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Dirigenti scolastici - Discussione generale fino al 2012
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| Da: Maria Milano | 31/05/2012 22:31:38 |
| Voti 31 maggio Lombardia Prima Commissione: 13-26-15-24-24; 28-14-25-28-27 Seconda Commissione: 30-30-23-27-26; 25-27-26-24-21 | |
| Da: a Marche | 31/05/2012 22:35:49 |
| Certo, i tuoi scritti erano sicuramente superiori a quelli ritenuti degni della sufficienza e oltre... Evviva la modestia!!! Proprio meglio lasciar stare.... E ricorda che dopo la "e" non va posta la virgola. E' un errore. Ma lasciamo correre... No comment. Cambiamo capitolo. Chissà come mai quelli che sono stati fermati agli scritti vengono ancora a leggere le notizie di coloro che discutono sugli orali in attesa delle graduatorie?!?!?!?! | |
| Da: idoneo lazio | 31/05/2012 22:36:00 |
| ma se entro domani non escono i criteri per la conduzione degli orali cosa succede? | |
| Da: sicilia1 | 31/05/2012 22:40:20 |
| dalla Sicilia notizie? Siciliani dove siete? Secondo voi gli esami si sosterranno tra luglio e agosto? Avete notizie su eventuali percentuali di ammissione agli orali? | |
| Da: loquacità sarda | 31/05/2012 22:42:30 |
| notoriamente i sardi sono taciturni.... anche quando si tratta di commentare i risultati degli esami... personalmente, ho notizie certe solo sino al 29 (e sono già state pubblicate); poi ho sentito che il 30 vi è stata una persona non idonea, ma non ho avuto modo di controllare... | |
| Da: @ a MARCHE | 31/05/2012 22:44:08 |
| Senti, soggetto strano, non so come appellarti, ma per rispetto tratterrò i miei istinti. Un rispetto che forse non meriti... Visto che vuoi fare "il fico", leggiti questo intervento della Crusca sulla virgola di cui dici, se riesci a capirci qualcosa. Fatto sta che gli scritti da me visionati non erano carenti solo ed esclusivamente sul piano della forma, che ci poteva pure stare, dato che non era un compito per scrittori, ma dei contenuti, elementari e pietosi. Tiè, fatti fare la traduzione, GENIO: Uso della virgola prima della congiunzione e Risulta particolarmente difficile e, direi, insidioso, rispondere ad un quesito come questo, tanto più che, spesso, ci viene richiesto dai nostri utenti di prendere una posizione ben definita e di parlare in termini di "giusto o sbagliato", di "corretto o scorretto". Non sempre, infatti, risulta possibile affrontare questioni grammaticali in questi termini e, trattandosi di punteggiatura, il discorso si fa ancora più complicato. Per avere un'idea generale dell'argomento, rimandiamo alla lettura integrale di un articolo redatto da Mara Marzullo, all'interno della sezione "Consulenza linguistica" del nostro sito (http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=5534&ctg_id=44). La virgola svolge di fatto una grande varietà di funzioni: scandisce un testo ponendo certe sue parti in un determinato ordine gerarchico, lo "taglia" isolando parole, sintagmi e proposizioni a cui si vuole dare rilevanza ma, al contrario, può unire nomi, aggettivi, complementi e proposizioni. Come osservano gli autori del Disc (Il Sabatini-Coletti 2004, Dizionario della Lingua Italiana, Milano, Rizzoli Larousse, 2003) tramite l'uso marcato della «più comune particella della lingua», sia in funzione di congiunzione testuale all'inizio di frase sia in funzione di coordinazione aggiuntiva, si determina un «effetto di risalto ai singoli elementi» di una proposizione. Proprio a causa di questa sua versatilità risulta difficile individuare regole che ne circoscrivano l'impiego in modo esaustivo. Storicamente, la necessità di un sistema interpuntivo nasce dopo l'invenzione della stampa come spiega Marco Biffi (La Crusca per Voi, n° 24, 2002, pp.14-17); nonostante questo, la punteggiatura ha continuato ad essere un terreno particolarmamente fluttuante, condizionata da abitudini tipografiche di volta in volta differenti, errori e decisioni personali prese dal tipografo o dall'autore stesso. Fra i vari tentativi di normalizzazione fatti nel corso dei secoli, uno dei più importanti ai fine della nostra indagine fu intorno all'uso della virgola prima delle congiunzione coordinativa e subordinativa, o di un pronome relativo, ad esempio prima di e e che; intorno a questo fenomeno si è passati da una rigida obbligatorietà ad una progressiva caduta: se nel Cinquecento i testi erano punteggiati di virgole prima di ogni congiunzione, nel Seicento si assiste ad una considerevole riduzione di questa pratica, mentre nel Settecento la moda dello "stile spezzato" in frasi brevi favorisce l'interpungere ritmico, quindi ritroviamo nuovamente l'uso della virgola prima della congiunzione; nell'Ottocento la pratica scolastica porta nuovamente alla censura del fenomeno (anche se non è raro ritrovarlo in autori come Manzoni e Leopardi, del quale basta ricordare l'uso della punteggiatura ne L'infinito); il Novecento è caratterizzato da una punteggiatura più in funzione ritmico-melodica, ma anche dalla sua completa assenza (si pensi ad un movimento letterario come il Futurismo). Come possiamo capire dal quadro qui brevemente delineato, il problema della punteggiatura in generale, e della