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Concorso MAGISTRATURA 2016
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| Da: Articolo 99 | 01/02/2017 12:10:33 |
| Chiaramente scherzo, la mia è una provocazione. Quei codici sono come tutti gli altri!!! | |
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| Da: uffiuffiuffi | 01/02/2017 12:18:05 |
| quanto vorrei conoscere gli esiti! :( | |
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| Da: Articolo 99 | 01/02/2017 12:24:14 |
| L'attesa snerva mantieni la calma!!! So che significa! Tieni duro se ci credi. Impegnamoci e studiamo. Lo studio paga | |
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| Da: mah | 01/02/2017 12:41:36 |
| Capisco che attraverso uno schermo sia facile scadere nell'aggressività gratuita ma magari potresti tenere a bada questi istinti irrefrenabili come faresti in una conversazione dal vivo (spero per te almeno). In ogni caso, la tua considerazione non è neppure pertinente: sì, innegabilmente il diritto dell'unione europea vincola gli Stati membri così come interpretato dalle sentenze della cgue e quindi queste hanno valenza normativa. Qui però non si discute dell'opportunità o meno dell'esclusione delle massime della cgue in sede concorsuale, si parla di una piccola e insignificante cosa chiamata parità di trattamento tra i candidati. O forse vuoi negare che questo errore della commissione abbia svantaggiato quanti hanno fatto affidamento sulle regole da sempre seguite dalle commissioni di concorso? Detto questo, chiedevo informazioni per capire come regolarmi per il prossimo concorso in magistratura. Non ho alcun interesse rispetto al concorso per procuratore dello stato. | |
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Da: Anonimo salernitano ![]() | 01/02/2017 12:44:36 |
| @Articolo 89, mi spiace contraddirti, ma le sentenze inter-nazionali (Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e Corte internazionale di Giustizia) e sovra-nazionali (Corte di Giustizia dell'Unione Europea) non sono fonti del diritto italiano. Si tratta di un punto fermo nella nostra giurisprudenza costituzionale, fin dagli anni Ottanta: le sentenze emesse da queste Corti, infatti, non sono in grado di abrogare/derogare le fonti del diritto nazionale. Precisamente - é questa la ormai pacifica e trentennale ricostruzione offerta dalla Consulta - il diritto sovra-nazionale europeo impone la non applicazione (e non già l'abrogazione), da parte dell'organo giudicante, del diritto interno con esso confliggente. Tale diritto interno, tuttavia, non scompare dal novero del diritto nazionale, ma resta - per così dire - in uno stato di "quiescenza" - salvo l'obbligo per il legislatore di provvedere con una (questa volta sì) "fonte del diritto" a rimuoverlo dall'ordinamento. Diversamente avviene per le SOLE sentenze che dichiarano, ai sensi dell'art. 134 Cost., l'illegittimità di una legge o di altro atto ad esso equiparato. Per quanto risultati minoritaria la tesi che vede in tali sentenze delle vere e proprie "fonti del diritto" - si tratta, infatti, di una tesi sostenuta esclusivamente da Alessandro Pizzorusso e da un paio di suoi allievi - l'inclusione delle SOLE sentenze d'incostituzionalità (e non anche di quelle interpretative di rigetto) nei codici per i concorsi di magistrato ordinario, é stata ammessa sin dagli anni Settanta (e poi sempre via via confermata dalle varie commissioni che si sono succedute nel tempo) in ragione del loro effetto di "annullamento" (e quindi di rimuozione) di una fonte del diritto (o di una sua parte). Tuttavia, soltanto il dispositivo delle sentenze di accoglimento (in tutte le forme in cui esse possono manifestarsi: "puro", manipolativo-addittivo, manipolativo-sostitutivo, "interpretativa di accoglimento") può essere riportato in tali codici, di certo non anche la motivazione dello stesso o anche soltanto una sua massima. Diversamente avviene per quanto riguarda le sentenze inter-nazionali e sovra-nazionali, che non sono certo pronunce in grado di incidere in termini "abrogativi" o di "annullamento" sul diritto interno. Peraltro, oltre alle ragioni più sopra richiamate, ciò é dovuto anche alle seguenti e ulteriori ragioni di ordine "strutturale": 1) Con riguardo alle pronunce della CGUE emesse in sede di rinvio pregiudiziale, occorre rilevare che trattasi di sentenze non di "annullamento", bensì "interpretative" 2) Con riguardo alle pronunce della CGI, vale lo stesso rilievo di cui al punto 1) 3) Infine, con riguardo alle pronunce CEDU, occorre rilevare che trattasi (anche qui) di sentenze non di "annullamento", bensì di "condanna" di uni Stato (nel caso in cui venga accertata una violazione della Carta EDU) Pertanto, é pacifico e difficilmente contestabile il divieto per i candidati di introdurre nelle aule del concorso, codici che rechino anche soltanto dispositivi di sentenze delle Corti CEDU, CGUE e CGI. A fortiori, varrà il divieto di introdurre codici che rechino massime o rielaborazioni di pronunce di queste Corti. Ciò che, infatti, é vietato anche per le pronunce d'illegittimità costituzionale, a fortiori lo sarà per esse. | |
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| Da: mah | 01/02/2017 12:57:57 |
| Anonimo, è sempre un piacere leggerti. A questo punto avrei una domanda per te. Come conciliare le tue considerazioni con la tendenza della giurisprudenza amministrativa a considerare le sentenze della CGUE come sopravvenienze normative? Mi riferisco alla recente pronuncia dell'Adunanza Plenaria del 2016 sul giudicato a formazione progressiva. Se poi è pacifico da tempo che il diritto dell'unione europea vincola gli Stati membri così come interpretato dal suo giudice naturale, cioè dalla Corte di Giustizia, non si riconosce implicitamente un valore normativo alle sentenze di quest'ultima? | |
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| Da: Articolo 99 | 01/02/2017 13:16:34 |
| Per anonimo salernitano Sono fonti UE al pari delle direttive e dei regolamenti, pacificamente ammessi in sede di concorso | |
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| Da: Articolo 99 | 01/02/2017 13:20:00 |
| Per mah Piuttosto le aggiungessero le altre case editrici. Mi scuso se ti sono sembrato aggressivo, ero solo ironico!!! :P | |
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| Da: x articolo 89 | 01/02/2017 13:24:20 |
| torna a studiare, capra! le sentenze non sono fonti, le direttive e i regolamenti UE sì! Capra!! E se non sei in grado di capire le cose studiando, almeno sforzati di leggere i comunicati delle commissioni di concorso!!! Avviso 24 giugno 2016 - Avviso sui codici Facendo seguito alle numerosissime richieste telefoniche che pervengono dai candidati in ordine alla tipologia dei codici ammissibili alle prove scritte, al fine di assicurare il buon andamento delle operazioni concorsuali, si ribadisce che sono vietati i codici illustrati, annotati e/o commentati con dottrina e/o giurisprudenza (con esclusione delle sentenze della Corte Costituzionale riportate in addenda ai singoli articoli interessati direttamente dalle pronunzie di incostituzionalità totale o parziale), esplicitati articolo per articolo, muniti di schemi di qualunque genere, contenenti "mappe" esplicative o "tabelle" che non siano quelle previste dalla legge (ad es. in materia di stupefacenti), aggiunta, suggerimenti o specificazioni di tipo dottrinario o enciclopedico di qualunque tipo. In conformità agli orientamenti espressi dalle Commissioni dei precedenti concorsi nazionali in Magistratura, sono ammissibili i codici comunemente diffusi in commercio, corredati da indici cronologici, analitico-alfabetico (o sistematico-alfabetico) e/o sommario. Si rammenta, infine, che la Commissione esaminatrice procederà al controllo dei codici e dei testi ammessi in ogni momento della procedura (tutti i giorni compreso il giovedì di sospensione) sino alla conclusione delle prove concorsuali. Salvo che il candidato non si ritiri, gli è fatto divieto di portare via, al termine delle prime due prove scritte, i codici che ritenga non più utilizzabili. L'Amministrazione presenterà denunzia penale nei confronti del candidato che verrà trovato in possesso di un codice dolosamente artefatto. Il Presidente, Mario Cigna | |
