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Preparazione al concorso referendario TAR
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Da: Vigile urbano 15/06/2014 12:32:45
5 facciate sono sufficienti per superare prova? Cone vi spiegare cge molti passano in sequenza magustraturA ordinaria e poi amministrativa senza nemmeno finire il tirocinio da uditore??????

Da: Per vigile 15/06/2014 13:16:41
Dipende da quello che si scrive...

Da: a mi avviso15/06/2014 14:50:11
al di la' di ciò che si scrive, cinque facciate -cioè un primo foglio completo di protocollo e la sola prima pagina di un secondo- sono astrattamente sufficienti in magistratura ordinaria.
Cinque facciate, invece, non sono sufficienti per il concorso al T.a.r., dove una ricognizione storica dell'istituto, un analisi trasversale dello stesso e un esame completo anche sui profili processuali, e' impossibile si possano compendiare in cinque facciate.
Li', peraltro, per sperare di passare occorre avere la media del 40, cioè di 8/10, per cui si chiede qualcosa in più di cinque facciate.

Da: Vigile urbano 15/06/2014 19:11:41
Comunque per quanto mi sforzi non potrò mai competere con chi lavora allavvocatura di un comune, con chi fa il magistrato, con chi fa il funzionario giuridico in una regione o con chi non fa nulla tutto il giorno a lavoro potendo stufiar  36 ore alla settimana in ufficio e arrivare riposato a casa per sfidar e ancora. Provate a stare36 ore in strada con turni anche di notte e poi capirete....perché mai nessun vigile accede al tar

Da: aboliti i tars15/06/2014 19:14:52
Nel tema di amministrativo alla corte dei conti, unico valutato positivamente, scrissi 28 facciate.

Da: J T15/06/2014 19:31:53
Ogni condizione ha i suoi inconvenienti...

EG,
il tuo impegno ricostruttivo è encomiabile e puntuale come sempre. Tuttavia, a leggere di quello che accade o che continua ad accadere, tra Autorità di vigilanza che poco vigilano e (come sempre) maldestri interventi sulle norme (come nel caso della SCIA di cui sopra), non si sfugge all'impressione che ormai si tratta di realtà fuori controllo, senza senso e senza un filo conduttore, una logica, una direzione. Quindi ci vorrà ancora più impegno e pazienza, temo, per chiunque ci abbia a che fare, con   questo universo autoreferenziale di legislatori pazzerelli e di giureconsulti di complemento; ormai più indovini che altro, loro.
Comunque tu tieni duro e tieni botta: hai buone carte per giocartela e te lo meriti, te lo meriteresti. :-)

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Da: lupin III15/06/2014 20:17:16
Dear aboliti i tars, solo ora ho letto un tuo intervento in cui mi definisci un "gigante", imboscato in qualche ministero o ufficio legislativo.
Mi tengo il complimento, perché proveniente da chi, come te, dimostra di avere i numeri e stare sul pezzo.
Non è vero, però, che sono imboscato.

Sono un funzionario, responsabile di un ufficio legale in un articolazione periferica dello Stato, già avvocato.
Non è poco, considerato che Vigile urbano svolge un'attività meno utile in prospettiva concorso ma non per questo proibitiva.
Credo, infatti, che le reali possibilità per conseguire un risultato si costruiscano con uno studio costante nel tempo, anche -ma ovviamente non solo- manualistico.
In questo senso, ritengo sia un po' lontano chi ponga domande del tipo "come fate a studiare senza bando"?!
Replico, e' forse immaginabile sperare di coltivare una minima chance di successo con uno studio estemporaneo, calibrato dalla pubblicazione del bando in poi?

Lo studio costante permette di assimilare gli istituti ed avere una visone sistematica della materia.
I miglioramenti, così, sono lenti ma concreti e duraturi.
A ciò, personalmente, aggiungo un'esercitazione a settimana, tema o sentenza, anche con iscrizioni a corsi che si limitino a correggere gli elaborati. Sono indispensabili per affinare la capacità organizzata e l'efficacia espositiva.
In questa prospettiva tornano molto utili anche gli interventi costruttivi in questa discussione.

Da: lupin III15/06/2014 20:24:58
"un'articolazione amministrativa", ovviamente.

