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SNA 11
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Il bando di concorso
Leggi il bando di concorso e le altre informazioni correlate su InPA e sulle pagine istituzionali dell'ente.


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Da: mah11/12/2025 21:28:09
https://catania.liveuniversity.it/2022/11/29/domande-sbagliate-concorsi-12-siciliani/
Rispondi

Da: X mah11/12/2025 21:54:20
E che ti deve rispondere la commissione? Gli contestate il testo del 265 del TFUE. Staranno ancora ridendo.
Rispondi

Da: coloro che11/12/2025 22:01:42
Scherniscono i potenziali ricorrenti, saranno coloro che più forte piangeranno agli scritti.
Rispondi

Da: lol11/12/2025 22:06:17
Ma se neanche hanno partecipato al concorso. Falli divertire con poco questi dementi con serio narcisismo maligno
Rispondi

Da: lol11/12/2025 22:06:40
Ottime notizie per 12 siciliani, candidati a tre diversi concorsi pubblici banditi dai Ministeri dell'Istruzione, della Giustizia e dell'Ufficio del Processo: la contestazione dei quesiti sbagliati posti in fase di concorso è stata accolta dai giudici del TAR, permettendo loro di rientrare nelle graduatorie stilate al termine delle procedure concorsuali.

La contestazione nasce proprio dall'esclusione, in un primo momento, dei candidati, a causa dei quesiti sbagliati posti durante le prove. Per quanto riguarda, ad esempio, il concorso per l'Ufficio del Processo, dato il quesito sbagliato, la matrice considerava come risposte corrette opzioni che, in realtà, non lo erano. Stessa situazione per il concorso bandito dal ministero dell'Istruzione: una volta revisionate le prove, sono state riscontrate più domande errate, che conseguentemente sono state annullate.
Contestato, infine, anche il maxi concorso per il Ministero della Giustizia, che prevedeva l'assunzione di ben 5410 nuove unità; anche stavolta sono state portate all'attenzione dei giudici delle domande errate. Una di queste, ad esempio, riguardava il numero relativo alle fasi previste nel procedimento della revisione costituzionale: i giudici hanno riconosciuto l'assenza di una risposta esatta, poiché "le fasi da considerare sarebbero (addirittura) sei (opzione non presente nel quesito)".

In tutti e tre i casi, le domande errate sono state riconsiderate, eliminando la penalità e aggiungendo il punteggio relativo alla risposta esatta. In tal modo, i 12 contestanti siciliani "protagonisti" del processo sono rientrati in graduatoria. In alcuni casi l'annullamento di alcuni quesiti ha permesso ad alcuni ricorrenti di ottenere persino un'assunzione.
Rispondi

Da: lol11/12/2025 22:07:40
errore del quesito contestato

Il caso ha inizio quando il 25, 26 e 27 febbraio scorso, migliaia di precari si sono presentati nelle scuole per affrontare una prova con 300 domande su pedagogia, psicologia, didattica, inglese e competenze digitali. Come già accaduto in passato, però, sono emersi errori nei quiz, costringendo il ministero a rettificare i punteggi in corsa. Ma il quesito n. 4 del turno pomeridiano del 27 febbraio ha creato un caso irrisolvibile: la risposta corretta non era tra le opzioni. Dopo 50 segnalazioni, la Commissione Nazionale ha deciso di annullare la domanda senza attribuire punti, obbligando i candidati a una nuova prova il 5 maggio, con un solo quesito. Chi non si presenterà conserverà il punteggio della prova sostenuta lo scorso febbraio, ma senza il punto mancante.

La domanda incriminata chiedeva: "Il concetto di 'diffusione di identità' è stato proposto da:" [a] Milton Erikson (errato, nome sbagliato); [b] Jean Piaget (errato); [c] Sigmund Freud (errato); [d] John Bowlby (errato). La risposta corretta sarebbe stata infatti Erik Erikson (non "Milton Erikson"), ma l'opzione non esisteva.


