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Preparazione al concorso referendario TAR
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Da: ste26/06/2014 19:43:49
si, infatti la multiproprietà è una cosa abbastanza sui generis e un argomento sul quale pascolano le tesi più disparate e disperanti; magari infilarla così, di sguincio ed in limine in sede di prospettazione generale sulle particolarità di genere relative alle proprietà, ma pare di più che il centro dell'argomento fosse non il trust in quanto tale (che pure per qualche ratifica di trattato - mi pare - ha ingresso nell'ordinamento se non quanto a tipizzazione quanto meno a trascivibilità), ma quale strumento che elettivamente permette l'interferenza proprietà/disposizione fiduciaria/circolazione del bene e dunque del diritto. Peraltro, non è che l'art. 2645 ter c.c., norma abbastanza generica ed aperta, richieda espressamente la costituzione di un trust, anzi... Fare o richiedere  un trust in protezione di disabilità, prima ratio della norma, sarebbe oltremodo penalizzante. Per rientrare nella previsione e quindi nella protezione fornita dalla trascrizione e relativa opponibilità, basta uno strumento più snello, appunto un negozio di tipo obbligatorio che si trasrive e si oppone a terzi: ottenendo il duplice effetto della deroga all'art. 2740 con la separazione del patrimonio, nonché della deroga alla nota norma secondo cui il negozio ha forza di legge... "tra le parti": qui appunto ha, diciamo, forza di legge oltre le parti, erga omnes, nella sostanza... Questo il grosso della questione :-)  - Pure interessante, anche se non nuovo, come dicono, la questione del reimpiego rispetto a riciclaggio e ricettazione; peccato non siano riusciti ad introdurre, ancora, il cd autoriciclaggio, che costituisce o costituirebbe una deroga e comunque un norma in rapporto di specialità rispetto alle ipotesi base, per le quali se è l'autore del reato "madre" a porre in essere le condotte del reato "figlio", si tratterebbe di post factum non punibile; non perlomeno a quel titolo: cioè il ladro che vende non ricetta e non ricicla ecc.
PS EG, dici bene, ancora, aspettare il commenti alla Plenaria di cui sopra... Solo che, visto che la fanno, la Plenaria, non potrebbero farla a prova di esegesi postuma, chiarificatrice di suo? Sob ! :-) Buon proseguimento a te, sei forte sui contratti pubblici :-)

Da: ada19626/06/2014 20:20:11
un video eccezionale---->
https://www.youtube.com/watch?v=Qwg2smrBK5Y

Da: Gelsomina26/06/2014 21:46:38
Vi ho letti e visto che Eg chiedeva ... (Grazie eg e grazie per ap, magari domani me la fanno usare!)

Il concorso e' una prova di resistenza. Il primo giorno mi sono sentita ad auschiwitz, con tutto il rispetto per le vittime. Poi ti abitui. E scrivi alienandoti.

Civile una gran figata, penale...ho ragionato con logica e spero bene, e adesso magari ripasso amministrativo. A prove concluse vi dico del tema di civile (un sacco di istituti codicistici e non solo trust)  e lascio ad aboliti i tars commentare l'amministrativo!

Smack.

Da: EG 27/06/2014 01:08:21
Ste, grazie x l'inquadramento del problema. Ogni tanto mi capita di ridirlo: facilita  lavorare non da "funzionario operativo" o da "vigile urbano" ma solo sui temi che le esigenze del lavoro ti propongono.

Non posso non essere aggiornata sui contratti pubblici o sulle procedure di
evidenza pubblica. O sull'urbanistica che qui nel forum a nessuno piace ma che è la maggior fonte di tensione x un comune.

Però x il concorso serve una prospettiva sistematica che l'affanno quotidiano non consente. E bada che io sono davvero fortunata, perché  il mio obiettivo PEG è da diversi anni la formazione giuridica del ns personale, che abbiamo esteso ai Comuni del circondario e che comprende corsi accreditati anche dagli ordini professionali :  e quindi è vero che ho l'occasione di aggiornarmi e di studiare coniugando le mie esigenze  con i doveri di ufficio. Tante volte comunico al forum novità  o commenti semplicemente copiando e incollando qui le e mail di aggiornamento che ho predisposto x i  ns uffici .

Però la preparazione necessaria x il concorso ha ben altro respiro. 

Per non parlare del civile, con il quale non ho alcuna dimestichezza al di là degli incontri occasionali che x ragioni di servizio sono assai esigui. Le poche cause che ho trattato le ho vinte sul difetto di giurisdizione (ma guarda un po').
Per il resto, affronto il relativo manuale con il metus del selvaggio di fronte ad un mistero cosmico.