virgola in particolare, è ed è sempre stato piuttosto complesso. La situazione attuale è altrettanto varia e impervia, anche se è connotata da una più ampia libertà : l'uso della virgola - soprattutto prima della congiunzione e - pare essere vincolato piuttosto dai tipi di testo che si intendono produrre e dai mezzi di comunicazione che si usano per comunicare (si pensi all'uso dell'interpunzione in un mezzo come Internet). Il dubbio se sia giusto o no usare la virgola prima di una congiunzione è comunque legittimo, dal momento che sia la virgola sia la e hanno la stessa funzione sintattica all'interno del periodo e l'uso può apparire ridondante o superfluo. Ma il fenomeno deve essere interpretato tenendo conto che la virgola è consigliata e, possiamo dire, attesa, all'interno di un dato testo solo in pochi casi, mentre più frequentemente viene utilizzata in contesti che non sono regolati da una vera e propria norma grammaticale ma dipendono piuttosto dal volere dello scrittore, che la interpreta a volte come una pausa intonativa, a volte come un separatore o ancora come una messa in evidenza di un soggetto. Purtroppo, non sempre l'intenzione dello scrivente viene correttamente interpretata da colui che fruisce del testo e, come sottolinea Voltolini (in AA.VV., Punteggiatura, Milano, BUR, 2001), «capita così che il suono che io, scrivente, ho intenzione di associare alla frase che vado componendo, non sia lo stesso suono che tu, leggente, associ alla frase che ti do». Vediamo un esempio tratto dal testo ora citato: «è un'Olimpiade dalla vene gonfie, dal torace grosso, dal portafoglio pieno, e dal respiro rauco». Nella frase riportata, infatti, la virgola avrebbe potuto anche essere omessa oppure avrebbe potuto essere sostituita da un punto fermo o, ancora, funzionare senza la congiunzione e. In realtà , queste scelte dipendono esclusivamente dalla volontà dell'autore del testo e dal mezzo che si utilizza per la comunicazione: c'è sostanziale accordo tra gli studiosi sul fatto che, ad esempio, testi destinati ad una lettura attraverso Internet debbano avere una sintassi semplice con pochi incisi e possibilmente poche subordinate. Questo significa anche poche virgole; sempre Dario Voltolini, riferendosi a testi per la rete, avverte: «Se state mettendo la terza virgola all'interno di un periodo, allarme. Rileggete il periodo che state scrivendo e valutate se la virgola vi serve davvero per rendere più chiara e facile la lettura, oppure se vi state imbarcando in un periodo lungo e arzigogolato». Senz'altro ci sono casi più rigidi in cui la posizione della virgola risulta più vincolante dal punto di vista logico-sintattico (ad esempio, tra soggetto e verbo, tra verbo e complemento oggetto, tra un nome e un suo aggettivo, ecc.) ma, normalmente, l'uso della virgola resta una scelta stilistica personale, un modo per dare rilievo espressivo a singoli elementi di un testo, una maniera per conferire un particolare ritmo alla narrazione, ma, soprattutto, una scelta che determina significativamente lo stile comunicativo di un autore. | |
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| Da: @ a MARCHE | 31/05/2012 22:53:28 |
| Hai capito, GENIO, o te lo devo spiegare? Fai proprio tenerezza... Questo è il livello... elementare... | |
| Da: in sardegna | 31/05/2012 22:55:16 |
| ma guardate ieri mattina tutti idonei. poi io non so più niente. quindi una persona non idonea al pomeriggio? e oggi? qualcuno ha notizie? almeno i voti | |
| Da: mary 2 | 31/05/2012 22:55:37 |
| Calabria...... il concorso approda in procura | |
| Da: a Marche | 31/05/2012 23:00:43 |
| Buona notte! | |
| Da: evakant... | 31/05/2012 23:06:45 |
| @idoneo lazio ...succede che lunedì apriremo l'uovo con la sorpresa... | |
| Da: calabrisi | 31/05/2012 23:07:21 |
| a mary 2 in che senso? | |
| Da: idoneo lazio | 31/05/2012 23:08:47 |
| ma "possono" non pubblicare? | |
| Da: cip | 31/05/2012 23:14:28 |
| ieri sera sardegna tutti idonei 23 2727 27 28 | |
| Da: evakant... | 31/05/2012 23:15:47 |
| ...perchè, che hanno fatto in occasione degli scritti? Prima ci si prepara, e solo poi ti dicono come avresti dovuto farlo... | |
Da: PATTYLOMBARDA ![]() | 31/05/2012 23:25:06 |
| @Maria Milano Grazie per i voti..... Non hai anche le domande fatte oggi??? | |
| Da: Succede che fanno come gli pare | 31/05/2012 23:25:50 |
| Da: idoneo lazio 31/05/2012 22.36.00 ma se entro domani non escono i criteri per la conduzione degli orali cosa succede? Ma, se la cosa può consolarti, farebbero come gli pare anche nel caso di criteri pubblicati, perciò... Buono studio, tanto ormai chi è passato ha solo la discesa davanti. | |
| Da: lombardia 31/5 | 31/05/2012 23:26:36 |
