NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.
DIRIGENTE TECNICO MIUR
45945 messaggi, letto 1109984 volte
| Torna al forum - Rispondi |
Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 531, 532, 533, 534, 535, 536, 537, 538, 539, 540, 541, ..., 1527, 1528, 1529, 1530, 1531, 1532 - Successiva >>
Da: Stefano ![]() | 17/11/2010 23:03:26 |
| per Blue ti mando una favola, vediamo come la capisci (chiave d'interpretazione: la spiegazione più semplice di solito è quella vera). Buonanotte Ste FAVOLA Ci sono due grandi forze che muovono noi esseri umani: il potere, che ci rende miopi e ci fa vedere solo le piccole cose davanti a noi, e l'amore, che ci fa vedere le grandi cose lontane. La luce cruda del primo raggio di sole illuminò il viso della principessa proprio sulla punta del naso, per poi ferirla tra un sopracciglio e l'altro; lei strizzò gli occhi e allungò le braccia; ne ripiegò uno all'indietro, come una figura sulla carta da gioco e si guardò intorno; la sontuosa stanza reale era perfetta: silenziosa, accogliente e dorata. Il cielo era azzurro, gli uccelli cinguettavano e i suoi illustri antenati, appesi alle pareti, le auguravano buon compleanno. Perfino l'aria, limpida e leggera, sembrava essere riservata a lei, fin dal giorno della creazione, per appagarla e renderla felice. Anche la sua immagine riflessa nello specchio la invitava ad essere allegra: i capelli erano d'oro come il grano d'estate, le guance vellutate come pesche, le labbra rosse come ciliegie mature; si sentiva, forse, un banchetto di frutta e verdura, ma, certamente, il banchetto più ammirato e desiderato del mondo. Purtroppo, però, nel suo sguardo soddisfatto, si nascondeva tutta l'amarezza di chi ammira un'opera di grande valore, del tutto incomprensibile. Nel silenzio del mattino, i pesanti battiti del suo cuore vibravano come i rintocchi di una campana; doveva riconoscerlo: aveva tutto e più di tutto, ma non era felice… All'idea di una principessa, bellissima e tristissima, si sforzò di ridere: ma non è sufficiente ridere per fingere di non essere tristi. Troppo a lungo aveva ingannato se stessa e la propria felicità . Ma ormai ne era certa: se il suo dolore avesse avuto un volume, le pareti della sua camera non sarebbero riuscite a contenerlo. Negli occhi, appesa dietro le palpebre, all'ombra delle sue lunghe morbide ciglia, nascondeva l'immagine di una mendicante, coperta di stracci, che chiedeva la carità alle porte del suo palazzo; nelle orecchie sentiva il pianto silenzioso e lontano del re suo padre davanti alla morte, fastidioso e penetrante come un grido; e, in ogni cellula del suo giovane corpo perfetto, si annidava il terribile presentimento che il grande amore della sua vita, quell'amore capace di abbattere i muri del suo castello, per attraversare distanze e parole, sarebbe stato davvero al suo fianco solo nel profondo della notte: solo nei suoi sogni. Il suo cuore pulsava veloce e irregolare…ma… perché? perché le lacrime facevano tanta fatica ad annegarle gli occhi? Perché era tanto difficile lasciarsi semplicemente dondolare e permettere alla fortuna di spingerla, con il suo dito invisibile, sull'altalena della vita? Il giorno del suo diciottesimo compleanno la bella principessa, ricchissima e corteggiatissima, si sentiva povera e mendicante, vecchia e sola. E la causa di tanta disgrazia? Solo quello "stupido affarino" che le batteva dentro! Ora lo sapeva: solo se fosse riuscita a liberarsi del suo cuore, avrebbe potuto affrontare qualunque sventura e qualunque fortuna senza soffrire. Incoraggiata da questa certezza, la principessa triste bussò alla porta della maga più potente e temuta del suo