Mininterno.net FORUM - Concorso dirigenti scolastici

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Concorso dirigenti scolastici - Preparazione agli SCRITTI
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Da: warrior 13/11/2011 15:47:12
grazie pony.sarebbe stata una tentazione partecipare e già questo concorso è un bell'impegno.
Rispondi

Da: pony 13/11/2011 15:49:14
Prego.
Comunque le prove di accertamento linguistico dovrebbero farel ogni tre anni.
Magari la prossima volta :-)
Rispondi

Da: nara838 13/11/2011 15:49:26
@francesca de .... grazie, non ci avevo pensato, solo che Nardone è carissimo!
ma ci conosciamo? siamo territorialmente vicine?
Rispondi

Da: pony 13/11/2011 15:50:06
Da DS, ovvio.
Rispondi

Da: form 13/11/2011 15:53:06
buon pomeriggio.
devo dire che state postando molti studi di caso ma io ancora non trovo la mia strada. Ho materiale vario. -Lo schema di Paolo68 mi sembra molto interessante. Perché non postiamo gli schemi per il case study che abbiamo?
Rispondi

Da: GHO 13/11/2011 15:54:56
.......lo schema di PAOLO68....DOVE??? GRAZIEE
Rispondi

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Da: warrior 13/11/2011 15:57:25
ah ah certo DS in the world
Rispondi

Da: verdesandra2 13/11/2011 15:59:57
da Tecnica della Scuola

Concorso dirigenti, le prime due sentenze non sorridono ai ricorrenti
di A.G.

Il Tar del Lazio non rileva vizi formali nel bando e non ritiene plausibile far svolgere a un docente le prove scritte senza aver superato la preselezione del 12 ottobre. Nei prossimi giorni attese quelle che decideranno il destino di migliaia di candidati esclusi.
Mentre le prime Regioni stanno rendendo pubbliche le date in cui si svolgeranno le due prove d'esame scritte del concorso per 2.386 dirigenti scolastici - prediligendo sinora il 14 e 15 dicembre, due dei giorni indicati dal Miur con la nota prot. n. 9008 - dai 'Tribunali amministrativi regionali' cominciano a giungere le prime sentenze sulle richieste poste da migliaia di ricorrenti che hanno intrapreso le vie legali contro l'organizzazione del concorso imposta dal Miur e, nella fase pre-selettiva, dal Formez.
Diciamo subito che si tratta solo di due ordinanze e che in entrambi i casi la risposta dei giudici che hanno esaminato gli incartamenti è stata negativa. Nel primo, di cui forniamo (qui a destra tra gli 'Approfondimenti') copia della sentenza emessa il 10 novembre e pubblicata ieri, si tratta del rifiuto - da parte del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Bis) - dell'annullamento del bando che un singolo insegnante, tramite il proprio avvocato, aveva chiesto di attuare con la "sospensione dell'efficacia, del d.d.g. del 13.07.11 recante il bando di concorso".
Nel secondo caso, di cui ancora però non è disponibile la copia della sentenza, emessa sempre il 10 novembre e pubblicata l'11, i giudici del Tar riuniti in Camera di Consiglio hanno rigettato la richiesta di ammissione alle prove bypassando l'esito delle preselettive. Ed è questo il quesito che nei prossimi giorni molti giudici dei vari Tar si ritroveranno ad esaminare.
Non possiamo di certo dire che si tratta di orientamenti indicativi: sappiamo bene che ogni ricorso ha un proprio destino, poiché quasi sempre i legali decidono di percorrere delle strade sulla base di ipotetici "vizi" o errori formali in cui sarebbero incappati i promotori della procedura (in questo caso del concorso). Dire, quindi, che queste ordinanze possano fare "giurisprudenza" sarebbe poco cauto. Confermano solo, questo sì, che per convincere i giudici del Tar servono motivazioni solide.
Rispondi

