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COME VINCERE UN CONCORSO LOCALE
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Da: Sandr0kan ![]() Reputazione utente: +93 | 1 - 10/01/2024 18:30:56 |
| Ma nella p.a. la maggioranza dei dipendenti è donna. Io ho il mio direttore che è donna, su tre dirigenti, due sono donne. Nel nostro ufficio siamo 5 donne. Io metterei la riserva per dei posti per gli uomini di 23/35 anni. =============== Ti sei dimenticata di mettere che li vuoi con L (look)>7, i giusti mm di mascella, statura di almeno 185 cm e poi vabbeh le altre misure le ometto | |
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Da: Sandr0kan ![]() Reputazione utente: +93 | 10/01/2024 18:32:24 |
| Da Pt a FT ci sono concrete possibilità una volta assunti? ================ ottime, anzi di solito è il part time che è piu' ambito Paradossalmente io vorrei un part time 1% per mantenere al calduccio il posticino statale e andarmene a lavorare nel privato con il "piano B" / "paracadute" / "assicurazione sulla vita" del posticino statale che mi aspetta se la ditta privata fallisce o mi licenzia | |
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Da: Ma davvero ![]() | 10/01/2024 18:49:57 |
| Il part time minimo è al 50%. In genere è ambito dalle donne per ovvi motivi, non credo di aver mai conosciuto un uomo in part time. | |
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Da: Sandr0kan ![]() Reputazione utente: +93 | 10/01/2024 19:20:45 |
| 'a voglia se ce ne sono uomini in part time. Ne conosco anche uno con part time ciclico: 6 mesi sì e 6 mesi no. | |
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Da: CarloDiPalma ![]() | 10/01/2024 19:32:35 |
| metterei la riserva di posti per uomini over 50 con tanta esperienza. | |
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Da: CarloDiPalma ![]() | 10/01/2024 19:35:14 |
| negli uffici dove le donne sono nettamente più degli uomini. per il principio di parità di genere. | |
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| Da: Respect | 10/01/2024 21:01:13 |
| Ecco la solita mentalità patriarcale. L'84% dei dipendenti pubblici è uomo, sicché una quota di riserva porterebbe equilibrio tra i generi e per le donne sarebbe più facile essere assunte. | |
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Da: CarloDiPalma ![]() | 10/01/2024 21:04:51 |
| Fake | |
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| Da: X sopra | 10/01/2024 23:49:40 |
| Mammamia, su questo forum si fa una disinformazione pazzesca... | |
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Da: Sandr0kan ![]() Reputazione utente: +93 | 2 - 11/01/2024 06:45:14 |
| Le quote di riserva sono assurde indipendentemente dal genere. In un posto di lavoro devono entrare i migliori, non quelli di un certo genere. | |
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| Da: Respect | 11/01/2024 18:02:15 |
| Le quote di riserva per le DONNE sono necessarie se si vuole cambiare questa mentalità. Sembra una barzelletta che alcuni vogliono le quote di riserva per i vecchi e uomini. | |
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Da: Sandr0kan ![]() Reputazione utente: +93 | 1 - 11/01/2024 18:35:56 |
| Non c'è da cambiare proprio niente. Viva il merito e abbasso le quote. | |
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| Da: Delta105 | 11/01/2024 18:52:25 |
| Buonasera, sono uno studente di giurisprudenza di 24 anni non ancora compiuti. Mi mancano circa una decina di esami per finire la magistrale a ciclo unico, dei quali 2 realmente difficili, un paio di difficoltà media, gli altri sono esami complementari o comunque esami facili che si preparano in un paio di settimane. Comunque sono in ritardo rispetto alla tabella di marcia, in parte per avere lavorato in parte per mancanza di organizzazione e disciplina. Visto che non ho intenzione di mettermi a fare praticantati vari dopo la laurea o spendere 15k per un master in HR, volevo cominciare già da adesso ad approcciarmi ai concorsi, se non per vincere almeno per cominciare ad impratichirmi, entrare nei meccanismi etc... Visto che vorrei evitare di ritrovarmi senza lavoro a 30 anni e sappiamo che questa è una laurea che è difficile spendere sul mercato privato. Posto che andrò a controllare bandi e concorsi vari, volevo chiedervi in generale, che prospettive ci sono per i diplomati attualmente? | |
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| Da: ex Centrale committenza | 11/01/2024 19:32:48 |
| Delta 105 Buone prospettive. C'è una fuga dal posto pubblico, le graduatorie vengono esaurite, una mia collega entrata da meno di 2 mesi è stata chiamata anche in altri enti. | |