regno. "Sono la tua principessa, fammi entrare. Hai sentito? Sono la principessa, per favore, fammi entrare." "So chi sei e so perché sei qui, non so, invece, perché dovrei aprirti e perché dovrei aiutarti." "Ho bisogno di te." "Non è un motivo." "Ti pagherò bene." "Neanche questo è un motivo. Trova un motivo e ritorna." Il giorno dopo la principessa tornò a bussare alla porta della maga. "Aiutami, ti nominerò Gran Consigliere del Regno, sarai al mio fianco e tutti i miei sudditi ti saranno sottomessi." Le azioni umane hanno motivazioni pesanti, hanno ragioni profonde e niente è lasciato al caso. Possiamo non capire, accontentarci di guardare cosa sta succedendo e navigare nell'apparenza. Ma sarebbe meglio vedere le cose chiaramente, meglio capire quale vento sta spingendo la nostra barca. Il vento sa dove vuole andare, anche se per un tratto, docilmente, gonfia le nostre vele. "Entra. Tu hai tutto quello che si può desiderare, ma non riesci ugualmente ad essere felice perché soffri per l'infelicità degli altri. Tu pensi che le tue sofferenze avrebbero fine se solo riuscissi a perdere il tuo cuore. Hai ragione e io ti aiuterò, ma per riuscirci dovrai superare una terribile prova. Sei pronta?" "Dimmi, qualsiasi cosa io la farò." "Da questo momento, fino al tramonto, dovrai camminare per le strade del tuo regno, a testa bassa, guardando solo la strada davanti ai tuoi passi. Qualsiasi cosa accada, chiunque ti chiami, non potrai alzare lo sguardo e guardare lontano da te. Un attimo prima che il sole tramonti dovrai trovarti qui, davanti alla mia casa. Io ti darò una pozione magica, a base di preziose lacrime di coccodrillo. Tu la berrai tutta d'un sorso, dormirai un sonno tranquillo, non sarai turbata dalle miserie del mondo, e, la mattina dopo, il tuo cuore sarà sparito. Ma sta attenta, prima del tramonto non potrai alzare lo sguardo neppure per un istante, altrimenti la magia non potrà compiersi." "E' tutta qui la grande prova? E' così semplice? Aspettami, sarò qui a bere la tua pozione." La principessa, uscì dalla casa della maga, camminando in fretta, perché il tempo passasse più in fretta. Teneva la testa bassa e non vedeva nulla, se non la punta delle sue eleganti scarpette di raso rosa; ma tutti i suoi sensi, affinati ed esaltati, sembravano diffondersi nell'aria; sentiva le farfalle volare, il mormorio dell'aria, lo sbocciare dei fiori. Ma, soprattutto, non poteva non sentire il proprio cuore che continuava a battere, faticosamente, scalando le ore. Finché un richiamo conosciuto, le ricordò la promessa che si era impegnata a rispettare: "Principessa…" - una voce tremante, probabilmente anziana, probabilmente affamata, probabilmente sola e abbandonata da tutti, la stava chiamando; lo sapeva! Era la solita mendicante, che abitava i suoi incubi e che tanto avrebbe voluto evitare. "Principessa, ti prego…vorrei solo parlarti…", ora quel tono di voce la invocava con un'intensità che sembrava provenire dal mondo dei morti. Forse era una moribonda, senza casa e senza famiglia, e solo lei avrebbe potuto salvarle la vita, sarebbe bastato tanto poco…; ma….forse no, forse era un'arzilla vecchietta, che godeva di ottima salute e stava solo recitando, per il gusto sadico di farla soffrire. Piuttosto semplice: se non vuoi aiutare nessuno, basta convincersi che nessuno ha bisogno di te. Classico, triste, meccanismo infallibile. "Sono di fretta. Non ho tempo, ripasserò di qui domani; ma ora, mi dispiace devo proprio andare!" - la principessa pronunciò queste parole senza alzare lo sguardo, come aveva promesso alla maga, ma parlava con un filo di voce e sentiva che le gambe faticavano a reggerla. Non poteva vedere