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Quanti di voi sono avvocati ma hanno lasciato per un concorso pubblico?
10148 messaggi

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Da: Francesco marchetti25/03/2022 20:27:59
Per me la potete accettare perché io adesso sono grande   
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Da: rispettate i 10 comandamenti per fermare la guerra25/03/2022 21:30:24

- Messaggio eliminato -

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Da: sspl30/10/2022 16:08:15
Riprendo questo topic abbandonato da tempo.
Come tanti avvocati pochi giorni fa ho inoltrato istanza di cancellazione all'Ordine in quanto vincitore di un concorso pubblico da funzionario (F2 V Livello).
L'ho fatto dopo 6 anni dal superamento dell'esame di Stato e dopo aver collaborato presso studi legali (facendo anche un pò di cose mie che mi consentivano di arrotondare). Non so di preciso quello che mi aspetta ma so bene quel che ho vissuto.
I guadagni sono bassi rispetto a quanto si lavora, c'è saturazione e si viene sostanzialmente sfruttati dai titolari. Tutte cose già note.
Ciò di cui si parla troppo poco, in riferimento alla professione forense, è COME si lavora.
Per me che mi sono occupato di contenzioso civile è stato spesso e volentieri imbarazzante constatare che spesso il mandato si prende anche quando il cliente ha palesemente torto.
Non solo.
La linea difensiva scelta dal titolare è unica e non può essere messa in discussione. Ed ancora, si guarda molto di più a quanto si può scucire al cliente anzichè alla questione giuridica.
In altri termini: quasi tutti gli studi legali, per sopravvivere, son diventate delle piccole aziende. Si guarda al fatturato e basta, spesso strizzando l'occhio all'idea di mettere in piedi i cosiddetti "filoni" con l'unico obiettivo di dichiararsi specializzati in qualcosa - vero o falso che sia - e accaparrarsi il maggior numero di clienti possibile. Poi se quel cliente specifico ha o meno i requisiti per fare effettivamente quel giudizio poco importa....
Tutto ciò cosa c'entra con l'essere avvocato? Cosa c'entra con il diritto?
A mio avviso nulla.
C'entra forse con il mondo della imprenditoria.
Ma io avrei studiato per diventare un giurista, non per diventare una specie di Briatore di provincia.
Tanto dovevo
Rispondi

Da: Davisi 1  - 19/11/2022 15:25:22
Leggendo i commenti non mi pento di non essermi abilitato dopo aver fatto il praticantato: anzi con il senno di poi posso dire che aveva ragione uno degli avvocati dello studio quando mi ha consigliato di fare altro...meditate giovani che volete iscrivervi a giurisprudenza meditate...
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Da: x sspl01/12/2022 19:10:37
Ci hai messo 6 anni a capire che, se non "lucri" parcelle, non puoi campare facendo questo lavoro?
Che pensavi di fare? di essere pagato profumatamente per scopiazzare insulsi libri universitari, e/o una qualche sentenza?!
I ns. nonni o genitori lo sapevano perfettamente: non si può andare da un avvocato a caso, senza conoscerlo bene (per amicizia, o parentela), o senza avere "conoscenze" comuni che possano "tenerlo a freno".
Altrimenti, nel 90% dei casi é il tuo avvocato stesso a rovinarti (definitivamente)!

Ora, nel pubblico impiego cerca di stare più sveglio: che, anche lì le insidie non mancano affatto: in primis, gli "scaricabarile" che portano alla Corte dei Conti.
Rispondi

Da: x x sspl13/12/2022 22:52:11
Non sta scritto da nessuna parte che l'avvocato debba essere, come è spesso in Italia, un avvoltoio in cerca di soldi che se ne fotte della sorte dei propri clienti.
Da noi è così perchè siamo troppi e quindi c'è una concorrenza che non è virtuosa bensì penosa.
E i giovani avvocati che entrano negli studi avvertono fortissima questa situazione.
Ben vengano i concorsi che consentono, se non altro, di accedere a realtà diverse che hanno anch'esse le loro storture, ma in cui comunque non si passa la giornata a "surfare" tra una balla al cliente ignaro e l'udienza di 3 secondi...

