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CONCORSO DS: ORALI IN CAMPANIA
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Da: Nel caso del concorso campano26/12/2014 12:08:03
l'espressione "Aspettando Godot" colpisce nel segno. Infatti, è la perfetta e plastica rappresentazione di una strana situazione esistenziale creatasi in questo concorso, in cui il cambiamento  della propria posizione dato più volte artificiosamente per imminente non è mai finora accaduto e mai potrà avvenire, ma quello che maggiormente sorprende in questo caso è la contestuale ambivalenza che si riscontra nei diversi valori espressi dalle due opposte fazioni.
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Da: Il buonismo di cui parli26/12/2014 12:12:51
non sempre è buonismo ma spesso esprime modalità comportamentali investite da presunte apparenti convenzioni sociali del vivere civile e nascondono i sentimenti, qualche volta, più oscuri e perturbati dell'animo umano.
Finchè questo si limita a non nuocere alcuno è bene accetto. Se, però, dietro la facciata comportamentale si dovesse insediare il virus della zizzania, capace di procreare fastidi e conseguenze, sarebbe meglio da evitare, e comunque è bene sapersi "vaccinare".
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Da: La contrapposizione26/12/2014 12:26:49
Sicuramente è manifesta. Ma godot non arriva per conseguenza della contrapposizione, ma perchè o non esiste (e se esiste vive solo nell'immaginario collettivo) o non è mai partito.
Il merito, nel nostro caso, è Godot che concretamente si esprimerebbe in una graduatoria di "merito", appunto. Ma se gli uomini cesserebbero di essere uomini ed accetterebbero di essere numeri, il merito, che pur si potrebbe esprimere in un numero, sarebbe esterno al numero e non sarebbe, prevalentemente nel Godot che abbiamo aspettato e che c'è stato propinato. Ecco allora che Godot n' arrive pas. "Lui n'arrive pas"!

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Da: ahahahhhh26/12/2014 12:42:12
cessassero, gentile "la contrapposizione", gli uomini cessassero. Ricordi che lei è un uomo/donna di scuola
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Da: La contrapposizione26/12/2014 12:45:39
@ahahahhhh

Hai perfettamente ragione. Chiedo venia.
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Da: @ La contrapposizione26/12/2014 12:48:19
...ma se gli uomini cesserebbero..
  ahi ahi... CESSASSERO... fai attenzione ai congiuntivi!
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Da: La contrapposizione26/12/2014 12:50:40
Ti invito a fare alcuni aggiornamenti (ne hai bisogno ).
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Da: La contrapposizione26/12/2014 12:55:54
Per quieto vivere ho chiesto scusa. Però se insisti mi farai assumere un atteggiamento che poco si addice alla mia persona: Calma e accondiscendente.

Richiedo scusa per quello che molti ritengono sia un errore. Sostituisco l'esperssione .."Ma se gli uomini cesserebbero di essere uomini ed accetterebbero..." Con : Ma se gli uomini CESSASSERO di essere uomini ed accetterebbero..  (corretta per alcuni versi e scorrettissima per altri ).
Rispondi

Da: @ La contrapposizione26/12/2014 13:03:00
... ed ACCETTASSERO (direi)
Rispondi

Da: ops26/12/2014 13:04:10
poi dicono che sono stati bocciati ingiustamente... mah...
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Da: La contrapposizione26/12/2014 13:34:13
Ti sbagli. Come e da cosa ipotizzi INCONDIZIONATAMENTE una bocciatura ???

Piuttosto mi vien da domandarmi come mai tu sia stata /o promossa/o se mostri tali limiti (concettuali e conoscitivi) da far rabbrividire pure un viandante che si avvicina ai vostri problemi ?
Rispondi

Da: La contrapposizione26/12/2014 13:36:36
Ripeto ho chiesto scusa per quel che tu ritieni sia un errore. Non mi va di cominciare una discussione "accademica". Tu resti nei limiti del tuo sapere ed io mi tengo i miei !! O.K ?
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Da: E'' un errore26/12/2014 13:53:57
diamine!
Rispondi

Da: Per cominciare l''approfondimento26/12/2014 14:18:34
Voglio solo cominciare e non cotinuare...


Il DOPPIO CONDIZIONALE o BICONDIZIONALE ( « ) "se e solo se" esprime la nozione di condizione necessaria e sufficiente. Se l'antecedente è condizione sufficiente del conseguente, questo sarà condizione necessaria del primo. Due proposizioni si dicono materialmente equivalenti se e solo se hanno lo stesso valore di verità.

