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DIRIGENTE TECNICO MIUR
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Da: Giulio Aldito alias zorro13/11/2010 20:58:23
Carampa,
sei vera e bella dentro.
Modesta ma nobile operaia dell'agire scolastico quotidiano, la tua semplicità e naturalezza ti fa grande.
Le persone come te illuminano la scuola italiana.
Possa la giustizia divina e magari anche quella terrena, darti la soddisfazione di poter continuare nella tua nobile missione, a livelli più impegnativi e gratificanti...
Rispondi

Da: car        petul13/11/2010 20:59:22
Teo...ti perdono.
Un bacio!
Rispondi

Da: lui13/11/2010 21:01:08
Gentile CAR PETUL
Come in altre occasioni puntualizzato, ritengo di poter affermare, anche alla luce della ormai quasi settimanale frequentazione di questo FORUM, e quindi della presunzione di aver colto i principali aspetti caratterial-didattici dei suoi poliedrici frequentatori, che coloro che si ostinano ad attribuire alla precisa indeterminatezza dei tuoi scritti una complessa interpretazione comunque problematizzata dal dilemma pluribinomiale "insegnare-apprendere" certezza-indeterminatezza", una presunta voluta, mistificazione della volitiva espressione, forse anche  vagamente percepibile  nella statica dinamicità dei tuoi scritti, del "superomismo individual narcisistico" che alcuni critici vorrebbero ingenerosamente attribuirti, ebbene costoro certamente cadono in un palese errore metodologico di stereotipia da "rigidità acritica".
IO NO!!!!
USA PURE I MIEI SCRITTI, VANNO BENISSIMO PER LA FINALITA' DA TE IPOTIZZATA!!!!!!
NESSUN DS LI CAPIRA' MAI.
CERTO.
Rispondi

Da: car        petul13/11/2010 21:03:43
No caro Giulio...in questo avrebbero ragione gli ammessi...mi boccerebbero e passerei alla storia per la carampana bella ma ciuccia, due volte, manco una!
Quanto alla giustizia divina, spero intervenga in altri e più importanti contesti...per me va bene così.
Un abbraccio a te e ai nostri cari amici!
Rispondi

Da: Giulio Aldito alias zorro13/11/2010 21:06:24
X Lui
Sei troppo forte...
Io però ti capisco benissimo...
Rispondi

Da: car        petul13/11/2010 21:07:28
Grazie "lui"... fossi in te brevetterei questo tuo modo di esprimerti... ma il provino per zelig non l'hai mai fatto?
Se mi diventi DT non perdere questo "vizio" perchè saresti fenomenale!
grazie ancora!
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Da: Blue13/11/2010 21:11:23
Ciao cara Car Petul,
non esci stasera?
Rispondi

Da: aldo13/11/2010 21:14:44
Torno ora da un intenso pomeriggio di formazione sulla valutazione.
Mia moglie è arrabbiata.
Giulia ti prego , non arrabbiarti anche tu. Sei preziosa per noi.
Rispondi

Da: car        petul13/11/2010 21:16:39
No cara Blue non esco... ho tre pargoli...e siccome stanno iniziando a dire ai loro insegnanti che la loro mamma passa troppo tempo a scivere al computer, per distoglierli da questo loro intento diffamatorio nei miei confronti ho deciso di trascorrere la serata davanti alla TV con loro...su Italia uno lo daranno un film per bambini stasera?...io sarò incollata allo schermo...magari pensando ad altro...
Vi lascio quindi e arrisentirci a presto!
Un abbraccio anche a te cara Blue!
Rispondi

Da: lui13/11/2010 21:27:12
GENTILE CAR PETUL, ESIMIO DS ZORRO
Apprezzo il lettore attento che correttamente approccia la forse non immediata lettura dei miei scritti motivato da una seria volontà  di introspezione scevra da pregiudizi e che conseguentemente trova il modo di cogliere, nelle poche ma pregnanti parole di giustificazione motivazionale delle mie opinioni, la loro vera essenza.

