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CONCORSO DS: ORALI IN CAMPANIA
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Da: cccccccccccccccccccccccccccd23/01/2016 14:11:18
Non ci resta che andare a fare in culo, perché siamo stati dei coglioni matricolati a non farci raccomandare. I raccomandati ora sono tutti DS alla faccia nostra, illusi deficienti.
Chi di noi ha il coraggio può, inoltre, mandare a fare in culo proprio i "DS" di cui sopra.
Altro non c'è da fare. La Magistratura e la Finanza indagano, indagano, indagano, indagano, indagano, all'infinito indagano, ma tacciono, maestosamente tacciono, mentre i nuovi "DS" siedono sulle loro comode poltrone, in comode presidenze con cessi annessi
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Da: A che giova scrivere lenzuolate di post uguali23/01/2016 17:06:25
Sei un bugiardo    e dici un cumulo di sciocchezze, e sai perché? Perché sei uno dei tanti idonei che hanno il comune interesse di buttare acqua sul fuoco per raffreddare gli animi esagitati dei non idonei e per scoraggiarli, al fine di escogitare in un clima più disteso, l'ultimo disperato tentativo di farla franca. Ma sia noi che la magistratura ordinaria non ve lo consentiremo, questa è una certezza.
Rispondi

Da: In verità23/01/2016 18:33:15
lo scopo, neppure tanto nascosto, delle "lenzuolate" di post tutti uguali appare evidente. Ogni volta che viene pubblicato qualche post di un qualche interesse, che potrebbe far riprendere la discussione su aspetti seri, relativi alle ben note vicende degli ultimi concorsi per dirigenti scolastici, compaiono questi post ripetuti più volte, peraltro non attinenti ai temi trattati. C'è un gruppo o, forse, anche una sola persona che cambia nickname, il quale opera in questa maniera. Facendo scattare, con tale meccanismo, la pagina successiva sulla quale vengono pubblicati i post, difficilmente chi si collega, che vede, naturalmente, solo l'ultima pagina, andrà indietro a leggere i post delle pagine precedenti e a riprenderà il dibattito sui temi in essi affrontati. Avrà la sensazione che oramai sul forum vengano pubblicati solo post insignificanti, se non addirittura offensivi e non si collegherà più. Tutto ciò accade perché non vi è moderazione, consentendo dunque un simile comportamento in aperto dispregio alle più elementari regole della democrazia. Fatto particolarmente grave in un forum che dovrebbe essere frequentato solo da docenti, peraltro aspiranti dirigenti scolastici. L'auspicio è che questo stato di cose abbia a terminare e che il forum venga opportunamente moderato, individuando e bannando immediatamente coloro che tengono simili comportamenti antidemocratici e, sovente, anche offensivi. E' l'unico modo serio e concreto per riprendere un dibattito costruttivo ed efficace.
Nell'attesa auguro una buona serata.

N.B. Sono certo che adesso "pioverà" una sfilza di post superflui quanto uguali

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Da: Nuova del forum23/01/2016 18:45:22
Qualcuno ha detto che io voglio "sovvertire" la grammatica. Non ha compreso che sono una tonta dichiarata e patentata e seppur volessi non lo potrei fare poichè ho ricevuto un'educazione cattolica basata sul rispetto delle regole. La Beata suora, della quale vi ho tanto parlato, mi ha insegnato che Dio è infinito e le cose, la ricchezza, gli oggetti, non hanno alcun valore quando ci troviamo al cospetto con l'indeterminatezza del Signore che è tutto e perciò ogni cosa dipende e fa riferimento a lui. Egli stabilisce le regole in base alle quali si può transitare da uno stato ad un altro. Ogni cosa fa parte dell'infinito, di Dio. Ho rispettato le regole e, forse perciò, sono una zitella che non conosce uomo e di questo vado fiera. Non ho mai baciato sulla bocca un uomo e neanche ho accarezzato le sue parti intime. Sono fedelissima al rispetto di ogni regola. Nei giorni scorsi ho letto tanta cattiveria, ed io, dinnanzi a tanta espressione del male, divento piccola e prego, così mi porto nell'infinito Dio e riesco a trascendere o transitare in lui e lui in me. Non so se potete capire questo. Quando si vuole discutere non c,è bisogno di lanciare parole con la lingua biforcuta verso l'altro, a maggior ragione se egli dice una sciocchezza. Tanta cattiveria fa solo impressione e fa vedere di quanto possa essere piccolo un uomo lontano dalla Grazia di Dio. Io prego per lui, affinchè possa redimersi e scontare la pena che il Signore riterrà giusta per la sua cattiveria. Però, L'amico che si è arrabbiato perchè ha pensato che io volessi "sovvertire" una regola grammaticale, immaginate come si arrabbia se qualcuno sovverta le regole che stabiliscono quello che è giusto e imparziale e quello che è sbagliato e parziale. Immaginate voi come debba arrabbiarsi se qualcuno avesse scelto lei e non qualcun altro che avrebbe potuto meritare più di lei. Vedo questa persona arrabbiarsi e rinunciare, come fece una persona in un programma televisivo, come vi dissi tempo fa. Vedo protestare con foga e se non lo dovesse fare non sarebbe diversa dalle persone cattive ed invidiose. Perchè, diceva la suora, spesso la cattiveria è partorita dall'invidia e concepita dalla malignità. Io sono tonta e non scema e non mi macchierei mai di un peccato tanto grave. E' un peccato capitale e non veniale. Violare le regole di una grammatica non semina dolore. La faccenda non transita  dal soggetto all'oggetto e non si estende agli altri. Violare altre regole è dannoso per gli altri che sono costretti a difendersi, perchè il male non si propaghi e investa altri innocenti. Leggendo quello che ho appena scritto, mi pare di assomigliare a mia sorella, la genia, in fondo siamo figlie degli stessi genitori, però, osservando bene tra me e lei c'è una grossa differenza. Lei è intelligente d io sono tonta, però entrambe non conosciamo uomo e siamo fedeli agli insegnamenti che abbiamo ricevuto. Il mio amico mi ha scritto e mi ha fatto capire che ricorda tante cose che io ho detto durante la nostra relazione di amicizia. Ricorda cose di cui io ho un vago ricordo, però, non dimentico quel che lui ha detto. Io ricordo ciò che lui ha detto e lui ricorda ciò che ho detto io. Solo stando insieme, senza cattiveria, possiamo ricordare l'intera nostra relazione. Sua moglie è gelosissima e sta male che non vi dico. Ha perso cinque chili, però la sua cellulite si nota di più . Non riesco a non provare per lei sentimenti negativi e sono costretta a recitare tanti e tanti Santi Rosari. Un bacio a tutti. Siete nel mio cuore <3
Rispondi

