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Concorso MAGISTRATURA 2016
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Da: Facciamo Ordine! 28/01/2017 12:51:28
Ieri ascoltavo la voce delle Camere penali in un convegno sulla criminalità organizzata.
Condivisa la posizione da cui si partiva, ovvero la necessità di recuperare la sostanza del principio di legalità, in aperta critica alla delega di fatto ad una giurisprudenza "creativa" del diritto.
Parlando del concorso esterno in associazione mafiosa, tittavia, si ricordava l'inesistenza di tale fattispecie e la sua origine esclusivamente giudiziale.
Una qualificazione che, talvolta, si trova anche sui manuali.
Il punto è: può davvero questo titolo di incriminazione essere ricondotto a mera "creazione giurisprudenziale"?
Se la funzione del 110 è un effetto moltiplicatore delle fattispecie incriminatrici, per combinato disposto con le figure previste da parte speciale, essendo il 416 bis (ma anche il 416) certamente reato "autonomo" di parte speciale, l'effetto creativo non dovrebbe dirsi decisamente legale?
@ Anonimo, qualche spunto per risolvere la tematica?
Rispondi

Da: A proposito di geni28/01/2017 13:31:40
Il diritto è quello che tu vuoi che sia. Tu vuoi punire severamente la criminalità mafiosa? Allora ti "inventi" il concorso eventuale nel reato a concorso necessario. La Cassazione fa così tutti i giorni, gli unici scemi che studiano i manuali e cercano una "ratio" delle norme siamo noi.
Rispondi

Da: valmont  -banned!-28/01/2017 13:35:47
quali fra queste NON è una fonte fatto:

A consuetudine
B necessità
C regolamenti interministeriali
D norme di diritto internazionale generalmente riconosciute
Rispondi

Da: Facciamo Ordine! 28/01/2017 14:02:01
@a proposito di geni

Mi pare che nella fattispecie in questione il nodo più problematico sia il dolo ammesso, anche eventuale.
Su cui mantengo la riserva e idiosincrasia che ho col dolo eventuale ammesso nel reato monosoggettivo.
Ma il concorso "non necessario" nel reato associativo, come modalità del fatto che si realizza sul piano ontologico, non pare incompatibile col reato associativo base: ferma la realizzazione del reato base da parti di terzi (necessariamente più soggetti), un soggetto ulteriore può eventualmente concorrere ex 110.
Questa parte mi quaglierebbe.
Non mi quaglia la tesi che siffatta incriminazione non troverebbe sponda nel principio di legalità ex 110.
Allora dovrebbe valere anche per la modalità di funzionamento di combinazione del 56.
Ragionerei al contrario: data natura codicistica, dunque legale, del meccanismo combinatorio (a effetto moltiplicatore ed estensivo) del 110 o del 56, è piuttosto "creazione giurisprudenziale" il caso di esclusione di applicabilità di una fattispecie, così derivata, a certe ipotesi di reato. Non quello di inclusione incriminatrice.
E l'esclusione per cosi dire "creativa" si giustifica per rispetto della ragionevolezza del sistema, imposta dai principi costituzionali e in particolare dalla frammentarieta' del diritto penale. O no?
Rispondi

Da: AdMaiora1628/01/2017 14:28:10
@facciamo ordine
condivido.
anzi, è la premessa per la quale non mi trovo d'accordo con le conclusioni della cedu nel caso contrada..
Rispondi

Da: Anonimo salernitano 28/01/2017 14:36:41
@Facciamo ordine,

il tema della c.d. "creazione giurisprudenziale" attraversa il dibattito giuridico e scientifico da almeno 2 secoli e mezzo. E sull'argomento esiste una copiosa produzione scientifica, in grado di impegnare anche il più volenteroso studioso, fino a seppellirlo vivo (io provai ad occuparmene all'inizio del dottorato, ma presto capii che non ne sarei uscito vivo; e deviai su altre sponde più "facili")

Ciò premesso, é chiaro che innazitutto occorre intendersi sui significati delle espressioni che usiamo. Tra queste, "creazione giurisprudenziale" é tra quelle più abusate nei discorsi dei giuristi - molte volte a sproposito.

Ogni interprete "crea" qualcosa: si parte sempre da un testo (qui da noi, testi "normativi"; nei sistemi di Common Law, anche testi di "sentenze") e si arriva ad una conclusione interpretativa.

Questo processo (testo, interpretazione-attività, conclusione-interpretativa) é chiaramente "creativo"; e quando posto in essere da quegli interpreti qualificati che sono i giudici, ben può essere chiamato "creazione giurisprudenziale".

E tale processo esiste sempre, in ogni interpretazione.