--
Errore nel test per il concorso docenti: i partecipanti richiamati a rispondere a una sola domanda
https://www.today.it/attualita/errore-concorso-docenti-pnrr2-partecipanti-richiamati-5-maggio-sola-domanda.html
Rispondi

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Da: lol11/12/2025 22:09:06
https://www.semprediritti.it/index.php/focus/item/720-tar-lazio-domande-errate-nella-prova-scritta-del-concorso-inps-accolto-ricorso?tmpl=component&print=1
Rispondi

Da: lol11/12/2025 22:09:32
tratta del concorso bandito dall'INPS per 365 posti per analisti di processo e per cui sono state presentate circa 25.000 domande di partecipazione.

I candidati, in tale procedura concorsuale, venivano sottoposti a due prove scritte con test a risposta multipla e, in entrambi i casi, per accedere allo step successivo era necessario ottenere un punteggio minimo di 21/30.

Secondo il Tar, che ha accolto il ricorso degli Avv.ti Delia e Bonetti alcuni quesiti erano errati.

Via libera dunque ai ricorrenti esclusi che incolpevolmente erano incappati in tali domande fuorvianti.

Il Tar del Lazio infatti, ritenendo fondate le censure avanzate nel ricorso dagli Avv.ti Bonetti e Delia in relazione alla natura dei quesiti contestati, ne ha confermato l'erroneità e, per l'effetto ha accolto l'istanza cautelare del ricorrente ammettendolo immediatamente alle successive prove orali.

"La mancata validazione dei test a quiz, https://www.uticvirtual.edu.py/revista.recide/ effettuata nei paesi anglosassoni ogni qualvolta debba essere espletata una simile prova" commentano gli Avv.ti Bonetti e Delia "è una delle maggiori lacune presenti in tutte le
procedure concorsuali attivate nel nostro ordinamento dalla Pubblica Amministrazione e che da anni contestiamo nei nostri giudizi innanzi al TAR giacchè impedisce la selezione dei migliori".

"È fondamentale" concludono i legali "anche in ragione del fatto che in questi anni si tornerà ad assumere massicciamente con tali procedure concorsuali, che l' amministrazione riveda immediatamente queste banche
dati ed il sistema di selezione perché profondamente lacunoso."
Rispondi

Da: lol11/12/2025 22:10:57
Gli verrà un coccolone quando vedranno 100 persone in più agli scritti...e non potranno neanche usare chatgpt o gemini ahhahaha
Rispondi

Da: lol11/12/2025 22:12:48
https://www.sidels.it/2023/10/23/concorso-ordinario-docenti-il-tar-lazio-sul-quesito-errato-per-la-classe-di-concorso-a018/
Rispondi

Da: lol11/12/2025 22:14:25
Tribunale Amministrativo per il Lazio, sede di Roma, Sezione III Bis, con Sentenza n.15263/2023 ha accolto il ricorso proposto da un partecipante al Concorso Ordinario di cui al D.D. n.499 del 2020 e D.D. n.23 del 2022 "con conseguente annullamento degli atti impugnati". L'oggetto del contendere riguardava la contestazione di un quesito, ritenuto errato, riferito a quanto teorizzato dal prof. Howard Gardner; più precisamente, la domanda posta ai candidati era la seguente "secondo Howard Gardner l'intelligenza è" con a seguire numero 4 possibili risposte.

Evidentemente, la presente nota non sarà concentrata sul costrutto delle intelligenze plurime del prof. Howard Gardner, né sulla validazione di merito del quesito, quanto piuttosto sull'uso improprio che l'Amministrazione vorrebbe riconoscere ai cosiddetti "distrattori".

