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CONCORSO DS: ORALI IN CAMPANIA
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Da: totototo!!28/01/2016 13:43:57
sherlok...bella la citazione
Rispondi

Da: totototo!!28/01/2016 13:44:42
ops...sherlock...bella la citazione
Rispondi

Da: Garbatamente, 28/01/2016 15:24:22
non sarebbe ora di porre fine a questa assurda polemica su quella frase?
Anche se il numero 4 si può ottenere in vari modi, chiunque affermi che 2+2  faccia 7 sta sbagliando, senza ombra di dubbio. Lo stesso fa chi pretende di usare il verbo rimanere in modo transitivo. Tutto qui. Non ci sono scappatoie o giustificazioni. Appare inquietante il profilo psicologico di chi da settimane pretende di difendere quella frase. Spero solo che non sia diventato/a o si accinga a diventare ds.
E ora cambiamo argomento.
Rispondi

Da: Dal dizionario Devoto-Oli 28/01/2016 15:28:17
Rimanere (ri-ma-ne-re) verbo intransitivo....(etc)...

VERBO INTRANSITIVO
VERBO INTRANSITIVO
VERBO INTRANSITIVO
VERBO INTRANSITIVO
VERBO INTRANSITIVO
VERBO INTRANSITIVO
VERBO INTRANSITIVO
VERBO INTRANSITIVO
VERBO INTRANSITIVO
VERBO INTRANSITIVO
VERBO INTRANSITIVO
VERBO INTRANSITIVO
VERBO INTRANSITIVO
VERBO INTRANSITIVO
VERBO INTRANSITIVO
VERBO INTRANSITIVO
VERBO INTRANSITIVO
VERBO INTRANSITIVO
VERBO INTRANSITIVO
VERBO INTRANSITIVO!!!!!!!!!!

(è chiaro?)
Rispondi

Da: Lotta alla L. 107/201528/01/2016 17:00:59
LOTTA ALLA L. 107/2015, 'DIRIGENTI' CHE ABUSANO E DOCENTI CONIGLI CHE SUBISCONO...