Il numero di 28 facciate in 8 ore e' davvero notevole.
È chiaro che una tale performance e' possibile solo scrivendo direttamente in bella, come peraltro faccio anch'io, e conoscendo bene l'argomento.
Altrimenti, tra lo studio dell'istituto, la stesura e un'indispensabile rilettura dell'elaborato prima della consegna, ci si può anche assestare, umanamente,  su 15-20 facciate.

Da: quattrocodici 15/06/2014 21:15:02
Cara EG,
ti apprezzo per le considerazioni volte a calare nel concreto le problematiche, che, di volta in volta, si presentano su mininterno.
Io non devo fare il concorso, ma seguo i dialoghi giuridici presenti sul sito giusto per aggiornarmi e per capire se riesco a cogliere i vari ragionamenti e a ragionare a mia volta.
Anche se non mi occupo di urbanistica, mi sono posta i tuoi stessi interrogativi....in ordine alla possibile introduzione di un termine, legislativamente previsto, per l'esercizio dell'autotutela in relazione ad "interessi sensibili".
Per esempio, in materia di danno ambientale è prioritaria la tutela ripristinatoria. La stessa bonifica è un'ipotesi di risarcimento in forma specifica.
Da un lato si apprestano tecniche di tutela pregnanti...Dall'altro si allenterebbe la TUTELA di un interesse fondamentale, circoscrivendo temporalmente la potestà pubblicistica di riesame...
Staremo a vedere se e come verrà concepita la norma...
Leggeremo i lavori preparatori. Come sempre cercheremo di capire il perchè...di ogni scelta.

P.S.

Solo i supergeni riescono a scrivere senza fare ghirigori sul foglio per 28 pagine.
Comunque, concordo con Lupin circa l'importanza della costanza nello studio.
 

Da: aboliti i tars16/06/2014 01:25:40
Direttamente in bella, certo.
Ma vi assicuro che non sono stato il solo a riempire decine di pagine: la traccia era sui parametri di convergenza europei, l'equilibrio di bilancio e la sua gustiziabilità e dunque si prestava alla preparazione di un polpettone.
Non penso di essere stato il solo ad  imbrattare decine di pagine sul tema.
Io sulle altre tre prove ho ricevuto altrettante inidoneità.
Dunque, non proprio un genio.

Da: Vigile urbano 16/06/2014 06:39:27
Io 28 pagine non saprei scrivere nemmeno sulla mamma o sull Inter . Non so cone facciate. Per me studiate in ufficio e scrivete in continuazione atti amministrativi o pareri legali tutti i santi giorni.
Diversamente se doveste scrivere solo il giorno del concorso ogni 4 anni come me o come funzionari operativi , non andreste oltre le 5 facciate, già troppe

Da: Per il vigile 16/06/2014 08:01:53
Studi anche per il concorso corte dei conti? Io al
Massimo ho scritto 9 facciate

Da: Eiffel16/06/2014 08:13:29
Io, purtroppo o per fortuna, posseggo proprio la concisione come tratto caratterizzante la mia scrittura. Quindi non riuscirei mai a scrivere un elaborato lungo. Se la lunghezza è un prerequisito, allora sto buttando una marea di soldi per la preparazione.

Da: Uolter...16/06/2014 09:03:39
La sintesi è.

Da: Sails 16/06/2014 09:06:43
La concisione é un ottima dote se non limita i contenuti...

Da: zorro1 16/06/2014 09:09:41
Ripeto la logorrea era in quel caso giustificata dal tema, che concentrava in verità ben tre tracce in una (c'era anche un rifermento ai fondi perequativi ex art. 118 cost. ed al finanziamento dei livelli essenziali, se non ricordo male)

Da: zorro1 16/06/2014 09:10:32
Ho lo sdoppiamento della personalità, scusate.

Da: Scusami doc  16/06/2014 09:32:07
Per abolite stars: ritenta, chissà, sarai meno sfigato ;-)

Da: Per Eiffel da Punto16/06/2014 10:31:41
che corso segui?
Come ti stai preparando

Da: zorro1 16/06/2014 10:46:27
Per scusami doc

Vai sul sito di wikipedia e cerca il significato di troll:

Da: mirco16/06/2014 10:55:14
il limite delle tre prove in magistratura ordinaria serve a difendere la casta. Molte persone che non valgono un fico secco hanno superato questo concorso. Il limite delle tre prove è un'offesa per chi studia seriamente e per chi non ha santi in paradiso: tutta l'Italia è corrotta, credetemi.