| Domande Commissione Uno -mattino 31/05 I candidato Scelta: Autovalutazione d'Istituto Area 2: POF e sito istituzionale: innovazione possibile. Area 5 alunni stranieri…… Inglese: presentazione/ è importante impare inglese da piccoli? TIC: quando è opportuno deframmentare il disco? II candidato Scelta: responsabilità dirigenziale Area 4: Vygtosky e la competenza sociale. Area 6: gestione e procedure delle sanzioni disciplinari erogabili dal DS Francese: presentazione TIC: classificazione di SW in base alle licenze III candidato Scelta: Area 1: L'educazione degli adulti Area 5: La gestione delle risorse professionali, staff di direzione…. criteri organizzativi. Area 3: adozione di libri di testo art 5 DLgs 137/2008 Inglese: presentazione/ importanza educazione degli adulti TIC: drag and drop: cosa significa? IV candidato Scelta: Area 3 sicurezza e Responsabilità del DS Area 1: Gli indicatori OCSE-PISA sono divisi in quattro aree (elencate nella domanda): il candidato scelga un'area e sviluppi le sue considerazioni in merito Area 2: POF e Programma annuale: pianificazione strategica del Ds Inglese: presentazione Info: cos'è un firewall? V candidato Scelta: Area 1 Educazione delle scienze in europa Area 6: decentramento funzionale e amministrativo Area 4: Il Ds e la gestione delle organizzazioni complesse: presupposti teorici e…. Inglese: presentazione/problem solving Info: Il mouse può essere definito una periferica? | |
| Da: Alla faccia dell''Unione Europea | 31/05/2012 23:27:53 |
I criteri si pubblicano, se lo si fa, ex post. Meno male che però abbiamo tutti la stessa moneta. E peccato che i nostri stipendi siano la metà di quelli degli altri. Dai, che è quasi fatta. | |
| Da: primus inter pares | 31/05/2012 23:32:27 |
perchè poi dovrebbero pubblicarli i criteri?mi pare che nemmeno per gli scritti avessimo alcun riferimento, siamo andati allo sbaraglio e ancora non sappiamo in cosa abbiamo errato.... appunto,la sorpresa che vi auguro non sia amara.....con ulteriori stragi all'orale...non invidio per nulla i primi che si siederanno...un salto nel vuoto! ognuno fa un po' come vuole....all'insegna della sperequazione in tutto e per tutto! in bocca al lupo... | |
| Da: Risultati Emilia | 31/05/2012 23:35:08 |
| Qualcuno conosce i risultati dell'Emilia di ieri (30 maggio) e di oggi, 31 maggio? | |
| Da: Ne bocceranno al massimo 20 | 31/05/2012 23:35:30 |
all'orale nel Lazio. E passeranno tutti i giovani. | |
Da: PATTYLOMBARDA ![]() | 31/05/2012 23:59:37 |
| Grazie mille a Lombardia 31/5.... Buona notte a tutti...... | |
| Da: nel Lazio | 01/06/2012 06:08:21 |
| un po' di ottimismo! Perchè non pensare che non abbiano pubblicato al fine di sacrificare nessuno all'assurda legge dell'estrazione? Pensate cosa significhi estrarre 4 o 5 domande sulle quali si sa poco o nulla e pensate poi ad un colloquio dialogato e condotto dalla Commissione in modo da verificare non tanto le nozioni quanto la capacità del candidato a misurarsi con l'imprevisto e l'incongruo (e quante volte dovrà farlo chi diventerà DS!!). In bocca al lupo a coloro che da Lunedì affronteranno quest'ultima prova del concorso. | |
| Da: WE | 01/06/2012 08:26:50 |
| @ehi WE Se lo avessi creduto non avrei postato tante volte. Ti dusturba? Soluzione= Non leggere CAMPANI LEGGETE L'Associazioni Italiana Maestri Cattolici della provincia di Salerno ci comunica che sarebbero stare rinviate sine die le operazioni di revisione e valutazione delle prove scritte del concorso a 224 posti di Dirigente Scolastico in Campania. L'ultimo comunicato inerente la correzione è quello del 03 aprile, in cui la Commissione dichiarava di aver valutato circa 700 elaborati su un totale di 3640. Si attendono ulteriori precisazioni dell'USR, dato l'elevato numero di candidati coinvolti. "L'ASSOCIAZIONE ITALIANA MAESTRI CATTOLICI della Provincia di SALERNO Constatato che non si hanno notizie sullo stato di avanzamento delle procedure di revisione e di valutazione degli elaborati redatti dai 1820 candidati ammessi a sostenere le prove scritte del 14 e 15 dicembre 2011 del concorso a 224 posti di dirigente scolastico in Campania; preso atto che, con decreto del 3 gennaio 2012 del direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, furono designati i componenti di tre sottocommissioni che, unitamente alla commissione principale, determinavano l'assegnazione a ciascun nucleo valutativo di n. 455 coppie di elaborati, un numero decisamente inferiore alle 500 unità indicato dal comma 2 dell'articolo 7 del relativo bando di concorso del 13 luglio 2011 quale limite massimo previsto per una serena attività valutativa da parte di ciascuna commissione; tenuto conto che i provvedimenti recentemente assunti in Campania, in materia di razionalizzazione della rete scolastica, determineranno, a partire dal prossimo primo settembre, la collocazione in posizione soprannumeraria di ben 112 dirigenti di ruolo da anni in regolare servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e, quindi, renderanno assolutamente non disponibili i 224 posti messi a concorso; constatato che, a differenza di quanto verificatosi in quasi tutte le regioni del Paese dove sono stati avviati i colloqui orali dei candidati o dove stanno addirittura per concludersi tutte le operazioni concorsuali, dei tempi e delle procedure in atto in Campania non si hanno notizie ufficiali, contribuendo a favorire un complessivo clima omertoso contraddistinto dai ' si dice ' e dai 'sembra'; rilevato che le notizie che si ascoltano vanno da una presunta, parziale indisponibilità del presidente del concorso ad infittire il calendario delle sedute da dedicare alla revisione degli elaborati ad un ipotizzato intervento