UNICOBAS SCUOLA·MERCOLEDÌ 27 GENNAIO 2016

Ecco il panorama: dirigenti scolastici che, commettendo abuso d'ufficio ed esponendosi a diffide ad adempiere ed eventuali denunce, impediscono che vengano messe in votazione le delibere tramite le quali i Collegi dei Docenti intendono decidere di non avvalersi della facoltà che la la L. 107/2015 fornisce loro di eleggere o non eleggere due membri nel comitato di valutazione degli insegnanti previsto dalla 'riforma' Renzi.
Essi affermano che 'la legge è legge' e che non si potrebbe 'andare contro la legge': ma la legge non dice 'i Collegi Docenti sono obbligati ad eleggere i due membri del comitato', né il dirigente, che è solo uno dei membri del Collegio, può ritenersi 'parte terza' e credere di poter permettersi di decidere 'inaudita altera parte' quale sia una delibera 'legittima' o meno. Gli è consentito di votare (come gli altri) e, nel caso ritenesse 'illegittimo' quanto votato ha facoltà di impugnare la delibera, che NATURALMENTE solo la magistratura, preposta all'uopo (ed effettiva parte terza) potrà valutare.
Lo stesso, ma con molte aggravanti, vale per i docenti componenti il Collegio. Sentir dire proprio da loro che 'la legge è legge' e che non si potrebbe 'andare contro la legge', spesso con l'aggiunta di affermazioni del tipo 'la legge non può essere criticata', fa veramente vomitare: non sanno proprio cosa siano la democrazia ed uno stato di diritto. Sarebbe come dire che esistano reati d'opinione conclamati dalla Costituzione, come dire che non sia costituzionalmente previsto il conflitto delle idee, come ritenere che il Collegio Docenti non abbia personalità giuridica, non venga chiamato a pronunciarsi sul comitato proprio dalla legge e non sia libero di esprimersi (naturalmente nei limiti del rispetto e della decenza); come dire che i docenti sarebbero sudditi ed impiegati. E nel caso non si candidasse nessuno, CHI MAI POTREBBE OBBLIGARE IL COLLEGIO A 'NOMINARE' ??? 'NOMINARE' CHI !!!??? Ecco dunque l'altro crinale della 'collina dei conigli' ...quello più cupo e (ir)responsabile. Questi 'docenti' (magari 'esperti di diritto') non si chiedono neppure come mai INVECE la delibera anti-comitato SIA GIA' STATA PRESENTATA ED APPROVATA IN VARIE SCUOLE.
Costoro poi, sono gli stessi che invece si convincono (o si fanno convincere dai sindacati pronta-firma) che:
'i criteri per la valutazione li potrebbero fissare i Collegi Docenti' (mentre proprio la famosa legge stabilisce chiaramente che i criteri li decide il comitato);
i membri del comitato 'valuterebbero i docenti insieme al dirigente ed al membro nominato dall'amministrazione' o potrebbero imporre criteri di tipo 'QUANTITATIVO' e/o 'FUNZIONALE' (mentre proprio la famosa legge assegna al SOLO DIRIGENTE la titolarità di valutare, e persino in barba a qualsiasi criterio, visto che il primo criterio, in via gerarchica, lo stabilisce proprio la legge, è general-generico, e fornisce un mandato del tutto discrezionale, per nulla 'QUANTITATIVO' ma solo 'QUALITATIVO E PREMIALE', al SOLO DIRIGENTE);
dell'uso del 'malloppo' sul merito si potrebbe 'decidere in contrattazione di istituto' (mentre la famosa legge 107/2015 disapplica espressamente la vecchia norma che destinava tutto il salario accessorio alla contrattazione, sottraendo espressamente proprio quel malloppo a qualsiasi contrattazione);
bisogna eleggere subito i due membri del comitato di competenza del Collegio Docenti, 'perché altrimenti come si fa con i neo-assunti?' ...quando tutti sanno che la valutazione dell'anno di prova può venire effettuata SOLO DA GIUGNO (se non più tardi), eleggendo ALLORA i due membri, impedendo così che il comitato funzioni in questo anno, ché se invece li eleggessimo ora (magari col famoso cd. 'vincolo di mandato' - assolutamente contra-legem, perché la L.107 INTEGRA il vecchio comitato di valutazione ASSEGNANDOGLI I NUOVI FAMOSI VINCOLI 'PREMIALI') il comitato verrebbe integrato e reso 'collegio perfetto', fornendo al dirigente il via per poter operare. In più, derogheremmo invece dal fornire qualsiasi segnale politico di contrasto alla L.107 (o, almeno, dall'aver tentato di farlo presentando una semplice mozione al Collegio dei Docenti). Si noti che i due membri possono SEMPRE venire eletti dal Collegio anche dopo una delibera di blocco del comitato, previa autorizzazione del Collegio stesso a riporre la cosa all'ordine del giorno o, NATURALMENTE, nel caso la delibera non sia passata;
persino nel caso di un'analoga delibera tramite la quale anche il Consiglio d'Istituto (COME SUCCESSO IN VARIE SCUOLE) decidesse di non avvalersi della facoltà di nominare i tre membri di propria competenza, il comitato potrebbe operare solo con il dirigente ed il membro indicato dall'Amministrazione (persino in barba al principio generale che "duo non faciunt collegium"? ), quando invece ciò sarebbe quantomeno ridicolo e permetterebbe invece al Collegio di eleggere tranquillamente i due suoi membri SOLO a Giugno, assicurandosi ugualmente la facoltà di bloccare il comitato per tutto il triennio, poiché costoro POTREBBERO EFFETTIVAMENTE, proprio sotto il profilo giuridico, OPERARE SOLO LA VALUTAZIONE DELL'ANNO DI PROVA DEI NEO-ASSUNTI per tutti e tre gli anni;
il comitato possa venire surrogato dal dirigente in caso di mancata nomina (previsione normativa non prevista dalla famosa legge), o possa operare senza essere completo e quindi 'collegio perfetto', e magari si lasciano convincere di questo dal delegato CGIL, lo stesso sindacato che ha dovuto riconoscere, due mesi dopo l'Unicobas, che la nostra tesi è giusta ed è l'unica, privando il dirigente di qualsiasi criterio, che può impedire la messa in atto del meccanismo 'valutativo' perché il comitato incompleto sarebbe 'tam quam non esset' (e se ne lasciano convincere quando basterebbe andare sul sito nazionale FLC-CGIL per verificare che questo sindacato, pur avendo assunto questa posizione, si contraddice invitando le proprie RSU a farsi eleggere nei comitati);
il dirigente possa fare quel che vuole anche in assenza del comitato solo perché lo afferma una 'Faq' apparsa sul sito del Miur: una 'Faq' NON è una 'NOTA', ed è priva di qualsiasi valore, non è una circolare o un'ordinanza, bensì una risposta NON FIRMATA (ma anche fosse scritta dal Ministro di proprio pugno, non sarebbe altro che un'opinione della controparte, da sottoporsi a valutazione terza della magistratura quando s'aprisse un contenzioso legale legato alla questione 'collegio perfetto' - cosa alla quale tende l'Unicobas, come dovrebbe fare OGNI sindacato EFFETTIVAMENTE CONTRARIO ALLA CONTRORIFORMA RENZI, per dimostrare il punto normativamente più debole nell'impianto della L. 107/2015, non a caso introdotto ob torto collo dopo le proteste dello scorso anno, e la via legale più semplice per resistere alla sua attuazione).
E così facendo lasciano che i furbetti poco intelligenti e le Rsu dei firmatari di contratto (persino dei Cobas, che hanno assunto la stessa posizione) facciano accomodare le loro RSU nei comitati di valutazione dei docenti, architravi della controriforma così ambiti dai 'contrastivi bla bla bla'...