Da: dddddddddde23/01/2016 19:10:44
Non ci resta che andare a fare in culo, perché siamo stati dei coglioni matricolati a non farci raccomandare. I raccomandati ora sono tutti DS alla faccia nostra, illusi deficienti.
Chi di noi ha il coraggio può, inoltre, mandare a fare in culo proprio i "DS" di cui sopra.
Altro non c'è da fare. La Magistratura e la Finanza indagano, indagano, indagano, indagano, indagano, all'infinito indagano, ma tacciono, maestosamente tacciono, mentre i nuovi "DS" siedono sulle loro comode poltrone, in comode presidenze con cessi annessi
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Da: Nuova del forum23/01/2016 19:21:19
oppppppppppssssssssssssssssssssssss
come si arrabbia questa persona se qualcuno
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Da: Per non dimenticare24/01/2016 09:36:07
Da: Non vedo, non sento e non parlo...    22/01/2016 17.58.28
Sollecitata la risposta all'interrogazione sui contenzioni pendenti
Il giorno 20 gennaio scorso, secondo quanto si legge sul sito che ne riporta l'iter (http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=43651 ), è stato presentato un sollecito all'interrogazione parlamentare a risposta scritta 4/10987 - della quale si è più volte scritto su questo forum - che riguarda i cosiddetti "contenziosi pendenti", atteso che per essa non risulta ancora pervenuta, allo stato, alcuna risposta.
Nell'interrogazione, depositata il 4 novembre dell'anno scorso, a firma del parlamentare Marco Di Lello si chiedono al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca,  alcuni chiarimenti sui cosiddetti "contenziosi pendenti". In essa, infatti, partendo dalla premessa che alcuni candidati ai concorsi per dirigenti scolastici, banditi rispettivamente negli anni 2004 e 2006, segnatamente nelle regioni della Campania e dell'Abruzzo, sono stati ammessi al corso intensivo di formazione e alla relativa prova scritta finale, ai sensi dell'articolo 1, comma 87, della legge 13 luglio 2015, n. 107 - prova superata da tutti i partecipanti al suddetto corso, con immediata nomina a dirigenti scolastici - si rilevano alcuni emblematici aspetti. In particolare, si legge nell'interrogazione: "Il Consiglio di Stato si pronuncia in via definitiva sull'appello, respingendo e confermando per l'effetto la sentenza impugnata" e, più avanti:  "Le sentenze portano tutte date antecedenti l'entrata in vigore della legge 13 luglio 2015, n. 107, e sono motivo di preclusione alla partecipazione al corso in quanto il ricorso non era più pendente ma definitivo". Al riguardo l'interrogante conclude chiedendo: "quali iniziative urgenti il Ministro interrogato abbia intenzione di assumere al fine di verificare i fatti esposti in premessa in ordine al possesso dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 88, della legge n. 107 del 2015;  quali iniziative urgenti abbia intenzione di assumere, qualora riscontrasse una errata interpretazione delle disposizioni previste per l'espletamento della procedura concorsuale, per verificarne la correttezza in tutte le sedi di concorso". A questo punto, dopo il sollecito di questi giorni, è auspicabile che il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, si decida finalmente a rispondere, anche in considerazione del fatto che, nonostante che nell'interrogazione si parli di "iniziative urgenti", siano trascorsi ben oltre due mesi e mezzo dalla presentazione dell'interrogazione. Nel frattempo in data 23 dicembre 2015 sul sito dell'USR Campania è stato pubblicata una nota sulla nuova ricognizione sulla situazione dei contenziosi dei concorsi dirigenti scolastici banditi con DDG 22.11.2004 e con DM 03.10.2006, dalla quale sono sortiti ulteriori nove nominativi, che si vanno ad aggiungere ai diciassette, già precedentemente individuati, con nota pubblicata sullo stesso sito in data 28 luglio 2015, per i quali ultimi, a differenza che per i primi, per i quali ovviamente le relative procedure sono state appena avviate, già sono state espletate tutte le fasi previste dalle vigenti disposizioni al riguardo, anche con la nomina a dirigente scolastico, per la maggior parte di essi, nelle regioni Lombardia e Sicilia.
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Da: Per non dimenticare24/01/2016 09:36:49
Da: Non vedo, non sento e non parlo...    22/01/2016 17.58.28
Sollecitata la risposta all'interrogazione sui contenzioni pendenti
Il giorno 20 gennaio scorso, secondo quanto si legge sul sito che ne riporta l'iter (http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=43651 ), è stato presentato un sollecito all'interrogazione parlamentare a risposta scritta 4/10987 - della quale si è più volte scritto su questo forum - che riguarda i cosiddetti "contenziosi pendenti", atteso che per essa non risulta ancora pervenuta, allo stato, alcuna risposta.
Nell'interrogazione, depositata il 4 novembre dell'anno scorso, a firma del parlamentare Marco Di Lello si chiedono al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca,  alcuni chiarimenti sui cosiddetti "contenziosi pendenti". In essa, infatti, partendo dalla premessa che alcuni candidati ai concorsi per dirigenti scolastici, banditi rispettivamente negli anni 2004 e 2006, segnatamente nelle regioni della Campania e dell'Abruzzo, sono stati ammessi al corso intensivo di formazione e alla relativa prova scritta finale, ai sensi dell'articolo 1, comma 87, della legge 13 luglio 2015, n. 107 - prova superata da tutti i partecipanti al suddetto corso, con immediata nomina a dirigenti scolastici - si rilevano alcuni emblematici aspetti. In particolare, si legge nell'interrogazione: "Il Consiglio di Stato si pronuncia in via definitiva sull'appello, respingendo e confermando per l'effetto la sentenza impugnata" e, più avanti:  "Le sentenze portano tutte date antecedenti l'entrata in vigore della legge 13 luglio 2015, n. 107, e sono motivo di preclusione alla partecipazione al corso in quanto il ricorso non era più pendente ma definitivo". Al riguardo l'interrogante conclude chiedendo: "quali iniziative urgenti il Ministro interrogato abbia intenzione di assumere al fine di verificare i fatti esposti in premessa in ordine al possesso dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 88, della legge n. 107 del 2015;  quali iniziative urgenti abbia intenzione di assumere, qualora riscontrasse una errata interpretazione delle disposizioni previste per l'espletamento della procedura concorsuale, per verificarne la correttezza in tutte le sedi di concorso". A questo punto, dopo il sollecito di questi giorni, è auspicabile che il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, si decida finalmente a rispondere, anche in considerazione del fatto che, nonostante che nell'interrogazione si parli di "iniziative urgenti", siano trascorsi ben oltre due mesi e mezzo dalla presentazione dell'interrogazione. Nel frattempo in data 23 dicembre 2015 sul sito dell'USR Campania è stato pubblicata una nota sulla nuova ricognizione sulla situazione dei contenziosi dei concorsi dirigenti scolastici banditi con DDG 22.11.2004 e con DM 03.10.2006, dalla quale sono sortiti ulteriori nove nominativi, che si vanno ad aggiungere ai diciassette, già precedentemente individuati, con nota pubblicata sullo stesso sito in data 28 luglio 2015, per i quali ultimi, a differenza che per i primi, per i quali ovviamente le relative procedure sono state appena avviate, già sono state espletate tutte le fasi previste dalle vigenti disposizioni al riguardo, anche con la nomina a dirigente scolastico, per la maggior parte di essi, nelle regioni Lombardia e Sicilia.
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Da: Per non dimenticare24/01/2016 09:37:41
Da: Non vedo, non sento e non parlo...    22/01/2016 17.58.28
Sollecitata la risposta all'interrogazione sui contenzioni pendenti
Il giorno 20 gennaio scorso, secondo quanto si legge sul sito che ne riporta l'iter (http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=43651 ), è stato presentato un sollecito all'interrogazione parlamentare a risposta scritta 4/10987 - della quale si è più volte scritto su questo forum - che riguarda i cosiddetti "contenziosi pendenti", atteso che per essa non risulta ancora pervenuta, allo stato, alcuna risposta.
