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COME VINCERE UN CONCORSO LOCALE
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Da: Non idoneo 15/04/2023 14:45:44
Sulla questione noia:
Scrivere delibere e determine, o compilare banche dati, sono mansioni tendenzialmente noiose (poi è soggettivo, eh), e toccano anche agli uffici più interessanti. Poi dipende con quali altri lavori ci si confronta
Rispondi

Da: Non idoneo 15/04/2023 14:55:07
Imho devi valutare tu se sei disposta a barattare un lavoro più tranquillo (e forse noioso) nella PA con uno più redditizio economicamente nel privato. Se la risposta è sì, prendi il posto da C e poi quando sei dentro provi i concorsi da D. Al nord credo che in max 2-3 (ma anche in pochi mesi) riuscirai a passare di livello. In ogni caso al tuo posto mi iscriverei certamente al concorso da D di cui hai scritto.
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +93
15/04/2023 14:56:34
ma nel privato o entri subito o non lo fai più
===========================
giusto, cosa significa questo?
che nel privato vai bene quando sei giovane, in salute e magari pure bello;
certo, se hai anni di esperienza del settore vai bene anche da anziano, ma mentre da giovane vai bene per molte multinazionali che si occupano di cio' che hai studiato, da anziano ma esperto vai bene solo per quelle multinazionali che si occupano nello specifico di cio' di cui ti sei già occupato o che cerchino proprio quella figura;
Se progettavi stazioni radio base per il sistema etsi-tetra, o ne trovi un'altra che fa la stessa cosa (auguri) oppure potresti riciclarti al massimo in una società che produce bts per telefonia mobile ma non ti prenderanno mai, per dire, in una società che produce sistemi di trasmissioni audio video per radiocamere di regie mobili. Perché tu sei specializzato in un'altra cosa. E se devono formarti di nuovo prendono un giovane.
Potresti allora dire "va bene, nel privato rimango dove sono". Certo. Ma non si sa mai cosa riserva la vita con gli anni:  esigenze familiari, o magari a 50 anni un piccolo problema di salute cronico, o comunque qualcosa che ti renda un po' meno competitivo e prestante di quando avevi 30 anni. A quel punto per l'azienda sei come puo' essere per una moglie un marito diventato noioso e con la pancetta quando fuori ci sono i california dream man.
A quel punto la maniera per metterti alla porta la trovano: un trasferimento in una sede lontanissima da casa, o la cessione del ramo d'azienda (da multinazionale MEGADITTA S.P.A. ti ritrovi dipendente della FALLITURA S.R.L creata apposta per metterci dentro un po' di dipendenti da levarsi dai coglioni, diversi anni fa una compagnia italiana ha fatto proprio questo giochino), poi la fallitura srl smette di pagare gli stipendi, poi fallisce e tanti saluti.
Al privato vai bene solo quando ti pagano 8 e produci dal 10 in su. Se con gli anni la situazione si inverte sei considerato un ramo secco. Nella P.A. quando entri a 25 / 30 anni sei super efficiente e magari pure sottopagato per tutto cio' che ti fanno fare, ma quando arrivi a 60 magari rincretinito e con problemi di salute che ti costringono a 80 giorni l'anno di assenze per malattia o comunque ad un efficienza sul lavoro ridotta, non ti mettono alla porta ma ti trovano un posticino dove fare un lavoro ripetitivo fino ad accompagnarti alla pensione.
In altre parole bisogna fare una valutazione non solo presente ma pure prospettica, cioè cosa faccio ora ma anche cosa farò tra 30 anni. A meno di non essere talmente sicuri di poter entrare nella PA dopo (ma è una scommessa *) e allora si va nel privato e poi a 45/50 anni nella P.A.
(*) potrebbe essere che tra 20 anni entrare nella PA diventi facilissimo perche' nessuno vuole andarci ma puo' darsi viceversa che diventi difficile come è stato tra il 2008 e il 2018 circa in cui, tra graduatorie prorogate all'inverosimile, blocco delle assunzioni tranne che per i vigili, finta abolizione delle province con necessità di ricollocamento del personale, uscivano pochissimi concorsi per amministrativi e pure quelli per vigili all'epoca erano difficilissimi e ci trovavi avvocati abilitati (a fare quelli per vigili)
Rispondi