Questa è proprio la prova che temo di più. Ma sai che mi sono appositamente cimentata con gli elaborati previsti dal corso che seguo perché mi sono accorta di non possedere nemmeno il linguaggio specifico della materia?
  

Da: hugo vite americana 27/06/2014 12:13:24
www.atenaltaformazione.it

Corso Corradino online e dal vivo

Da: lupin III27/06/2014 15:47:23
Dalla discussione dedicata, pare che oggi al concorso in magistratura sia stata assegnata la seguente traccia: avvilimento frazionato e concorrenza.
Se è confermata, ritengo sia argomento molto ostico per la platea, poiché di nicchia e settoriale, in cui assume rilievo un intervento della CGE.
In sostanza, una traccia "bastarda", che darà una seria sfoltita ai partecipanti.

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Da: lupin III27/06/2014 15:52:05
ovviamente è "avvalimento" ma la scrittura T9 e' infida...

Da: ste27/06/2014 16:06:56
Eg, quello che fai ti permette di avere solide basi per la parte più consistente della prova (amm. sostanziale ed atto), ed è già un bel vantaggio. Sommessamente (come si usa dire) ti suggerirei, visto che appunto hai già un consistente fondo di preparazione in amministrativo, di pensare di distribuire il tempo e le energie sulle restanti materie, con quella consapevolezza. Qui spesso si leggono contributi pregevoli, tra i quali di certo i tuoi, ma talvolta affiora come il tentativo di voler ricostruire o ripercorrere ogni singola questione nelle sue più molteplici varianti, variabili e sfaccettature, spesso giurisprudenziali, che non hanno fine e spesso neanche capo né coda, dovute come sono sia alla farraginosità delle norme, sia allo spirito creativo (per non dire altro) degli estensori. Alla fine sarebbero solo opinioni tra le altre, se non fosse che c'è un timbro sotto PQM... Quindi si rischia, nell'inseguire il particolare, di perdere di vista il generale, l'inquadramento nella (diciamo) macrocategoria, se esiste (quanto meno a livello di principio appena un po' più sovraordinato). E questo non è riferito a te in particolare, ci mancherebbe, ma è il complessivo rumore di fondo che riesce a percepire un lettore medio ma interessato a certi  (interessanti) discorsi.
Pure per quanto riguarda civile credo che il metodo più fruttuoso sia trovare (almeno) una norma e riflettere su quella norma (se norme con un minimo di sistematicità, ancora  meglio), senza cadere nella trappola di voler rendere conto su ogni argomento (possibile) della infinitezza delle possibili variabili e variazioni sul tema. Per quanto può servire, e senza voler nulla togliere sul punto alla dottrina pubblicistica, forse le più amene digressioni capita di leggerle tra i civilisti ed a normativa abbastanza invariata (o non comunque altrettanto afflitta dai borbottii continui del mondo "amministrativo" e dintorni).
Quindi non perdere di vista i principi di fondo (in civile) e per il resto l'argomentare giuridico, il lessico insomma, è abbastanza  comune: non troppo differente da quello che usi per il resto. E se riesci studia con leggerezza, che in genere aiuta.
Pare, infine, che nel concorso per m. o. sia uscito avvalimento frazionato e concorrenza o qualcosa del genere; pare... Insomma contratti, il tuo terreno: li avresti massacrati :-)
(E comunque l'urbanistica in sé non sarebbe male, se non fosse, pure, che ogni Comune si fa la sua "legge", col PRG: spesso una vera... "tragggedddia"... o, meglio sarebbe,  una commedia :-)

Animo e buone cose

Da: EG27/06/2014 16:29:11
Grazie grazie grazie! L'incoraggiamento è un tocca sana!

Sì, Corte di Giustizia delle Comunità Europee, quinta sezione, 10 ottobre 2013, causa C-94/2012 , nonché Consiglio di Stato, sezione quinta, 9 dicembre 2013, n. 5874.

L'Italia era stata parecchie volte ripresa dalla UE per le sue norme "diffidenti" verso l'istituto: il ns legislatore temeva che attraverso l'avvalimento fossero facilitate le imprese mafiose ad accedere agli appalti pubblici.

Comunque, prendiamo tutti nota che le due prove di civile e di amministrativo implicano conoscenza del diritto comunitario.