Da: francesca de 13/11/2011 16:01:47
@ nara
io abito in Umbria, il corso l'ha pagato la scuola e conoscendo il vecchio direttore, moooolto tirchio, di sicuro il circolo non si è svenato
Rispondi

Da: bipbip 13/11/2011 16:06:55
ciao nara 838
io ho superato le prove di inglese e francese ma il problema sono i posti e le classi di concorso: nella mia, in questi anni, non hanno chiamato neanche il primo in graduatoria. io non sono figlia di andreotti ma le prove le avevo superate e in una lingua con il punteggio più alto della mia classe di concorso. Le graduatorie sono poi fatte in base al punteggio e ai titoli d servizio. quindi dipende da un sacco di cose.
in bocca al lupo
Rispondi

Da: Esteri 13/11/2011 16:18:49
Anch'io ho fatto domanda e spero che le prove non coincidano con il concorso DS. Le date usciranno il 15 novembre in gazzetta ufficiale. Una mia amica che era già stata fuori per 4 anni ed è appena ripartita per Londra per ulteriori 6 anni mi ha consigliato il sito della UIL esteri perchè il più informato. Vi posto il link: http://www.uilscuolaesteri.it/esteri/
Rispondi

Da: stravolto 13/11/2011 16:22:05
avete uno schema utile per i casi?
io vedo proposte che non mi sembra abbiano le catteristiche richieste,spesso manca quella della della strategia riferita anche al territorio
Rispondi

Da: form 13/11/2011 16:22:40
no, era profpaulus
http://picdp.dyndns.org/forum/viewtopic.php?f=6&t=10
ma sono molto disorientata.
Provo a mettere ordine:
ci chiederanno come risolvere un problema, un caso.
Sul libro di A. Carlini ci sono idee ma mi confondo. nel forum ce ne sono altre, nel wiki ci sono esempi.
Io dico:
ho un problema, cosa fare?
descrivo il contesto
descrivo la situazione
descrivo gli strumenti
individuo gli obiettivi
comincio ad operare
prevedo i risultati possibili, vari a seconda delle scelte,
concludo
Ma nessuno schema mi conferma questo.
Cosa sbaglio?
Rispondi

Da: @ prove estero 2006 13/11/2011 16:22:54
Grazie mille.
Scusa, ma essendo la tua risposta stata l'ultimo messaggio della pagina precedente, non l'avevo vista.
Grazie ancora.
Rispondi

Da: francesca de 13/11/2011 16:25:14
sempre per nara
se ci sono altri casi nella scuola, si può fare un corso d'aggiornamento o un progetto rivolto in parte anche ai genitori, usando i soldi dell'autonomia.
Se si prospettano reali miglioramenti, le insegnanti sono facili da convincere. Prova a contattare il centro della terapia e informati su costi e benefici, poi lo proponi all'interclasse. Devi coinvolgere il DS assolutamente, anche perchè è lui che paga.
un bacio ci si vede stasera che adesso studio.
Rispondi

Da: form 13/11/2011 16:25:47
il territorio è il contesto, la scuola, gli enti con cui operare.
Ma perdonate, trovo un sacco di chiacchiere, la maestra paola ha un problema con la maestra concetta, il bambino no vuole entrare a scuola. Sto persino leggendo ocse, america, e dicono ancora altro.
Rispondi

Da: @ form 13/11/2011 16:27:43
Non sbagli nulla, non esiste uno schema "esatto".
E' la prima volta che c'è lo studio di caso e nessuno (commissari compresi) può dire con certezza cosa sia giusto o sbagliato.
Conferma ne è il fatto che tutti gli autori e tutte le case editrici utilizzano schemi diversi ( e si suppone che siano esperti in materia).
Non stressiamoci troppo e facciamo quello che ci sembra il meno peggio.
Rispondi

Da: form 13/11/2011 16:29:00
e poi ancora, in un testo presentano anche il curriculum del dirigente. Se ha competenze particolari che possano indirizzare i docenti.
Rispondi