Da: Ma davvero 15/04/2023 15:03:04
Tra C e D a livello lavorativo c'è pochissima differenza, spesso fanno le stesse cose. Come è stato detto, qualche differenza c'è a livello di carriera perché per il D c'è una sia pur minima possibilità di avanzamento. Le posizioni economiche orizzontali sono quasi una presa in giro però con il D puoi avere la PO (che comporta sicuri svantaggi).
A livello di preparazione, in teoria per il D è richiesto un livello maggiore ma spesso accade l'opposto. Per il C partecipano sia laureati che diplomati e il livello richiesto era forse più alto del D, dove partecipano solo i laureati e solo i laureati in alcune materie.
Inoltre secondo me si è arrivati ad un giro di boa.
La PA non attrae più, non ci sono funzionari o istruttori direttivi.
I ragazzi si laureano e nemmeno pensano di entrare nella PA.
Essendo più scarsa la domanda, l'offerta deve adeguarsi, ragion per cui in sede di concorso i commissari non potranno esagerare, pena la scopertura dei posti.
Per i C la richiesta sarà pur sempre alta e secondo me i concorsi C saranno sempre più difficili dei D.
Mi riferisco ai concorsi per amministrativi/contabili.
I concorsi tecnici seguono altre dinamiche
Rispondi

Da: Non idoneo 15/04/2023 15:14:34
@ ma davvero
Concordo, motivo per cui conviene essere D anziché C: qualche soldo e qualche prospettiva in più di un C, ma senza particolari rotture in più. Naturalmente se si vuole entrare nella PA e pur laureati di vince un concorso da C, va benissimo iniziare da lì.
Sul resto delle tue considerazioni, le dichiarazioni di Zangrillo (ministro PA) di ieri a Torino mi hanno spiazzato: lui non dovrebbe invogliare ad entrare nella PA? Bho
Io da tecnico (architetto) dico che attualmente i bonus stanno distraendo dai concorsi, ma quando la bolla superbonus finirà in molto torneranno a provarli
Rispondi

Da: Ma davvero  1  - 15/04/2023 15:18:13
Sandrokan sei bravo, si vede che hai esperienza ma fai sempre i soliti discorsi.
La megaditta che ti licenzia, i vigili che passano ad amministrativi...
Conosco tanti che lavorano nel privato e nemmeno uno è stato licenziato. Al massimo si sono licenziati per provare nuove esperienze. La prospettiva è opposta: sono più le aziende a temere la perdita del personale e non il contrario.
Non siamo più mica negli anni 70...
Poi dove sono tutti questi vigili che passano ad amministrativi?
30 anni fa era così, ora il mondo è cambiato. Semplicemente chi ha passato il concorso da vigile, va via in altra amministrazione per concorso. Meno rogne e meno fastidi. Ne conosco almeno 3-4 che hanno fatto così.
Bisogna capire che la società è cambiata.
Hai mai parlato con i 25-30enni di oggi?
Non guardano nemmeno i concorsi pubblici.
Per me un domani resteranno solo alcuni tipi di concorsi. I neo laureati di oggi vogliono solo provare i concorsi più prestigiosi come notaio o magistrato, degli altri non gliene frega nulla.
Rispondi

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Da: per aspera’15/04/2023 15:26:14
Si ma non esistono solo posti da 3000 euro al mese…nelle altre pa qualcuno dovrà pure andarci!!
Rispondi

Da: Direttivo Comunale15/04/2023 16:50:22

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: Direttivo Comunale15/04/2023 16:54:37