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Da: x sspl13/12/2022 23:30:38
e poi c'è quello che si crede sveglio ma in realtà è solo un escremento umano
Rispondi

Da: abolizione numero chiuso medicina15/12/2022 06:00:52
Il Sole 24 Ore
Stop ai medici al lavoro fino a 72 anni: salta l'ipotesi bocciata dagli stessi camici bianchi
... cronica carenza di medici in Italia dove mancano almeno 20mila camici bianchi tra pronto soccorso, corsie ospedaliere e studi dei medici...
Rispondi

Da: x numero chiuso16/12/2022 12:45:32
per i medici, la situazione era uguale a quella degli avvocati, a fine anni '70- inizio anni '80.
Guardatevi Alberto Sordi, ne "il medico della mutua", e poi ditemi se le allora modalità di accaparramento di clientela non sono del tutto identiche a quelle odierne dei legulei...

Poi, qualcuno ha avuto la brillante idea del numero chiuso e le condotte fraudolente sono calate: guardate che, all'epoca, alla prima gomitata che un bimbo prendeva a scuola di calcio, l'appendicite veniva immediatamente asportata...
Ma non perché fosse sempre necessario l'intervento; ma affinchè il medico potesse avere il rimborso da parte della mutua!
Lo stesso fanno gli avvocati, se si trova un cliente che paga: turano dritto fino in Cassazione, per delle minchiate che erano da conciliare.
Ocio... il numero chiuso sarebbe necessario pure a giurisprudenza!
Rispondi

Da: abolizione numero chius 1  - 17/12/2022 02:28:58
Non sono d'accordo.
Abolizione del numero chiuso e diritto allo studio in tutte le facoltà, anche in medicina, senza creare caste.
Per gli inconvenienti basta togliere il valore abilitante alla laurea in medicina, creando un percorso intermedio chiamato laurea in scienze medico-sanitarie.
Giurisprudenza o economia non hanno valore abilitante.
Devi fare un paio d'anni di tirocinio e superare l'esame di abilitazione professionale prima di avere il timbro di avvocato, commercialista, consulente del lavoro o revisore contabile.
Invece in medicina appena laureato sei medico abilitato a lavorare nelle corsie degli ospedali (immaginate con che risultati).
Basterebbe togliere un anno o 2 anni alla durata del corso di laurea in medicina e renderlo aperto a tutti per gli insegnamenti teorici.
Poi selezionare coloro che successivamente parteciperanno ai tirocini pratici di tre anni e diventeranno medici generici o di famiglia e poi ulteriore selezione per accedere alle scuole di specializzazione, perchè non tutti i laureati  bravi a leggere un libro di medicina saranno capaci e abilitati a fare il medico generico o di famiglia (potranno fare gli insegnanti nelle scuole superiori, gli informatori scientifici, i giornalisti medici, gli ispettori inps, i burocrati dell'ASL, se non riusciranno a superare l'esame di abilitazione alla professione di medico generico o di famiglia), come non tutti gli abilitati alla professione medica hanno la capacità di fare il cardiochirurgo pediatrico, per cui le scuole di specializzazione devono essere selettive.
Il numero chiuso in medicina ha prodotto una carenza grave di medici con  lo svuotamento dei pronto soccorso e lo smantellamento della sanità pubblica a favore di quella privata.
Il medico, grazie a questa grave carenza dovuta al numero chiuso, è l'unica professione in Italia  che permette il lusso di fuggire dal pubblico per lavorare nel privato (mentre per tutte le altre professioni concorsi pubblici per una decina di posti sono più affollati della finalissima dei mondiali di calcio)  .
Rispondi

Da: Giurisprudenza, diciamolo chiaro17/12/2022 08:59:06
Per funzionare avrebbe bisogno di numero chiuso sia quanto all'accesso alla facoltà, sia all'abitazione forense.
Altrimenti continuerà ad alimentarsi questo circolo vizioso tossico per cui fare l'avvocato è una tale miseria che ai concorsi per funzionario a tempo determinato si presentano in 30.000.
Pensate solo che tanti avvocati sono diventati UPP....cioè, UPP, rendiamoci conto. In pratica hanno rinunciato alla professione per fare i cancellieri o i galoppini dei giudici, peraltro a tempo determinato. Personalmente preferirei spazzare le strade o pulire i bagni pubblici che subire un tale demansionamento, ma è chiaro che posti davanti all'alternativa 900 euro al mese senza orari vs 1700 per 6 ore di lavoro al giorno, la scelta, per tanti, diventa quasi obbligata...
Rispondi

Da: abolizione numero chius17/12/2022 18:27:01
Invece del numero chiuso basterebbe copiare  gli USA.
La facoltà di giurisprudenza o medicina è laurea di secondo livello, per cui prima di immatricolarti in tali facoltà devi  prendere un altra laurea.
Rispondi