PS: Sarà utile ricordare che anche la Cgil (ma da un mesetto dopo l'Unicobas) SOSTIENE COME NOI LA TESI CHE IL COMITATO DI VALUTAZIONE E' UN 'COLLEGIO PERFETTO' che non può funzionare se non al completo.
Dal sito della FLC CGIL: (link: http://www.flcgil.it/scuola/le-ultime-faq-del-miur-sul-comitato-di-valutazione.flc )
Le ultime FAQ del MIUR sul Comitato di Valutazione
Le continue risposte-a-tema cercano di dare sostegno alle carenze della L. 107 ma le scuole sono sempre più disorientate. Le parole chiave della FLC: condivisione e contrattazione (1.12.2015).
Il Miur ritorna sul comitato di valutazione istituto dalla legge 107 con le FAQ n.16, 17 e 18 nelle quali si tenta di completare le vistose carenze della legge con le solite integrazioni soggettive e senza valore normativo, allo scopo di dare un senso "organizzato" al sistema del Comitato di Valutazione che di per sé non regge il profilo della legittimità e neppure la sua funzione operativa.La FAQ 16 sostiene che il comitato "individua autonomamente i criteri per la valorizzazione dei docenti" aggiungendo un significato di piena responsabilità e indipendenza non presente nel testo di legge. E' evidente che questa accentuazione dei termini è una strategia difensiva nei confronti di quanto sostenuto da tutte le OO.SS. sul valore della condivisione dei criteri all'interno del collegio dei docenti e della necessaria intesa in contrattazione di istituto, come unico modello di riconoscimento del merito da parte di organismi realmente professionali. L'inverosimile apertura nei confronti di "eventuali proposte presentate dagli organi collegiali d'istituto o da altro soggetto (assemblea dei genitori, degli studenti)" appare come una via d'uscita pacificatrice tra i membri componenti, che sono diversi e diversamente coinvolti, condizione che fa presagire difficili accordi risolutori a danno di una reale e trasparente operatività, quale è quella richiesta ad un organismo della pubblica amministrazione. Sorvolando sulla FAQ 17 dove vengono chiamate "aree" gli stessi contesti che nella FAQ precedente si definiscono "indicatori", e ci permettiamo di suggerire al MIUR un competente uso dei termini perché siamo pur sempre nella società della conoscenza come recita l'incipit della legge 107, si ritiene particolarmente grave l'argomentazione espressa in risposta alla FAQ 18. Emerge una evidente contraddizione con il comma 127 e una netta invasione di campo in tema di assegnazione della retribuzione accessoria, ruolo della contrattazione. Dove il compito del Comitato veniva ricondotto all'individuazione dei criteri per la valorizzazione dei docenti, si lascia qui intendere che possa estendersi fino a prendere o non prendere decisioni che rispettino il "vincolo di ripartizione di quote per settore scolastico". Se, come pare di capire, le "quote" sono capitoli del bonus, il MIUR sottintende consegnare anche il potere decisionale in termini di "salario" al Comitato, dopo averlo investito di prerogative didattiche, senza porsi il problema dello stravolgimento di ogni caposaldo normativo vigente? Il MIUR insiste nell'inventarsi delle "frequent questions" per rispondere pubblicamente sulle difficoltà di applicazione di molti passaggi della legge 107 anziché farlo, adesso come prima, nelle sedi deputate al dialogo. Ancora una volta è un dialogo a senso unico, dove gli errori e le alterazioni passano senza rendere conto dell'incapacità di fornire strumenti affidabili. Crediamo che ormai regni sovrana la confusione e che i deboli interventi a mezzo-FAQ accentuino l'incoerenza del testo a cui vorrebbero dare sostegno. Come FLC continuiamo a prestare massima attenzione a tutte le indicazioni ministeriali sui tanti argomenti che riteniamo illegittimamente sottratti al confronto sindacale e alle garanzie democratiche della scuola e di chi ne è parte integrante.  Nel buio creato da una legge involuta l'unico sprazzo di luce è rappresentato dalle decisioni competenti del collegio sulle aree di attività riconducibili al bonus e dall'uso trasparente delle risorse pubbliche tramite contrattazione di istituto.  In questa direzione le linee guida unitarie predisposte da FLC Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals Confsal e Gilda Unams orientano in modo complessivo  tutte le componenti scolastiche.