Da: ste27/06/2014 18:15:28
si, infatti, la domanda da farsi preliminarmente dovrebbe essere: l'avvalimento fa bene alla concorrenza? E' considerato buono rispetto alla concorrenza? E la concorrenza, da dove spunta? Per forza di cose dal diritto comunitario; e questo per forza di cose deve essere tenuto presente.
Dopo di che, perché fa bene, se fa bene? All'ingrosso, perché permette di riunire e sommare delle forze per uno scopo... (per quanto non è che le perplessità nazionali fossero poi campate tanto per aria...). Quindi è necessario arrivare sui contratti pubblici, e del resto mi pare che qualcosa sui requisiti soggettivi dei partecipanti  in passato fosse stata a quei fini  proposta. (Del resto perché no? Perché non porsi il problema di chi vuol fare cosa? Non è che tutti possono fare tutto, in via di principio.  E poi e dunque, se vuoi farlo, sarai capace di farlo? Cioé capacità economiche; finanziarie; operative; requisiti strettamente soggettivi di onorabilità, per lo meno intesi come assenza di cause interdittive quali sanzioni accessorie per illeciti assortititi ecc ecc).
Ed ancora, quanto meno, oltre quello che si ricava dalla stretta normativa, affinità e differenze con figure confinanti: come e perché si differenzia dalle ATI e simili; dal sub appalto, volendo e senza esagerare, ove quello fosse mai consentito. E cosa comporta in termini di responsabilità: tra le parti e verso la committente; chi risponde e come nei confronti di quest'ultima; chi comunque garantisce cosa...?
Insomma cose del genere, forse... Più o meno :-). "Speremo"..., altrimenti è l'arteriosclerosi che avanza :-)
(E di sicuro dal diritto comunitario nell'ambito delle fonti non si scappa, non più, o quasi più. Pure per quanto riguarda tributario, temo, tra tributi armonizzati e non. Argomento sempre interessante, al riguardo, tra civile - per quanto dicevi su civile - e tributario, quindi pertinente al caso, ed al tuo cimento,  è il rapporto tra negozio "in frode" che si "reputa" nullo, e collegamento negoziale a fini di elusione, che pure sarebbe in frode, da reputarsi dunque anch'esso come sopra, ma che invece... viene, per lo più, considerato inefficace, cioè non opponibile alla PA procedente... Ho letto in passato un pistolotto sull'argomento di un Tizio di cui non ricordo il nome, che dopo carriolate di pagine su pagine con grandine di sentenze, non mi diceva una parola definitiva; non mi aggiungeva molto, come ricordo da conservare... Sai com'è: gli uomini semplici hanno bisogno di certezze, non di emicranie).
:-)

Da: mirco27/06/2014 18:35:00
la traccia di amministrativo era abbastanza ostica, anche perché sui manuali, anche in quelli più importanti, si trova soltanto una mera esposizione dei principi generali: una traccia dunque da ricostruire, partendo dalle definizioni degli istituti(avvvalimento, ati, etc), dalla tutela della concorrenza e dalla compatibilità di siffatta figura con la concorrenza, dai requisiti soggettivi delle imprese partecipanti, per finire poi al profilo attinente alla responsabilità nei confronti della stazione appaltante.   
Comunque, da quello che dicono, al concorso ci sono state diverse irregolarità, per cui la volontà di tutti, pare sia quella di annullarlo. Ci credo poco che venga annullato, anche perché negli ultimi anni, hanno dovuto falsificare tutto per fare entrare anche gli asini. In ogni caso, piuttosto di invalidare la procedura concorsuale, L'Italia ha bisogno di una vera e propria riforma della giustizia, che interessi anche il reclutamento dei magistrati. Complimenti, perché vi trovo abbastanza preparati in questo forum.    

Da: lupin III27/06/2014 20:18:36
L'Adunanza Plenaria n. 15/2014, est. Caringella, compone il contrasto circa l'estensibilita' o meno delle c.d. astraintes -di cui all'art. 114, comma 4, lett. e), c.p.a.- anche all'ottemperanza di sentenze aventi ad oggetto il pagamento di una somma di denaro, aderendo alla tesi estensiva.

Da: EG27/06/2014 22:50:59
Grazie, lupin III !

Tento uno dei miei sunti (lo so che vi affliggo spesso con la mia ansia "massimatoria", ma lo faccio indipendentemente dal forum: è il mio metodo per ricordarmi delle sentenze che leggo).

Pena privata o sanzione civile indiretta, al di fuori della logica ripristinatoria (cui può aggiungersi).

Interessante la ricognizione  di diritto comparato: anche negli ordinamenti francese, tedesco ed inglese  le astreintes operano come strumento di coazione all'adempimento delle pronunce giurisdizionali.
Analisi delle differenze rispetto all'istituto ex 614 bis c.p.c. , cui si individua una portata applicativa meno ampia: il CPA  non riproduce "il limite della riferibilità del meccanismo al solo caso di inadempimento degli obblighi  aventi ad oggetto un non fare o un fare infungibile": da qui l'applicabilità delle astreintes nell'ambito del giudizio di ottemperanza di un titolo giudiziario avente ad oggetto somme di denaro.

