Iovino, Andrea Lala, Carlo Reali

Altri personaggi [modifica]

    Hayashi, collaboratore di Procton: Enzo Consoli
    Yamada, collaboratore di Procton: Massimo Rossi
    Hamon, collaboratore di Procton: Roberto Del Giudice
    Banta Harano, vicino di Rigel: Willy Moser
    Hanta Harano, madre di Banta
    Shiniki (episodio 10)
    Kiki (episodio 12)
    Boss (episodi 13, 14 e 31): Gastone Pescucci
    Nuke (episodi 14 e 31): Vittorio Guerrieri
    Mucha (episodi 14 e 31): Marco Guadagno
    Stella, fidanzata di Hayashi (episodio 16): Emanuela Rossi
    Mankiki (episodio 19)
    Oriana (episodio 19)
    Midori (episodio 44): Laura Boccanera
    Hiroshi (episodio 44): Rodolfo Bianchi
    Prof. Shreider (episodio 56): Dario De Grassi
    Elsa (episodio 56): Daniela Caroli
    Jimmy (episodio 57)
    Gorman, membro della Guardia Imperiale di Vega (episodio 7): Germano Longo
    Mineo, aliena di una stella conquistata dai veghiani (episodio 9): Mirella Pace
    Iara, giovane scienziato veghiano pacifista (episodio 15)
    Whiter, il veghiano artefice degli efferati massacri su Fleed (Ishtar, episodio 24): Silvano Tranquilli
    Naida, ex fidanzata di Duke Fleed (episodio 25): Liliana Sorrentino
    Haruck, alleato di Vega, proveniente da Delta (Haruk, episodio 29): Guido De Salvi
    Marine, la perfida veghiana sosia della madre di Duke Fleed e Maria (Mariene, episodio 32): Emanuela Fallini
    Ergos, il licantropo siderale, principe di una stella conquistata dai veghiani (Gauss, episodio 34): Andrea Lala
    Bitor, capitano veghiano (Beetle, episodio 35): Diego Michelotti
    Zigura, membro della Guardia Imperiale di Vega (Zigra, episodio 36)
    Gaska, comandante veghiano (episodio 42): Guido De Salvi
    Gyllan, capitano veghiano (episodio 44): Rodolfo Bianchi
    Edoro, comandante veghiano (episodio 48): Mario Milita
    Nonno adottivo di Maria (episodio 49): Mario Milita
    Gemelle aliene, tre sicarie veghiane inviate sulla Terra da Lady Gandal (episodio 50)
    Garen, comandante veghiano (episodio 51)
    Dantos, Ministro della Difesa di Vega (Dantus, episodi 51, 52, e 53): Erasmo Lo Presto, Franco Odoardi
    Dakile, comandante veghiano (episodio 59)
    Aensu, giovanissimo veghiano, capo di un commando (episodio 59)
    Kirida, sorella di un veghiano morto (Shira, episodio 63): Mariù Safier
    Sadon, comandante veghiano (episodio 65): Renzo Stacchi
    Cain, l'antico amico di Maria (episodio 68): Vittorio Guerrieri
    Zouril Ziya, il figlio di Zuril (Fritz, episodio 69): Vittorio Guerrieri
    Schuller, comandante veghiano (episodio 70): Dario De Grassi
    Morus, amico di Duke Fleed, proveniente da Altair 2 (Marcus, episodio 71): Willy Moser
    Rubina, la figlia di Re Vega, ex promessa sposa di Duke Fleed (episodio 72): Laura Boccanera

Mecha [modifica]
Goldrake (Grendizer) [modifica]
Scheda tecnica [modifica]

    Altezza: 30 m
    Peso: 280 t
    Potenza: 1.800.000 CV
    Velocità al passo: 75 km/h
    Velocità in corsa: 700 km/h
    Velocità in acqua: 45 nodi
    Salto in elevazione: 1.000 m
    Composizione: Gren (lega metallica della stella Fleed)
    Alimentazione: Energia fotovoltaica, nel nostro sistema solare sfrutta la luce del sole.

Armamento [modifica]

Tra parentesi il nome dell'adattamento televisivo italiano.

    Hand Beam (Disintegratori paralleli). Sul dorso di ogni mano Goldrake possiede tre cannoncini laser di colore rosso che sparano tutti e tre contemporaneamente raggi di colore violaceo.
    Hanjuuryoku Storm (Raggio antigravità). Questo raggio che ricorda l'arcobaleno viene emesso dalla V sul petto di Goldrake; solleva i nemici sottraendoli alla gravità, per poi farli ricadere al suolo. E' un'arma stranamente poco utilizzata.
    Double Screw Crasher Punch (Doppio maglio perforante). Gli avambracci si sganciano dal resto del corpo e, volando autonomamente, si indirizzano sul bersaglio; sono dotati di una serie di lame taglienti ribaltabili che vanno a coprire il pugno e che, ruotando velocemente, li rendono a tutti gli effetti delle trivelle.
    Shoulder Boomerang (Boomerang elettronici). Le due lamine a forma di mezzaluna presenti sulle spalle possono sganciarsi e volare contro il nemico.
    Double Haken (Alabarda spaziale). I boomerang elettronici possono anche essere utilizzati agganciati a due aste che fuoriescono dalle spalle e poi uniti per formare un'alabarda lunga 28 metri circa, con un peso totale di 12 tonnellate. In molte puntate questa è l'arma risolutiva della battaglia.
    Single Haken (Uncino spaziale). Il singolo boomerang agganciato alla sua asta, utilizzato come tomahawk.
    Space Thunder (Tuono spaziale). È una potente scarica elettrica generata dalle corna laterali della testa di Goldrake e condensata verso le piccole corna frontali, che successivamente la rilasciano. Anche questa è spesso un'arma risolutiva.
    Dizer Beam (Raggio disintegratore) Un potente raggio laser esce dagli occhi di Goldrake.
    Magnetic Field (Campo magnetico).

Spacer [modifica]
Scheda tecnica [modifica]

    Diametro: 34 m
    Peso: 150 t
    Velocità massima: Mach 9 nell'atmosfera terrestre, sconosciuta nello spazio
    Altitudine massima: illimitata
    Tempo di agganciamento con Goldrake: 12,5 secondi
    Composizione: Gren

Armamento [modifica]

Tra parentesi il nome dell'adattamento televisivo italiano.

    Melt Shower (Pioggia di fuoco, a volte chiamati anche Disintegratori multipli). È una sorta di acido molecolare che viene emesso dalle sei aperture sulla parte superiore dello Spacer.
    Spin Saucer (Lame rotanti). Consistono nei due dischi rossi posti alle estremità delle ali dello Spacer. Questi dischi si aprono rivelando delle lame, e vengono sparati contro il nemico dopo aver assunto un moto rotatorio. Volano a una velocità pari a Mach 10.
    Spin Drill (Missili perforanti). I dischi delle Lame rotanti nascondono al loro interno un cannoncino che spara dei dardi a punta di trapano. Possono essere sparati a colpo singolo oppure a ripetizione.
    Hyper Top Speed (Supervelocità)
    Frequency-Disturbing Fog (Nebbia anti-radar)

L'edizione italiana [modifica]

In Italia la serie fu trasmessa per la prima volta alle 18.45 di martedì 4 aprile 1978 sull'allora Rete 2 (oggi Rai 2) all'interno del contenitore serale Buonasera con..., intitolato in quell'occasione "Buonasera con... Superman - Atlas Ufo Robot", per la realizzazione di Lucio Fasano. La prima puntata trasmessa in TV, fu introdotta da una breve presentazione fatta da Maria Giovanna Elmi,[6] allora annunciatrice RAI, che spiegava al pubblico italiano le caratteristiche della serie e della fantascienza giapponese e che raccontava del successo riscosso all'estero da questi «particolari cartoni animati»: era infatti la prima serie robotica giapponese ad essere trasmessa in Italia.

La programmazione Rai suddivise la serie in tre blocchi: dal 4 aprile al 6 maggio 1978 (24 episodi); dal 12 dicembre 1978 al 12 gennaio 1979 (25 episodi); dall'11 dicembre 1979 al 6 gennaio 1980 (22 episodi). Furono infatti doppiate e trasmesse in TV solo 71 puntate su 74, con esclusione degli episodi 15, 59 e 71, e ciò malgrado la RAI avesse acquistato l'intera serie.[7]

Pur essendo la terza parte di una trilogia insieme con Mazinga Z e Grande Mazinga, in Italia la serie fu trasmessa prima delle altre due, e così nelle edizioni italiane la continuità fra le tre storie si è completamente perduta, anche per l'alterazione dei nomi originali che, ad esempio, impedisce di cogliere l'unicità del personaggio di Koji Kabuto, rimasto tale nell'adattamento del Grande Mazinga, ma chiamato Ryo in Mazinga Z, ed Alcor in UFO Robot Goldrake.[7]

Di fatto gli spettatori italiani si accorsero probabilmente che qualcosa univa le tre serie, se non altro quando fu trasmessa una puntata di Goldrake in cui compare come guest star il Boss Robot. Boss, infatti, è presente sia in Mazinga Z, in cui collabora goffamente proprio con Koji contro il Dottor Inferno, sia nel Grande Mazinga, in cui ricopre lo stesso ruolo di aiutante maldestro al fianco di Tetsuya Tsurugi, e dove Koji comparirà solo al termine.
La Goldrake-mania [modifica]

In effetti, la Goldrake-mania fece impazzire il Paese, che ben presto divenne il maggiore acquirente occidentale dei cartoni animati made in Japan proprio grazie al successo di Atlas UFO Robot.

Gli indici di ascolto della RAI salivano alle stelle quando Goldrake compariva sugli schermi e si scatenò una sorta di delirio collettivo. L'immagine di Goldrake finì su centinaia di prodotti diversi: fumetti, libri, dischi, maschere di carnevale, tatuaggi lavabili, modellini e addirittura dei doposci, riempirono i negozi di tutta Italia.

Tuttavia, mentre bambini e ragazzini erano entusiasti, molti genitori si mostrarono perplessi, se non ostili alla novità, come del resto gran parte dell'opinione pubblica (adulta). Malgrado il disappunto verso la serie avesse trovato finanche l'appoggio di alcuni parlamentari, come il deputato Silverio Corvisieri, membro della Commissione di Vigilanza RAI, che intervenne con un articolo fortemente critico dal titolo "Un ministero per Goldrake" pubblicato su La Repubblica del 7 gennaio 1979, la serie non fu però interrotta, e la sua popolarità continuò a crescere.[8]

In piena Goldrake-mania si diffuse, soprattutto grazie alla stampa, una falsa notizia, secondo cui i cartoni animati giapponesi (fra cui Goldrake, ovviamente) non erano "animati a mano", ma da un computer, che, sulla base dei dati inseriti da tecnici in camice bianco, realizzava il tutto automaticamente. La diceria avrebbe resistito fino agli anni novanta. Nel maggio 1990, infatti, la fanzine Mangazine pubblicò un dossier sulla Toei Animation di Luca Raffaelli, contenente un'intervista ad Umeda-san, l'allora responsabile della Toei, il quale, sull'argomento, così si espresse: «Computer? Qui non ci sono affatto. So che in Italia circola la leggenda secondo cui i nostri cartoni animati sono realizzati con il computer, ma le assicuro che qui dentro non ce n'è uno».[9] Anche sul n. 8 (novembre 1991) della rivista Mangazine fu pubblicato un dossier sulla Toei, a cura di Federico Colpi. L'intervistatore ricorda che il portavoce della Toei, dopo una lunga risata, rispose: «Scusi, ma li ha visti i nostri studi? Qui non c'è nemmeno l'aspirapolvere, perché è tecnologia troppo avanzata... E poi, Goldrake è del 1975! A quei tempi non c'erano nemmeno i word processors».
Goldrake nei cinema italiani [modifica]

In Italia sono stati realizzati tre adattamenti cinematografici non autorizzati della serie televisiva, nati da un'operazione di montaggio di vari episodi: Goldrake all'attacco, Goldrake l'invincibile e Goldrake addio.
Particolarmente rilevante è il primo, con il sottotitolo "La più grande avventura di UFO Robot". Il film, basato su un collage dei primi episodi della serie, presenta infatti una colonna sonora modificata, in cui sono stati aggiunti a più riprese i nove brani in italiano (Ufo robot, Rigel, Venusia, Alcor, Vega, Goldrake, Pianeta Terra, Atlas UFO Robot, Procton) dell'introvabile LP Atlas UFO Robot, cantati, tra gli altri, da Fabio Concato (Rigel, Procton, nonché cori in tutte le altre) e Dominique Regazzoni (Venusia). Nel film si può inoltre ascoltare l'inedita versione strumentale della famosa sigla TV italiana UFO Robot, orchestrata da Vince Tempera (che in un'intervista ha dichiarato di avere ottenuto proprio con la canzone UFO Robot il suo maggior successo di vendite). Il basso è suonato da Ares Tavolazzi, ex componente degli AREA.[10]
Il secondo film, Goldrake l'invincibile, raccoglie gli episodi con le prime apparizioni di Maria Grace Fleed, mentre il terzo, Goldrake addio, contiene tra gli altri l'episodio 71 (titolo giapponese Morus, il capo della guardia dal tragico destino), uno dei pochi non trasmessi nella edizione TV italiana, e come sigla di testa presenta la versione strumentale della sigla originale giapponese prelevata direttamente, con tanto di effetti sonori, dalla musica di sottofondo che accompagna la corsa di Actarus verso il suo robot, nell'hangar sotterraneo.

Nel film di montaggio Mazinga contro gli Ufo Robot, uscito nelle sale italiane nel 1978, è contenuto anche il cortometraggio UFO Robot Goldrake contro il Grande Mazinga, che può considerarsi a tutti gli effetti un episodio cinematografico della serie televisiva, in quanto compatibile con la storyline di questa, eccezion fatta per la distruzione del TFO, il disco volante di Alcor/Koji, di cui propone una versione alternativa.

Goldrake, infine, compare anche nel film di montaggio Gli Ufo Robot contro gli invasori spaziali, uscito nei cinema italiani nel 1979, in cui è contenuto il mediometraggio Il Grande Mazinga, Getta Robot G, UFO Robot Goldrake contro il Dragosauro, del 1976.
Goldrake in home video [modifica]

Dopo circa trent'anni dalla trasmissione televisiva, la serie è ritornata in Italia per il mercato home video in una edizione integrale in 12 DVD curata e prodotta dalla d/visual. La versione home video è stata però ridoppiata e non contiene il vecchio doppiaggio RAI del 1978, mentre i dialoghi sono stati ampiamente rivisti per correggere tutte le imprecisioni e gli errori dell'adattamento precedente.
Note sui nomi [modifica]

Il nome Grendizer deriva secondo alcuni dal Gren, il metallo alieno di cui sarebbe fatto il robot, mentre altri sostengono più semplicemente che derivi dalla parola inglese grand (grandioso, imponente). L'origine del nome italiano del robot è avvolta nel mistero e le uniche persone che avrebbero potuto fornire informazioni attendibili, gli autori del doppiaggio televisivo Annibale Roccasecca e Willy Moser, sono entrambe decedute. Secondo la tesi più accreditata, tuttavia, il nome viene dalla Francia, dove la serie fu importata in esclusiva per l'Europa da Jacques Canestrier di Antenne 2, e dove la RAI l'acquistò. In particolare, Goldrake appare come l'anglicizzazione di Goldoràk, il nome inventato dallo stesso Canestrier. Per quanto riguarda, invece, il nome della serie, Atlas UFO Robot è il frutto di una vera e propria svista dei funzionari RAI: come detto, la serie fu acquistata in Francia e, come ogni programma televisivo, era accompagnata da quella che gli addetti ai lavori chiamano guide book, ossia la scheda illustrativa, in francese chiamata atlas, cosicché la dicitura Atlas UFO Robot stampata sulla guida fu scambiata per il titolo originale della serie.[11] Il nome Goldrake in quanto tale è comunque un evidente inglesismo: in inglese, infatti, esso può leggersi come una crasi dei due vocaboli golden (dorato) e drake (voce arcaica per 'drago'), che ben si addice ad un'opera proveniente dall'Estremo Oriente. D'altro canto, molti sostengono che si tratterebbe della fusione dei nomi Goldfinger e Mandrake, anche se questa sembra essere più verosimilmente l'origine del nome di un altro Goldrake, "Goldrake, l'agente playboy" (Edizioni EP), un fumetto italiano per adulti realizzato da Renzo Barbieri e Sandro Angiolini nel 1966. In ogni caso non esistono prove di un rapporto di derivazione tra il nome del fumetto e quello dell'adattamento italiano dell'anime.[12]

I nomi italiani dei personaggi, mutuati quasi tutti dall'adattamento francese, sono di pura fantasia, ad eccezione di Alcor, Mizar e Rigel, che come Vega (Alpha Lyrae) sono nomi propri di origine araba di altrettante stelle. Alcor e Mizar (Zeta UMa) si trovano nella costellazione dell'Orsa Maggiore e sono un sistema binario di stelle doppie, mentre Rigel (Beta Orionis), pure doppia, si trova in quella di Orione. Actarus, invece, è la trascrizione fonetica della pronuncia inglese di Arcturus (Alpha Bootis), nella costellazione di Boote. Venusia viene chiaramente dall'aggettivo venusiana, ossia del pianeta Venere, mentre Procton deriva probabilmente dall'inglese proton (protone), o più verosimilmente è una trasformazione del nome francese del personaggio, Procyon, che pure è una stella (doppia).[13]
Rispondi

Da: SUPEREROI30/09/2011 12:27:30
Mazinga Z (マジンガーZ Majingā Z?) è il primo anime giapponese, in ordine cronologico, basato sulla storia di un grande robot pilotato a cui si ispireranno in seguito altri cartoni animati come Goldrake. Fu creato da Go Nagai nel 1972 insieme all'analogo manga.

Una seconda versione del manga, meglio curata e diretta a un pubblico più maturo, fu poi realizzata da Gosaku Ota. In Italia venne trasmesso per la prima volta solo nel 1980 da Rai 2 (all'epoca Rete 2).

La serie animata si compone di 92 episodi (in Italia ne furono doppiati e trasmessi solo 51), e si inserisce in un universo narrativo del quale avrebbero fatto parte il Grande Mazinga e poi Goldrake (Grendizer).
Indice
[nascondi]

    1 Origine dell'idea e del nome
    2 Trama
    3 Il remake incompiuto
    4 Curiosità
    5 In Italia
        5.1 L'adattamento italiano
    6 L'eredità
    7 Personaggi
    8 Episodi
    9 Note
    10 Bibliografia
    11 Voci correlate
    12 Collegamenti esterni

Origine dell'idea e del nome [modifica]

L'idea di un grande robot pilotabile venne a Nagai mentre guidava nel traffico, immaginando cosa sarebbe potuto accadere se alla vettura fossero usciti dei grandi arti, in modo da poter scavalcare gli altri mezzi.[1]

Alla Toei l'idea piacque e iniziarono i lavori per una nuova serie fantascientifica, in cui il robot si chiamava "Iron Z", ma il pilota si sarebbe dovuto inserire nella testa con una motocicletta (come poi succederà con Diana A guidato da Sayaka), anziché un aeromobile. La Fuji TV, che avrebbe dovuto trasmetterlo, chiese però un cambio di nome e alla proposta di "Energer Z", seguì quella di Nagai, che divenne il nome definitivo: Mazinga Z.

Il nome in giapponese è scritto in caratteri katakana: マ(Ma)ジ (ji) ン (n) ガ (ga) ー (allungamento della vocale); i Majin (é"ç) nella mitologia giapponese sono degli esseri magici e il termine viene usato anche per indicare entità demoniache (cfr. Devilman, dallo stesso autore). Il termine "majin" è una parola composta: "ma" vuol dire "demone", mentre "shin" o "jin" (il carattere è pronunciato in altri casi come kami) vuol dire "divinità", quasi ad indicare che Mazinga è una macchina potentissima che può essere usata per il bene o per il male, in base alle intenzioni del pilota. È interessante notare anche che la sillaba "zi" non è presente fra quelle del katakana e perciò si usa la "ji" come sostituto: di fatto マジンガー è la traslitterazione di come si pronuncia in inglese Mazinger, richiamando un nome che suonasse inglese, come nei nomi precedentemente proposti. Allo stesso modo, buona parte delle armi del robot hanno nomi inglesi.

Diverse altre modifiche vennero fatte, in particolare l'eroe in motocicletta ricordava Kamen Rider, perciò il direttore della Toei inventò un mezzo volante battezzato Hover Pilder, Aliante Slittante in Italia (nel corso della serie sostituito da una versione migliorata, chiamata Jet Pilder): al posto della motocicletta che si doveva arrampicare sulla schiena del robot, il pilder atterra direttamente sulla testa del robot, agganciandosi; con questo cambiamento, fu necessario riadattare ulteriormente il design del robot.
Trama [modifica]

La storia narra di un enorme robot costruito dall'anziano scienziato Juzo Kabuto e lasciato in eredità, alla sua morte, al nipote adolescente Koji Kabuto (in Italia Ryo in questa serie, poi Koji nel Grande Mazinga e poi Alcor in Goldrake). Compito dell'automa sarebbe stato quello di contrastare i piani del Dottor Inferno (in Italia Dottor Inferno in Mazinga Z e poi Dr Hell nel Grande Mazinga e Mazinkaiser), uno scienziato tedesco che nel 1962 aveva partecipato con Kabuto e altri colleghi a una spedizione archeologica nell'isola greca di Bardos (Rodi nell'adattamento italiano), alla scoperta dei resti dell'antica civiltà micenea. Ritrovato l'esercito di mostri meccanici costruiti dai Micenei (Mikenes in originale), il dottor Hell svelava le sue reali intenzioni uccidendo tutti i presenti (tranne Kabuto, che riuscì a fuggire) e impossessandosi dell'antica tecnologia, con lo scopo di far tornare sulla terra i discendenti dell'antico popolo greco (costretti per secoli a rifugiarsi nelle viscere della Terra) e insieme ad essi dominare entro pochi anni il mondo.

Il Professor Kabuto tornato in patria dirige il centro ricerche per l'Energia Fotoatomica, per lasciarlo al professor Yumi appena scoperta una lega metallica resistentissima, la lega Z, e andare a costruire altrove Mazinga Z. Nell'Istituto viene creata Afrodite A, un robot meno potente, dalle fattezze femminili, costruito dal Professor Yumi e pilotato da Sayaka Yumi, giovanissima figlia del direttore dell'istituto. Più avanti si unisce a questi il Boss Robot (che Koji nell'originale giapponese prende in giro, chiamandolo col gioco di parole Borot, sinonimo di ferraglia), guidato da Boss, Nuke e Mucha, compagni di scuola di Koji, le cui imprese costituiscono il lato comico della serie.

Dal canto suo, Hell affida le missioni di guerra a due subalterni alquanto strani: dapprima il Barone Ashura (il cui corpo è diviso in una metà maschile e una femminile) e successivamente il Conte Blocken (la cui testa è collegata a un corpo meccanico), un ufficiale nazista finito in coma dopo un incidente e risvegliato dallo scienziato nel corso dei suoi esperimenti durante la seconda guerra mondiale.

Localizzato finalmente il regno sotterraneo dei Micenei, Hell, a seguito delle ripetute sconfitte, decide di chiedere aiuto al loro ambasciatore, il Granduca Gorgon, che invierà un ufficiale, l'ambizioso Visconte Pigman, "centauro" col mezzo busto superiore di uno stregone Pigmeo, attaccato sulle spalle del corpo di un gigantesco guerriero vatusso. Successivamente Gorgon presterà a Hell alcuni suoi mostri che, pur impegnando duramente il robot terrestre, non sono in grado di eliminarlo. Nel corso di questi combattimenti viene però distrutta Afrodite A, sostituita dalla più forte Diana A.

Nell'episodio 91 della serie i contendenti si affrontano in un grande scontro finale dove il Conte ed Hell trovano la morte (Ashura e Pigman erano caduti in battaglia qualche tempo prima). I terrestri non hanno però il tempo di gioire della vittoria: nel successivo episodio Gorgon, che non aveva preso parte alla lotta, ordina, per conto del Generale Nero di Micene un attacco in massa da parte della grande armata di mostri guerrieri micenei (tali avvenimenti sono anche narrati, in forma leggermente differente, in un breve film, Mazinga Z contro il Generale Nero, usato come collegamento alternativo fra le serie di Mazinga Z e Grande Mazinga). Questa volta Mazinga Z subisce gravissimi danni e a salvarlo dalla fine interviene il nuovo robot Grande Mazinga, che era stato costruito in segreto da Kenzo Kabuto, figlio di Yuzo. L'episodio è quindi preludio della serie del Grande Mazinga, incentrato tutto nella lotta contro i Micenei, nel cui finale Mazinga Z riapparirà. In questa nuovo anime si scoprirà anche che Hell è ancora vivo.
Francobolli dedicati a Mazinga Z emessi dalle poste giapponesi.
Il remake incompiuto [modifica]

Verso la metà degli anni ottanta, Toshiki Hirano e Masami Obari, alla guida di un gruppo di animatori indipendenti dalla Toei Animation iniziarono i lavori per un remake di Mazinga Z in OAV. La miniserie si sarebbe dovuta chiamare Daimajinga o Daimazinger (in Giapponese: 大é"ç我 o ダイマジンガー) ma avrebbe presentato gli stessi personaggi noti al grande pubblico, a cominciare dal protagonista Koji. Il robot sarebbe stato più realistico: ad esempio, avrebbe avuto tubi di scappamento ed i pugni a razzo non sarebbero stati in grado di tornare automaticamente alle braccia.

La notizia, inizialmente protetta dal più stretto riserbo, riuscì a trapelare e fu diffusa dalla stampa specializzata. La Toei protestò, dicendo alla Dynamic Planning che i diritti sull'animazione di Mazinga erano solo suoi e che non tollerava un Mazinga animato da altri. Come conseguenza di ciò, il progetto Daimajinga fu bloccato (vedi intervista a Masami Obari, pubblicata su Mangazine n.29).
Curiosità [modifica]
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    A causa di uno sciopero generale degli animatori Toei, i primi 15 episodi furono realizzati da diversi studi sparsi per Tokyo, con la conseguenza che vi furono varie differenze nell'aspetto del robot e nella sua colorazione.[2]

    A Tarragona, in Spagna, esiste una statua di Mazinga Z[3].

    Nell'episodio 52 di Mazinga Z, la musica di sottofondo nella scena del coma di Koji e quella di Sayaka che entra nel robot di Mazinga Z, non è di Chumei Watanabe, ma dell'amico collega Shunsuke Kikuchi. La musica composta da Kikuchi, per l'Uomo Tigre negli ultimi episodi trasmessi in Giappone nel 1971, fu riadattata da Watanabe per quell'episodio, per Mazinga Z [1] Un'altra musica di Kikuchi (poi riadattata da Watanabe) si può trovare anche nell'episodio 38 di Mazinga Z. [2] [3]

In Italia [modifica]

    In Italia, la serie di Mazinga Z giunse dalla Spagna, non direttamente dal Giappone. Il protagonista Koji fu ribattezzato Ryo. Per anni rimase diffusa in Italia la convinzione che fossero stati gli adattatori spagnoli a cambiare il nome del personaggio, ma nell'edizione spagnola si chiama Koji.

    Un pezzo del primo episodio di Mazinga Z si può vedere in una scena del film di Renato Pozzetto Da grande (1987).

    Il robot viene citato anche nel testo della canzone di Renato Zero Viva la Rai, dove ad un certo punto il cantante dice "...Viva la Rai, se sarai buono il tuo Mazinga vedrai..."