Ad ogni buon conto va segnalato che  il verificatore nominato dal Tar, prof.ssa Anna Maria Giannini, docente presso Università La Sapienza di Roma, ha ritenuto il quesito errato ed ambiguo sia nella formulazione della domanda poiché "presenta una contraddizione intrinseca" sia nelle potenziali soluzioni proposte giacchè "tra le quattro alternative di risposta, l'opzione maggiormente riferibile alla teoria di Gardner risulta una semplificazione delle teorizzazioni dell'autore, identificabile in modo letterale esclusivamente all'interno di file presenti in rete che possiamo considerare fonti non necessariamente accreditate …" Le conclusioni del verificatore in ordine all'ambiguità del quesito trovano puntuale conferma nella nota prodotta in giudizio dal ricorrente e sottoscritta dal medesimo Prof. Howard Gardner, il quale nel commentare il quesito sulle proprie teorie ha certificato che "The definition you quote is not correct. I think it is OK to consider "MI" as multi-dimensional i.e. intelligence consists of multiple dimensions. But it is not a system with rules and procedures. I prefer to speak of separate intelligences-it prevents confusion with multi-factoral conceptions of intelligence, such as those put forth by Robert Stenberg, J.P.Guilford, or John Carroll" (… l'intelligenza è composta da più dimensioni. Ma non è un sistema con regole e procedure. Preferisco parlare di intelligenze separate …).
Howard Gardner

Compiuta la necessaria premessa, l'attenzione sarà posta su uno solo - quello ritenuto di maggior interesse - dei molteplici spunti rinvenibili nella motivazione della Sentenza; vale a dire, quello riconducibile alla distanza - da ritenersi incolmabile - tra gli effetti sollecitati dall'Amministrazione resistente circa la presenza di "distrattori" nelle risposte del quesito e l'indicazione contenuta nel Bando di Concorso "ciascun quesito consiste in una domanda seguita da 4 risposte, delle quali solo una è esatta".

I distrattori e la deriva della minore implausibilità.

La procedura concorsuale del 2020 è stata caratterizzata dalla presenza di numerosi quesiti errati che sul piano giurisprudenziale ha comportato in molteplici casi la pubblicazione di Ordinanze Cautelari del seguente tenore "… il ricorso non appare assistito da fumus alla luce della relazione depositata dall'Amministrazione sui quesiti contestati da parte ricorrente e rispetto ai quali la risposta considerata giusta dalla Commissione di concorso si pone come l'unica sicuramente corretta, costituendo invece le altre risposte dei c.d. "distrattori", aventi dei meri margini di plausibilità e la cui funzione è proprio quella di "distrarre" dall'individuazione dell'unica risposta corretta onde verificare la solidità della preparazione del candidato".

La presenza e l'uso dei "distrattori" sono stati evocati dall'Amministrazione resistente anche nella fattispecie oggetto di commento; le tesi difensive proposte dell'Avvocatura dello Stato - e fortemente contestate - hanno come punto di caduta un uso improprio dei distrattori tanto che le stesse sono state opportunamente respinte dai giudici capitolini.

L'oggetto del contendere è stato caratterizzato dalla preliminare comprensione della natura dei cosiddetti "distrattori".

I distrattori sono elementi capaci di attrarre l'attenzione di un candidato e di creare il dubbio sulla risposta corretta rispetto alle opzioni predefinite nella presentazione del quesito e sono utilizzati per saggiare le competenze dei candidati.

Questi elementi di disturbo per quanto "forti" - esiste una scienza sullo studio dei "distrattori" che li gradua in una scala debole/forte a seconda della classificazione del grado di insidia sulla risposta corretta - debbono comunque essere eliminabili in virtù del grado di competenze richiesto al candidato, giammai gli stessi possono insidiare la risposta corretta fornendo altra opzione esatta. Il procedimento ad escludendum sulle opzioni di risposta eseguito con un misto di ragionamento e competenze deve sempre permettere al candidato di giungere all'unica soluzione "vera", id est corretta, del quesito.

Ecco un esempio di distrattore in un quesito di cultura generale:

Qual è il settore più fiorente in Svizzera?

1. La pesca marittima.

2. Le attività finanziarie.

3. L'agricoltura.

4. La produzione di vino.

La risposta numero uno è chiaramente un distrattore (molto semplice, perché semplice è il tenore della domanda) in quanto la Svizzera è uno stato dell'entroterra e non ha alcun sbocco sul mare; dunque, trattasi di una risposta poco realistica alla luce del contesto geografico.