Fonte: https://www.facebook.com/notes/unicobas-scuola/lotta-alla-l-1072015-dirigenti-che-abusano-e-docenti-conigli-che-subiscono/442775839261993?__mref=message_bubble

Rispondi

Da: Nuova del forum28/01/2016 19:11:06
E' stata una settimana piena di impegni  di lavoro. Mia sorella, la genia, sapendo che sono una tonta certificata e patentata, ha preteso che rassettassi la casa da sola. La società del gas ha interrotto la fornitura e siamo state al freddo. Le guarnizioni agli infissi non hanno aderito bene ed il vento è entrato in casa. Di una cosa sono soddisfatta. Credevo non fossi riuscita a farvi capire che sono tonta e non scema. Adesso che voi sapete questo di me posso dirvi e confermarvi che sono pulitissima o linda e chiara. Sono andata a prendere il caffè ieri mattina al solito bar. La ragazza che mi ha servito il caffè mi ha ricordato una cosa che io non avevo dimenticata, però ho finto di non ricordare. Questa notte ho sognato un padrone che diceva al suo asino, che non mangiava per il lavoro che stava svolgendo, di aspettare per mangiare che arrivasse la paglia nuova, però il freddo della stagione non favoriva la crescita dell'erba. La paglia nuova tardava ad arrivare e l'asino ragliava, ragliava e ragliava. Poi non si è udito più il suo lamento ed è stato visto disteso a terra, senza respirare. Ho sognato che la paglia nuova, preparata per lui, venisse data ai cavalli nella stalla vicina. Erano cavalli di razza col il pelo a volte grigio e a volte biondo. Qualcuno aveva la criniera rasata. Quelle come me possono stare tranquille poichè si trovano in una botte di ferro. Ritornando al sogno che ho fatto, ricordo che gli asini si erano moltiplicati e prendevano le sembianze umane.  Continuavano a ragliare e a scalciare. I cavalli, per loro natura, cambiavano passo e dal trotto andavano al galoppo. Correvano, correvano e correvano e nessuno poteva fermarli. Tra tutti questi asini trasformati, uno mi è rimasto particolarmente in mente. Era un asino maschio, alto; era diventato magrissimo e stava per ritornare alla sua vecchia stalla. Era preoccupato, molto preoccupato. Ricordo ancora qualche asina che era a digiuno da tempo e ragliava da tempo e non aveva cambiato lavoro, benchè volesse camminare con la testa alta, i suoi pensieri e le sue preoccupazioni la tenevano bassa e non riusciva a raggiungere, neanche con le orecchie, la mangiatoia.
Mi sono svegliata sudata ed infreddolita. Ho pensato alla moglie del mio amico che oggi dice di aver perso sette chili e si lamenta perchè, nonostante tutto, si vede la sua cellulite. Questa sera non voglio parlarvi del mio amico, però lui sa che tra noi non ci possono essere segreti, anche se non sa che io sono tonta. Con lui imito mia sorella. Che dite si sia accorto di questo ? Spero di no, altrimenti farò rossa dalla vergogna ed eviterò di incontrarlo, nonostante il bene e la stima che nutro per lui. "Vedrai che.. lui saprà apprezzarmi per quello che sono",  dico tra me è me. Ma si che mi apprezzerà. Lui è intelligente e sicuramente ha capito che sono tonta e non scema e per questo mi vuole bene. Amici miei sono contenta di stare in mezzo a voi e di leggere le cose che scrivete. Ho imparato a comprendere le ragioni dei vostri insulti. Sono insulti che le tonte come me meritano perchè hanno ricevuto la patente da tonta, mica è poco ? Io non vi tradirei mai, Siete tutti nel mio cuore <3
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Da: il coniglio28/01/2016 19:16:38
ringrazia ....e capisce...sei un sindacalista che posta in tutti i forum
Rispondi