L'adattamento italiano [modifica]

Agli episodi trasmessi in Italia vennero tagliate diverse scene senza motivo apparente. Oltre a singoli tagli all'interno della puntata, tagli della durata di pochi secondi, vennero completamente tolte le scene iniziali (in cui generalmente gli antagonisti discutevano o iniziavano a porre in esecuzione il loro piano). Questi tagli ridussero la durata media di ogni episodio a circa 19 minuti anziché i normali 22.

In Italia vennero trasmessi solamente 51 episodi sul totale di 92. Questo impedì al pubblico italiano di apprezzare la continuità narrativa fra Mazinga Z e Il Grande Mazinga (che veniva introdotto appunto durante le puntate finali di Z). La serie del Grande Mazinga era nel frattempo stata opzionata da alcuni network televisivi privati (a diffusione regionale) e, a causa delle differenze nei doppiaggi, i legami con le precedenti avventure di Mazinga non erano evidenti (nonostante la presenza di personaggi comuni nelle varie serie, come il piccolo Shiro e i tre pasticcioni Boss, Nuke e Mucha). Inoltre, se si conta che la serie Goldrake (Grendizer), che in Giappone era stata l'ultima della saga, in Italia era stata proposta dalla Rai per prima (nel 1978) e sempre con doppiaggi che cambiavano i nomi originali dei personaggi (in Goldrake Koji, ex-pilota di Mazinga Z, diventa Alcor) si capisce quanta parte della creazione di Go Nagai sia andata "persa" per il pubblico italiano, che comunque decretò il successo individuale di ciascuna serie.

La sigla italiana, interpretata dal gruppo Galaxy Group, fu realizzata da Verde come libero adattamento delle due sigle originali giapponesi. Il motivo portante è prelevato dalla sigla iniziale, alcuni passaggi intermedi dall'introduzione della sigla finale. Le immagini della sigla sono ricavate dalla prima serie di immagini della versione giapponese.

Da segnalare, nel doppiaggio, la presenza di note voci come quella di Claudio Sorrentino (Ryo), Liliana Sorrentino (Sayaka), Antonio Colonnello (parte maschile del Barone Ashura), Lino Troisi (prima voce del Dottor Inferno), Fabrizio Manfredi (Shiro).
L'eredità [modifica]

Con l'arrivo del Grande Mazinga (settembre 1974) ebbe inizio la nuova serie animata, mentre Mazinga Z fu riparato e lasciato inattivo al centro di ricerche: avrebbe fatto ritorno nelle ultime puntate della serie, sempre guidato da Koji (recatosi nel frattempo negli Stati Uniti), per dare manforte al Grande Mazinga impegnato ad abbattere una volta per tutte la minaccia del regno di Mikene.

Dopo la distruzione dei Micenei, Koji comparirà ancora nella serie di Ufo Robot Goldrake (Ufo Robo Grendizer; nella trasposizione italiana viene ribattezzato Alcor), dove Mazinga Z e il Grande Mazinga escono di scena a parte pochi secondi del primo episodio di Goldrake quando Koji nel doppiaggio italiano chiedendosi se gli alieni sono malvagi ricorda le distruzioni passate durante le lotte delle serie precedenti. In realtà nella versione originale Koji non sta pensando agli alieni in quell'istante ma vedendo il monte Fuji ricorda le lotte fatte con Mazinga Z. Difatti poi aggiunge "Ma io non sono più il pilota di Mazinga Z, sono il pilota del primo disco volante progettato sulla Terra" riferendosi al disco da lui progettato. Parte sostituita da un poco spiegabile silenzio nella versione italiana.

Nell'episodio 14 di Goldrake Boss dice nel doppiaggio italiano di essere l'aiutante di Mazinga.

Nel film Ufo Robot Goldrake contro il Grande Mazinga si vedono i due robot collocati in un museo nei pressi di Tokyo.

Mazinga Z è comparso in altri anime di Nagai e soprattutto negli OAV di Mazinkaiser, privi però di continuità narrativa con l'originale.

Mazinga Z e il Grande Mazinga riappaiono poi nel 2004, in forma di manga, in Dynamic Heroes, mentre nel 2009 è la volta dell'anime Shin Mazinger Shōgeki! Z-Hen, della durata di 26 episodi.
Personaggi [modifica]

    Ryo Kabuto (Koji Kabuto)
    Sayaka Yumi (Sayaka Yumi)
    Professor Yumi (Gennosuke Yumi)
    Shiro Kabuto (Shiro Kabuto)
    Boss, Nuke, Mucha
    Gli assistenti del Professor Yumi (Sewashi, Nossori, Mori Mori)
    Misato (Misato)
    Professor Juzo Kabuto (Kabuto Juzo Hakase)
    Dottor Inferno (Dottor Hell)
    Barone Ashura (Ashura Danshaku)
    Conte Blocken (Burokken Hakushaku)
    Duca Gorgon (Googon Taikou)
    Visconte Pigman (Pigman Shishaku)
    Maschere di ferro
    Elmetti di ferro

Episodi [modifica]
N°     Titolo italiano
Giapponese 「Kanji」 - Rōmaji     In onda
Giappone
1     Nascita di un robot prodigioso
「éç°のロボットèç"」 - kyooi no robotto tanjoo     3 dicembre 1972
Mostro meccanico: Garada K7 (Garada K7), Doublas M2 (Doublas M2)
2     Fermate l'esercito di Ashura
「ストップ ザあしゅらè»団」 - sutoppu za ashura gundan     10 dicembre 1972
Mostro meccanico: Garada K7 (Garada K7), Doublas M2 (Doublas M2)
3     Operazione distruzione Mazinga
「マジンガーïº消»ä戦」 - majingaa Z shoometsu sakusen     17 dicembre 1972
Mostro meccanico: Gromaser R9 (Gromasen R9)
4     Mazinga Z in difficoltà (inedito in Italia)
「マジンガーïºçµä"çµ命!!」 - majingaa Z zettaizetsumei!!     24 dicembre 1972
Mostro meccanico: inedito (Gaia Q5)
5     Il fantasma di Mazinga Z (inedito)
「´ーストマジンガーºç」 - goosutomajingaa shutsugen     31 dicembre 1972
Mostro meccanico: inedito (King Dan X10)
6     Attacco su due fronti
「ドク¿ー»ヘ«のäº大機°ç」 - dokutaa. heru no ni dai kikai j«     7 gennaio 1973
Mostro meccanico: Tsaila (Zaila), Dankel (Dankel)
7     Le tattiche del Barone Ashura
「あしゅらç"·çµの大èç」 - ashura danshaku no dai boorya ku     14 gennaio 1973
Mostro meccanico: Ozones V3 (Ozones B3)
8     La grande statua di Abdora
「大é"çアブドラの正ä"!!」 - dai majin abudora no shootai!!     21 gennaio 1973
Mostro meccanico: Adbora U6 (Abdora U6)
9     Deimos F3, robot scomponibile
「ディモスïï"は悪é"のèし子」 - dimosu F 3 wa akuma no otoshi ko     28 gennaio 1973
Mostro meccanico: Deimos F3 (Deimos F3)
10     Dyan dal braccio d'acciaio
「çºéぶéèダイアン」 - sora tobu tetsuwan daian     4 febbraio 1973
Mostro meccanico: Dyan n´ (Dyan N4)
11     Il grande cannone Galeno
「»の·çガレン'çç´せよ!!」 - maboroshi no kyohoo garen o bakuha seyo!!     11 febbraio 1973
Mostro meccanico: Numen G2 (Brighton J2)
12     Il tradimento di Vicong
「è切è!·大化ロボット»バイコン°」 - ura setsu sha! kyodai ka robotto. baikongu     18 febbraio 1973
Mostro meccanico: Vicong 09 (Vicong O9)
13     Una gara di pupazzi di neve
「悪é"の大回è»"»'!!」 - akuma no daikaiten koogeki!!     25 febbraio 1973
Mostro meccanico: Gorongo S2 (Gorongo S2)
14     Battaglia contro Spartan K5, il robot gigante (inedito)
「'れïçれる·äººスパ«¿ン」 - okore! nemureru kyojin suparutan     4 marzo 1973
Mostro meccanico: inedito (Spartan K5)
15     Attacco con l'alta marea
「機°ç大´波ä戦」 - kikai j« ootsu ha sakusen     11 marzo 1973
Mostro meccanico: Kigul E7 (Chigul E7), Gorius F3 (Golias W3)
16     Il tornado misterioso
「兜ç"児暗º指ä»!!」 - kabuto kabuto ji ansatsu shirei!!     18 marzo 1973
Mostro meccanico: Vulcano P5 (Balcan P5)
17     L'ultimatum di Ashura
「°º機°çホ«ゾンïï"」 - chitei kikai j« horuzon V 3     25 marzo 1973
Mostro meccanico: Orson V3 (Holzon V3)
18     Glossam, il terrore del mare
「µ·のギャン°µ·è°ロッµムï」 - umi no gyangu kaizoku gurossamu!     1 aprile 1973
Mostro meccanico: Glossam X2 (Glossam X2)
19     Il mostro volante
「éèé"çデ"ラーï!!」 - hikoo ma j« debiraa X!!     8 aprile 1973
Mostro meccanico: Diabolicus X1 (Deviler X1)
20     Una prova di coraggio
「µ'呼ぶ機°çストロンガー」 - arashi o yobu kikai j« sutorongaa     15 aprile 1973
Mostro meccanico: Stronger T4 (Stronger T4)
21     Duello nella città fantasma
「´ースト¿ウンの±ºé」 - goosuto taun no kettoo     22 aprile 1973
Mostro meccanico: Vinder A2 (Wainder A2)
22     La fortezza subacquea Salus
「è¿'!!µ·ºè塞µ«ード」 - geigeki!! kaitei yoosai sar«do     29 aprile 1973
Mostro meccanico: Balanga M1 (Valanger M1), Balanga M2 (Valanger M2)
23     I capricci di Yuri
「機°çダムダム大è»èä戦」 - kikai j« damu damu daisharin sakusen     6 maggio 1973
Mostro meccanico: Damdam L2 (Dam Dam L2)
24     L'attacco del robot supersonico
「マッハ機°çジンライ」 - mahha kikai j« jin rai     13 maggio 1973
Mostro meccanico: Jinrai SL (Jinray S1)
25     I tre fratelli Aeros
「エアロスä兄弟大´ç«ä戦」 - ea rosu san kyoodai dai funka sakusen     20 maggio 1973
Mostro meccanico: Aeros 1Р(Earos B1), Aeros 2 (Earos B2), Aeros 3 (Earos B3)
26     Ryo contro Ashura: faccia a faccia
「¿çïµムライç"児対あしゆら機°ç」 - gekitotsu! samurai kabuto ji tai ashi yura kikai j«     27 maggio 1973
Mostro meccanico: Dinav U5 (Dayma U5)
27     La cattura di Afrodite A
「アフロダイïïエースïç"捕りä戦」 - afurodai A (eesu) ikedori sakusen     3 giugno 1973
Mostro meccanico: Belgas V5 (Belgas V5)
28     Il robot dall'artiglio nero (inedito)
「é»'い指ä»è合éç奪ä戦」 - kuroi shirei choo gookin rya kudatsu sakusen     10 giugno 1973
Mostro meccanico: inedito (Hogas D5)
29     Una vittoria in extremis
「大éè»マジンパワー!!」 - dai gyakuten majinpawaa!!     17 giugno 1973
Mostro meccanico: Grengus C3 (Gren-Ghost C3)
30     I ladri di diamanti
「±うし·ローマジンガーZº動せよ!!」 - ayaushi shiroomajingaa Z shutsudoo seyo!!     24 giugno 1973
Mostro meccanico: Brutus M3 (Brutus M3)
31     I tre mostri volanti
「人è機°çé»ç波ä戦」 - hitojichi kikai j« denjiha sakusen     1 luglio 1973
Mostro meccanico: Mostro Meccanico B1 (Megaron P1), Mostro Meccanico B2 (Megaron P2), Mostro Meccanico B3 (Megaron P3)
32     Cerberus J3, il robot a tre teste
「恐怖のäっé機°ç」 - kyoofu no san k kubi kikai j«     8 luglio 1973
Mostro meccanico: Cerberus J3 (Cerberos J3)
33     Attacco aereo
「大çºèïバラスKはçºのç法è」 - dai k«sh«! barasu K wa sora no muhoomono     15 luglio 1973
Mostro meccanico: Baras K9 (Baras K9)
34     Battaglia nel cielo
「ç´いç»çºとぶマジンガー」 - akai inazuma sora tobu majingaa     22 luglio 1973
Mostro meccanico: Genocider F9 (Genocider F9)
35     Gli specchi abbaglianti di Desma A1
「»ç機°çデスマのçè」 - shinigami kikai j« de suma no moosh«     29 luglio 1973
Mostro meccanico: Desma A1 (Desma A1)
36     Il mostro dei cinque laghi
「äº"大湖«すむ変身機°ç」 - godai miz«mi ni sumu henshin kikai j«     5 agosto 1973
Mostro meccanico: Glanada E3 (Glanada E3)
37     Sabotaggio!
「éからのä¿èスクランダー¿º」 - yami kara no shisha sukurandaa hissatsu     12 agosto 1973
Mostro meccanico: Mostro Multicipite Q9 (Rokron Q9)
38     Minerva X, il robot misterioso (inedito)
「èのロボットミネ«バï」 - nazo no robotto mineruba X     19 agosto 1973
Mostro meccanico: inedito (Minerva X), inedito (Acherian J5)
39     L'ultima occasione di Ashura
「捨身の挑戦ïçç´のµ·のµ«ード」 - shashin no choosen! shinku no umi no sar«do     26 agosto 1973
Mostro meccanico: Zarigan G8 (Zarigan G8)
40     La fortezza volante del conte Blocken
「悪é"の"éèブロッ±ンäçµ」 - akuma no shihai sha burokken hakushaku     2 settembre 1973
Mostro meccanico: Greyder F3 (Greyder F3)
41     La vendetta del conte Blocken
「折れたç¿大çºの»é」 - ore ta tsubasa oozora no shitoo     9 settembre 1973
Mostro meccanico: Kirma K5 (Karma K5)
42     Bombardamento a tappeto
「é"の指ä»!!çºééä"»'」 - ma no shirei!! k«riku sh«ch« koogeki     16 settembre 1973
Mostro meccanico: Deltan V8 (Deltan V8)
43     Bandiera bianca
「ç'!!パラ·ュート奇èéé」 - totsugeki!! parash«to kish« butai     23 settembre 1973
Mostro meccanico: Jairon G1 (Jairon J1)
44     L'elmetto a energia solare
「大é'!!°µ·ºè塞ブード」 - dai shingeki!! shin kaitei yoosai b«do     30 settembre 1973
Mostro meccanico: Roder R2 (Rood R2)
45     Decimo anniversario
「悪é"の標ç光子力ç"ç所ï」 - akuma no hyooteki kooshi ryoku kenky«jo!     7 ottobre 1973
Mostro meccanico: Basin F7 (Bazil F7)
46     Il bambino abbandonato
「¿法µた"機°çç»´」 - ninpoo futa go kikai j« toojoo     14 ottobre 1973
Mostro meccanico: Brozas S1 (Blazas S1), Brozas S2 (Blazas S2)
47     Ashura e Blocken: rivali!
「壮çµï°çのï·ä戦」 - soozetsu! jigoku no W sakusen     21 ottobre 1973
Mostro meccanico: Mandera M3 (Mandora M3), Bosra Q5 (Basra Q5)
48     Il robot di Boss
「ボスロボット戦éé始!!」 - bosu robotto sentoo kaishi!!     28 ottobre 1973
Mostro meccanico: Kasimor T7 (Kajimofu T7)
49     La rivolta del robot impazzito
「çºçロボット大奮戦」 - hakkyoo robotto dai funsen     4 novembre 1973
Mostro meccanico: Gumbin M5 (Gambina M5)
50     La caduta del Jet-Scrander
「'墜!!ジェット»スクランダー」 - gekitsui!! jetto.sukurandaa     11 novembre 1973
Mostro meccanico: Braver A3 (Briver A3)
51     Una taglia su Ryo
「°çの暗ºèドクロè»団ï」 - jigoku no ansatsu sha doku ro gundan!     18 novembre 1973
Mostro meccanico: Dagon G3 (Dagan G3)
52     Le conseguenze di un litigio
「ç"児"ンチïさやかマジンガーº動ï」 - kabuto ji pinchi! sayaka majingaa shutsudoo!     25 novembre 1973
Mostro meccanico: Tarison M1 (Bazuson M1)
53     La doppia trasformazione di Fayzer V1
「亵変身!!çくらまし機°ç」 - ni dan henshin!! me kuramashi kikai j«     2 dicembre 1973
Mostro meccanico: Doppio Fayzer V1 (Double Fayzer V1)
54     Un super pugno a razzo
「çè!!·力ロ±ットパンチ!!」 - sakuretsu!! kyooryoku roketto panchi!!     9 dicembre 1973
Mostro meccanico: Jaser I1 (Jeiser F1)
55     Sulle nevi del Fuji
「富«±±大ç´»éä戦」 - fujisan dai chokkakkoo sakusen     16 dicembre 1973
Mostro meccanico: Rogen?G3 (Blogun G3)
56     Il furto della Superlega Z
「·奪されたè合éïºï」 - goodatsu sa re ta choo gookin Z!     23 dicembre 1973
Mostro meccanico: Saturno P10 (Satan Claus P10), Yubrin T9 (Yubrin T9)
57     L'operazione Giappone del Dottor Inferno (inedito)
「Dr.ヘ«日本占é!!」 - Dr. heru nippon senryoo!!     30 dicembre 1973
Mostro meccanico: (Balmos Q7)
58     La fortezza dell'inferno (inedito)
「前ç·º°°ç城!!」 - zensen kichi jigoku joo!!     6 gennaio 1974
Mostro meccanico: (Giant F3), inedito (Titan G9)
59     La fortezza del male (inedito)
「°ç城悪é"の戦é宣è!!」 - jigoku joo akuma no sentoo sengen!!     13 gennaio 1974
Mostro meccanico: (Titan G9)
60     I missili misteriosi (inedito)
「マジンガーZç密µ器纰!!」 - majingaa Z himitsu heiki hassha!!     20 gennaio 1974
Mostro meccanico: (Descross V9)
61     La canzone di Rain X1 (inedito)
「¿命のロボットラインïの歌」 - shukumei no robotto rain X no uta     27 gennaio 1974
Mostro meccanico: (River F9), inedito (Rain X1)
62     Il volo di Boss Robot (inedito)
「意外?!ボスロボットçºäéè」 - igai?! bosu robotto k«ch« hikoo     3 febbraio 1974
Mostro meccanico: (Nitan Q3)
63     Il centro di ricerche è in pericolo (inedito)
「ç弾'±えたç°女」 - bakudan o kakae ta bishoojo     10 febbraio 1974
Mostro meccanico: (Fangas B7)
64     Misato contro il nemico (inedito)
「女007対ブロッ±ンºäººé」 - onna 007 tai burokken satsujin oni     17 febbraio 1974
Mostro meccanico: (Devil Chief A1)
65     Le bombe volanti nel cielo (inedito)
「éがé"だéèç弾!!」 - kaze ga hakon da f«sen bakudan!!     24 febbraio 1974
Mostro meccanico: (Marion P3)
66     Jenova M9, il nemico invisibile (inedito)
「¿なきºし±ジェノバïï」 - sugata naki koroshi ya jenoba M 9     3 marzo 1974
Mostro meccanico: (Jenova M9)
67     Trattieni le lacrime Koji! (inedito)
「泣くなç"児ï十字架«かけた命」 - naku na kabuto ji! j«jika ni kake ta inochi     10 marzo 1974
Mostro meccanico: (Mondos Q3)
68     Gran Duca Gorgon, guardiano dell'inferno (inedito)
「°çのç"¿'´ー´ン大公」 - jigoku no yoojinboo googon taikoo     17 marzo 1974
Mostro meccanico: (Espionage R1 / Erika ), inedito (Skeleton O7)
69     Addio, Hover Pilder! (inedito)
「çºäºè!ホバーパイ«ダー」 - k«ch« yookai! hobaapairudaa     24 marzo 1974
Mostro meccanico: (Guteos B3)
70     Il nuovo mostro del duca Gorgon (inedito)
「ä»èº«の指揮官兜ç"児!!」 - fujimi no shiki kan kabuto kabuto ji!!     31 marzo 1974
Mostro meccanico: (Minos M7)
71     Un nuovo Pilder per Mazinga Z (inedito)
「±機çç´!!°パイ«ダーïï!!」 - kiki toppa!! shin pairudaa GO!!     7 aprile 1974
Mostro meccanico: (Unicorn Sigma2)
72     Le potentissime armi di Mazinga Z (inedito)
「¿º!!大è»èロ±ットパンチ」 - hissatsu!! daisharin roketto panchi     14 aprile 1974
Mostro meccanico: (Apolon A1)
73     Mazinga Z sequestrato (inedito)
「è拐されたマジンガーïº」 - y«kai sa re ta majingaa Z     21 aprile 1974
Mostro meccanico: (Kentol T7)
74     La distruzione di Afrodite A (inedito)
「壮çµ!!アフロダイïïエースïの最後!!」 - soozetsu!! afurodai A (eesu) no saigo!!     28 aprile 1974
Mostro meccanico: (Harpia P7)
75     Il mostro meccanico del duca Gorgon (inedito)
「±º»の"»'ï´ー´ン機°ç」 - kesshi no koogeki! googon kikai j«     5 maggio 1974
Mostro meccanico: (Serpenter I6)
76     Il nuovo robot Dianan A (inedito)
「äç´の恋人ダイアナンïï」 - seiki no koibito daianan A!     12 maggio 1974
Mostro meccanico: (Dragon W1)
77     Il conte Blocken (inedito)
「ç»の参èブロッ±ンäçµ」 - hinshi no sanboo burokken hakushaku     19 maggio 1974
Mostro meccanico: (Blaster A7)
78     La fine del barone Ashura (inedito)
「あしゅらç"·çµ 太平´«散る!!」 - ashura danshaku taiheiyoo ni chiru!!     26 maggio 1974
Mostro meccanico: (Elefans G3)
79     Un secondo prima dell'esplosione (inedito)
「マジンガーççºïç'前!!」 - majingaa bakuhatsu 1 byoo mae!!     2 giugno 1974
Mostro meccanico: (Greeks Y2), (Jet Firer P1)
80     Una trappola nell'isola di Bardos (inedito)
「バードス島のç«かゝれ!!」 - baadosu too no wana ni ka? re!!     9 giugno 1974
Mostro meccanico: (Blacker F2)
81     Che tu sia maledetto Koji! (inedito)
「°çでçれ!!兜ç"児!!」 - jigoku de nemure!! kabuto kabuto ji!!     16 giugno 1974
Mostro meccanico: (Triple L5)
82     Mazinga Z nelle mani del conte Blocken (inedito)
「悪é"の手«渡ったマジンガーïº」 - akuma no te ni watat ta majingaa Z     23 giugno 1974
Mostro meccanico: (Hawk U2)
83     Il nuovo aiutante del dottor Inferno (inedito)
「初è参!!妖怪参è"°マン子çµ!!」 - hatsu kenzan!! yookai sanboo piguman shishaku!!     30 giugno 1974
Mostro meccanico: (Chickeron N9)
84     Una tomba in fondo al mare per Mazinga Z (inedito)
「·±µ·はマジンガーïºの"´だ!!」 - shinkai wa majingaa Z no hakaba da!!     7 luglio 1974
Mostro meccanico: (Poses O2)
85     L'ombra nera del terrore (inedito)
「怪奇!!é»'い±のè'!!」 - kaiki!! kuroi kage no sh«geki!!     14 luglio 1974
Mostro meccanico: (Reiyas D5)
86     L'odissea del Dottor Watson (inedito)
「ç·"»'ï»のトリプ«大ä戦」 - soo koogeki! shi no toripuru dai sakusen     21 luglio 1974
Mostro meccanico: (Bornest S9), (Parlast D5)
87     Il terrore del marchese Pigman (inedito)
「ç»!!恐怖の"°マン子çµ!!」 - bakushi!! kyoofu no piguman shishaku!!     28 luglio 1974
Mostro meccanico: (Glory R2)
88     La battaglia dell'isola dell'inferno (inedito)
「ç"か»か?!°ç島¿»の"»é戦!!」 - nama ka shi ka?! jigoku too hisshi no kooboo sen!!     4 agosto 1974
Mostro meccanico: (Harkenshoot X9)
89     Il mostro sotterraneo (inedito)
「待ったなし!!éç°の°º4,000ïïメート«ï!!」 - matta nashi!! kyooi no chitei 4, 000 M (meetoru)!!     11 agosto 1974
Mostro meccanico: (Kilania B5)
90     Shiro ricorda la sua mamma (inedito)
「'れ·ロー!!母のé±''て!!」 - okore shiroo!! haha no omokage o ute!!     18 agosto 1974
Mostro meccanico: (Klabas P9)
91     Battaglia decisiva contro il Dottor Inferno (inedito)
「ラスト»チャンス!!Dr.ヘ«»の±º戦!!」 - rasuto. chansu!! Dr. heru shi no kessen!!     25 agosto 1974
Mostro meccanico: (Harabiyun V6), (Saiga 03)
92     Duello mortale (inedito)
「デスマッチ!!ç"れ我çのマジンガーïº!!」 - desumacchi!! yomigaere waga too no majingaa Z!!     1 settembre 1974
Mostro meccanico: (Gratanias), (Pilanias)
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Da: un saluto30/09/2011 12:28:20
giornate buttate...senza un senso....e i soliti furbi/e che si "defilano" con le solite scuse per non sgobbare....prendendoci a tutti per il c...

e sarà cosi anche la settimana prossima....ragazzi che scatole
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Da: TORTA AL CIOCCOLATO30/09/2011 12:28:54
Chi ama il cioccolato, non può non provare questa torta! E' buonissima da mangiare così o da farcire con crema, panna, marmellata, insomma è buona con tutto!

Grazie alla sua consistenza finale è un'ottima base anche per la realizzazione di torte di compleanno, coperte con panna o con la pasta di zucchero con la quale si possono creare le meravigliose torte decorate che potete vedere nella mia rubrica le torte di Catia.

Ingredienti: 150 gr farina|150 gr zucchero|75 gr burro a temperatura ambiente|75 gr cacao amaro in polvere|3 uova intere|200 ml latte|1 bustina di lievito

Procedimento:
1) Montare a neve gli albumi
2) Montare i tuorli con lo zucchero per circa 15 minuti
3) Aggiungere il burro a temperatura ambiente continuando a mescolare
4) Aggiungere farina e cacao settaciati
5) Aggiungere il latte, le chiare montate a neve e il lievito
6) Imburrare ed infarinare una teglia e versarvi il composto
7) Cuocere 170 °C per circa 40 min

Montare a neve gli albumi
    Montare a neve gli albumi

Montare i tuorli con lo zucchero ed aggiungere il burro a temperatura ambiente
    Montare i tuorli con lo zucchero ed aggiungere il burro a temperatura ambiente

Aggiungere farina e cacao settaciati
    Aggiungere farina e cacao settaciati

ggiungere il latte, le chiare montate a neve e il lievito ed impastare il tutto
    Aggiungere il latte, le chiare montate a neve e il lievito ed impastare il tutto



Per verificare se la torta è cotta, infilare uno stuzzicadenti al centro, se quando viene tirato fuori è asciutto, la torta è pronta!
Rispondi

Da: campioni del mondo30/09/2011 13:48:33
Giorgia Bronzini ha fatto il bis e per il secondo anno consecutivo è salita sul trono del mondo nella corsa in linea a Copenaghen: La Bronzini è la 123esima atleta del Gruppo Sportivo Forestale a fregiarsi dell'oro iridato

La forestale ha percorso i 140km in 3.21'28" mettendo in fila allo sprint le due temibili avversarie, l'olandese Marianne Vos e la tedesca Ina Teutenberg nell'ordine. Il capolavoro è tutto negli ultimi 600 metri con l'impagabile Monia Baccaile che sul lato destro del rettilineo ha aperto come una lama un varco a fil di transenna dove la Bronzini si è infilata per poi uscire e piazzare la stoccata che ha trafitto Vos e Teutenberg. Finalmente l'Italia è salita sul gradino più alto del podio di questa rassegna iridata e Giorgia Bronzini ha potuto festeggiare uno storico bis.  ( Leggi tutto ..)