il volto di chi la pregava di voltarsi; ma si sentiva trafitta, da quelle pupille nere, come da una lama affilata che scintillava beffarda; avrebbe voluto osservare con attenzione la vecchia mendicante, per difendersi e per capire; ma, fedele alla sua promessa, con enorme sforzo, riuscì a dominare i propri occhi, che restarono fermi, fissi a terra; non poté, però, evitare di rabbrividire: nella profondità di quello sguardo, fisso su di lei, percepì, insieme alla supplica, un'invisibile inquietante compassione. Con il cuore in gola, scappò via, più simile ad una lepre che ad una regina, alla si salvi chi può; finché, finalmente, girò l'angolo; era stato più difficile del previsto, ma, in fondo, se l'era cavata piuttosto bene; molto presto avrebbe dimenticato quello spiacevole incontro. Aveva appena ripreso fiato, quando una musica allegra, che fuoriusciva dal castello, invase le strade di tutto il villaggio: se n'era dimenticata, si aprivano le danze per il suo diciottesimo compleanno. Quanto avrebbe desiderato lasciarsi festeggiare e ballare con chiunque glielo avesse chiesto! Forse, proprio lì, tra le mura del suo castello, avrebbe incontrato l'amore che tanto aspettava, un amore dolce come la brezza in primavera e allegro come i fuochi d'artificio, capace di sciogliere la sua gelida solitudine. Ma… forse no. Forse, anche il suo principe, come ogni altro sogno, si sarebbe dileguato all'alba. E lei? Lei non avrebbe più potuto amare nessun altro; per lei non ci sarebbe stato più il sole caldo, né il cielo azzurro… e sarebbe invecchiata… annoiata e noiosa…con l'acida malignità delle donne brutte che vivono sole… No, molto meglio evitare quella festa, evitare ogni incontro, come le aveva consigliato la maga, e non correre il rischio di innamorarsi; una volta senza cuore non avrebbe avuto più rimorsi, né paure, né disillusioni… Un po' per consolarsi e un po' per distrarsi, cercò di rivedere, con gli occhi della mente, il volto del re suo padre. Lo immaginava preoccupato per lei, i denti stretti e gli occhi, incorniciati da nuovi complessi ghirigori di rughe, colmi di angoscia. Non riusciva, però, a metterne a fuoco i lineamenti, non ne ricordava il colore dei capelli, né la forma delle labbra . Solo allora si rese conto, con profondo sgomento e leggero sollievo, che il resto del mondo non poteva più entrare dentro di lei; il mondo intero, perfino suo padre, era diventato estraneo e irraggiungibile. Ormai, tornare indietro, sembrava impossibile. La principessa continuò a camminare con gli occhi fissi sulla punta delle sue scarpette di raso rosa, finché le prime ombre della sera non le tinsero di viola. Il lago emanava una luce d'argento e il castello si adagiava dolcemente sull'acqua. Prima di incontrare la maga, volle controllare il suo aspetto, specchiandosi in quelle acque limpide: il suo viso era bello come sempre; forse, più bello ancora di prima; ma d'un pallore freddo e lunare; negli occhi, nessun cedimento, nessuna stanchezza, solo la compostezza di un vuoto nello sguardo fermo. Un sorriso incerto disegnò quindi due fossette sconosciute sulle sue guance bianche: la prova era quasi superata! Il sole non era ancora tramontato e ancora non aveva lasciato alle tenebre il loro trionfo. Puntuale all'appuntamento, la principessa bussò alla porta della maga. "Brava, la tua prova sta per concludersi. Prendi questo filtro magico, quando lo berrai la magia si sarà compiuta." Così dicendo avanzò verso di lei di un solo piccolo passo, tenendo il recipiente davanti a sé, all'altezza del viso: nei suoi occhi ardevano scintille di luce, misteriose e ancestrali. Solo allora, la principessa, perse il controllo del