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COME VINCERE UN CONCORSO LOCALE
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Da: Allora24/08/2022 10:54:38
Io organizzerei i concorsi con una sola prova scritta, la redazione di un atto più due domandine di informatica e inglese per l'idoneità, perchè se si fanno i concorsi per assumere allora meglio assumere chi è più bravo nel lavoro.
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Da: Allora24/08/2022 11:02:36
Anzi prima una preselettiva, poi la prova unica scritta
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Da: Lady Vi24/08/2022 11:07:42
ma a quel punto come la distingui dalla preselettiva?
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Da: Allora24/08/2022 11:15:33
Comunque se volete che i concorsi siano veloci non serve neanche fare il concorso. Concorso per soli titoli, 30 giorni per candidarsi, una volta scaduti i termini, si valutano i titoli e si stila la graduatoria.
Rispondi

Da: X sopra24/08/2022 11:24:15
La pratica non dovrebbe essere mai richiesta nei concorsi. Non è corretto richiedere la redazione di atti a chi non ha lavorato mai in una PA. Il lavoro si impara poi sul campo, con la formazione. Richiedere di conoscere il lavoro già prima non ha assolutamente senso, tranne che si ricerca chi ha già lavorato nel settore. Ma tutti dovrebbero essere sullo stesso piano.
Rispondi

Da: Allora24/08/2022 11:54:05
Come non ha senso, non ha senso per te. E comunque gli atti sono presenti nell'albo pretorio. I concorsi sono fatti per assumere i migliori e quindi i migliori che sanno fare quel lavoro.
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Da: ex Centrale committenza24/08/2022 12:03:32
@ Allora

Si può quindi dire che un neodiplomato o un neolaureato non potrà partecipare per mancanza di titoli. In più ci sarà la corsa ad avere più titoli possibili, favorendo in questo modo chi ha già una condizione economica favorevole: sappiamo tutti quanto costano i master specializzazioni corsi etc con evidente guadagno delle  università telematiche p.es.
Il concorso ci deve essere, trasparente e semplificato, ma ci deve essere.
Rispondi

Da: Allora24/08/2022 12:09:12
Ex centrale committenza, guarda che nella scuola funziona proprio così.
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Da: Misao24/08/2022 12:11:16
Buondì a tutti, scrivo qui affidandomi alla vostra esperienza in materia di concorsi in generale, nella speranza che possiate rispondere a un dubbio che mi assilla da un po'. Se in un bando di concorso non viene specificato se il rapporto di lavoro è a tempo pieno o parziale, si corre il rischio di essere assunti part-time?
Rispondi

Da: ex Centrale committenza24/08/2022 12:16:14
Allora

E secondo me non va bene. Basta leggere i vari fatti di cronaca riguardanti la scuola. Si può diventare insegnanti presentando un titolo di studio, senza verificare se il soggetto in questione abbia le capacità e l'attitudine per insegnare a dei bambini.
Rispondi

Da: X Tutti24/08/2022 12:26:04
Un concorso per titoli potrebbe essere anche utilizzando un titolo solo, non per forza devono essere tanti titoli. Un concorso per soli titoli potrebbe essere anche riservato ai neodiplomati. Utilizzando anche solo il diploma. Dipende tutto dalle regole del bando.
Rispondi

Da: Allora24/08/2022 12:29:27
Centrale quello a cui ti riferisci non si risolve neanche con il concorso e comunque io mi riferivo più che altro al personale ATA.
Rispondi

Da: Allora24/08/2022 12:38:57
@ X tutti

Ma infatti, un concorso può anche essere per soli titoli dove conta solo il voto del diploma.
Rispondi

Da: Selezioni24/08/2022 12:40:59
La parola concorso non è sinonimo di esame. Infatti ci sono i concorsi per esami o i concorsi per titoli. In realtà gli esami non sono richiesti neppure all'art. 97 Cost. perché parla solamente di concorso, lasciando la scelta sulla modalità: per esame, per titoli, per titoli ed esame. La parola concorso è comunque sinonimo di selezione.
Rispondi

Da: ex Centrale committenza24/08/2022 12:41:09
Posso solo dire che se ci fossero concorsi per solo titoli, la maggior parte di noi non potrebbe neanche fare domanda e non mi sembra giusto.
Il personale ATA è precario, iniziano con dei brevi incarichi a t.d., poi vengono stabilizzati credo con un concorso
Rispondi

Da: ex Centrale committenza24/08/2022 12:44:54
E se conta solo il voto, tra due che hanno preso il max chi si sceglie? E quello che ha preso un punto di meno è fuori senza speranza?

Credo che voi non avete partecipato alla "battaglia" che abbiamo fatto l'anno scorso
Rispondi

Da: Allora24/08/2022 12:50:20
Centrale in un concorso dove più candidati hanno lo stesso punteggio nella graduatoria finale come si decide l'ordine di graduatoria?
Rispondi

Da: ex Centrale committenza24/08/2022 12:56:03
Allora

Dopo aver effettuato le prove scritte e l'orale, si valutano i titoli e si pubblica la graduatoria.
Ciò significa che anche coloro con pochi titoli o senza, se hanno superato le prove scritte e l' orale sono in graduatoria con la speranza di poter essere chiamati.
Se c'è una selezione per soli titoli e non se ne hanno, neanche fai domanda.
Rispondi

Da: Allora24/08/2022 13:03:31
Centrale se non fai domanda è un problema tuo.
Intanto in questo modo si assume in modo rapido e soprattutto economico, risparmiando danaro pubblico.
Rispondi

Da: X Tutti24/08/2022 13:06:36
@Allora

Ma infatti, un concorso per soli titoli può essere anche utilizzando il voto del diploma. Non ci vedo nulla di strano, è meritocratico anche così.