Bhe, questa quanto meno non dà adito a dubbi sulla portata del principio affermato. O forse sono io che mi sono ormai mitridatizzata rispetto ai percorsi argomentativi dell'estensore?

Da: EG   x ste27/06/2014 23:22:48
L'argomento si declina  in infinite varianti quando lo devi - sempre più spesso! - risolvere in sede di gara per decidere a chi chiedere i requisiti morali, chi devi espellere etc.

C'è un bell'articolo sui rapporti avvalimento-ATI-subappalto sul sito dell'AVCP (va però tenuto presente che è precedente alla dichiarazione di anticomunitarietà delle ns limitazioni).

http://www.avcp.it/portal/public/classic/home/_RisultatoRicerca?id=3f3417530a7780a5012f34782b7113cf.

Vedremo che cosa ne sarà dell' AVCP. Quello che è certo, è che è un referente davvero importante per le stazioni appaltanti anche sotto il profilo della pareristica.

Io  uso spesso le sezioni di aggiornamento sulla giurisprudenza, tematiche. Mi sono state preziose, ad es.,  su di un problema di in house e di definizione del concetto comunitario di sovvenzione (il ricorrente proponeva un'applicazione estensiva delle limitazioni delle in house)  .

Uso anche molto il sito - che già ho avuto occasione di indicare al forum - "dirittodeiservizipubblici", splendida e gratuita risorsa!

Però si è sempre in affanno, timorosi di non aver visto l'ultima sentenza o di non aver capito le tendenze in corso.



Da: ste28/06/2014 00:02:58
ecco appunto, è proprio quel timore che non si dovrebbe avere, ce ne sarà sempre una dopo quell'ultima, che diventerà a sua volta penultima rispetto ad una ancora più ultima...
Le tendenze invece... Magari si consolidassero... Ma a loro volta sono, di frequente, tendenze di correnti, più che di libero pensiero; che pure già non andrebbe troppo bene, visto che applichiamo norme; o almeno ci proviamo; e visto che le norme non sono, non dovrebbero essere, sentimenti, o peggio; per cui ciascuno si aggiusta alla bisogna, sua, e secondo i suoi contingenti bisogni.
Non averli dunque questi timori: non sono una buona compagnia. Non si può sapere tutto e tutto ricordare. Provare a ricostruire con i propri mezzi ed i propri ricordi, quelli acquisiti e sedimentati, si. Pure perché nella prova in cui ti cimenterai, ed in prove simili, non si hanno a disposizione quei bei repertori di sentenze che tutti abbiamo o abbiamo usato, per scrivere atti, ricorsi, sentenze.
Per quanto riguarda l'AVCP, magari vigila poco e poco vigilava, pure se forniva utili e illuminati pareri. Però nasce come controllore, e se fa meglio il consulente del controllore qualcosa non quadra. Tanto che, pare, la chiudono. Amen. (Cosa del resto ci faccia o facesse là dentro un ex giornalista non si capisce bene- v. organigramma: mutatis mutandis, allora, anche suona da reparto lingerie, vagamente, vorrei la diserzione del tg1, tanto per svagarmi e nel rispetto della proprietà transitiva... :-) Capisci che se mettono un dermatologo a capo della autorità sulla privatezza/privacy - v. organigramma - tutto deve poter succedere... E' una allegra confusione, il Kaos come entità matematica ca va sans dire, che ora va di moda).
Stai lieta e non avere timori; ci sarai tu, la tua penna, i codici e fogli da riempire se vorrai. E solo su di te, in quel caso, potrai contare; sui tuoi ricordi. Meglio prepararsi senza timori  :-)

Da: Gelsomina28/06/2014 00:44:04
Lupis, gli astraintes non so proprio cosa siano, meno male che oggi la prova parlava di selezione, avvilimento e concorrenza! (L'ho trovato tema fattibile e intelligente, e avevo letto commenti sulla sentenza corte giustizia, seppur subito dopo la sua uscita, su qualche 'informario' giuridico online)

Per quanto poco interessante, avevo promesso di parlarvi del mio tema di civile (proprietà temporanea e vincoli fiduciari), ne riproduco la struttura:

- intro su diritto di proprietà e diritti reali brevissima. Focus su perpetuità del diritto proclamata ma non rispettata neanche nel codice. Passaggio costituzione: nessun divieto alla proprietà temporanea.

-Ipotesi di proprietà temporanea nel codice: fedecomessso, donazione reversibile, diritto di opzione (opzioni put and call), condizione risolutiva (con accenno a liceità in relazione a patto commissorio di contratto di vendita a scopo di garanzia con condizione risolutiva), vendita con patto di riscatto.