Da: form 13/11/2011 16:30:54
infatti non mi stresso. Mi do un paio di giorni di ricerca, ho una cartella su cui sto salvando tutto e poi basta. Ma intanto che indago..!
Rispondi

Da: Alga 13/11/2011 16:32:20
Form
Anch'io vado a senso perché le indicazioni sono diverse a seconda dei testi
Puoi postare schema prof paulus ?
Io pensavo:
Inquadramento dell'evento/problema
Cause
Soggetti coinvolti
Strategie possibili
Riferimenti normativi
Risultati attesi
Passi formali
Passi informali
Conclusioni
Rispondi

Da: cau.al 13/11/2011 16:33:56
Studio di caso:

nello schema qualche post più in alto, aggiungerei "la valutazione della soluzione proposta", associando opportuni indicatori agli obiettivi che ho posto in precedenza.
Rispondi

Da: form 13/11/2011 16:35:32
Alga
non è mio lo schema, ho messo il link.
vedo che anche tu sintetizzi.
secondo te dovremmo scrivere, se io fossi un leader autoritario farei così, se fossi un leader partecipativo farei così?
Rispondi

Da: allecra 13/11/2011 16:37:16
Perfavore qualcuno può invitarmi a dropbox per la condivisione materiali ? Grazieeeeeeeeeeeeee

m.arcella@email.it
Rispondi

Da: Alga 13/11/2011 16:37:57
Io pensavo di scegliere uno stile di leadership e una soluzione
Eventualmente si possono pero' accennare altre strategie
Rispondi

Da: form 13/11/2011 16:38:06
grazie
ca.ul
ma a quale schema?
buona l'idea,
nel senso che la soluzione proposta e la sua efficacia si presta a successiva valutazione. Bene
Rispondi

Da: form 13/11/2011 16:40:31
Alga
io ho studiato che lo stile di leadership si adatta ll'ambiente ( turbolento ecc) per cui anche io deciderei per un unico stile. Solo che un esempio che ho sul libro mi propone vari stili e varie decisioni. Ecco dove mi confondo.
Rispondi

Da: lalas 13/11/2011 16:44:49
sul conferimento supplenze:
http://www.anpveneto.it/news/anni_scolastici/2008_2009/1_Pennisi_Gestione_Amministrazione.pdf
a quel che ho letto in vari articoli su casi reali se c'è stato errore, ne è responsabile il ds, che è tenuto al risarcimento in caso di colpa grave. la supplente rimane lì, perché in buona fede.situazione non fino all'avente diritto, a graduatorie definitive...
Rispondi

Da: Alga 13/11/2011 16:45:09
Credo che noi dobbiamo individuare la soluzione migliore per il caso proposto e quindi anche valutandolo in base al contesto (ed e' già tanto se ne troviamo una coerente e normativamente corretta)
Secondo me non possiamo proprio pensarne varie
Rispondi

Da: form 13/11/2011 16:50:27
grazie alga
confermi la mia idea.
Io trovo semplice pianificare l'intervento più che come case study che in effetti è una metodologia di ricerca ed implica il momento di effettiva applicazione della ricerca prima delle conclusioni, al tema del concorso a cattedre in cui si doveva pianificare una unità didattica, la presentazione metodologica e didattica di un argomento.
Oppure lo vedo molto vicino alla progettazione, alla programmazione.
Rispondi

Da: cau.al 13/11/2011 16:51:57
@form

io ho trovato estremamente efficace lo schema nel testo di mursia, che ho riadattato come segue:

1. riferimenti normativi
2. azioni preliminari (analisi contesto, verifica documenti, ecc)
3. confini della problematica e obiettivi da raggiungere
4. individuazione soluzioni e opzioni da sottoporre agli organi collegiali (il dirigente non risolve i casi autonomamente, ma porta il suo istituto, attraverso la sua leadership e management, a prendere le decisioni "guidate")
5. valutazione dell'efficacia dell'azione attraverso indicatori associati agli obiettivi
6. rendicontazione sociale dei risultati ottenuti
Rispondi