Da: Nuova del forum28/01/2016 19:20:10
Ops ..........................nessuno poteva fermare.
Rispondi

Da: Nuova del forum28/01/2016 19:25:45
che tonta! Nessuno poteva fermarli.
Rispondi

Da: Maroooooooooò....29/01/2016 10:10:13
ma ancora non lo chiudete questo forum archeologico?????
Rispondi

Da: Lo capite o no29/01/2016 11:15:28
che non si possono rimanere le scuole scoperte? Basta con le polemiche. Basta.
Rispondi

Da: Lo capisci o no 29/01/2016 13:39:58
che hai strarotto?
Poni fine a questa tiritera e va' a studiare l'italiano perché ne hai molto bisogno.
Basta.
Rispondi

Da: Neo ds29/01/2016 14:55:47
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
Rispondi

Da: @ Garbatamente,     28/01/2016 15.24.2229/01/2016 17:34:50
Condivido pienamente quando dici che sarebbe ora di terminare "questa assurda polemica". A parer mio non sarebbe dovuta cominciare : la frase è scritta in modo assolutamente rispettosa delle regole elementari della grammatica italiana (esistono ben cinque ragioni che dimostrano la giusta applicazione delle regole grammaticali ed una più di tutte è risolutiva di ogni dubbio).
Non mi è parso di leggere nel forum che qualcuno abbia affermato che due più due faccia sette. Questo lo hai scritto tu. Semmai qualcuno avesse detto quel che tu sostieni non avrebbe suscitato interesse e non ci sarebbe stato accanimento nei suoi confronti e neanche nei confronti di coloro che ritengono giusta l'espressione linguistica  (sarebbe stato tanto ovvio l'errore che nessuna parola sarebbe stata sprecata). Tutto qui. L'interesse che è stato dato alla frase dimostra che quell'espressione è capace di mettere in crisi alcuni schemi linguistici posseduti da chi si ostina, con caparbia determinazione, a volere ricomporre le sue conoscenze per evitare di accettare che esistono altri modi ed altre forme che meglio possano esprimere un concetto rispetto a quello che una persona ha sempre ritenuto esatto ed unico. Due più due fa quattro. E' vero, come è vero che quattro può ottenersi dalla divisione di otto e due. Dalla moltiplicazione di due e due. Dalla radice quadrata di sedici, ecc.
Mi viene in mente la possibilità di strutturare un modulo di apprendimento, o se preferisci, un'unità di apprendimento o una unità didattica che possa far acquisire la competenza di saper usare qualsiasi verbo intransitivo in veste transitiva.
Tale struttura richiede diversi step. Per essi si possono usare le risorse presenti sul forum (post).
Rispondi

Da: Chi mi aiuta a risolvere questo enigma?29/01/2016 21:20:46
"Questa notte ho sognato un padrone che diceva al suo asino, che non mangiava per il lavoro che stava svolgendo, di aspettare per mangiare che arrivasse la paglia nuova, però il freddo della stagione non favoriva la crescita dell'erba. La paglia nuova tardava ad arrivare e l'asino ragliava, ragliava e ragliava. Poi non si è udito più il suo lamento ed è stato visto disteso a terra, senza respirare."
" Ho sognato che la paglia nuova, preparata per lui, venisse data ai cavalli nella stalla vicina. Erano cavalli di razza col il pelo a volte grigio e a volte biondo. Qualcuno aveva la criniera rasata. Quelle come me possono stare tranquille poichè si trovano in una botte di ferro."