Tutte hanno interpretato alla perfezione il loro compito, dalle più esperte alle più giovani inserite nel gruppo. La forestale Alessandra d'Ettorre, Elena Cecchini, Elisa Longo Borghini, Valentina Scandolare, Tatiana Guderzo, Noemi Cantele, Monia Baccaille, tutte unite idealmente sul podio con il loro tecnico e la neo campionessa del mondo, Giorgia Bronzini. "Abbiamo creduto tantissimo a questo successo. L'anno scorso fu una sorpresa anche per me arrivare in volata, quest'anno invece ci speravo - ha dichiarato a caldo la Bronzini -. A differenza di Geelong, stavolta nessuna delle nostre avversarie ha sbagliato: sia Marianne Vos, sia Ina Teutenberg, sono state perfette, ma noi siamo state superlative. Monia Baccaille e Noemi Cantele hanno aumentato il ritmo nel finale per allungare il gruppo, come avrei voluto. Poi Monia è stata bravissima a partire ai 300 metri e a tirarmi la volata. Sono uscita ai meno 80 in progressione. Era quello che avevamo previsto ed è andato tutto alla perfezione. Ancora una volta questa squadra ha dimostrato cosa significa sacrificarsi per il gruppo. Dedico questa vittoria a Franco Ballerini e a Marina Romoli. Sono sempre nel nostro cuore". "Un lavoro di squadra straordinario - ha ribadito il CT Savoldi -. Chi conosce poco il ciclismo non riesce a capire cosa vuol dire battere la fuoriclasse Marianne Vos. Noi ci siamo riusciti di nuovo grazie alla forza del gruppo e alla sua compattezza. Abbiamo voluto scoprire un poco le carte al terzo giro e ci siamo accorti che Monia Baccaille, l'altra nostra punta, non era al top della condizione, quindi abbiamo puntato tutto su Giorgia Bronzini. Un grande lavoro anche da parte di Monia, che ha contribuito al successo. Ora guardiamo avanti, verso Londra 2012".
Rispondi

Da: per non dimenticare30/09/2011 15:12:24
questi qui hanno commesso fatti di RILEVANZA PENALE!!!!! Avete capito o no?
Hanno messo l'attack sui moschettoni che reggono la bandiera!
Hanno commesso vilipendio durante una cerimonia solenne!
Ho sentito anche parlare di gente assente che invece risulta presente grazie a firme false!!!!!
Chi è assente è responsabile di truffa ai danni dello Stato!!!
Chi ha firmato, oltre che favoreggiamento e concorso nella truffa, è pure responsabile di falso!!!
Ma vi rendete conto??????
E chi è che deve vigilare???? I tutor o qualcun altro????
Ci vuole tanto a verificare, al di là del foglio firme, se i presenti ci sono tutti???? Non si vedono i vuoti in aula??????
C'è la culpa in vigilando?????
Ah, come mi si ingrossa il fascicolo.....
Rispondi

Da: Relatività generale30/09/2011 15:19:42
La relatività generale è una teoria fisica elaborata da Albert Einstein e da lui pubblicata nel 1916.[1]

Come disse lo stesso Einstein, fu questo il lavoro più difficile della sua carriera di teorico a causa delle difficoltà matematiche da superare, poiché si trattava di far convergere concetti di geometria euclidea in uno spaziotempo curvo, che oltretutto, in accordo con la relatività ristretta, doveva essere dotato di una struttura metrica di tipo iperbolico anziché euclideo.

Einstein trovò il linguaggio e gli strumenti matematici necessari nei lavori di geometria differenziale di Luigi Bianchi, Gregorio Ricci-Curbastro e Tullio Levi-Civita, che avevano approfondito nei decenni precedenti i concetti di curvatura introdotti da Carl Friedrich Gauss e Bernhard Riemann.
Indice
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    * 1 Cenni storici
    * 2 Origini
          o 2.1 Relatività speciale e gravitazione
          o 2.2 Principio di equivalenza
    * 3 Dalla relatività ristretta alla relatività generale
    * 4 La curvatura dello spaziotempo
    * 5 Descrizione della gravitazione
    * 6 Fondamenti della teoria
          o 6.1 Soluzioni dell'equazione di campo
                + 6.1.1 Metrica di Kerr-Newmann
                + 6.1.2 Metrica di Kerr
                + 6.1.3 Metrica di Reissner-Nordstrøm
                + 6.1.4 Metrica di Schwarzschild
    * 7 Conferme sperimentali
    * 8 Campo di validità della relatività
    * 9 Note
    * 10 Bibliografia
    * 11 Voci correlate
    * 12 Altri progetti
    * 13 Collegamenti esterni

Cenni storici [modifica]
Albert Einstein nel 1921.

Nel 1905 Albert Einstein risolve le contraddizioni presenti tra le equazioni di Maxwell dell'elettromagnetismo e la relatività galileiana, pubblicando in un articolo la teoria della relatività ristretta. Questa nuova teoria è però a sua volta in contraddizione con la teoria della gravitazione universale di Newton: negli anni successivi Einstein cerca di modificare la teoria della gravitazione in modo da renderla compatibile con la relatività speciale.

Dopo dieci anni di studi, nel 1915 Einstein propone una equazione oggi nota come equazione di campo di Einstein: tale equazione descrive la gravità come curvatura dello spaziotempo ed è il cuore della relatività generale. Oltre a risolvere i conflitti tra le due teorie, la nuova teoria gravitazionale risulta anche essere più accurata di quella newtoniana nel prevedere la precessione del perielio di Mercurio.

L'equazione di campo di Einstein è una equazione differenziale non lineare molto difficile da risolvere. Solo un anno dopo, nel 1916, l'astrofisico Karl Schwarzschild trova una particolare soluzione all'equazione, oggi nota come spaziotempo di Schwarzschild: questa soluzione è utilizzata nei decenni successivi come modello per descrivere i buchi neri.[2] [3]

Nel 1919 Arthur Eddington organizza una spedizione in occasione di un'eclissi di Sole all'isola di Príncipe per verificare una delle conseguenze della teoria, e cioè la flessione dei raggi luminosi (di una stella) in presenza di forte campo gravitazionale (del Sole).

Negli anni successivi Einstein si interessa alle implicazioni cosmologiche della relatività generale; per ottenere un universo statico introduce nell'equazione una nuova costante, detta costante cosmologica. Nel 1929 gli studi di Edwin Hubble mostrano però che l'universo è in espansione ed il modello statico di Einstein viene abbandonato.

Le implicazioni della teoria vengono quindi studiate intensamente a partire dagli anni sessanta. Il termine buco nero è coniato da John Wheeler nel 1967. Buona parte degli studi di fisica teorica negli ultimi decenni sono, inoltre, dedicati a conciliare la relatività generale con la meccanica quantistica.
Origini [modifica]

La teoria della relatività generale nasce come teoria unificante la relatività speciale e la teoria della gravitazione universale: le due teorie sono infatti incompatibili. Un notevole impulso alla sua formulazione è inoltre dato dal principio di equivalenza, enunciato da Einstein già nel 1908.
Relatività speciale e gravitazione [modifica]

Con l'introduzione della relatività speciale, Einstein rende compatibili nel 1905 l'elettromagnetismo e la meccanica classica. Più precisamente, la teoria riesce nel difficile intento di conciliare i principi fisici seguenti:

    * il principio di relatività galileiana, che asserisce che le leggi fisiche sono le stesse per tutti i sistemi inerziali. Matematicamente, ciò equivale a chiedere che tutte le leggi della fisica siano simmetriche (cioè invarianti) rispetto alle cosiddette trasformazioni galileiane;
    * le equazioni di Maxwell governanti l'elettromagnetismo, ed in particolare il fatto (conseguenza di queste equazioni) che la luce viaggi sempre alla stessa velocità c, indipendentemente dal sistema di riferimento scelto.

Lo spaziotempo di Minkowski ha 3 dimensioni spaziali e una temporale (da un punto di vista matematico, è uno spazio affine). In questa rappresentazione grafica sono disegnate solo 2 dimensioni spaziali. Mentre le trasformazioni di Galileo operano separatamente su spazio e tempo, quelle di Lorentz operano in modo più globale: ad esempio, possono spostare l'asse temporale in un qualsiasi altro asse contenuto nel cono di luce.

I due principi sono incompatibili. Per risolvere questa contraddizione, Einstein sostituisce le trasformazioni galileiane con delle nuove trasformazioni, introdotte poco prima da Hendrik Lorentz e perciò dette trasformazioni di Lorentz. Questa modifica concettuale produce effetti concreti soltanto per corpi che viaggiano a velocità vicine a c, ma cambia radicalmente le nozioni di spazio e di tempo. Infatti, mentre le trasformazioni galileiane mantenevano distinte le nozioni di spazio e tempo, quelle di Lorentz considerano lo spaziotempo come un tutt'uno, successivamente chiamato spaziotempo di Minkowski. In particolare, tali trasformazioni "mischiano" spazio e tempo, che non risultano perciò più assoluti ma intrinsecamente legati l'uno all'altro.

L'incongruenza fra le due teorie è felicemente risolta, ma la soluzione proposta crea una nuova contraddizione, questa volta con una teoria fisica vecchia di due secoli. La teoria della gravitazione universale di Isaac Newton, introdotta nel 1687, aveva superato brillantemente due secoli di test: le sue predizioni erano state confermate dagli esperimenti con sempre più grande precisione. La teoria di Newton, compatibile con il principio di relatività galileiana, non è però più compatibile con il nuovo principio di relatività di Einstein. Le incongruenze principali sono le seguenti:

    * secondo la relatività ristretta, nessuna informazione può viaggiare più veloce della luce. D'altro canto, secondo la teoria di Newton la forza di gravità ha effetto istantaneo: se il Sole si dovesse spostare in una direzione, la forza che esercita sulla Terra cambierebbe immediatamente, senza ritardo. L'informazione "il Sole si sposta" è quindi trasmessa istantaneamente, e quindi a velocità maggiore di c;
    * la legge di gravitazione universale non è invariante rispetto alle trasformazioni di Lorentz: la forza di gravità non rispetta quindi il (nuovo) principio di relatività.

Principio di equivalenza [modifica]

Nel 1908 Einstein enuncia un principio di equivalenza che darà successivamente un forte impulso allo sviluppo della teoria.[4] Come recentemente confermato dall'Esperienza di Eötvös, la massa inerziale mi e la massa gravitazionale mg di un corpo risultano avere lo stesso valore, cioè mi = mg. Questa uguaglianza è un fatto sperimentale che non discende da alcun principio della fisica classica; i ruoli di queste due quantità sono infatti ben diversi: la massa inerziale misura quanto il corpo si opponga all'applicazione di una forza, come enunciato dal secondo principio della dinamica e cioè dalla formula

    F = m_ia.\,\!

La massa gravitazionale misura invece la capacità di un corpo di attrarne un altro, di massa M, secondo la legge di gravitazione universale

    F = G\frac{m_g M}{r^2}.

Il fatto che queste due quantità risultino sperimentalmente coincidere implica il fatto, osservato già da Galileo intorno al 1590, che la traiettoria di un corpo in caduta libera non dipenda dalle proprietà del corpo. Combinando le due formule, si ottiene infatti in particolare che la sua accelerazione è data da

    a = \frac F{m_i} = G\frac {m_g M}{r^2 m_i} = \frac {GM}{r^2}.\,\!

I valori G,M,r2 non dipendono infatti dalle proprietà del corpo in caduta.
Un osservatore chiuso in una stanza percepisce (e misura) una forza verso il basso ma non può dire se sia dovuta alla forza di gravità esercitata da un pianeta (la terra) o dal fatto che si sta muovendo in moto accelerato verso l'alto.

Einstein studia le conseguenze della relazione mi = mg formulando il seguente esperimento mentale. Si consideri un osservatore situato all'interno di una stanza chiusa. Se la stanza è poggiata sulla superficie terrestre, l'osservatore percepisce una forza verso il basso dovuta alla gravità: come mostrato in figura, lanciando una palla in terra potrà misurarne l'entità. Se la stanza è invece nello spazio, lontana da campi gravitazionali, contenuta in un razzo che sta accelerando verso l'alto, l'osservatore percepisce anche in questo caso una forza verso il basso: questa forza, dovuta all'inerzia del suo corpo, è la stessa forza che percepiamo normalmente alla partenza e all'arrivo in un ascensore. L'uguaglianza mi = mg ha come conseguenza il fatto seguente: l'osservatore non può in alcun modo capire se l'accelerazione che sente sia dovuta ad un campo gravitazionale o ad una accelerazione.

Analogamente, se la stanza è in caduta libera verso (ad esempio) la Terra, l'osservatore al suo interno non percepisce alcuna forza di gravità: se lascia cadere una moneta, osserva che questa non cade al suolo ma resta sospesa a mezz'aria. L'osservatore non ha nessuno strumento per capire se è in una zona dell'universo senza campi gravitazionali, o se invece sta cadendo verso un pianeta.
Dalla relatività ristretta alla relatività generale [modifica]

In regioni dello spazio-tempo a 4 dimensioni infinitamente piccole, per le quali è possibile un'accelerazione del sistema di coordinate in modo che non sia indotto alcun campo gravitazionale, resta valida la relatività ristretta. Vale, cioè, che:

    ds^2 = - (dX_1)^2 - (dX_2)^2 - (dX_3)^2 + (dX_4)^2 \

Il valore del ds non dipende dal sistema di coordinate (da dove colloco l'origine degli assi e dal suo orientamento). Questo sistema è fatto di 4 assi cartesiani e, perciò, non è disegnabile, sebbene segua le regole di una geometria euclidea. Einstein introduce il concetto di coordinata temporale, che si aggiunge ai tre assi spaziali del sistema cartesiano. La precedente formula è un risultato fondamentale della relatività ristretta: essa può essere generalizzata tramite un cambio di coordinate.

Tuttavia, è necessaria una scelta conveniente del sistema di coordinate: occorre che l'unità di misura della coordinata temporale x4 sia scelta in modo che la velocità della luce nello spazio vuoto, misurata nel sistema locale, sia pari a 1. Resta libera la scelta delle tre coordinate spaziali.

Misurando lo spazio e il tempo, l'equazione consente di determinare la lunghezza dell'elemento lineare ds che congiunge due punti dello spazio-tempo infinitamente vicini. L'equazione è la definizione di questa grandezza fisica, che resta definita in quanto misurabile.

Nonostante si tratti di un termine quadratico, ds2 può assumere valore negativo: seguendo l'impostazione di Minkowski, se ds2  0, l'elemento ha natura di un tempo. In definitiva, non c'è una netta demarcazione fra spazio e tempo, ma appunto un "continuum": si dice che è uno spazio o un tempo, a seconda che l'elemento è "più uno spazio" o "più un tempo", in base alla componente che prevale. Analoga conferma viene dalla matrice simmetrica del tensore fondamentale, mostrata a conclusione del paragrafo, nella quale in presenza di un campo gravitazionale compaiono componenti miste, che appartengono a due delle 4 dimensioni del continuum.

Facendo tendere a zero il ds, con la relatività ristretta si ricava la propagazione della luce.

L'equazione, che assegna un segno opposto alle coordinate spaziali e a quella temporale, afferma che dove lo spazio si contrae il tempo si dilata (passa più lentamente) e, viceversa, dove lo spazio si dilata, il tempo si contrae.

Propriamente, un punto non ha significato fisico. L'elemento base della teoria è detto punto piccolo infinitesimale, che in realtà è un segmento piccolo arbitrariamente che tende a una lunghezza zero, ossia due punti che tendono a coincidere in uno solo.

Il passo successivo è la definizione di una geodetica, ossia di una traiettoria "naturale" del punto nello spazio-tempo. Come l'elemento lineare ds, essa è una linea che unisce due punti dello spazio tempo. La particolarità è che per una geodetica si ha un estremo per \int ds. La geodetica pertanto non dipende dal sistema di riferimento, in quanto legata, nella sua definizione, ad una somma (integrale nel continuo) di elementi lineari ds la cui definizione non dipende dal sistema di coordinate.

Einstein tratta il tema nel paragrafo "Relazione delle quattro coordinate con le proprietà metriche dello spazio e del tempo. Espressione analitica per il campo gravitazionale".

Definito l'elemento ds e la sua natura di spazio o tempo, a seconda del segno positivo o negativo, scrive:

«All'elemento lineare di cui ci stiamo occupando, vale a dire ai due punti-eventi infinitamente vicini, corrisponderanno anche certi differenziali dx1,...,dx4 delle coordinate quadridimensionali del sistema di riferimento prescelto.

Se tale sistema e il sistema "locale" del genere descritto sopra sono dati per la regione in esame, i differenzali dx, possono venire rappresentati mediante espressioni lineari omogenee dei dxσ, ossia:

    dX_{\nu} = dx_{\sigma} \ .

Sostituendo nella formula per il calcolo di dX, si ottiene:

    ds^2 = g_{\sigma \tau} dx_{\sigma} dx_{\tau} \ ,

ove le componenti gστ saranno funzioni delle xσ le quali non possono ulteriormente dipendere dall'orientamento del sistema "locale" di riferimento. Ciò perché ds2 è una grandezza determinabile mediante misure fatte con campioni di lunghezza ed orologi appartenenti a punti-eventi infinitesimi prossimi nello spazio-tempo, e definiti indipendentemente da ogni particolare scelta delle coordinate.

Le gστ debbono venire scelte in modo tale che gστ = gτσ; la sommatoria deve essere estesa a tutti i valori di τ e σ, cosicché la somma consta di 4X4 addendi, di cui 12 dei quali sono eguali a due a due (ovvero è una matrice simmetrica) .

Il caso dell'ordinaria teoria della relatività (Teoria della relatività ristretta, n.d.A.) si deduce da quello considerato allorquando è possibile, a motivo delle particolari relazioni delle gστ in una regione finita, scegliere il sistema di riferimento in quella regione in modo tale che le gστ assumano ovunque i valori (costanti):

    \eta_{\mu \nu} = \begin{bmatrix}-1&0&0&0\\0&-1&0&0\\0&0&-1&0\\0&0&0&+1\end{bmatrix} \

Introdotta la matematica dei tensori, vettori covarianti e controvarianti, completa la trattazione dell'elemento ds:

«Nell'espressione invariante del quadrato di elemento lineare ds2 = gμνdxμdxν si comportano come quelle di un vettore controvariante che può venir scelto arbitrariamente.

Poiché d'altra parte è noto che gμν = gνμ, concludiamo che gμν è un tensore doppio covariante. Ad esso diamo il nome di "tensore fondamentale"».

dxμ e dx^{\nu} \ sono vettori controvarianti che possono essere scelti arbitrariamente.

Quindi, Einstein applica la matematica del tensore e le proprietà del tensore fondamentale, per dedurre il tensore di Riemann-Christoffel.
La curvatura dello spaziotempo [modifica]
Una celebre illustrazione divulgativa della curvatura dello spaziotempo dovuta alla presenza di massa, rappresentata in questo caso dalla Terra.

La teoria afferma infatti che lo spaziotempo viene più o meno curvato dalla presenza di una massa; un'altra massa più piccola si muove allora come effetto di tale curvatura.
Spesso, si raffigura la situazione come una palla che deforma un telo elastico teso con il suo peso, mentre un'altra pallina viene accelerata da questa deformazione del piano ed in pratica attratta dalla prima.
Questa è solo una semplificazione alle dimensioni raffigurabili, in quanto ad essere deformato è lo spazio-tempo e non solo le dimensioni spaziali, cosa impossibile da raffigurare e difficile da concepire.

L'unica situazione che riusciamo a raffigurare correttamente è quella di un universo a una dimensione spaziale ed una temporale. Un qualunque punto materiale è rappresentato da una linea (linea di universo), non da un punto, che fornisce la sua posizione per ogni istante: il fatto che sia fermo o in moto farà solo cambiare l'inclinazione di questa retta. Ora pensiamo di curvare tale universo usando la terza dimensione: quello che prima era la retta che descriveva un punto, ora è diventata una superficie.

Su una superficie curva non vale la geometria euclidea, in particolare è possibile tracciare un triangolo i cui angoli sommati non forniscono 180° ed è anche possibile procedere sempre nella stessa direzione, ritornando dopo un certo tempo al punto di partenza.
Descrizione della gravitazione [modifica]

Ogni particella di materia si muove a velocità costante lungo una curva, chiamata geodetica, che in ogni momento (cioè localmente) può essere considerata retta. La sua velocità è data dal rapporto tra la distanza spaziale percorsa ed il tempo proprio, dove il tempo proprio è quello misurato nel riferimento della particella, mentre la distanza spaziale dipende dalla metrica che definisce la struttura dello spazio-tempo. La curvatura determina l'effettiva forma delle geodetiche e quindi il cammino che un corpo segue nel tempo.
In altre parole, un corpo libero si muove nello spazio-tempo sempre lungo una geodetica, allo stesso modo in cui nella meccanica classica un corpo non sottoposto a forze si muove lungo una retta. Se la struttura dello spazio-tempo in quel punto è piatta, la geodetica sarà proprio una retta, altrimenti assumerà forme diverse, ma il corpo la seguirà comunque. In questo modo, la gravità viene ad essere inglobata nella struttura dello spazio-tempo.

Ancora una volta, è da notare che tale curvatura è applicata non solo alle coordinate spaziali, ma anche a quella temporale; questo porta a notevoli difficoltà pratiche nel tentare di immaginare una simile superficie a 4 dimensioni.
Fondamenti della teoria [modifica]
Anche gli impulsi elettromagnetici vengono deviati dalla forza di gravità secondo la teoria della relatività. Nell'immagine una rappresentazione grafica di un segnale inviato da una sonda che viene deviato dalla gravità del Sole e raggiunge la Terra.

In presenza di sistemi accelerati (o, che è lo stesso, sistemi sotto l'influenza della gravità), si possono definire come inerziali solo zone locali di riferimenti e per brevi periodi. Questo corrisponde ad approssimare con una superficie piana ciò che sarebbe una superficie curva su larga scala. In tali situazioni valgono ancora le leggi di Newton.

Ora il principio di equivalenza afferma che non esiste un esperimento locale per distinguere tra una caduta libera in un campo gravitazionale ed un moto uniforme in assenza di campo (ascensore di Einstein).

Matematicamente, Einstein descrive lo spazio-tempo come uno spazio pseudo-riemanniano[5] a 4 dimensioni; la sua equazione di campo lega la curvatura in un punto al tensore energia in quel punto, essendo tale tensore dipendente dalla densità di materia ed energia.
L'equazione di campo indicata da Einstein non è l'unica possibile, ma si distingue per la semplicità dell'accoppiamento tra materia/energia e curvatura.

Tale equazione contiene un termine Λ, chiamato costante cosmologica, introdotto da Einstein per permettere un universo statico. Nella decina di anni successiva, osservazioni di Hubble mostrarono che l'universo è (o comunque appare) in espansione ed il termine cosmologico venne omesso (lo stesso Einstein giudicò la sua introduzione l'errore più grave da lui commesso nella vita). Sembra però che Einstein fosse condannato ad avere ragione anche quando sbagliava: come successe per la teoria dei quanti, che contribuì a fondare per poi ritenere sbagliati certi principi (come il principio di indeterminazione di Heisenberg), anche la costante cosmologica è stata riabilitata. Nel 1998, l'osservazione dello spostamento verso il rosso di supernove lontane, ha costretto gli astronomi a impiegare una costante cosmologica per spiegare l'accelerazione dell'espansione dell'Universo.

La forma dell'equazione di campo è:

    R_{\mu \nu} - {1 \over 2} g_{\mu \nu} R + \Lambda g_{\mu \nu} = \frac{8 \pi G}{c^4} T_{\mu \nu} \

dove:
R_{\mu \nu} \,: tensore di curvatura di Ricci,
R \,: curvatura scalare, cioè la traccia di R_{ik}\,
g_{\mu \nu} \,: tensore metrico,
\Lambda \,: costante cosmologica,
T_{\mu \nu} \,: tensore stress-energia,
c \,: velocità della luce,
G \,: costante gravitazionale.

Il tensore g_{\mu \nu} \, descrive la metrica dello spazio-tempo ed è un tensore simmetrico 4x4, che quindi ha 10 componenti indipendenti. Si deve però tenere conto della libertà di gauge della teoria: è possibile effettuare una trasformazione qualunque sulle quattro coordinate, il che porta a sei le componenti effettivamente indipendenti.
Soluzioni dell'equazione di campo [modifica]

Le soluzioni dell'equazione di campo dipendono dal sistema che si sta considerando. Possono inoltre distinguersi in soluzioni locali o globali.

Le soluzioni locali, in cui si considera per esempio una massa posta nell'origine del sistema di riferimento, presuppongono una metrica che descriva uno spazio-tempo piatto per grandi distanze dall'origine. Queste soluzioni si dividono a seconda dei valori assunti dai parametri m (massa), a (momento angolare), Q (carica elettrica), tutte quantità espresse con la convenzione semplificativa G = c = 1. Ovviamente nel caso Q sia non nulla, oltre all'equazione di campo di Einstein, si dovranno risolvere simultaneamente le equazioni di Maxwell del campo elettro-magnetico. Inoltre si distinguono soluzioni nel vuoto quando Tik è nullo, o nella materia quando Tik è non nullo (per materia si intende sia massa che energia).

Le soluzioni più conosciute utilizzate in cosmologia sono

    * la metrica di Robertson - Walker
    * la metrica FLRW, un ampliamento della precedente

Vi sono poi quelle utilizzate per lo studio teorico dei buchi neri, derivate ponendo Λ = 0 e Tik = 0:

    * mâ0, a=0, Q=0 (corpo dotato di massa, non rotante, scarico): soluzione di Schwarzschild.
    * mâ0, aâ0, Q=0 (corpo dotato di massa, rotante, scarico): soluzione di Kerr.
    * mâ0, a=0, Qâ0 (corpo dotato di massa, non rotante, carico): soluzione di Reissner-Nordstrøm.
    * mâ0, aâ0, Qâ0 (corpo dotato di massa, rotante, carico): soluzione di Kerr-Newmann.

Dal precedente prospetto si può vedere come, una volta ricavata la metrica (ovvero il ds^2=g_{ik}dx^i\,dx^k) di Kerr-Newmann, si possano ricavare tutte le altre per semplificazione, ponendo di volta in volta i vari parametri a zero.

Nel 2005 Franklin Felber ha pubblicato la prima soluzione delle equazioni di campo per corpi in movimento, generalizzando poi il risultato in un metodo per ricavare soluzioni esatte delle equazioni differenziali tramite il calcolo frazionale.[6] La soluzione di Felber descrive una caratteristica spinta antigravitazionale, dal punto di vista di un osservatore esterno, per una massa che cade in un buco nero in movimento.[7][8]
Metrica di Kerr-Newmann [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce Buco nero di Kerr-Newman.

