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DIRIGENTE TECNICO MIUR
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Da: Ocse Pisa?12/11/2010 20:11:31
Mi piacerebbe fossero resi disponibili i risultati dei test Ocse Pisa ottenuti dagli studenti delle scuole paritarie. Chissà, magari si vedrebbero dei risultati eccezionali...
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Da: 12/11/2010 20:39:38
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Da: michele12/11/2010 20:41:33
sono certo che la canzone di giulio è dedicata a te...
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Da: chi non vuol vedere12/11/2010 21:17:10
Bassanini e Gulia si preparano al ruolo di dt : sii prono , scodinzola e ringrazia.....e forse ti nomineremo....

Forse è preferibile la nomination in un reality , siamo caduti proprio molto , molto in basso.
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Da: giulia arditi12/11/2010 22:15:22
Solo uno sciocco può pensare che contrapporre pubblico e privato sia una questione ideologica... tra l'altro quella legge venne approvata con un governo di sinistra

La legge ha introdotto una novità giuridica di assoluta rilevanza. Con l'art. 1 viene infatti definito il sistema nazionale di istruzione, costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali; fermo restando l'art. 33 secondo comma della Costituzione, secondo cui la Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
L'indubbia novità rappresentata da questa definizione di sistema nazionale di istruzione, sta nel superamento della distinzione fra i soggetti gestori in ragione della propria soggettività giuridica (pubblica o privata), ponendosi invece l'attenzione sulla pubblicità del servizio da questi erogato; il tutto in coerenza con la modifica del Titolo V della Costituzione (Legge 18 ottobre 2001 n.3), in virtù della quale,come osservato da più parti, i soggetti della sussidiarietà orizzontale entrano a pieno titolo nell'esercizio delle funzioni pubbliche. 
La Legge 62/2000 rappresenta dunque una chiave di volta del sistema scolastico italiano, che ha determinato le condizioni per l'ingresso a pieno titolo nel sistema nazionale di istruzione di migliaia di scuole paritarie.
La legge, al comma 2, definisce le condizioni per "l'accreditamento" della funzione pubblica svolta da scuole gestite da privati ed enti locali, con il conseguente riconoscimento dello status di scuola paritaria.
Tali condizioni consistono nella rispondenza delle istituzioni scolastiche paritarie agli ordinamenti generali dell'istruzione; nella coerenza con la domanda formativa delle famiglie; nella rispondenza a requisiti di qualità ed efficacia definiti ai  commi 4, 5 e 6 31.
Le innovazioni introdotte dal legislatore, anche in ragione della successiva modifica del Titolo V della Costituzione, definiscono un sistema scolastico policentrico, una sorta di servizio collettivo nazionale "a rete" , in cui allo Stato compete la determinazione delle norme generali dell'istruzione, dei principi fondamentali e la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni; alle Regioni è attribuita la potestà legislativa sull'istruzione; alle singole istituzioni scolastiche autonome statali ed a quelle paritarie degli Enti Locali e di soggetti privati, compete erogare il servizio pubblico di natura scolastica, determinando la concreta offerta formativa.
L'istruzione diviene  quindi un traguardo unitario raggiungibile con diverse modalità, nell'ambito delle norme generali, dei principi fondamentali e dei livelli essenziali delle prestazioni definiti dallo Stato.

Quindi i casi sono due: chi ha scritto il post delle 21.17 è ingnorantemente anacronistico e anacronisticamente ignorante (e anche un po' sciocchino)
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Da: giulia arditi12/11/2010 22:16:24
ops   o
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Da: bia12/11/2010 22:19:25
@giulia arditi
...Giulia!...una conferenza hai tenuto...:-)
Rispondi

Da: Parole e frasi fatte12/11/2010 22:27:11
Demagogia e contenitori vuoti di fondamenti socio pedagogici, come la riforma Moratti.
Ma con dentro tanti soldini però, a scapito del precariato.
Le scuole paritarie private sono quasi sempre quelle descritte dal servizio di ballarò...
Rispondi