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Da: warrior	13/11/2011 15:47:12
grazie pony.sarebbe stata una tentazione partecipare e già questo concorso è un bell'impegno.
Rispondi

Da: pony	13/11/2011 15:49:14
Prego. Comunque le prove di accertamento linguistico dovrebbero farel ogni tre anni. Magari la prossima volta :-)
Rispondi

Da: nara838	13/11/2011 15:49:26
@francesca de .... grazie, non ci avevo pensato, solo che Nardone è carissimo! ma ci conosciamo? siamo territorialmente vicine?
Rispondi

Da: form	13/11/2011 15:53:06
buon pomeriggio. devo dire che state postando molti studi di caso ma io ancora non trovo la mia strada. Ho materiale vario. -Lo schema di Paolo68 mi sembra molto interessante. Perché non postiamo gli schemi per il case study che abbiamo?
Rispondi

Da: GHO	13/11/2011 15:54:56
.......lo schema di PAOLO68....DOVE??? GRAZIEE
Rispondi

Da: warrior	13/11/2011 15:57:25
ah ah certo DS in the world
Rispondi

Da: verdesandra2	13/11/2011 15:59:57
da Tecnica della Scuola Concorso dirigenti, le prime due sentenze non sorridono ai ricorrenti di A.G. Il Tar del Lazio non rileva vizi formali nel bando e non ritiene plausibile far svolgere a un docente le prove scritte senza aver superato la preselezione del 12 ottobre. Nei prossimi giorni attese quelle che decideranno il destino di migliaia di candidati esclusi. Mentre le prime Regioni stanno rendendo pubbliche le date in cui si svolgeranno le due prove d'esame scritte del concorso per 2.386 dirigenti scolastici - prediligendo sinora il 14 e 15 dicembre, due dei giorni indicati dal Miur con la nota prot. n. 9008 - dai 'Tribunali amministrativi regionali' cominciano a giungere le prime sentenze sulle richieste poste da migliaia di ricorrenti che hanno intrapreso le vie legali contro l'organizzazione del concorso imposta dal Miur e, nella fase pre-selettiva, dal Formez. Diciamo subito che si tratta solo di due ordinanze e che in entrambi i casi la risposta dei giudici che hanno esaminato gli incartamenti è stata negativa. Nel primo, di cui forniamo (qui a destra tra gli 'Approfondimenti') copia della sentenza emessa il 10 novembre e pubblicata ieri, si tratta del rifiuto - da parte del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Bis) - dell'annullamento del bando che un singolo insegnante, tramite il proprio avvocato, aveva chiesto di attuare con la "sospensione dell'efficacia, del d.d.g. del 13.07.11 recante il bando di concorso". Nel secondo caso, di cui ancora però non è disponibile la copia della sentenza, emessa sempre il 10 novembre e pubblicata l'11, i giudici del Tar riuniti in Camera di Consiglio hanno rigettato la richiesta di ammissione alle prove bypassando l'esito delle preselettive. Ed è questo il quesito che nei prossimi giorni molti giudici dei vari Tar si ritroveranno ad esaminare. Non possiamo di certo dire che si tratta di orientamenti indicativi: sappiamo bene che ogni ricorso ha un proprio destino, poiché quasi sempre i legali decidono di percorrere delle strade sulla base di ipotetici "vizi" o errori formali in cui sarebbero incappati i promotori della procedura (in questo caso del concorso). Dire, quindi, che queste ordinanze possano fare "giurisprudenza" sarebbe poco cauto. Confermano solo, questo sì, che per convincere i giudici del Tar servono motivazioni solide.
Rispondi