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +93
15/04/2023 17:35:42
Il fatto che non sia successo (il licenziamento) a nessuno dei vostri amici, non significa che su larga scala non succeda. Quanti sono i vostri amici, 50? E che età hanno? Un campione di 50 persone di età under 50 anni non fa statistica. L'Italia è piena di dipendenti privati che perdono il lavoro mentre nel pubblico lo perdi solo se c'è dolo (se rubi).
Conosco, come mi hanno riferito alcuni amici, .. un privato "buono"   di quelli che trattavano bene i propri dipendenti.... poi la società è stata venduta e quelli nuovi non ci dormivano la notte per toglierti anche le 100 lire.
All'inizio gli straordinari erano pagati al singolo minuto, poi hanno messo la granularità minima di 15 minuti sia nei permessi che negli straordinari (questi ultimi con necessità di autorizzazione), poi la granularità è diventata di 30 minuti, ovviamente sempre a sfavore del dipendente, cioè 29 minuti di straordinario = 0 minuti di straordinario e 59 minuti di straordinario = 30 minuti di straordinario mentre 1 minuto di ritardo = 30 minuti di permesso da prendere e 31 minuti di ritardo = 60 minuti di permesso da prendere ; poi hanno trasformato i superminimi da non assorbibili ad assorbibili dicendo che "se non c'è scritto esplicitamente significa che sono assorbibili"... falso perché c'erano i dipendenti con scritto esplicitamente "superminimo assorbibile" e quelli con scritto solo "superminimo" allora che senso avrebbe questa differenza inoltre fino al giorno prima a chi aveva solo la dicitura "superminimo" quando c'erano gli aumenti dei minimi contrattuali il superminimo non veniva assorbito; poi hanno trasferito un po' di gente in sedi lontane; poi hanno messo l'obbligo in caso di trasferta in un'altra sede, di garantire le 8 ore dell'orario di lavoro nella sede di trasferta, con le ore viaggio non pagate. Questo significa che se sei un dipendente della sede di Paperopoli e devi andare in trasferta a Topolinia che magari è a 4 ore di distanza, non puoi entrare alle 9 a Paperopoli e poi prendere l'auto aziendale e andare a Topolinia, ma devi entrare a Paperopoli alle 5 del mattino (e non conta straordinario) e correre a Topolinia per essere a Topolinia alle 9 dove devi rimanere fino alle 18 per poi ripartire per Paperopoli dove arriverai alle alle 22 ma le ore viaggio non contano per cui risultano solo le 8 ore normali di lavoro.
Non parliamo poi delle ferie passate a lavoricchiare comunque in una sorta di smart working non riconosciuto.
Per finire. Avete mai visto un impiegato passare da pubblico a privato? Io mai. Sto parlando di impiegati ovviamente e che non siano ingegneri. Non di dirigenti che magari fanno pantoufolage da Ministero che gli ha dato la concessione a multinazionale concessionaria oppure medici o ingegneri che ovviamente guadagnano di piu' nel privato.
Rispondi

Da: Ma davvero 15/04/2023 17:56:52
Per finire. Avete mai visto un impiegato passare da pubblico a privato? Io mai. Sto parlando di impiegati ovviamente e che non siano ingegneri. Non di dirigenti che magari fanno pantoufolage da Ministero che gli ha dato la concessione a multinazionale concessionaria oppure medici o ingegneri che ovviamente guadagnano di piu' nel privato.
............

Conosco personalmente 2 avvocati che dopo questa invasione di concorsi, hanno superato concorsi nella PA, sono stati assunti e tornati indietro durante il periodo di prova. Si sono dimessi e ritornati in studio.
Ho cercato anche di convincerli ma niente.
Forse tra i boomer la mentalità è diversa ma le nuove generazioni la pensano diversamente. E' diverso il modo di relazionarsi con il prossimo e con l'attività quotidiana.
Prima ci si abituava e adattava molto al lavoro. Lo noto anche nei rapporti con i dirigenti. I vecchi hanno un timore reverenziale nei confronti dei dirigenti, i giovani assolutamente no, non gliene frega più di tanto. Non credo che sia una questione di educazione ma altro. Magari è solo una mia impressione ma se potete, fateci caso.
Io personalmente mi trovo bene nel pubblico, non passerei al privato anche perchè non saprei dove lavorare (non ho alternative nella mia zona), il lavoro è quel che è ma a livello aggregato la situazione è ben diversa. Non per niente anche nel profondo sud c'è estrema difficoltà nel trovare personale.
Rispondi