Da: ah, ma se copi gli USA18/12/2022 11:06:49
e, per laurearti in giurisprudenza, devi fare una laurea 3 + 3 (primi tre anni in scienze politiche, poi 3 di giurisprudenza), devi poi mettere l'università a pagamento, a circa 10.000 dollari l'anno (esclusi libri ed altri accessori)...
Altrimenti, i "giovini" odierni starebbero "parcheggiati" in università fino a 30 anni!
Rispondi

Da: num chiuso28/12/2022 19:49:58
ma è ovvio che andrebbe messo il numero chiuso. Avoglia a dire che poi è il mercato che decide e che se sei bravo emergi... Ma de che... A meno che per esser bravo non si intenda bravo a fottere, bravo a vendere una competenza che non si ha... Ma di che parliamo... E' palese che una persona nel proprio percorso professionale debba avere una discreta probabilità, una volta preso il titolo - che comunque deve essere sudato - di poter lavorare dignitosamente. L'effetto del mancato numero chiuso a Giurisprudenza è devastante e ricade anche sull'utente finale, inteso come cliente. E' una guerra fra poveri...

ù
Rispondi

Da: Io mi meraviglio31/12/2022 03:33:00
Del fatto che tanti neolaureati in materie giuridiche, intraprendano  la professione forense
Rispondi

Da: e che dovrebbero fare?31/12/2022 12:20:19
banche e assicurazioni non assumono da almeno 15 anni.
Altre imprese non vogliono giuristi...
Ci sono solo gli studi legali, che "pescano" i neo-laureati spaesati fuori dalle facoltà.
Questi, del resto, sono facili allocchi perché sempre vissuti nella bambagia!
Guarda quello sopra: ci ha messo ben 6 anni a capire che l'avvocato non é un eore mascherato (tipo zorro o batman), che aiuta realmente i clienti... 😂

I neo-laureati andrebbero convinti, almeno, sul fatto che la pratica non va fatta per più di 5-6 ore al dì; e che il resto della giornata va dedicata alla preparazione dei concorsi.
Rispondi

Da: Durante il31/12/2022 13:02:36
Praticantato guadagni poco....ma dopo arrivano un sacco di soldi
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Da: Avocadooo31/12/2022 17:53:50
Tantissimi soldi visto che ormai fanno tutti i concorsi pubblici. L'avvocatura è finita
Rispondi

Da: ciceruun 1  - 02/01/2023 12:00:02
tanti guadagnano almeno 3000 netti al mese.
Rispondi

Da: num chiuso03/01/2023 21:19:24
Ci ha messo 6 anni per capire che l'Avvocato non è un eroe......
Tranquillo che si capisce dopo 2 ore, ma non è che il giorno dopo vinci un concorso, quindi può anche essere che passino anni prima di fare il passaggio in altri settori.
Rimane il fatto che la differenza tra chi è avvocato e chi è solo laureato o diplomato è tuttavia evidente. Chi ha fatto la professione a buoni livelli capisce prima e meglio tante dinamiche professionali che il semplice laureato o diplomato non comprende.
Il concetto è che tutto ciò che saì serve e la competenza non te la leva nessuno.
Se entri nel pubblico senza avere un certo background difficilmente ti danno ruoli di responsabilità.... Conti per quel che conti...


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Da: x num chiuso03/01/2023 23:30:13
senti, l'80% di chi entra in uno studio legale fa civile; l'8% fa penale... e sono 2 materie che non servono a nulla nella PA.
Nella PA serve amministrativo (bandi e concorsi o urbanistica), tributario (in Agenzie fiscali e Mef) ed un po' di lavoro (pubblico impiego)!
É rarissimo per un neo-laureato in giurisprudenza fare una pratica reale in questi 3 settori.

I criteri per fare carriera nel pubblico, comunque, non sono affatto trasparenti...
E se parti con l'idea  di essere "il principe del foro", ti becchi tutte le rogne dell'ufficio e rischi: 1) denunce del cittadino; 2) rinvii alla Corte dei Conti; 3) ferie saltate e/o rovinate; 4) minacce e, infine, 5) sabotaggi dagli stessi colleghi e capetti!
... per avere lo stesso stipendio di chi batte la fiacca e fa poco o nulla!

Per fare l'avvocato sono più utili "le relazioni" della conoscenza della materia: ormai lo avrai capito pure tu!
Nel pubblico, invece, diviene più utile addirittura un corso di recitazione, che ti consenta di passare per "finto tonto".