Da: francesca de	13/11/2011 16:01:47
@ nara io abito in Umbria, il corso l'ha pagato la scuola e conoscendo il vecchio direttore, moooolto tirchio, di sicuro il circolo non si è svenato
Rispondi

Da: bipbip	13/11/2011 16:06:55
ciao nara 838 io ho superato le prove di inglese e francese ma il problema sono i posti e le classi di concorso: nella mia, in questi anni, non hanno chiamato neanche il primo in graduatoria. io non sono figlia di andreotti ma le prove le avevo superate e in una lingua con il punteggio più alto della mia classe di concorso. Le graduatorie sono poi fatte in base al punteggio e ai titoli d servizio. quindi dipende da un sacco di cose. in bocca al lupo
Rispondi

Da: Esteri	13/11/2011 16:18:49
Anch'io ho fatto domanda e spero che le prove non coincidano con il concorso DS. Le date usciranno il 15 novembre in gazzetta ufficiale. Una mia amica che era già stata fuori per 4 anni ed è appena ripartita per Londra per ulteriori 6 anni mi ha consigliato il sito della UIL esteri perchè il più informato. Vi posto il link: http://www.uilscuolaesteri.it/esteri/
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Da: stravolto	13/11/2011 16:22:05
avete uno schema utile per i casi? io vedo proposte che non mi sembra abbiano le catteristiche richieste,spesso manca quella della della strategia riferita anche al territorio
Rispondi

Da: form	13/11/2011 16:22:40
no, era profpaulus http://picdp.dyndns.org/forum/viewtopic.php?f=6&t=10 ma sono molto disorientata. Provo a mettere ordine: ci chiederanno come risolvere un problema, un caso. Sul libro di A. Carlini ci sono idee ma mi confondo. nel forum ce ne sono altre, nel wiki ci sono esempi. Io dico: ho un problema, cosa fare? descrivo il contesto descrivo la situazione descrivo gli strumenti individuo gli obiettivi comincio ad operare prevedo i risultati possibili, vari a seconda delle scelte, concludo Ma nessuno schema mi conferma questo. Cosa sbaglio?
Rispondi

Da: @ prove estero 2006	13/11/2011 16:22:54
Grazie mille. Scusa, ma essendo la tua risposta stata l'ultimo messaggio della pagina precedente, non l'avevo vista. Grazie ancora.
Rispondi

Da: francesca de	13/11/2011 16:25:14
sempre per nara se ci sono altri casi nella scuola, si può fare un corso d'aggiornamento o un progetto rivolto in parte anche ai genitori, usando i soldi dell'autonomia. Se si prospettano reali miglioramenti, le insegnanti sono facili da convincere. Prova a contattare il centro della terapia e informati su costi e benefici, poi lo proponi all'interclasse. Devi coinvolgere il DS assolutamente, anche perchè è lui che paga. un bacio ci si vede stasera che adesso studio.
Rispondi

Da: form	13/11/2011 16:25:47
il territorio è il contesto, la scuola, gli enti con cui operare. Ma perdonate, trovo un sacco di chiacchiere, la maestra paola ha un problema con la maestra concetta, il bambino no vuole entrare a scuola. Sto persino leggendo ocse, america, e dicono ancora altro.
Rispondi

Da: @ form	13/11/2011 16:27:43
Non sbagli nulla, non esiste uno schema "esatto". E' la prima volta che c'è lo studio di caso e nessuno (commissari compresi) può dire con certezza cosa sia giusto o sbagliato. Conferma ne è il fatto che tutti gli autori e tutte le case editrici utilizzano schemi diversi ( e si suppone che siano esperti in materia). Non stressiamoci troppo e facciamo quello che ci sembra il meno peggio.
Rispondi

Da: form	13/11/2011 16:29:00
e poi ancora, in un testo presentano anche il curriculum del dirigente. Se ha competenze particolari che possano indirizzare i docenti.
Rispondi