proprio sguardo, che sprofondò, finalmente svincolato, in quello della maga, in verticale, meravigliosa, caduta libera. Toc…toc…toc, toc, toc. La principessa non aveva superato la prova; eppure, un nuovo sorriso illuminava ora il suo volto: non sulle labbra, ma negli occhi. Ero un bambino quando mi raccontavano questa storia. Non l'ho mai capita e nessuno me l'ha mai spiegata. Mio nonno, semplicemente, diceva che non bisogna fidarsi delle maghe, ma mentre lo diceva la sua voce cambiava di tono, come quando si dice una bugia. C'erano cose che mio nonno non voleva dire. | |
| Rispondi | |
| Da: CONTROCORRENTE | 17/11/2010 23:05:10 |
| Prego, blue... buonanotte e sogni d'oro.... | |
| Rispondi | |
| Da: Blue | 17/11/2010 23:09:27 |
| Grazie Stefano. Molto bella. Buonanotte anche a te. Blue | |
| Rispondi | |
| Da: Blue | 17/11/2010 23:10:51 |
| X CONTROCORRENTE Buonanotte e sogni d'oro anche a te. Blue E adesso che vi ho messo tutti a dormire, posso andare a riposare anch'io. A domani. Blue | |
| Rispondi | |
| Da: colori spenti | 18/11/2010 01:03:43 |
| bleu, rosso, controcorrente abbiamo capito i giochetti inventati qualcosa di nuovo ci hai tediati | |
| Rispondi | |
| Da: CONTROCORRENTE | 18/11/2010 07:42:59 |
| x colori spenti Mi spieghi quali sono i "giochetti" ? Io non li ho capiti ! | |
| Rispondi | |
![]() | E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android. Scaricala subito GRATIS! |
| Da: myriam | 18/11/2010 13:11:55 |
| Nel caso le prove scritte si dovessero espletare, quali codici portate? Qualcuno ha notizie sulle intenzioni del MIUR? | |
| Rispondi | |
| Da: niente nuove | 18/11/2010 13:17:07 |
| buone nuove | |
| Rispondi | |
| Da: ultimo vincitore. | 18/11/2010 14:22:25 |
| E' un gioco di pazienza. So che in qualche scuola dell'infanzia (e non solo!) l'insegnante, quando è stanco, ricorre al gioco del silenzio. Silenzio! E' l'ultima parola de "La casa di Bernarda Alba" di F. Garcia Lorca. Non è il caso di snocciolare tutti i proverbi sul silenzio, dote dell'uomo saggio. Ad un concorso per ispettore tecnico, un candidato dichiarò saggiamente di sapere di non sapere. Passò. Il silenzio - questo timido diniego, questa tacita protesta contro le opinioni bene accette alla folla. (William Makepeace Thackeray, La fiera delle vanità ). Seul le silence est grand; tout le reste est faiblesse. E consenguenzialmente...... TACCIO. | |
| Rispondi | |
| Da: ultimo vincitore. | 18/11/2010 14:38:49 |
| L'ultima citazione e di Alfred de Vigny. | |
| Rispondi | |
| Da: x ultimo vincitore. | 18/11/2010 15:29:37 |
| Passi il silenzio... ma l'accento sulla "è"? Stai attento, perché su questo forum qualcuno è stato crocifisso per molto meno. Blue | |
| Rispondi | |
| Da: x restare in tema: il silenzio | 18/11/2010 15:47:53 |
| So benissimo che su questo argomento siete tutti preparatissimi, ma un ripasso veloce fa sempre bene (qualcuno scriverebbe: repetita iuvant): Da: Studio Castaldi Il silenzio amministrativo Esiste in dottrina un problema di qualificazione giuridica del silenzio della pubblica amministrazione. La l.241/1990 all'art.2, ha previsto l'obbligo per la P.A. di concludere il procedimento mediante l'adozione di provvedimento espresso. Questo può essere definito il cd diritto alla conclusione del procedimento. Ci sono però casi in cui al silenzio vengono collegate determinate conseguenze. IN generale, si può affermare però che la regola generale è costituita dal silenzio-assenso, potendosi le altre tipologie di silenzio configurarsi quali eccezioni alla regola generale. Abbiamo varie tipologie di silenzio: Il silenzio-assenso: si ha quando la legge attribuisce al silenzio valore di