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CONCORSO DS: ORALI IN CAMPANIA
75409 messaggi, letto 1418652 volte

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Da: lascia stare15/01/2016 23:02:35
....se non ci riesci te la traduco...

sono altre le cose che dovresti tradurre,  ma non lo farai mai. Non importa, però, tanto sarà qualcun altro che lo farà per te!
Rispondi

Da: @ Cadono son cadute16/01/2016 13:51:11
o cadranno?

io ho utilizzato il tempo della poesia, tu fa come ti pare
Rispondi

Da: Il tempo della poesia16/01/2016 16:45:09
Cadono è uguale a son caduti ed è uguale a cadranno. La poesia non ha tempo e non ha spazio. E' il tempo che si riempie dello spazio e lo spazio che si riempie del tempo, che io sappia. Nella poesia le distanze temporali e spaziali non esistono ed un sospiro è, talvolta, la similitudine del vento. Il vento può essere il tempo che trasporta le emozioni o la tempesta. Essa può essere l'espressione dell'animo o di un evento atteso e sconvolgente. Insomma, la poesia è poesia, che io sappia, tuttavia, non ho mai compreso i poeti e la poesia, benchè tante ne abbia lette e mai scritte. Comunque non c'è più chiarezza che nella comprensione degli eventi rappresentati in chi li sappia comprendere e non c'è miglior affermazione della negazione trasportata e semantica. I bisogni, spesso, richiedono precisazioni e puntualizzazioni. Questo è nella logica delle relazioni umane.
Rispondi

Da: jjj16/01/2016 16:52:36
ma che cazzo dite?
Di che cosa cazzo vi illudete?
Siamo stati dei coglioni: se anche noi ci fossi fatti raccomandare a quest'ora faremmo i DS.
Rispondi

Da: Il tempo della poesia16/01/2016 16:56:14
ad esempio, mi è capitato di leggete in un sol rigo ("interminati
spazi di là da quella,..io nel pensier mi fingo") la risposta a due domande.

Rispondi

Da: LA LEGGE NATURALE16/01/2016 19:59:04
Dunque, che un uomo sottragga qualcosa ad un altro e aumenti il proprio vantaggio con lo svantaggio di un altro è contro natura più della morte, della povertà, del dolore e di tutti gli altri mali che possono accadere al corpo o ai beni esterni: ciò infatti mina alle basi la convivenza umana e la società: [se infatti saremo così disposti da spogliare o violare un altro a causa del suo guadagno, di necessità si disgrega quella che è soprattutto secondo natura, cioè il legame tra gli uomini].  Come se ciascun membro (umano) avesse una tale sensibilità, da pensare di poter star bene, coll'aver tratto a sé la salute del membro più vicino, sarebbe necessariamente indebolito e perirebbe l'intero corpo, così, se ciascuno di noi si appropriasse dei profitti degli altri e sottraesse quanto gli fosse possibile a ciascuno per il proprio guadagno, la società umana e la comunità necessariamente sarebbero sovvertite. Infatti che ciascuno preferisca acquistare per sé ciò che riguarda l'uso della vita anziché per un altro, lo si è ammesso, poiché non si oppone la natura; ma la natura non sopporta che con le spoglie degli altri aumentiamo le nostre sostanze, ricchezze e potenza.

IL DIRITTO POSITIVO

E d'altra parte questo non è stato stabilito solamente dalla natura, cioè dal diritto delle genti, ma anche dalle leggi dei popoli, sulle quali si fonda lo Stato nelle singole città, perché non sia permesso nuocere ad altri per il proprio vantaggio. A questo, infatti, mirano le leggi, questo è il loro scopo, che sia salva ed integra l'unione dei cittadini, e puniscono coloro che la rompono con la morte, l'esilio, la prigione e le multe. E questo principio è molto più un prodotto della stessa razionalità naturale, che è legge divina ed umana; colui che volesse obbedirgli (in verità dovranno obbedire tutti gli uomini che vivono secondo natura) non si renderà mai colpevole di desiderare la proprietà altrui  e di prendere per sé ciò che abbia sottratto ad altri.