Gli asini, i cavalli di razza, quelle come me: chi sono questi personaggi ?


Rispondi

Da: bella sognatrice29/01/2016 22:03:01
ma cosa ti sei fumata?
Rispondi

Da: 29/01/2016 23:16:59
Rispondi

Da: x chi mi aiuta a risolvere questo enigma29/01/2016 23:44:34
Coloro che occupano un posto che a loro non spetta; coloro ai quali il posto spetta ma che al momento sono ancora fuori; quelli che o non hanno alcun interesse personale o sono stati già sistemati con pieno diritto.
Rispondi

Da: Garbatamente30/01/2016 01:13:38
devo constatare che tu e la lingua italiana dovete avere litigato di brutto, ma talmente di brutto che lei ne esce davvero a pezzi.
Sarò sintetico per brevità:
1) Lascia davvero allibiti la tua incrollabile difesa della frase "non si possono rimanere le scuole scoperte", frase la cui lampante sgrammaticatura apparirebbe evidente a qualsiasi scolaretto di otto anni o anche meno. Il profilo psicologico che emerge è davvero inquietante.
2) Le fantomatiche "cinque ragioni" che spiegherebbero a sua correttezza devono essere creature delle tua sfrenata fantasia.
3) Tale frase sconclusionata non è affatto in grado di "mettere in crisi" alcunché, a parte -forse- la tua autostima.
4) Dimostri di non aver nemmeno compreso il mio riferimento all'aritmetica (2+2 non può fare 7). Complimenti! Non te lo rispiego; sarebbe tempo perso.
5) Dulcis in fundo, nel tuo spasmodico quanto inutile tentativo di salvare la faccia sei riuscito/a a dimostrare in modo ancora più chiaro quanto siano limitate le tue conoscenze nel campo linguistico regalandoci un'altra perla: "la frase è scritta in modo assolutamente rispettosa delle regole" !!! Hai forse dimenticato che l'aggettivo "rispettosa" avrebbe dovuto concordare per genere e numero con "in modo" e non con "la frase"? E' come se avessi scritto "usò la sua voce in modo alterata" o "essi cantarono in maniera supremi". Hai superato perfino Checco Zalone quando cantava "siamo una squadra fortissimi".
Mamma mia! Cosa ci tocca leggere!
Rispondi

Da: Garbatamente30/01/2016 01:16:53
spero che tu sia stato/a bocciato/a (come me).
Se dovessi sapere che qualcuno è riuscito a farti diventare ds nonostante questo livello di competenza linguistica mi suiciderei.

Rispondi

Da: Garbatamente30/01/2016 01:16:59
spero che tu sia stato/a bocciato/a (come me).
Se dovessi sapere che qualcuno è riuscito a farti diventare ds nonostante questo livello di competenza linguistica mi suiciderei.

Rispondi

Da: "è scritta in modo assolutamente rispettosa"30/01/2016 01:19:07
Maroooooooo !

'I che vruoccol' ca caccia 'stu collega !
Rispondi

Da: piantala! 30/01/2016 01:22:46
Dovresti tornare a fare lo scolaretto di scuola elementare. La maestra ti farebbe scrivere centinaia di pagine con la frase "i verbi intransitivi non possono essere seguiti da un complemento oggetto".
La tua autodifesa è penosa.
Rispondi

Da: Un consiglio:30/01/2016 01:26:24
Ritirati in buon ordine.
Piangi, se serve.