Da: chi non vuol vedere12/11/2010 22:42:24
giusto ...ballarò le descrive in tutta la loro illegalità e incompetente ignoranza e l'aspirante d.t. se le difende e si prepara a potenziarle ( fabbriche di incompetenti che comprano il titolo di studio come compreranno la laurea e poi il posto grazie al familismo clientelar-politicante ) , come vuole il governo , prona , scodinzolante e grata , a pieno titolo nella categoria dei venditori di consenso e dei venduti sull'altare del carrierismo.
Rispondi

Da: se le scuole private...12/11/2010 23:11:48
a volte sono fabbriche di incompetenti, come definire certe scuole pubbliche in cui personale non motivato, entrato per grazia ricevuta nei ruoli, spesso più attento al secondo lavoro che al primo, scalda una sedia, perpetua rituali vuoti che ha il coraggio di definire "lezioni", offende la dignità dei propri allievi e offusca l'immagine dello Stato dando il peggio di sè?
Sveglia, ragazzi! Molte nostre scuole pubbliche offrono uno spettacolo molto meno decoroso di quelle private! Purtroppo, che ci piaccia o no, è questa la realtà.
Rispondi

Da: giulia arditi12/11/2010 23:43:58
Non so chi sia l'autore del post delle 23.11 ma il mio argomentare si poggia su basi diverse.
Io non ne farei una questione di competizione ma di servizio, come avviene per quello sanitario.
Se le scuole private non funzionano vengono automaticamente tagliate fuori dal mercato.
Il loro fondamento comunque trova nella Costituzione la ragione del loro esistere e non nella legge Moratti.

Adesso mi è chiaro perchè  qualcuno non è riuscito a prendere più di 24
Rispondi

Da: ...12/11/2010 23:44:57
... sempre caustica eh?...
Rispondi

Da: X Giulia la saputona13/11/2010 00:46:32
Se tu pensi che una preparazione complessiva si possa giudicare dal numero di risposte esatte date in un test costituito da 90 items confusi, ambigui e spesso paradossali che in molti casi nulla "ci azzeccano" con i compiti, ruolo e funzioni del DT, e che i 1469 che hanno totalizzato un punteggio superiore a 24,5 siano tutti più bravi di coloro i quali hanno preso meno di quella soglia allora meno male che ho preso meno. Preferisco stare tra i meno bravi ma aderenti alla realtà.
Brava Giulia meno male che ci sei!!!
Rispondi

Da: A proposito di Parità13/11/2010 02:22:22
Quizzetto scherzetto…Correva l'anno…
Le scuole paritarie possono avvalersi di personale docente volontario? per 1 quarto, 1 terzo, non più di 1 quinto, non più della metà delle prestazioni complessive?
Revoca della parità, quando? se una stessa classe non viene attivata per più di 2 anni consecutivi, 2 consecutivi, 1 anno o 2 anni su 5?
Il gestore che presenta istanza di riconoscimento della parità quanti anni deve aver compiuto ?
E nel caso di sdoppiamento di un corso già funzionante, entro che termini chiedere l'estensione del riconoscimento della parità?
E l'istituzione di indirizzi diversi va comunicata dalle scuole non paritarie entro il 31 dicembre, 31 gennaio, 28 febbraio, 31 marzo?
Queste ed altre lambiccanti corbellerie hanno misurato il livello intellettuale degli aspiranti DT il 21 settembre 2009.
Alcune menti eccelse hanno fatto 90. Chapeau.
Altri si sono sentiti già DT in pectore per aver annerito fortunosamente dei pallini bianchi. Ma accenti, apostrofi e congiuntivi sono altra cosa… e gli scritti sono tre…
Fortunatamente il Miur ha concesso tanto tempo per prepararsi meglio….
Rispondi