dell'amministrazione scolastica centrale, finalizzato a rallentare le operazioni concorsuali a causa dell'accertata, assoluta mancanza di posti da assegnare ai futuri vincitori; constatato che il rinvio di fatto sine die della pubblicazione dell'elenco degli ammessi alimenta comprensibili, ingovernabili dinamiche emotive, nella maggioranza dei candidati che, superando consistenti difficoltà di natura familiare e di ordine economico - professionale, da anni si dedicano con serietà ad un sistematico impegno di studio e di ricerca, funzionale al raggiungimento dell'agognato traguardo concorsuale; R I L E V A a ) la mancata applicazione di quanto previsto, nell'ordine, dal Decreto Interministeriale n. 176/97, dagli articoli nn. 2 e 3 del DPR n. 233/1998, dal contestato art. 64 della legge n. 133/2008, integrato con l'art. 3 della legge n. 189/2008, dal conseguente dispositivo delle Sentenza n. 200/2009 della Corte Costituzionale, dall'art. 19 della legge n. 111/2011, ha prodotto la situazione attuale dei 112 dirigenti scolastici senza sede dal prossimo 1 settembre 2012 e dei potenziali 224 vincitori del concorso a dirigente scolastico bandito nel luglio 2011 che, nel migliore dei casi, dovranno attendere anni per trovare una sola sede scolastica libera di cui poter assumere il ruolo di rappresentante legale. E' pur vero che i soggetti istituzionali chiamati direttamente in causa dal legislatore per redigere i piani provinciali e regionali di dimensionamento erano e rimangono le Province e le Regioni che, almeno in Campania, hanno preferito risultare latitanti o, comunque, inattive al riguardo anche grazie all'interessato silenzio delle Organizzazioni sindacali della scuola. Purtroppo risulta emblematico l'atteggiamento assunto dalla stessa amministrazione scolastica che, pur chiamata dal dettato dell'art. 3 del DPR n. 233/1998, ad un ruolo di promozione e, in caso di sostanziale indisponibilità da parte degli Enti Locali, di supplenza, ha preferito tacere, eludendo - di fatto - anche il contenuto del comma 5 del già richiamato articolo 64 della legge n. 133/2008 che testualmente recita: " I dirigenti del Ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, compresi i dirigenti scolastici, coinvolti nel processo di razionalizzazione di cui al presente articolo, ne assicurano la compiuta e puntuale realizzazione. Il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati, verificato e valutato sulla base delle vigenti disposizioni anche contrattuali, comporta l'applicazione delle misure connesse alla responsabilità dirigenziale previste dalla predetta normativa ". Il silenzio dell'amministrazione scolastica sulla mancata applicazione delle norme richiamate da parte degli Enti deputati ha contribuito, nella sostanza, a determinare un danno considerevole all'amministrazione finanziaria dello Stato, tenendo in vita per almeno dieci anni, nell'ambito territoriale della regione Campania, centinaia di istituzioni scolastiche autonome con una popolazione scolastica addirittura al di sotto delle 300 unità . b) il discutibile ruolo svolto dal direttore generale per il personale scolastico del MIUR che, nonostante la diretta e maturata esperienza di reggente, in situazione di vacanza del titolare della Direzione dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, nel sottoscrivere il bando del concorso a dirigente scolastico in data 13 luglio 2011, indicando nell'allegato 1 il numero di 224 posti disponibili nella regione Campania, eludeva di fatto il precedente e vigente decreto legge n. 98 del 06 luglio 2011, successivamente convertito nella legge n. 111/2011, contenente la soppressione delle istituzioni scolastiche autonome costituite separatamente da direzioni didattiche e scuole secondarie di primo grado e la conseguente loro aggregazione in istituti comprensivi costituiti con almeno 1000 alunni, ridotti a 500 per le istituzioni funzionanti nelle piccole isole, nei comuni montani e nelle aree territoriali contraddistinte da specificità linguistiche. Nel medesimo provvedimento legislativo si legge, inoltre, che nelle istituzioni scolastiche autonome costituite con un numero di alunni inferiore a 500 unità , ridotto a 300 per quelle operanti nelle piccole isole e comuni montani, non possono essere assegnati dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato ( la successiva legge n. 183/2011, all'art. 4 - comma n. 69, eleverà i parametri rispettivamente a 600 e a 400 allievi ). La discutibilità del ruolo svolto dal menzionato direttore generale nella vicenda in oggetto è confermata dalla sua nota n. 5889 del 13 luglio 2011, diretta ai direttori generali degli Uffici Scolastici Regionali, in cui testualmente scrive che " fino a quanto ( sic ) non verranno attivati gli opportuni confronti e interlocuzioni in sede di Conferenza Unificata Stato - Regioni, nessun intervento o aggregazione di istituti potrà essere disposto ". Successivamente lo stesso direttore generale che, in precedenza (lettera n. 5889 del 13 luglio 2011 ), pur avendo richiamato in oggetto il 'decreto legge n. 98 del 06.07.2011' e le ' disposizioni urgenti per la stabilizzazione della finanza pubblica', esprimeva riserve sullo stesso