NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.
DIRIGENTE TECNICO MIUR
45945 messaggi, letto 1109984 volte
| Torna al forum - Rispondi |
Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 529, 530, 531, 532, 533, 534, 535, 536, 537, 538, 539, ..., 1527, 1528, 1529, 1530, 1531, 1532 - Successiva >>
| Da: Blue | 17/11/2010 10:24:35 |
| Fonte: Orizzonte scuola Scuole paritarie: la verità sui fondi per il 2011 AGeSC (Associazione Genitori Scuole cattoliche) - Qualche giornale e qualche politico ha parlato di aumento dei finanziamenti alle scuole paritarie (da 130 a 245 milioni di euro) mentre si tagliano quelli delle scuole statali. Questa significa fare cattiva informazione e polemiche senza fondamento. La realtà è invece diversa. Dopo aver inserito nella legge di stabilità (la finanziaria per il 2011) un taglio di circa 255 milioni di euro, pari quasi al 48% di tutti i finanziamenti per le scuole paritarie, il Governo ha presentato nel maxi emendamento correttivo alla Commissione Bilancio della Camera un incremento di 130 milioni, poi riformulato portandolo a 245 milioni di euro. In questo modo i tagli ai fondi per le scuole paritarie restano, ma scendono ad una percentuale pari al 2%, circa 10 milioni di euro. "Ora i genitori si augurano che il balletto delle cifre sui finanziamenti alle scuole paritarie sia terminato - afferma il presidente dell'AGeSC Maria Grazia Colombo - e chiedono al ministro Tremonti e al Governo che si cominci a pensare, insieme alle rappresentanze dei genitori e delle scuole non statali, ad una revisione o completamento della legge 62 del 2000 che garantisca definitivamente la parità ". La piena realizzazione della libertà di scelta scolastica ed educativa, che deve essere garantita soprattutto alle famiglie più povere oggi escluse per motivi economici, può essere raggiunta gradualmente ed è in grado di consentire possibili ulteriori risparmi allo Stato, come ha dimostrato la ricerca scientifica presentata al Senato lo scorso mese. Siccome più volte il Parlamento, con larghe maggioranze trasversali, si è dichiarato favorevole ad una piena libertà di scelta per l'educazione dei figli, l'AGeSC ritiene che anche in una situazione di grave incertezza politica sia possibile discutere e trovare soluzioni ragionevoli per dare finalmente attuazione ad un diritto fondamentale delle famiglie e della persona. "Voglio ricordare - continua il presidente - che le scuole paritarie sono ancora in attesa di una grossa fetta dei finanziamenti per il 2010 e questo fatto sta mettendo in gravi difficoltà economiche molti istituti, soprattutto le scuole dell'infanzia: chiedo perciò che questi fondi vengano erogati al più presto per evitare pesanti situazioni di indebitamento e rischi di chiusura che, oltre che le famiglie e gli insegnanti di queste scuole, colpirebbero anche le casse dello Stato". | |
| Rispondi | |
| Da: trasparenza | 17/11/2010 13:42:19 |
| trovo ormai difficoltà a frequentare il forum. Mi resta una grande simpatia per ultimo vincitore che riesce a dire ed a far capire tante cose. Mi meraviglio dle fatto che ogni tanto monta l'irritazione contro qualche singolo individuo. Penso sia solo perché siadi intralcio in quel momento. Sembra che oltre la dorigenza non vediamo nulla intorno a noi. Le scuole allo sbando in mano a molti opportunisti arrampicatori del nulla, i nostri figli a cui propongono modelli osceni e qualche boutade politica che è meglio non commentare. Siamo dentro ad un calderone con materiale in decomposizione e ci meravigliamo se un tizio è 'forse' stato spinto. | |
| Rispondi | |
| Da: trasparenza | 17/11/2010 13:45:13 |