Ebbene, salvo farne un uso improprio, i medesimi distrattori non possono contenere mai una risposta esatta o, peggio ancora, essere utilizzati per "salvare" una risposta rispetto alle altre; avere, cioè, illegittimamente il compito di rideterminare la validità del quesito e/o condurre il candidato alla risposta "più plausibile". Se quanto appena detto si realizzasse, si registrerebbe uno snaturamento della presenza e soprattutto la trasformazione di uno strumento concepito per saggiare le competenze del candidato in un dispositivo ingannevole finalizzato a chiedere una risposta diversa da ciò che in maniera oggettiva è dato cogliere con una corretta lettura del quesito.

Non può trovare alcuna ospitalità la sottile e pericolosa tesi sostenuta dall'Amministrazione resistente: "le altre tre alternative di risposta al quesito avrebbero dovuto apparire palesemente errate … conseguentemente, il candidato avrebbe potuto facilmente individuare, per esclusione, l'unica risposta corretta" "per le caratteristiche intrinseche alla selezione in parola, rapporto di stretta correlazione e raffronto interrogativo formulato e ventaglio di soluzioni offerte … processo ermeneutico, sul piano logico-deduttivo, che consente di far emergere e scegliere la risposta più corretta e/o maggiormente esaustiva".

Pare evidente che il quesito debba essere utilizzato per essere il metodo più veloce per la scelta dei migliori; che debba servire al candidato per dare conto della propria competenza essendogli offerta la possibilità di selezionare tra tutte le possibili risposte l'unica corretta; inoltre, pare altrettanto evidente che il candidato nei pochi secondi a disposizione utili al compimento di una scelta non possa essere chiamato a compiere i più svariati ragionamenti su quale risposta sia più o meno plausibile o, peggio ancora, indagare le intenzioni di chi in maniera erronea ha costruito un quesito.

Conclusioni.

Le motivazioni della Sentenza del Tar Lazio oltre a dare conto delle tesi difensive avanzate dal ricorrente, scongiurano quella insana deriva perseguita dall'Amministrazione resistente sia a riguardo dei compiti delegati ai "distrattori" che della esistenza di una pseudo-opzione salvifica cui dovrebbe conformarsi il candidato circa il rintraccio della risposta "più plausibile".  Piuttosto, preme evidenziare che il compito dell'Amministrazione, come rinvenibile nel disposto degli artt. 3, 34 e 97 della Costituzione, è quello di assicurare una procedura trasparente, corretta e idonea a tutelare la par condicio di tutti i candidati; inoltre, quello di perseguire attraverso il concorso pubblico la selezione dei migliori nel pieno rispetto del principio meritocratico; da ultimo, quello di agire con giusta ed opportuna tempestività con i poteri dell'autotutela in presenza di errori formali e/o procedurali affinché vengano tutelati al meglio i diritti di ogni singolo partecipante.

Il punto di cui sopra è perseguibile attraverso la somministrazione di una prova scientificamente corretta quale logico e legittimo corollario del disposto normativo contenuto nel Bando Concorsuale; in quella lex specialis, che non può e non deve essere disattesa, l'Amministrazione impone una regola chiara ed inequivoca, vale a dire: tra le indicate possibili risposte al quesito esiste una, e solo una, esatta.   In tal senso, i "distrattori", ove presenti, assolveranno al loro legittimo compito ed in alcun modo saranno chiamati a svolgere compiti - delegati secondo criteri soggettivi - finalizzati a recuperare tra le varie risposte presenti "una possibile" in assenza di "una corretta"; la questione è stata posta nel corso dell'udienza di discussione con vigore e opportuna preoccupazione, tanto che i giudici amministrativi ne hanno colto la valenza e riconosciuto la fondatezza così come riferiscono nelle motivazioni del provvedimento finale "nel predetto contesto non può nemmeno essere seguita la linea ipotizzata dal Ministero in ordine alla possibilità di considerare comunque corretto il quesito perché le altre risposte sarebbero ancor meno convincenti, in quanto la regola dettata dal Bando di Concorso non prevede la individuazione della risposta di minore implausibilità ma di verificare quale sia l'unica esatta, ossia precisa e veritiera, nel presupposto indispensabile che ve ne sia una in possesso di tali caratteristiche" (Tribunale Amministrativo Regionale Lazio, sede di Roma, Sezione III bis, Sentenza n.15263/2023 del 16.10.2023).
Rispondi