provvedimento in quanto andava ' ad incidere sulla sfera delle attribuzioni delle regioni', aventi 'competenza esclusiva in materia di dimensionamento della rete scolastica', con nota n. 8220 del 07 ottobre 2011, cioè ad oltre due mesi di distanza, scriveva agli stessi direttori generali degli Uffici scolastici regionali e li sollecitava, ' considerato che la norma risponde a finalità di contenimento della spesa e al raggiungimento dell'obiettivo di stabilizzazione della finanza pubblica', ad 'assumere immediati contatti ( qualora non ancora posti in essere ) con i competenti Uffici regionali affinché venga data sollecita applicazione alla richiamata disposizione '. c ) l'assurda, conseguente determinazione, assunta nel silenzio generale tra il direttore generale per il personale scolastico del Miur e il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale della Campania, di rinviare sine die le operazioni di revisione e di valutazione delle prove scritte del concorso a 224 posti di dirigente scolastico, producendo un incalcolabile danno di natura psicologica sui 1820 candidati in ansiosa attesa e predeterminando condizioni di oggettiva disparità di trattamento tra questi ultimi e le migliaia di colleghi candidati presso le altre regioni che, completando l'iter concorsuale prima delle vacanze estive, se dichiarati vincitori, potranno regolarmente assumere in data 1 settembre 2012 il ruolo e le conseguenti responsabilità di dirigente scolastico." | |
| Da: WE | 01/06/2012 08:28:47 |
| MI CORREGGO @ehi WE Se lo avessi creduto non avrei postato tante volte. Ti disturba? Soluzione= Non leggere CAMPANI LEGGETE L'Associazioni Italiana Maestri Cattolici della provincia di Salerno ci comunica che sarebbero stare rinviate sine die le operazioni di revisione e valutazione delle prove scritte del concorso a 224 posti di Dirigente Scolastico in Campania. L'ultimo comunicato inerente la correzione è quello del 03 aprile, in cui la Commissione dichiarava di aver valutato circa 700 elaborati su un totale di 3640. Si attendono ulteriori precisazioni dell'USR, dato l'elevato numero di candidati coinvolti. "L'ASSOCIAZIONE ITALIANA MAESTRI CATTOLICI della Provincia di SALERNO Constatato che non si hanno notizie sullo stato di avanzamento delle procedure di revisione e di valutazione degli elaborati redatti dai 1820 candidati ammessi a sostenere le prove scritte del 14 e 15 dicembre 2011 del concorso a 224 posti di dirigente scolastico in Campania; preso atto che, con decreto del 3 gennaio 2012 del direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, furono designati i componenti di tre sottocommissioni che, unitamente alla commissione principale, determinavano l'assegnazione a ciascun nucleo valutativo di n. 455 coppie di elaborati, un numero decisamente inferiore alle 500 unità indicato dal comma 2 dell'articolo 7 del relativo bando di concorso del 13 luglio 2011 quale limite massimo previsto per una serena attività valutativa da parte di ciascuna commissione; tenuto conto che i provvedimenti recentemente assunti in Campania, in materia di razionalizzazione della rete scolastica, determineranno, a partire dal prossimo primo settembre, la collocazione in posizione soprannumeraria di ben 112 dirigenti di ruolo da anni in regolare servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e, quindi, renderanno assolutamente non disponibili i 224 posti messi a concorso; constatato che, a differenza di quanto verificatosi in quasi tutte le regioni del Paese dove sono stati avviati i colloqui orali dei candidati o dove stanno addirittura per concludersi tutte le operazioni concorsuali, dei tempi e delle procedure in atto in Campania non si hanno notizie ufficiali, contribuendo a favorire un complessivo clima omertoso contraddistinto dai ' si dice ' e dai 'sembra'; rilevato che le notizie che si ascoltano vanno da una presunta, parziale indisponibilità del presidente del concorso ad infittire il calendario delle sedute da dedicare alla revisione degli elaborati ad un ipotizzato intervento dell'amministrazione scolastica centrale, finalizzato a rallentare le operazioni concorsuali a causa dell'accertata, assoluta mancanza di posti da assegnare ai futuri vincitori; constatato che il rinvio di fatto sine die della pubblicazione dell'elenco degli ammessi alimenta comprensibili, ingovernabili dinamiche emotive, nella maggioranza dei candidati che, superando consistenti difficoltà di natura familiare e di ordine economico - professionale, da anni si dedicano con serietà ad un sistematico impegno di studio e di ricerca, funzionale al raggiungimento dell'agognato traguardo concorsuale; R I L E V A a ) la mancata applicazione di quanto previsto, nell'ordine, dal Decreto Interministeriale n. 176/97, dagli articoli nn. 2 e 3 del DPR n. 233/1998, dal contestato art. 64 della legge n. 133/2008, integrato con l'art. 3 della legge n. 189/2008, dal conseguente dispositivo delle Sentenza n. 200/2009 della Corte Costituzionale, dall'art. 19 della legge n. 111/2011, ha prodotto la situazione attuale dei 112 dirigenti scolastici senza sede dal prossimo 1 settembre 2012 e dei potenziali 224 vincitori del concorso a dirigente scolastico