LE VIRTU' SOCIALI

Infatti sono molto di più secondo natura l'elevatezza d'animo e la grandezza, ed ugualmente l'affabilità, la giustizia, la generosità, che non il piacere, la vita e le ricchezze: è proprio di un animo grande ed elevato disprezzare questi beni e ritenerli cose di nessun valore a confronto dell'utile comune. [Sottrarre, invece, ad un altro a causa del proprio vantaggio è più contro natura della stessa morte, del dolore e delle altre calamità simili.]
Rispondi

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Da: jjj16/01/2016 21:58:01
ma che cazzo dite?
Di che cosa cazzo vi illudete?
Siamo stati dei coglioni: se anche noi ci fossi fatti raccomandare a quest'ora faremmo i DS.
Rispondi

Da: jjj16/01/2016 21:58:02
ma che cazzo dite?
Di che cosa cazzo vi illudete?
Siamo stati dei coglioni: se anche noi ci fossi fatti raccomandare a quest'ora faremmo i DS.
Rispondi

Da: E nel frattempo16/01/2016 23:36:25

l'USR per la Campania pubblica sul proprio sito al link: http://www.campania.istruzione.it/allegati/2016/avviso_candidatura_commissione_c.so_intensivo.pdf   l'avviso pubblico per la  presentazione  di candidature al fine d'insediare la nuova commissione art. 1 co. 87 e 88 lg 107/2015, per lo svolgimento del corso intensivo e della prova scritta per gli ulteriori  nove concorrenti con ricorsi pendenti avverso le procedure concorsuali indette con DDG 22.11.2004, in base alla nuova ricognizione effettuata, di cui alla nota prot. n. AOODRCA. 14159 del  21 dicembre 2015, pubblicata sullo stesso sito in data 23 dicembre 2015.
Ciò, nonostante il dato che, nell'art. 4 del D.M. 499 del 20 luglio 2014, si precisasse che: " Gli Uffici Scolastici Regionali individuano i soggetti di cui all'articolo 1, comma 88, lettere a) e b), della Legge, e ne trasmettono i nominativi entro il 24 luglio 2015, in elenchi separati, alla Direzione generale per il personale scolastico. 2. L'elenco di cui al comma 1, per i soggetti di cui all'articolo 1, comma 88, lettera a), individua altresì i soggetti destinatari della procedura di cui all'articolo 1, comma 90, della Legge, disciplinata all'articolo 5 del presente decreto ".
Laddove invece, la ricognizione, è stata pubblicata il 23 dicembre 2015, dunque quasi cinque mesi dopo la scadenza succitata. Ci auguriamo che, da parte degli uffici competenti e degli organi di controllo, anche su questo aspetto si faccia chiarezza oltre che su tutte le altre questioni ancora aperte in relazione ai cosiddetti "contenziosi pendenti".  Tra l'altro l'on. Marco Di Lello, nella seduta della Camera dei Deputati n. 515 del 4 novembre 2015 ha presentato un'interrogazione a risposta scritta, classificata con il n. 4/10987, pubblicata al link: http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=43651 e indirizzata al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, sollevando, in particolare, sulla vicenda dei ricorsi pendenti, una serie di problematiche, e chiedendo " quali iniziative urgenti il Ministro interrogato abbia intenzione di assumere al fine di verificare i fatti esposti in premessa in ordine al possesso dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 88, della legge n. 107 del 2015;  quali iniziative urgenti abbia intenzione di assumere, qualora riscontrasse una errata interpretazione delle disposizioni previste per l'espletamento della procedura concorsuale, per verificarne la correttezza in tutte le sedi di concorso". A distanza di oltre due mesi la risposta a tali quesiti non è ancora pervenuta e l'interrogazione risulta ancora "in corso". Perché il Ministero non fa chiarezza sulla delicata quanto scottante vicenda? Cosa si aspetta?