(Alla multiproprietà non ho pensato, ma sarebbe stato bello e coerente parlarne! Come pure si poteva fare cenno a riporto e lease back)

- frasetta di connessione: La proprietà temporanea si costituisce anche con la 'fiducia', e provo ad argomentare:
- Negozio fiduciario, inquadramento, finalità applicative, impossibilità di opporre ai terzi, azioni a tutela, mandato senza rappresentanza, differenza con simulazione (per prova e interposizione fittizia e reale)
- negozi fiduciari tipizzati e opponibili si terzi: sicav, SGR, servizi di gestione nel tuf (per dire che la fiducia e la proprietà temporanea sono già riconosciute dal legislatore)
- il negozio fiduciario per eccellenza: il trust, nozione (ricostruita grazie alla convenzione aija riportata dal mio fantastico codice da 20 euro). Inquadramento come istituto di diritto internazionale privato, cui non è applicabile la legge italiana perché l'istituto nella sostanza in italia non è' regolamentato, art. 6-7 (a memoria) della convenzione aija.
- Trust interno:perché per me non è configurabile, ma cenni a aperture di giurisprudenza e dottrina. Trascrittibilita? Propongo tre opzioni: no, si (tramite il 2645, mio preferito), 2645 ter (immagino gazzoni o Castronovo abbiano scritto tanto e altro sul tema, ma al concorso hai solo la tua testa e io non ho osato controllare, non ancora).
- critico la ricostruzione del 2645 ter come quella norma sostanziale sul trust tanto ricercata. I due istituti non coincidono, pur condividendo molti aspetti. Illustro differenze. Dico che il legislatore ha perso una buona occasione per disciplinare il trust (e ha sbagliato la collocazione della norma).

Chiudo dicendo che il diritto si evolve, che la proprietà e la fiducia, istituti stravecchi vivono nuova giovinezza e sono in fermento. Nessuno impedisce di sdoganare la proprietà temporanea, si fa più fatica a riconoscere i vincoli fiduciari neutri (come il trust) per via di tutela dei creditori e garanzia patrimoniale (e si, anche solito numerus clausus dei diritti reali)...ma bilanciando i contrapposti interessi, forse... Mi rimetto al legislatore e ringrazio prassi e dottrina per essere tanto solerti sul tema!

Stanca e ancora adrenalinica nonostante cena romana, vi auguro una buona notte.

EG: per rafforzarti di civile, se posso permettermi, torna alla lettura del codice (puro), e leggi un buon manuale (io sono tra le fan di gazzoni, diluito con un po' di torrente o trimarchi  per rilassarsi, più',ma solo eventuale, uno spruzzo di roppo e di bianca su argomenti specifici). E' uscito nuovo manuale di bianca, non lo conosco, ma forse potrebbe essere buon compagno di viaggio.  Le troppe dispense e sentenze confondono, ma servono per capire di cosa si parla. Ma per questo va bene anche una rivista. Se ti piace amministrativo, non può che piacerti anche civile! (Ma sono di parte).

Io intanto, cerco ancora il 'mio' manuale di amministrativo. Prima o poi ne troverò uno che mi appassiona. Accetto suggerimenti.