| trovo ormai difficoltà a frequentare il forum. Mi resta una grande simpatia per ultimo vincitore che riesce a dire ed a far capire tante cose. Mi meraviglio del fatto che ogni tanto monti l'irritazione contro qualche singolo individuo. Penso sia solo perché è di intralcio in quel momento. Sembra che oltre la dirigenza non vediamo nulla intorno a noi. Le scuole allo sbando in mano a molti opportunisti, arrampicatori del nulla, i nostri figli a cui propongono modelli osceni e qualche 'boutade' politica che è meglio non commentare. Siamo dentro ad un calderone con materiale in decomposizione e ci meravigliamo se un tizio è 'forse' stato spinto. | |
| Rispondi | |
| Da: uffa | 17/11/2010 13:45:19 |
| livio e giulia, due nick e un solo noioso, saccente razzista. Cosa insegni ai tuoi alunni? Primo Levi? non credo, magari calderoli. Che brividi se sei un docente, figuriamoci un dt | |
| Rispondi | |
| Da: GRONG | 17/11/2010 13:54:40 |
| "trasparenza" è davvero esilirante nel suo finto buonismo d'accatto. Secondo lui (o lei) nella m...da generale che ci sta sommergendo che fa se qualche furbetto si arrampica qua e là, sapientemente aiutato da qualcuno ?! Eh no, caro (cara) "trasparenza", le regole valgono per tutti, per tutti e per ciascuno e smettiamola di fare le solite chiacchiere dell'Italietta buontempona e magnamagna per cui "oggi hai mangiato tu, domani può darsi che mangio anch'io" ... e chi s'è visto s'è visto. | |
| Rispondi | |
| Da: GRONG | 17/11/2010 13:57:57 |
| a PROPOSITO, "TRASPARENZA"... Se hai "difficoltà a frequentare il forum" nessuno ti trattiene. Potrai dire che nel forum ci sono perditempo, burloni, troll, incazzati, incazzati neri, draghers ecc... ecc... ma siamo tutti gente perbene, persone che si sudano la giornata a scuola e che stanno faticando per vincere l'ennesimo concorso truffa dell'era Berlusconi. | |
| Rispondi | |
![]() | E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android. Scaricala subito GRATIS! |
| Da: ultimo vincitore. | 17/11/2010 14:29:35 |
| per :-(( Talvolta mi si attribuisce conoscenza di fatti di cui non ho consapevolezza diretta. Comunque sono d'accordo con chi vuole affermare che da un "male" reale o apparente, nel tempo possa nascere il "bene". Continuate a scrivere per completare il mio racconto. A questo proposito, non sono da trascurare tante "storie minori" della scuola italiana. Non sono molto presenti nelle bibliografie ufficiali per i concorsi ma, a ben guardare, ce ne sono in giro di molto interessanti. | |
| Rispondi | |
| Da: quanta ipocrisia! | 17/11/2010 14:50:42 |
| x simme e napule.. Hai ragione, lanci e non lanciasse. Per il resto, perdonatemi, ma resto della mia idea, incazzarsi non vale a nulla. Ripeto, il signore di cui si vuole parlare non mi sembra essere l'ultimo arrivato, non vedo perchè quindi io mi debba indignare, mi indignerebbe alquanto la collocazione impropria di un incompetente, allora si che ci sarebbe da sbraitare, ma pur sempre inutili schiamazzi sarebbero! purtroppo. Mi pare di aver letto da queste parti, e mi pare per bocca dell'amabile ultimo vincitore, CHI PUOTE PUOTE E CHI NON PUOTE...non mi ricordo più, ma penso volesse dire che chi non può se ne faccia una ragione, penso. Ma vedo che la rabbia acceca gli animi e continuiamo ad arrabbiarci per cose che non dipendono dalla nostra volontà, per cosa poi? per un posto al caldo che tutti vorrebbero! chiaramente ben retribuito e di alto rilievo sociale, quindi alla fine ci si arrabbia per cosa? per il denaro che quel signore guadagna e noi no? semplice, ovvio direi, molto più ovvio del mio "ma il mondo va e sempre andrà in questo modo". Chi ha qualcosa da denunciare, per un' ingiustizia subita o per un inadeguato comportamento della amministrazione, può sempre adire le vie legali, inutile scannarsi su questioni di principio che nulla hanno a che vedere con la realtà, in questa sede come in altre, lo trovo banale e fine solo a se stesso. E adesso per favore non mi date addosso, rispettate se potete la mia opinione, o meglio prendetene atto se vi va e passate oltre. Grazie per la correzione, spero di non dimenticarmelo più! | |