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Da: JJJ, l''ulteriore falso inidoneo17/01/2016 00:19:28
che con il suo post crede di demoralizzare i non idonei e non ha ancora capito che nemmeno il più imbecille degli imbecilli potrebbe cadere in questa trappola infantile. Cara jjj, fattene una ragione, hai sbagliato e non puoi più tornare indietro. Alea iacta est.
Rispondi

Da: ma in usr campania -Giuliacci17/01/2016 08:44:22
Si diceva che qualcuno volesse aprire le finestre, così giusto per far  cambiare un po' aria. Ho sentito male o forse dato il gelo di queste ore non sarebbe prudente favorire circolazione di correnti insidiose  e si attende magari la primavera?
Rispondi

Da: In Campania17/01/2016 09:20:05
altro che finestre, bisogna aprire i cancelli, farli entrare a frotte e poi rinchiuderli a chiave e nel timore che li facciano subito uscire, buttare via le chiavi.
Rispondi

Da: jjj17/01/2016 11:05:26
ma che cazzo dite?
Di che cosa cazzo vi illudete?
Siamo stati dei coglioni: se anche noi ci fossi fatti raccomandare a quest'ora faremmo i DS.
Rispondi

Da: @ e nel frattempo17/01/2016 12:35:24
@ e nel frattempo

- ritengo vergognoso il contenuto dell' art. 1 co. 87 e 88 lg 107/2015, che prevede la sanatoria di partecipanti alle procedure concorsuali indette nel 2004 e nel 2006, nonostante non abbiano superato alcuna prova e a distanza di circa 10 anni;
- ritengo vergognoso che l' individuazione dei 17 riesumati sia avvenuta senza alcuna trasparenza e in evidente contrasto con la legge, visto che NESSUNO di essi vanta ricorsi pendenti ma solo sentenze definitive negative o perenti;
- ritengo vergognoso che il corso sia stato svolto in altra regione, 80 ore in 10 gg con esame immediato ... mai vista tanta velocità;
- ritengo vergognoso che per la Campania, nonostante i 10 anni di distanza da una eventuale preparazione al concorso, nonostante, nel mentre, siano intervenute modifiche di contesto notevoli, nonostante un corso di 8 ore al giorno per 10 gg consecutivi, siano risultati tutti idonei;
- ritengo vergognoso che siano stati conferiti gli incarichi in tempi record;
- ritengo vergognoso che, in data 23 dicembre e a circa 5 mesi dalla data fissata dalla norma ( art. 4 del D.M. 499 del 20 luglio 2014: " Gli Uffici Scolastici Regionali individuano i soggetti di cui all'articolo 1, comma 88, lettere a) e b), della Legge, e ne trasmettono i nominativi entro il 24 luglio 2015, in elenchi separati, alla Direzione generale per il personale scolastico), e senza separare l' elenco del 2004 da quello del 2006, siano stati riesumati altri 9 aventi titolo....i 17 non avevano titolo, figuriamoci i nuovi 9 ripescati;
- è ancor più vergognoso che l' interrogazione da Te citata, speculi su una vergogna per aprire la strada ad una vergogna ancor più grave: riportare in gioco e sanare la posizione di coloro che non hanno superato la preselettiva, hanno avuto una sospensiva con un sotterfugio legale vergognoso last minute, hanno sostenuto le prove sub condicio, hanno perso tutti i ricorsi fino all' ultimo grado di giudizio, vantano diritti inesistenti, chiedono alla politica di rimediare agli esiti di sentenze inappellabili consapevoli di perpetrare una vergogna;
- Mah
"Perché il Ministero non fa chiarezza sulla delicata quanto scottante vicenda? Cosa si aspetta?"
Evidentemente anche il Ministro non ha intenzione di aggiungere altra vergogna a quella già seminata ....