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| Da: PREEVATOH | 11/01/2024 19:36:08 |
| Area istruttori (ex categoria C) , quando laureato si possono fare quelli area Funzionari (ex categoria D). Taluni nel forum invece descrivono il PREEVATOH come eldorado, magari han ragione, puoi provare anche li, in tal caso basta un colloquiuccio con HR. | |
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| Da: PREEVATOH | 11/01/2024 19:43:31 |
| Se vai nel PREEVATOH se ti dimetti ti danno 126.000 euro e lo stipendio non e' mai sotto gli 80K in quanto se guadagni meno di quella cifra sei sicuramente un dipendente pubblico/garzone di bottega. Ovviamente le tutele contrattuali non serve nemmeno starle a guardare poiché nel PREEVATOH in massimo 2/3 mesi farai carriera moltiplicando il tuo reddito per 5 senza nemmeno ombra di favoritismi ma solo in base alle capacità. Ti spettera ovviamente un lavoro entusiasmante al contrario del lavoro pubblico, poco stimolante. Con ciò ho riassunto nel breve le opinioni nel forum e potrai evitare di rileggere il pregresso. | |
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| Da: PREEVATOH | 11/01/2024 19:46:03 |
| Quasi dimenticavo, se entri nel PREEVATOH il datore ti pagherà sicuramente un master da 50.000 euro come premio di benvenuto. | |
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| Da: respect_sta_ceppa | 11/01/2024 19:56:39 |
| @Respect ma ci fai o ci sei? Secondo me sei solo un troll che prova a far nascere discussionj, anche un babbeo saprebbe che nella PA la maggioranza dei dipendenti è donna, semmai le proporzioni non si riflettono nelle posizioni apicali (ma contrariamente a quanto blaterano le femministe convinte, non si può automaticamente dedurre che questa differenza dipenda da una discriminazione). Poi, per quanto mi riguarda sarei favorevole alle quote rosa DOVE SERVE in quanto un'alta presenza femminile credo sia utile al buon funzionamento delle organizzazioni, ma proprio nella PA non ce n'è alcun bisogno | |
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| Da: Delta105 | 11/01/2024 20:03:48 |
| Ho già fatto qualche esperienza nel "privato" nel campo della comunicazione. Sarà che il settore di per sé è iper-inflazionato ma mi sono ritrovato in una giungla dove al picco assoluto ho raggiunto la bellezza di 1300 euro lordi in p.iva mentre impazzivo fra 2 committenti diversi, e adesso le entrate mi sono pure crollate, tant'è che dovrò probabilmente mettere una pietra sopra a questa esperienza. Non avevo in verità mai sperato davvero di farlo diventare un lavoro vero, ma i soldi mi facevano comodo. Ovviamente avrei preferito volentieri un contratto part-time con il cliente con cui collaboro stabilmente da 8 mesi, ma è utopia. Poi, o Dio, magari con la laurea la situazione cambia, ma a sentire avvocati e simili non è raro trovare avvocati piazzati a 800 euro al mese in studio dopo l'abilitazione. è anche vero che se per assurdo dovessi vincere un concorso prima di finire questa laurea e accettare sarebbe poi difficile passare al privato. Ma d'altra parte se è vero che la situazione in questo periodo è cosi dinamica avere un anno e mezzo o 2 anni (prevedo di impiegarci più o meno questo tempo per finire) in più per provare concorsi aumenterebbe di tanto le chance di vittoria. Magari va a finire che nel 2026 o giù di li ci saranno 2 concorsi in croce. | |
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| Da: Delta105 | 11/01/2024 20:25:44 |
| Altro aspetto è che ho notato che gran parte delle materie che vengono richieste le ho già studiate per esami, tant'è che nei quiz che stanno sul sito, banche dati etc... Faccio una media dell'80% di risposte corrette anche se non mi sono preparato in modo specifico per il bando. Sono tutti argomenti già visti di amministrativo, civile, commerciale, tributario etc... Questo almeno per quanto riguarda gli enti centrali, per quelli degli enti locali non vedo banche dati e non ho idea di quali materie si portino, ma immagino siano le stesse (?) | |
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| Da: X sopra | 11/01/2024 20:36:09 |
| Non penso che il codice degli appalti tu l'abbia studiato... | |
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| Da: Delta105 | 11/01/2024 20:40:24 |
| No, viene in realtà toccato nell'esame di diritto amministrativo ma non in modo approfondito. Nei quiz che avevo visto (ad esempio quello ADE), non c'erano tante domande, però come dicevo sugli enti locali non sono informato. Volevo per l'appunto capire quali siano le materie più frequenti a parte i classici civile, commerciale e simili. | |
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| Da: SanZioCan | 1 - 11/01/2024 20:42:08 |