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| Da: x articolo 89 | 01/02/2017 13:25:40 |
| Capra!! Sai leggere?? No?? Allora ti segnalo io il pezzo importante: "... si ribadisce che sono vietati i codici illustrati, annotati e/o commentati con dottrina e/o giurisprudenza (con esclusione delle sentenze della Corte Costituzionale riportate in addenda ai singoli articoli interessati direttamente dalle pronunzie di incostituzionalità totale o parziale).." Hai capito?? Soltanto le sentenze della Corte costituzionale.... Non della CGUE... Capra! | |
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| Da: Ahahhaha | 01/02/2017 13:30:23 |
| pacificamente ammesse una cippa | |
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Da: Ahahahahahahah ![]() | 01/02/2017 13:31:35 |
| Over si na capra o frat! Ten ragione l'amico sopra. Non solo sei Ciuccio ma sei pure presuntuoso!!! Ahahahahha | |
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Da: Maschiotto ![]() | 01/02/2017 13:40:47 |
| Anonimo e' un piacere leggerti concorso con Mah che rileggo volentieri. | |
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| Da: Legittimo dubbio | 01/02/2017 13:41:12 |
| Uhm, ma non è che qui qualcuno confonde sentenze con decisioni, raccomandazioni e pareri...? | |
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| Da: Articolo 99 | 01/02/2017 13:44:18 |
| Ragazzi ma veramente fate???? I principi delle sentenze CGE sono considerate fonti del diritto UE. Non diciamo castronerie. Anche Bellomo che tra i meno favorevoli a conoscere la giurisprudenza disse di focalizzare le sentenze CGE perchè sono considerate fonti!!! Leggete qui!!! E sarei io la capra :P http://www.academia.edu/1865164/G.Martinico_Le_sentenze_interpretative_della_Corte_di_giustizia_come_forme_di_produzione_normativa | |
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Da: x articolo 99 ![]() | 01/02/2017 14:01:00 |
| vallo a dire al presidente di commissione... quel comunicato mi pare chiaro: niente sentenze nei codici, se non quelle di accoglimento totale e parziale della corte costituzionale. poi vabbé il fatto che molti candidati non conoscano la lingua italiana sembra assodato.. | |
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| Da: Articolo 99 | 01/02/2017 14:05:57 |
| Il comunicato non dice nulla sulle fonti UE e vi dico che regolamenti e direttive pacificamente passano. Sarà il mio parere personale, ma la commissione di procuratore non ha sbagliato ad ammettere i codici di santise | |
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Da: Mah ![]() | 01/02/2017 14:24:26 |
| Adesso cosa c'entra il richiamo ai regolamenti e alle direttive? Si tratta di atti normativi, ovvio che sono ammessi. Il discorso è più complicato per le sentenze della Corte di giustizia: da un punto di vista formale sono provvedimenti giurisdizionali e quindi non ne è ammissibile la consultazione del contenuto; da un punto di vista sostanziale possiamo discutere del carattere normativo del dispositivo, visto che per la Corte di giustizia e per la giurisprudenza ha carattere vincolante al pari delle fonti normative. Detto questo, dal comunicato del presidente Cigna possiamo dedurre che le commissioni hanno sempre escluso codici che riportassero anche solo il dispositivo delle sentenze della cgue. Forse le tue certezze cominciano un po' a vacillare? | |
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| Da: A proposito di geni | 01/02/2017 14:47:38 |
| Questo discorso lascia il tempo che trova, infatti non ha senso presentarsi a concorsi di questo tipo senza conoscere quasi a memoria i dispositivi delle sentenze più recenti e importanti... perciò se stava scritta sul codice al massimo poteva servire a rinfrescare la memoria, ma non esiste che uno passi un concorso di questo tipo senza già sapere bene di cosa si trattava. | |