Un altro importante ruolo svolgono le parentesi, che individuano una gerarchia di operazioni verofunzionali (negazione-congiunzione, disgiunzione-implicazione)

L'alfabeto logico si può dividere in tre sottoalfabeti: l'alfabeto logico vero e proprio consiste nei cinque connettivi verofunzionali cioè non sono parole descrittive; l'alfabeto descrittivo consiste in un'infinità di variabili proposizionali, che stanno per proposizioni o enunciati che descrivono fatti del mondo; l'alfabeto ausiliario, semplicemente parentesi e virgole, che seguono una determinata gerarchia e non occorrono all'esterno della formula.

Altri simboli: … è uguale per definizione a … ( := ).

Una formula di un linguaggio proposizionale è una qualunque sequenza finita di simboli, si distinguono però formule ben formate e formule mal formate. Esistono precise regole di formazione per formulare formule ben formate, che ci mettono in grado di decidere se tali formule hanno senso o no. Per risolvere il problema si ricorre alla definizione per induzione sulla costruzione formale. Le definizioni induttive si usano per definire in modo finito un insieme con un numero infinito di elementi. Avremo così tre clausole:

(B) la base della definizione, in cui si specifica un certo gruppo finito di elementi appartenenti all'insieme

(P) il passo della definizione, in cui si specifica un numero finito di operazioni, che applicate agli elementi dell'insieme da definire, si ottengono ancora elementi di questo insieme

(C) è la conclusione o chiusura della definizione.

Le regole individuate consistono allora in numero finito di clausole con cui possiamo specificare una definizione induttiva di formula ben formata. Occorre ora introdurre le metavariabili, che stanno per formule del linguaggio formale (dunque sia variabili proposizionali che proposizioni composte verofunzionali), e sono indicate da lettere minuscole greche. Ora, avremo che

(B) ogni variabile proposizionale è una formula ben formata

(P) cinque clausole per cui se A e B sono formule ben formate, lo saranno anche le operazioni verofunzionali tra esse

(C) nient'altro tranne quando specificato in (B) e (P) è una formula ben formata.

Sono formule ben formate quindi tutte le variabili proposizionali che stanno per proposizioni semplici, e tutte le proposizioni composte che si ottengono mediante i cinque connettivi logici.

Il metodo delle tavole di verità (esempio di algoritmo matematico) è dovuto al Tractatus di Wittgenstein, ed oltre a darci le matrici dei connettivi logici è un vero e proprio sistema di calcolo logico effettivo. Con esso possiamo stabilire in modo meccanico la correttezza di tutti i ragionamenti deduttivi esprimibili nel linguaggio proposizionale.

Spesso i ragionamenti sono scritti tirando una riga sotto le premesse, oppure è usato il segno di asserzione di Frege ( ). Nel linguaggio formale un argomento è un insieme finito di formule ben formate, dette premesse, intervallate da virgole, seguite dal segno di asserzione, seguito da una formula ben formata detta conclusione.

Mediante le tavole di verità assegniamo il valore vero o falso a ciascuna delle proposizioni elementari, per ogni possibile combinazione di valori di verità. Se vi è anche solo un'assegnazione in cui tutte le premesse del ragionamento risultano vere ma la conclusione falsa, il ragionamento sarà senz'altro scorretto, dunque una fallacia.



Rispondi

Da: Non ci importa l''approfondimento26/12/2014 14:38:47
BASTA !!!!

Godot non viene perchè il merito : "Ma godot non arriva per conseguenza della contrapposizione, ma perchè o non esiste (e se esiste vive solo nell'immaginario collettivo) o non è mai partito.
Il merito, nel nostro caso, è Godot che concretamente si esprimerebbe in una graduatoria di "merito", appunto."

Il merito non può essere un numero, ma sta dentro la persona meritevole. La persona non accetta di essere numero.

Il concetto è espresso con moltissima chiarezza.