bandito nel luglio 2011 che, nel migliore dei casi, dovranno attendere anni per trovare una sola sede scolastica libera di cui poter assumere il ruolo di rappresentante legale. E' pur vero che i soggetti istituzionali chiamati direttamente in causa dal legislatore per redigere i piani provinciali e regionali di dimensionamento erano e rimangono le Province e le Regioni che, almeno in Campania, hanno preferito risultare latitanti o, comunque, inattive al riguardo anche grazie all'interessato silenzio delle Organizzazioni sindacali della scuola. Purtroppo risulta emblematico l'atteggiamento assunto dalla stessa amministrazione scolastica che, pur chiamata dal dettato dell'art. 3 del DPR n. 233/1998, ad un ruolo di promozione e, in caso di sostanziale indisponibilità da parte degli Enti Locali, di supplenza, ha preferito tacere, eludendo - di fatto - anche il contenuto del comma 5 del già richiamato articolo 64 della legge n. 133/2008 che testualmente recita: " I dirigenti del Ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, compresi i dirigenti scolastici, coinvolti nel processo di razionalizzazione di cui al presente articolo, ne assicurano la compiuta e puntuale realizzazione. Il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati, verificato e valutato sulla base delle vigenti disposizioni anche contrattuali, comporta l'applicazione delle misure connesse alla responsabilità dirigenziale previste dalla predetta normativa ". Il silenzio dell'amministrazione scolastica sulla mancata applicazione delle norme richiamate da parte degli Enti deputati ha contribuito, nella sostanza, a determinare un danno considerevole all'amministrazione finanziaria dello Stato, tenendo in vita per almeno dieci anni, nell'ambito territoriale della regione Campania, centinaia di istituzioni scolastiche autonome con una popolazione scolastica addirittura al di sotto delle 300 unità . b) il discutibile ruolo svolto dal direttore generale per il personale scolastico del MIUR che, nonostante la diretta e maturata esperienza di reggente, in situazione di vacanza del titolare della Direzione dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, nel sottoscrivere il bando del concorso a dirigente scolastico in data 13 luglio 2011, indicando nell'allegato 1 il numero di 224 posti disponibili nella regione Campania, eludeva di fatto il precedente e vigente decreto legge n. 98 del 06 luglio 2011, successivamente convertito nella legge n. 111/2011, contenente la soppressione delle istituzioni scolastiche autonome costituite separatamente da direzioni didattiche e scuole secondarie di primo grado e la conseguente loro aggregazione in istituti comprensivi costituiti con almeno 1000 alunni, ridotti a 500 per le istituzioni funzionanti nelle piccole isole, nei comuni montani e nelle aree territoriali contraddistinte da specificità linguistiche. Nel medesimo provvedimento legislativo si legge, inoltre, che nelle istituzioni scolastiche autonome costituite con un numero di alunni inferiore a 500 unità , ridotto a 300 per quelle operanti nelle piccole isole e comuni montani, non possono essere assegnati dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato ( la successiva legge n. 183/2011, all'art. 4 - comma n. 69, eleverà i parametri rispettivamente a 600 e a 400 allievi ). La discutibilità del ruolo svolto dal menzionato direttore generale nella vicenda in oggetto è confermata dalla sua nota n. 5889 del 13 luglio 2011, diretta ai direttori generali degli Uffici Scolastici Regionali, in cui testualmente scrive che " fino a quanto ( sic ) non verranno attivati gli opportuni confronti e interlocuzioni in sede di Conferenza Unificata Stato - Regioni, nessun intervento o aggregazione di istituti potrà essere disposto ". Successivamente lo stesso direttore generale che, in precedenza (lettera n. 5889 del 13 luglio 2011 ), pur avendo richiamato in oggetto il 'decreto legge n. 98 del 06.07.2011' e le ' disposizioni urgenti per la stabilizzazione della finanza pubblica', esprimeva riserve sullo stesso provvedimento in quanto andava ' ad incidere sulla sfera delle attribuzioni delle regioni', aventi 'competenza esclusiva in materia di dimensionamento della rete scolastica', con nota n. 8220 del 07 ottobre 2011, cioè ad oltre due mesi di distanza, scriveva agli stessi direttori generali degli Uffici scolastici regionali e li sollecitava, ' considerato che la norma risponde a finalità di contenimento della spesa e al raggiungimento dell'obiettivo di stabilizzazione della finanza pubblica', ad 'assumere immediati contatti ( qualora non ancora posti in essere ) con i competenti Uffici regionali affinché venga data sollecita applicazione alla richiamata disposizione '. c ) l'assurda, conseguente determinazione, assunta nel silenzio generale tra il direttore generale per il personale scolastico del Miur e il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale della Campania, di rinviare sine die le operazioni di revisione e di valutazione delle prove scritte del concorso a 224 posti di dirigente scolastico, producendo un incalcolabile danno di natura psicologica sui 1820 candidati in ansiosa attesa e predeterminando condizioni di oggettiva disparità di trattamento tra questi ultimi e le migliaia di colleghi candidati presso le altre regioni che, completando l'iter concorsuale prima delle vacanze estive, se dichiarati vincitori, potranno regolarmente assumere in data 1 settembre 2012 il ruolo e le conseguenti responsabilità di dirigente scolastico." | |