Da: Mario992315/04/2023 18:02:32
Ciao

Quale dei seguenti numeri eliminerebbe? 540 - 506 - 264 - 33 - 517.
Perchè la risposta è 540?
Rispondi

Da: Ma davvero 15/04/2023 18:20:45
Sono tutti divisibili per 11 tranne 540
Rispondi

Da: Dentifricio_897815/04/2023 18:27:20
io non capirò mai questa lamentela del lavoro "noioso". Personalmente io mi diverto viaggiando, stando con la mia compagna, leggendo un buon libro con il mare davanti. Del lavoro "bello e stimolante" non me ne frega niente, anzi lo troverei un fastidio. non capisco come si possa considerare bello l'essere stressati 12h al giorno con l'ansia di dover essere perfetti ogni giorno. Sarà perchè magari ho mille hobby oltre al lavoro, ma un posto da C1 (ho 29 anni) da 1400 non lo baratterei mai e poi mai per un lavoro in multinazionale in cui mi devo sbattere ogni secondo.
ma ripeto sarò io un'eccezione, magari c'è davvero molta gente che vive solo di meeting, ufficio, carriera ecc.
Rispondi

Da: ex Centrale committenza15/04/2023 18:39:30
Da: Ma davvero     15/04/2023 17:56:52

...conosco personalmente 2 avvocati che dopo questa invasione di concorsi, hanno superato concorsi nella PA, sono stati assunti e tornati indietro durante il periodo di prova. Si sono dimessi e ritornati in studio.
Ho cercato anche di convincerli ma niente...

Fammi capire, hanno lasciato la PA per tornare ad essere avvocati?
Se così fosse credo che sia un caso più unico che raro nel nostro paese. Se c'è una libera professione inflazionata è proprio quella forense.
Pochi anni fa al concorso di Assistenti Giudiziari un buon numero di avvocati cancellarono la loro iscrizione all'albo per diventare d.p. facendo non certo un salto di qualità dal punto di vista professionale. Al concorso citato si accedeva con qualsiasi tipo di diploma e le mansioni non sono certo di un livello elevato, almeno così mi è stato detto.
Rispondi

Da: Penso che15/04/2023 20:42:07
Dentifricio 8978
abbia detto una cosa davvero saggia!

Ero D in anagrafe, ufficio back office, c'era tanto lavoro ma potevo gestirlo come volevo in totale autonomia. Però dopo 3 anni mi ero annoiata, ho chiesto e ottenuto di cambiare ufficio, adesso faccio cose che ritengo più stimolanti e più in linea con quello che mi piace (uff.amministrativo edilizia pubblica) però praticamente le 36 h a settimana me le sogno, sono più stressata, meno autonoma e guadagno lo stesso stipendio (pure meno se considero le indennità che ho perso).
A cosa è servito? Avevo anche più possibilità di "carriera" nel vecchio ufficio che nel nuovo. La verità è che non esiste il lavoro perfetto, perciò quello che ci piace deve riguardare essenzialmente cosa facciamo e chi siamo finite le 6 o 9 h giornaliere.
Io per smania di cambiamento faccio si qualcosa che mi piace ma non riesco più ad andare a prendere il mio bimbo a scuola, o meglio, se potrò andarci o meno non lo so fino all'ultimo così approfitto di mia suocera, santa donna, ma se non ci fosse stata lei non so come avrei fatto. Eppure, l'ho voluto io.
Scrivo questa cosa perché può essere uno spunto di riflessione per chi sta bene dove sta ma vuole cambiare.
Non sempre è un bene, la nostra vita non si svolge solo tra le 4 mura dell'ufficio.
Scusate lo sfogo
Rispondi

Da: Ma davvero 15/04/2023 21:01:20
Fammi capire, hanno lasciato la PA per tornare ad essere avvocati?
Se così fosse credo che sia un caso più unico che raro nel nostro paese. Se c'è una libera professione inflazionata è proprio quella forense.
Pochi anni fa al concorso di Assistenti Giudiziari un buon numero di avvocati cancellarono la loro iscrizione all'albo per diventare d.p. facendo non certo un salto di qualità dal punto di vista professionale. Al concorso citato si accedeva con qualsiasi tipo di diploma e le mansioni non sono certo di un livello elevato, almeno così mi è stato detto.
...........