Da: EG 28/06/2014 01:31:28
Sigh! Rispetto al concorso hai certo ragione. Sono le ansie sul lavoro - attuale - che non possono sedarsi, nel quadro che così bene descrivi. Gli uffici tecnici sono terrorizzati e io faccio in modo di mantenerne alta l'allerta nei corsi che tengo sulle responsabilità, il canone della proporzionalità, gli oneri motivazionali da assolvere x accampare eventualmente la scusabilità dell'errore (altro tema interessantissimo potrebbe essere la resp precontrattuale).
Poi però, i RUP e i dirigenti come sopra adeguatamente responsabilizzati 'assano a me di assistere i provv con parere legale se non di redigerli. E se anche non lo fanno, mi offro io di aiutarli, perchè - già l'ho osservato - non si può pretendere che il RUP diplomato geometra gestisca l'applicazione diretta dei principi comunitari.
E poi c'è un altro aspetto verso cui orientare la barra dell'azione della PA, della "mia" PA che attualmente mi paga lo stipendio perché assista uffici e amministratori : ed è che la legalità formale è solo un minimum, è che l'obiettivo è quello di un'amministrazione di risultato, che ancora non sa dismettere l'arroganza dei poteri di supremazia x interpretare il ruolo di "partecipe alla giustizia".
Ogni tanto vi racconto cose buffe, come il lucidissimo matrimonio con la badante osteggiato dal figlio. Però ogni tanto rammento anche che io ora sono nella trincea di chi deve costruire i provvedimenti che i referendari del TAR dovranno giudicare.
Questo è x forza fonte di ansia. Al punto che spio persino le ordinanze di rimessione all'Ad Plen x attendere  con ansia un'indicazione "nomofilattica". E sai che cosa faccio quando accade? Giro aai "miei" uffici un' e-mail con una delle mie "massimucce" dicendo "d'ora in poi si fa così". Assumendomi così la responsabilità dei loro atti che si conformizzino all'indicazione.
Insomma, dal punto di vista di noi fanti in trincea il diritto amministrativo non è una questione accademica. Per non parlare del rapporto con i cittadini, perché è ovvio che un ufficio legale che voglia interpretare come accedente ad un ruolo di giustizia la propria amministrazione diventa referente quasi come fosse un difensore civico: una funzione cui la mia amministrazione mi incentiva ed anzi esige.
Qui siamo, noi soldatelli in trincea. Sperando che gli dei deputati a giudicarci - voi, futuri referendari - sappiano anche previamente indicarci le regole di azione.
Punto. Perché poi c'è l'altra cosa bellissima del diritto amministrativo che è cosa viva e di tutti noi. Che lo creiamo con ogni ns parere o provvedimento, o sentenza. Che siamo interpreti e protagonisti del diritto vivente. Ricordo ancora con commozione l'udienza di discussione di uno dei primi ricorsi sulla l. 47  dell'85. Noi avvocati ci rimettemmo agli atti, ma il Presidente del TAR ci esortò invece a discutere "perché, avvocati, la materia è nuova e vanno ragionati i precedenti da costruire". Ecco, in qs casi le ansie da provvedimento e i dubbi sui limiti della tua assicurazione professionale sono nuvole squarciate da raggi di sole, ascendendo i quali ti senti protagonista della costruzione del diritto vivente.

Da: EG x Gelsomina 28/06/2014 02:05:31
Ben ritrovata! Ci sei mancata. Che vada tutto bene: tu sei bravissima. Certo che l'impresa deve essere stata estenuante. Poi ci racconti.... Un abbraccio.

Da: Vigile urbano 28/06/2014 05:26:54
Ovviamente niente di quello che faccio nella vita lavorativa  è uscito al concorso in magistratura. E alle sei sono anche di turno. Per me è durissima gareggiare in queste condizioni. Altro che concorrenza!!!  Per rispettare la concorrenza e la par condicio tra candidati dovremmo fare tutti lo stesso lavoro e avere tutti lo stesso numero di ore al giorno a disposizione per lo studio. Non esistono geni, è solo allenamento alle questioni. Ovvio che chi le affronta ogni giorno a lavoro parte avvantaggiato

Da: Per il vigile 28/06/2014 06:52:47
Resisti, non demordere ... Hai consegnato?

Da: Per Gelsomina28/06/2014 08:51:54
Di amministrativo possiedo Caringella, Garofoli, Casetta, Giovagnoli, Galli, seppure solo il primo l'edizion e' del   2014.
Il manuale Caringelliano  è il mio  preferito.
L'ho acquistato a marzo di quest'anno e l'ho adotatto come  UNICO ed ESCLUSIVO manuale.
Per il resto sentenze ed articoli reperiti in rete.

Da: lupin III28/06/2014 08:52:45
Caro viglie urbano mi sembra che tu stia semplificando troppo.
Un magistrato ordinario che ogni giorno deve redigere sentenze civili ma non studia sui testi, perché, ad esempio, oberato dal ruolo, stai pur certo che non presenterà neanche domanda o se va a concorrere lo segano.
Voglio cioè dire che il lavoro e' comunque un limite con cui tutti devono convivere, e ciò vale anche per i professionisti del diritto.
Occorre quindi  studiare con metodo e costanza, e questo vale per tutti.
È ovvio che un magistrato ha già alle spalle uno studio di qualità, che gli ha consentito di vincere il concorso -e questa non e' una colpa-, ma se non continua ad applicarsi sui libri, il concorso al Tar non lo passa, perché li' non è sufficiente possedere il lessico giuridico, e' necessario, soprattutto, essere padroni degli istituti.
La differenza, in sostanza, sta nella forza di volontà e quindi nella forza di  ritagliarsi, ogni giorno, i maggiori spazi possibili da dedicare lo studio.
Resta fermo che, anche a queste condizioni, nessuno andrà a concorrere avendo in tasca certezze.

Da: Per gelsomina 28/06/2014 09:15:06
Su che testi hai studiato la proprietà temporanea? Hai seguito dei corsi?