| Rispondi | |
| Da: quanta ipocrisia! | 17/11/2010 15:02:24 |
| Hai detto una cosa bellissima u.v. (raggi ultra violetti): da un male reale o apparente, con il tempo può nascere il bene, come De Andrè diceva "dal letame nascono i fior" o più banalmente "si chiude una porta si apre un portone" Chiedo venia per la banalità | |
| Rispondi | |
| Da: x quanta ipocrisia! | 17/11/2010 15:21:02 |
| adire le vie legali?? ci abbiamo già pensato a marzo e a maggio ci hanno dato ragione, poi a luglio ci hanno confermato di avere ragione mentre ad agosto ci hanno detto NO solo alcuni hanno ragione altri no: andatevene a casa, questo concorso non lo potete fare. MA QUALE GIUSTIZIA, caro/a "quanta ipocrisia!"? Bisogna indignarsi e basta? No bisogna anche urlarlo! | |
| Rispondi | |
| Da: ultimo vincitore. | 17/11/2010 15:48:34 |
| Non ho molta memoria. Ma qualcuno mi gratifica ricordandomi frasi che ho detto tempo fa. Continuando così da "ultimo vincitore" diventerò "ultimo vanitoso". | |
| Rispondi | |
| Da: giulia arditi | 17/11/2010 15:52:19 |
| x stefano sì, anche per quello.... baci | |
| Rispondi | |
| Da: ... | 17/11/2010 16:32:53 |
| ... bene ... siamo già ai baci ... tra giulia e stefano ... ma mi chiedo ... ho perso qualche puntata? ... e comunque andate a flirtare da un'altra parte... | |
| Rispondi | |
| Da: lucia 1 | 17/11/2010 16:57:36 |
| Da: quanta ipocrisia! 17/11/2010 14.50.42 [...] Ma vedo che la rabbia acceca gli animi e continuiamo ad arrabbiarci per cose che non dipendono dalla nostra volontà, per cosa poi? per un posto al caldo che tutti vorrebbero! [...] E adesso per favore non mi date addosso, rispettate se potete la mia opinione, o meglio prendetene atto se vi va e passate oltre. ...ANCORA? Io rispetterò la SUA opinione quando Lei rispetterà me, ovvero quando smetterà di parlare, a nome di TUTTI (compreso a nome mio) senza sapere niente delle singole scelte personali degli altri e senza nemmeno riuscire a ipotizzare che esista qualcuno diverso dai "TUTTI" di cui, evidentemente, Lei fa parte. Sa perchè non mi riesce di "passare oltre" (come vorrei) quando leggo interventi come i Suoi? Perchè, purtroppo, li considero il vero "nocciolo" della questione. Inoltre: non è vero che le cose non dipendono dalla nostra volontà (se non altro, non TUTTE) | |
| Rispondi | |
| Da: ultimo vincitore. | 17/11/2010 17:19:16 |
| per Lucia 1. Sono arrivato ad una età e ad una condizione in cui, obtorto collo, debbo guardare più spesso dietro che davanti. Mi interrogo sulle cose che mi sono capitate e, se volessi dare un giudizio complessivo arrivo perfino a darmi un "sette più" quando sono ottimista. Ma sarei ipocrita se dovessi dire che le cose buone (e tanto meno quelle cattive) capitatemi siano dipese dalla mia volontà. Sarà un "abito mentale", ma non mi sento di censurare chi è portato a pensarla da "fatalista". O, per lo meno, non scommetterei al cento per cento su nulla. Chiedo scusa per l'intrusione. | |
| Rispondi | |
| Da: car petul | 17/11/2010 17:31:32 |
| ...e urliamo: AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH! ho urlato...mi ha sentito qualcuno? Perdonami caro " x quanta ipocrisia! 17/11/2010 15.21.02"...ormai non rispondo più di me...che lo abbia mai fatto?! Un abbraccio @ giulia: con i baci mi piaci di più!...perdonami anche tu e Ciao! | |
| Rispondi | |
| Da: lucia 1 | 17/11/2010 17:39:45 |