La metrica di Kerr-Newmann è dunque con mâ0, aâ0 e Qâ0, ed è quindi a simmetria assiale:

    ds^2=-\Sigma\Delta^{-1} dr^2-\Sigma d\vartheta^2-\Sigma^{-1}\mathrm{sen}^2\vartheta[adt - (r^2+a^2)d\varphi]^2+\Sigma^{-1}\Delta[dt - a \, \mathrm{sen}^2\vartheta d\varphi]^2

dove

    " = r2 â' 2Mr + Q2 + a2
    \Sigma=r^2+a^2\cos^2\vartheta

raccogliendo i termini con i differenziali simili

    ds^2 \

        +\Sigma^{-1}[\Delta - a^2 \, \mathrm{sen}^2\vartheta]dt^2 \
        -\Sigma\Delta^{-1} dr^2 \
        -\Sigma d\vartheta^2 \
        -\Sigma^{-1} \, \mathrm{sen}^2\vartheta [(r^2+a^2)^2- a^2\Delta \, \mathrm{sen}^2\theta]d\varphi^2 \
        + 2a\Sigma \, \mathrm{sen}^2\vartheta (2Mr-Q^2) dtd\varphi \

si può scrivere la matrice che rappresenta il tensore metrico

    g_{ik}= \left(\begin{matrix} +\Sigma^{-1}[\Delta - a^2 \mathrm{sen}^2\vartheta]&0&0&+a\Sigma^{-1}\mathrm{sen}^2\vartheta (2Mr-Q^2)\\ 0&-\Sigma\Delta^{-1}&0&0\\ 0&0&-\Sigma&0\\ +a\Sigma^{-1}\mathrm{sen}^2\vartheta (2Mr-Q^2)&0&0&-\Sigma^{-1} \mathrm{sen}^2\vartheta [(r^2+a^2)^2- a^2\Delta \, \mathrm{sen}^2\theta] \end{matrix}\right)

Metrica di Kerr [modifica]

Annullando Q nella metrica di Kerr-Newmann si ottiene la metrica di Kerr, soluzione dell'equazione di campo (senza campo elettromagnetico), anch'essa a simmetria assiale:

    ds^2=dt^2-\Sigma \Delta^{-1} dr^2-\Sigma d\vartheta^2-(r^2+a^2)\, \mathrm{sen}^2\vartheta d\varphi^2-2\Sigma^{-1}Mr(dt-a \, \mathrm{sen}^2\vartheta d\varphi)^2

dove ora

    \Delta=r^2-2Mr+a^2 \
    \Sigma=r^2+a^2\cos^2\vartheta

Operando lo stesso tipo di raccoglimento che per la metrica di Kerr-Newmann, si può scrivere la rappresentazione matriciale del tensore metrico

    g_{ik}= \begin{pmatrix} +1-2 \Sigma^{-1} Mr&0&0&+2a \Sigma^{-1}Mr \, \mathrm{sen}^2\vartheta\\ 0&- \Sigma \Gamma^{-1}&0&0\\ 0&0&- \Sigma ^2&0\\ +2a \Sigma^{-1} Mr \, \mathrm{sen}^2 \vartheta&0&0& - \,\mathrm{sen}^2\vartheta[(r^2+a^2)+2 \Sigma^{-1} Mr a]\\ \end{pmatrix}

Metrica di Reissner-Nordstrøm [modifica]

Se nella metrica di Kerr-Newmann, invece della carica elettrica Q, si annullasse il momento angolare a, si otterrebbe la metrica di Reissner-Nordstrøm, a simmetria sferica:

    ds^2=\left(1-\frac{2M}{r}+\frac{Q^2}{r^2}\right)dt^2-\left(1-\frac{2M}{r}+\frac{Q^2}{r^2}\right)^{-1}dr^2 -r^2d\vartheta^2-r^2\,\mathrm{sen}^2\theta d\varphi^2

dove

    \Delta=r^2-2Mr+Q^2 \
    \Sigma=r^2 \

e la rappresentazione matriciale è

    g_{ik}= \begin{pmatrix} +\Delta \Sigma^{-1}&0&0&0\\ 0&-\Delta^{-1} \Sigma&0&0\\ 0&0&-r^2&0\\ 0&0&0&-r^2\,\mathrm{sen}^2\theta \end{pmatrix}

Metrica di Schwarzschild [modifica]
Exquisite-kfind.png     Per approfondire, vedi la voce Spazio-tempo di Schwarzschild.

Se infine si pongono a=0 e Q=0 si ottiene la metrica di Schwarzschild, soluzione delle equazioni di Einstein (senza campo elettro-magnetico) in simmetria sferica. Si avrà quindi

    ds^2=\left(1-\frac{2M}{r}\right)dt^2-\left(1-\frac{2M}{r}\right)^{-1}dr^2-r^2d\vartheta^2-r^2\,\mathrm{sen}^2\theta d\varphi^2

sapendo che ora

    \Delta=r^2-2Mr \
    \Sigma=r^2 \

e in forma matriciale su avrà

    g_{ik}= \begin{pmatrix} +\Delta \Sigma^{-1}&0&0&0\\ 0&-\Delta^{-1} \Sigma&0&0\\ 0&0&-r^2&0\\ 0&0&0&-r^2\,\mathrm{sen}^2\theta \end{pmatrix}

La metrica è singolare nei punti ove è singolare la matrice gik (in tal caso si estende il concetto di singolarità per comprendere anche det(g_{ik}) =\infty ). Per la metrica di Schwarzschild ciò avviene quando

    1-\frac{2M}{r}=0 \iff r=2M
    r = 0

Nel primo caso si ha una singolarità eliminabile cambiando coordinate (passando ad esempio alle coordinate di Kruskal). Il valore R = 2M è noto come raggio di Schwarzschild (ovvero la distanza dal centro del buco nero a cui si forma l'orizzonte degli eventi). Il fatto che tale singolarità sia dovuta solo ad una cattiva scelta delle coordinate è verificato facilmente sapendo ad esempio che lo scalare di curvatura non è ivi divergente, o notando che le geodetiche possono essere prolungate attraverso l'orizzonte degli eventi. Nel secondo caso, viceversa, si tratta di una singolarità non eliminabile e corrisponde ad una curvatura infinita dello spazio-tempo (lo scalare di curvatura è divergente), spesso raffigurata come un imbuto senza fine, una smagliatura nel tessuto spaziotemporale.
Conferme sperimentali [modifica]
Negativo della lastra di Arthur Eddington raffigurante l'eclissi solare del 1919, utilizzata per mettere alla prova la previsione di deviazione gravitazionale della luce.

Pur essendo stata formulata quasi un secolo fa, ancora oggi la relatività generale resta per molti un quadro piuttosto oscuro, che probabilmente ancora oggi pochi riescono a comprendere appieno, come disse anche lo stesso Feynman.
A tutt'oggi vengono proposti esperimenti per la conferma o meno di tale teoria, che al momento attuale ha sempre resistito agli attacchi. Sono indicati qui sotto solo i più importanti.

La prima conferma, poi rivelatasi impropria, si ebbe nel 1919, quando osservazioni di Arthur Eddington durante un'eclisse di Sole confermarono la visibilità di alcune stelle vicine al bordo solare, che in realtà avrebbero dovuto essere invisibili: i fotoni luminosi venivano deviati dal Sole della quantità prevista dalle equazioni. In realtà, le osservazioni avevano un errore medio dello stesso ordine di grandezza dell'effetto considerato. La prima vera conferma fu la spiegazione del moto di precessione del perielio di Mercurio, inspiegabile con la gravitazione newtoniana, ma previsto dalla relatività generale.

Un'altra conferma più recente, ma ormai completamente accettata dalla comunità scientifica, è l'effetto lente gravitazionale di cui le osservazioni di Eddington sono un caso particolare. La luce emessa da una sorgente lontana, transitando nelle vicinanze di un oggetto molto massiccio può venire deviata, con un effetto complessivo che può sdoppiare (o meglio trasformare in un anello), l'immagine della sorgente.
Illustrazione dell'effetto lente gravitazionale: la sorgente "vera" è nel riquadro in alto a destra. Il percorso della luce è rappresentato dalle frecce bianche, mentre quelle arancioni permettono di ricostruire la posizione apparente della sorgente ovvero la posizione delle sue immagini.

È relativamente recente la scoperta indiretta dell'esistenza dei buchi neri, oggetti pesanti e compatti, dalla cui superficie non può sfuggire (quasi) nulla, essendo la velocità di fuga superiore a quella della luce. Quasi nulla in quanto il fisico Stephen Hawking ha dimostrato come i buchi neri evaporino perdendo particelle, per lo più fotoni, (radiazione di Hawking) tanto più velocemente quanto più piccola è la massa del buco nero. Questo risultato deriva direttamente dalla conservazione del secondo principio della termodinamica, ed è stata la prima applicazione congiunta di relatività generale e meccanica quantistica. Questo risultato contraddice, però, la meccanica quantistica stessa, in quanto la radiazione di Hawking contiene molta meno informazione della materia entrante nel buco nero. Ciò porta ad una perdita di informazione, contravvenendo ad uno dei principi fondamentali della quantistica. Questa contraddizione ha fatto sì che taluni scienziati contemporanei abbiano negato l'esistenza dei buchi neri a favore di nuove teorie.

Sono recentemente in atto alcuni esperimenti per la registrazione di onde gravitazionali, anch'esse previste dalla teoria: tali onde si svilupperebbero quando due corpi con un enorme campo gravitazionale orbitano a distanza ravvicinata l'uno con l'altro. Uno dei più grandi rilevatori è il progetto VIRGO, situato a Cascina, vicino a Pisa.

Un altro risultato che confermerebbe la teoria è il cosiddetto frame dragging, ossia il trascinamento del sistema di riferimento da parte di masse in rotazione: oltre alla sonda Gravity Probe B della NASA, un articolo di un ricercatore dell'Università di Bari ha utilizzato i dati dell'orbita del satellite Mars Global Surveyor (MGS), confermando entro l'errore di meno dell'1% le previsioni della teoria (Iorio 2007).

Nel 2004 alcuni ricercatori della Cornell University hanno provato a simulare una diversa costante gravitazionale per fermioni e bosoni, e hanno rilevato che questa ipotesi sembra essere in accordo con l'abbondanza relativa dell'elio nell'universo primordiale.[senza fonte]

Tuttavia il destino della relatività generale è segnato, così come quello della meccanica quantistica: infatti la prima è una teoria classica, in cui non si tiene conto del carattere quantizzato della materia e dell'energia, e quindi va intesa come una media su un numero grande di particelle, le cui previsioni cessano di essere valide quando si raggiungono condizioni tipiche delle interazioni quantistiche, ossia per tempi vicini al tempo di Planck e lunghezze prossime alla lunghezza di Planck; la seconda, invece, non tiene conto degli effetti relativistici, ponendo le particelle in uno spazio-tempo assoluto, e dunque le sue previsioni cessano di essere valide quando gli effetti relativistici diventano significativi.

L'unificazione delle due teorie, la cosiddetta teoria quantistica della gravitazione è uno degli obiettivi più importanti per la fisica del XXI secolo.
Campo di validità della relatività [modifica]

Come risulta dagli articoli di Einstein, le leggi della relatività descrivono trasformazioni reversibili e vengono utilizzate per onde e particelle che si muovono nello spazio vuoto. Contemporaneamente, Einstein ha pubblicato anche le versioni corrette di idrodinamica, meccanica e magnetismo.
Rispondi

Da: nomen30/09/2011 15:25:59
Il gigante di Cerne Abbas è una figura, incisa sul pendio di una collina, che rappresenta un gigantesco uomo nudo. L'opera si trova in Inghilterra, nei pressi del villaggio di Cerne Abbas, a nord di Dorchester, nel Dorset. La figura, alta 55 metri e larga 51, è scavata sul pendio di una ripida collina e si vede meglio dal lato opposto della valle o dall'alto. L'incisione è formata da una trincea larga 30 cm, profonda 30 cm, realizzata strappando l'erba e scavando la terra fino al gesso sottostante. Nella mano destra il gigante sorregge una clava lunga 37 metri.[1]
Indice
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    * 1 Storia
    * 2 Aspetto
    * 3 Campagne pubblicitarie
    * 4 Note
    * 5 Altri progetti

Storia [modifica]
Dettaglio dei genitali e delle gambe

Come per altre figure di gesso scavate nella campagna inglese, anche il gigante di Cerne Abbas è stato considerato spesso una creazione antica. Però, al pari dei precedenti, la sua storia non può essere ricostruita oltre la fine del XVII secolo, rendendo difficile far risalire la sua origine all'età del Bronzo, all'epoca romana o persino all'alto medioevo. Al di sopra e a destra della testa del gigante c'è un earthwork (tracce in rilievo sul suolo dovute alla presenza di resti archeologici nel sottosuolo), conosciuto come "the Trendle", o "the Frying Pan" (la padella). Scritti medievali fanno riferimento a quest'area con il toponimo "Trendle Hill", ma non attestano la presenza del gigante, portando alla conclusione che probabilmente esso sia stato scavato circa 400 anni fa.[1] [2] Diversamente, il Cavallo Bianco di Uffington â" una figura certamente preistorica, anch'essa scavata su collina, presso Berkshire Downs â" fu notata e registrata da autori medioevali.

Il primo riferimento scritto al gigante risale al 1694, in una registrazione di pagamento nei conti dell'amministratore della parrocchia di Cerne Abbas (tre scellini per riscavare il gigante).[1][3] Il primo studio del gigante fu pubblicato sul Gentleman's Magazine nel 1764,[3][4] e nel 1774 John Hutchins scrisse nel suo libro The History and Antiquities of the County of Dorset che la scultura era stata realizzata solo il secolo precedente.[2]

Alcuni pensano che il gigante sia stato realizzato durante la Guerra civile inglese dai servi del Lord del maniero Denzil Holles, primo Barone Holles, come parodia di Oliver Cromwell.[1] A volte Cromwell veniva chiamato dai suoi nemici, per beffa, "Ercole dell'Inghilterra". La connessione con Ercole è rafforzata dalla recente scoperta di una linea cancellata, forse rappresentante una pelle di animale (vedi foto sotto). Il primo a suggerire che la figura rappresentasse Ercole fu William Stukeley nel 1764.[5]
Il gigante di Cerne Abbas visto da lontano

Secondo il folclore locale, un gigante danese che stava guidando un'invasione della costa fu decapitato dalla gente di Cerne Abbas mentre dormiva sul pendio della collina.[6] La linea di gesso rappresenta il punto dove si trovava il suo corpo.

Fonti del XIX secolo descrivono il gigante come avente "tra le gambe tre rozze lettere, appena leggibili, e su di esse, in cifre moderne, 748" ("rozze" nel senso di "incise sommariamente") [7][8] ed era la rappresentazione di Cenric, il figlio di Cuthred, Re del Wessex.

Nel 1920 il gigante e l'area di 4.000 m² su cui si trova furono acquistati dal National Trust e inserito nella lista di "Scheduled Monument" (monumenti di importanza nazionale).[9] Durante la Seconda guerra mondiale il gigante fu nascosto per impedire che fosse usato come punto di riferimento per gli aerei nemici.[10]

Secondo il National Trust, l'erba viene tagliata regolarmente e la linea di gesso ricostituita ogni 25 anni.[10] Per tradizione, il National Trust fa ricorso alle pecore delle fattorie circostanti che brucano l'erba sul sito.[11] Però nel 2008 la mancanza di pecore, insieme a una primavera umida che ha causato un'eccezionale crescita della vegetazione, ha reso necessario ricostituire il gesso del gigante,[12] con 17 tonnellate di nuovo gesso, versato e pressato a mano.[13]
Rappresentazione del gigante con la linea cancellata (in giallo) ricostruita
Aspetto [modifica]

Esempio di simbolo fallico per via del pene eretto e dei testicoli in evidenza sulla figura, per centinaia di anni ci fu l'uso locale di erigere un albero della cuccagna sull'earthwork, intorno al quale le coppie, che non avevano figli, eseguivano una danza come rito di fertilità; anche oggi si sa di coppie senza prole che visitano il sito con la speranza che ciò faciliti il concepimento.[4]

Nel 2008 un gruppo di archeologi, usando degli strumenti particolari, ha scoperto che parte della scultura è stata volutamente cancellata.[14] Secondo queste scoperte, il braccio libero avrebbe dovuto sorreggere la rappresentazione della pelle di un animale, rendendo plausibile la teoria secondo cui il gigante rappresenta un cacciatore, oppure Ercole con la pelle del Leone di Nemea sul braccio. È stato anche suggerito che in realtà l'erezione sia il risultato della fusione di un cerchio rappresentante l'ombelico e un pene più piccolo, risalente a un riscavo in epoca vittoriana.[15]
La rappresentazione di Homer Simpson realizzata per promuovere I Simpson - Il film.
Campagne pubblicitarie [modifica]

In anni recenti il gigante è stato usato per varie campagne pubblicitarie, per oggetti molto diversi tra loro quali preservativi, jeans e biciclette.[10] Un esempio moderato è stata la campagna pubblicitaria della birra Heineken nel 1983. Come campagna pubblicitaria per l'uscita del film dei Simpson il 16 luglio 2007, un gigantesco Homer Simpson che brandisce una ciambella è stato tracciato con vernice biodegradabile a base d'acqua a sinistra del gigante di Cerne Abbas. Ciò sollevò le proteste dei neopagani locali, che promisero di eseguire una danza della pioggia affinché il disegno venisse cancellato.[16][17] In seguito la Pagan Federation ha smentito una falsa citazione di un non ben identificato tabloid relativa alla presunta danza della pioggia, mentre allo stesso tempo ha confermato che non avrebbero potuto soprassedere a un tale uso commerciale del gigante.[18]

Nell'agosto del 2007 un articolo del quotidiano Dorset Echo riportava che un uomo, che affermava di essere il "Purple Phantom", aveva dipinto di viola il pene del gigante di Cerne Abbas. Nell'articolo si affermava che l'uomo appartenesse all'associazione Fathers 4 Justice, la quale tuttavia smentì il dato, negando di conoscere quella persona.[19]
PROLOGO.




Rispondi

Da: prologo30/09/2011 15:27:09
NÈ le labbra io tuffai nell'Ippocrene,
   Nè sul doppio Parnaso aver dormito
   Sovviemmi, onde sì ratto emerger vate.
   E le Muse, e la pallida Pirene
   5Lascio a quei, di che lambe la seguace
   Edra l'immago. Io mezzo paesano
   De' vati al tempio le mie ciance arreco.
        Chi netto l'Ave al papagallo insegna,
   E alle piche il tentar nostre parole?
   10D'arti fabbro, e dator d'ingegno il ventre,
   Delle negate voci imitatore.
   Rifulga del doloso auro la speme,
   E scioglier ti parranno ascreo concento
   Corvi poeti, e piche poetesse.
SATIRA I.


Il Poeta, e un Amico.


O cure umane! o quanto voto in tutto!
          Chi leggerà tai ciance? P. Ehi, parli meco?
          3A. Niun certo. P. Niuno? A. O niuno, o due: ve' brutto
Caso. P. E perchè? Polidamante, e seco
          Le nostre Troe von forse a Labeone
          6Pospormi? Inezie. Se mi scarta il cieco
Quirin, tu nol seguir, nè opiníone
     Storta in tal lance raddrizzar. Te stesso
     9Cerca in te stesso: perciocchè di buone
Teste in Roma... Ah se il dir fusse permesso?
     Ma permesso gli è sì, se l'invecchiate
     12Barbe osservo, e il mal vivere d'adesso,
E tutto che facciam, quando lasciate
     Le noci sputiam tondo: allora allora
     15A chi satire scrive perdonate.
A. Nol posso. P. Che far dunque? Il riso fuora
     Della milza mi scoppia. â" In chiusa stanza
     18Noi prosator, noi vati ad or ad ora
Qualche cosa scriviam d'alta importanza,
     Che polmon largo aneli. â" E tu bianchito
     21Per nuova toga, e il crine in eleganza,
[p. 15â00%.svg]

Indi la gemma natalizia al dito,
     Quest'alte cose al pubblico cospetto
     24Leggi eccelso, col gozzo ammorbidito
Dai gargarizzi, e con svenuto occhietto.
     E i gran Titi vedrai girsene in guazzo,
     27E smodarsi, e applaudir tutti in falsetto,
Come il verso ne' lombi entra, e in gavazzo
     Mette gl'imi precordj. E alle costoro
     30Orecchie tu dai pasco, o vecchio pazzo?
All'orecchie di tai, ch'uopo t'è loro,
     Benché sfrontato, gridar: basta? â" Oh bella!
     33Che val ch'io faccia del saper tesoro,
Se il fregolo che il corpo mi rovella,
     Se questo caprifico con me nato
     36Non sbuccia dalla rotta coratella?
â" Ecco dunque il perché smorto e grinzato
     T'ha lo studio! O costumi! E fia che resti
     39Nulla il saper se altrui non è svelato?
â" Bello è l'ir mostro a dito, e udir: gli è questì.
     L'andar dettato a lezíon di cento
     42Nobili intonsi per sì poco avresti?
â" Ecco, tra il ber, di carmi aver talento
     I satolli Quiriti; ecco un cotale,
     45Che involto in giacintin paludamento
Ti balbutisce con voce nasale
     Certi suoi rancidumi, e l'Issifile,
     48La Fillide, o argomento altro ferale
Recitando distilla, e per sottile
     Laringe invia la voce leziosa.
     51Bravo! gridan gli eroi; bravo! gentile!
[p. 17â00%.svg]

Or non è veramente avventurosa
     Di quel vate la cenere? e su l'ossa
     54Più lieve il cippo sepolcral non posa?
Non vuoi che l'ombra a quel plauso riscossa
     Si ringalluzzi, e nascan le víole
     57Dal fortunato rogo e dalla fossa?
Tu scherzi, mi rispondi, e non si vuole
     Poi tanta muffa al naso. Ov'è chi sdegni
     60Alte d'applauso popolar parole?
E lasciar versi, che di cedro degni
     D'acciughe nè d'aromi abbian paura?
     63O tu, chiunque io finsi a' miei disegni
Avversario; non io, se per ventura
     Scrivo alcun chè di meglio, (e raro uccello
     66È questo meglio nella mia scrittura)
Non io temo la lode, chè baccello
     Non son: ma dell'onesto io non colloco
     69L'ultimo fin ne' tuoi: oh bravo! oh bello!
Pesa quel bello: a che riesce il gioco?
     L'Ilíade d'elleboro bríaca
     72D'Azzio i' non vengo a sdolcinar; tampoco
L'elegíuzze, che indigesto caca
     Il patrizio, nè quanto altri in forbito
     75Desco di cedro a scrivacchiar si sbraca.
In tavola tu sai caldo arrostito
     Dar di scrofa il saíme, e al lodatore
     78Morto di freddo un ferrajol sdruscito.
Parlami il ver, gli dici, ho il vero a core.
     Come parlarlo? Il vuoi da me? La fogna
     81D'un ventre sporto un piede e mezzo in fuore
[p. 19â00%.svg]

Ti fa dir gofferie, che fan vergogna,
     Vate spelato. Te felice, o Giano,
     84Cui le terga beccò niuna cicogna;
Nè del ciuccio imitò mobile mano
     L'orecchie, nè la lingua sizíente
     87D'Apula cagna beffator villano.
Ma tu patrizio sangue, che veggente
     Non hai la nuca, volgiti e t'invola
     90Al rider che ti fa dietro la gente.
â" Roma che dice. â" Uh! che ha da dir? Che or cola
     Molle il tuo verso, egual, liscio sì bene,
     93Ch'aspra ugna non v'intacca: ogni parola
Tiri a fil di sinopia: o regie cene,
     O il vizio biasmi, o il lusso, di gran lampo
     96Febeo la Musa il suo cantor sovviene.
Ecco d'eroici sensi menar vampo
     Cianciator grecizzante; e lo stivale
     99Non sa un bosco schizzar, dire un bel campo,
Corbe, porci, capanne, e le di Pale
     Fumanti stoppie; donde Remo uscío,
     102E tu logrante al solco il vomerale,
Quinzio, cui la consorte ansia vestío
     Nanti a' buoi dittator, mentre il littore
     105Riconducea l'aratro. Affedidio
Bravo poeta! V'ha chi scritta in core
     Tien d'Accio la Briseide venosa;
     108Tal altro di Pacuvio è ammiratore,
E dell'Antiope sua bittorzolosa
     Il cor gramo soffulta di sventura.
     111Or come vedi i lippi padri a josa
[p. 21â00%.svg]

Insinuar ne' figli esta lordura,
     Chiedi tu donde viene alla favella
     114Questa sì rancia del parlar frittura?
Questo smacco di stile, a cui la bella
     Guancia lisciato, e di piacer furente
     117Per le panche il zerbino ti saltella?
Orator di canuto e reo cliente,
     Onta non hai del non saper salvarlo,
     120Se non t'odi quel fiacco, egregiamente?
Se' ladro, un dice a Pedio. A refutarlo
     Pedio che fa? In antitesi a capello
     123Libra i suoi furti. E allor lodarlo, alzarlo
Perchè ben pianta i tropi. Oh questo è bello!
     Bello? ehi, Quirin! se' forse in frega andato?
     126E i' movermi? io trar fuori il quattrinello
Se cantando mel chiede un naufragato?
     Porti agli omeri il voto nelle rotte
     129Vele dipinto, e canti, o sciagurato?
Pianga lagrime vere, e non la notte
     Parate, chi a suoi lai mi vuole inchino.
     132â" Ma nerbo cresce e grazia alle mal cotte
Rime. â" Oh! si vede. Il Berecinzio Atino,
     Bella chiusa di verso! e mi s'accosta
     135Quel che il glauco Nereo spacca delfino.
Cosi, sottrammo al lungo Apennin costa
     Dolce assai. â" Ma non è voto midollo
     138Canto l'armi e l'eroe, e tutta crosta?
â" Certo: un ramaccio in gran sughera frollo.
     â" Quali adunque son versi in tuo pensiero
     141Molli, e da dirsi inflesso alquanto il collo?
[p. 23â75%.svg]

Mimallonj rimbombi i corni empiero
     Ritorti; ed Evio una Baccante intuona
     144Presta a tagliarla testa a toro altero;
E la Menade insana, che scozzona
     Coi corimbi la lince, Evio ripete;
     147La reparabil Eco al suon risuona.
Or se scorresse in noi delle segrete
     Pallottole paterne un solo spruzzo,
     150Queste mattezze si farian? Vedete
Peregrino giojel, che sul labbruzzo
     Nuota stemprato a fiore di saliva!
     153Menade, e Atino in molle! e il poetuzzo
Nè scaffal batte, nè rode ugna viva.
     A. Ma con mordace verità, chè vale
     156Punger tenere orecchie? E se t'arriva,
Che si ghiaccin de' grandi a te le scale?
     Statti all'erta: la lettera canina
     159Nei nasi illustri ringhia. P. Una cotale
Merce la sia per me dunque divina.
     Non m'oppongo: allegría; tutti, sì tutti
     162Siete versi stupendi. A. Or ben cammina.
P. Niun quì, dici, a sgravar l'alvo si butti:
     E tu due serpi vi dipingi, e al piede:
     165Pisciate altrove, è sacro il loco, o putti.
Me la batto. Ma che? Libero fiede
     Lucilio la città; frange il sannuto
     168Dente in Lupo, ed in Muzio: il pel rivede
Tutto al ridente amico suo l'astuto
     Flacco, e per entro al cor ti scherza, esperto
     171Nel sospender la gente al naso acuto.
29,3,OrbiliusMagister
[p. 25â00%.svg]

E s'io fiato è delitto? nè coperto,
     Nè manco dirla in buca èmmi permesso?
     174A. No. P. Pur la voglio sotterrar quì certo.
Ho visto, ho visto, o mio libretto, io stesso:
     Mida ha d'asin l'orecchie. Un cotal mioo
     177Rider da nulla, e mormorar sommesso
No con nessuna Iliade per dio
     Noi baratto. O chiunque hai nelle vene
     180Dell'audace Cratino il brulichío,
E d'Eupoli, e del gran vecchio d'Atene
     Impallidisci su le carte irate,
     183Guarda ancor queste, se per man ti viene
Cosa che vaglia. Orecchie vaporate
     A quelle fonti io cerco, e cor di foco;
     186Non lettor, che in iscarpe inzaccherate
Delle greche pianelle si fa gioco,
     E vuoi dir losco ai losco, e si dà prezzo,
     189Chè fatto Edil municipal di poco,
Superbo dell'onor ruppe in Arezzo
     Le false mine. Nè buffon dimando
     192A schernir linee su la polve avvezzo,
E calcoli in lavagna; sghignazzando
     Se proterva bagascia la severa
     195Barba al Cinico svelle. Io costor mando
La mane in piazza, e al lupanar la sera.
SATIRA II.