Da: avvocato terapista11/12/2025 22:48:25
SI ma il dubbio che ci fosse veramente la risposta corretta no ?
Mo volete pure le risposte nei quiz che non offendano la vostra sensibilità perchè troppo fuorvianti ?
Rispondi

Da: X ricorsisri disperati11/12/2025 23:20:00
Sì ma le risposte devono essere sbagliate. Voi invece non le avete capite (dimostrando che la preselettiva seleziona molto bene) ed esponendovi al ridicolo. Non ci sarà nessun posto in più. Le risposte sono corrette ed infatti non riuscite neanche a mettervi d'accordo perché ognuno pensa che solo quelle che ha sbagliato lui sono ambigue, sbagliate o tautologiche (😂😂😂😂😂😂)
Rispondi

Da: lol12/12/2025 00:08:59
Tribunale Amministrativo per il Lazio, sede di Roma, Sezione III Bis, con Sentenza n.15263/2023 ha accolto il ricorso proposto da un partecipante al Concorso Ordinario di cui al D.D. n.499 del 2020 e D.D. n.23 del 2022 "con conseguente annullamento degli atti impugnati". L'oggetto del contendere riguardava la contestazione di un quesito, ritenuto errato, riferito a quanto teorizzato dal prof. Howard Gardner; più precisamente, la domanda posta ai candidati era la seguente "secondo Howard Gardner l'intelligenza è" con a seguire numero 4 possibili risposte.

Evidentemente, la presente nota non sarà concentrata sul costrutto delle intelligenze plurime del prof. Howard Gardner, né sulla validazione di merito del quesito, quanto piuttosto sull'uso improprio che l'Amministrazione vorrebbe riconoscere ai cosiddetti "distrattori".

Ad ogni buon conto va segnalato che  il verificatore nominato dal Tar, prof.ssa Anna Maria Giannini, docente presso Università La Sapienza di Roma, ha ritenuto il quesito errato ed ambiguo sia nella formulazione della domanda poiché "presenta una contraddizione intrinseca" sia nelle potenziali soluzioni proposte giacchè "tra le quattro alternative di risposta, l'opzione maggiormente riferibile alla teoria di Gardner risulta una semplificazione delle teorizzazioni dell'autore, identificabile in modo letterale esclusivamente all'interno di file presenti in rete che possiamo considerare fonti non necessariamente accreditate �" Le conclusioni del verificatore in ordine all'ambiguità del quesito trovano puntuale conferma nella nota prodotta in giudizio dal ricorrente e sottoscritta dal medesimo Prof. Howard Gardner, il quale nel commentare il quesito sulle proprie teorie ha certificato che "The definition you quote is not correct. I think it is OK to consider "MI" as multi-dimensional i.e. intelligence consists of multiple dimensions. But it is not a system with rules and procedures. I prefer to speak of separate intelligences-it prevents confusion with multi-factoral conceptions of intelligence, such as those put forth by Robert Stenberg, J.P.Guilford, or John Carroll" (� l'intelligenza è composta da più dimensioni. Ma non è un sistema con regole e procedure. Preferisco parlare di intelligenze separate �).
Howard Gardner

Compiuta la necessaria premessa, l'attenzione sarà posta su uno solo - quello ritenuto di maggior interesse - dei molteplici spunti rinvenibili nella motivazione della Sentenza; vale a dire, quello riconducibile alla distanza - da ritenersi incolmabile - tra gli effetti sollecitati dall'Amministrazione resistente circa la presenza di "distrattori" nelle risposte del quesito e l'indicazione contenuta nel Bando di Concorso "ciascun quesito consiste in una domanda seguita da 4 risposte, delle quali solo una è esatta".

I distrattori e la deriva della minore implausibilità.