| Ci motivi personali che possono far preferire il privato al pubblico e viceversa, poi ci sono argomenti obiettivi. Io non ho nulla di personale contro il privato, c'ho lavorato e ho avuto anche la fortuna di stare in ambienti favolosi, ma vedo che spesso il privato viene molto sopravvalutato, il pubblico molto sottovalutato, e soprattutto vengono paragonati come se fossero sovrapponibili e senza tenere conto delle ovvie differenze, finendo per confrontare mele con pere (e visto che ogni tanto si parla di multinazionali e compagnia bella, aggiungiamo che le multinazionali, per quanto prestigiose, non sono tutte uguali e hanno lati negativi e positivi). Già di per sé è sbagliato parlare di pubblico e privato in maniera generica come se fossero speculari, quando sappiamo che si occupano per buona parte di cose diverse, ed é chiaro che alcune specializzazioni possono propendere per l'uno o per l'altro. Ma se proprio vogliamo fare dei paragoni generici, allora iniziamo col dire che dati alla mano, nel pubblico si guadagna in media allo stesso modo, se non addirittura un pochino di più, basta informarsi. Poi vogliamo fare degli esempi specifici? Un qualsiasi neolaureato in informatica (settore di cui in questi anni qualsiasi articolo tesse le lodi per le opportunità che offre) può tranquillamente ricevere come offerta di iniziare con uno stage sotto i 1000 euro (qualche anno fa anche sotto i 600), ma diciamo che se gli va bene gli viene offerto un contratto di apprendistato a 30 mesi, che inizia a 1200 alla fine dei 30 mesi arriva a 1600 circa, anche nella ridente Milano, città delle opportunità, a 40h settimanali da contratto, e ognuno in cuor suo sa se sono davvero 40h. Un ragazzo che vince un concorso per diplomati per un lavoro statale in area assistente, si avvicina a quelle cifre, dal primo giorno, lavorando 36h (fatevi i calcoli per equiparare lo stipendio alle ore lavorate). Un neolaureato che vince un concorso pubblico supera già quelle cifre dal primo giorno. Qualcuno si appellerà alla questione della carriera, ma senza considerare che i posti da manager non sono infiniti, non tutti i ragazzotti rampanti che credono che diventeranno milionari faranno carriera, e non molti tengono conto che per fare carriera non basta essere bravini e sgobbare, ma serve anche continuare a studiare ed avere la fortuna di trovarsi nel posto giusto. Di converso i dirigenti pubblici guadagnano quanto quelli privati se non di più, e non è che il fatto di dover fare un concorso per avanzare vuol dire che non si fa carriera | |
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| Da: Xsopra | 11/01/2024 20:46:30 |
| C'è pubblico dove si guadagna un botto!!! | |
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Da: Ma davvero ![]() | 1 - 11/01/2024 20:48:51 |
| Da: Delta105 11/01/2024 20:40:24 No, viene in realtà toccato nell'esame di diritto amministrativo ma non in modo approfondito. Nei quiz che avevo visto (ad esempio quello ADE), non c'erano tante domande, però come dicevo sugli enti locali non sono informato. Volevo per l'appunto capire quali siano le materie più frequenti a parte i classici civile, commerciale e simili. ... In realtà all'Università si studiano i concetti base del diritto. Ti laurei e non sai niente della materia. Il vero studio viene dopo la laurea, è totalmente diversa la preparazione per un esame universitario (dove devi mettere in fila 4 concetti), rispetto alla preparazione concorsuale (dove ti possono chiedere di tutto). Certo un laureato in giurisprudenza per i profili amministrativi ha un vantaggio in più rispetto agli altri ma ho conosciuto laureati in discipline tecniche che erano dei mostri nei concorsi (mi riferisco sempre ai profili amministrativi). | |
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| Da: Delta105 | 11/01/2024 20:57:45 |
| @Ma davvero Guarda, non metto in dubbio che ci sia un'ampia varietà dei casi, ma nelle banche dati che ho approcciato (ADE e INPS) ho avuto l'impressione che il livello di approfondimento richiesto fosse leggermente inferiore a quello richiesto per superare con un voto decente il corrispondente esame universitario. Ovviamente è solo un'osservazione, non sto dicendo di avere la strada spianata perché ho visto le materie all'università, però nelle simulazioni che ho fatto non mi sono sentito completamente disorientato. Poi, ripeto, per gli enti locali sarà diverso. | |
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| Da: Delta105 | 11/01/2024 21:29:58 |