L'unica cosa simile é che serve il medesimo cinismo: in entrambi i 2 lavori non bisogna mai "aiutare" gli altri gratuitamente...
Rispondi

Da: abolizione numero chiuso medicina07/01/2023 18:28:11
http://www.regioni.it/newsletter/n-4429/del-04-01-2023/sanita-carenza-medici-eliminare-numero-chiuso-25093/

Il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, evidenzia come sia arrivato il momento di eliminare il numero chiuso a Medicina: "noi cercheremo di garantire, ovviamente, il massimo di servizi in termini di qualità e di quantità chiedendo però allo Stato e al Governo, da un lato di darci le spese che abbiamo sostenute o almeno buona parte di esse e, dall'altro, di dividerle, in particolare quelle energetiche, non per numero di abitanti ma per spese realmente sostenute".
Per quanto riguarda la cancellazione del numero chiuso per l'ingresso alla facoltà di Medicina, spiega Bonaccini, "abbiamo bisogno di garantire qualità e quantità nei servizi erogati: investiremo ancora di più grazie ai fondi del Pnrr sulle Case della Salute e l'assistenza domiciliare. Chiediamo al Governo una riforma nel campo delle professioni - prosegue Bonaccini -: mancano medici e infermieri, abbiamo bisogno di stipendi più alti per gli infermieri, un numero maggiore di medici affinché nel territorio non chiudano gli ambulatori che vuol dire chiudere anche un presidio sociale. Io credo sia venuto il momento di eliminare il numero chiuso nell'accesso alla facoltà di medicina".
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Da: x  x num chiuso08/01/2023 00:53:04
Son d'accordo, ma non si può negare che il diritto amministrativo lo possa capire meglio chi ha una certa esperienza giuridica alle spalle. Comunque quello che volevo dire è che non è corretto dare degli scemi o dei poveri illusi a coloro i quali prendono il titolo per poi fare un cambio di rotta.
Sono ormai tanti gli avvocati (alcuni davvero preparati) che fanno questa scelta. Ben venga dunque una certa competitività nel pubblico, così da alzare la qualità dell'azione della PA.
L'idea deve essere questa e non quella di elogiare la mediocrità di chi col solo diploma pretende e a volte prende il posto nel pubblico o di chi dopo la laurea si fa raccomandare in qualche ente.... L'idea comunque deve essere sempre quella di formarsi il più possibile
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Da: oreo19 08/01/2023 09:11:17
32 anni
Avvocato finché ho lasciato dopo aver vinto concorso SNA.
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Da: abolizione numero chiuso medicina28/01/2023 07:13:18
Senza dottori e senza servizi. L'Italia del «deserto sanitario»

Cittadinanzattiva: a rischio le aree interne di 9 regioni; un'impresa trovare un ginecologo ospedaliero a Caltanissetta, un pediatra di famiglia ad Asti o un cardiologo a Bolzano

A nessuno, sprovvisto di pazienza, venga in mente di mettersi sulle tracce di un ginecologo ospedaliero a Caltanissetta: perché se ne conta uno ogni 40.565 donne. Una differenza abissale con Roma: uno per 2.292. Situazione difficile anche per chi cerca un pediatra di famiglia nell'Astigiano: ogni professionista segue infatti 1.813 bambini a fronte di una media nazionale di 1.061. E non va meglio a chi cerca un cardiologo ospedaliero in provincia di Bolzano, impresa tutt'altro che semplice.

Medici e infermieri, un po' come i farmaci in questo periodo, sono merce assai rara. Ancora di più nelle aree interne del Paese, evidenzia l'ultimo Report di Cittadinanzattiva: 4.261 Comuni coinvolti per oltre 13,5 milioni di abitanti, dai piccoli centri dell'Appenino a quelli della costa calabrese, fino all'entroterra sardo e ligure. Aree in cui si concentrerà solo il 16-17% di case e ospedali di comunità, e che vanno incontro a una sorta di "desertificazione sanitaria".

Più in generale, il Paese sconta molte cause: numero chiuso nelle facoltà di Medicina, limitatezza delle borse di studio per le scuole di specializzazione, innalzamento dell'età media dei camici bianchi, perdita di attrattività della professione - stressante oltre misura e mal retribuita, dicono i sindacati -, errori strategici compiuti nei decenni passati caratterizzati da tagli corposi, la pandemia. Insomma, l'Italia non se la passa bene proprio mentre la domanda di salute sale, a causa dell'invecchiamento della popolazione e della conseguente insorgenza di patologie, in gran parte croniche, e di un ancora limitato ricorso alla telemedicina e all'assistenza domiciliare, che potrebbero arginare l'emergenza. Su quest'ultimo punto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, è chiaro: anche grazie al Pnrr, entro il 30 giugno 2026, dovremo allinearci alle migliori pratiche europee, aumentando «il volume delle prestazioni in assistenza domiciliare, fino a prendere in carico il 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni, rispetto all'attuale 5%».