Io, personalmente, ritengo che abbiano più diritto coloro che hanno superato la preselettiva ma siano stati fermati ad una delle prove successive compresi quelli che non hanno fatto ricorso.

Sono un idoneo ... posizione alquanto impopolare qui.
Sono di quelli che si è fatto un mazzo come tanti altri, anche non idonei.
Sono di quelli come tanti altri, idonei e non, che non amano inseguire sentenze a tutti i costi o mantenerle in piedi a tutti i costi a caccia del cavillo o del difetto, spesso formale, procedurale ... stimolati da legali che alimentano la "consuetudine" malsana di superare gli esiti concorsuali con un "doveroso" ricorso legale, contando sui numerosi precedenti ... tutti nostrani.
Insieme a tanti altri, idonei e non, non sono di quelli che si affidano alla giustizia amministrativa quale depositaria della verità e che sono pronti a screditarla quando non gli dà ragione e puntano sulla politica per superare gli esiti negativi della giustizia amministrativa.
Insomma, non sono "una/o di quelle/i".
Perdonatemi, se potete.
Rispondi

Da: COME PENSATE17/01/2016 12:50:18
si debbano coprire le reggenze che a breve si renderanno disponibili in campania ?
Non si possono rimanere le scuole scoperte, lo capite o no ?
Basta con queste polemiche !!!
Rispondi

Da: jjj17/01/2016 13:30:11
Ma che cazzo dite?
Di che cosa cazzo parlate?

L'unica cosa vera è che chi era senza raccomandazione non ha superato gli scrtti.

Con il senno di poi dico: Siamo stati dei coglioni! Se anche noi ci fossi fatti raccomandare a quest'ora faremmo i DS.

Ora non ci resta che andare a fare in culo e mandare a fare in culo il mondo intero, schifosamente corrotto.
Rispondi

Da: jjj17/01/2016 13:30:21
Ma che cazzo dite?
Di che cosa cazzo parlate?

L'unica cosa vera è che chi era senza raccomandazione non ha superato gli scrtti.

Con il senno di poi dico: Siamo stati dei coglioni! Se anche noi ci fossi fatti raccomandare a quest'ora faremmo i DS.

Ora non ci resta che andare a fare in culo e mandare a fare in culo il mondo intero, schifosamente corrotto.
Rispondi

Da: jjj17/01/2016 13:30:21
Ma che cazzo dite?
Di che cosa cazzo parlate?

L'unica cosa vera è che chi era senza raccomandazione non ha superato gli scrtti.

Con il senno di poi dico: Siamo stati dei coglioni! Se anche noi ci fossi fatti raccomandare a quest'ora faremmo i DS.

Ora non ci resta che andare a fare in culo e mandare a fare in culo il mondo intero, schifosamente corrotto.
Rispondi

Da: jjj17/01/2016 13:30:21
Ma che cazzo dite?
Di che cosa cazzo parlate?

L'unica cosa vera è che chi era senza raccomandazione non ha superato gli scrtti.

Con il senno di poi dico: Siamo stati dei coglioni! Se anche noi ci fossi fatti raccomandare a quest'ora faremmo i DS.

Ora non ci resta che andare a fare in culo e mandare a fare in culo il mondo intero, schifosamente corrotto.
Rispondi