La procedura concorsuale del 2020 è stata caratterizzata dalla presenza di numerosi quesiti errati che sul piano giurisprudenziale ha comportato in molteplici casi la pubblicazione di Ordinanze Cautelari del seguente tenore "â�� il ricorso non appare assistito da fumus alla luce della relazione depositata dall'Amministrazione sui quesiti contestati da parte ricorrente e rispetto ai quali la risposta considerata giusta dalla Commissione di concorso si pone come l'unica sicuramente corretta, costituendo invece le altre risposte dei c.d. "distrattori", aventi dei meri margini di plausibilità e la cui funzione è proprio quella di "distrarre" dall'individuazione dell'unica risposta corretta onde verificare la solidità della preparazione del candidato".

La presenza e l'uso dei "distrattori" sono stati evocati dall'Amministrazione resistente anche nella fattispecie oggetto di commento; le tesi difensive proposte dell'Avvocatura dello Stato - e fortemente contestate - hanno come punto di caduta un uso improprio dei distrattori tanto che le stesse sono state opportunamente respinte dai giudici capitolini.

L'oggetto del contendere è stato caratterizzato dalla preliminare comprensione della natura dei cosiddetti "distrattori".

I distrattori sono elementi capaci di attrarre l'attenzione di un candidato e di creare il dubbio sulla risposta corretta rispetto alle opzioni predefinite nella presentazione del quesito e sono utilizzati per saggiare le competenze dei candidati.

Questi elementi di disturbo per quanto "forti" - esiste una scienza sullo studio dei "distrattori" che li gradua in una scala debole/forte a seconda della classificazione del grado di insidia sulla risposta corretta - debbono comunque essere eliminabili in virtù del grado di competenze richiesto al candidato, giammai gli stessi possono insidiare la risposta corretta fornendo altra opzione esatta. Il procedimento ad escludendum sulle opzioni di risposta eseguito con un misto di ragionamento e competenze deve sempre permettere al candidato di giungere all'unica soluzione "vera", id est corretta, del quesito.

Ecco un esempio di distrattore in un quesito di cultura generale:

Qual è il settore più fiorente in Svizzera?

1. La pesca marittima.

2. Le attività finanziarie.

3. L'agricoltura.

4. La produzione di vino.

La risposta numero uno è chiaramente un distrattore (molto semplice, perché semplice è il tenore della domanda) in quanto la Svizzera è uno stato dell'entroterra e non ha alcun sbocco sul mare; dunque, trattasi di una risposta poco realistica alla luce del contesto geografico.

Ebbene, salvo farne un uso improprio, i medesimi distrattori non possono contenere mai una risposta esatta o, peggio ancora, essere utilizzati per "salvare" una risposta rispetto alle altre; avere, cioè, illegittimamente il compito di rideterminare la validità del quesito e/o condurre il candidato alla risposta "più plausibile". Se quanto appena detto si realizzasse, si registrerebbe uno snaturamento della presenza e soprattutto la trasformazione di uno strumento concepito per saggiare le competenze del candidato in un dispositivo ingannevole finalizzato a chiedere una risposta diversa da ciò che in maniera oggettiva è dato cogliere con una corretta lettura del quesito.

Non può trovare alcuna ospitalità la sottile e pericolosa tesi sostenuta dall'Amministrazione resistente: "le altre tre alternative di risposta al quesito avrebbero dovuto apparire palesemente errate â�� conseguentemente, il candidato avrebbe potuto facilmente individuare, per esclusione, l'unica risposta corretta" "per le caratteristiche intrinseche alla selezione in parola, rapporto di stretta correlazione e raffronto interrogativo formulato e ventaglio di soluzioni offerte â�� processo ermeneutico, sul piano logico-deduttivo, che consente di far emergere e scegliere la risposta più corretta e/o maggiormente esaustiva".

Pare evidente che il quesito debba essere utilizzato per essere il metodo più veloce per la scelta dei migliori; che debba servire al candidato per dare conto della propria competenza essendogli offerta la possibilità di selezionare tra tutte le possibili risposte l'unica corretta; inoltre, pare altrettanto evidente che il candidato nei pochi secondi a disposizione utili al compimento di una scelta non possa essere chiamato a compiere i più svariati ragionamenti su quale risposta sia più o meno plausibile o, peggio ancora, indagare le intenzioni di chi in maniera erronea ha costruito un quesito.