Da: form	13/11/2011 16:30:54
infatti non mi stresso. Mi do un paio di giorni di ricerca, ho una cartella su cui sto salvando tutto e poi basta. Ma intanto che indago..!
Rispondi

Da: Alga	13/11/2011 16:32:20
Form Anch'io vado a senso perché le indicazioni sono diverse a seconda dei testi Puoi postare schema prof paulus ? Io pensavo: Inquadramento dell'evento/problema Cause Soggetti coinvolti Strategie possibili Riferimenti normativi Risultati attesi Passi formali Passi informali Conclusioni
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Da: cau.al	13/11/2011 16:33:56
Studio di caso: nello schema qualche post più in alto, aggiungerei "la valutazione della soluzione proposta", associando opportuni indicatori agli obiettivi che ho posto in precedenza.
Rispondi

Da: form	13/11/2011 16:35:32
Alga non è mio lo schema, ho messo il link. vedo che anche tu sintetizzi. secondo te dovremmo scrivere, se io fossi un leader autoritario farei così, se fossi un leader partecipativo farei così?
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Da: allecra	13/11/2011 16:37:16
Perfavore qualcuno può invitarmi a dropbox per la condivisione materiali ? Grazieeeeeeeeeeeeee m.arcella@email.it
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Da: Alga	13/11/2011 16:37:57
Io pensavo di scegliere uno stile di leadership e una soluzione Eventualmente si possono pero' accennare altre strategie
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Da: form	13/11/2011 16:38:06
grazie ca.ul ma a quale schema? buona l'idea, nel senso che la soluzione proposta e la sua efficacia si presta a successiva valutazione. Bene
Rispondi

Da: form	13/11/2011 16:40:31
Alga io ho studiato che lo stile di leadership si adatta ll'ambiente ( turbolento ecc) per cui anche io deciderei per un unico stile. Solo che un esempio che ho sul libro mi propone vari stili e varie decisioni. Ecco dove mi confondo.
Rispondi

Da: lalas	13/11/2011 16:44:49
sul conferimento supplenze: http://www.anpveneto.it/news/anni_scolastici/2008_2009/1_Pennisi_Gestione_Amministrazione.pdf a quel che ho letto in vari articoli su casi reali se c'è stato errore, ne è responsabile il ds, che è tenuto al risarcimento in caso di colpa grave. la supplente rimane lì, perché in buona fede.situazione non fino all'avente diritto, a graduatorie definitive...
Rispondi

Da: Alga	13/11/2011 16:45:09
Credo che noi dobbiamo individuare la soluzione migliore per il caso proposto e quindi anche valutandolo in base al contesto (ed e' già tanto se ne troviamo una coerente e normativamente corretta) Secondo me non possiamo proprio pensarne varie
Rispondi

Da: form	13/11/2011 16:50:27
grazie alga confermi la mia idea. Io trovo semplice pianificare l'intervento più che come case study che in effetti è una metodologia di ricerca ed implica il momento di effettiva applicazione della ricerca prima delle conclusioni, al tema del concorso a cattedre in cui si doveva pianificare una unità didattica, la presentazione metodologica e didattica di un argomento. Oppure lo vedo molto vicino alla progettazione, alla programmazione.
Rispondi

Da: cau.al	13/11/2011 16:51:57
@form io ho trovato estremamente efficace lo schema nel testo di mursia, che ho riadattato come segue: 1. riferimenti normativi 2. azioni preliminari (analisi contesto, verifica documenti, ecc) 3. confini della problematica e obiettivi da raggiungere 4. individuazione soluzioni e opzioni da sottoporre agli organi collegiali (il dirigente non risolve i casi autonomamente, ma porta il suo istituto, attraverso la sua leadership e management, a prendere le decisioni "guidate") 5. valutazione dell'efficacia dell'azione attraverso indicatori associati agli obiettivi 6. rendicontazione sociale dei risultati ottenuti
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