Da: Per  @ e nel frattempo17/01/2016 13:56:00
Conosco personalmente diversi ricorrenti. Si distinguono per serietà e capacità e mai avrebbero fatto ricorsi per "cavilli" giuridici. Hanno lamentato gravissimi vizi, che sono stati cristallizzati nel primo parere del CdS. Il loro non è stato un atto di protesta verso una bocciatura meritata. E' stata la presa di coscienza di non essere stati bocciati pur essendo stati non promossi. Mi è capitato di leggere alcuni tra i più "insidiosi" ricorsi e non riesco a comprendere come abbia potuto l'amministrazione costituirsi a difesa dei suoi atti, invece di procedere in altre direzioni. Erano ricorsi seri e ponderati. Fornivano giuste prove e non lasciavano dubbi tali da non comprendere che la vicenda dovesse e potesse sfociare in un'indagine penale seria e determinata a portare alla luce i rilievi di carattere penale. Non ha sorpreso la notizia del congelamento del concorso ed il sequestro degli atti che potrebbero essere ancora sottoposti a sequestro. I ricorsi si basavano su rilievi di carattere tecnico-amministrativo e non ipotizzavano sfaccettature di carattere penale, che pur potevano essere intraviste. Nei ricorsi che ho letto, mai si rappresentavano perniciosi o stupidi cavilli ed espedienti giurisprudenziali con il tentativo di creare turbolenze ingiustificate che avrebbero potuto portare buone acque al mulino dei ricorrenti. Si rappresentavano fatti e disposizioni giuridiche ponderate che le sentenze non hanno, secondo me, superato ed affrontato (si veda una delle ultime sentenze ), pur dando torto a chi domandava giustizia.
Rispondi

Da: Neo ds17/01/2016 14:29:53
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
Rispondi

Da: Conte aiutaci tu17/01/2016 14:57:29
Consiglio sindacale :abbandoniamo i sindacati che hanno aiutato gli idonei,senza aspettare la sentenza penale.Che ne pensate dell'anief?

Consiglio politico:andiamo a votare e votiamo m5s,almeno loro si tagliano gli stipendi per creare nuovi posti di lavoro.

Gli idonei onesti sono mosche bianche.
Rispondi

Da: Nuova del forum17/01/2016 18:12:01
Questa sera fa un freddo cane. La meteorologia da un po' di tempo non sbaglia. Il freddo è arrivato come vi avevo detto qualche tempo fa e si annunciano nevicate pure a bassa quota che potranno impedire alle persone di uscire di casa. Non riesco a capire come e perchè con questo freddo una mosca sia entrata in casa  e non va via. Sarà per il caldo del camino finto che abbiamo, io e mia sorella, la geniaccia, sarà che vuole depositare le uova nel nostro appartamento perchè si schiudano nella prossima primavera, che non vuole andare via e disturba con il suo fastidioso ronzio. Con questo freddo ho pensato di far visita a mia cugina, da parte di mamma, che vive in una località marina. Ho pensato, però, che potrebbe giungere lo tsunami del quale spesso parlate sul forum e ho rinunciato preferendo di stare al calduccio di casa mia, assieme a mia sorella, però, la nostalgia di sentire mia cugina mi ha portato a farle una telefonata e lei mi ha detto che il mare è inquieto ed i pesci saltano dalle acque. Io ho immaginato come sarebbe piacevole se finissero dritti nell'olio bollente nella padella, però so bene che questo non è possibile. I pesci vanno prima pescati dai pescatori capaci ed esperti e poi puliti per essere infornati e cucinati a dovere. Mia cugina mi ha detto che c'è, in questo periodo, l'alta marea. Sì, c'è l'alta marea e perciò si pesca benissimo. A meno che il pescatore non faccia come fece un contadino col suo asino quando voleva salirgli in groppa e l'animale si scansava, impedendoglielo. Allora il contadino bloccò con la forza l'asino e riuscì a salire sulla sella che l'animale aveva sul dorso ed esclamo rivolgendosi all'asino:" Ad intelligenza mi freghi ma non puoi fregarmi se ci misuriamo con la forza". Per l' intelligenza o per la forza il contadino salì sull'asino come fa il pescatore con i pesci: li prende tutti nella rete e li porta al mercato. Come vi dissi io sono pulita o linda e simpatica e parlo senza mezzi termini e tutti mi comprendono, non faccio come fate voi che parlate tanto difficile e non vi curate che esistono anche le tonte che quando sentono parlare di negozio giuridico pensano al negozietto che vende di tutto di fronte al supermercato ove vado quotidianamente a fare compere. Si vende di tutto e di più :aghi, filo, penne, tessuti, ombrelli, bracciali di acciaio, gabbie per uccelli capricciosi, museruole e catene per cani. In quel negozio si trovano dei pigiami meravigliosi a prezzi scontati. C'è un assortimento di pigiami invernali, da uomo e da donna, rigati meravigliosi, sono buoni pure per fare dei regali, invece di riciclare quelli ricevuti, come si usa fare da un po' di tempo. Oltretutto, alcuni non possono essere riciclati, perchè immateriali e personalissimi. Naturalmente non posso nascondervi che il mio pensiero non può non andare dal mio amico, e mi domando cosa farà con questo freddo. Chissà se  mi pensi , dico tra me e me. Intanto sua moglie, dicono le cattive lingue, è gelosa di me.
Rispondi