| @ ultimo vincitore Nessuna intrusione anzi, grazie per il cortese intervento. Non censuro il fatalismo, bensì la generalizzazione del "siamo tutti uguali" dietro la quale si nascondono spesso coloro che tra il "giusto e l'utile", come si suol dire, non hanno mai dubbi di scelta (tanto, se danneggiano qualcuno, quel qualcuno "avrebbe fatto lo stesso con loro": NON è sempre vero! In Italia lo è spesso, ma NON sempre!) Non scommetterei al cento per cento su nulla anch'io, per quanto riguarda il risultato del mio impegno (dalle piccole alle grandi questioni quotidiane che ognuno di noi deve affrontare), ma sul "come" le ho affrontate, le affronto e continuerò, se ne avrò la forza (nel mio piccolo), ad affrontarle, non ho alcun dubbio ("alias": solo se hai in mano le chiavi del granaio si può constatare se sei ladro o meno...oppure, per essere ancora più chiari su quello che mi ha dato fastidio: non TUTTI sono in vendita) | |
| Rispondi | |
| Da: Blue | 17/11/2010 17:47:01 |
| Fonte: Tuttoscuola In 200.000 nella Giornata per il diritto allo studio Sono circa 200.000 gli studenti che oggi sono scesi in piazza in oltre 100 città. Il bilancio è della Rete degli Studenti e dell'Unione degli Universitari che, assieme ad altre associazioni studentesche, hanno dato vita alla protesta "per la riconquista del diritto allo studio che questo Governo, a differenza degli altri paesi europei, sta cancellando". Secondo la Rete e l'Udu a Torino il corteo ha visto la partecipazione di 30.000 studenti tra medi e universitari, 20.000 a Roma, migliaia a Milano, a Bologna 2.000, a Firenze 5.000, 2.000 all'Aquila, 3.000 a Napoli, altrettanti a Palermo. "Vogliamo fondi per l'Università pubblica e la Scuola pubblica da investire prima di tutto sull'edilizia scolastica e sulle borse di studio, vogliamo - dicono gli studenti - che la valutazione diventi uno strumento per schiacciare il potere dei baroni e per alzare la qualità della didattica e dei servizi offerti dagli atenei, vogliamo una didattica scolastica fatta di insegnanti competenti e preparati e non licenziati". Ai cortei mattutini tradizionali si aggiungono - sottolinea la Rete della Conoscenza - quelli pomeridiani, specialmente nelle città, come Trieste e Genova, dove in questi giorni gli studenti hanno occupato le loro scuole. "La giornata internazionale studentesca in Italia è per noi un momento importante per denunciare i tagli alla scuola e all'università pubblica - fa sapere la Rete della Conoscenza, che riunisce gli studenti medi dell'UdS e gli universitari di Link - mentre per le private i soldi si sono trovati grazie ai soliti interessi di lobby, per la stragrande maggioranza degli studenti la vita quotidiana è fatta di trasporti fantasma, aule pericolanti, mense e case dello studente sempre più rare da trovare". Ai nostri microfoni Elena Monticelli (mettiamo a disposizione il file AUDIO delle dichiarazioni), una delle leader di Link, ha spiegato le ragioni della discesa in piazza di decine di migliaia di studenti. Anche i Giovani democratici, la Rete universitaria nazionale e la Federazione degli studenti, nella giornata internazionale per il diritto allo studio, hanno promosso una serie di iniziative, tra cortei, assemblee, volantinaggi, manifestazioni. "Oggi - dicono in una nota - è stata l'occasione per denunciare la politica sciagurata del governo contro il sistema dei saperi pubblici nel nostro paese. L'unica risposta che Berlusconi e Tremonti hanno dato alla crisi è stata una fittissima serie di tagli a scuole e università, intese come beni di tutti e quindi di nessuno". E la giornata di oggi non segnerà la conclusione della mobilitazione. Nelle prossime settimane - annunciano Rete degli studenti e Unione degli universitari - partiranno le occupazioni, cogestioni e autogestioni anche in altre regioni e città, fino ad arrivare alla data del 27 novembre, manifestazione nazionale della Cgil, in cui gli studenti scenderanno in piazza a fianco dei lavoratori. ------------------------------------------------------------------------------- tuttoscuola.com mercoledì 17 novembre 2010 | |
| Rispondi | |
| Da: Blue | 17/11/2010 17:50:16 |