Nell'interrogazione, depositata il 4 novembre dell'anno scorso, a firma del parlamentare Marco Di Lello si chiedono al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca,  alcuni chiarimenti sui cosiddetti "contenziosi pendenti". In essa, infatti, partendo dalla premessa che alcuni candidati ai concorsi per dirigenti scolastici, banditi rispettivamente negli anni 2004 e 2006, segnatamente nelle regioni della Campania e dell'Abruzzo, sono stati ammessi al corso intensivo di formazione e alla relativa prova scritta finale, ai sensi dell'articolo 1, comma 87, della legge 13 luglio 2015, n. 107 - prova superata da tutti i partecipanti al suddetto corso, con immediata nomina a dirigenti scolastici - si rilevano alcuni emblematici aspetti. In particolare, si legge nell'interrogazione: "Il Consiglio di Stato si pronuncia in via definitiva sull'appello, respingendo e confermando per l'effetto la sentenza impugnata" e, più avanti:  "Le sentenze portano tutte date antecedenti l'entrata in vigore della legge 13 luglio 2015, n. 107, e sono motivo di preclusione alla partecipazione al corso in quanto il ricorso non era più pendente ma definitivo". Al riguardo l'interrogante conclude chiedendo: "quali iniziative urgenti il Ministro interrogato abbia intenzione di assumere al fine di verificare i fatti esposti in premessa in ordine al possesso dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 88, della legge n. 107 del 2015;  quali iniziative urgenti abbia intenzione di assumere, qualora riscontrasse una errata interpretazione delle disposizioni previste per l'espletamento della procedura concorsuale, per verificarne la correttezza in tutte le sedi di concorso". A questo punto, dopo il sollecito di questi giorni, è auspicabile che il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, si decida finalmente a rispondere, anche in considerazione del fatto che, nonostante che nell'interrogazione si parli di "iniziative urgenti", siano trascorsi ben oltre due mesi e mezzo dalla presentazione dell'interrogazione. Nel frattempo in data 23 dicembre 2015 sul sito dell'USR Campania è stato pubblicata una nota sulla nuova ricognizione sulla situazione dei contenziosi dei concorsi dirigenti scolastici banditi con DDG 22.11.2004 e con DM 03.10.2006, dalla quale sono sortiti ulteriori nove nominativi, che si vanno ad aggiungere ai diciassette, già precedentemente individuati, con nota pubblicata sullo stesso sito in data 28 luglio 2015, per i quali ultimi, a differenza che per i primi, per i quali ovviamente le relative procedure sono state appena avviate, già sono state espletate tutte le fasi previste dalle vigenti disposizioni al riguardo, anche con la nomina a dirigente scolastico, per la maggior parte di essi, nelle regioni Lombardia e Sicilia.
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Da: Per non dimenticare24/01/2016 09:37:48
Da: Non vedo, non sento e non parlo...    22/01/2016 17.58.28
Sollecitata la risposta all'interrogazione sui contenzioni pendenti
Il giorno 20 gennaio scorso, secondo quanto si legge sul sito che ne riporta l'iter (http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=43651 ), è stato presentato un sollecito all'interrogazione parlamentare a risposta scritta 4/10987 - della quale si è più volte scritto su questo forum - che riguarda i cosiddetti "contenziosi pendenti", atteso che per essa non risulta ancora pervenuta, allo stato, alcuna risposta.
Nell'interrogazione, depositata il 4 novembre dell'anno scorso, a firma del parlamentare Marco Di Lello si chiedono al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca,  alcuni chiarimenti sui cosiddetti "contenziosi pendenti". In essa, infatti, partendo dalla premessa che alcuni candidati ai concorsi per dirigenti scolastici, banditi rispettivamente negli anni 2004 e 2006, segnatamente nelle regioni della Campania e dell'Abruzzo, sono stati ammessi al corso intensivo di formazione e alla relativa prova scritta finale, ai sensi dell'articolo 1, comma 87, della legge 13 luglio 2015, n. 107 - prova superata da tutti i partecipanti al suddetto corso, con immediata nomina a dirigenti scolastici - si rilevano alcuni emblematici aspetti. In particolare, si legge nell'interrogazione: "Il Consiglio di Stato si pronuncia in via definitiva sull'appello, respingendo e confermando per l'effetto la sentenza impugnata" e, più avanti:  "Le sentenze portano tutte date antecedenti l'entrata in vigore della legge 13 luglio 2015, n. 107, e sono motivo di preclusione alla partecipazione al corso in quanto il ricorso non era più pendente ma definitivo". Al riguardo l'interrogante conclude chiedendo: "quali iniziative urgenti il Ministro interrogato abbia intenzione di assumere al fine di verificare i fatti esposti in premessa in ordine al possesso dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 88, della legge n. 107 del 2015;  quali iniziative urgenti abbia intenzione di assumere, qualora riscontrasse una errata interpretazione delle disposizioni previste per l'espletamento della procedura concorsuale, per verificarne la correttezza in tutte le sedi di concorso". A questo punto, dopo il sollecito di questi giorni, è auspicabile che il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, si decida finalmente a rispondere, anche in considerazione del fatto che, nonostante che nell'interrogazione si parli di "iniziative urgenti", siano trascorsi ben oltre due mesi e mezzo dalla presentazione dell'interrogazione. Nel frattempo in data 23 dicembre 2015 sul sito dell'USR Campania è stato pubblicata una nota sulla nuova ricognizione sulla situazione dei contenziosi dei concorsi dirigenti scolastici banditi con DDG 22.11.2004 e con DM 03.10.2006, dalla quale sono sortiti ulteriori nove nominativi, che si vanno ad aggiungere ai diciassette, già precedentemente individuati, con nota pubblicata sullo stesso sito in data 28 luglio 2015, per i quali ultimi, a differenza che per i primi, per i quali ovviamente le relative procedure sono state appena avviate, già sono state espletate tutte le fasi previste dalle vigenti disposizioni al riguardo, anche con la nomina a dirigente scolastico, per la maggior parte di essi, nelle regioni Lombardia e Sicilia.
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Da: Per non dimenticare24/01/2016 09:38:36
Da: Non vedo, non sento e non parlo...    22/01/2016 17.58.28
Sollecitata la risposta all'interrogazione sui contenzioni pendenti
Il giorno 20 gennaio scorso, secondo quanto si legge sul sito che ne riporta l'iter (http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=43651 ), è stato presentato un sollecito all'interrogazione parlamentare a risposta scritta 4/10987 - della quale si è più volte scritto su questo forum - che riguarda i cosiddetti "contenziosi pendenti", atteso che per essa non risulta ancora pervenuta, allo stato, alcuna risposta.
Nell'interrogazione, depositata il 4 novembre dell'anno scorso, a firma del parlamentare Marco Di Lello si chiedono al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca,  alcuni chiarimenti sui cosiddetti "contenziosi pendenti". In essa, infatti, partendo dalla premessa che alcuni candidati ai concorsi per dirigenti scolastici, banditi rispettivamente negli anni 2004 e 2006, segnatamente nelle regioni della Campania e dell'Abruzzo, sono stati ammessi al corso intensivo di formazione e alla relativa prova scritta finale, ai sensi dell'articolo 1, comma 87, della legge 13 luglio 2015, n. 107 - prova superata da tutti i partecipanti al suddetto corso, con immediata nomina a dirigenti scolastici - si rilevano alcuni emblematici aspetti. In particolare, si legge nell'interrogazione: "Il Consiglio di Stato si pronuncia in via definitiva sull'appello, respingendo e confermando per l'effetto la sentenza impugnata" e, più avanti:  "Le sentenze portano tutte date antecedenti l'entrata in vigore della legge 13 luglio 2015, n. 107, e sono motivo di preclusione alla partecipazione al corso in quanto il ricorso non era più pendente ma definitivo". Al riguardo l'interrogante conclude chiedendo: "quali iniziative urgenti il Ministro interrogato abbia intenzione di assumere al fine di verificare i fatti esposti in premessa in ordine al possesso dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 88, della legge n. 107 del 2015;  quali iniziative urgenti abbia intenzione di assumere, qualora riscontrasse una errata interpretazione delle disposizioni previste per l'espletamento della procedura concorsuale, per verificarne la correttezza in tutte le sedi di concorso". A questo punto, dopo il sollecito di questi giorni, è auspicabile che il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, si decida finalmente a rispondere, anche in considerazione del fatto che, nonostante che nell'interrogazione si parli di "iniziative urgenti", siano trascorsi ben oltre due mesi e mezzo dalla presentazione dell'interrogazione. Nel frattempo in data 23 dicembre 2015 sul sito dell'USR Campania è stato pubblicata una nota sulla nuova ricognizione sulla situazione dei contenziosi dei concorsi dirigenti scolastici banditi con DDG 22.11.2004 e con DM 03.10.2006, dalla quale sono sortiti ulteriori nove nominativi, che si vanno ad aggiungere ai diciassette, già precedentemente individuati, con nota pubblicata sullo stesso sito in data 28 luglio 2015, per i quali ultimi, a differenza che per i primi, per i quali ovviamente le relative procedure sono state appena avviate, già sono state espletate tutte le fasi previste dalle vigenti disposizioni al riguardo, anche con la nomina a dirigente scolastico, per la maggior parte di essi, nelle regioni Lombardia e Sicilia.
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Da: Per non dimenticare24/01/2016 09:40:26
giova scrivere lenzuolate di post uguali    23/01/2016 17.06.25
Sei un bugiardo    e dici un cumulo di sciocchezze, e sai perché? Perché sei uno dei tanti idonei che hanno il comune interesse di buttare acqua sul fuoco per raffreddare gli animi esagitati dei non idonei e per scoraggiarli, al fine di escogitare in un clima più disteso, l'ultimo disperato tentativo di farla franca. Ma sia noi che la magistratura ordinaria non ve lo consentiremo, questa è una certezza.