A Plozio Macrino


Questo candido dì, che i fuggitivi
     Anni ti cresce, col miglior lapillo
     Segna, o Macrino, e al Genio offri del pretto.
     Tu con prece venal cose non chiedi
     5Da non fidarsi, che in disparte ai numi.
     Ma con tacito incenso il più de' Grandi
     Liberà. Non a tutti acconcio torna
     Toglier dai templi il pissipissi, e aperti
     Sciorre i voti. Buon nome e senno e fede
     10Alto ognun gli dimanda, e tal che l'oda
     Lo stranier. Ma tra denti e nell'interno
     Mormora il resto: oh, se lo zio vedessi
     Sopra un bel catafalco! oh se d'´r piena
     Mi screpazzasse sotto il rastro un'urna
     15Coll'ajuto d'Alcide! oh se potessi
     Sotterrar il pupillo, a cui succedo
     Prossimo erede! ché di rogna è zeppo
     E d'acri umori il meschinel: felice
     Nerio che mena già la terza moglie!
20A ben santificar queste preghiere
     Due volte e tre nel gorgo tiberino
     Tu mergi il capo la mattina, e purghi
[p. 29â00%.svg]

     Dentro l'onda la notte. Ma rispondi:
     Una minuzia vo' saper. Di Giove
     25Che pensi tu? Nol credi da preporsi? ...
     â" A chi preporsi? â" A chi? mo... a Stajo almeno.
     Se' forse in dubbio chi miglior dei due
     Sia giudice, o tutor d'orbi fanciulli?
     Or questo prego, con che tenti a Giove
     30Piegar l'orecchio, a Stajo il conta. E Stajo,
     O Giove! griderà, buon Giove! ed anzi
     Non udrem Giove apostrofar se stesso?
     Dunque, perchè tonando il fulmin sacro
     Fiede l'elce, e non te, nè le tue case,
     35Fai per questo pensier te la perdoni?
     Perchè al bosco cadavere non giaci
     Triste e vitando, insin che il prete Ergenna
     Con le fibre d'agnella non t'espia,
     Dunque per questo la balorda barba
     40Ti dà Giove a strappar? Ma con che prezzo?
     Con che t'hai compre degli Dei l'orecchie?
     Con fegatelli, e lardi, ed intestini?
Ecco l'ava, o la zia religïosa
     Toglie il bambin di culla, ed umettato
     45L'infame dito di lustral saliva,
     Il labbruzzo e la fronte in pria gli purga
     Di fascini perita arrestatrice.
     Indi alquanto lo scuote, e supplicando
     Or ne' campi Licinj, or ne' palagi
     50Di Crasso invia la magra speme: e lui
     Bramin genero un dì regi e regine,
[p. 31â00%.svg]

     Lui si rapiscan le donzelle, e tutto
     Che il suo piè calcherà rosa diventi.
     Non commett'io tai voti alla nutrice,
     55Nè tu, Giove, esaudirli; ancor che tutta
     In un bianco vestire ella ti preghi.
Forza tu chiedi, e fida agli anni tardi
     Sanità. Cosi sia. Ma le salcicce,
     E i gran piatti agli Dei turan l'udito,
     60E rattengono Giove. Ha chi arricchire
     Con buoi svenati imprende, e su le viscere
     Mercurio invoca: prospera i miei lari,
     Prospera il gregge, e i suoi portati. E come,
     Sciagurato, se squagli entro le fiamme
     65Adipe tanto di vitelle? E pure
     Con vittime ed opime libagioni
     Costui perfidia in suo pregar: già cresce
     La spiga, già l'ovil cresce, già fatta
     È la grazia, già già: finchè deluso
     70E fuor di speme l'ultimo quattrino
     Invan sospira della borsa al fondo.
Se argenteo nappo, o vaso a gran rilievo
     D'auro in dono t'arreco, dal contento
     Tu propio sudi, il cor nel lato manco
     75Spremesi in gocce, e trepida di gioja.
     Da quì la mente di smaltar ti venne
     Con auro tríonfal le sacre effigi;
     Precipui quei tra divi enei fratelli
     Che invían purgati dal catarro i sogni:
     80A questi tu farai d'oro la barba.
L'oro i vasi di Numa, e il rame espulse
[p. 33â00%.svg]

     Di Saturno, e cangiò l'urne di Vesta,
     E l'etrusche stoviglie. Oh de' mortali
     Alme curve nel fango, e del ciel vote!
     85A chè nostri cacciar vizj ne' templi,
     E stimar grato a Dio ciò che gradisce
     A nostra polpa scellerata? È questa
     Che le casie stemprossi in guasta oliva,
     Questa il calabro pel cosse in vermiglio,
     90Questa ne spinse a dispiccar la perla
     Dalla conchiglia; e monde dalla polve
     Del fervente metal strinse le vene.
     Pur s'ella pecca, (e certo pecca) almeno
     Del peccato si giova. Ma ne' templi
     95L'oro a che serve? a che per dio? Ne '1 dite
     Voi, Sacerdoti. Ciò che appunto a Venere
     La mimma, che donò la verginetta.
Che non piuttosto per noi s'offre ai Numi
     Ciò che offrir non potrà da sua gran mensa
     100Del gran Messala la perversa prole?
     Pietà, giustizia, in cor scolpite; i santi
     Della mente segreti, e caldo petto
     D'onestà generosa. A me ciò dona,
     Che al tempio il rechi, e literò col farro.
Rispondi

Da: per non dimenticare30/09/2011 15:46:44
che c'azzecca??? questi qui hanno commesso fatti di RILEVANZA PENALE!!!!! Avete capito o no?
Hanno messo l'attack sui moschettoni che reggono la bandiera!
Hanno commesso vilipendio durante una cerimonia solenne!
Ho sentito anche parlare di gente assente che invece risulta presente grazie a firme false!!!!!
Chi è assente è responsabile di truffa ai danni dello Stato!!!
Chi ha firmato, oltre che favoreggiamento e concorso nella truffa, è pure responsabile di falso!!!
Ma vi rendete conto??????
E chi è che deve vigilare???? I tutor o qualcun altro????
Ci vuole tanto a verificare, al di là del foglio firme, se i presenti ci sono tutti???? Non si vedono i vuoti in aula??????
C'è la culpa in vigilando?????
Ah, come mi si ingrossa il fascicolo.....
Rispondi

Da: xyz30/09/2011 17:30:39
Il luccio (Esox lucius, Linnaeus 1758) è un pesce di acqua dolce appartenente alla famiglia Esocidae dell'ordine degli Esociformes.

È caratterizzato dalla bocca a "becco d'anatra", dominata da robusti e acuminati denti. In Nordamerica vive una specie più grande e feroce, denominata muskellunge (Esox masquinongy).

Indice [nascondi]
1 Distribuzione e habitat
2 Descrizione
3 Riproduzione
4 Alimentazione
5 Pesca
6 Cucina
7 Araldica
8 Collegamenti esterni
9 Note
10 Altri progetti


Distribuzione e habitat  [modifica]Questo pesce è diffuso nel continente nordamericano, pressoché in tutti i bacini fluviali atlantici e del Pacifico. In Eurasia è presente dalla Francia alla Siberia, compresa l'Italia settentrionale. In Irlanda ed Inghilterra è presente in gran numero. Il luccio è un utile e prezioso equilibratore naturale. Nella sua dieta preferisce selezionare prede morte o malate, inibendo anche l'eccessiva prolificità di altri pesci, ciprinidi soprattutto che, sviluppandosi in numero eccessivo, potrebbero modificare l'equilibrio di alcuni ambienti.


Descrizione  [modifica]Può raggiungere 1,30 m di lunghezza e superare i 20 kg di peso (sono stati catturati esemplari di quasi 30 kg), la crescita e la dimensione finale sono piuttosto variabili, in relazione all'alimentazione e alla temperatura dell'acqua, in genere raggiunge i 20 cm durante il primo anno di vita e il metro in età adulta. Gli esemplari di maggiori dimensioni sono generalmente femmine. Ha la particolarità singolare di avere più di 500 microdenti molto affilati sulla lingua in aggiunta a quelli propri dell'esoscheletro.


Un luccio di piccole dimensioniOltre che dalla bocca di grosse dimensioni e fornita di file di denti uncinati, il luccio è caratterizzato da una testa piuttosto grande rispetto al corpo, di forma allungata e schiacciata (per questo motivo è noto in alcune regioni d'Italia come "Luccio Papera"). La colorazione è varia a seconda dell'habitat e della colorazione dell'acqua: ventre bianco giallastro, dorso verde-bruno maculato scuro. La forma corporale varia secondo la corrente delle acque in cui vive, nelle zone con scarsa corrente assume una fisionomia allungata, nelle acque ferme presenta un corpo più tozzo.

Riproduzione  [modifica]Le femmine, che raggiungono la maturità sessuale intorno ai 3-4 anni di età, depongono le uova all'inizio della stagione primaverile, in zone ricche di vegetazione, aderiscono alle piante acquatiche fino alla schiusura, quando le larve permangono attaccate agli steli vegetali per mezzo di un organo adesivo del capo e in pochi giorni assorbono completamente il sacco vitellino.

Alimentazione  [modifica]
Un luccio durante la predazioneÈ un predatore di altri pesci, caccia restando immobile fra le piante acquatiche in attesa che la preda si avvicini, in assenza di prede consone non disdegna rane, piccoli mammiferi, giovani uccelli acquatici e il cannibalismo.

Pesca  [modifica]È considerato il re dei predatori d'acqua dolce. Si pesca a spinning oppure con il vivo o l'esca morta sia a fondo che con il galleggiante. Generalmente si pesca individuando la tana o il posto dove presumibilmente è in caccia: tronchi sommersi, canneti, erbai, tappeti di ninfee possono essere tutti posti dove l'esocide attende le sue prede in agguiato. Nei grandi laghi spesso il luccio adotta una tecnica di caccia "sospeso", praticamente cacciando sotto i banchi di pesce di cui si nutre in quel determinato ecosistema (negli Stati Uniti questa tecnica è nota come "suspending pike"). Bisogna porre attenzione quando lo si salpa poiché è dotato di denti affilati; è consigliato l'uso dei guanti e del guadino e della presa opercolare: praticamente quando il pesce è ormai stanco si fa scivolare la mano con le 4 dita chiuse sotto una delle due branchie, la si lascia scorrere verso la punta della bocca fino ad arrivare all'osso mandibolare, questa presa è sicura e assolutamente indolore per il pesce. Nella pesca è indispensabile un terminale in acciaio, titanio o fluorocarbon di generose dimensioni (dallo 0,80 mm in su) perché con i denti potrebbe tranciare il filo, non è raro che il pesce, soprattutto se di grandi dimensioni, ingoi tutta l'esca. Tra le esche valide per insidiarlo si segnalano il morto manovrato, e per lo spinning: spinnerbait di dimensioni generose (da 1 oz. in su), jerkbait, swimbait, come gli intramontabili minnow, rotanti e ondulanti tutti di grandi dimensioni, esche siliconiche di vario tipo e forma ma sempre di generose dimensioni per selezionare la taglia del pesce. Spettacolare è la pesca top water, effettuata con rane e "walking the dog" soprattutto in primavera ed estate.

Cucina  [modifica]Nel tratto lombardo del Po si possono trovare ottime ricette a base di luccio che viene preparato in umido, da segnalare nel cremonese il "Luccio alla Farnese". È anche un piatto tradizionale della cucina milanese. A Mantova il luccio viene preparato "in salsa", lessandolo in fumetto e poi lasciandolo riposare per parecchie ore, prima di servirlo, in una salsa composta di odori, capperi, peperoni, aceto, olio e fondo di cottura. Di solito è accompagnato da fettine di polenta abbrustolita. In Germania e nell'est europeo è considerato un buon piatto ed esiste una grande varietà di ricette di primi e secondi piatti a base di luccio
Rispondi

Da: xyz30/09/2011 17:34:28
Il rospo smeraldino (Bufo viridis, Laurenti, 1768) è un anfibio anuro della famiglia Bufonidae.

Indice [nascondi]
1 Descrizione
1.1 Adulto
1.2 Girini
2 Distribuzione e habitat
3 Specie simili
4 Biologia
5 Riproduzione
6 Conservazione
7 Note
8 Bibliografia
9 Voci correlate
10 Altri progetti
11 Collegamenti esterni


Descrizione  [modifica] Adulto  [modifica]
AdultoÈ più piccolo del rospo comune (Bufo bufo), infatti raggiunge al massimo i 10 cm, restando più frequentemente attorno ai 7 cm. La colorazione è molto variabile: marrone o bianco con chiazze verde smeraldo. Frequentemente la sua livrea è impreziosita da puntini rossastri. Le ghiandole parotoidi si trovano, come nel rospo comune , sul collo, ma sono più allungate.


Girini  [modifica]
GiriniI girini di Bufo virdis sono grigio-marrone e lunghi anche 4,5 cm e crescono nutrendosi soprattutto di alghe e altri minuscoli materiali organici. La temperatura dell'acqua nella zona dove si trovano deciderà la velocità della loro metamorfosi: più è calda l'acqua, più veloce sarà la metamorfosi. Questo perché l'alta temperatura dell'acqua è sintomo che la loro pozza si sta prosciugando. Da ricordare che i girini di rospo smeraldino sopportano anche elevati gradi di salinità dell'acqua.
Ai girini spuntano dapprima le zampe inferiori, e successivamente le zampe anteriori: da questo momento iniziano a digiunare, perché il loro apparato boccale (e digerente) si sta trasformando: infatti da onnivori diverranno insettivori. La metamorfosi dura uno o due giorni; il metamorfosando inizia ad assorbire la coda, e nel giro di appunto 24 - 48 ore scomparirà. La sua pelle è ancora liscia per favorire la traspirazione. A differenza del rospo comune, il neometamorfosato di rospo smeraldino inizierà a mangiare appena dopo un giorno dalla metamorfosi.

Distribuzione e habitat  [modifica]Il rospo smeraldino si trova nell'Europa continentale, in Asia e nel Nord America.
In Italia la sua presenza è limitata[senza fonte] al Friuli-Venezia Giulia e al Veneto. È provata la sua presenza anche nella ZPS del Po di Primaro[senza fonte] ed in Puglia, nel sud-est barese [1].

Si adatta a differenti habitat tra cui steppe, zone di montagna, aree semi-desertiche e zone urbane.

Specie simili  [modifica]Altre specie di rospo smeraldino presenti in Italia, che in passato venivano tutte attribuite a B. viridis, sono [2]:

Bufo balearicus: presente in quasi tutta Italia, Sardegna ed un pezzo di Sicilia (messinese) (qualche autore definisce questa specie B. lineatus)
Bufo siculus: presente in Sicilia e nelle isole minori
Bufo boulengeri: specie nordafricana presente a Lampedusa
Biologia  [modifica]Ascolta il canto del maschioRispetto al rospo comune frequenta ambienti più umidi e più caldi. Si nutre di insetti, lombrichi e tutto quello che riesce a catturare. Il rospo smeraldino è in grado di emettere un richiamo piuttosto forte, simile al trillo dei grilli; i maschi in riproduzione tendono a "cantare" in gruppi numerosi come le rane verdi.

Riproduzione  [modifica]Dopo il letargo invernale, in concomitanza con la primavera inizia la stagione degli accoppiamenti: i rospi si recano vicino ai luoghi di riproduzione (solitamente vicino a corsi d'acqua, pozze o stagni) verso l'inizio di marzo e lì i maschi si aggrappano alle ascelle delle femmine, che sono visibilmente più grandi. Questo è il cosiddetto amplesso ascellare. A questo punto la femmina depone in acqua un cordone gelatinoso di circa 13 000 uova, che vengono fecondate dal maschio. Queste uova poi si schiuderanno, facendo uscire i girini. A differenza del Rospo comune non tende a frequentare sempre lo stesso ambiente acquatico per riprodursi.

Conservazione  [modifica]Il rospo smeraldino è protetto dalla convenzione di Berna per la salvaguardia della fauna minore.

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Da: xyz30/09/2011 17:38:22
Il tuffetto comune (Tachybaptus ruficollis Pallas, 1764) è un uccello della famiglia dei Podicipedidi.

Indice [nascondi]
1 Descrizione
2 Sottospecie
3 Distribuzione e habitat
4 Biologia
5 Note
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni


Descrizione  [modifica]È il più piccolo svasso paleartico (lunghezza totale 24-29 cm, apertura alare 40-45 cm e peso 140-250 g), con becco corto e corpo tondeggiante. In abito nuziale i lati del capo e del collo sono rosso-castani, e tipica è una macchia giallastra alla base del becco. L'abito invernale è più chiaro e uniforme. I sessi sono simili.

Sottospecie  [modifica]Se ne riconoscono 9 sottospecie, che si differenziano tra loro soprattutto per dimensioni e colorazione[2]:

T. r. ruficollis (Pallas, 1764), diffuso in Europa, Russia occidentale e Nordafrica[3];
T. r. capensis (Salvadori, 1884), diffuso nell'Africa sub-sahariana, in Madagascar, Sri Lanka, subcontinente indiano e Myanmar[3];
T. r. collaris (Mayr, 1945), diffuso dalle regioni nord-orientali della Nuova Guinea all'isola di Bougainville[3];
T. r. cotabato (Rand, 1948), endemico di Mindanao[3];
T. r. iraquensis (Ticehurst, 1923), diffuso in Iraq sud-orientale e Iran sud-occidentale[3];
T. r. philippensis (Bonnaterre, 1791), diffuso nelle Filippine settentrionali[3];
T. r. poggei (Reichenow, 1902), diffuso dall'Asia sud-orientale a quella nord-orientale, ad Hainan, a Taiwan, in Giappone e nelle Curili meridionali[3];
T. r. tricolor (Gray, 1861), diffuso da Sulawesi alla Nuova Guinea e nelle Piccole Isole della Sonda[3];
T. r. vulcanorum (Rensch, 1929), diffuso da Giava a Timor[3].
Distribuzione e habitat  [modifica]Specie sedentaria e migratrice, nidifica con una decina di sottospecie in Eurasia, Africa e Oceania. È diffusa in gran parte dell'Europa centrale e meridionale, dove sverna sia nei siti riproduttivi sia, soprattutto, lungo le coste atlantiche e nel bacino del Mediterraneo. In Italia si riproduce con una popolazione di 1500-3000 coppie, ma è comune anche come migratrice e svernante.

Per nidificare frequenta zone umide d'acqua dolce, anche di ridotta estensione, bordate da vegetazione palustre emergente, generalmente sotto i 500 metri di altitudine. Durante lo svernamento si incontra anche in acque salmastre, in mare e in laghetti urbani.

Biologia  [modifica]Di abitudini territoriali, si riproduce a coppie isolate o in piccoli raggruppamenti. Da marzo in poi costruisce un nido galleggiante e vi depone 4-6 uova biancastre, alla cui incubazione provvedono i due sessi per 20-21 giorni. I giovani volano a 6-7 settimane di vita[4]. Due le covate di solito portate a termine nell'anno. Piuttosto schivo, il tuffetto comune tradisce la propria presenza con un caratteristico richiamo trillante emesso ora in crescendo ora in calando.

Se disturbato, si immerge ed è in grado di mantenere fuori dall'acqua il solo capo a guisa di periscopio. Tipica delle specie appartenenti a questa famiglia è l'abitudine di ricoprire le uova con vegetazione palustre per nasconderle alla vista di potenziali predatori durante temporanee assenze.

Rispondi

Da: ma sì!30/09/2011 20:46:02
continuate pure ad intasare il forum...stateci pure un altra notte, e magari tutto il finesettimana, così qualcun altro dorme più tranquillamente ...  tanto il cerchio si stringe. baciamo le mani! (p.s.: consentite anche a noi una citazione "scientifica":art. 18 della L. 157/92. LA CORNACCHIA NERA - CORVUS CORONE-è cacciabile dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio. lo sapete che nel giardino della ssai sono state avvistate non una ma almeno un paio di belle cornacchie... belle in carne...considerato quel che passano in mensa non è Ke si potrebbero fare arrosto?va beh, in fin dei conti sono simpatiche anche loro.
Rispondi

Da: revival30/09/2011 20:52:47
Con nota n.° 2527 del 20 settembre 2011, a firma del capo del Servizio I°, l'Amministrazione chiede di effettuare la ricognizione preliminare del personale in possesso della specializzazione di cavaliere, che sia disponibile a partecipare alla cerimonia che si svolgerà il prossimo 15 ottobre 2011, con lo scopo di  organizzare la celebrazione presso l'Altare della Patria.

Nel caso in cui non ci sia disponibilità, l'Amministrazione si riserverà la possibilità di selezionare detto personale in base al citato Art. 4 D.C.C. 2165/06. I nominativi del Personale dovranno pervenire presso l'Ispettorato Generale - Divisione 3^  entro e non oltre il 30  settembre 2011.

L'Ufficio Relazioni Sindacali, avrà la facolta di far pervenire eventuali valutazioni in ordine ai criteri di priorità per la selezione del Personale.
Rispondi

Da: Prisca e il provino cinematografico30/09/2011 21:08:15
Un famoso regista si sarebbe recato nella scuola di Prisca per selezionare una bambina a cui far interpretare la pubblicità del famoso shampoo "Troccoli".

Lo spot doveva ritrarre una bambina dai lunghi capelli biondi e abboccolati mentre correva in un prato fiorito. Nella scena finale la telecamera inquadrava il volto della bimba e la battuta da pronunciare era la seguente: "Shampoo Troccoli, per boccoli a grappoli".

Le compagne di classe di Prisca erano tutte impazzite di gioia all'idea di poter diventare le protagoniste dello spot e avevano chiesto alle loro madri di pettinarle e acconciarle nel migliore dei modi in vista del provino.

Purtroppo le loro madri le avevano assecondate, e così il giorno dopo la scuola elementare era piena di bambine mascherate da donne adulte.

Prisca non badava granchè a queste cose: era una scolara di otto anni, amava correre e giocare con i suoi compagni e sentiva dentro di sé che avrebbe iniziato a guardarsi con più attenzione allo specchio non prima dei dodici anni.

    Il giorno precedente, a scuola, la sua compagna di classe Lavinia Van Gan le aveva detto:- Tu non potresti partecipare al provino nemmeno se lo volessi, perché hai capelli corti e scuri, cioè l'opposto di quello che ha chiesto il regista. Io invece sono perfetta, perchè ho boccoli biondi morbidi e fluenti, come dice mia madre.

    - Contente voi, contenti tutti.- aveva ribattuto Prisca senza darle troppa importanza.



Una volta rientrata a casa, raccontò a suo nonno quello che le aveva detto Lavinia Van Gan:- Lascia starnazzare quell'oca.- fece lui- Tu stai bene così, credi a me.

Prisca non si fece altre domande e insieme andarono a tavola per il pranzo.

L'indomani era il giorno fatidico e splendeva un gran bel sole. Il regista Mirko Talani aveva sistemato nel cortile della scuola tutte le sue cineprese assieme al resto della troupe: le bambine dai lunghi capelli biondi, tinti e abboccolati erano già in fila accompagnate dalle loro madri. Sembravano tutte uguali fra loro, sia le bambine che le madri.

A ricreazione Prisca scese anche lei in cortile per giocare ad acchiapparella con i suoi compagni: con i suoi capelli corti e spettinati poteva essere facilmente scambiata per un maschietto, anche perchè correva più veloce di molti di loro e pareva davvero impossibile acchiapparla.

Mentre Lavinia Van Gan stava recitando la sua battuta, "Shampoo Troccoli, per boccoli a grappoli", Prisca si vide accerchiata da quattro bambini che erano decisi a fermarla eliminandola dal gioco.

Senza pensarci troppo su, decise allora di arrampicarsi sull'albero che era dietro di lei, dove sperava che i suoi amici non sarebbero riusciti ad acciuffarla.

Il regista Mirko Talani notò la scena e ne rimase divertito, convinto però anche lui che Prisca fosse un maschietto.

Pure la maestra di Prisca si accorse allora dell'arrampicata sull'albero, e giustamente la rimproverò gridandole:- Prisca! Scendi subito da lì, rischi di romperti l'osso del collo!

Fu allora che il regista si accorse che quel folletto così agile era una femminuccia:

- Stop!- disse allora Mirko Talani.

- Non va bene come ho detto la battuta?- chiese preoccupata Lavinia Van Gan.

Mirko Talani sembrò non udirla neppure e disse invece a Prisca:- Si, scendi da quell'albero che potresti farti male. Dì un po', per caso sai sai anche cantare e fare le capriole?

- Abbastanza.- rispose lei con modestia.

- E allora prova a imparare queste poche battute,- le disse lui porgendole un copione- e poi torna qui da noi.

Per farla breve, Prisca venne scritturata da Mirko Talani per un allegro musical sulla vita di Calamity Jane, la mitica eroina del West, dove lei avrebbe interpreto la Calamity bambina.

La faccia di Lavinia Van Gan quando venne a sapere della notizia divenne bianca come il latte appena munto.

Prisca si divertì moltissimo a girare le scene del musical, a imparare le canzoni e  a eseguire perfino qualche semplice  passo di danza.

Ebbe anche modo di cavalcare un piccolo pony di nome Candido.

Terminato il film però, Prisca non pensò mai che da grande avrebbe desiderato  fare l'attrice.

Si è diplomata, si è laureata ed è diventata un'ottima insegnante di matematica.

Oggi che ha 35 anni lavora nelle scuole di periferia e salva tanti ragazzi dalle devianze della strada, è mamma di due bambini e si fa ancora un sacco di risate quando vede in TV gli spot dello shampoo Troccoli.
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Da: il punteruolo rosso30/09/2011 21:11:21
Il punteruolo rosso della palma (Rhynchophorus ferrugineus Olivier, 1790) è un coleottero curculionide, originario dell'Asia, micidiale parassita di molte specie di palme.
Indice
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    1 Distribuzione
    2 Descrizione
        2.1 Adulto
        2.2 Uova
        2.3 Larva
        2.4 Pupa
    3 Biologia
    4 Uso alimentare
    5 Ospiti
    6 Sintomi della infestazione
    7 Metodi di lotta
    8 Note
    9 Bibliografia
    10 Altri progetti
    11 Collegamenti esterni

Distribuzione [modifica]

Rhynchophorus ferrugineus è originario dell'Asia sudorientale e della Melanesia, dove è responsabile di seri danni alle coltivazioni di Cocos nucifera. A seguito del commercio di esemplari di palme infette la specie ha raggiunto negli anni ottanta gli Emirati Arabi e da qui si è diffusa in Medio Oriente (segnalata in Iran, Israele, Giordania e Territori palestinesi) ed in quasi tutti i paesi del bacino meridionale del Mar Mediterraneo (a partire dall'Egitto dove è stata segnalata per la prima volta nel 1992); risalita sino alla Spagna (prima segnalazione nel 1994), ha successivamente raggiunto la Corsica e la Costa Azzurra francese (2006). La prima segnalazione in Italia è del 2004 e si deve ad un vivaista di Pistoia che aveva importato delle piante dall'Egitto; nel 2005 viene segnalato in Sicilia e quindi in veloce diffusione verso il Nord della penisola: arriva in Campania, portando a morte centinaia di palme secolari in parchi pubblici e nei giardini privati, nel Lazio[1], torna in Toscana ed è infine anche in Liguria, Marche, Abruzzo e Puglia.