Ma no, sono tanti e li capisco.
Se dopo 10 anni di professione forense, entri nel pubblico e ti mettono a caricare i buoni pasto o a controllare l'orario di timbratura dei colleghi, di certo non sei contento.
E' una questione soprattutto di mansioni e di perdita di conoscenze e professionalità acquisite. Tu da avvocato laureato e ultra specializzato ti divertiresti a svolgere per 20-30 anni queste mansioni?

Tra il concorso assistenti giudiziari ed ora, è cambiato il mondo.
Nonostante siano trascorsi più o meno 4-5 anni, ora è tutto diverso, quel concorso non fa davvero testo. e' stato uno dei primi maxi concorsi dopo tanti anni e ha partecipato mezza Italia, poi c'è stata una pandemia di mezzo, sono stati banditi centinaia di concorsi. Il posto pubblico ha perso totalmente interesse e attrattiva.
Basta fare un semplice raffronto tra concorso Assistenti giudiziari 2017 vs Inps 2022.
Ricordiamoci che in quest'ultimo (molto più ambito del primo) per assumere più persone è stato notevolmente ampliato, con tutta la annessa questione dei punteggi
Rispondi

Da: ex Centrale committenza15/04/2023 21:17:16
Ma davvero

Se ne fa una questione economica: tanti avvocati non riescono ad avere un reddito adeguato alla loro professione, competenze e responsabilità, in più non è neanche sicuro.
Di sicuro c'è la vita di tutti i giorni che invece ha delle spese fisse.
Rispondi

Da: Lucemon15/04/2023 23:31:30
@Ex centrale

ti ringrazio per il consiglio, sono preoccupato perchè dopo aver superato a fatica preselettiva e prova scritta, l'idea di essere buttato fuori all'orale a causa di sto fantomatico colloquio di gruppo mi dà non poca ansia... in ogni caso lo stipendio di un operatore centro per l'impiego C1 è lo stesso di un C1 comunale giusto?
Rispondi

Da: accasciato16/04/2023 09:09:18
Sandrokan High IQ.
Non sottovalutate il suo discorso sulle malattie croniche che vengono fuori dopo i 50...
Rispondi

Da: Penso positivamente 1  - 16/04/2023 09:29:01
Io non sottovaluterei nemmeno l'invasione degli alieni.
Rispondi

Da: Non idoneo 16/04/2023 10:05:10
C'è anche chi lavora tutta la vita nel privato, non viene licenziato né mobbizzato, si trova bene e magari a fine carriera ha guadagnato un po' di più. Non generalizzerei.
Sulla questione noia: sono comunque 36h a settimana, se quel che si fa è interessante credo sia un bel plus. Tra odiare il proprio lavoro ed essere invasati felici di lavorare 60h a settimana ci sono vie di mezzo. Non estremizzerei.
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +93
 1  1  - 16/04/2023 10:09:00
Siete sicuri poi che nel preevatooh si guadagni di più?
Prendiamo 249 giorni lavorativi annui (ho tolto sabati, domeniche e feste comandate), i privati hanno 20 giorni di ferie, i pubblici 32 + 3 giorni per motivi familiari, cioè 35 ; quindi siamo a
229 giorni lavorativi del privato
214 giorni lavorativi del pubblico

Il pubblico pero' lavora 35 ore anziche' 40 a settimana, quindi... avendo già preso in considerazione i giorni lavorativi effettivi cioè 5 giorni a settimana, ho che ogni 5 giorni (lavorativi effettivi, non solari), il privato fa 4 ore in più