Da: In verità    23/01/2016 18.33.15
lo scopo, neppure tanto nascosto, delle "lenzuolate" di post tutti uguali appare evidente. Ogni volta che viene pubblicato qualche post di un qualche interesse, che potrebbe far riprendere la discussione su aspetti seri, relativi alle ben note vicende degli ultimi concorsi per dirigenti scolastici, compaiono questi post ripetuti più volte, peraltro non attinenti ai temi trattati. C'è un gruppo o, forse, anche una sola persona che cambia nickname, il quale opera in questa maniera. Facendo scattare, con tale meccanismo, la pagina successiva sulla quale vengono pubblicati i post, difficilmente chi si collega, che vede, naturalmente, solo l'ultima pagina, andrà indietro a leggere i post delle pagine precedenti e a riprenderà il dibattito sui temi in essi affrontati. Avrà la sensazione che oramai sul forum vengano pubblicati solo post insignificanti, se non addirittura offensivi e non si collegherà più. Tutto ciò accade perché non vi è moderazione, consentendo dunque un simile comportamento in aperto dispregio alle più elementari regole della democrazia. Fatto particolarmente grave in un forum che dovrebbe essere frequentato solo da docenti, peraltro aspiranti dirigenti scolastici. L'auspicio è che questo stato di cose abbia a terminare e che il forum venga opportunamente moderato, individuando e bannando immediatamente coloro che tengono simili comportamenti antidemocratici e, sovente, anche offensivi. E' l'unico modo serio e concreto per riprendere un dibattito costruttivo ed efficace.
Nell'attesa auguro una buona serata.