Mi piace notare come lo scrivere di CAR PETUL sembra  includere un mondo, magari difficilmente visibile, ma di inconsueto fascino che, dietro la sfida di una apparente astrazione e di una carenza di universalità, nasconde, latente ma palpabile, l'espressione intensa della vita di una docente dicotomicamente contesa tra passionalità didattica estetizzantemente decadente e esigenza di collettivizzazione socio-culturale dei valori apparentemente fatui di un modo di porsi certamente di elevato livello didattico-comunicazionale, comunque fortemente concretizzantesi, per quanto consentito dalla articolata astrazione dei temi trattati, anche nel sociale da parte di  una emblematica interprete di un ruolo che oso definire da poetessa del dire.
Rispondi

Da: 13/11/2010 21:41:51
Da psico.org
Disturbi caratterizzati dal comportamento bizzarro:
Disturbo paranoide di personalità: chi ne soffre tende ad interpretare il comportamento degli altri come malevolo, comportandosi così sempre in modo sospettoso.
Disturbo schizoide di personalità: chi ne soffre non è interessato al contatto con gli altri, preferendo uno stile di vita riservato e distaccato dagli altri.
Disturbo schizotipico di personalità: solitamente è presentato da persone eccentriche nel comportamento, che hanno scarso contatto con la realtà e tendono a dare un'assoluta rilevanza e certezza ad alcune intuizioni magiche.

Disturbi caratterizzati da un'alta emotività:
Disturbo borderline di personalità: solitamente chi ne soffre presenta una marcata impulsività ed una forte instabilità sia nelle relazioni interpersonali sia nell'idea che ha di sé stesso, oscillando tra posizioni estreme in molti campi della propria vita.
Disturbo istrionico di personalità: chi ne soffre tende a ricercare l'attenzione degli altri, ad essere sempre seduttivo e a manifestare in modo marcato e teatrale le proprie emozioni.
Disturbo narcisistico di personalità: chi ne soffre tende a sentirsi il migliore di tutti, a ricercare l'ammirazione degli altri e a pensare che tutto gli sia dovuto, data l'importanza che si attribuisce.
Disturbo antisociale di personalità: chi ne soffre è una persona che non rispetta in alcun modo le leggi, tende a violare i diritti degli altri, non prova senso di colpa per i crimini commessi.

Disturbi caratterizzati da una forte ansietà:
Disturbo evitante di personalità: chi ne soffre tende a evitare in modo assoluto le situazioni sociali per la paura dei giudizi negativi degli altri, presentando quindi una marcata timidezza.
Disturbo dipendente di personalità: chi ne soffre presenta un marcato bisogno di essere accudito e seguito da parte degli altri, delegando quindi tutte le proprie decisioni.
Disturbo ossessivo compulsivo di personalità: chi ne soffre presenta una marcata tendenza al perfezionismo ed alla precisione, una forte preoccupazione per l'ordine e per il controllo di ciò che accade.
Rispondi

Da: Un Ds iniziale13/11/2010 21:42:51
Ammazza come parlate bene, cari amici! Mò mi gira la testa.
Però, complimenti per la trasmissione. Alle prove scritte li umilierete quei normodotati che avranno l'arduo compito di abbeverarsi alla fonte dei vostri scritti.
Rispondi

Da: Giulio Aldito alias zorro13/11/2010 21:52:04
X lui
sublime, singolare, unico ed impareggiabile il tuo interloquire, in mezzo ad una pletoria di infimi ed arcaici tentativi di ergersi a custodi e detentori di qualsivoglia originale genitura pedagogica e giuridica, strumentalmente palesata ad arte per attrarre a sé (sedurre) il consenso e l'ammirazione, quale autoconvinzione e surrogato di improbabile ed insperato successo concorsuale.
Con doveroso rispetto e stima
Rispondi