229 giorni lavorativi / 5 = 45,8 settimane lavorative virtuali nel privato

214 giorni lavorativi / 5 = 42,5 settimane lavorative virtuali del pubblico

45,8 * 40 = 1832 ore di lavoro annue nel privato

42,5 * 36 = 1530 ore di lavoro annue nel pubblico

Dividiamo le ore annue di lavoro per 12 mesi e si ha che

1832 / 12 = 152,66 ore di lavoro medie per mensilità nel privato

1530 / 12 = 127,5 ore di lavoro medie per mensilità nel pubblico

Queste sono le ore di lavoro medie mensili se ferie, permessi, festività comandate, ecc venisse virtualmente spalmato in modo uguale su tutti i mesi

Si puo' allora dire che STIPENDIO PUBBLICO EQUIVALENTE : STIPENDIO PRIVATO EQUIVALENTE = 127,5 : 152,66

cioè si fa una proporzionalità inversa che sarebbe come dire, scegliendo a piacere come incognita lo stipendio privato o pubblico (nell'altra dovete mettere voi un valore), quanto dovrebbe essere lo stipendio dell'altro a parità di paga oraria.

Esempio: stipendio pubblico di 1828,54 euro lordi (mio stipendio da C1) = 2189,37 lordi (un netto di 1672 circa senza coniuge né figli a carico) Mi dite chi cavolo glieli dà, nel privato, a un diplomato?

Quest'ultimo dovrebbe essere lo stipendio lordo di un DIPLOMATO nel privato (per fare il C1 nel pubblico non serve alcuna laurea) per essere almeno pari a quello di un C1 nel pubblico, a parità di ore lavorate.

Tutto questo senza contare il maggiore stress, vessazioni, telefonate fuori orario, del privato.

Lo stesso calcolo potete farlo con lo stipendio di un D1 laureato.

A questo va aggiunto però che:

-nel privato puoi fare carriera teoricamente senza limiti anche da diplomato, ma di solito non accade ed è più probabile che ti promettano mari e monti ma poi ti tengano a stecchetto

-nel pubblico prima o poi il differenziale lo prendi (le ex PEO)

-nel privato puoi essere esternalizzato, trasferito, licenziato per esubero, ecc mentre nel pubblico per ora non l'ho mai visto fare. Inutile che mi parliate di Grecia, Cipro, ecc. Parlo dell'Italia. E in Italia per ora non è mai successo. MAI. Anche perché, male che vada finisci in mobilità obbligatoria e entro, mi pare, 24 mesi, ti scegli un ente che prima di assumere dall'esterno deve chiamare te. Anzi, per chi lavora lontano da casa, finire in esubero sarebbe una manna dal cielo così va a bussare alla porta dell'ente sotto casa per farsi assumere (hai la priorità sulle assunzioni esterne)

Voi mi direte: eh, ma quelle 4 ore settimanali in meno che fai nel privato sbagli a monetizzarle perche' non vengono pagate. Certo. Si chiama prezzo ombra. Sono 4 ore settimanali che potresti se vuoi fare di straordinario ogni settimana (se te lo permettono) pareggiando il privato ma guadagnando di piu', oppure sono quelle 4 ore che magari ti consentono di non pagare baby sitter, donna delle pulizie, ecc, o, banalmente andare in spiaggia 5 pomeriggi su 7 in estate (tutti i giorni tranne martedì e giovedì) quando nel privato escono alle 18. Per e è un valore.
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +93
 1  - 16/04/2023 10:16:40
scusate dovevo dire costo opportunità, non prezzo ombra
Rispondi