Per lo storico degli alberi Antimo Palumbo il parassita potrebbe portare all'estinzione delle palme nella città di Roma entro il 2015[2].

La causa della rapida diffusione è principalmente il commercio di esemplari di palma infestati dall'insetto e non riconosciuti tali.
Descrizione [modifica]
Adulto [modifica]

Lungo fra i 19 ed i 45 mm, presenta una livrea di colore rosso-brunastro, con macchioline nere nella parte superiore del torace. Possiede un lungo rostro ricurvo, che nel maschio è più accentuato e ricoperto da una fitta peluria brunastra, alla sua base sono inserite le antenne. La larghezza del corpo varia fra gli 11,5 e i 15,5 mm, le elitre presentano una fine striatura e sono di colore più scuro rispetto al pronoto. Lo scutello è lungo circa un quarto delle elitre, piuttosto ampio.
Uova [modifica]

Sono sottili, oblunghe, di colore bianco crema, lunghe in media 2.62 x 1.12 mm, la femmina ne depone un numero variabile fra qualche decina e molte centinaia.
Larva [modifica]

Le larve sono lunghe 35-50 mm, di colore biancastro con il capo marrone, l'apparato boccale masticatore è ben sviluppato e fortemente chitinizzato mentre il corpo bianco, composto da 13 segmenti, non è dotato di zampe.
Pupa [modifica]

La pupa misura in media 35 mm x 15 mm, ed è inizialmente di color bianco crema e quindi marrone negli stadi più avanzati.

    Larva

    Bozzolo

    Pupa

    Esemplare adulto

Biologia [modifica]

Gli adulti di Rhynchophorus ferrugineus sono attivi sia di giorno che di notte. Sono abili volatori, in grado di raggiungere nuovi ospiti nel raggio di 1 km.

La oviposizione avviene solitamente in corrispondenza delle porzioni più giovani e tenere della pianta o in ferite del tronco o del rachide fogliare. Una femmina può deporre sino a 200 uova per volta.

Dopo la schiusa le larve si dirigono verso l'interno della pianta, scavando gallerie grazie al robusto apparato masticatorio e danneggiando soprattutto la zona del tronco immediatamente sottostante alla corona foliare. Il periodo larvale dura in media 55 giorni.

Le larve si impupano in genere alla base della pianta, formando dei bozzoli ovali di fibre di palma all'esterno del tronco. Dopo l'emergenza dalla pupa gli adulti rimangono all'interno di tali bozzoli per 4-17 giorni (media 8 giorni), raggiungendo la maturità sessuale.

Il ciclo vitale completo, dall'uovo allo sfarfallamento, dura in media 82 giorni. Gli adulti hanno una durata di vita di circa 2-3 mesi.

È stato stimato che, in assenza di fattori limitanti, una singola coppia di Rhynchophorus ferrugineus possa dare vita, nell'arco di 4 generazioni, a circa 53 milioni di esemplari.
Uso alimentare [modifica]

Presso gli Iatmul, una popolazione indigena della Papua Nuova Guinea, le larve di Rhynchophorus ferrugineus costituiscono un importante elemento della dieta, arrivando a rendere conto di circa il 30% del fabbisogno proteico e costituendo la principale fonte di zinco e ferro.[3]
Ospiti [modifica]

Rhynchophorus ferrugineus colpisce parecchie specie di Arecaceae tra cui le più diffuse palme ornamentali del Mediterraneo, Phoenix canariensis e Phoenix dactylifera, ma anche specie di interesse economico quali la palma da cocco (Cocos nucifera) e la palma da olio (Elaeis guineensis). Altre specie su cui sono stati segnalati attacchi sono Areca catechu, Arenga pinnata, Borassus flabellifer, Calamus merillii, Caryota maxima, Caryota cumingii, Corypha gebanga, Corypha elata, Livistona decipiens, Metroxylon sagu, Oreodoxa regia, Phoenix sylvestris, Sabal umbraculifera, Trachycarpus fortunei, Washingtonia sp..
Occasionalmente può anche attaccare Agave americana e Saccharum officinarum.
Alcune specie, quali la palma nana Chamaerops humilis, erano ritenute immuni all'infezione grazie ad una secrezione gommosa che sembrava impedire l'attecchimento del parassita[4], mentre sono documentati attacchi anche a queste specie.[5]
Sintomi della infestazione [modifica]
Esemplare di palma infestata dal Rhynchophorus ferrugineus (a destra)

La infestazione può essere a lungo asintomatica e manifestarsi solo in una fase avanzata.
I primi sintomi sono rappresentati da un anomalo portamento della chioma, che assume un caratteristico aspetto divaricato "ad ombrello aperto". Nei casi più gravi si arriva alla perdita completa delle foglie, per cedimento del rachide fogliare, per cui la pianta appare come "capitozzata".

Nello stadio terminale della infestazione si produce un vero e proprio "collasso" della pianta: solo a questo punto le colonie di curculionidi abbandonano la pianta attaccata migrando su un nuovo esemplare.
Metodi di lotta [modifica]

Il controllo del Rhynchophorus ferrugineus è problematico e molto difficile a causa del concorso di molteplici fattori che favoriscono il fitofago. Gli adulti si muovono con facilità e possono eludere eventuali barriere di protezione o di contenimento espandendo i focolai d'infestazione.

I trattamenti chimici curativi richiedono l'impiego di insetticidi sistemici e una diagnosi precoce dell'infestazione; trattamenti curativi tardivi, oltre ad essere inutili per risolvere l'attacco nella pianta infestata, sono anche di scarsa efficacia. I trattamenti chimici preventivi possono avere una loro efficacia come barriera chimica, tuttavia presuppongono l'impiego di prodotti attivi per contatto, dotati anche di una certa tossicità, e la copertura di tutta la pianta con l'irrorazione. Il trattamento di esemplari di grandi dimensioni, che espone al rischio di fenomeni di deriva, e l'intervento in aree urbane pongono inoltre vincoli nella scelta del principio attivo subordinando l'efficacia alla tutela della salute pubblica.

L'impiego di antagonisti naturali è ancora in fase di studio e al momento non ci sono ancora prospettive di applicazione significative: gli Artropodi ausiliari si sono finora rivelati insufficienti a contenere la dinamica della popolazione. Migliori prospettive sono offerte dall'impiego degli entomopatogeni, in particolare Virus agenti della poliedrosi citoplasmatica e Nematodi. L'efficacia di questi ultimi, almeno in ambito sperimentale, sarebbe stata messa in evidenza da ricerche condotte in Spagna nell'impiego sia preventivo sia curativo: la liberazione di adulti su piante preventivamente trattate con Nematodi ha prodotto una mortalità del 100%; sembra inoltre che i Nematodi siano in grado di penetrare nelle gallerie e raggiungere le larve, permettendo perciò un intervento anche in sede curativa.[6]

L'impiego delle trappole, largamente sperimentato in diverse regioni dell'Asia, del Medio Oriente e in Spagna, ha messo in evidenza l'utilità accessoria sia nel mass trapping sia nel monitoraggio della popolazione di adulti. Le indicazioni riportate in letteratura sul grado di efficacia sono discordanti, tuttavia mettono in evidenza una maggiore efficacia dell'uso di attrattivi combinati (feromone e attrattivi alimentari a base di zucchero) e l'importanza della disposizione delle trappole in relazione all'altezza. Sulla base dei risultati finora conseguiti è presumibile che la tecnologia debba essere ancora raffinata per migliorare ulteriormente le prospettive di successo.

Scarsi risultati hanno finora prodotto le ricerche in merito alla possibilità di sfruttamento della tecnica del maschio sterile.

Interessanti sono le prospettive di adozione di tecniche di lotta integrata, sulla base dei risultati di prove condotte in Medio Oriente. In generale la lotta integrata presuppone l'adozione di tecniche combinate che agiscono a vari livelli: monitoraggio della popolazione, ricorso al mass trapping, esame delle palme ai fini di una diagnosi precoce, misure di profilassi che consistono nell'eliminazione dei possibili siti di riproduzione, nella bonifica dei possibili focolai d'infestazione (es. giardini e palmizi abbandonati), mantenimento delle piante in buono stato fitosanitario, ricorso ai trattamenti chimici preventivi e curativi, ricorso a regolamenti che impongono misure fitosanitarie, educazione e divulgazione. L'adozione di tecniche combinate ha permesso di ottenere anche un successo nell'eradicazione (Israele), sia pure in un contesto locale e circoscritto. La letteratura cita anche la possibilità di sviluppo di metodi di diagnosi precoce più o meno singolari, come l'impiego dei cani o il rilevamento del tasso di traspirazione, che nelle palme infestate s'intensifica.

In ambienti di recente introduzione, come in Italia, è di fondamentale importanza la profilassi al fine di evitare l'espansione del fitofago, intervenendo precocemente sui focolai d'infestazione. In proposito, sulla base delle difficoltà oggettive di diagnosticare precocemente gli attacchi e d'intervenire con interventi curativi, si rivelano di particolare importanza le seguenti azioni:

    il monitoraggio da parte degli Osservatori fitosanitari;
    il mantenimento delle palme in buone condizioni nutrizionali e fitosanitarie, in quanto la suscettibilità agli attacchi da parte degli insetti xilofagi aumenta nelle piante in condizioni di stress o comunque indebolite;
    l'adozione di tecniche di potatura e cure che riducano i possibili siti di penetrazione dell'insetto;
    la distruzione dei focolai d'infestazione, rappresentati da palme attaccate, adottando accorgimenti finalizzati ad impedire lo sfarfallamento degli adulti (rimozione delle palme, allestimento di barriere fisiche di contenimento, distruzione con la trinciatura e con la bruciatura in tempi brevissimi).

    Dettaglio del rostro di un esemplare maschio

    Dettaglio del rostro di un esemplare femmina

    Adulto (genere incerto)

    Cinque adulti (genere incerto) in un acquario di plastica, con il loro pasto di frutta marcia
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Da: osama01/10/2011 00:16:48
Osāma bin Muhammad bin ¿Awaá bin Lāden, più noto come Osāma bin Lāden o Bin Lāden (in arabo: أساÙة بÙ ÙحÙد بÙ عÙض بÙ ÙادÙ, Usāma b. Muhammad b. Awāá b. Lādin; Riyad, 10 marzo 1957 - Abbottabad, 2 maggio 2011), è stato un militante terrorista fondamentalista islamico sunnita, fondatore e leader di al-Qā¿ida, la più nota organizzazione terroristica internazionale, attiva a partire dalla fine del XX secolo.

Indice [nascondi]
1 Varianti del nome "bin Laden"
2 Biografia
2.1 Origini e adolescenza
2.2 Guerrigliero in Afghanistan
2.3 Nascita di al-Qā¿ida
2.4 Guerra santa
2.5 Attentati terroristici contro gli Stati Uniti dell'11 settembre 2001
2.6 Localizzazione di Bin Laden
2.7 La morte
3 Note
4 Bibliografia
5 Voci correlate
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni


Varianti del nome "bin Laden"  [modifica]
Il nome Osāma - traslitterazione fonetica di Usāma (bin Lāden - secondo la pronuncia saudita - o Ibn Lādin, secondo la pronuncia "classica") - è quello maggiormente citato nei rapporti dell'FBI e dai mass media di lingua anglosassone. Altre traslitterazioni meno corrette sono: Ussamah Bin Ladin, Oussama Ben Laden, come pure Binladen. Letteralmente la dicitura "Bin Lāden" non è un cognome ma un semplice nasab (patronimico) che significa "figlio di Lāden", equivalente nella sua realtà fonetica al grafico Ibn Lādin.

Osāma è stato abbinato a parecchi alias, quali "il Principe", "Il Principe del terrore", "lo Sceicco del terrore", "l'Emiro", "Abu Abd Allah", "Mujahid Shaykh" e "Hajji".

Biografia  [modifica]
Origini e adolescenza  [modifica]
Nato da Muhammad bin Awād bin Lāden (1908-1967)[1] e dalla siriana Hamida al-Attas, sua decima moglie, Osāma bin Lāden è stato il diciassettesimo di cinquantadue fratelli e fratellastri.[2] Suo padre era un self made man originario dello Yemen del Sud, attivo nel settore delle costruzioni e in stretti rapporti con la famiglia reale saudita.

I genitori di Osāma divorziarono poco dopo la sua nascita. Osama visse con la madre e il suo nuovo marito Muhammad al-Attas. Con al-Attas la madre ebbe altri tre figli e una figlia[1].

Cresciuto nell'insegnamento della cultura e della religione musulmana fedele alla Shar«¿a (Allāh è spesso invocato da Osāma nelle sue interviste), Osama fa riferimento alla corrente dell'Islam wahhabita[3], dal nome dal suo fondatore Muhammad b. ¿Abd al-Wahhāb, che predica un ritorno alla religione delle origini con la cancellazione di tutte le innovazioni apportate dallo svolgersi del tempo.

Ancora adolescente viene mandato a studiare nell'Università Re ¿Abd al-¿Az«z di Gedda e si laurea in Economia in vista di un suo inserimento professionale nell'azienda paterna (il Saudi Binladin Group), specializzata nell'edilizia e nell'esecuzione di grandi lavori infrastrutturali. A diciassette anni sposa una ragazza siriana, la prima delle sue quattro mogli. Nel 1979 consegue anche un diploma in ingegneria civile, nella stessa università di Gedda. Nel 1971, quando aveva quattordici anni, visita insieme a due fratelli la Oxford University. Il periodo trascorso in Gran Bretagna del giovane Osāma è documentato da alcune istantanee pubblicate dopo i fatti dell'11 settembre dalla stampa occidentale.

Guerrigliero in Afghanistan  [modifica]
Nel 1979, ventiduenne, Bin Lāden si avvicinò alla causa dei Mujahidin impegnati nella guerriglia islamista avversa al governo filo-sovietico dell'Afghanistan, organizzando alcuni anni dopo (1984) un nuovo fronte, chiamato Maktab al-Khidamat (MAK), con il compito di convogliare denaro, armi e combattenti per la guerra afgana.

Il MAK di bin Laden non ricevette[4] finanziamenti dalla CIA che - secondo lo stesso Consigliere per la Sicurezza Nazionale del presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter, Zbigniew Brzezinski - in quel tempo intervenne direttamente ed indirettamente (attraverso i Servizi Segreti pakistani) nel finanziamento, nella fornitura di armi (inclusi i missili contraerei spalleggiabili Stinger), nella preparazione e nell'assistenza logistica ai guerriglieri afgani.

Nascita di al-Qā¿ida  [modifica]
Per approfondire, vedi la voce al-Qa'ida.

La nascita dell'organizzazione terroristica di al-Qā¿ida, in principio una formazione preparata per la guerriglia, risale attorno al 1988. Quando Osāma lasciò il MAK, molti dei suoi militanti confluirono nella nuova organizzazione. Osannato come eroe in Arabia Saudita, Bin Lāden non si mostrò tenero verso la sua patria, lamentando in occasione della Guerra del Golfo del 1991 un'eccessiva dipendenza militare del suo paese nei confronti degli Stati Uniti. Seguì una incrinatura dei rapporti, ed una rottura definitiva, con la monarchia araba. Nello stesso 1991 decise di fissare in Sudan la propria base operativa ad al-Khartum, in via Mc Nimr. Tre anni dopo, ammettendo il suo coinvolgimento in attentati compiuti a Riyad e Zahran, perderà la cittadinanza saudita.

Si sospetta che, con l'aiuto di organizzazioni ufficialmente presunte alla carità verso i musulmani (una delle quali fondata dallo stesso cognato Muhammed Jamāl Khal«fa),[5] espanse successivamente il proprio raggio di attività inviando esponenti della propria organizzazione nel sud est asiatico ed in Africa, Europa e Stati Uniti con lo scopo di reclutare nuovi affiliati per al-Qā¿ida e radicare il fondamentalismo islamico.

Nel 1996 il Sudan espulse Bin Laden, che fu costretto ad un ritorno in Afghanistan. Con al-Qā¿ida, Bin Laden avrebbe anche finanziato nel 1997 l'uccisione di un gruppo di turisti a Luxor, in Egitto.[6]

Nel 1999 la CIA si occupò di addestrare ed equipaggiare segretamente un commando di circa 60 uomini dei servizi segreti pakistani con l'obiettivo di farli entrare in Afghanistan per catturare o uccidere Osama bin Laden.[7]

Guerra santa  [modifica]
Il primo attacco di Bin Lāden contro gli Stati Uniti avvenne contro un gruppo di soldati alloggiati in un albergo nello Yemen: i militari erano però partiti due giorni prima per la Somalia. Nel bombardamento dell'hotel morirono due turisti austriaci.[8]

Secondo alcune fonti Osāma avrebbe anche ideato e diretto l'attentato al World Trade Center nel 1993[9] e pianificato, con la complicità del terrorismo indonesiano, il progetto Bojinka,[10] sventato a Manila il 6 gennaio 1995.

Il 23 febbraio 1998, Osāma fu uno dei cinque firmatari (fra cui l'emiro Ayman al-Zawāhir«, fondatore della Jihad islamica egiziana) di una fatwa (editto o proclama religioso) diretta a nome del Fronte islamico mondiale contro "ebrei e crociati". In essa si sosteneva testualmente che «uccidere gli americani ed i loro alleati, civili e militari, è un dovere individuale per ogni musulmano che possa farlo in ogni paese ove sia possibile, per giungere alla liberazione della moschea al Aqsā di Gerusalemme e della Sacra Moschea della Mecca (che circonda la Ka¿ba) e scacciare le loro armate dalle terre dell'Islam». Tutto ciò - proseguiva la fatwa - «secondo le parole dell'onnipotente Allāh: combattete i pagani tutti insieme come essi combattono voi tutti insieme, combatteteli fino a quando non ci saranno più tumulti od oppressioni e fintanto che non prevalga la giustizia e la fede in Allah».[11]

Il presidente americano Bill Clinton ordinò il congelamento di ogni bene di Bin Lāden in America, ma data la tardiva decisione nulla fu trovato. Contestualmente autorizzò la sua cattura e, se necessario, la sua uccisione, come nel caso del fallito lancio di missili da crociera contro la sua presunta base nell'agosto 1998.[12] Posta sul capo di bin Lāden una taglia di 25 milioni di dollari, per chiunque avesse fornito informazioni utili alla sua cattura, gli Stati Uniti convinsero nel 1999 le Nazioni Unite a imporre sanzioni contro l'Afghanistan nel tentativo di forzare il regime talebano a estradarlo.

La CIA pagò 140.000 sterline affinché Siddiq Ahmed, agente dei servizi sauditi assoldato dal principe Salmān bin ¿Abd al-¿Az«z, avvelenasse Bin Laden, ma la spia riuscì solo parzialmente; Bin Laden riuscì per poco a salvarsi, pur rimediando la malattia ai reni di cui ha sofferto fino alla morte.[13]

Attentati terroristici contro gli Stati Uniti dell'11 settembre 2001  [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Attentati dell'11 settembre 2001.

Il secondo aereo che si schianta contro il World Trade Center.Bin Lāden ha ammesso il suo diretto coinvolgimento negli atti terroristici contro gli Stati Uniti dell'11 settembre 2001 poco dopo gli episodi[14] e più esplicitamente il 29 ottobre 2004 con un video trasmesso dall'emittente del Qatar, Al Jazeera,[15] pochi giorni prima delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. In precedenza non aveva comunque mancato di definire più volte gli Stati Uniti un paese ostile all'Islam e un nemico dichiarato da combattere "con ogni mezzo" in nome della Jihād. Fra le registrazioni video, effettuate presumibilmente in Afghanistan e diffuse nei giorni immediatamente successivi all'11 settembre dall'emittente Al Jazeera, una in particolare aveva mostrato lo stesso Osāma parlare dell'attentato in termini che - secondo gli analisti dei servizi segreti statunitensi - lasciavano pochi dubbi su una sua partecipazione al piano d'attacco.

A seguito degli attentati alle Twin Towers di New York e al Pentagono di Arlington (Virginia)[16][17], Bin Laden fu ricercato dal FBI e da diversi governi.[18] Figurava al primo posto nella lista dei ricercati dall'FBI[19], non soltanto per i fatti dell'11 settembre, poiché per tali atti terroristici a occuparsene è direttamente il Dipartimento di Stato statunitense, il quale ha messo su Bin Laden una taglia di 25 milioni di dollari[20], poi raddoppiata a 50 milioni di dollari nel 2007[21].

Localizzazione di Bin Laden  [modifica]
L'ultima localizzazione di Bin Lāden risaliva al 2001 nella zona di Kandahar, Afghanistan. Dopo l'attacco dell'11 settembre gli Stati Uniti chiesero al governo dei Talebani l'estradizione di Bin Lāden, senza ottenerla. Questo rifiuto fu uno dei motivi riportati dalle fonti ufficiali statunitensi per il successivo attacco militare all'Afghanistan in cui lo stesso governo talebano fu rovesciato. I tentativi di trovare e catturare Osāma da parte dei contingenti militari americani in azione in Afghanistan non ebbero successo, nonostante massicci attacchi aerei compiuti nell'area di confine tra Afghanistan e Pakistan, in special modo nella zona montuosa ricca di grotte di Tora Bora, nella quale si riteneva che il capo di al-Qā¿ida potesse essersi nascosto (qui avvenne la battaglia di Tora Bora). Furono più volte proposte ipotesi che Bin Laden fosse stato ucciso in quei raid o che fosse morto per cause naturali a causa delle sue precarie condizioni di salute.

Sempre secondo l'FBI, Bin Lāden fu responsabile anche degli attentati compiuti contro le ambasciate degli Stati Uniti a Dar es Salaam (Tanzania) e Nairobi (Kenya) che causarono la morte di oltre duecento persone,[22] e di altri attacchi terroristici in varie parti del mondo.

Alla vigilia del sesto anniversario dell'attacco agli Stati Uniti dell'11 settembre 2001, la CIA rivelò di aver ricevuto un nuovo video di Osāma bin Lāden.[23] Bin Laden nel video cita Sarkozy. Nel video Bin Lāden sarebbe ritratto sullo sfondo e leggerebbe il testamento di uno dei terroristi delle Twin Towers, Wal«d al-Shehri.

Nel settembre 2006, dopo che alcuni giornali francesi diffusero la notizia della sua morte per febbre tifoide (poi smentita),[24] fu ipotizzato un cattivo stato di salute di Bin Lāden, che sarebbe perdurato per alcuni anni.

Il 21 marzo 2008, Bin Laden inviò due audiomessaggi, in uno dei quali minacciava di morte papa Benedetto XVI che venne difeso da Bill Clinton.[25]

Il 28 aprile 2009 comparve la notizia, poi smentita, secondo cui il presidente pachistano Asif Ali Zardari dichiarava che l'intelligence del suo Paese riteneva morto il leader di al-Qā¿ida, pur non avendo prove certe della stessa[26].

Il 3 giugno 2009 il canale televisivo Al Jazeera trasmise un messaggio di Bin Laden che metteva in guardia i musulmani e il mondo intero da ciò che è per lui l'"imbroglio Obama", accusando il Presidente degli Stati Uniti di disprezzare, come il suo predecessore George W. Bush, l'Islam[27].

Messaggi audio furono trasmessi via Internet in data 13 e 25 settembre 2009. Nel primo Bin Laden celebrava l'ottavo anniversario degli attentati dell'11 settembre 2001, definendo Barack Obama incapace di fermare i conflitti interni in Iraq e Afghanistan, e facendo un appello al popolo statunitense affinché si liberasse da quella da lui definita "lobby israeliana", contro la quale furono rivolti anche gli attacchi del 2001[28]. Nel secondo faceva invece appello alla popolazione europea, condannando l'alleanza NATO nella guerra in Afghanistan e il non rispetto dei diritti umani all'interno del conflitto, ricordando infine gli eventi degli attentati del 7 luglio 2005 a Londra e degli attentati dell'11 marzo 2004 a Madrid[29].

Il 24 gennaio 2010 rivendicò, in un messaggio audio, un fallito attentato a un aereo negli Stati Uniti il 25 dicembre 2009, chiamando "eroe" l'attentatore; inoltre intimò al presidente Obama di annullare la stretta alleanza statunitense con Israele, esprimendo compassione per le sofferenze che la popolazione subisce nella Striscia di Gaza, perché solo con la fine di questa alleanza e la pace in Palestina, afferma al-Qā¿ida, potrà far cessare gli attentati[30].

Il 29 gennaio 2010 Bin Laden rilasciò dichiarazioni su argomenti differenti rispetto ai precedenti messaggi, tra cui i cambiamenti climatici. Accusò gli Stati Uniti di non aver rispettato il protocollo di Kyoto, diventando così, insieme agli altri paesi industrializzati, i maggiori responsabili dell'effetto serra. Inoltre parlò di economia; affrontò l'argomento della grave crisi economica del 2009, attribuendone la colpa all'economia statunitense, ed invitò il mondo al boicottaggio dei prodotti statunitensi e del dollaro[31].

Il 25 marzo 2010 Bin Laden ritornò all'uso di un linguaggio duro e minaccioso, in un audiomessaggio diffuso da Al Jazeera, nel quale minacciava, dopo essersi lamentato col popolo americano del proseguimento della Guerra in Afghanistan, di far uccidere qualunque ostaggio statunitense catturato dai suoi affiliati se fossero stati condannati a morte coloro che erano stati le menti degli attentati dell'11 settembre 2001 ed i loro compagni detenuti a Guantanamo.

In data 1 ottobre 2010 fece comparire un messaggio audio sul web dove parlava dei rischi connessi ai cambiamenti climatici e della povertà. Dava inoltre consigli agli agricoltori del Sudan riguardo ai problemi comportati dalla desertificazione, ed espresse il suo cordoglio alle vittime dell'alluvione del 2010 in Pakistan, chiedendo un'azione più incisiva dei governi e criticando la scelta del Pakistan di destinare solo l'1% dei suoi bilanci ai poveri. Ha fatto gli auguri ai musulmani per la fine del Ramadan[32].

Il 21 gennaio 2011 Osama Bin Laden rivolse una dura minaccia alla Francia affermando che se essa non avesse ritirato i propri soldati l'Afghanistan, gli ostaggi francesi, sequestrati da cellule di al-Qā¿ida in Niger, sarebbero stati uccisi, per colpa della subalternità di Nicolas Sarkozy agli USA.

La morte  [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Morte di Osama bin Laden.