Ma torniamo al Report di Cittadinanzattiva, che ha utilizzato dati ufficiali del ministero della Salute (2020), nell'ambito del progetto europeo "Action for health and Equity: addressing medical deserts". Sono 39 le province più in sofferenza, e si concentrano in 9 regioni: Lombardia (Milano compresa), Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Calabria, Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Lazio.
«Mancano dati aggiornati sulla carenza di personale sanitario - afferma Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva - e questo non agevola la programmazione. Le riforme previste dal Pnrr potranno avere effetti se all'investimento su case e ospedali di comunità si affiancherà un adeguato investimento sul personale». Per una volta «il sud non sta peggio del nord - dichiara Sabrina Lucatelli, direttrice di "Riabitare l'Italia", già coordinatore del Comitato tecnico di Strategia nazionale per le Aree interne (Snai) -. Il riparto del Fondo sanitario nazionale deve tener conto della povertà sanitaria dei territori. E servirebbero Livelli essenziali di assistenza in grado di misurare pure la qualità delle cure territoriali».

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Da: abolizione numero chius29/01/2023 08:30:41
Operatori sanitari cercasi in tutta Italia: dal Nord al Sud mancano medici, sia di famiglia che ospedalieri, ma anche infermieri e pediatri. In particolare nelle zone periferiche e ultraperiferiche delle aree interne, è evidente la cosiddetta desertificazione sanitaria, ossia territori in cui le persone hanno difficoltà ad accedere alle cure a causa, ad esempio, dei lunghi tempi di attesa, della scarsità di personale sanitario o delle ampie distanze dal punto di erogazione delle cure. E il problema rischia di non essere colmato dai fondi messi a disposizione dal PNRR. Soltanto il 16-17% delle Case e degli Ospedali di Comunità, infatti, sarà realizzato in queste zone. Il sovraffollamento negli studi dei medici di medicina generale e dei pediatri è evidente soprattutto nel Nord del Paese,
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Da: Filippo B.29/01/2023 20:54:04
Avete provato a mandare cv a banche? Un mio amico giurista fa il direttore di banca.
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Da: abolizione numero chiuso medicina04/02/2023 09:31:44
Carenza di medici, per il direttore sanitario si deve puntare sulla scuola di medicina
Per il direttore sanitario dell'Apss è questa la strada da percorrere per risolvere nei prossimi anni la cronica mancanza di personale
02/02/2023 intervista di Francesco Macaro

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La questione dei medici gettonisti, le tempistiche nell'erogazione di visite ed esami, la mancanza di medici di famiglia e il numero di pazienti loro assegnati.

Di questo e di altri temi abbiamo parlato con il direttore sanitario dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari Giuliano Mariotti, in diretta nei nostri studi.
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Da: abolizione numero chiuso medicina05/02/2023 14:35:34
Emergenza medici: solo una giovane dottoressa risponde all'appello per 35 posti mancanti
NORDEST > PORDENONE

Il meccanismo dovrebbe aiutare il territorio a tamponare uno dei problemi che affliggono maggiormente la sanità: la carenza di medici di medicina generale. Il problema? Non funziona assolutamente. Lo dicono i numeri. Alla chiamata urgente dell'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, infatti, ha risposto solamente un dottore. Anzi, una dottoressa di 28 anni, quindi laureata da non molto. I posti da coprire, invece, erano 35, pari alle zone carenti del territorio pordenonese.

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Da: non lo vuol fare nessuno09/02/2023 16:29:11
il medico del pronto soccorso...
É pieno di legulei (senza lavoro) che, per ogni avventore del pronto soccorso, chiedono i danni da: 1) ritardo nell'erogazione del servizio; 2) mancato ricovero o ricovero coattivo illegittimo (é uguale: ti fanno causa in entrambe le ipotesi); 3) se fai parto cesareo, perché hai fatto il cesareo; 4) se non fai parto cesareo, perché hai messo in pericolo il bimbo; 5) perché sono in 3 a letto in una stanza; 6) perché la tv non va, perché il cesso é otturato.. e dio sa cos'altro!
Facciamo così: i medici curano i pazienti benestanti e paganti.
I poveri rompiballe si fanno curare dai legulei...
Così i medici sono contenti, mentre gli avvocati trovano un lavoro!
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