Da: G & D13/11/2010 02:42:50
Quo usque tandem ...
A parte il fatto che il governo in carica nel 2000, al momento della promulgazione della legge n.62, era di centro-sinistra e non di sinistra, ricordo che il citato art. 33 della Costituzione al comma 3 recita: "Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo stato".
Premesso che la Costituzione non è ovviamente immutabile, ma andrebbe rispettata finché non si modifica, non addomesticata con bizantine interpretazioni, come chiamare 245 milioni di euro stanziati per le scuole paritarie se non oneri per lo stato ?
Piuttosto cosa dire del fatto che nel 2008 la spesa per l'istruzione in Italia era del 4,4 % rispetto al PIL (-19 % rispetto alla media OCSE) e del 9,3 % rispetto alla spesa pubblica (-30%rispetto alla media OCSE) e che, con gli ulteriori tagli previsti di 8,3 miliardi di euro in 3 anni (-12 % rispetto al 2008), tali percentuali, già ai minimi in Europa, diverranno ancora più penalizzanti per le scuole (statali o paritarie che siano) e conseguentemente per la competitività del sistema Italia ?
Con buona pace del sistema scolastico policentrico e dell'espansione dell'offerta formativa.
Rispondi

Da: Stefano 13/11/2010 07:00:19
Io credo che in questo momento la concorrenza tra scuole pubbliche e private, tra pubbliche e pubbliche e, forse, tra private e private, sia al ribasso. In pratica la sfida è ad accaparrarsi  utenza che non compete, senza alcun controllo, neppure cattivo, e il modo più semplice è ridurre il livello concreto dell'insegnamento.
Ciao Ste
Rispondi

Da: Stefano 113/11/2010 09:08:36
per G & D
"Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo stato" significa soltanto che enti o privati, coi soldi loro, possono sempre istituire scuole, non che lo Stato, se lo ritiene opportuno, non possa finanziarli in tutto od in parte.
Ste
Rispondi

Da: delia13/11/2010 09:30:33
oggi mi sento un po' polemica anch'io e voglio fare una domanda provocatoria. Nell'immaginario collettivo scuola privata è sinonimo di un servizio  che vale di più di quello offerto dalla deprecabile scuola pubblica, ma io domando: in primo luogo, chi realizza la "qualità" nella scuola? Gli insegnanti. E allora com'è possibile che la scuola privata sia migliore di quella pubblica se ha insegnanti che lavorano lì non per scelta ma per necessità, e infatti, appena ottengono la nomina nella scuola pubblica (magari a 40 e passa anni...) lasciano l'eccellenza della scuola privata (il tono è ironico) per passare a quella pubblica?   In altre parole: io ho l'impressione che nella scuola privata non lavorino certo gli insegnanti migliori, se per ottenere la nomina a tempo indeterminato devono arrivare alle soglie della pensione...
Rispondi

Da: MARCUS13/11/2010 09:43:36
X agmea e Angela

Io sto provando a sviluppare la traccia sulla valutazione degli insegnanti.
Poi mi piacerebbe affrontare il problema della privacy, sopratutto in relazione alla trasparenza amministrativa.

Saluti
Rispondi

Da: bea13/11/2010 09:50:07
x Giulia
molte scuole private, non tutte naturalmente, funzionano anche (soprattutto) oggi, perchè consentono ai "consumatori" abbienti di comprare un diploma per i loro figli ignoranti. Se questa è la legge del mercato, gentile collega, dovresti anche sapere che la Costituzione parla di "uguali opportunità per tutti" "imparzialità" "meritevoli". Diceva il saggio "è inutile fare le regole, se poi nessuno si preoccupa di farle rispettare". Riflettiamo anche su questo, e cerchiamo di conservare, qualunque sia il nostro destino, un sano senso della misura. Ciao
Rispondi

Da: scuole private13/11/2010 09:51:53
esami di stato in una scuola pubblica , commissione che abbina una quinta di sc.pubbl. + una quinta di sc. privata.
I 3 insegnanti interni della privata dicono : bene , il compenso per questi esami è l'unico che vedo , nella privata ricevo i cedolini ma sono formali , in realtà non mi danno una lira , solo il punteggio !
Gli alunni devono risultare presenti anche se sono assenti , pagano oltre 5000,00 per un anno e quindi lo meritano , non sanno niente ma risultano almeno sufficienti o superbravi , pagano per questo e meritano la promozione....ballarò descrive la realtà .
Gli aspiranti dt o la ignorano o sono in cattiva fede e non so cosa sia peggio,sono squallidi e controlleranno le private : con la stessa cattiva coscienza diranno che è tutto ok ! Poveri noi

Così succede...questa è l'Italia , peccato che gli ammessi Bravi non lo sappiano....devono osservare di più e scodinzolare di meno
Rispondi