Conclusioni.

Le motivazioni della Sentenza del Tar Lazio oltre a dare conto delle tesi difensive avanzate dal ricorrente, scongiurano quella insana deriva perseguita dall'Amministrazione resistente sia a riguardo dei compiti delegati ai "distrattori" che della esistenza di una pseudo-opzione salvifica cui dovrebbe conformarsi il candidato circa il rintraccio della risposta "più plausibile".  Piuttosto, preme evidenziare che il compito dell'Amministrazione, come rinvenibile nel disposto degli artt. 3, 34 e 97 della Costituzione, è quello di assicurare una procedura trasparente, corretta e idonea a tutelare la par condicio di tutti i candidati; inoltre, quello di perseguire attraverso il concorso pubblico la selezione dei migliori nel pieno rispetto del principio meritocratico; da ultimo, quello di agire con giusta ed opportuna tempestività con i poteri dell'autotutela in presenza di errori formali e/o procedurali affinché vengano tutelati al meglio i diritti di ogni singolo partecipante.

Il punto di cui sopra è perseguibile attraverso la somministrazione di una prova scientificamente corretta quale logico e legittimo corollario del disposto normativo contenuto nel Bando Concorsuale; in quella lex specialis, che non può e non deve essere disattesa, l'Amministrazione impone una regola chiara ed inequivoca, vale a dire: tra le indicate possibili risposte al quesito esiste una, e solo una, esatta.   In tal senso, i "distrattori", ove presenti, assolveranno al loro legittimo compito ed in alcun modo saranno chiamati a svolgere compiti - delegati secondo criteri soggettivi - finalizzati a recuperare tra le varie risposte presenti "una possibile" in assenza di "una corretta"; la questione è stata posta nel corso dell'udienza di discussione con vigore e opportuna preoccupazione, tanto che i giudici amministrativi ne hanno colto la valenza e riconosciuto la fondatezza così come riferiscono nelle motivazioni del provvedimento finale "nel predetto contesto non può nemmeno essere seguita la linea ipotizzata dal Ministero in ordine alla possibilità di considerare comunque corretto il quesito perché le altre risposte sarebbero ancor meno convincenti, in quanto la regola dettata dal Bando di Concorso non prevede la individuazione della risposta di minore implausibilità ma di verificare quale sia l'unica esatta, ossia precisa e veritiera, nel presupposto indispensabile che ve ne sia una in possesso di tali caratteristiche" (Tribunale Amministrativo Regionale Lazio, sede di Roma, Sezione III bis, Sentenza n.15263/2023 del 16.10.2023).
Rispondi

Da: lol12/12/2025 00:09:49
Vedi come hanno paura dei ricorsi questi narcisisti maligni. Mi fanno solo pena
Rispondi

Da: X tromboni inconsistenti12/12/2025 00:11:34
Ancora non siete riusciti a contraddire con argomentazioni compiute, il fatto che 2 domande si riferivano a uno scibile dottrinale infinito senza chiedere ai candidati a quale dottrina ci si stesse riferendo.

Il paradosso è che magari anche voi in delirio da ego boost per aver superato una preselettiva (ma verrete certamente segati agli scritti vista la pochezza delle vostre argomentazioni), avete cannato le stesse domande, ma ora che fate? Invece di essere onesti intellettualmente vi coltivate il vostro arido orticello, magari illudendovi che il ratio posti a bando / candidati sia a voi più favorevole. Siete degli illusi stavolta mi sa che SNA arriverà a coprire sì e no una ventina di posti a concorso.