N.B. Sono certo che adesso "pioverà" una sfilza di post superflui quanto uguali
Rispondi

Da: Per non dimenticare24/01/2016 09:41:15
giova scrivere lenzuolate di post uguali    23/01/2016 17.06.25
Sei un bugiardo    e dici un cumulo di sciocchezze, e sai perché? Perché sei uno dei tanti idonei che hanno il comune interesse di buttare acqua sul fuoco per raffreddare gli animi esagitati dei non idonei e per scoraggiarli, al fine di escogitare in un clima più disteso, l'ultimo disperato tentativo di farla franca. Ma sia noi che la magistratura ordinaria non ve lo consentiremo, questa è una certezza.

Da: In verità    23/01/2016 18.33.15
lo scopo, neppure tanto nascosto, delle "lenzuolate" di post tutti uguali appare evidente. Ogni volta che viene pubblicato qualche post di un qualche interesse, che potrebbe far riprendere la discussione su aspetti seri, relativi alle ben note vicende degli ultimi concorsi per dirigenti scolastici, compaiono questi post ripetuti più volte, peraltro non attinenti ai temi trattati. C'è un gruppo o, forse, anche una sola persona che cambia nickname, il quale opera in questa maniera. Facendo scattare, con tale meccanismo, la pagina successiva sulla quale vengono pubblicati i post, difficilmente chi si collega, che vede, naturalmente, solo l'ultima pagina, andrà indietro a leggere i post delle pagine precedenti e a riprenderà il dibattito sui temi in essi affrontati. Avrà la sensazione che oramai sul forum vengano pubblicati solo post insignificanti, se non addirittura offensivi e non si collegherà più. Tutto ciò accade perché non vi è moderazione, consentendo dunque un simile comportamento in aperto dispregio alle più elementari regole della democrazia. Fatto particolarmente grave in un forum che dovrebbe essere frequentato solo da docenti, peraltro aspiranti dirigenti scolastici. L'auspicio è che questo stato di cose abbia a terminare e che il forum venga opportunamente moderato, individuando e bannando immediatamente coloro che tengono simili comportamenti antidemocratici e, sovente, anche offensivi. E' l'unico modo serio e concreto per riprendere un dibattito costruttivo ed efficace.
Nell'attesa auguro una buona serata.

N.B. Sono certo che adesso "pioverà" una sfilza di post superflui quanto uguali
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Da: Per non dimenticare24/01/2016 09:45:53
Da: A che giova scrivere lenzuolate di post uguali    23/01/2016 17.06.25
Sei un bugiardo    e dici un cumulo di sciocchezze, e sai perché? Perché sei uno dei tanti idonei che hanno il comune interesse di buttare acqua sul fuoco per raffreddare gli animi esagitati dei non idonei e per scoraggiarli, al fine di escogitare in un clima più disteso, l'ultimo disperato tentativo di farla franca. Ma sia noi che la magistratura ordinaria non ve lo consentiremo, questa è una certezza.