Rispondi

Da: ECCO LE CINQUE RAGIONI30/01/2016 01:35:35
1- Si può scrivere "Abbiamo rimasto le chiavi in albergo"
2- Si può scrivere "Mi raccomando, non rimanere la porta aperta"
3- Si può scrivere "Ho rimasto un foglio sul tavolo ma ora non lo trovo"
4- Si può scrivere "Dovete rimanere i cellulari fuori dall'aula"
5- Si può scrivere "Non si dovrebbero rimanere i finestrini aperti quando si viaggia"

Siete convinti ora?

Le mie cinque frasi sono tutte scritte in modo rispettose delle regole fondamentali della lingua italiana.

Rispondi

Da: Mi unisco e do piena solidarietà30/01/2016 07:09:26

a coloro che sostengono la correttezza della frase. Oltretutto... è meglio lasciare stare.

Primo rilievo e non vado oltre.


"Proprietà semantica[modifica | modifica wikitesto]
Si potrebbe a prima vista ritenere che l'intransitività o la transitività siano proprietà immutabili di ciascun verbo, caratterizzandosi come proprietà semantica. È stata anzi questa la tendenza della grammatica tradizionale, fondata spesso sulla propensione a costruire un armamentario concettuale per la linguistica fondato sul significato[5]. La distinzione tra transitività e intransitività, pur avendo un buon valore descrittivo, è poco scientifica[6]. Di fatto, l'una e l'altra vengono rivelate in base al contesto, in particolare in base alle caratteristiche del predicato verbale[1].


"La distinzione tra transitività e intransitività, pur avendo un buon valore descrittivo, è poco scientifica[" E' POCO SCIENTIFICA !!!!!!!!!!!!!!!!!

Dice bene colui che sostiene che ci sono cinque ragioni che dimostrano la poco scientificità. Una di esse estirpa qualsiasi dubbio.
Rispondi

Da: Mi unisco e do piena solidariet30/01/2016 07:15:43
Poi il coniglio sbaglia la forma. E' una questione imprescindibile.
Rispondi

Da: A chi ti unisci?30/01/2016 13:02:20
E'' chiaro praticamente a tutti che i "numerosi" forumisti che mostrano solidarietà nei confronti del somarone altro non sono che il somarone stesso sotto mentite spoglie.
Si dà la solidarietà da solo/a!
Ahahhahahhahhhahahhahhahahahahah!!!

Veniamo al cosiddetto "primo rilievo" (dici che non vai oltre e fai bene, così risparmi altre figuracce):

"La distinzione tra transitività e intransitività, pur avendo un buon valore descrittivo, è poco scientifica"

Bene.
Allora?
Tutto qui?
Ti limiti a citare una frase di ESTREMA GENERICITA' senza nemmeno menzionare chi sia l'autore della stessa. Potrebbe essere il parere di un autorevole esperto del settore, ma pure una perla di saggezza di Ciruzzo, il portiere del tuo stabile. Cose da pazzi!
Oltretutto dimostri di non aver colto l'essenza di quella affermazione. E' anche vero che la transitività e l'intransitività possono essere talvolta superate, ma tu non specifichi che SONO I VERBI TRANSITIVI A POTER ESSERE ADOPERATI IN SENSO INTRANSITIVO E NON VICEVERSA. Casi ECCEZIONALI di verbi normalmente intransitivi usati transitivamente ("dormire un sonno sereno") non riguardano di sicuro il verbo rimanere, esistendo un suo validissimo sostituto transitivo: il verbo "lasciare".
E' meno difficile di quanto tu possa pensare. Impegnati!

Ti sfido a trovare un solo coraggioso che sia in grado di sostenere insieme a te che siano corrette queste espressioni:
"Non si possono rimanere le scuole scoperte"
"non devi rimanere i piatti sporchi sul tavolo"
"ragazzi, potete rimanere i vostri dizionari sui banchi"
"dopo il picnic, i turisti rimasero gli avanzi sul prato"
"metti l'auto in garage; non rimanerla in strada"
"ho rimasto il gatto chiuso dentro!"
"quando viaggio preferisco rimanere i finestrini un po' aperti"
"non posso portare tutti questi bagagli. Devo rimanerne alcuni qui"
"faresti meglio a rimanere le pistola nella fondina"



(Ciro Caiazzo [fatti unici]) "Aggio rimast' 'a pistola add'o salumiere!"