In ogni caso ci vediamo agli scritti, vedrete tromboni o trombone (mi sa che è sempre lo stesso)...
Rispondi

Da: X tromboni inconsistenti12/12/2025 00:15:58
La vostra pochezza è dimostrata da affermazioni del tipo: "fate ricorso così mi fate un favore e incremento il punteggio", ignorando che nel ricorso al TAR gli effetti ci sarebbero per i soli ricorrenti senza nulla togliere a chi è già entro la soglia individuata.
Siamo alle basi proprio.
Rispondi

Da: lol12/12/2025 00:17:08
Ma il troll che dimentica le goccine non dovrebbe studiare per gli scritti (che non passerà neanche per errore) invece di occuparsi di quello che fanno gli altri? Patetici!
Rispondi

Da: lol12/12/2025 00:17:30
Vedi come hanno paura dei ricorsi questi narcisisti maligni. Mi fanno solo pena
Rispondi

Da: lol12/12/2025 00:18:25
Vedi come hanno paura dei ricorsi questi narcisisti maligni. Mi fanno solo pena
Rispondi

Da: @troll12/12/2025 00:18:55
Ricoda questo: sarai sempre inferiore agli altri!
Rispondi

Da: @troll12/12/2025 00:19:10
Ricorda questo: sarai sempre inferiore agli altri!
Rispondi

Da: @troll12/12/2025 00:19:30
narcisismo maligno è una forma estrema e distruttiva di disturbo narcisistico, che combina tratti di narcisismo patologico, psicopatia e sadismo, caratterizzato da grandiosità, mancanza di empatia, crudeltà, manipolazione perversa e comportamento antisociale, con un piacere nel dominare e umiliare gli altri, compromettendo gravemente le relazioni e spesso portando a dinamiche criminali o distruttive per chi lo circonde.
Caratteristiche principali:

    Grandiosità e Superiorità:
    Un senso patologico di superiorità e un bisogno di ammirazione che va oltre il normale narcisismo.

Assenza di Empatia e Morale:
Totale incapacità di comprendere o condividere i sentimenti altrui, con scarso o nullo senso di colpa.
Sadismo e Aggressività:
Piacere nel causare dolore, umiliazione o sofferenza agli altri, usando la crudeltà come strumento di potere.
Manipolazione Perversa:
Uso di inganno, falsità, calunnie e strategie di controllo per dominare e disumanizzare le vittime.
Paranoia e Comportamento Antisociale:
Tendenza alla paranoia e a comportamenti che violano le norme sociali, spesso sfociando in atti criminali o distruzione di famiglie e organizzazioni.

Come si manifesta nelle relazioni:

    Fase di seduzione: Iniziale fascino e "love bombing" per catturare la vittima.

Controllo e Distruzione: Successiva svalutazione, manipolazione emotiva (gaslighting, ghosting), isolamento e umiliazione, creando dipendenza affettiva.
Nessuna chiusura: Non chiude mai definitivamente le relazioni, tornando a ferire o controllare anche a distanza, alimentandosi dei drammi creati.

Trattamento:

    È una forma di disturbo molto difficile da trattare, poiché i pazienti spesso non riconoscono il problema e resistono alla terapia, che può risultare inefficace o addirittura dannosa se non gestita con estrema cautela e competenza specialistica.
Rispondi

Da: @troll12/12/2025 00:20:58
Comw vedi sei un essere inferiore, ti leggo come un libro
Rispondi

Da: Domande dubbie12/12/2025 00:44:03
- Art 265 TFUE
- Valutazione economica
- Politiche redistributive
- Brano infinito Domanda 19
- cut off / cut back
Rispondi

Da: PEC Feedback12/12/2025 00:46:04
Dati i tempi stretti per l'eventuale autotutela ed essendo passati più di 10 giorni dalle prime segnalazioni, potrebbe essere utile chiedere un feedback a SNA e Formez tramite pec e telefonate.
Se la commissione ritenesse le segnalazioni fondate potrebbe agire in autotutela e rivedere i punteggi attribuiti evitando le lungaggini (ed i costi) legati ai ricorsi.
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Da: Xdomande  dubbie12/12/2025 08:44:20
c'è quella sull'efficienza , documentata sopra
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Da: Per art 265 tfue12/12/2025 08:46:50
Potete ricordare perché si contesta? Premesso che non ho svolto la
Domanda
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Da: Bha12/12/2025 08:55:22
Mamma mia sempre le stesse cose questo forum. Ogni giorno uguale al precedente. Un livello molto basso. Altro che dirigenza.
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Da: Contattate12/12/2025 10:24:24
Avvocati fuori Roma che i prezzi sono minori per ricorsi collettivi
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