Da: Vigile urbano 28/06/2014 10:08:01
Certo che ho consegnati. Non avrò mai più tempo di quello che ho adesso ed il lavoro mi impratichisce e mi allontana ogni giorno di più dalla teorica necessaria per superare un concorso del genere. Per cui è una parabola discendente

Da: ste28/06/2014 16:41:26
x gelsomina
hai scritto tanta roba e complimenti, ma se il quesito riguardava il rapporto tra proprietà temporanea e negozi fiduciari forse si riusciva anche a stare sul pezzo con meno fatica ed impegno, pure perché forse il possibile vero focus sta sulla trascrivibilità ed opponibilità delle disposizioni fiduciarie una volta che la proprietà scade per compimento del termine. Mentre comunque l'art. 2645 ter non è limitato al trust ed anzi nel prescinde nel senso che comprende altro, e si tratta di vedere se ci rientra quanto a trascrivibilità  anche il trust tra le possibili forme di disposizione fiduciaria, che hanno, quelle rilevanti, carattere obbligatorio. In modo che in sede di ricostruzione la relazione effettiva parrebbe tra disposizioni a contenuto reale e disposizioni a contenuto obbligatorio, dovendosi evidenziare, in tema di evoluzione dell'istituto della trascrizione, il percorso che porta a permettere prima la trascrizione dei cd "compromessi" (promesse obbligatorie di vendita per la tutela degli acquirenti di immobili cd su carta rispetto al fallimento dei costruttori), e quindi il resto, fondamentalmente in direzione della separazione dei patrimoni ed in deroga all'art. 2740 : si tratti di convenzioni matrimoniali, altre forme di protezione e quindi di destinazione in ambito familiare, nonché trust. Peraltro il trust si potrebbe costituire pure per fini egoistici, oltre che meritevoli di tutela  nel senso solidaristico o collettivo (con riguardo alle PP AA)  di cui all'art. 2645 ter. Si ricorderà a questo riguardo quanto si diceva a proposito di conflitto di interessi di noti personaggi pubblici e circa l'esigenza di renderlo in determinati casi obbligatorio: insomma un conto è il trust spontaneo per fini di solidarietà, sostegno, beneficenza, utilità sociale; altro è il trust spontaneo per fini elusivi (in frode) o per effettivo scrupolo di separazione dei patrimoni ed al fine di non far sorgere sospetti su certe attività che possono favorire chi è anche titolare di determinati cespiti (che so, il Governatore della Banca d' Italia con titoli delle società vigilate); altro sarebbe ancora il trust coatto/coattivo (obbligatorio), se fosse imposto dalla legge in casi di possibile conflitto (che so, se vuoi far il Presidente del Consiglio, mettiamo a caso, allora collochi titoli quotati e non in una bella "bilnd trust": c'era uno pure importante ma di scarsi studi  che lo declinava al femminile, IL trust: LA trus...).
Comunque la norma dell'art. 2645 ter è norma di apertura ulteriore rispetto alle strettoie dei limiti alla trascrivibilità di pattuizione obbligatorie, limiti che via via si allargano. Varrà la pena di ricordare che in passato c'era al riguardo una preclusione quasi ideologica, nel senso che si voleva preservare la facilità di circolazione degli immobili e delle terre: della "robba" in una ottica fondiaria. Poi qualcosa è cambiato nella considerazione della ricchezza (mobiliare) ed anche hanno trovato accoglimento istanze di protezione e di solidarietà che hanno una matrice evidentemente costituzionale... E chissà se  qualcuno ha lo spunto di introdurre l'argomento "fondazioni", visto che si parla di enti che perseguono fini meritevoli di tutela... (E se in fase di vendita graviamo un immobile di pregio con una  una sorta di modus prevedendo che i proventi delle locazioni vadano a vantaggio di una associazione riconosciuta che si occupa di ricerca sulle malattie rare...?).
In ogni caso, nell'insieme tanta roba davvero, molto bene, complimenti :)

Da: masturbazioni mantali28/06/2014 17:30:02
ma quante masturbazioni (!!!!) mentali scrivete e riportate.....esauritiiiiiii

parliamo di cose CONCRETE: concorso TAR??

Da: ste28/06/2014 17:58:55
imminente. Danno per certo, come titolo per civile, la "fenomenologia del punto nero e l'acne giovanile. Diagnosi, prognosi e trattamenti". Per amministrativo, le "nuove frontiere della peristalsi ed il torpore post prandiale".

Tranquillo, fonte riservata ma  sicura. Approfondisci gli argomenti da par tuo. Trattasi di questioni "mantali" (sic) e più che "CONCRETE".

Grati fin d'ora se vorrai partecipare le tue eventuali conclusioni. Oggidì c'è molto bisogno di concretezza come la tua.