Da: In verità    23/01/2016 18.33.15
lo scopo, neppure tanto nascosto, delle "lenzuolate" di post tutti uguali appare evidente. Ogni volta che viene pubblicato qualche post di un qualche interesse, che potrebbe far riprendere la discussione su aspetti seri, relativi alle ben note vicende degli ultimi concorsi per dirigenti scolastici, compaiono questi post ripetuti più volte, peraltro non attinenti ai temi trattati. C'è un gruppo o, forse, anche una sola persona che cambia nickname, il quale opera in questa maniera. Facendo scattare, con tale meccanismo, la pagina successiva sulla quale vengono pubblicati i post, difficilmente chi si collega, che vede, naturalmente, solo l'ultima pagina, andrà indietro a leggere i post delle pagine precedenti e a riprenderà il dibattito sui temi in essi affrontati. Avrà la sensazione che oramai sul forum vengano pubblicati solo post insignificanti, se non addirittura offensivi e non si collegherà più. Tutto ciò accade perché non vi è moderazione, consentendo dunque un simile comportamento in aperto dispregio alle più elementari regole della democrazia. Fatto particolarmente grave in un forum che dovrebbe essere frequentato solo da docenti, peraltro aspiranti dirigenti scolastici. L'auspicio è che questo stato di cose abbia a terminare e che il forum venga opportunamente moderato, individuando e bannando immediatamente coloro che tengono simili comportamenti antidemocratici e, sovente, anche offensivi. E' l'unico modo serio e concreto per riprendere un dibattito costruttivo ed efficace.
Nell'attesa auguro una buona serata.

N.B. Sono certo che adesso "pioverà" una sfilza di post superflui quanto uguali
Rispondi

Da: Per non dimenticare24/01/2016 09:46:03
Da: A che giova scrivere lenzuolate di post uguali    23/01/2016 17.06.25
Sei un bugiardo    e dici un cumulo di sciocchezze, e sai perché? Perché sei uno dei tanti idonei che hanno il comune interesse di buttare acqua sul fuoco per raffreddare gli animi esagitati dei non idonei e per scoraggiarli, al fine di escogitare in un clima più disteso, l'ultimo disperato tentativo di farla franca. Ma sia noi che la magistratura ordinaria non ve lo consentiremo, questa è una certezza.

Da: In verità    23/01/2016 18.33.15
lo scopo, neppure tanto nascosto, delle "lenzuolate" di post tutti uguali appare evidente. Ogni volta che viene pubblicato qualche post di un qualche interesse, che potrebbe far riprendere la discussione su aspetti seri, relativi alle ben note vicende degli ultimi concorsi per dirigenti scolastici, compaiono questi post ripetuti più volte, peraltro non attinenti ai temi trattati. C'è un gruppo o, forse, anche una sola persona che cambia nickname, il quale opera in questa maniera. Facendo scattare, con tale meccanismo, la pagina successiva sulla quale vengono pubblicati i post, difficilmente chi si collega, che vede, naturalmente, solo l'ultima pagina, andrà indietro a leggere i post delle pagine precedenti e a riprenderà il dibattito sui temi in essi affrontati. Avrà la sensazione che oramai sul forum vengano pubblicati solo post insignificanti, se non addirittura offensivi e non si collegherà più. Tutto ciò accade perché non vi è moderazione, consentendo dunque un simile comportamento in aperto dispregio alle più elementari regole della democrazia. Fatto particolarmente grave in un forum che dovrebbe essere frequentato solo da docenti, peraltro aspiranti dirigenti scolastici. L'auspicio è che questo stato di cose abbia a terminare e che il forum venga opportunamente moderato, individuando e bannando immediatamente coloro che tengono simili comportamenti antidemocratici e, sovente, anche offensivi. E' l'unico modo serio e concreto per riprendere un dibattito costruttivo ed efficace.
Nell'attesa auguro una buona serata.

N.B. Sono certo che adesso "pioverà" una sfilza di post superflui quanto uguali
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Da: A buon intenditor.....24/01/2016 11:23:05
Ci vogliono zittire.
Deve assolutamente calare l'oblio su questa vergognosa vicenda. Il tempo trascorre, nulla si muove e la situazione tende, almeno in apparenza, a cristallizzarsi. Chi è diventato dirigente a seguito di questa discussa e discutibile procedura sente ogni giorno che passa che la propria situazione si sta consolidando.
Occorre sforzarsi di mantenere viva la memoria e diffondere le informazioni.
Non lasciamo che cali l'oblio.
Rispondi

Da: Sapete che24/01/2016 11:30:56
X non vedo, non sento e non parlo
Ma il mio avvocato perché continua a dirmi che ciò non è dimostrabile ?Considerando che può avere accesso agli atti solo il legale responsabile del procedimento ? Come si fa a dimostrare che questi sono fatti oggettivamente dimostrabili e non solo voci di corridoio ?
Rispondi

Da: Sapete che24/01/2016 11:39:05
X quanto riguarda i ricorrenti 2011 , cari colleghi, essendoci passato purtroppo prima di voi in Sicilia  per il2004 ,mi sento di consigliarvi la rassegnazione per preservare  la vostra salute. Chi ha messo le chiappe sulla poltrona della dirigenza non le scollerà mai più . Neanche a seguito di una sentenza di annullamento . Questa è l'Italia!
Ed anche se facessero un concorso riservato, questo servirebbe a recuperare altri raccomandati di ferro a discapito di chi ci ha creduto veramente,come è successo in Sicilia questa estate.
Rispondi

Da: @  Sapete che24/01/2016 11:42:52
MA FAMMI IL PIACERE !!!

NEO Ds

Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
Rispondi

Da: Per post precedente24/01/2016 13:39:43
Non sai quanto ciò mi farebbe piacere se fosse vero.
Rispondi

Da: x Sapete che24/01/2016 13:59:34
Un interessante e illuminante articolo sulla questione dell'accesso agli atti.

Accesso agli atti - endoprocedimentale ed esterno - interesse legittimo o diritto soggettivo?