| Scuola e formazione in Europa (Roma, 18/11) Giovedì 18 novembre 2010, alle ore 15.00 a Roma (Camera dei Deputati, Sala della Mercede, Via della Mercede 55) viene presentato il volume "La punta di diamante. Scenari di scolarizzazione e formazione in Europa" di Giacomo Zagardo, edito da Ediguida per la Collana Isfol Temi & Ricerche. Ne discutono con l'autore Valentina Aprea, Presidente della VII Commissione permanente Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, Linda Lanzillotta, Membro della Commissione Affari Costituzionali della Camera e Presidente Glocus, Giovanni Biondi, Capo Dipartimento Programmazione e Gestione delle Risorse umane del Ministero della Pubblica Istruzione e Giovanni Cominelli, Ricercatore del Centro innovazione e sperimentazione educativa della Provincia di Milano. Conclude Domenico Sugamiele, responsabile della Macroarea Politiche e Sistemi formativi dell'ISFOL. ------------------------------------------------------------------------------- tuttoscuola.com mercoledì 17 novembre 2010 | |
| Rispondi | |
| Da: lucia 1 | 17/11/2010 17:56:40 |
| Aggiungo (e poi libero il forum) un esempio concreto, molto ALTO e difficilmente imitabile (ma innegabilmente accaduto e quindii da tenere, nel nostro piccolo, come uno dei punti di riferimento) del NON SIAMO TUTTI UGUALI: Un firma che mi onora 27 novembre 2009, la proposta di legge Salvatore Borsellino ha firmato la petizione affiancata alla mia proposta di legge per l'antimafia nelle scuole. E' una cosa che mi onora avere la sua firma, che si aggiunge a quella di Giovanni Impastato . Le parole di Salvatore sono speciali e le voglio riportare . Paolo disse : "La lotta alla mafia... un movimento culturale e morale che tutti abitui a sentire il fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale...". La scuola è il primo luogo dove la lotta alla mafia deve essere combattuta. | |
| Rispondi | |
| Da: Contributo | 17/11/2010 18:02:57 |
| Leggo spesso italia Oggi e nel numero del 16 novembre vi è una notizia abbastanza rilevante, che credo interessi tutti gli aspiranti DT ma cnhe futuri aspiranti DS, infatti non è piu' previsto il tentativo obbilgatorio di conciliazione. Il "collegato lavoro" prevede la cancellazione di tale obbligo, sarà il giudice a presentare una sua proposta. Non vorrei ricordare male, ma credo fosse una delle domande della preselezione. | |
| Rispondi | |
| Da: Blue | 17/11/2010 18:09:19 |
| LEGGE 4 novembre 2010, n. 183 (Collegato lavoro) La conciliazione e l'arbitrato dopo l'approvazione del Collegato Lavoro di Manuela Rinaldi Una menzione particolare meritano, nell'ambito della riforma del processo del lavoro, attuata dall'ormai famoso Collegato lavoro, gli istituti della conciliazione e dell'arbitrato per il "nuovo volto" che agli stessi è stato dato dalla normativa concernente la Legge 4 novembre 2010, n. 183. Il tentativo di conciliazione nel processo del lavoro, infatti, non costituirà più una condizione di procedibilità della domanda giudiziale. L'obbligatorietà del tentativo di conciliazione era stata introdotta nel codice di procedura civile nel 1998, con il decreto legislativo del 31 marzo 1998, n. 80, negli articoli 410 e ss.. Ora con l'approvazione del Collegato Lavoro, dopo il lungo iter parlamentare che ha "travagliato" tale disegno di legge, tutto "torna come prima". Ne deriva, come visto, che il mancato tentativo di conciliazione non avrà alcun effetto pregiudizievole sul successivo giudizio di merito. Con l'articolo 31 è stata, quindi, ridisegnata la sezione del codice di procedura civile recante le disposizioni generali in materia di controversie individuali di lavoro, trasformando il tentativo di conciliazione - attualmente obbligatorio - in una fase meramente eventuale e introducendo una pluralità di mezzi di composizione delle controversie di lavoro alternativi al ricorso al giudice. Rimane solamente una ipotesi