Da: ultimo vincitore.13/11/2010 23:50:00
Grazie per il cortese contributo che tutti i partecipanti a
questo forum stanno dando alla costruzione della storia
da me ipotizzata.
Rispondi

Da: bia14/11/2010 00:03:12
@ultimo vincitore
...la storia siamo noi...te compreso:-)
Rispondi

Da: agmea 14/11/2010 00:18:40
Caro lei, ops, Lui,
a proposito dell'idea di brevettare lo stile degli ultimi post, credo sia già di proprietà.
Freud (che sarebbe andato in solluchero leggendo gli interventi del forum) ha definito così la nostra esistenza:
"La vita è la palingenetica obliterazione dell'io cosciente che s'infutura nell'archetipo dell'antropomorfismo universale".
Con tutto il rispetto per il padre della psicanalisi, preferisco la definizione (napoletana?): "la vita è fatta a scale: c'è chi scende, c'è chi sale... e chi si sente male".
Rispondi

Da: Felice Sciosciammocca14/11/2010 07:31:48
"Ma tu ca' ti crire, ca' 'a vita è accussì, nu' passettin' annanze e nu' passettin' arete? 'A vita è cacamiente 'e c... bella mia!
Rispondi

Da: Blue14/11/2010 08:01:23
Non c'è che dire: su questo forum appaiono interventi che spaziano in tutti gli ambiti linguistico-espressivi; si va dal "Quis custodiet ipsos custodes?" al "'A vita è cacamiente 'e c... bella mia!".
Il fatto si commenta da solo, inutile infierire.
Me ne torno agli "Atti del Convegno sui dieci anni della Scuola Paritaria": il lessico sarà meno stimolante di quello di Felice ma di certo più sobrio e elegante.
Buona domenica a tutti.
Blue
Rispondi

Da: Felice Sciosciammocca14/11/2010 08:16:12
Blue,
nessuna volgarità, è una frase del film:
"Io speriamo che me la cavo" con Paolo Villaggio.
Vedilo, capirai molte più cose sulla scuola in due ore di visione, che in 10 anni di studio sulla Paritaria.
Tanto, il tipo di scuola descritto nel film è una specie di "scuola privata paritaria meridionale".
Vuoi mettere la teoria con la pratica...
Simmo 'e Napule paisá!...
Rispondi

Da: car        petul14/11/2010 08:30:18
buongiorno Blue...sono questi gli "Atti..." a cui ti riferisci?
http://www.youblisher.com/p/65392-Atti-convegno-Camera-L-62-2000/
Rispondi

Da: Blue x Felice14/11/2010 08:31:24
Ho visto il film di cui parli più volte e, in quel contesto, le frasi colorite degli alunni e dei prof. mi hanno sempre fatto sorridere; al mio risveglio domenicale, però, avrei gradito qualche frase più gentile, sai per cominciare al meglio la giornata.
Concordo, però, con te sul fatto che la pratica sia molto più formativa della teoria.
Ciao.
Blue
Rispondi

Da: Ocse Pisa 14/11/2010 08:32:20
Ripropongo la questione che ho sollevato ieri.
Qualcuno sa se esistono dati estrapolati sui risultati ottenuti da studenti delle scuole paritarie nei test Ocse Pisa?
Per Giulia Arditi et al:
DATI, non elucubrazioni su quanto prescrivono le norme.
Ribadisco ancora, DATI, chiaro?
Non si sa mai, certi interventi sembrano davvero da cerebrolesi.
Rispondi

Da: Giulio Aldito alias zorro14/11/2010 08:32:54
Bravo Felice,
condivido ed apprezzo.
A parte il nick sembri abbastanza arguto.
Rispondi

Da: Blue x Car Petul14/11/2010 08:34:23
Sì, mi riferivo a quelli.
Felice giorno anche a te.
Blue
Rispondi

Da: car        petul14/11/2010 08:37:27
Grazie ...li leggerò.
Felice giorno di sole a tutti!
Rispondi