Ma, in genere, non é questo il senso dell'espressione che spesso viene preso di mira quando si critica l'attività "creatrice" della giurisprudenza.
Piuttosto, si guarda alla "distanza" tra "testo normativo" e "conclusione interpretativa": quando questa supera una certa "soglia" (piu ridotta nel diritto penale, più estesa nel diritto civile, praticamente tendente ad infinito nel diritto costituzionale - si veda, in proposito, la giurisprudenza in tama di ammissibilità del referendum abrogativo, che dalla sentenza "Paladin" degli anni '70 é ad oggi diventata "creazione giurisprudenziale pura"), ad esser leso é il principio di separazione dei poteri (che predica, tra le altre cose, la distinzione tra un potere che "crei" diritto e un altro che lo "applichi").

Nel diritto penale, questa "soglia" dovrebbe essere fissata dal principio di legalità. Sicché, superata tale "soglia", si cadrebbe in una violazione di tale principio.

Al di là dei problemi di individuazione della "soglia" (quelli sotto cui si potrebbe cadere sepolti vivi), esiste un nesso indissolubile tra: a) precisione/chiarezza dei testi normativi e b) potestà "creativa" dei giudici.

In particolare, si tratta di un nesso inversamente proporzionale: quanto meno chiari/precisi sono i testi normativi, tanto più ampia sarà la "creazione giurisprudenziale"; e viceversa.

Ora: chi dovrebbe essere il primo "garante" della legalità penale (intesa come obbligo per il legislatore di di scrivere testi normativi chiari e precisi)?
Semplice: la Corte Costituzionale.

Ebbene, dal 1956, come ha operato la Consulta in questo suo ruolo di custode della legalità penale (il parametro, chiaramente, é l'art. 25 Cost.)?
Semplice: in maniera molto blanda.

In particolare, dal 1956 al 2016, in ben 60 anni di attività, sapete quante sono state le pronunce di incostituzionalità per violazione del principio di legalità/tassatività/determinatezza (ex art. 25 Cost.)?

Soltanto cinque!

Ripeto: soltanto cinque.

Posso anche elencarvele tutte.

1) La prima é la n. 177/1980 (che riguarda la materia delle misure di sicurezza)

2) la seconda - la più famosa - riguarda il delitto di plagio e risale al 1981 (sentenza 96/1981)

3) La terza é la n. 35/1991 (che corregge l'indeterminatezza originaria con un'addittiva)

4) La quarta é la n. 185/1992 (ove la disposizione originaria risulta non intellegibile per un errore materiale del legislatore, che la Consulta provvede a correggere)

5) La quinta e ultima é la n. 34/1995 e riguarda un delitto in materia di immigrazione (una fattispecie omissiva; l'unica ad essere stata dichiarata incostituzionale)

Fine. Da allora, tutte le questioni di incostituzionalità per violazione del principio di legalità/determinatezza/tassatività vengono puntualmente respinte.

É chiaro che se così stanno le cose, la "creazione giurisprudenziale" tanto vituperata e criticata é in primis costantemente "coperta" e indirettamente "promossa" dal nostro organo di tutela della legalità costituzionale (salvo suoi pregevoli interventi nei rapporti "creazione giurisprudenziale/cedu/separazione dei poteri", come una sentenza del 2012 ben dimostra).

Rebus sic stantibus, cosa dovremmo fare noi poveri concorsisti?
Semplice: lasciar perdere questi temi, onde non venire sepolti vivi!

Postilla: leggere qualche intervento di Tonino aiuterebbe non poco, in questi casi
Rispondi

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Da: A proposito di geni28/01/2017 14:48:12
Non è un problema di elemento soggettivo, è un problema di nesso causale. Il 110 può abbracciare condotte atipiche, ma non acausali.
Se c'è causalità c'è appartenenza all'associazione, in quanto per far parte dell'associazione non sono richieste forme di affiliazione sacramentali, anche un uomo non "d'onore", in quanto non ufficialmente affiliato tramite il giuramento mafioso, può essere incriminato ex art. 416bis.
Allora l'incongruenza esiste quando tramite il 110 si vogliono attirare al 416bis condotte prive di causalità rispetto alla messa in pericolo del bene giuridico protetto dalla norma, e cioè l'ordine pubblico.
Da qui le oscillazioni giurisprudenziali e le frequentissime assoluzioni per "concorso esterno".
Rispondi

Da: yiotsma28/01/2017 15:32:52
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Rispondi

Da: Facciamo Ordine! 28/01/2017 15:35:07
Grazie Anonimo!

@a proposito di geni(i)
Possiamo concordare come via di principio.
Però può soccorrere la teoria dottrinaria del differente evento che deve essere colpito da causalità, nel concorso.
E che non sarebbe quello materiale della fattispecie monosoggettiva.
Rispondi

Da: Anonimo salernitano 28/01/2017 15:57:54
@Facciamo ordine!,

e di che?
Si tratta di riflessioni pressoché inutili ai fini concorsuali.