Nella sua originaria formulazione  il  diritto di accesso, contemplato nell'art 22 della legge 241/90. tendeva ad assicurare  la trasparenza  dell'operato della p.a. avvalorandone lo svolgimento imparziale mediante il  riconoscimento a chiunque  di trovare adeguata tutela delle situazioni giuridicamente rilevanti tramite l'esercizio del diritto di accesso, rimodulato dalla legge n 15/2005, e comunque nel rispetto ed in osservanza delle tassative modalità fissate dalla legge.
La ratio della legge  241 in ordine all'istituto in esame , è  chiara e di fatto sottende all'intenzione del legislatore di  eludere  o comunque tentare di ridurre  notevolmente il  contenzioso tra il  cittadino e la P.A.
L'accesso, si configura, generalmente come un diritto  soggettivo del cittadino nei confronti dell'amministrazione che detiene il  documento.
Laddove, invece, lo si volesse enucleare nell'alveo degli interessi legittimi, come è già avvenuto in un recente passato, alla luce delle sentenze che ne hanno chiarito la natura,  rientrerebbe nel generale ed ampio potere valutativo dell'Ente che fosse investito dell'istanza, con un correlato stato di soggezione in capo al cittadino richiedente.
Per  come l'istituto  si presenta, l'esercizio del diritto di accesso agli atti   postula  un  preciso obbligo  di osservanza in capo  alla controparte (la P.A.) per cui ve ne  è pienezza di tutela in caso di inadempimento.
Ciò posto, nella disamina dell'iter,  squisitamente operativo,  previsto in funzione del suo corretto esercizio,  l'Amministrazione deve preliminarmente  provvedere alla  verifica della regolarità dell'istanza  mediante il  controllo dell'effettiva sussistenza del indefettibile stato di   legittimità in capo al soggetto  richiedente. Tale  controllo viene, di fatto, esercitato mediante verifica dell'esistenza di una  motivazione a supporto della stessa, e, comunque,  solo dopo aver verificato che il  documento non rientra tra quelli per i quali è prevista l'esclusione o il  differimento.
E quindi, in ultimo, è tenuta ad esibire l'atto richiesto  senza poter entrare nel merito  e senza avere facoltà di formulare ulteriori valutazioni di compatibilità con l'interesse pubblico.
Quindi, la legge stabilisce le condizioni, verificate quelle propedeutiche ragioni giustificative e di legittimità che supportano l'istanza,  è tenuta, expressis verbis, a consentire l'esercizio del diritto.
Pertanto, sostenere, a contrario, che l'accesso è un interesse legittimo significherebbe riconoscere all'amministrazione un potere valutativo circa la compatibilità con l'interesse pubblico dell'istanza ostensiva, condizione che le conferirebbero  non solo, in primis, poteri e facoltà in ordine alle valutazioni da formulare in ordine  ai presupposti di legge, sottesi alla richiesta, ma anche  il  potere di  parametrare l'interesse pubblico con la segretezza del documento e l'eventuale confliggenza con l'interesse privato alla sua conoscenza, circostanze, queste ultime, rientranti in distinta espressa casistica.
Solo all'esito delle prefate valutazioni, potrebbe conferirsi o meno l'esaustiva esplicazione dell'esercizio  del   diritto, mediante l'esercizio della facoltà di accesso.
Per quanto attiene ai termini previsti per l'esperimento dell'esercizio, e l'eventuale sua azione giudiziaria in relazione ad un possibile diniego da parte dell'amministrazione, la legge precisa che il  termine è  di trenta giorni dalla presentazione dell' istanza perché  si è voluto  conferire maggiore snellezza all'intera procedura, con una  plateale riduzione dei termini per procedere, decorsi i  quali, il  cittadino ha facoltà di  presentare una nuova identica istanza di accesso e in caso di nuovo diniego proporla nuovamente o produrre ricorso.
Nella successiva fase, ovvero quando  il  tribunale amministrativo  che ne è investito   accoglie  il  ricorso, lo stesso  non si limita   ad un mero  annullamento del   diniego di accesso ma  ordina all'amministrazione anche l'esibizione della documentazione: un actio ad esibendum  tipica esplicazione della tutela  dei diritti soggettivi e non certamente  degli interessi legittimi.
Da ciò ne deriva che il  legislatore non solo qualifica  espressis verbis, l'accesso come diritto degli interessati alla tutela delle situazioni giuridicamente rilevanti  ma, al  2 comma dell'art 22, lo qualifica come diritto  costituzionalmente garantito perché costituisce applicazione dei principi  costituzionali di trasparenza ed imparzialità.
Configurandosi, quindi, la natura dell'istituto in esame, quale agile 'accesso ai documenti detenuti da una pubblica amministrazione, risulta, plateale, la sua configurazione strutturale, tipica  dei sacri principi  democratici posti a tutela  e salvaguardia del rispetto delle fondamentali garanzie  che sottendono ai  rapporti  tra il  cittadino, l'amministrazione, il   contribuente  e l'amministrazione finanziaria.
L'istanza,  pertanto, non può essere relegata al rango di mero interesse legittimo ma nell'alveo della piena ed espressa tutela  propria e tipica del   diritto soggettivo in quanto diritto costituzionalmente garantito, diretta ed immediata espressione dei valori contenuti nell'art. 97 della costituzione
Proprio per questo, la richiesta di accesso agli atti    risulta oggetto   particolarmente sensibile  ogni amministrazione:  costituisce, sicuramente, uno dei fuochi portanti  intorno al quale ruota l'impianto della legge 241/90.
Per quanto correlato al procedimento amministrativo ha vita  e vigore propri e  rimane distinto rispetto allo stesso.
Si configura come un forte momento partecipativo, di natura accessoria, riconosciuto solo a  chi ha un interesse diretto, in quanto deve appartenere alla sfera dell'interessato .
Deve trattarsi di un concreto interesse contenente un   quid pluris  diretto ed immediato del  soggetto  in ordine alla salvaguardia di   bene della vita correlato a quel preciso  documento.
Deve, inoltre,  trattarsi di un interesse attuale.
Pertanto chi se ne fa portatore è generalmente tenuto a dare adeguata motivazione in funzione  della produzione dell' istanza di accesso ai documenti medesimi ed esporla esaustivamente nella stessa.
Quando, invece,  il   diritto in esso  contemplato è predisposto in  funzione e tutela del soggetto che risulti parte di un procedimento  amministrativo, viene definito genericamente endoprocedimentale: l'atto oggetto di  richiesta di accesso lo riguarda direttamente nella misura in cui  ha ad oggetto i documenti di quel procedimento. Costituisce, de facto, l'accesso partecipativo, per come disciplinato  dall'articolo 10 della legge 241,  un  momento risolutivo dell'esercizio del diritto che non richiede per poter essere azionato  l'obbligo di indicare  la motivazione sottesa a tale esercizio, proprio perché  il  richiedente è già parte integrata in quel procedimento.
Diverse, ulteriori  dinamiche sottese all'esercizio del diritto di accesso   lo definiscono esterno o informativo ex art. 22 della legge 241/90 laddove  il  richiedente, non essendo   parte di quel procedimento abbia  l'obbligo di motivare la sua richiesta e rendere nota la ratio che la sottende.