:)

Da: Gelsomina28/06/2014 18:41:22
Per chi mi chiede da dove ho studiato la proprietà temporanea: non l'ho studiata. Ho avuto panico iniziale. Mi son chiesta cosa potesse essere. Ho aperto e sfogliato il codice per trovare degli appigli nella disciplina di proprietà e successioni. Alle quelle sui contratti c'ho pensato immediatamente.

Gazzoni cmq ne parla qui e li', trattando singoli istituti. Gazzoni for ever, anche su negozio fiduciario e 2645 ter. Spunti interessanti sulle nuove frontiere di proprietà in relazione ai contratti anche sul roppo (il contratto).

Il mio corso aveva parlato di negozi fiduciari, trust, simulazione. Ma ammetto che il tema mi aveva interessato già prima leggendo il solito gazzoni. Mi era sembrato un buon argomento per collegamenti e confronti tra istituti e avevo cercato di ragionarci, tornandoci di tanto in tanto per capirci un po' di più.

Per ste: ho parlato della trascrittibilita' di trust e del 2645 ter. Il 2645 ter l'ho letto anche io come un'apertura, ma per me è' norma redatta male per me. Sembra aperta ma consente poco. Comprende solo immobili e beni mobili non registrati e i loro frutti, e non ne posso disporre.

Parlare dei patrimoni separati 'altri' mi sembrava andare fuori tema, perdere il filo. Non si tratta di vincoli fiduciari, anche se costituiscono dei patrimoni separati, ma poteva offrire altra chiave di lettura.

Il 2740 in effetti e' l'unico vero limite all'apertura a schemi neutri sui patrimoni separati. Molto Interessante la tua osservazione su trascrizione (ovvero forme di pubblicità) delle obbligazioni. Risolverebbe un sacco di problemi in relazione alla garanzia dei creditori. Potrei io creditore esercitare la revocatoria o un sequestro conservativo? Si, come per un qs atto dispositivo...

Per chi mi consiglia il caringella. Vedrò. Io ho usato il suo compendio (integrandolo con garofali), mi ha aiutato tantissimo, ma a volte troppo stringato. Vedrò il manuale. Grazie!

Da: ste28/06/2014 19:40:57
hai anche fatto bene a fare un accenno al mercato mobiliare e questioni connesse (TUF), perché parlando di "proprietà temporanea" e vincoli fiduciari ci sta proprio bene ed appropriatamente, come pure potrebbe essere con riguardo a certi contratti di borsa (riporto ed eventualità di pegno sui titoli e simili, volendo). Non pare infatti contestabile che si tratti di un terreno nel quale pacificamente si realizzano gli istituti in questione. Le questioni maggiori, infatti,  sorgono una volta che le disposizioni fiduciarie incrociano, per così dire, le vicende immobiliari: questo era il senso di quello che cercavo di riportare più sopra con riguardo alla trascrizione ed annessi.
In ogni caso hai scritto tanto e bene sull'argomento, ed è già un buon punto di partenza. Quindi riposati un po', che te lo meriti. Poi quando avrai voglia e se ti va, metti  per sintesi qualcosa delle tue impressioni sul resto del programma, visto che partecipi (mi pare) anche a questo forum, che è più pacato di altri.
In materia di avvalimento, almeno un cenno all'avvalimento come figura organizzatoria residuale si potrebbe forse fare, per chiarezza, per dire che si tratta di cosa distinta da quello contrattuale; che ha un altro ambito (quello specificamente richiesto). Su penale si leggono le solite cose (ci voleva l'ultima sentenza; la mia è più fresca della tua; si ma la mia è a Km zero e senza conservanti), ma come dici tu ci si poteva comunque ragionare: non tanto e non solo sul concorso apparente, ma sul principio di specialità ed in relazione alla oggettività giuridica (differente e più complessa con riguardo all'impiego, visto che riguarda anche la protezione dell'ordinato e "concorrenziale" svolgersi delle attività economiche. Vedo poi che una giurisprudenza un po' più "cattiva" tende a configurare in concorso riciclaggio ed impiego, una volta che, in sostanza, ci siano sintomi e segnali di discontinuità tra le due condotte: cioè se prima ricicli e dopo, ma dopo, e con differente ed autonoma determinazione ti apri il supermarket, allora paghi i due reati perché il riciclaggio non è assorbito... Mah... Diventa un problema di prova... Mettiamo che la tesi meno forcaiola già  sosteneva che impiegando la somma già riciclata, il riciclaggio doveva comunque ritenersi assorbito ecc).
E con buona pace per la "concretezza" di cui sopra...
:)

Da: x STE28/06/2014 19:57:26
masturbazioni mentali e basta. lo hai fatto il concorso? se S^ ben per teche lo passi, se NO peggio per te e tormentati che io....
:-)

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