Modello del rifugio dove si nascondeva Osama bin LadenAlle 00:05 del 2 maggio 2011,[33] nelle prime ore dopo mezzanotte, data ed ora del fuso orario del Pakistan, i Navy SEAL (le forze speciali della marina statunitense) hanno condotto un'azione ad Abbottabad, vicino ad Islamabad, presso il rifugio del leader di al-Qā¿ida, individuato grazie ad un'operazione di intelligence condotta fin dall'agosto dell'anno precedente e lo hanno ucciso in un conflitto a fuoco. Nella stessa notte del 1º maggio 2011 (fuso orario di Washington, ove non era ancora passata la mezzanotte), il Presidente degli Stati Uniti d'America, che aveva seguito l'intera operazione attraverso microcamere poste sugli elmetti dei militari, ne ha annunciato la morte.[34]

L'azione militare è stata condotta da una unità dei Navy SEAL.[35] Nell'azione sarebbero morti altri membri del gruppo di comando di bin Laden, o della sua famiglia.[36]

La scelta di utilizzare l'azione mirata portata in loco dal commando, in luogo del lancio di una bomba convenzionale aviolanciata e guidata, ad altissimo potenziale, sarebbe stata presa per limitare morti e distruzioni, dato che nel fabbricato dove era alloggiato bin Laden risiedevano almeno 20 persone, fra cui alcune donne e bambini.[36]

Le modalità di conduzione dell'operazione hanno tuttavia suscitato alcune critiche.[37] Tra gli altri: l'ex-cancelliere tedesco Helmut Schmidt, che ha evidenziato «una chiara violazione delle leggi internazionali»;[38] il Ministro svizzero Ueli Maurer,[39] che ha accusato Obama di «elevare il terrorista al suo stesso livello».

Note  [modifica]
^ a b Letter From Jedda, Young Osama, How he learned radicalism, and may have seen America, by Steve Coll, The New Yorker Fact, Issue of 2005-12-12, posted 2005-12-05.
^ Cfr. il pezzo di Steve Coll sul The New Yorker del 12 dicembre 2005 ( URL consultato il 20 ottobre 2008).
^ Lisa Beyer. «The Most Wanted Man In The World». Time, 24 settembre 2001. URL consultato in data 27 aprile 2008.
^ Recensione: La Guerra Segreta della CIA
^ Su Muhammed Jamāl Khal«fa e sul suo presunto ruolo di finanziatore e fiancheggiatore
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^ «Arriva Obama, Bin Laden lo attacca». Il Corriere della Sera, 3 giugno 2009. URL consultato in data 19 settembre 2009.
^ Bin Laden: messaggio agli americani per l'anniversario dell'11 settembre Infopal Agenzia stampa informazione Palestina, Territori palestinesi occupati, Striscia di Gaza
^ Ultimatum di Bin Laden all' Europa - Repubblica.it » Ricerca
^ Osama, messaggio a Obama «Nostro l'attacco di Natale» - Corriere della Sera
^ Osama Bin Laden «verde» Attacco agli Usa sul clima e dollaro - Corriere della Sera
^ Lastampa.it. URL consultato il 05-10-2010.
^ (EN) Comunicato stampa del governo pakistano (ministero degli affari esteri)
^ Redazione. «Osama bin Laden is dead, Obama announces». Guardian, 2 maggio 2011.
^ «bin Laden ucciso da commando Navi Seals». Ansa, 2 maggio 2011.
^ a b Angelo Acquaro. «Osama bin Laden ucciso in Pakistan Obama: "Giustizia è fatta"». La Repubblica, 2 maggio 2011.
^ AGI, Bin Laden, l'Onu vuole divulgaizone piena e accurata dei fatti.Sorpresa, Obama ora è il commander in chief
^ Lettera 43, Schmidt critica Obama
^ Swissinfo, Mauer critica Obama: Ha reso bin Laden un martire
Bibliografia  [modifica]
Bin Laden Osama; a cura di Bruce Lawrence, Messaggi al mondo: la prima analisi delle dichiarazioni di Osama bin Laden in interviste, lettere, comunicati via internet, registrazioni audio e video, Roma, Fandango libri, 2007.
Jean-Pierre Milelli, Al-Qaeda. I testi, Roma-Bari, Laterza, 2006.
Voci correlate  [modifica]
Abd Allah Azzam
al-Qaeda
Al-Sahab
Attentati dell'11 settembre 2001
Ayman al-Zawahiri
FBI Ten Most Wanted Fugitives
Terrorismo islamico
Salem bin Laden
Mohammed bin Laden
Saudi Binladin Group
Famiglia bin Laden
Che fine ha fatto Osama Bin Laden?
Altri progetti  [modifica]
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Osama bin Laden
Wikinotizie contiene notizie di attualità su Osama bin Laden
Wikiquote contiene citazioni di o su Osama bin Laden
Collegamenti esterni  [modifica]
(EN) Immagini di Osama bin Laden (archiviato dall'url originale)
(EN) Profilo di Bin Laden di BBC News
(EN) Chi è Osama bin Laden
(EN) Interpol
(EN) Frontline - intervista ad Osama bin Laden
(EN) (PDF) Intervista di Peter Arnett per la CNN
(EN) Approfondimento della CNN
(EN) BBC: la visita a Oxford
(EN) Finanziamenti USA a fondamentalismo islamico
(EN) ABC News: finanziamenti familiari a bin Laden
(EN) ABC News: intervista sulla Fatwa del 1998
(EN) Il rapporto con Khalid Sheikh Mohammed
(EN) Sito della multinazionale di famiglia Saudi Binladin Group
Osama Bin Laden. Il nemico perfetto., La Storia Siamo Noi, Rai educational
Osama bin Laden, Correva l'anno, Rai educational
Predecessore: Capo di Al-Qaeda Successore: 
sconosciuto 1986 - 2 maggio 2011 Ayman al-Zawahiri
Rispondi

Da: Insetti del legno01/10/2011 00:58:53
Le termiti (Isoptera Brullé, 1832) (dal greco iso, "uguale", e ptera, "ali") sono un ordine di insetti terrestri, sociali, di piccole o medie dimensioni [1], noti allo stato fossile già nel Terziario.

Indice [nascondi]
1 Presentazione
2 Tassonomia
3 Morfologia e anatomia
3.1 Morfologia
3.2 Anatomia
4 Polimorfismi funzionali
4.1 Casta riproduttiva
4.1.1 Anfigonici immaginali
4.1.2 Anfigonici neotenici
4.1.3 Pseudoimmagini
4.1.4 Anfigonici inutilizzati
4.2 Casta sterile
4.2.1 Soldati
4.2.2 Operai
4.2.3 Pseudoergati
4.2.4 Intercaste
5 Regolazione sociale delle caste
6 Fondazione delle società
6.1 Sciamatura
6.2 Propaggine
6.3 Sociotomìa
7 Sviluppo e longevità
8 Nutrimento
9 Nidi e nidificazione
10 Agricoltura
11 Sinfili termitofili
12 Prevenzione
13 Difesa
14 Bibliografia
15 Note
16 Altri progetti
17 Collegamenti esterni


Presentazione  [modifica]Sono insetti alati [2], meiotteri o atteri, con livree di colori uniformi, pallidi o poco vivaci, e con esoscheletro di solito di debole o mediocre consistenza [3].

Presentano un polimorfismo anfipecilico, con maschi e femmine fecondate inizialmente alati [4] e maschi e femmine sterili (operai e soldati) sempre atteri, monomorfici o polimorfici.

Le termiti sono organismi xilofagi (cioè divorano legno); la loro importanza ecologica dipende dal fatto che l'equivalente di un terzo di tutta la materia prodotta ogni anno dalle piante viene divorata da loro. In un ecosistema terrestre, la produzione di materia vivente è pressoché ininterrotta, e se essa non venisse demolita con una velocità correlata a quella con cui viene formata, dopo poco tempo il sistema entrerebbe in crisi, perché verrebbero a mancare sia lo spazio per i nuovi organismi, sia i materiali per continuare la produzione. La distruzione del legno, delle altre parti vegetali e degli altri residui organici, assicura la liberazione di nutrienti nel terreno che, in tal modo, diviene fertile.

Con le loro robuste mandibole esse frantumano la massa legnosa e se ne nutrono; inoltre l'alimento viene distribuito tra gli individui della colonia mediante il rigurgito bocca a bocca (trofallassi oro-orale), o anche mediante trofallassi oro-anale.

Con la trofallassi le termiti si passano anche i protozoi ed i batteri simbionti. I batteri sono utili per la digestione della cellulosa, che essi trasformano in lipidi. Molto spesso essi sono ospitati nei protozoi che, in cambio dei nutrienti lipidici, forniscono loro l'ambiente adatto ed altri prodotti metabolici.
Solo una piccola parte dei protozoi viene digerita dalle termiti, quale alimento proteico per sopperire alla mancanza di proteine nel legno. Si ha, dunque,una cooperazione fra le popolazioni di batteri e di protozoi, nei quali i batteri possono penetrare attivamente, una cooperazione tra la termite e la comunità di microrganismi che vive nel suo intestino. Questa cooperazione riconduce la biocenosi al biotopo e chiude la catena trofica degli ecosistemi abitati dalle termiti.

Tassonomia  [modifica]L'ordine raccoglie circa 2800 specie raggruppate in cinque famiglie: Mastotermitidae, Hodotermitidae, Kalotermitidae, Rhinotermitidae, Termitidae.

Alcuni sistematici classificano, forse più opportunamente, gli Isoptera in sette Famiglie, scorporando i Termop*******e ed i Serritermitidae, ma su ciò non vi è ancora piena concordanza di pareri tra gli specialisti dell'Ordine.

In Italia sono presenti due specie in pianta stabile, il Kalotermitide Kalotermes flavicollis FABRICIUS ed il Rinotermitide Reticulitermes lucifugus ROSSI. Ultimamente si sta importando, causa trasporti internazionali, una nuova termite della famiglia dei Kalotermitidi, la Cryptotermes brevis, originaria della zona Indio-asiatica. È stata localizzata solo in alcune in città italiane, specialmente al centro-sud.

Morfologia e anatomia  [modifica] Morfologia  [modifica]Il capo è prognato o subprognato, libero, abbastanza mobile, di forma e dimensioni varie a seconda delle specie e/o delle caste; in certi casi ("soldati nasuti") è prolungato dorsalmente ed anteriormente in una sorta di tubulo al cui apice si apre il dotto della ghiandola frontale, frequentemente fornito di solco epicraniale variamente sviluppato.

Occhi e 2 ocelli, o mancanti.

Le antenne sono di modesta lunghezza, moniliformi, composte di un numero di antennomeri tra 9 e 32 [5].

Apparato boccale masticatore. Labrum sviluppato, ma assai variabile nella forma e talvolta allungatissimo. Mandibole robuste, di forma e dimensioni varie, talora (nei soldati) enormi, mostruose o asimmetriche, talora piccolissime o subatrofiche. Mascelle con lobi distinti, galea spesso bisegmentata, lacinia sclerificata e distalmente fornita di formazioni spiniformi, palpi 5-articolati. Labium con submento e mento fusi assieme e con premento provvisto di glosse, paraglosse e palpi 3-articolati. Collo con scleriti cervicali.

Torace depresso e con noti ampi. Protorace libero ed a volte più grande dei segmenti seguenti; questi ultimi sono simili tra loro.

Zampe ambulatorie, simili tra loro, con coxe grandi e ravvicinate, tarsi comunemente di 4 articoli, raramente 5-articolati o imperfettamente 5-articolati, pretarsi con 2 unghie e forniti, o no, di arolio.

Ali grandi, membranose, subuguali (da cui il nome) [6], con venulazione primitiva o ridotta, e priva di nervature trasverse (queste ultime spesso sostituite da un finissimo ed irregolare reticolo); ad eccezione dei Mastodermatidi, le ali presentano subprossimalmente una linea trasversa preformata di rottura (detta "solco omerale"), lungo la quale si spezzeranno dopo il volo prenuziale, lasciando attaccata al torace la cosiddetta "squama omerale".

Addome sessile, composto da 10 uriti, con l'XI urotergo fuso con il X, e l'XI urosterno ridotto e rappresentato da un paio di paraprocti. VII urosterno molto grande nella femmina, in cui ricopre, completamente o parzialmente, l'VIII ed il IX. IX urosterno provvisto, o no, di stili in ambedue i sessi [7]. Cerci 1-8 articolati.

Anatomia  [modifica]Sistema nervoso. Apparato centrale variamente sviluppato, in relazione al cerebro ed agli occhi, nella casta riproduttrice ed in quella sterile. 3 gangli toracici e 6 addominali.

Apparato digerente. Canale alimentare più o meno convoluto, con stomodeo fornito di ingluvie e di ventriglio ad armatura più o meno sviluppata. Mesenteron abbastanza lungo e tubolare e provvisto, nelle specie più primitive, di 4-5 ciechi gastrici. Proctodeo con colon spesso separato dall'ileo mediante una valvola, assai dilatato nelle specie che ospitano Protozoi simbionti.

Apparato tracheale. Presenta 10 paia di stigmi (2 al torace e 8 addominali) e trachee anastomizzate.

Apparato circolatorio. Vaso dorsale sviluppato e 8-10 paia di ostioli.

Apparato escretore. Presenta 2-8 tubi malpighiani.

Apparato secretore. Ghiandole del labrum, in esso incluse, che sfociano nella volta alatina (mancano nelle immagini ed in qualche soldato); ghiandole mandibolari (in Kalotermes flavicollis Fabricius secondo Lambinet costituite da due tipi di cellule: grandi e secretrici e piccole generanti nuovi canalicoli ghiandolari); ghiandole labiali (o salivari) acinose, fornite di serbatoio e sfocianti nella prefaringe, particolarmente sviluppate negli operai, ed addirittura enormi nei soldati di Pseudacanthotermes Sjöst [8]; "ghiandola frontale", caratteristica dell'ordine (e delle Famiglie dei Rinotermidi e dei Termitidi), che si origina dalla differenziazione di un gruppo di cellule epidermiche della zona mediale-dorsale del capo, reperibile in tutte le caste, ma specialmente sviluppata e complessa nei soldati, dove assume talora [9] dimensioni tali da raggiungere l'estremità caudale dell'addome, sboccante mediante un poro che si apre in un'area depressa edepigmentata detta "finestra" o "fontanella" [10] innervata da un nervo fontanellare proveniente dal cerebro, la cui funzione è ancora problematica, ma in alcuni casi difensiva [11]. Ghiandole epidermali sternali ( negli urosterni IV, o V, ovvero , nelle Mastotermitidi, III, IV, V); queste ghiandole sono presenti in tutte le caste ma si involvono negli anfigonici funzionali, secondo Noirot, e secernono un fermone-traccia; numerose ghiandole tegumentali. Apparato endocrino retrocecebrale con corpi cardiaci fusi posteriormente e corpi allati pari.

Apparato riproduttore. Ovari a numero molto variabile di di ovarioli panostici, spermateca ed un paio di ghiandole colleteriche simmetriche, costituite da numerosi tubuli. Ovopositore formato da tre paia piccole valve in Mastotermes Froggart e dai rudimenti del loro primo paio in altri generi. Testicoli plurifollicolari, ghiandole accessorie variamente sviluppate e vescicole spermatiche più o meno ridotte. Gonotrema fra VII-VIII urosterno. Organo copulatorio membranaceo. Gli organi genitali nelle termiti sono ben sviluppati quasi solamente negli anfigonici. Negli operai e nei soldati essi si presentano più o meno abortiti, nonché talora completamente atrofizzati (come in Hospitalitermes monoceros Koen.) [12].

Polimorfismi funzionali  [modifica]
Polimorfismo funzionale di casta
A: re primario;
B: regina primaria;
C: regina secondaria;
D: regina terziaria;
E: soldati;
F: operaiaGli Isotteri sono Insetti paurometabolici o pseudoametabolici, con stadi più o meno pronunciati di quiescenza nello sviluppo postembrionale, ovipari e normalmente anfigonici. In qualche Genere è stata osservata partenogenesi telitoca.

Gli Isotteri vivono tutti in società coniugali persistenti (pluriannuali), costituite da un numero vario, talora enorme, di individui che presentano un polimorfismo anfipecilico molto notevole [13]. Nelle loro popolazioni è possibile infatti riconoscere due caste principali: quella dei riproduttori e quella degli "sterili", ambedue comprendenti tanto maschi quanto femmine, ed ambedue suscettibili di includere sottocaste temporanee o stabili, ed anche intercaste. Le caste spesso si confondono per via dell'esistenza di forme intermedie. La struttura castale poi varia a seconda delle Famiglie, Generi e Specie.

Casta riproduttiva  [modifica] Anfigonici immaginali  [modifica](detti anche "sessuati immaginali", "forme macrottere", "adulti di prima forma")

Rappresentano la casta ancestrale. Sono maschi e femmine aventi esoscheletro abbastanza consistente, livree dai colori piuttosto carichi, grandi ali membranacee, occhi composti normali, spesso due ocelli e gonadi perfettamente funzionanti. Fuoriescono dal nido per un volo prenuziale, dopo di che perdono le ali e fondano (in coppia) nuove società di cui divengono "reali veri" ("re" e "regina"). Le femmine, via via che progrediscono nell'età, subiscono un accrescimento post-metamorfico rimarchevole dell'addome (fisogastria), previa estensione delle sue membrane intersegmentali, che è limitato nelle specie primitive ma diviene grandissimo nelle specie più evolute che costituiscono colonie molto popolose.


Enorme sviluppo dell'addome in regina di Coptotermes formosanusL'addome può diventare centinaia di volte più grande di quanto era al momento della sciamatura; in esso si ha un enorme sviluppo degli ovari, gli ovarioli si allungano ed aumentano di numero fino ad alcune migliaia ed aumenta enormemente la massa di emolinfa; si riscontra anche un accrescimento del corpo adiposo, che si riorganizza, l'ingrandimento del vaso dorsale, l'ipertrofia delle trachee addominali, dei corpi faringei e dei corpi allati, l'allungamento dei tubi malpighiani, l'allungamento e la specializzazione del mesenteron [14]; nonché, per converso, la scomparsa (per istolisi) dei muscoli alari, la degenerazione di quelli mandibolari, della parte interna degli occhi, delle ghiandole salivari, ecc. Le "regine" sono quindi trasformate in mostruose fabbriche di gemi, non possono assolutamente più spostarsi, fino al punto da non riuscire a toccare con le zampe il pavimento della cella reale.


Anfigonici neotenici  [modifica](detti anche "sessuati neotenici", "forme submacrottere, brachittere o attere", "riproduttori di seconda e terza forma", "riproduttori supplementari", "reali di complemento di sostituzione").
Sono maschi e femmine aventi l'esoscheletro meno consistente di quello degli anfigonici immaginali, livree più chiare, pteroteche lunghe e spesse, o appiattite, o brevi, o assenti; occhi piccoli o rudimentali, gonadi di notevole o modesto sviluppo. Possono corrispondere per grandezza e fabbrica a vari stadi post-embrionali. Possono infatti derivare, in seguito ad una muta, da neanidi, ninfe o pseudoergati, tutti ontogeneticamente deviati e promossi alla funzione di riproduttori. I loro caratteri esteriori rimangono pre-immaginali, ma l'addome delle femmine si ingrandisce con l'età fino quasi a raggiungere le dimensioni delle regine immaginali. Bisogna ricordare che la facoltà di formare neotenici diminuisce via via che si sale la scala gerarchico-evolutiva dell'Ordine, e che nei Termitidi superiori essi non si presentano più. I neotenici compaiono in numero vario, da poche unità a qualche centinaio, nelle comunità allorché in queste, per qualsiasi ragione, vengono a mancare i riproduttori immaginali o, eventualmente, altri neotenici. Se la colonia è orfanata della coppia reale, essa è sostituita con neotenici di entrambi i sessi; se è orfanata di un solo sesso, allora è sostituito da neotenici di quel sesso. Può però accadere che in un termitaio privato solo del re o della regina, si formino neotenici maschi e femmine. Oltre alla funzione di "sostituzione", i neotenici possono averne una di "complemento" nei quartieri eccentrici dei nidi molto vasti.

Pseudoimmagini  [modifica](così denominati da GRASSÈ) sono anfigonici provenienti da ninfe del 7º stadio [15] che, in una comunità orfanata della regina, subiscono prima delle altre la muta immaginale. Essi si strappano le ali con le mandibole, non si pigmentano (imbruniscono solo leggermente gli occhi), non sciamano, ma divengono riproduttori funzionali. Dovrebbero considerarsi come neotenici derivati dagli ultimi stadi postembrionali.

Anfigonici inutilizzati  [modifica](detti anche "reali spuri" o "acrestogonini").

In diverse specie di Termiti alcuni anfigonici, provenienti da ninfe ritardararie che hanno subìto la muta immaginale dopo la sciamatura degli adulti, rimangono nel nido e finiscono col perdere le ali (forse per autotomìa, ma non è ancora chiaro) e col subire una regressione degli organi genitali (forse per effetti de feromone reale), per cui non presentano alcuna attività sessuale. Sono ignorati, tollerati o mangiati (in caso di carenza di cibo) dalla comunità [16].

Casta sterile  [modifica] Soldati  [modifica]
Termite soldato (Coptotermes formosanus)Sono costituenti specializzati e nettamente definiti delle società delle Térmiti [17]; sono individui atteri o subatteri, maschi e femmine (talora, in specie determinate, di ambedue i sessi, talora solo femmine, talora solo maschi), con caratteri sessuali secondari esternamente poco o nulla evidenti, fatta eccezione per alcune specie primitive, e con gonadi più o meno involute, il che porta in genere alla sterilità [18], caratterizzati da vistosissimo sviluppo del capo, dalla sclerificazione della cuticola e dal suo colore più carico, che contrastano con la scarsa robustezza e con il pallore del tegumento delle restanti regioni del corpo.
Si conoscono due categorie principali di soldati: quella degli individui con il capo non particolarmente differenziato e forniti di grandi mandibole (poderose e forbiciformi, ovvero allungate rettilinee o ondulate, o anche asimmetriche avendo la sinistra ritorta, ecc.); quella degli individui con il capo prolungato in un processo coniforme più o meno vistoso, all'estremità distale del quale si apre il dotto della ghiandola frontale, e provvisti di mandibole piccole e vestigiali (i cosiddetti "nasuti") [19]. Gli occhi, sviluppati o ridotti nelle specie primitive, mancano nelle altre.
I soldati sono monomorfici in certe specie, polimorfici (dimorfici ed anche trimorfici) in altre; in quest'ultimo caso le varie forme possono risultare, oppure no, collegate da individui a caratteri intermedi. Il loro numero (il 2 o l'1 per mille della popolazione), confrontato a quello delle altre caste, è piuttosto costante, probabilmente regolato dallo stesso meccanismo che determina le caste. Può subire riduzioni per diversi fattori (adelfofagia compresa), ma di solito è inferiore a quello degli operai. I soldati provengono da neanidi di diversa età [20], da ninfe o da pseudoergati; non sono capaci di alimentarsi da soli e dipendono per il cibo dagli operai o dalle neanidi di età avanzata; isolati muoiono rapidamente di inanizione. Risultano ugualmente incapaci di triturare il legno, di scavare il suolo, di impastare terra ed escrementi, di contribuire alla edificazione del nido. A parte alcuni modesti servigi che essi possono compiere, la loro funzione è difensiva, particolarmente contro le Formiche, principali nemici degli Isotteri e dispongono di armi come: mandibole che tagliano o sventrano (per quanto non sempre interpretabili come adattamenti ad una particolare funzione), teste che chiudono come tappi gallerie ed aperture, secreti viscosi o tossici che vengono talora gettati a due o tre centimetri di distanza o fatti scorrere lungo la doccia di un lunghissimo labbrum o volatilizzati in gas mortali, ecc. Essi accorrono allorché nel nido si determina una breccia; accompagnano, fiancheggiandole le colonne di esploratrici e di bottinatrici, o anche formano ai loro lati due barriere rivolgendo le teste verso l'esterno; formano dei cerchi protettivi attorno alle aperture da cui sciamano gli alati; si dispongono innanzi ed attorno agli operai che lavorano, ecc.

Operai  [modifica]
Termite operaiaGli operai provvedono a tutte le necessità della colonia, riproduzione esclusa: scavano gallerie; costruiscono, riparano ed ingrandiscono i nidi; fabbricano coperture per le spedizioni di rifornimento; vanno in cerca di cibo; nutrono gli altri membri della società; raccolgono, trasportano e leccano la covata; allevano la prole; facilitano la fuoriuscita degli alati sciamanti preparando, ad esempio, speciali camere periferiche di radunata ed aprendo vie di sortita; partecipano alla difesa della comunità elevando rapidamente ostacoli per impedire l'accesso al nido di estranei e mordendo gli avversari; ecc.

Sono individui atteri, maschi o femmine (talora, in una specie determinata, di ambedue i sessi, talora solo femmine, talora solo maschi), con caratteristiche sessuali secondarie a volte esteriormente percettibili, a volte no, con gonadi più o meno regredite, mandibole robuste, esoscheletro poco consistente e colori pallidi. Vanno visti come forme neanidiali (varie a seconda della famiglia di appartenenza) che subiscono precocemente un arresto della differenziazione, ma non un arresto dello sviluppo. Nel corso dell'evoluzione dell'Ordine si procede però verso una stabilizzazione progressiva della casta. Nelle Tèrmiti inferiori, infatti, sono in grado di trasformarsi in soldati o in neotenici (quindi arrivare alla maturità sessuale), a seconda delle esigenze della colonia. Nelle Tèrmiti superiori, invece, si riscontrano operai stabili, anche se, in caso di squilibrio nel rapporto numerico delle varie caste, possano ancora evolversi in soldati.

Pseudoergati  [modifica]Grandi neanidi di età avanzata differenti dalle ninfe solo per mancanza delle pteroteche (o per loro estrema riduzione) e di abbozzi oculari visibili. Quelle che derivano da neanidi della quarta età, dopo avere subito una muta, non acquistano le pteroteche e costituicono una sorta di ninfe attere; quelle che derivano da ninfe della settima età, dopo avere subito una muta,riducono o perdono le pteroteche e anche gli abbozzi oculari. Queste ultime possono fermarsi in tale stadio o rappresentare degli equivalenti esatti degli operai. I speudoergati conservano la possibilità di trasformarsi in soldati ed in prolificatori neotenici.

Intercaste  [modifica]Nei termitai, più o meno raramente a seconda delle famiglie, si riscontrano individui aventi caratteri di caste diverse (intercaste). Possono avere caratteri intermedi tra anfigonici e soldati [21]; di quelli intermedi tra operai e soldati (più rari dei precedenti); di quelli, infine, che divengono tali in conseguenza di parassitismi[22].

Regolazione sociale delle caste  [modifica]In seno alla popolazione di un termitaio si verifica il fenomeno della "regolazione sociale" (sensu GRASSÉ) dovuto ad un complicatissimo ed integrato sistema di diversi feromoni [23], alcuni dei quali promuovono, altri inibiscono, certe specifiche determinazioni, mentre un terzo gruppo agisce stimolando organi di senso e conduce alla eliminazione di caste (LSCHER). Tale regolazione fa sì che, ogni volte che in una comunità si rompe l'equilibrio del rapporto numerico tra i suoi costituenti, ad essa segue la formazione di categorie mancanti, e ciò rispecchia le capacità fisiologiche e morfogenetiche degli individui che non si sono ancora stabilizzati. Nella maggior parte dei nidi la produzione delle caste avviene ritmicamente in reazione alle stagioni, e ciò può fissarsi ritmicamente [24] Noirot pensa che il potenziale evolutivo dell'ordine si sia concentrato, con l'insorgere della vita sociale, sul piano etologico; afferma anche che questa evoluzione è avvenuta in svariatissime direzioni ed ha condotto alla formazione di tipi adeguati agli ambienti più diversi. Al livello più evoluto la società delle Tèrmiti tende a liberarsi delle servitù ecologiche e, invece di subire l'ambiente, lo adatta ai suoi costumi.

Fondazione delle società  [modifica]La fondazione delle società degli Isotteri può avvenire per sciamatura, per propaggine o per sociotomìa.