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| Da: Riflessione81 | 01/02/2017 14:56:01 |
| Ma quale conoscere a memoria , non siamo mica a riskiatutto , io devo conoscere la materia , i principi, gli orientamenti, non i dispositivi a memoria. Se vi sono testi di sentenze , anche solo dispositivi, è stato violato un articolo della lex specialis .punto | |
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Da: Maschiotto ![]() | 01/02/2017 15:04:22 |
| imparare i dispositivi? | |
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| Da: Saturninovincitore | 01/02/2017 15:06:33 |
| Sono in linea con anonimo Le sentenze della corte di giustizia europea sono davvero altra cosa anche in virtù dei noto rapporti tra i due ordinamenti. | |
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Da: Anonimo salernitano ![]() | 01/02/2017 15:07:59 |
| Perdonatemi, probabilmente mi sono espresso male - o meglio: probabilmente ho dato per scontato ciò che, nella mia esposizione, avrei dovuto meglio esplicitare. Vediamo di colmare la lacuna, partendo ab ovo. La prova scritta del concorso in magistratura è ad oggi regolata in parte da una normativa recente (del 2006) in parte da una risalente normativa del 1925. Precisamente, tale ultima normativa disciplina lo svolgimento delle prove scritte (art. 6), le modalità di formulazione e dettatura dei temi (art. 8), i divieti imposti ai candidati (art. 7), le modalità di correzione degli elaborati (artt. 8 e 13) e lo svolgimento della prova orale (art. 15). Ebbene, tra le tante disposizioni in essa contenute (tutte importanti per chi intende partecipare a questo concorso) ve n'è una che, ancora oggi, fonda il potere dell'Amministrazione (nella specie: della commissione di concorso) di ammettere o di non ammettere il materiale in sede di concorso Si tratta dell'art. 7: Art. 7 "I concorrenti devono essere collocati ciascuno ad un tavolo separato. È loro rigorosamente inibito, durante tutto il tempo in cui si trattengono nel locale destinato per l'esame, di conferire verbalmente coi compagni, o di scambiare con questi qualsiasi comunicazione per iscritto, come pure di comunicare in qualunque modo con estranei. È vietato ai concorrenti di portare seco appunti manoscritti, o libri od opuscoli di qualsiasi specie. Essi possono essere sottoposti a perquisizione personale prima del loro ingresso nella sala degli esami e durante gli esami. È loro consentito di consultare i semplici testi dei codici, delle leggi e dei decreti dello Stato, del "Corpus iuris" e delle istituzioni di Gaio, da essi preventivamente comunicati alla commissione, e da questa posti a loro disposizione previa verifica. Nessuna spiegazione in ordine al tema potrà essere richiesta dai candidati, nè data dai commissari" In particolare, che l'Amministrazione disponga giorni separati prima delle prove in cui provvedere alla verifica del materiale che ciascun candidato vuole portare con sé discende proprio dal comma 3 di questo articolo: "testi ... da essi preventivamente comunicati alla commissione, e da questa posti a loro disposizione previa verifica". Tali "testi", peraltro, sono soltanto: "i semplici testi dei codici, delle leggi e dei decreti dello Stato, del "Corpus iuris" e delle istituzioni di Gaio". Ora, al di là della questione sulle fonti del diritto - su cui, rapidamente spendo le seguenti riflessioni: a) il nostro è (ancora) un sistema a base legislativa, ove le sentenze (persino quelle delle SS.UU.) non sono mai "fonti del diritto" e dove nessun giudice è mai soggetto a sentenze di altri giudici, ai sensi dell'art. 101 cpv Cost. ("I giudici sono soggetti soltanto alla legge"); b) evitiamo di confondere "autorevolezza" (le sentenze delle SS.UU.) con "autoritatività" (le fonti del diritto); c) sul "valore" delle sentenze sovra-nazionali è netta la giurisprudenza della Consulta e della Cassazione che non riconosce loro il rango di fonti del diritto, checché ne possa dire al riguardo il Consiglio di Stato - il potere di ammettere/vietare ai candidati di portare materiale all'interno delle aule del concorso trova