Da: Ma davvero 16/04/2023 10:24:06
Privato non significa essere solo dipendenti, ci sono gli autonomi.
La maggior parte dei candidati dei concorsi sono commercialisti o avvocati. Questi ultimi (la categoria che conosco meglio) di certo non vanno in udienza tutte le mattine, molto spesso se sono udienze di mero rinvio si fanno sostituire dai colleghi. Alla fine l'attività si riduce nell'andare in studio dalle 17 alle 19 o 20. Puoi gestire meglio il tempo e non hai il vincolo delle 7,12 da fare tutti i giorni.
La maggior parte delle persone che conosco, sono ex avvocati che nel pubblico si trovano spaesati proprio per questo motivo, l'orario non lo gestisci tu come nel privato ma lo gestisce l'organizzazione e fa una bella differenza.
Come è stato detto da Non idoneo, c'è la tendenza a generalizzare e assolutizzare tutto ma la realtà è molto più varia.
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +93
 1  - 16/04/2023 11:13:27
Gli autonomi sono un altro paio di maniche, è impossibile fare paragoni.
Il paragone che ho fatto io è tra dipendente pubblico e dipendente privato
In particolare ho confrontato il dipendente pubblico col dipendente di una media o grande impresa.... non ho preso in considerazione il dipendente del bar pincopallo dove ti danno un calcio nel sedere dalla sera alla mattina.
Gli autonomi sono tutt'altra storia, li considero imprenditori di loro stessi. Puo' andarti molto bene (soldi a palate) ma puoi anche fare il botto e chiudere con 20 mila euro di debiti da restituire a banca e creditori.
Confrontare autonomi con i dipendenti ha poco senso.
Rispondi

Da: ex Centrale committenza16/04/2023 11:16:51
@ Lucemom

Mi dispiace non so risponderti sul tipo di contratto. Comunque un C1 Enti Locali guadagna circa 1400 euro  o poco più ed è il contratto che prevede stipendi più bassi o tra i più bassi della P.A.
----------------------------------------------------

@Non idoneo
Anche tu hai ragione, basta leggere il post di "Penso che" a pag 1060.
Rispondi

Da: Direttivo Comunale16/04/2023 14:39:07

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: Ma davvero 16/04/2023 18:13:12
Confrontare autonomi con i dipendenti ha poco senso
..................
Ha senso perché i concorsisti per la maggioranza sono o persone in cerca di prima occupazione oppure autonomi che passano al pubblico. Per questi intendo avvocati, commercialisti, architetti, geometri, ecc.


nel privato puoi essere esternalizzato, trasferito, licenziato per esubero, ecc mentre nel pubblico per ora non l'ho mai visto fare.
................
Puoi uscire di casa, ti cade un vaso dal balcone e buonanotte a tutti.
Con i se e con i ma non si ragiona.
Questo delle tutele nel pubblico è un discorso anni '70, ci manca solo l'Unione sovietica e gli scioperi ad oltranza.


E in Italia per ora non è mai successo. MAI. Anche perché, male che vada finisci in mobilità obbligatoria e entro, mi pare, 24 mesi, ti scegli un ente che prima di assumere dall'esterno deve chiamare te.
...........
E chi se ne frega che non ti possono licenziare.
Io mi sono dimesso già 4 volte e non sono di certo vecchio.
Il mondo è cambiato, non sono i dipendenti a temere il licenziamento ma gli enti a temere che i dipendenti si dimettano.
La prospettiva è radicalmente cambiata. Tantissimi neo assunti degli ultimi mesi non hanno nemmeno finito il periodo di prova. Questo è un problema per le amministrazioni ed un costo non indifferente. Costo di stipendi, di formazione, di dotazione tecnologica, ecc.
Rispondi

Da: ex Centrale committenza16/04/2023 19:09:27
Ma davvero

Io penso che non bisogna estremizzare e generalizzare.
Attualmente per chi vuole una certa sicurezza economica, il posto pubblico è ambito, ma non tanto per gli stipendi quanto appunto per la loro sicurezza, che magari in alcune aziende private non c'è.

Di sicuro non c'è la possibilità di crescita economica e lavorativa che ci può essere nel privato, ma con una laurea e con un pò di anni di esperienza, qualcosa si riesce a ottenere. Considerando anche che chi non vuole rogne e si accontenta del suo posto di lavoro senza avere altre ambizioni, trova nel posto pubblico una relativa tranquillità.
Rispondi

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