| Più che altro un elemento da considerare è che negli esami universitari la preparazione è dispersiva. Quindi può capitare, ad esempio, l'esame di diritto civile dove di utile c'è solo il manuale di 500 pagine della parte generale, il quale fra l'altro non fa che riprendere concetti già visti nel diritto privato, e poi una parte speciale di 700 pagine di dottrine e teorie giuridiche di analisi e comparazione storica o fra gli ordinamenti che è piazzata nel programma in quanto scritta dal professore. Ecco, questo aumenta in modo considerevole la difficoltà di ogni esame, in quanto implica che tu abbia chiari i concetti di base e in più sia in grado di digerire un manuale prettamente accademico, spesso su temi fra l'altro marginali. Con i concorsi almeno si ha la possibilità di concentrarsi sugli aspetti che sono veramente utili, che poi sono generalmente anche quelli più interessanti, invece di divagare in modo cosi ampio. | |
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Da: Ma davvero ![]() | 11/01/2024 21:43:22 |
| Con i concorsi almeno si ha la possibilità di concentrarsi sugli aspetti che sono veramente utili, che poi sono generalmente anche quelli più interessanti, invece di divagare in modo cosi ampio. ... Mia opinione, utile e interessante sono aggettivi che non si addicono allo studio dei concorsi. Tu studi per superare una selezione e per ottenere il miglior piazzamento possibile in graduatoria. Che poi il 99% delle cose che studi non servirà nel lavoro di tutti i giorni, è un dato di fatto. | |
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| Da: @Delta105 | 11/01/2024 22:02:30 |
| @Ma davvero Ho la netta impressione che prendi parti del discorso e le decontestualizzi totalmente, come se ti perdessi completamente il contesto. È comunque normale se non hai frequentato quella facoltà. Poniamo il caso che ad un esame ti venga piazzata un manuale di 700 pagine sull'analisi comparativa fra la struttura delle obbligazioni nei diversi ordinamenti giuridici europei, analizzando sentenze di fine ottocento. È un argomento che non solo ti fa scendere le palle, perché è scritto con un linguaggio arcaico e incomprensibile (fidati, non è il linguaggio che trovi nel bignami semplificato per il concorso nell'ente locale), ma che non serve a una sega (non solo non utilizzi le informazioni direttamente nel lavoro, ma sono informazioni che nessuno utilizza, se non in accademia). Nelle banche dati sono presenti domande su argomenti di diritto sostanziale, e la preparazione richiesta è più diretta. Punto, fine. Poi credo che nessuno pensi che studiare per il concorso nell'ente locale sia interessante. | |
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Da: Sandr0kan ![]() Reputazione utente: +93 | 12/01/2024 05:53:25 |
| Comincio con una scena che sembra uno sketch di youtube ma è realmente accaduta: "ciao, senti, mio figlio vorrebbe provare il concorso, so che tu hai fatto il precedente in questo Comune, hai dei consigli su dove studiare?" "sì, i libri sono questi.... eh però è un po' tardino, deve correre eh, tra 20 giorni c'è la preselettiva" "eh ma mio figlio è bravo eh (con tono come dire "con chi credi di parlare, per chi mi hai preso"), è anche laureato in legge" Personalmente i concorsisti di amministrativo C piu' bravi che ho conosciuto sono i laureati in ingegneria. Credo che sia perché ingegneria non è un'università, è una guerra; e chi l'ha combattuta e l'ha vinta non si fa certo spaventare dal dover studiare 10 ore al giorno macinando di brutto come un trattore, qualunque sia la materia di studio, senza distrarsi allo smartphone ogni 10 minuti. Chi è laureato in legge spesso ha l'illusione di partire avvantaggiato e sottovaluta le difficoltà, pensando che sia come un esame universitario, mentre invece i concorsi, specie nel periodo 2017-2019 erano anch'essi una guerra (molto più facile di ingegneria però). Nel periodo 2017-2019 non c'era un concorso nella cui seconda prova scritta non ci fosse un trabocchetto o qualcosa di particolare che mandava a casa metà dei candidati ammessi agli scritti. Sembrava che non ci dormissero la notte per trovare il tranello. Non è come all'università che ti prepari i concetti base e prendi 23/30. Ai concorsi mirano a segare. Forse ora meno perche' hanno carenza di personale ma appena avranno rimpinzato l'organico con le attuali graduatorie a crocette la difficoltà tornerà quella del 2018. Studiare le materie dell'Ente Locale non è interessante, ma quando sai che studiarle ti dà la differenza tra essere uno Statale (con la S maiuscola e scusate se manca l'H dopo la S) o essere un infelice a giro per il mondo del privato, allora vincere diventa una guerra all'ultimo sangue (io mi portavo anche al mare, al cesso e sul treno, l'mp3 con la mia voce che ripeteva le cose da memorizzare). O STATALE O NIENTE | |
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