unico ed esclusivo fondamento proprio in quel comma 3 dell'art. 7: "è loro consentito di consultare i semplici testi dei codici, delle leggi e dei decreti dello Stato, del "Corpus iuris" e delle istituzioni di Gaio" Dunque: soltanto testi "normativi" (Leggi e decreti dello Stato), Corpus Iuris e Istituzioni di Gaio. Gli avvisi che di anno in anno le varie commissioni diramano al riguardo si fondano (e d'altronde non possono che fondarsi) esclusivamente su questo articolo. Tuttavia, siccome le leggi, a seguito dell'entrata in vigore della Costituzione, possono essere rimosse dall'ordinamento anche da particolari "sentenze" (quelle emesse dalla Corte Costituzionale ai sensi dell'art. 134 Cost.), allora le singole commissioni - ma soltanto a partire dagli anni Settanta - hanno consentito l'acceso anche di materiale in cui fossero riportate le pronunce d'incostituzionalità (e il loro dispositivo soltanto). Tutto il resto è e resta vietato. | |
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| Da: la cosa è semplice | 01/02/2017 15:18:58 |
| agli esami non è ammessa dottrina, non è ammessa giurisprudenza, ma soltanto testi normativi. le sentenze non sono mai testi normativi. le uniche sentenze ammesse sono quelle della consulta quando incidono su testi normativi perché annullandoli li modificano, cosa che nessuna sentenza può mai fare (avete mai visto una sentenza della cassazione che annulla una legge??????). Quindi chiudiamola qua, mi pare che la cosa sia di una banalità immensa: niente dottrina, niente giurisprudenza, solo leggi e norme. la giurisprudenza te la devi essere studiato prima. Chi si giova delle massime di giurisprudenza messe in calce agli articoli sta fregando gli altri concorrenti e sta facendo il furbo. Punto | |
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| Da: A proposito di geni | 01/02/2017 15:27:15 |
| Non esiste che uno passi un concorso di questo tipo senza conoscere quasi a memoria la giurisprudenza. | |
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| Da: la cosa è semplice | 01/02/2017 15:30:15 |
| appunto, ma la devi conoscere perché l'hai studiata prima, non perché apri il codice il giorno del concorso e ti trovi scritta la massima sotto l'articolo!! Io mi incazzerei parecchio se trovassi un altro candidato accanto a me con un codice così. e le sentenze europee non fanno differenza, anzi oggi giorno tutte le tracce di diritto amministrativo fanno sempre riferimento a giurisprudenza europea. Cosa avreste detto se alla traccia sull'avvalimento qualcuno fosse stato beccato con codici che riportavano la massima della corte di giustizia su quell'argomento?????? Avreste lasciato correre dicendo che tanto è una fonte del diritto??? Ma non diciamo fesserie!! | |
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Da: aquilotta98 ![]() | 01/02/2017 15:40:49 |
| Anche se fate vedere le tette, la giurisprudenza serve sempre! | |
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| Da: certo che serve | 01/02/2017 15:43:44 |
| ma per favore te la studi prima per anni e poi non te la porti sul banco scritta nei codici | |
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| Da: x mah | 01/02/2017 16:41:01 |
| in effetti leggevo nell'altro forum sul concorso da procuratore che se passasse l'idea che le sentenze della cgue fossero come fonti del diritto allora sarebbe consentito riportare nei codici penali anche la sentenza taricco sulla prescrizione. E chissà quante altre in altre materie, magari in materia di diritto dei consumatori nei codici civili e tantissime sul diritto degli appalti. No, questa storia delle sentenze cgue come fonti del diritto proprio non sta in piedi. | |
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| Da: hoppa | 01/02/2017 16:47:07 |
| Tipo: che la sentenza CGUE sulla conformità al diritto comunitario dell'avvalimento plurimo o frazionato, ove riportata nei codici, avrebbe garantito (?) l'idoneità agli aspiranti magistrati della tornata concorsuale 2013-2014. | |
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