accoglimento dell'istanza. Secondo quanto previsto dall'art.20, co.1, l.241/1990, "nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il silenzio dell'amministrazione competente equivale a provvedimento di accoglimento della domanda, senza necessità di ulteriori istanze o diffide, se la medesima amministrazione non comunica all'interessato, nel termine di cui all'articolo 2, commi 2 o 3, il provvedimento di diniego, ovvero non procede ai sensi del comma 2" e cioè non indice una conferenza dei servizi, "entro trenta giorni dalla presentazione dell'istanza di cui al comma 1,(…) anche tenendo conto delle situazioni giuridiche soggettive dei controinteressati". Il silenzio-diniego: quando la legge collega all'inerzia della P.A. il significato di un diniego dell'istanza, ci troveremo nel caso di silenzio-diniego. Ci sono pochi esempi, nel nostro ordinamento da ricollegare a questa fattispecie. Ad esempio, l'art.53, co.10 del d.lgs.165/2001, prevede che l'autorizzazione richiesta da dipendenti pubblici "deve essere richiesta all'amministrazione di appartenenza del dipendente dai soggetti pubblici o privati, che intendono conferire l'incarico (…). In tal caso il termine per provvedere è per l'amministrazione di appartenenza di 45 giorni (…) Decorso il termine per provvedere, l'autorizzazione (…) si intende definitivamente negata" Il silenzio-devolutivo: si configura quando il silenzio di una pubblica amministrazione determina l'attribuzione della competenza ad un'altra autorità . Secondo quanto prevede l'art.17, co.1, l.241/1990, infatti "ove per diposizione espresse di legge o di regolamento sia previsto che per l'adozione di un provvedimento debbano essere preventivamente acquisite le valutazioni tecniche di organi od enti appositi e tali organi ed enti non provvedano o non rappresentino esigenze istruttorie di competenza dell'amministrazione procedente nei termini prefissati dalla disposizione stessa o, in mancanza, entro novanta giorni dal ricevimento della richiesta, il responsabile del procedimento deve chiedere le suddette valutazioni tecniche ad altri organi dell'amministrazione pubblica o ad enti pubblici che siano dotati di qualificazione e capacità tecnica equipollenti, ovvero ad istituti universitari" questa regola non si applica in caso di valutazioni che debbano essere prodotte da amministrazioni alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale e della salute dei cittadini. Il silenzio-inadempimento: si ha in tutte quelle ipotesi in cui, nonostante la richiesta di provvedimento, la P.A. abbia omesso di provvedere e la legge non contenga nessuna indicazione da attribuire al silenzio dell'amministrazione. Si tratta di situazioni in cui la P.A. ometta di provvedere a conclusione di provvedimenti concernenti il patrimonio culturale e paesaggistico, l'ambiente e la difesa nazionale, la pubblica sicurezza, l'immigrazione, la salute e la pubblica incolumità , nel caso in cui la normativa europea imponga di adottare un provvedimento espresso e in relazione a quei procedimenti individuati con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della funzione pubblica, di concerto con i ministri competenti. Il silenzio-facoltativo: è un tipo di silenzio a carattere procedimentale. Si configura in tutte quelle ipotesi in cui sia richiesto un parere di tipo facoltativo. Trascorso il termine per emettere il parere, l'amministrazione potrà andare avanti con gli atti successivi senza attendere più l'atto facoltativo. La maestra del "copia e incolla" Blue | |
| Rispondi | |
| Da: ultimo vincitore. | 18/11/2010 16:06:41 |
| M..nchia! (Perbacco!). Uno non può neanche dire "silenzio!" e si scatena tutto questo c..sino! | |