Ma un consiglio probabilmente molto utile ai fini della prossima prova scritta, posso fornirlo.

Il prossimo 23 febbraio si riuniranno le sezioni unite penali per risolvere un contrasto giurisprudenziale abbastanza importante in tema di concorso di reati e principio di specialità.

Il tema dei due reati coinvolti non é in sé importante (si tratta dei delitti di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e malversazione ai danni dello Stato).

Quel che dovrebbe essere "rivoluzionario" (ma si vedrà poi se davvero sarà così) é che le sezioni unite sono chiamate anche a ricostruire l'ammissibilità dei criteri di assorbimento/consunzione/sussidiarietà alla luce del principio di specialità di cui all'art. 15 c.p.

Chi ha pratica di come lavorano le ss.uu., e soprattutto delle tempistiche di deposito delle sentenze, capirà subito che la sentenza sarà presumibilmente pubblicata il prossimo giugno.

Non so quando saranno fissate le prove scritte, ma direi che con i tempi stiamo lì.
Perciò la questione, secondo me, andrebbe tenuta d'occhio
Rispondi

Da: AdMaiora1628/01/2017 17:08:02
@ Anonimo salernitano

grazie per la dritta!
è sempre un piacere leggerti
Rispondi

Da: "SI DEFINISCONO NUOVE PROCEDURE PER L''ACCESSO"28/01/2017 18:16:56
Sabato 28 gennaio 2017

Intervento del rappresentante del Ministro alla Cerimonia di inaugurazione anno giudiziario 2017 nei distretti di Corte d'appello

Signor Presidente della Corte di Appello,
Signor Procuratore Generale,
Signor rappresentante del Consiglio Superiore della Magistratura,
Autorità tutte,
Signore e Signori,


A nome del Ministro, ringrazio i Magistrati, gli Avvocati, il personale amministrativo e le Forze dell'ordine che operano nel distretto per il buon funzionamento della giustizia.

....

Naturalmente, alle piante organiche deve seguire la più rapida copertura dei posti vacanti. Negli ultimi tre anni hanno preso servizio 700 magistrati, ai quali nelle prossime settimane se ne aggiungeranno altri 348. Un ulteriore concorso per 360 posti è stato bandito nell'ottobre scorso, mentre si definiscono nuove procedure di semplificazione dell'accesso in magistratura.

... si definiscono nuove procedure di semplificazione dell'accesso in magistratura ...
Rispondi

Da: DICHIARAZIONI ALLA STAMPA DEL VICEPRESIDENTE CSM28/01/2017 18:26:23
".... Le scoperture di organico sono molto rilevanti, circa 1.200, non sostenibili per gli uffici... Bisogna accelerare, e penso che sia necessario  prevedere un concorso straordinario, magari con accesso diretto dei laureati più meritevoli, con voto di laurea elevato"

"... un concorso straordinario, magari con accesso diretto dei laureati più meritevoli, con voto di laurea elevato... "

Fonte: Intervista al Vice Presidente del CSM Giovanni Legnini a "Il Messaggero", di Cristiana Mangani del 28 gennaio 2017
(http://www.csm.it/PDFDinamici/20170128_messaggero.pdf)
Rispondi

Da: La vita  una giungla 28/01/2017 18:32:51
Il problema non è il concorso. Il problema è che non hanno i fondi per sostenere nuove assunzioni.
Se volessero potrebbero fare un concorso a mille posti e in un attimo il problema sarebbe risolto, dando direttive ai commissari di abbassare l'asticella delle sufficienze.
O prendere un numero elevato di idonei nel concorso in atto e scorrere la graduatoria.
Rispondi

Da: Infatti 28/01/2017 18:59:51
Non sembra un problema di domanda o di meritevolezza.
Andare a pescare neolaureati, per quanto meritevoli, è ridicolo.
Tanto quanto lo era porre limiti di età in ingresso.
Un concorso a 1500 posti e chi entra entra.
Come fatto per la scuola, in cui si sono riesumati diplomi magistrali sepolti da decenni di onorate carriere da caporeparto all'Esselunga o di impiegati di società di esportazione di fiori secchi.
E nessuno che abbia fatto una piega, sul piano delle competenze spendibili.
Rispondi

Da: Se andasse28/01/2017 18:59:59
questo a fare il membro della commissione il problema sarebbe risolto..... Io invece sono certa che se i temi non sono fatti secondo lo schema predeterminato dei commissari, sei fuori
Rispondi

Da: A proposito di geni28/01/2017 19:44:28
Ma questo qua se si appostasse fuori da una seduta di laurea e provasse a scambiare due chiacchere con qualche neolaureato con 108+, secondo me gli passerebbe la voglia di farli entrare di corsa in magistratura.
Qui lo dico e qui lo ribadisco, se questi neolaureati entrano in magistratura il crimine ha vinto.
Rispondi

Da: Anonimo salernitano 28/01/2017 21:32:27
Le dichiarazioni del vice presidente del Csm non mi sembrano dichiarazioni propriamente coerenti, specie se riguardate sub specie di rapporto mezzo a fine.