Ai fini della legittimità dell'esercizio  del diritto di accesso agli atti, rilevano i profili oggettivi e soggettivi sottesi alla salvaguardia delle situazioni giuridicamente tutelabili, che un maldestro ed erroneo esercizio di tale esercizio  potrebbero  ledere.
Pertanto, a ragion veduta, nella 241 del 90,  l'accesso non costituisce una mera pretesa  del cittadino, scevra da verifiche in ordine alla legittimità ed al merito  in capo a  chi se ne fa portatore, ritenendosi limitata la platea dei soggetti   che possono correttamente accedere alla  procedura.
Occorre che  il  richiedente sia  effettivamente titolato e legittimato alla salvaguardia di  una situazione giuridicamente rilevante: ciò sottende alla ragione per la quale è previsto che l'istanza debba essere motivata, ma solo quando non si tratti di  accesso endoprocedimentale.
Per altro verso, va sempre tutelato il diritto sotteso all'istanza atteso che  la richiesta di accesso è motivata  dalla necessità di dovere curare e difendere i propri interessi giuridici. La P.A. non è autorizzata a valutare la fondatezza o l' ammissibilità della domanda che l'istante intende proporre all'Autorità Giudiziaria ma deve solo esaminare la richiesta e valutarne la corrispondenza con i principi fissati dalla normativa.
Va da sé che in ordine a quanto forma oggetto di richiesta di accesso, non può sottacersi la sussistenza della  generale  e variegata congerie di atti   rientranti nella nozione di  documento amministrativo, nozione in cui si ravvisa  "ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale".
In un contesto  sociale, ampio ed  in continua evoluzione,  in concomitanza con le  correlate dinamiche  del diritto soggettivo, è plateale  la rilevanza che al riguardo  ha assunto, nell'ambito della disciplina del diritto  di accesso,  anche la stessa normativa comunitaria che  contiene   vincolanti parametri attuativi posti al legislatore nazionale, in ordine alla disciplina degli atti interni.
Consentire l'esercizio del diritto di accesso è un obbligo di legge  che  l'amministrazione che  ne venga investita  non ha, in alcun modo,  il  potere di impedire entrando  nel merito delle valutazioni sottese all'esercizio di tale diritto se non  in funzione  della violazione della casistica espressamente  tabellata che non  consente   che l'esercizio del suo diritto avvenga al di fuori dei  casi fissati espressamente dalla legge.
Il diritto di accesso rappresenta una precisa  attuazione del principio di trasparenza, consentendo , in ragione dei correlati interessi pubblici dalla stessa scaturenti ed ,  alla cui tutela è  preposto,  l'inevitabile esplicazione del  correlato ed inviolabile principio di  imparzialità dell'operato della P.A. costituzionalmente sancito.

Fonte: http://www.diritto.it/docs/36839-accesso-agli-atti-endoprocedimentale-ed-esterno-interesse-legittimo-o-diritto-soggettivo

Rispondi

Da: Conte aiutaci tu24/01/2016 14:15:40
Consiglio sindacale :abbandoniamo i sindacati che hanno aiutato gli idonei,senza aspettare la sentenza penale.Che ne pensate dell'anief?

Consiglio politico:andiamo a votare e votiamo m5s,almeno loro si tagliano gli stipendi per creare nuovi posti di lavoro.

Gli idonei onesti sono mosche bianche.
Rispondi

Da: La tipa illusa24/01/2016 15:35:07
Da: cccccccccccccccccccccccccccd

                         e

Da: Sapete che          24/01/2016       11.39.05

Sono la stessa persona. Cerca di convincerci ad arrenderci perché solo così può sperare, l'illusa, di restare sulla sua poltrona di DS o di potersi sedere in futuro. Purtroppo la tipa non si è ancora resa conto che la musica è finita per lei e per loro.
Rispondi

Da: Lo capite o no24/01/2016 16:18:39
che non si possono rimanere le scuole scoperte? Basta con le polemiche. Basta.
Rispondi

Da: Sono d''accordo24/01/2016 16:22:52
con te.
Rispondi

Da: E'' ''o vero24/01/2016 17:55:32
Nun se ponno rimane' 'e scole scuperte!
Basta mo' cu 'e polemiche!
Rispondi

Da: E ''o vero24/01/2016 17:56:27
Parlamm' comm'' c'ha fatt' mamma'? (napulitano)
Rispondi

Da: E'' ''o vero24/01/2016 17:57:49
Nun se ponno rimane' 'e scole scuperte!
Parlamm' comm'' c'ha fatt' mamma' (napulitano).
Basta mo' cu 'e polemiche!
Rispondi

Da: @ Lo capite o no24/01/2016 18:23:54
Ma tu sei folle, quali polemiche..che c...o stai dicendo? Non succede la fine del mondo se le scuole restano provvisoriamente scoperte, Ciò che conta è che saranno coperte da veri DS, legittimi e non da abusivi.
Rispondi

Da: ma cosa dici?24/01/2016 18:28:16
le scuole scoperte sono un grosso problema !
Rispondi

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