Sciamatura  [modifica]È la modalità tipica e maggiormente diffusa. Gli alati abbandonano il nido dove sono cresciuti di giorno, o più raramente di notte in periodi diversi dell'anno (secondo le specie ed il clima, ad una data temperatura ed umidità relativa e, naturalmente, quando hanno raggiunto la maturità fisiologica), una o più volte l'anno, oppure a piccoli gruppi per diversi mesi, oppure in periodi più brevi ed in masse imponenti. La maturità riproduttiva si mantiene a lungo, talvolta anche per alcuni mesi, ma non indefinitamente; dopo un certo periodo di tempo gli alati perdono questa facoltà e non sono più in grado di lasciare il termitaio materno, dove invecchiano, degenerano di solito genitalmente, oppure vengono soppressi. Nei giorni, e particolarmente, nelle ore che precedono l'esodo tutta la colonia si mostra irrequieta; neanidi o operai, secondo i casi, lavorano per aprire le vie d'uscita [25], si affollano vicino a tali aperture ed a volte dilagano fuori per formare una sorta di cerchio di protezione. Nei casi più complicati sono preparate camere di adunata per i partenti, pedane oblique a forma di imbuto, camini ramificati o no e di notevole altezza, ecc. Il volo (prenuziale) non porta le Tèrmiti troppo lontano o troppo in alto, a meno che non siano aiutate dal vento. Solo una piccola parte di esse, inoltre, si salva perché la maggior parte vengono divorate da artropodi vari, anfibi, rettili, uccelli, mammiferi ed anche dalle popolazioni indigene. Spesso i maschi precedono le femmine nello sviluppo; ne consegue che gli sciami dei vari termitai di una specie possono risultare diversamente costituiti riguardo al sesso, il che favorisce la fecondazione incrociata. L'adelfogamia è un fenomeno abituale e porta a differenziare le specie in sottospecie locali. A volo terminato e discesi sul terreno gli insetti si mostrano agitatissimi e, prima o dopo la caduta delle ali [26] si ricercano per unirsi in coppie. Appena la coppia (tandem) si è formata comincia una sorta di passeggiata (anch'essa prenuziale), che può durare ore o giorni e che si conclude con lo scavo di una celletta (detta "copulario") dove si effettuano i primi accoppiamenti e che sarà il centro di origine del nuovo nido. In alcune Térmiti si riscontrano però comportamenti diversi [27] [28]

Propaggine  [modifica]In una comunità normalmente fondata da due anfigonici, a volte accade che neanidi siano trasportate lontano dal centro originario ed in luoghi collegati con esso mediante una rete di gallerie. In queste coloniole secondarie si formano numerosi neotenici che funzionano da riproduttori di complemento. Questo fatto si verifica sicurmente solo nei Reticulitermes Holmgr.. [29]

Sociotomìa  [modifica]In altri casi Grassé e Noirot hanno osservato che una frazione importante della popolazione di un termitaio (che comprende tutte le caste, ivi inclusi gli anfigonici alati che debbono ancora compiere il volo prenuziale) fuoriesce dal nido in colonna, cammina per parecchie ore e fonda un nido ed una comunità nuova avente per riproduttori anfigonici immaginali o neotenici.

Sviluppo e longevità  [modifica]L'accrescimento delle comunità degli Isotteri è lento perché coordinato con la fecondità della regina, che aumenta gradualmente nel tempo, raggiunge il suo massimo e poi declina.

Dopo che i due reali hanno ultimato lo scavo del copulario, essi si amputano con le mandibole gli ultimi (3 - 6 o più) antennomeri, riducendo così la propria sensibilità. La femmina fecondata depone un piccolo numero di uova (anche più di un mese dopo la sciamatura) dalle quali nasceranno giovani rappresentanti della casta sterile [30] (più piccoli di quelli che nasceranno in seguito), che saranno allevati dai genitori. Alla prima ovideposizione segue un periodo di riposo, e la prolificazione non riprende finché non siano schiuse tutte le uova deposte precedentemente. Le uova sono emesse, in genere, isolatamente, ma nei Mastotermitidi (forme primitive che si riallacciano per vari caratteri ai Blattoridei) essi appaiono riuniti in masse allungate, costituite da una doppia serie di 16-24 elementi inclinati sulla verticale con un angolo di 65-80°, ed agglutinati mediante una sostanza gelatinosa brunastra. La fecondità della regina varia con le specie: è relativamente modesta nelle Térmiti inferiori (Mastotermes eccettuati), dove la femmina può deporre solo 200-300 uova l'anno, ed aumenta via via che si si sale la scala gerarchico-evolutiva dell'Ordine, fino a raggiungere, ad esempio, in Macrotermese natalensis Hav. 36 000 uova ogni 24 ore, circa 13 000 000 l'anno, senza considerare che altri Macrotermes Holmgr., che hanno femmine più grosse, dovrebbero essere ancor più fecondi. Lo sviluppo embrionale (almeno nelle specie dei climi temperati) e quello postembrionale (più rapido nelle comunità anziane), procedono lentamente, ed il secondo include diverse mute, prima delle quali l'insetto trascorre, in parecchie specie, un periodo di immobilità completa ("ipnosi" di BUGNION), coricato su un fianco e con le antenne e le zampe piegate all'indietro lungo il corpo.

L'accrescimento della comunità è correlato, oltre che con la fecondità della regina, con la natura ed il microclima del luogo dove viene edificato il nido. Vi sono, ad esempio, piccole società costituite da 200-300 individui, che raggiungono il massimo di popolazione in quattro anni e mezzo e si spengono dopo sei-sette anni; società modeste, di poco meno di un migliaio di individui, che si sviluppano in cinque anni e mezzo e si estinguono in dieci anni circa; società di circa 3000 individui, che si evolvono in otto anni e vivono sedici-diciassette anni; infine società grandissime, composte da milioni di individui, che divengono centenarie.

I reali dei Termitidi superiori possono avere una prodigiosa longevità ed arrivare a vivere 80-100 anni; gli sterili vivono assai meno, parecchi mesi o alcuni anni.

Di regola un termitaio ospita una sola coppia reale, ma a volte più d'una, ed allora esse abitano la medesima cella; la cella reale, nelle Térmiti superiori, presenta alcune aperture, che però non permettono agli anfigonici di uscire e pareti di notevole spessore: Essa può venire ingrandita quando aumenta la fisogastria della reginee di trova al centro del nido, talvolta sopra il livello del suolo talvolta sotto. Se il nido è costruito nel terreno. Si sono però riscontrati casi di spostamento della sua ubicazione da un punto all'altro dell'edificio e, quindi, la coppia reale, o almeno la regina, doveva essere spostata nella nuova sede dagli operai. Il maschio si intrattiene in prossimità della compagna e la feconda di tanto in tanto. Talvolta re e regina abitano una camera da Funghi; entrambi sono custoditi dagli operai, che li nutrono, li leccano, asportano le uova, assorbono il liquido emesso dall'ano dalla femmina, ecc. Nelle specie meno evolute, con regine di modeste dimensioni, i reali, mobili ed attivi, non sono necessariamente e permanentemente chiusi in celle e sono reperibili, secondo la stagione, in recessi diversi del nido.

Nutrimento  [modifica]Il regime dietetico degli Isotteri è essenzialmente vegetariano. Questi insetti si alimentano soprattutto di cellulosa che ricavano da varie sostanze: legno di piante viventi, secco, marcio, infiltrato da colonie di batteri o da miceli fungini, foglie, steli, semi, Funghi, Licheni, manufatti (carta, cartone, ovatta, stoffe di cotone,ecc.). Oltre alla cellulosa fanno parte della loro dieta alimenti elaborati (stomodeali e proctodeali), sostanze animali (uova di Térmiti stesse, esuvie, corpi morti, ammalati o feriti, o viventi di compagni di comunità, Protozoi simbiontici). Vi sono, ancora, alcune specie eterofaghe, come il Mastotermes darwiniensis Froggart (che, a tale riguardo, richiama le sue affinità con i Blattodei), che attaccano zucchero, cuoio, corno, avorio, lana, ecc.. L'alimento stomodeale è appresenntato sia da un liquido opalescente e viscoso (che sembra saliva), sia da una sostanza includente frammenti legnosi rigurgitati. L'alimento proctodeale è costituito da un fluido proveniente dal colon e contenente protozoi simbionti. Gli escrementi veri e propri invece, pastosi o liquidi, vengono utilizzati per chiudere fessure o per formare un cemento che serve a costruire piccoli tramezzi, a confezionare una sorta di cartone, a spalmare le pareti del nido, ecc. L'alimento proctodeale viene sollecitato dai richiedenti con varie manovre e particolarmente con le antenne, ed il suo scambio fra i membri della società (trofallassi) è estremamente intenso. Gli alimenti elaborati costituiscono il solo nutrimento per varie caste, o stadi, della società.

Per rifornirsi di cibo le Tèrmiti, che sono lucìfughe, abbandonano frequentemente i loro rifugi ed intraprendono spedizioni talora lungo gallerie sotterranee, talora esternamente, ma proteggendosi con coperture tubolari di terra o di legno masticato o di sterco impastato, che permettono loro di camminare e lavorare protette dalla luce, dai nemici ed in condizioni di confacente umidità; talora infine all'aria libera, sotto la vigilanza dei soldati e scegliendo di solito ore antelucane o notturne, o anche giornate nuvolose ed umide. Vi sono Térmiti che immagazzinano provviste vegetali, e perfino quelle che ammassano centinaia di corpi morti e disseccati dei loro compagni.

Nidi e nidificazione  [modifica]In base alla localizzazione del nido, le Tèrmiti sono distinte in terricole, lignicole ed arboricole.


TermitaioDimensioni
I nidi delle Térmiti variano molto come ubicazione, materiali da costruzione, architettura, complessità, ecc. Tutti però richiedono determinate condizioni (alto grado igrometrico, elevato tenore di anidride carbonica, oscurità assoluta) che costituiscono il microclima caratteristico. Fatte salve le proporzioni, neppure l'uomo può competere con le Térmiti per la grandiosità dei lavori edilizi [31].

Microclima


I nidi degli Isotteri sono sistemi chiusi, completamente isolati dal mondo esterno, con cui non vi sono comunicazioni; quando si rende necessario praticare aperture, esse vengono poi subito tappate. Non esiste una ventilazione che permetta la penetrazione diretta dell'aria atmosferica e tutti gli scambi gassosi avvengono per diffusione attraverso le pareti. Per mantenere costante il grado igrometrico gli operai umettano con saliva il pavimento e le parti del nido, e l'acqua richiesta, perché la saliva non manchi, la vanno ad attingere a grandi profondità nel suolo, talora fino alle falde acquifere.

Materiali da costruzione



Spaccato di un nido di Macrotermes natalensis
A, lamelle di argilla; B, zoccolo; C, cavità centrale; F,"spugne" a Funghi; G, gallerie sotterranee; PA, pilastri di argilla; R, cela reale; S, ammassi di rosume legnoso.Vi sono specie primitive che scavano il legno e costruiscono nidi relativamente semplici; altre che utilizzano cartone e sterco, sopra o sotto la superficie del suolo, sugli alberi, confinati o nascosti altrimenti; altre ancora che li costruiscono con terra cementata, o sul suolo o contro tronchi d'albero. Parecchie scavano le loro città esclusivamente sottoterra, o utilizzano terra e cartone, rivestendo di cartone le gallerie scavate nella terra; alcune Térmiti di piccole dimensioni costruiscono il loro termitaio sulle pareti dei giganteschi termitai epigei delle Macrotermitine, istituendo forme più o meno complesse di parabiosi (o simbiosi sociale), permanenti o accidentali.

Spazi e funzioni
Le costruzioni dei grandi termitidi sono gli edifici più complicati che si ritrovano nel mondo animale. Grassé distingue in questi nidi quattro sistemi di cavità:

1) l'abitazione propriamente detta, che comprende le camere ed i vani dove si trovano i reali, la covata, le provviste ed i giardini di Funghi (endoecia); 2) la rete di gallerie che mette in comunicazione questo centro con gli alimenti ed i materiali da costruzione, che si estende talvolta a notevole distanza dal termitaio (periecia); 3) il complesso di corridoi e crateri (non sempre presente) che si affonda nel termitaio senza comunicare con i primi due sistemi, e che sfocia esternamente mediante larghi orifizi (esoecia); 4) lo spazio libero che alcune Térmiti stabiliscono fra il nido ipogeo ed il terreno circostante, ma che serve raramente come vi di passaggio (paraecia).

Agricoltura  [modifica]Nei nidi delle Térmiti si riscontrano i cosiddetti "giardini dei Funghi" [32]. Si tratta di ammassi spugnosi di frammenti vegetali sminuzzati ed aventi dimensioni da una nocciola ad una testa d'uomo. Per fabbricarli gli operai masticano a lungo il legno (o altre parti di piante) impregnandolo di saliva lo riducono in pasta e lo modellano in sferule che dispongono, comprimendole, vicine, magari cementadole reciprocamente con altra pasta.


Sezione schematica di un nido di Pseudoacanthotermes EMERS, per mostrare le camere a Funghi. M,"spugne"; Sc,rosume.Su questo substrato si sviluppa il Termitomyces Heim. (Basidomicete Agariaceo), il cui micelio riveste la spugna, ed i cui filamenti coniodofori costituiscono masserelle sferoidali , dette "sporodochi"; in condizioni particolari di ambiente il fungo si riproduce sessualmente. Insieme al Termitomyces vegeta poi Xylaria HILL (Ascomicete Xilariaceo), che non fruttifica mai nelle spugne, probabilmente a causa della natura chimica del substrato, del particolare microclima e dell'azione di una sostanza antibiotica del Basidiomicete. Le Térmiti non si nutrono degli sporodochi; GRASSÉ ed ALIBERT accertarono che questi insetti si nutrono, in realtà, della sostanza vegetale trasformata dal fungo che, mediante le sue potenti diastasi, digerisce la lignina e libera la cellulosa ed altre sostanze. Gli operai, infatti, rodono la parte inferiore degli ammassi spugnosi invasi dal fungo, aggiungono continuamente frammenti di legno e di foglie sopra di essa, e quindi imboccano, per rigurgito stomodeale (trofallassi oro-orale) certe categorie di neanidi. KURIR ossdervò, in Reticulitermes flavipes Koll. operai e soldati che trasportavano le uova in tali giardini affinché i giovani appena sgusciati potessero trovare appropriate condizioni di vita. GHIDINI pensa che gli ammasi funzionino anche come riserve di umidità ed assicurino al termitaio una costante igrometrica, e LCHER sostiene che le fermentazioni degli ammassi spugnosi mantengano costante la temperatura.

Sinfili termitofili  [modifica]I termitai sono anche frequentati da piccoli animali, in maggioranza esapodi (Collemboli, Coleotteri, ecc.), fortemente adattati alla vita associativa con le Térmiti, le quali dimostrano di gradire molto le speciali sostanze da essi prodotte. L'evoluzione morfo-fisiologica di questi ospiti, definiti termitofili, si è sviluppata parallelamente a quella delle stesse Térmiti.

Prevenzione  [modifica]Prestare attenzione quando:

1.ci sono focolai già presenti
2.ci sono grandi quantità di legno
3.ci sono piante vicine, soprattutto se malate, morte o danneggiate
4.c'è molta umidità nell'ambiente e nei locali
5.ci sono le travi annegate nel muro (non isolate)
6.ci sono strutture attaccate alle pareti
7.ci sono zone di condensa
8.c'è poca luce
9.c'è poca aria
Per questi motivi è caldamente consigliato l'isolamento delle testate delle travi con nicchie apposite composte da mattoni pressati per evitare accumuli di umidità, separare le travi dal muro con 0,5 cm di vuoto per far passare l'aria oppure riempito di isolante. Nelle biblioteche bisogna aerare gli ambienti, isolare armadi e scaffali e anche i libri dagli scaffali (per l'accumulo di umidità) con una movimentazione annuale di tutto l'archivio.

Difesa  [modifica]Uso di mezzi chimici come la permetrina miscelati con acqua da distribuire sui nidi (quando si trovano) ma spesso non sono definitivi. Sembrano riscuotere successo l'uso di regolatori di crescita come l'hexaflumuron, che blocca la muta; è dato con esche alimentari e portato nel nido dalle operaie, poi con la trofallassi si contagiano a vicenda arrivando fino alla regina. Per i mobili (ancora salvabili) si usa il riscaldamento fino a 53 °C oppure l'atmosfera controllata per lunghi periodi.


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Da: siam tre piccole01/10/2011 08:25:22
cornacchin...siamo tre sorellin... mai nessuno ci dividerà tralalala
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Da: ----------01/10/2011 11:43:02
LA PALMA DA DATTERI


Phoenix dactylifera L. (Orto Botanico di Catania. Foto P. Pavone)

Phoenix dactylifera L.

Questa palma, nota sin dall'antichità, era considerata dagli Egizi simbolo di fertilità, raffigurata dai Cartaginesi nelle monete e nei monumenti e utilizzata da Greci e Latini come ornamento per celebrazioni trionfali. Nella tradizione cristiana, le foglie rappresentano un simbolo di pace e ricordano l'entrata di Gesù in Gerusalemme.

Etimologia - Il termine generico è un antico nome già citato da Teofrasto, con cui i Greci chiamavano le piante di questo genere; esso deriva da phoenix = fenicio perché sarebbero stati proprio i Fenici a diffondere queste piante. Il termine specifico è composto da dactylus = dattero (dal greco dactylos) e fero = io porto, cioè portatrice di datteri.

Descrizione botanica - Imponente palma con tronco molto slanciato, alto fino a 30 m, vistosamente coperto dai resti delle guaine delle foglie cadute. Le foglie, riunite in un numero massimo di 20-30 a formare una rada corona apicale, sono pennate, lunghe fino a 6 m, le superiori ascendenti, le basali ricurve verso il basso, con segmenti coriacei, lineari, rigidi e pungenti, di colore verde-glauco.

I fiori, unisessuali su piante dioiche, sono piccoli, di colore biancastro, fragranti, riuniti in spadici ascellari lunghi fino a 120 cm e fortemente ricurvi per il peso dei frutti. Questi, comunemente noti come datteri, sono bacche oblunghe, di colore arancione scuro a maturità, lunghe fino a 5 cm nelle varietà coltivate, con polpa zuccherina, contenenti un seme di consistenza legnosa.

Area d'origine e zone di coltivazione - La Palma da datteri, originaria del Nord Africa, è qui ampiamente coltivata oltre che in Arabia e fino al Golfo Persico, dove forma la caratteristica vegetazione delle oasi. Si coltiva inoltre nelle Canarie, nel Mediterraneo settentrionale e nella parte meridionale degli Stati Uniti.

Coltivazione - E' una pianta sensibile al freddo, cresce bene su terreni di qualsiasi natura, purchè fertili e ben drenati; nelle regioni a clima mite, si coltiva all'aperto in posizioni soleggiate e viene utilizzata soprattutto come pianta ornamentale per il portamento slanciato ed il fogliame. Perchè i frutti giungano a completa maturazione sono, tuttavia, richieste temperature piuttosto elevate (40°C) e notevole disponibilità di acqua, che in coltura viene fornita anche per irrigazione.

Si moltiplica per polloni o per semina in primavera.

Usi - I datteri, per il loro elevato contenuto zuccherino, costituiscono un alimento fondamentale per le popolazioni del Nord Africa, Arabia, Persia, dove centinaia di varietà vengono coltivate per scopo commerciale.
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Da: ----------01/10/2011 11:43:12
LA PALMA DA DATTERI


Phoenix dactylifera L. (Orto Botanico di Catania. Foto P. Pavone)

Phoenix dactylifera L.

Questa palma, nota sin dall'antichità, era considerata dagli Egizi simbolo di fertilità, raffigurata dai Cartaginesi nelle monete e nei monumenti e utilizzata da Greci e Latini come ornamento per celebrazioni trionfali. Nella tradizione cristiana, le foglie rappresentano un simbolo di pace e ricordano l'entrata di Gesù in Gerusalemme.

Etimologia - Il termine generico è un antico nome già citato da Teofrasto, con cui i Greci chiamavano le piante di questo genere; esso deriva da phoenix = fenicio perché sarebbero stati proprio i Fenici a diffondere queste piante. Il termine specifico è composto da dactylus = dattero (dal greco dactylos) e fero = io porto, cioè portatrice di datteri.

Descrizione botanica - Imponente palma con tronco molto slanciato, alto fino a 30 m, vistosamente coperto dai resti delle guaine delle foglie cadute. Le foglie, riunite in un numero massimo di 20-30 a formare una rada corona apicale, sono pennate, lunghe fino a 6 m, le superiori ascendenti, le basali ricurve verso il basso, con segmenti coriacei, lineari, rigidi e pungenti, di colore verde-glauco.

I fiori, unisessuali su piante dioiche, sono piccoli, di colore biancastro, fragranti, riuniti in spadici ascellari lunghi fino a 120 cm e fortemente ricurvi per il peso dei frutti. Questi, comunemente noti come datteri, sono bacche oblunghe, di colore arancione scuro a maturità, lunghe fino a 5 cm nelle varietà coltivate, con polpa zuccherina, contenenti un seme di consistenza legnosa.

Area d'origine e zone di coltivazione - La Palma da datteri, originaria del Nord Africa, è qui ampiamente coltivata oltre che in Arabia e fino al Golfo Persico, dove forma la caratteristica vegetazione delle oasi. Si coltiva inoltre nelle Canarie, nel Mediterraneo settentrionale e nella parte meridionale degli Stati Uniti.

Coltivazione - E' una pianta sensibile al freddo, cresce bene su terreni di qualsiasi natura, purchè fertili e ben drenati; nelle regioni a clima mite, si coltiva all'aperto in posizioni soleggiate e viene utilizzata soprattutto come pianta ornamentale per il portamento slanciato ed il fogliame. Perchè i frutti giungano a completa maturazione sono, tuttavia, richieste temperature piuttosto elevate (40°C) e notevole disponibilità di acqua, che in coltura viene fornita anche per irrigazione.

Si moltiplica per polloni o per semina in primavera.

Usi - I datteri, per il loro elevato contenuto zuccherino, costituiscono un alimento fondamentale per le popolazioni del Nord Africa, Arabia, Persia, dove centinaia di varietà vengono coltivate per scopo commerciale.
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Da: ----------01/10/2011 11:44:54
Castanea sativa is a species of the flowering plant family Fagaceae, the tree and its edible seeds are referred to by several common names such Sweet Chestnut or Marron. Originally native to southeastern Europe and Asia Minor, it is now widely dispersed throughout Europe and parts of Asia, such as the lower Himalayas and other temperate parts of the Indian Subcontinent. The trees are hardy, long lived and well known, especially for its chestnuts which are used as an ingredient in cooking.

Contents [hide]
1 Description
2 Uses
3 See also
4 References
5 External links

[edit] DescriptionA species of the genus Castanea, chinkapins and chestnuts, which is contained by the diverse Fagaceae family of beech and oak trees. The first description was by Phillip Miller in 1768.[1][2] Castanea sativa is referred to as a Chestnut, which is distinguished as the Spanish Chestnut,[3] Portuguese Chestnut, European chestnut.

Castanea sativa is a medium-sized to large deciduous tree attaining a height of 20-35 m with a trunk often 2 m in diameter. The oblong-lanceolate, boldly toothed leaves are 16-28 cm long and 5-9 cm broad.

The flowers of both sexes are borne in 10-20 cm long, upright catkins, the male flowers in the upper part and female flowers in the lower part. In the northern hemisphere, they appear in late June to July, and by autumn, the female flowers develop into spiny cupules containing 3-7 brownish nuts that are shed during October. The female flowers eventually form a spiky sheath that deters predators from the seed.[4] Some cultivars ('Marron de Lyon', 'Paragon' and some hybrids) produce only 1 large nut per cupule, rather than the average two to four nuts of edible, though smaller, size. The bark often has a net-shaped (retiform) pattern with deep furrows or fissures running spirally in both directions up the trunk.

The tree requires a mild climate and adequate moisture for good growth and a good nut harvest. Its year-growth (but not the rest of the tree)[5] is sensitive to late spring and early autumn frosts, and is intolerant of lime. Under forest conditions it will tolerate moderate shade well.

See also List of Lepidoptera that feed on chestnut trees
The leaves provide food for some animals, including Lepidoptera such as the case-bearer moth Coleophora anatipennella.

The species was originated in southern Europe, the Balkans and maybe regions nearby. The use as food and an ornamental tree caused it to be introduced throughout western Europe, localised populations and cultivation occur on other continents.[2]

[edit] Uses
Sweet Chestnut a thousand years old in Levie (Corsica).
Roasted chestnutsThe species is widely cultivated for its edible seeds (also called nuts) and for its wood. As early as Roman times it was introduced into more northerly regions, and later was also cultivated in monastery gardens by monks. Today, centuries-old specimens may be found in Great Britain and the whole of central, western and southern Europe. They are widely popular in Greece, Austria, Turkey, Portugal, France, Hungary, Italy, Slovenia, Slovakia, Serbia, Bosnia, Croatia, and particularly in Corsica.

The raw nuts, with their pithy skin around the seed, are somewhat astringent. That skin can be relatively easily removed by quickly blanching the nuts after having made a cross slit at the tufted end.[6] Once cooked they become delicious, developing, when roasted, a sweet flavour and floury texture not unlike sweet potato. The cooked nuts can be used by confectioners, puddings, desserts and cakes or eaten roasted. They are used for flour, bread making, a cereal substitute, coffee substitute, a thickener in soups and other cookery uses, as well as for fattening stock. A sugar can be extracted from it.[5] The Corsican variety of polenta (called pulenta) is made with sweet chestnut flour. A local variety of Corsican beer also uses chestnuts. The product is sold as a sweetened paste mixed with vanilla, crème de marron, sweetened or unsweetened as chestnut purée or purée de marron, and candied chestnuts as marron glacés.[7] Roman soldiers were given chestnut porridge before entering battle.[4]

Leaves infusions are used in respiratory diseases and are a popular remedy for whooping cough.[5] A hair shampoo can be made from infusing leaves and fruit husks.[5]

This tree responds very well to coppicing, which is still practised in Britain, and produces a good crop of tannin-rich wood every twelve to thirty years, depending on intended use and local growth rate. The tannin renders the young growing wood durable and resistant to outdoor use, thus suitable for posts, fencing or stakes.[8] The timber of the species is marketed as chestnut. The wood is of light colour, hard and strong. It is also used to make furniture, barrels (sometimes used to age balsamic vinegar), and roof beams notably in southern Europe (for example in houses of the Alpujarra, Spain, in southern France and elsewhere). Due to older wood's tendency to split and warp badly, and acquiring a certain brittleness, it is not frequently used in large pieces. The timber has a density of 560 kg per cubic meter,[9] and due to its durability in ground contact is often used for external purposes such as fencing.[9] It is also a good fuel, though not favoured for open fires as it tends to spit.[5]

Tannin is found in the following proportions on a 10% moisture basis: bark (6.8%), wood (13.4%), seed husks (10 - 13%). The leaves also contain tannin.[5]

The tree was a popular choice for landscaping in England, particularly in the eighteenth and nineteenth century. The flowering period is between June and July in this country. Castanea sativa was probably introduced to the region during the Roman occupation, and many ancient examples are recorded.[4]

More recently, the tree has been planted as a street tree in England, and examples can be seen particularly in the London borough of Islington.

A tree grown from seed may take twenty years or more before it bears fruits, but a grafted cultivar such as 'Marron de Lyon' or 'Paragon' may start production within five years of being planted. Both cultivars bear fruits with a single large kernel, rather than an average of two to four smaller kernels.[5]

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