Per un verso, si rileva la necessità di accelerare le procedure concorsuali per assumere nuovi magistrati (il "fine") - auspicando altresì l'indizione di un concorso straordinario (il "mezzo")

Per altro verso, si auspica che a questo concorso straordinario possano partecipare anche neolaureati "meritevoli"  (tralasciamo gli infiniti problemi e questioni che genera questa parola...) - in tal modo, incrementando il numero già elevato dei partecipanti e, di conseguenza, i tempi di copertura dei vuoti di organico.

Certo che i nostri vertici istituzionali non "brillano" per capacità ragionamento e/o di soluzione dei problemi.

Questo spiega, almeno in parte, le ragioni di varie storture che imperversano nella nostra penisola - e non parlo del solo settore giustizia, ma anche di tutto il resto.
Rispondi

Da: Egle@ 29/01/2017 09:57:04
Ciao @anonimo...speravo in un tuo intervento. Sono d accordo con te.. È assurdo davvero!! Basterebbe indire due procedure all anno e aumentare il numero dei commissari per non far sovrapporre le procedure
Rispondi

Da: aquilotta98 29/01/2017 11:11:57
x anonimo salernitano

Hai parlato di" merito"? Ho colleghe che pensano di essere le olgettine di Silvio e parli di merito? Lasciamo stare.
Rispondi

Da: veramente... 29/01/2017 11:33:41
... ne parlava in termini critici... e la cosa si capisce bene...
Rispondi

Da: Maliziosa29/01/2017 11:37:43
Qualche nipote o parente neolaureato da sistemare ha ...
Rispondi

Da: Maliziosa29/01/2017 11:39:23
Non scherziamo! Si facessero la gavetta e la formazione che è toccata a tutti gli altri!
Rispondi

Da: Egle@ 29/01/2017 12:32:18
Loro parlano di premiare i meritevoli per nascondere l intento di favorire parenti e amici sottraendogli al percorso post laurea che serve ad acquisire i requisiti per la partecipazione al concorso.
Rispondi

Da: alessiocatr29/01/2017 13:17:14
un presidente di una cda Alfonso ha ammesso che la magistratura è un concorso che taglia fuori i meno abbienti.....
Rispondi

Da: e questo é vero 29/01/2017 13:26:08
non c'é dubbio, soltanto chi ha il sostegno economico necessario per studiare proficuamente, non disperdendo energie in altri campi lavorativi, e per poterlo fare molti anni, dispone di ragionevoli chanches di vincere il concorso
Rispondi

Da: A proposito di geni29/01/2017 15:01:28
Si dovrebbe istituire l'insegnamento obbligatorio del diritto fin dalla scuola elementare. Oltre ad avere candidati al concorso di magistratura che non devono invecchiare post-laurea per acquisire la preparazione necessaria, ritengo che si avrebbe un notevole calo della criminalità, che è dovuta anche all'ignoranza (oltre che oscurità) dei precetti legislativi.
Inoltre si potrebbero sistemare un pò di avvocati disoccupati collocandoli ad insegnare.
E reintrodurre il concorso unico nazionale per l'insegnamento universitario, vietando alle università di indire concorsi per professori-ricercatori, ma obbligandoli a prenderli da un ruolo di abilitati unico nazionale.
Così si alzerebbe il livello in maniera considerevole.
Rispondi

Da: AdMaiora1629/01/2017 16:10:20
@ a proprosito di geni

"E reintrodurre il concorso unico nazionale per l'insegnamento universitario, vietando alle università di indire concorsi per professori-ricercatori, ma obbligandoli a prenderli da un ruolo di abilitati unico nazionale"
bravo!
Rispondi

Da: AdMaiora1629/01/2017 16:10:25
@ a proprosito di geni

"E reintrodurre il concorso unico nazionale per l'insegnamento universitario, vietando alle università di indire concorsi per professori-ricercatori, ma obbligandoli a prenderli da un ruolo di abilitati unico nazionale"
bravo!
Rispondi

Da: Se andasse29/01/2017 16:34:18
Finalmente qualcuno che si ricorda che l'università è un mondo molto corrotto e propone un concorso nazionale....... Ecco da dove deriva il mio sdegno nel pensare che la nostra vita dipende da una commissione in cui ci sono anche questi soggetti reclutati nel modo che tutti conosciamo.......è una garanzia di effettiva bravura e competenza? Speriamo
Rispondi

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