| Da: ... | 01/06/2012 08:40:46 |
| @WE si però adesso inizi a scoccaire... | |
| Da: lazio info | 01/06/2012 09:04:04 |
| Ah promuoveranno solo perchè uno è giovane? Bella selezione! Magari questo giovane avrà pure scopiazzato allo scritto. Ma vogliamo essere seri per favore? E' giusto che sia un orale degno di capire fino a fondo le competenze di ciascun candidato..a me sto buonismo..strada in discesa..giovani tutti ammessi fa schifo perchè è irrispettoso di chi spera che il concorso sia regolare fino in fondo. Ma lo volete capire che devono uscire persone che devono gestire delle scuole? Mi auguro che la Commissione sia seria e verifichi per bene le capacità di ciascuno, anche perchè visto l'andazzo di questo concorso sarà sotto la lente di ingrandimento. | |
| Da: WE | 01/06/2012 09:12:43 |
| @............... Ma no, non me lo dire......... CAMPANI LEGGETE L'Associazioni Italiana Maestri Cattolici della provincia di Salerno ci comunica che sarebbero stare rinviate sine die le operazioni di revisione e valutazione delle prove scritte del concorso a 224 posti di Dirigente Scolastico in Campania. L'ultimo comunicato inerente la correzione è quello del 03 aprile, in cui la Commissione dichiarava di aver valutato circa 700 elaborati su un totale di 3640. Si attendono ulteriori precisazioni dell'USR, dato l'elevato numero di candidati coinvolti. "L'ASSOCIAZIONE ITALIANA MAESTRI CATTOLICI della Provincia di SALERNO Constatato che non si hanno notizie sullo stato di avanzamento delle procedure di revisione e di valutazione degli elaborati redatti dai 1820 candidati ammessi a sostenere le prove scritte del 14 e 15 dicembre 2011 del concorso a 224 posti di dirigente scolastico in Campania; preso atto che, con decreto del 3 gennaio 2012 del direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, furono designati i componenti di tre sottocommissioni che, unitamente alla commissione principale, determinavano l'assegnazione a ciascun nucleo valutativo di n. 455 coppie di elaborati, un numero decisamente inferiore alle 500 unità indicato dal comma 2 dell'articolo 7 del relativo bando di concorso del 13 luglio 2011 quale limite massimo previsto per una serena attività valutativa da parte di ciascuna commissione; tenuto conto che i provvedimenti recentemente assunti in Campania, in materia di razionalizzazione della rete scolastica, determineranno, a partire dal prossimo primo settembre, la collocazione in posizione soprannumeraria di ben 112 dirigenti di ruolo da anni in regolare servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e, quindi, renderanno assolutamente non disponibili i 224 posti messi a concorso; constatato che, a differenza di quanto verificatosi in quasi tutte le regioni del Paese dove sono stati avviati i colloqui orali dei candidati o dove stanno addirittura per concludersi tutte le operazioni concorsuali, dei tempi e delle procedure in atto in Campania non si hanno notizie ufficiali, contribuendo a favorire un complessivo clima omertoso contraddistinto dai ' si dice ' e dai 'sembra'; rilevato che le notizie che si ascoltano vanno da una presunta, parziale indisponibilità del presidente del concorso ad infittire il calendario delle sedute da dedicare alla revisione degli elaborati ad un ipotizzato intervento dell'amministrazione scolastica centrale, finalizzato a rallentare le operazioni concorsuali a causa dell'accertata, assoluta mancanza di posti da assegnare ai futuri vincitori; constatato che il rinvio di fatto sine die della pubblicazione dell'elenco degli ammessi alimenta comprensibili, ingovernabili dinamiche emotive, nella maggioranza dei candidati che, superando consistenti difficoltà di natura familiare e di ordine economico - professionale, da anni si dedicano con serietà ad un sistematico impegno di studio e di ricerca, funzionale al raggiungimento dell'agognato traguardo concorsuale; R I L E V A a ) la mancata applicazione di quanto previsto, nell'ordine, dal Decreto Interministeriale n. 176/97, dagli articoli nn. 2 e 3 del DPR n. 233/1998, dal contestato art. 64 della legge n. 133/2008, integrato con l'art. 3 della legge n. 189/2008, dal conseguente dispositivo delle Sentenza n. 200/2009 della Corte Costituzionale, dall'art. 19 della legge n. 111/2011, ha prodotto la situazione attuale dei 112 dirigenti scolastici senza sede dal prossimo 1 settembre 2012 e dei potenziali 224 vincitori del concorso a dirigente scolastico bandito nel luglio 2011 che, nel migliore dei casi, dovranno attendere anni per trovare una sola sede scolastica libera di cui poter assumere il ruolo di rappresentante legale. E' pur vero che i soggetti istituzionali chiamati direttamente in causa dal legislatore per redigere i piani provinciali e regionali di dimensionamento erano e rimangono le Province e le Regioni che, almeno in Campania, hanno preferito risultare latitanti