Da: lui13/11/2010 10:01:26
Il commento di BEA: trasposizione simbolica in una semantica "onirico-surrealista" della dicotomia classica "pubblico-privato" o piuttosto risposta didatticamente realista all'asincronia del mutamento socio-didattico-generazionale di un problematizzante ambiente scolastico-culturale da leggere in chiave sociologica e metastorica al valico di questo importante momento della vita umana e professionale dell'autrice?
Non agevole la risposta.
Rispondi

Da: bea13/11/2010 10:26:35
se il mercato produce risultati perversi, il nostro Stato, quello dipinto dalla Costituzione, deve introdurre dei correttivi per garantire i diritti dei cittadini, soprattutto per l'istruzione e la sanità. x Stefano "senza oneri" vorrebbe dire che lo stato NON puo finanziarne, quantomeno, l'istituzione.
Rispondi

Da: agmea 13/11/2010 11:20:18
Per Marcus
OK!
Rispondi

Da: Stefano 13/11/2010 13:21:46
Valutazione.
Prima di imbarcarmi nell'avventura di questo concorso, la domenica mi facevo anche qualche regata con gli amici.
Se dovevi raggiungere la boa di bolina, cioè sopravento, le tue prestazioni si valutavano principalmente in base a due parametri: la velocità e l'angolo, cioè la direzione che riuscivi a tenere (naturalmente non puoi andare contro il vento ma solo il meno lontano possibile da quella direzione).
Ora boe sopravento non ne vedo, ognuno va dove e come gli pare e si valuta da solo, c'è chi corre a tutta birra e, giustamente, se ne vanta, anche se magari sta andando all'indietro, e c'è chi sta andando nella direzione giusta, o almeno lo crede e giustamente se ne vanta, ma ha stretto tanto in vento da essersi fermato con le vele che sbattono.
Un saluto atutti
Stefano.
Rispondi

Da: LETE13/11/2010 13:28:58
X IL SAPUTONE CHE RISPONDE A GIULIA

Certamente chi ha superato il test ha più preparazione di te... capra !
Rispondi

Da: Cosa vuoi dimostrare?13/11/2010 13:31:16
X Arditi
con i tuoi interventi scopiazzati vorresti dimostrare di conoscere la norma sulle scuole private?
La vita bella mia non è un mettersi in mostra continuo, oltre alle apparenze c'è la sostanza.
Un concorrente asino che non ha risposto alle domande in gruppo.
Rispondi

Da: Stefano 13/11/2010 13:41:04
Credo che bisognerebbe distinguere tra scuole private parificate e non parificate.

per Bea
non credo che si possano aver dubbi sul fatto che finanziare le scuole private NON sia incostituzionale. Se sia o no opportuno è un altro discorso.
Rispondi

Da: Ocse Pisa13/11/2010 13:53:41
Sono stato presidente di commissione in molte scuole parificate al nord. Sono una totale schifezza sotto tutti i punti di vista formali e sostanziali. A detta di quasi tutti i DS e DT del Piemonte sono "diplomifici". Basta pagare per superare l'esame di stato. E' inutile arrampicarsi sugli specchi, la qualità e sotto zero. Poi per opportunità politica di destra o di sinistra, non importa, ciascuno può affermare quello che vuole. L'importante che si sappia che la realtà delle scuole parificate (escluse alcune religiose, davvero serie) è di uno squallore miserevole!
Bye 
Rispondi

Da: x Lete13/11/2010 14:01:30
Su quanto affermi avrei seri dubbi e sarei pronto ad un confronto.
Se hai il coraggio (ma ne dubito) posta l'indirizzo mail che ti contatto subito o stasera al massimo.
Per il resto gli insulti gratuiti  celati da un bieco anonimato sono quanto di peggio ci si possa aspettare da un educatore che in tal caso non educa ma avrebbe molto da ricevere nel campo dell'educazione al vivere civile.
Spero che tu in qualche misura, seppur minima, possa capire, che fra gli esclusi possono esservi persone di grande spessore umano e culturale.
Natruralmente io non mi sento di appartenere a quest'ultima categoria di persone ritenendomi soltanto una persona normale
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