| Rispondi | |
| Da: ultimo vincitore. | 18/11/2010 16:09:11 |
| Comunque, mi fa piacere essere un sollecitatore inconsapevole. | |
| Rispondi | |
| Da: ultimo vincitore. | 18/11/2010 16:21:34 |
| Colgo l'occasione per segnalare ai nostri amici del Nord "silenzio cantatore" di Lama-Bovio. | |
| Rispondi | |
| Da: ultimo vincitore. | 18/11/2010 16:24:25 |
| Chissà che non possa essere utile per il concorso! | |
| Rispondi | |
| Da: lucia 1 | 18/11/2010 16:39:32 |
| : CONTROCORRENTE 17/11/2010 19.28.31 Avete notato che "blue" & soci hanno spostato il baricentro del forum appena abbiamo cominciato a parlare di raccomandazioni e di super-raccomandati agli incarichi apicali del MIUR ? Già ... non conviene parlare di fatti su questo forum, meglio impegolarsi in vuote discussioni o, meglio ancora, buttarla in rissa ogni volta che non si vuole vengano a galla scomode verità ! ...non è la prima volta e, credo, non sarà l'ultima... | |
| Rispondi | |
| Da: Copia e incolla | 18/11/2010 17:11:28 |
| X Blue Alle prove scritte non sarà permesso il copia ed incolla (è l'unica cosa che sai fare) | |
| Rispondi | |
| Da: ultimo vincitore. | 18/11/2010 17:14:35 |
| Niente si sa, tutto si immagina. Il silenzio comincia ad assumere un corpo, a diventare una cosa. N.B. Tutto quello che scrivo non è farina del mio sacco. | |
| Rispondi | |
| Da: che ne sai ? | 18/11/2010 17:16:24 |
| magari riesce a farne anche altre....cancella, scrive un doc...brava, brava e ancora brava | |
| Rispondi | |
| Da: Copia e incolla | 18/11/2010 17:33:04 |
| ...pensandoci bene, sarà brava in altre cose.... | |
| Rispondi | |
| Da: Francesca | 18/11/2010 17:38:32 |
| Per Stefano e Filippo Ma si può sapere perchè dovete scrivere queste storie con questi finali incerti? molto meglio...e vissero felici e contenti! | |
| Rispondi | |
Da: Stefano ![]() | 18/11/2010 17:48:23 |
| per Francesca. Non sono incerti, poi la vita è così. Ciao | |
| Rispondi | |
| Da: Francesca | 18/11/2010 17:52:06 |
| Non mi piacciono questi protagonisti che tengono duro fino alla fine e poi cedono: è una fatica inutile. O ci si crede fino in fondo... e allora si arriva in fondo, oppure no e allora tanto vale lasciar perdere da subito. | |
| Rispondi | |
Da: Stefano ![]() | 18/11/2010 18:01:27 |
| Ma quella favola è una storia d'amore non finisce così, finisce bene | |
| Rispondi | |
Da: Stefano ![]() | 18/11/2010 18:03:34 |
| E' la maga che le fa alzare il volto perché non vuole che la principessa perda il cuore | |
| Rispondi | |
| Da: GRONG | 18/11/2010 18:34:07 |
| Ultimo vincitore, propugnatore del silenzio, parla troppo per i miei gusti. Meglio tacere se non si ha nulla di interessante da dire ! | |
| Rispondi | |
| Da: GRONG | 18/11/2010 18:35:24 |
| Ci mancava pure stefano che fa il copia-incolla delle favole ! | |
| Rispondi | |
| Da: Blue | 18/11/2010 18:45:37 |
| x Copia e incolla Se avevi intenzione di provocarmi non ci sei riuscito affatto, puoi continuare ad annegare nel mare del tuo livore. Leggi bene il mio post, io stessa mi sono firmata "maestrina del copia e incolla". So stare al gioco, ma pretendo il fair play. Al prossimo incontro. Blue | |
| Rispondi | |
| Da: Voci insistenti | 18/11/2010 18:59:09 |
| Sostituzione nuova commissione con la vecchia, in toto. Annullamento. | |
| Rispondi | |
Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 531, 532, 533, 534, 535, 536, 537, 538, 539, 540, 541, ..., 1527, 1528, 1529, 1530, 1531, 1532 - Successiva >>



Home
Quiz concorsi
Bandi
Banche dati
Esami e abilitaz.
Patente nautica
Patente di guida
Medicina
Download
Forum
Registrati
Facebook
FAQ
Chi siamo?
Contatti
Login
Registrati