o, comunque, inattive al riguardo anche grazie all'interessato silenzio delle Organizzazioni sindacali della scuola. Purtroppo risulta emblematico l'atteggiamento assunto dalla stessa amministrazione scolastica che, pur chiamata dal dettato dell'art. 3 del DPR n. 233/1998, ad un ruolo di promozione e, in caso di sostanziale indisponibilità da parte degli Enti Locali, di supplenza, ha preferito tacere, eludendo - di fatto - anche il contenuto del comma 5 del già richiamato articolo 64 della legge n. 133/2008 che testualmente recita: " I dirigenti del Ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, compresi i dirigenti scolastici, coinvolti nel processo di razionalizzazione di cui al presente articolo, ne assicurano la compiuta e puntuale realizzazione. Il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati, verificato e valutato sulla base delle vigenti disposizioni anche contrattuali, comporta l'applicazione delle misure connesse alla responsabilità dirigenziale previste dalla predetta normativa ". Il silenzio dell'amministrazione scolastica sulla mancata applicazione delle norme richiamate da parte degli Enti deputati ha contribuito, nella sostanza, a determinare un danno considerevole all'amministrazione finanziaria dello Stato, tenendo in vita per almeno dieci anni, nell'ambito territoriale della regione Campania, centinaia di istituzioni scolastiche autonome con una popolazione scolastica addirittura al di sotto delle 300 unità . b) il discutibile ruolo svolto dal direttore generale per il personale scolastico del MIUR che, nonostante la diretta e maturata esperienza di reggente, in situazione di vacanza del titolare della Direzione dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, nel sottoscrivere il bando del concorso a dirigente scolastico in data 13 luglio 2011, indicando nell'allegato 1 il numero di 224 posti disponibili nella regione Campania, eludeva di fatto il precedente e vigente decreto legge n. 98 del 06 luglio 2011, successivamente convertito nella legge n. 111/2011, contenente la soppressione delle istituzioni scolastiche autonome costituite separatamente da direzioni didattiche e scuole secondarie di primo grado e la conseguente loro aggregazione in istituti comprensivi costituiti con almeno 1000 alunni, ridotti a 500 per le istituzioni funzionanti nelle piccole isole, nei comuni montani e nelle aree territoriali contraddistinte da specificità linguistiche. Nel medesimo provvedimento legislativo si legge, inoltre, che nelle istituzioni scolastiche autonome costituite con un numero di alunni inferiore a 500 unità , ridotto a 300 per quelle operanti nelle piccole isole e comuni montani, non possono essere assegnati dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato ( la successiva legge n. 183/2011, all'art. 4 - comma n. 69, eleverà i parametri rispettivamente a 600 e a 400 allievi ). La discutibilità del ruolo svolto dal menzionato direttore generale nella vicenda in oggetto è confermata dalla sua nota n. 5889 del 13 luglio 2011, diretta ai direttori generali degli Uffici Scolastici Regionali, in cui testualmente scrive che " fino a quanto ( sic ) non verranno attivati gli opportuni confronti e interlocuzioni in sede di Conferenza Unificata Stato - Regioni, nessun intervento o aggregazione di istituti potrà essere disposto ". Successivamente lo stesso direttore generale che, in precedenza (lettera n. 5889 del 13 luglio 2011 ), pur avendo richiamato in oggetto il 'decreto legge n. 98 del 06.07.2011' e le ' disposizioni urgenti per la stabilizzazione della finanza pubblica', esprimeva riserve sullo stesso provvedimento in quanto andava ' ad incidere sulla sfera delle attribuzioni delle regioni', aventi 'competenza esclusiva in materia di dimensionamento della rete scolastica', con nota n. 8220 del 07 ottobre 2011, cioè ad oltre due mesi di distanza, scriveva agli stessi direttori generali degli Uffici scolastici regionali e li sollecitava, ' considerato che la norma risponde a finalità di contenimento della spesa e al raggiungimento dell'obiettivo di stabilizzazione della finanza pubblica', ad 'assumere immediati contatti ( qualora non ancora posti in essere ) con i competenti Uffici regionali affinché venga data sollecita applicazione alla richiamata disposizione '. c ) l'assurda, conseguente determinazione, assunta nel silenzio generale tra il direttore generale per il personale scolastico del Miur e il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale della Campania, di rinviare sine die le operazioni di revisione e di valutazione delle prove scritte del concorso a 224 posti di dirigente scolastico, producendo un incalcolabile danno di natura psicologica sui 1820 candidati in ansiosa attesa e predeterminando condizioni di oggettiva disparità di trattamento tra questi ultimi e le migliaia di colleghi candidati presso le altre regioni che, completando l'iter concorsuale prima delle vacanze estive, se dichiarati vincitori, potranno regolarmente assumere in data 1 settembre 2012 il ruolo e le conseguenti responsabilità di dirigente scolastico." | |
| Da: @We | 01/06/2012 09:36:14 |
| notizie dalla campania? | |
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