Da: Blue x Ocse Pisa14/11/2010 08:38:18
Per il momento ho trovato solo il seguente articolo:

martedì 13 maggio 2008

Nel suo editoriale sul Corriere del 12 maggio Francesco Giavazzi riporta e ripete a distanza di tempo, in modo acritico e fideistico, un'affermazione fatta da Daniele Checchi. Il quale ha preso in mano l'indagine Ocse-Pisa 2006 e le ha fatto concludere che le scuole private in Italia sono le peggiori d'Europa e che sono anche al di sotto della scuola statale. In termini di punteggi internazionali le differenze a favore degli studenti delle scuole pubbliche sarebbero di 11 punti in matematica, 14 nelle materie scientifiche, 3 nella lettura. Checchi aggiungeva che gli alunni delle private - con il loro 4% rispetto al totale! - abbassavano gravemente la media nazionale italiana, rendendo abissale il distacco dall'Europa nelle materie scientifiche. Supponiamo pure, per un attimo, che quel distacco tra scuola statale e scuola privata esista: appare avventuroso affermare che la responsabilità dell'abbassamento della media nazionale dipenda dai 686 studenti delle private dispersi nell'universo statistico dei 20.922 studenti del campione. Una differenza di 14 punti sul 4% del campione incide soltanto per lo 0,12% sul risultato complessivo.
Ma la questione centrale è che cosa significhi "scuola privata". Stupisce che dopo la legge n. 62 del 2000 varata da Luigi Berlinguer e dopo la riforma del Titolo V si continui a parlare confusamente di "scuole private", ignorando che esistono almeno due tipi di scuole private. Quelle "private" e quelle "paritarie", che sono scuole pubbliche a norma della legge, avendo ottemperato alle condizioni da essa prevista.
Le tabelle 5.4 del volume II di Ocse-Pisa 2006 assegnano il 96,4% degli studenti italiani alle scuole statali, l`1,2% alle scuole che noi chiamiamo "paritarie" (Governement-dependent private schools), il 2,4% alle scuole "private" (Governement-independent private schools). Per "Governement-dependent private schools" l`Ocse intende quelle scuole che ricevono da agenzie governative almeno il 50% o più dei fondi necessari a supportare i servizi educativi di base. Poi, però, in una tabella successiva Ocse-Pisa mette sotto la voce "private" le scuole paritarie, le scuole private, le scuole professionali delle province di Trento e Bolzano, i corsi offerti dai Centri di Formazione professionale (Cfp - Legge 53/2003).
In questo modo nel campione di 686 studenti di scuole non statali utilizzato per l`area scientifica, parte frequentano 56 Cfp - che spesso funzionano da "Croce rossa" e da punti di raccolta dei drop-out dell`istruzione formalizzata- parte arrivano da 33 altre scuole, che comprendono "i diplomifici", con studenti a basse performance.
È evidente, perciò, che i dati Ocse-Pisa non possono essere utilizzati per identificare le performance di tutta la scuola non statale. Certo, "torturando" e manipolando i dati al cospetto del volgo si può ottenere di piegarli a confermare opzioni ideologiche preconcette, vendute come autoevidenti.
Stupisce che il liberal/liberale Giavazzi si presti a questo gioco.

Rispondi

Da: Blue x Ocse Pisa14/11/2010 08:41:19
Riporto, altresì, titolo ed autore:

ISTRUZIONE/ 1. Le "idee confuse" di Giavazzi: un falso concetto di scuola non-statale e i dati "torturati" a piacimento
di Giorgio Vittadini
Rispondi

Da: Dati e non elucubrazioni14/11/2010 08:43:50
I dati più certi sono, l'entità delle tasse da pagare per ottenere il diploma.
Più sono alte più sono garantiti i risultati finali.
Rispondi

Da: x Blue14/11/2010 08:48:38
Grazie bel contributo, ottima la critica.
Rispondi

Da: x felice14/11/2010 08:49:22
non la pensare blu è una fanatica con la puzza sotto il naso
proprio come giulia
Rispondi

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