Rispondi

Da: Torno a ripetere:30/01/2016 13:12:47
non sarebbe stato più semplice scrivere "Ooops! Ho sbagliato! E' stata una distrazione dettata dalla fretta"?
Non saremmo stati costretti a leggere inutili citazioni di ignoti e tante strane, incredibili e funamboliche giustificazioni compresa questa: "...la frase è scritta in modo assolutamente rispettosa delle regole..."

Mah!


Rispondi

Da: L''altra faccia della medaglia30/01/2016 13:31:06
(citaz) "...Di fatto, l'una e l'altra (transitività e intransitività) vengono rivelate in base al contesto, in particolare in base alle caratteristiche del predicato verbale"

Le caratteristiche del predicato verbale nella frase incriminata dimostrano senza ombra di dubbio che essa sia assolutamente errata e che mai e poi mai, nemmeno per licenza poetica, il verbo rimanere sia stato adoperato transitivamente con il significato di lasciare.

Segue lezioncina presa dal web
_______________________________________________

I verbi "rimanere" e "lasciare" sono molto spesso causa di strafalcioni. Alla domanda "Si dice ho rimasto o ho lasciato?", infatti, qualcuno potrebbe rispondere in modo sbagliato, e cioè proponendo le due forme come alternative, indipendentemente dal contesto e dalla frase. Non è così, e non solo per via del significato; i due verbi si distinguono anche per la transitività: il primo non può reggere il complemento oggetto, in quanto verbo intransitivo; il secondo, invece sì.

Ricorrendo alla definizione che il Sabatini Coletti da di "rimanere", si apprende che il verbo fa riferimento a "una durata nel tempo"; il dizionario, infatti, riporta:

"[ri-ma-né-re] v. (ind.pres. rimango, rimani, rimane, rimaniamo, rimanéte, rimàngono, pass.rem. rimasi, rimanésti ecc., fut. rimarrò ecc.; congiunt.pres. rimanga, rimaniamo, rimaniate, rimàngano; cond. rimarrèi ecc.; part.pass. rimasto)

• v.intr. (aus. essere) [sogg-v] Avere una durata nel tempo SIN durare: sono pochi i poeti destinati a rimanere".

Per quanto riguarda "lasciare", invece:

"v.tr. [sogg-v-arg]
Abbandonare qlcu. o qlco., allontanandosene: l. il marito; l. la scuola, il paese natale || l. il mondo, morire; in senso fig., ritirarsi a vita religiosa | l. il tempo che trova, di gesto che non modifica nulla".

Detto questo, occorre ribadire la differenza tra verbi transitivi e intransitivi con degli esempi, ribadendo che un verbo transitivo regge il complemento oggetto; un verbo intransitivo, no. Volendo semplificare ancor di più, la prima categoria di verbi - così come molti di voi avranno appreso durante le scuole medie e superiori - risponde alla domanda: "Chi/Che cosa?"

Per esempio:
(A) Ho mangiato (che cosa?) due mele
(B) *Ho camminato (che cosa?) la strada
(C) Ho accompagnato (chi?) Marco a casa
(D) *Ho corso (che cosa?) la via per molto tempo

La (B) e la (D) sono assolutamente sbagliate, poiché i verbi "camminare" e "correre", verbi di movimento, sono intransitivi e non ammettono, perciò, l'utilizzo del complemento oggetto.

Della (A) e della (C), invece, possiamo dire, in primo luogo, che sono corrette; in secondo luogo, che sarebbero state scorrette o incomplete se non avessimo indicato un oggetto diretto. Scritte così, infatti:

(A) *Ho mangiato.
(D) *Ho accompagnato a casa.

le due frasi sembrano incomplete. Ci aspettiamo, infatti, che chi parla o chi scrive completi l'informazione con il relativo complemento oggetto (questi verbi, per completezza, sono detti "bivalenti").

Veniamo alla risposta: si dice "ho lasciato qualcosa a casa" e non "ho rimasto qualcosa a casa" perché il primo verbo, "lasciare", è transitivo; il secondo, "rimanere", no; quest'ultimo, perciò, oltre ad appartenere a una sfera semantica diversa, non può reggere il complemento oggetto.
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