Basta con falsi problemi linguistici.
Rispondi

Da: mteacher 26/12/2014 16:35:01
Scendi il cane che lo piscio... Oppure scendimi il registro che lo firmo....
Rispondi

Da: @ mteacher26/12/2014 16:47:54
Cosa vuoi intendere con :"Oppure scendimi il registro che lo firmo" ????
Rispondi

Da: ahahahhhh26/12/2014 17:49:10
mteacher ironizza, giustamente )
Rispondi

Da: @  ahahahhhh26/12/2014 17:53:57
Non voglio prendere le difese di qualcuno, ma di certo credo che abbia ironizzato  rispetto alle tue osservazioni. Giustamente c'è da riflettere.
Confesso che pure a me il doppio condizionale non convince, ma non posso ignorare ed apprendere che qualche volta potrebbe essere correttamente usato. Questo secondo la grammatica italiana.
Ho preso la briga di leggere alcune grammatiche della lingua italiana. Fallo anche tu. Scoprirai qualche sorpresa, così come ho fatto io. Buono studio.
Rispondi

Da: ahahahhhh26/12/2014 17:56:02
tra l'altro, presumo, il gentile "la contrapposizione" voleva intendere "se gli uomini cessassero di essere uomini, accetterebbero.... ecc", in questo modo l'espressione risulta corretta dal punto di vista linguistico.
L'espressione del pensiero, mi permetto di suggerire, è importante. Chi parla o scrive male, pensa altrettanto male.
Siamo docenti.
Rispondi

Da: ahahahhhh26/12/2014 17:56:04
tra l'altro, presumo, il gentile "la contrapposizione" voleva intendere "se gli uomini cessassero di essere uomini, accetterebbero.... ecc", in questo modo l'espressione risulta corretta dal punto di vista linguistico.
L'espressione del pensiero, mi permetto di suggerire, è importante. Chi parla o scrive male, pensa altrettanto male.
Siamo docenti.
Rispondi

Da: ahahahhhh26/12/2014 17:58:55
"ho preso la briga"? "Scoprirai qualche sorpresa"? ma come scrivi?
Rispondi

Da: qualcuno si stapreparando a fare26/12/2014 18:17:47
La bella statuina.DS viziate e nulla facenti. : vergogna
Rispondi

Da: @ahahahhhh26/12/2014 19:44:22
Scusami se mi sono permesso. Ho capito troppo bene chi non sa scrivere e non vuole imparare.
Tempo fa su questo forum qualcuno aggrediva verbalmente qualche forumista per l'uso di talune espressioni (che non voglio ripetere) ritenendole errate e chiamava a sostegno L'Accademia Della Crusca". Il forumista aggredito tentava di sostenere la correttezza delle sue espressioni, ma invano. Qualche mese fa ho letto che "L'Accademia Della Crusca" su quelle espressioni si è dovuta pronunciare nel senso della correttezza("probabilmente dandosi un pizzicotto sulla pancia"). Con ciò voglio dire che la rigidità non è mai una qualità. Suppongo che quel  forumista abbia abbandonato il forum, oppure la sua presenza continua ad arricchire le persone mediamente preparate.
Rispondi

Da: @qualcuno si stapreparando a fare26/12/2014 19:45:50
A ben altre cose si devono preparare .
Rispondi

Da: certo certo certo26/12/2014 19:47:32
ma certo !!!!!!!!!!!
Rispondi

Da: Dovemmo essere vicinissimi26/12/2014 20:10:12
al cambiamento perchè l'indagine dovrà terminare a breve.
Rispondi

Da: certo certo certo26/12/2014 20:36:59
sicuri??????

Io invece penso che si estenderà ..... Il Popolo vuole colpevoli!!!!
Rispondi

Da: ahahahhhh26/12/2014 20:45:10
la rigidità non è una qualità senza dubbio. Volere sostenere a tutti i costi la correttezza di un linguaggio sgrammaticato e raffazzonato è indice di totale mancanza di senso critico verso il proprio operato, oltre ad incapacità nel riconoscere i propri errori.
Tutte caratteristiche che portano all'insuccesso, appunto, e al vittimismo, spostando le responsabilità su chi osserva ciò che è a tutti evidente. Vale sul forum, per il concorso perduto, per la vita...... chi ascolta gli altri oltre se stesso cresce un po' di più
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Da: Incendiate tutte le prove scritte26/12/2014 20:57:07
e i verbali delle prove orali. Insomma buttatelo nel w.c. questo concoso perche' questo e' l'unico posto in cui puo' stare senza destare alcuno scandalo, ma nel prossimo concorso verificate bene che i concorrenti conoscano almeno gli elementi essenziali della lingua italiana, perche questa e' una condizione inprescindibile per chi ha l'ambizione a svolgere il lavoro di DS.
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