@ex Centrale

Se ci fossero stati solo concorsi per titoli saremmo stati tutti già da un pezzo a lavorare piuttosto che scrivere qui.

L'art. 97 Cost. non parla di esami, ma parla di concorso, e un concorso può essere benissimo anche per soli titoli.
Rispondi

Da: ex Centrale committenza24/08/2022 13:10:44
Ripeto: non avete partecipato alla battaglia fatta l'anno scorso.
Beati voi, perché noi per circa 2 mesi ci siamo rovinati la vita

Allora
Se è vero che si risparmia denaro pubblico è anche vero che ne facciamo spendere una barca alle famiglie per avere tanti titoli
Rispondi

Da: Allora24/08/2022 13:15:05
E come è andata a finire la battaglia?
Rispondi

Da: INFO IMPORTANTE24/08/2022 13:17:08
In un'Italia ideale, le pubbliche amministrazioni dovrebbero assumere sulla base di un'unica prova a quiz (se si studia, i quiz si passano), l'unica in grado di garantire celerità e imparzialità, e successivamente dell'analisi del curriculum (titoli di studio e di servizio), perché non conseguono master e dottorati solo i benestanti, ma anche chi ha studiato sodo e lavorato. Così come vanno prese in considerazione le esperienze lavorative anche se al di fuori delle p.a. L'impegno va premiato oppure non ha più senso fare nulla. Magari ci metterei un colloquio motivazionale, sempre in un'Italia ideale. I tempi dovrebbero essere ragionevoli e certi (non che faccio la preselettiva a due anni dal bando, annunciandolo 10 giorni prima e ci metto tre mesi per correggere e altri due mesi per l'orale), così come attualmente  sono certi e celeri i tempi entro cui pagare il bollettino per la tassa di concorso. Gli enti dovrebbero attingere previamente e obbligatoriamente dalle graduatorie prima di far partire procedure concorsuali (sempre per esigenze di certezza, celerità e economicità). E in ogni caso, bisognerebbe abolire la prova pratica perché il controsenso sta nella stessa parola "pratica". La pratica si acquisisce praticando (ossia lavorando), non studiandosi l'albo pretorio. Credo che in un'Italia ideale ci sarebbe una p.a. migliore.
Rispondi

Da: INFO IMPORTANTE24/08/2022 13:17:14
In un'Italia ideale, le pubbliche amministrazioni dovrebbero assumere sulla base di un'unica prova a quiz (se si studia, i quiz si passano), l'unica in grado di garantire celerità e imparzialità, e successivamente dell'analisi del curriculum (titoli di studio e di servizio), perché non conseguono master e dottorati solo i benestanti, ma anche chi ha studiato sodo e lavorato. Così come vanno prese in considerazione le esperienze lavorative anche se al di fuori delle p.a. L'impegno va premiato oppure non ha più senso fare nulla. Magari ci metterei un colloquio motivazionale, sempre in un'Italia ideale. I tempi dovrebbero essere ragionevoli e certi (non che faccio la preselettiva a due anni dal bando, annunciandolo 10 giorni prima e ci metto tre mesi per correggere e altri due mesi per l'orale), così come attualmente  sono certi e celeri i tempi entro cui pagare il bollettino per la tassa di concorso. Gli enti dovrebbero attingere previamente e obbligatoriamente dalle graduatorie prima di far partire procedure concorsuali (sempre per esigenze di certezza, celerità e economicità). E in ogni caso, bisognerebbe abolire la prova pratica perché il controsenso sta nella stessa parola "pratica". La pratica si acquisisce praticando (ossia lavorando), non studiandosi l'albo pretorio. Credo che in un'Italia ideale ci sarebbe una p.a. migliore.
Rispondi

Da: ex Centrale committenza24/08/2022 13:20:58
Allora

Lo dovresti sapere, Cmq  abbiamo vinto noi. Anzi gli enti ( tranne il mio e non mi interessa) stanno applicando la legge in modo molto più favorevole rispetto a quanto previsto.
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Da: Allora24/08/2022 13:23:39
Io so di un concorso cancellieri esperti che non si è svolto come dici tu...
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Da: ex Centrale committenza24/08/2022 13:33:31
Esattamente, ma è stato l'unico ed eravamo in  emergenza Covid. In più  " alla faccia " di voler ringiovanire la P.A. è entrata tanta gente di 40 e soprattutto 50 anni, ovvio che un 20 30 enne non può avere se non in casi particolari più titoli di un 50 enne
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Da: X Info Importante24/08/2022 13:35:24
Sante parole le tue. Dall'inizio alla fine è tutta verità.
Condivido al 100%.
Rispondi

Da: Ma davvero 24/08/2022 13:35:54
La prova pratica in un concorso non serve a niente.
La pratica va imparata sul campo, non prima del campo.
Nella maggior parte dei casi si tratta di atti che possono essere redatti anche da chi ha la 5 elementare, non ci vuole molta scienza.
Sono sempre stato dell'opinione che minore è la discrezionalità della commissione, maggiore è il nostro interesse.
Per questo una valutazione oggettiva delle prova, come quella che si ha con le prove a quiz, non può che andare a vantaggio dei candidati.
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Da: Allora24/08/2022 13:41:51
Comunque se non vuoi assumere persone che magari non sanno neanche come è fatta una PA, i concorsi per me andrebbero organnizzati con una preselettiva dove passano un numero di persone in base a quanti elaborati si vuole correggere nella prova scritta, e prova unica scritta non a risposta multipla, ma la redazione di un atto, dove i candidati vengono valutati per la mansione che andranno a svolgere, ci possono anche essere due domande di teoria, magari a risposta sintetica, ma la prova che conterà veramente è l'atto.
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