Da: Da concorso Dirigenti scolastici 201117/01/2016 20:10:58
Da: ahhhh    17/01/2016 19.08.02
I dirigenti in servizio in Campania ricevono stipendio da insegnante perchè la nomina non è effettiva.... dovranno richiedere i danni coloro ai quali spettava ricevere posto ....giustizia ci vuole giustizia per chi non ha santi in paradiso ....
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Da: Per @ è nel frattempo18/01/2016 00:08:59
"ritengo vergognoso che l' individuazione dei 17 riesumati sia avvenuta senza alcuna trasparenza e in evidente contrasto con la legge, visto che NESSUNO di essi vanta ricorsi pendenti ma solo sentenze definitive negative o perenti".

E' auspicabile che, sulla scorta della succitata affermazione, vengano avviate, in tempi rapidi, le opportune quanto necessarie verifiche, e non solo da parte del Ministero competente. Potendosi configurare reati di natura penale, a indagare dovrebbero essere anche la Magistratura inquirente e quella contabile.

Rispondi

Da: Lâerrore di ieri sia maestro oggi a tutti.18/01/2016 12:24:39
La Legge 105 del 13 luglio 2015, al fine di tutelare le  esigenze  di  economicità  dell'azione amministrativa e di prevenire le ripercussioni sul sistema scolastico dei possibili esiti del contenzioso pendente relativo ai concorsi per dirigente scolastico di cui al comma 88 con  decreto  del  Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da  emanare  entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della  presente  legge, sono definite le modalità di svolgimento di un  corso  intensivo  di formazione   e   della   relativa   prova   scritta   finale,   volto all'immissione dei  soggetti  di  cui  al  comma  88  nei  ruoli  dei dirigenti scolastici (e aggiungerei di riparare in qualche modo tutti gli errori commessi dall'Amministrazione Scolastica).
Così come previsto nella legge 105, il comma 88 lettera b), riguarda i soggetti che abbiano avuto una  sentenza  favorevole  almeno nel primo grado di giudizio ovvero non abbiano avuto,  alla  data  di entrata in vigore della presente legge, alcuna  sentenza  definitiva, nell'ambito  del  contenzioso  riferito  ai  concorsi  per  dirigente scolastico   di   cui   al   decreto   direttoriale   del   Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 22  novembre  2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4ª serie speciale, n. 94 del  26 novembre 2004, e al decreto del Ministro della pubblica istruzione  3 ottobre 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4ª serie speciale, n. 76 del 6  ottobre  2006,  ovvero  avverso  la  rinnovazione  della procedura concorsuale ai sensi della legge 3 dicembre 2010, n. 202.
Purtroppo, a causa di una incomprensibile disattenzione politica, la legge aveva ignorato  che in Campania, già prima della sua entrata in vigore, esistevano analoghi e forse ben più pesanti casi di ricorsi pendenti afferenti al concorso 2011, che andavano coerentemente inseriti nella legge in questione. La loro esclusione, ha di fatto creato, una incostituzionale disparità di trattamento fra i cittadini.