nella quale il tentativo di conciliazione prima del giudizio è obbligatorio, e concerne i contratti di lavoro certificati dalle apposite commissioni (di cui all'articolo 80, comma 4, della cosiddetta legge Biagi, D.Lgs. 276/2003 e successive modifiche e integrazioni). Colui che vorrà impugnare dinanzi al giudice del lavoro un contratto certificato, quindi, dovrà preventivamente esperire il tentativo di conciliazione presso la commissione che ha emesso l'atto di certificazione. Alla "non obbligatorietà" del tentativo di conciliazione corrisponde una serie di possibili forme e procedure conciliative. Prima di tutto vi sarà la possibilità di potersi rivolgere alle commissioni di conciliazioni appositamente istituite presso la Direzione Provinciale del lavoro. La procedura sarà questa: si apre con una richiesta che contiene: l'indicazione delle parti; le ragioni di fatto e di diritto a sostegno della propria pretesa. La comunicazione della richiesta di espletamento del tentativo di conciliazione interrompe la prescrizione e sospende il decorso di ogni termine di decadenza, per tutta la durata del tentativo e per i 20 giorni successivi alla sua conclusione. Nella ipotesi in cui la controparte accetti la procedura di conciliazione, dovrà depositare entro il termine di 20 giorni dal ricevimento della richiesta una memoria contenente le proprie difese ed eccezioni, sia in fatto che in diritto, oltre ad eventuali domande riconvenzionali. Nel caso in cui tutto questo non avvenga, ciascuna delle parti sarà libera di adire la competente autorità giudiziaria. Se viene accettata la procedura, la comparizione delle parti dovrà avvenire entro i successivi 30 giorni; alla data fissata, se le parti non trovano un accordo, la commissione dovrà formulare una proposta di bonaria definizione della controversia, i cui termini dovranno essere riassunti nel verbale insieme alle valutazioni delle parti. Nel successivo giudizio, il giudice dovrà tener in debito conto le risultanze della proposta formulata dalla commissione e non accettata senza adeguata motivazione: al ricorso introduttivo del giudizio dovranno essere allegati memorie e verbale del procedimento. Instaurata e accettata la procedura conciliativa le parti dovranno giustificare il mancato accordo ma soprattutto la mancata accettazione della proposta formulata dalla commissione, con probabili effetti negativi sul giudizio successivo. Durante il tentativo di conciliazione le parti avranno la facoltà di affidare alla commissione di conciliazione il mandato per la risoluzione della lite in via arbitrale, indicando: il termine per l'emanazione del lodo, che, in ogni caso, non potrà superare i 60 giorni; le norme invocate a sostegno delle rispettive posizioni; l'eventuale richiesta di decidere secondo equità, pur nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento, anche derivanti da obblighi comunitari. Si tratta di arbitrato irrituale, che ha cioè valore di un contratto tra le parti, non impugnabile anche qualora deroghi a disposizioni di legge o contratti collettivi. Anche per quanto concerne l'arbitrato molte novità sono state introdotte dal Collegato Lavoro, soprattutto in sede di modifiche dopo la mancata firma da parte del Presidente della Repubblica il 3 marzo 2010. Secondo quanto precisato dalla normativa in oggetto il prestatore di lavoro dovrà preventivamente decidere se ricorrere all'arbitrato e non più quando insorge una controversia. La scelta potrà, però, avvenire solo alla conclusione del periodo di prova, ove previsto, oppure se trascorsi almeno 30 giorni dalla data di stipulazione del contratto. La nuova disciplina contempla diverse forme di arbitrato, alla quale avranno facoltà di accedere tutti i lavoratori subordinati, pubblici e privati, i collaboratori coordinati e continuativi, gli agenti che operano in forma