Da: abolite i tars16/06/2014 11:04:40
Per scusami doc

Motivazioni dei troll[modifica | modifica sorgente]


Secondo vari studi, sebbene comportamenti di disturbo siano riscontrabili anche nelle normali relazioni interpersonali, un ruolo chiave che spinge ad agire come troll nelle comunità virtuali è la sensazione di anonimato che molti utenti percepiscono durante la navigazione su internet.[9]

Poiché la definizione stessa di troll non è condivisa, cosa spinga un utente ad agire come tale è oggetto di dibattito. Alcune motivazioni:

Ricerca di attenzione: dominare la discussione incitando l'astio e dirottando efficacemente l'attenzione verso di sé.
Divertimento o satira: irridere chi si infervora seriamente e perde tempo per le parole volutamente provocatorie di un totale sconosciuto, provocando grandi discussioni con poca fatica.
Disagio personale: reazione a situazioni di disagio familiare, scolastico, finanziario o relazionale; per esempio combattendo sentimenti di inferiorità attraverso l'esperienza di controllare un ambiente.
Ragioni economiche: sfruttare la figura dei troll come mezzo di marketing per attrarre utenti e discussioni in una comunità o far parlare di sé.
Modificare l'opinione: ostentare opinioni estreme per fare in modo che le proprie vere opinioni, poi, sembrino moderate, e convincere quindi un gruppo di utenti a seguirle.
Combattere il conformismo: rompere la chiusura e il conformismo del gruppo agendo con una "terapia d'urto".
Attaccare un utente o un gruppo: agire personalmente contro un soggetto o gruppo di soggetti per ripicca, gelosia, non condivisione di idee o altra ragione.
Diminuire il rapporto segnale/rumore: diluire i messaggi informativi in un fiume di messaggi inutili, per far perdere interesse e utilità al gruppo o all'argomento discusso.
Verificare la robustezza di un sistema: violare le regole e i termini d'uso per controllare se e come gli amministratori/moderatori prendono contromisure.
Ricerca sociologica: studiare il fenomeno per ragioni di ricerca sociologico/scientifica.

Da: abolite i tars16/06/2014 11:05:56
Per scusami doc

La soluzione più comune alle azioni del troll è ignorare le provocazioni, resistendo alla tentazione di rispondere. Inizialmente, in genere, il troll non parte esagerando nel suo lavoro perché se riuscisse a creare problemi senza far capire che è lì solo per disturbare, avrebbe raggiunto il suo scopo e potrebbe continuare tranquillamente senza che magari si sospetti chi è in realtà. Quando invece viene ignorato chiaramente si innervosisce perché vede che non riesce a mettere in atto il suo piano: allora solitamente inizia a produrre messaggi sempre più offensivi pensando che più la provocazione è grande e maggiore sarà la possibilità di creare disordini, e quindi cerca di fare sempre peggio fin dove può spingersi, per ottenere le tanto sperate reazioni; ma a quel punto, l'entità stessa delle provocazioni risulta palese e si capisce che non è un utente che pone normali domande o vuole discutere, e viene scoperto. Se non è astuto o esperto, durante le provocazioni può scadere facilmente anche nel grottesco, perché si trova davanti al problema di dover aumentare forzatamente l'intensità della contesa, ma di non essere capace a spacciarla per veritiera. E se alla fine viene sconfitto, finisce per abbandonare il gruppo.

Se il sistema lo permette, si possono inoltre applicare filtri che rendono invisibili al resto della comunità i messaggi inviati dagli utenti segnalati al sistema come disturbatori (per esempio i killfile nel caso dei newsgroup, o le "black list").

Altra soluzione, specie se la discussione sta degenerando, è sfruttare le capacità degli utenti moderatori che pacatamente cercano di riappacificare gli animi.

Poiché esistono diversi motivi che portano ad assumere il comportamento tipico di un troll, alcuni non in malafede, attribuire ad un utente l'etichetta di troll può generare ulteriori tensioni.