Pertanto, se la notizia riportata nel post inviato da "Per @ è nel frattempo" 18/01/2016 0.08.59 risultasse veritiera, sarebbe più che opportuno, a questo punto, che la Procura della Repubblica faccia un approfondimento a riguardo. Non è ammissibile che si possa procedere di errore in errore, anche le persone più miti alla fine possono arrabbiarsi.
Rispondi

Da: ciucci straciucci18/01/2016 16:08:56
" Da: COME PENSATE    17/01/2016 12.50.18
si debbano coprire le reggenze che a breve si renderanno disponibili in campania ?
Non si possono rimanere le scuole scoperte, lo capite o no ?

Non si possono LASCIARE le scuole a persone ignoranti come queste!!!!
Rispondi

Da: ciucci straciucci18/01/2016 16:09:02
" Da: COME PENSATE    17/01/2016 12.50.18
si debbano coprire le reggenze che a breve si renderanno disponibili in campania ?
Non si possono rimanere le scuole scoperte, lo capite o no ?

Non si possono LASCIARE le scuole a persone ignoranti come queste!!!!
Rispondi

Da: ciucci straciucci18/01/2016 16:09:02
" Da: COME PENSATE    17/01/2016 12.50.18
si debbano coprire le reggenze che a breve si renderanno disponibili in campania ?
Non si possono rimanere le scuole scoperte, lo capite o no ?

Non si possono LASCIARE le scuole a persone ignoranti come queste!!!!
Rispondi

Da: Ci sono i ciucci ed i ciucci presuntuosi18/01/2016 17:36:35
 
(detto con simpatica stima)

rimanére v. intr. [lat. reman"re, comp. di re- e man"re «restare»] (io rimango, tu rimani, ... essi rimàngono; pass. rem. rimasi o rimaái, rimanésti; fut. rimarrò; cong. pres. rimanga; condiz. rimarrèi; part. pass. rimasto [ant. rimaso o rimaáo]; aus. essere). -

1.

a. Ha sign., in genere, uguale a quello di restare, nei suoi varî usi: rimasi in città per tutta l'estate; se io vo, chi rimane? se io rimango, chi va? (Boccaccio), frase che avrebbe detto Dante, quando gli si offriva di andare ambasciatore a Roma; lo pregò di rimanergli accanto; con compl. predicativo o modale: r. sbalordito, soddisfatto, scontento, confuso; r. vedovo, orfano, ecc.; r. incinta; r. male, di stucco, in dubbio, senza soldi, al buio, ecc.; r. in vigore; r. d'accordo (anche assol.: rimaniamo così); con compl. di termine: mi rimangono pochi quattrini; non gli rimane che un figlio; ti rimane ancora da fare una piccola parte del lavoro; possiamo andarcene ormai: qui non ci rimane altro da fare; con altro senso, non rimane altro da fare che ..., o più brevemente non rimane altro che ..., per introdurre quella che si ritiene la sola possibilità, l'unica soluzione possibile che ancora rimane: non ci rimane che andare per le vie legali (nel linguaggio giur. adire le vie legali).

b. In genere è meno com. e meno pop. di restare, e si preferisce quando si vuol dare al discorso un'intonazione più sostenuta: questo segreto rimanga tra di noi; sono rimasto dolorosamente sorpreso del tuo rifiuto; le sue parole rimarranno scolpite nel mio cuore; mi rimane questo solo conforto; saremo lieti se Lei vorrà r. con noi, invitando a pranzo una persona di riguardo (invece: più fam., restare con noi).

c. Si usa più spesso di restare anche in qualche caso e locuz. particolare in cui è più esplicito il senso della permanenza, della durata, della continuità: mi ha fatto r. in piedi più di un'ora; rimase ad aspettarlo tutta la mattinata; durante il rastrellamento rimase nascosto in una capanna; non facciamoci illusioni, il pericolo rimane, permane. Ormai ant., negli addii: rimani, rimanete con Dio, in pace.