personale. La procedura arbitrale si attiva con un ricorso, il quale dovrà indicare: l'oggetto della domanda (il petitum); le ragioni sulle quali si fonda (ossiala causa petendi); i mezzi di prova; l'eventuale richiesta di decidere secondo equità. Sono stabiliti i termini per il deposito di memorie e repliche. Durante l'udienza il collegio tenta la conciliazione, interroga le parti, ammette e assume le prove. La controversia è decisa entro 20 giorni dall'udienza finale con un lodo; ognuna delle parti paga l'arbitro da essa nominato e metà del compenso del presidente, fissato nel 2% del valore della controversia. Il lodo può disporre per la parte soccombente il rimborso delle spese legali e arbitrali dell'altra. | |
| Rispondi | |
| Da: Copia e incolla | 17/11/2010 18:22:45 |
| Tantissimi "copia e incolla" Non impegnativo Troppo semplice Mai una sintesi personale (aiuterebbe ad allenarsi a scrivere) | |
| Rispondi | |
| Da: Blue | 17/11/2010 18:37:00 |
| X copia e incolla La sintesi è personale e la tengo per me, se permetti. Blue | |
| Rispondi | |
| Da: livio | 17/11/2010 18:41:15 |
| Grazie Blue volevo rispondere a proposito di quelli che riportano ciò che ha detto Saviano, con il quale mi trovo del tutto d'accordo. La mafia , al nord, è stata importata dal sud. | |
| Rispondi | |
| Da: Blue | 17/11/2010 18:44:07 |
| x Livio Non ho capito perché mi ringrazi, ma non fa nulla ... | |
| Rispondi | |
| Da: uffa | 17/11/2010 18:57:03 |
| captatio benevolentiae da parte del razzista livio nei confronti di blue. La mafia al nord non è stata "importata" dal sud; è il frutto di accordi tra imprenditori disonesti e malavitosi. Vedi la spazzatura e i rifiuti tossici che, quelli sì, il nord industrializzato ha rifilato al sud. Potevate tenerveli insieme al vostro razzismo e alla superficialità opportunistica degli insegnanti come Livio che non contribuiscono certo alla crescita sociale e culturale della nazione italiana e nemmeno alla solidarietà e cooperazione tra popoli che, guarda un po'la novità, appartengono tutti alla stessa razza, umana. | |
| Rispondi | |
| Da: Blue | 17/11/2010 19:00:54 |
| x uffa Non credo che Livio voglia accattivarsi la mia simpatia, si tratterà forse di un malinteso. A scanso di equivoci ricordo che ho sempre dichiarato di essere campana doc. | |
| Rispondi | |
| Da: croc | 17/11/2010 19:24:31 |
| grazie a blue il forum è diventato una vetrina editoriale | |
| Rispondi | |
| Da: uffa | 17/11/2010 19:27:27 |
| per la verità non ce l'avevo con te, ma con livio che, molto probabilmente, è un altro nick di giulia arditi e che, molto(troppo) superficialmente emette (sfiata) luoghi comuni di comodo sui meridionali (e degli immigrati che scriverebbe, alla faccia dell'intercultura?). Gli insegnanti come lui sono quelli che la lega vorrebbe avessero l'esclusiva dell'insegnamento al nord, per trasmettere il pregiudizio e la chiusura mentale ai poveri ragazzini, formando così (brrr) buoni elettor per sè stessa. Un buon insegnante dovrebbe invece essere aperto, in un mondo sempre più globalizzato, a cogliere la diversità, ad accoglierla e rispettare il diverso e a far comprendere ai propri alunni che il dialogo, e non la prevaricazione, salveranno la nostra civiltà. Dovrebbe spiegare che l'egoismo dei popoli più ricchi non ha futuro perchè un domani, forse, saremo noi gli immigrato per la cina e l'india; che tutto cambia , che bisogna sempre prendere in considerazione il punto di vista altrui eccetera eccetera. | |
| Rispondi | |
Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 529, 530, 531, 532, 533, 534, 535, 536, 537, 538, 539, ..., 1527, 1528, 1529, 1530, 1531, 1532 - Successiva >>



Home
Quiz concorsi
Bandi
Banche dati
Esami e abilitaz.
Patente nautica
Patente di guida
Medicina
Download
Forum
Registrati
Facebook
FAQ
Chi siamo?
Contatti
Login
Registrati