La letteratura sulla risoluzione dei conflitti in sociologia, suggerisce infatti che indicare una persona come un disturbatore non sempre aiuti a far cessare i comportamenti indesiderati. Una persona allontanata da un gruppo sociale, può infatti assumere il ruolo di antagonista e cercare di disturbare o far arrabbiare ulteriormente i membri del gruppo. L'etichetta di "troll" può quindi perpetuare o aggravare il comportamento del disturbatore.

Nel caso di forum non moderati, si possono presentare troll che disturbano la conversazione con ragionamenti pseudo-realistici usando una terminologia sofisticata che mette in ombra chi sostiene i giusti principi creando ovvie reazioni ed esasperando gli animi. In primo luogo non bisogna lasciarsi coinvolgere nel turpiloquio e bisogna mantenere la calma. La contromisura consiste nell'indicare tranquillamente la persona come troll, nel farla esprimere su concetti o principi di validità universale e quindi di isolarlo evidenziando questo comportamento da troll quale è. Se non si identifica il troll, e si rinunzia alla conversazione, lo stesso ha raggiunto il suo obiettivo di annullare la libertà di espressione.[

Da: abolite i tars16/06/2014 11:07:15
Per scusami doc

Sei sociologicamente un troll!
Curati

Da: Vigile urbano 16/06/2014 11:36:57
Scrivete troppo lungo snche qui sopra!!  Ce credo che arti ste. 28 pagine

Da: abolite i tars16/06/2014 17:06:38
era un copia e incolla da wikipedia.

Da: EG16/06/2014 23:13:27
Quante cose si imparano su questo forum!

Da: EG  x Uolter17/06/2014 00:25:13
Stand still anche per il cottimo fiduciario.
Sicuramente tu eri già aggiornato ma io ero ferma a qualche anno addietro, quando c'erano sentenze di segno diverso: ora vedo che c' è unanimità. La sola eccezione, quando  il cottimo fiduciario sia  assegnato senza nemmeno una parvenza di confronto concorrenziale. Ma, almeno noi, quanto meno una lettera a 3-5 (il numero dipende dall'importo dei lavori)  interlocutori per esortare la manifestazione di interesse la inviamo sempre, anche per lavori di importo minimo: e tutti i regolamenti comunali che conosco sono, prudentemente, così conformati.

Così, trovandoci eccepito da un "manifestatore di interesse" la necessità di rispettare il termine dilatorio per la stipulazione del contratto, non potremo avviare i lavori nel termine imposto dalla concessione di un  - per fortuna piccolo - finanziamento della Comunità Montana, che perderemo.

MORALE: la gravità della crisi economica si misura anche dall'accentuata conflittualità tra operatori. Non dispongo di dati statistici, ma il Presidente di una  sezione del TAR di Milano mi confermava l'impressione che i ricorsi in tema di appalti siano in crescendo, e di tanto: un tempo era diverso, forse  perché si preferiva non "inimicarsi" per il futuro l'amministrazione aggiudicatrice (anche perché si contava  sulla possibilità di "tamponare" conseguendo nell'immediato  appalti anche altrove). Oggi, invece, anche su affidamenti di valore contenuto ci rende conto che un'impresa gioca le sue chances di sopravvivenza, e snuda i denti.

In questo caso, chi ha sollevato il problema dello stend still non ha alcuna aspettativa di aggiudicarsi il cottimo: né di diritto né di fatto, dato che, perso il finanziamento, chissà quando faremo il lavoro. Sì, si potrebbe  dire che in tal caso dovremmo rifare la procedura di affidamento e che quindi gli si rinnoverebbe una qualche possibilità, ma evidentemente è molto aleatoria.
Gli basta, evidentemente, creare adesso difficoltà ad un suo concorrente sullo stesso territorio: mors tua, vita mea.




Da: EG   x Quattrocodici 17/06/2014 01:44:11
GRAZIE! E' che io spero che chi  di noi diventasse referendario TAR vorrà aver presente che il diritto amministrativo non è un'esercitazione teorica, un sistema in sé autocompiacentesi: è carne e sangue x gli amministrati ed è doloroso "somministrarlo".

Da: Vigile urbano 17/06/2014 07:27:35
Bravo!!! Carne e sangue viva che io macellò ogni giorno sulla strada, non comodamente ad una scrivania al fresco con aria condizionata a scrivere atti, ricorsi e pareri che poi mi serviranno per il concorso!!!

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