d. Com. in varî usi assol., soprattutto per indicare l'immobilità di chi è colpito da improvviso stupore, quindi lo stupore stesso: Lucia rimase lì, e lo guardò con un volto ch'esprimeva più maraviglia che fiducia in una promessa tanto magnifica (Manzoni); a quella risposta inaspettata rimasi; cose da far rimanere di stucco. Così, anche, rimanerci, cadere in modo inatteso in un inganno, in un'insidia, o comunque venire a trovarsi in una situazione spiacevole, non voluta: pareva tanto sicuro di sé, ma c'è rimasto anche lui; ci sei rimasto come un baccalà; non ha preso le sue precauzioni, e alla fine c'è rimasta (sottint. incinta); e più genericam. rimanerci male, essere deluso o dispiaciuto di qualche cosa.

2. Usato come verbo copulativo è più frequente di restare quando il predicato è rappresentato da un participio passato in funzione verbale: è rimasto abbandonato da tutti; rimase mortalmente ferito; è rimasto ucciso sul colpo (in usi fam., anche assol. c'è rimasto sul colpo; e con immagine più cruda: è rimasto secco).

3. Fermarsi, arrestarsi, non procedere oltre in una determinata attività: ed ebbe con lei quel colloquio al quale siam rimasti col racconto (Manzoni); riprenderemo la lezione dove siamo rimasti l'ultima volta, al punto in cui ci siamo arrestati; ha fatto gli studî fino alla quinta elementare ed è rimasto lì, si è fermato lì, non ha proseguito.

4. region. Trovarsi, in frasi come: dove rimane questa strada?; mi sa dire dove rimane la posta?

5. ant. Dipendere: da altrui che da lei rimaso non era che moglie di Nastagio stata non fosse (Boccaccio).

6. intr. pron., letter. Con lo stesso sign. del semplice rimanere: [quella viva luce] ... il suo raggiare aduna, Quasi specchiato, in nove sussistenze, Etternalmente rimanendosi una (Dante); ciascuno si rimanga col suo parere, che niuno glielo caverebbe di capo (Leopardi); talvolta con l'idea di restare in disparte, essere trascurato o tralasciato: si rimase povero e solo; mi sapeva male che una storia così bella dovesse rimanersi tuttavia sconosciuta (Manzoni). Spesso, spec. nell'uso ant., col senso di cessare, astenersi: questo è mal fatto e del tutto egli ve ne conviene rimanere (Boccaccio); rimanti adunque Di più dolerti (Caro). â Part. pres. rimanènte, anche come agg. e sost. (v. rimanente). â Part. pass. rimasto (ant. anche rimaso o rimaáo), con valore verbale e come agg.: adottare un bambino rimasto solo, o senza i genitori; si aggirava nella casa rimasta solitaria; una massima rimasta famosa; la folla rimasta fuori; Orbo rimaso allor, mi rannicchiai Palpitando nel letto (Leopardi); assol., avanzato: con la carne rimasta fece delle polpette; i pochi soldi r. non bastano neppure per il viaggio di ritorno; riferito a persona, non ancora allontanatasi o partita: fu applaudito dai pochi ascoltatori rimasti. Anche sostantivato: continuò a chiacchierare coi rimasti; anticam. con valore neutro, ciò che rimane, il rimanente: quasi tutto il rimaso degli scampati cristiani da lui a man salva fur presi (Boccaccio).


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Sinonimi e Contrari
rimanere

/rima'nere/ [lat. reman"re, der. di man"re "restare", col pref. re-] (io rimango, tu rimani, ... essi rimàngono; pass. rem. rimasi, rimanésti; fut. rimarrò; cong. pres. rimanga; condiz. rimarrèi; part. pass. rimasto [ant. rimaso]). - â v. intr. (aus. essere) 1. [non spostarsi da un luogo o non lasciare una persona e sim., anche con le prep. a, in o seguito da inf. preceduto dalla prep. a: r. a (o in) casa; rimasi a farle compagnia] â fermarsi, restare, (lett.) ristare, stare, trattenersi. â" allontanarsi (da), andare via (da), muoversi (da), partire (da). â Espressioni: fig...
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