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Magistratura 2015
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Da: fidel castro ![]() | 03/08/2014 07:56:31 |
| a dirla tutta in fiera ho ascoltato un gruppetto di ragazze ( nella fila dei ritirati) insoddisfatte del corso galli relativamente alla mancata individuazione delle tracce..... | |
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Da: ora ![]() | 03/08/2014 08:42:38 |
| Esattamente molti miei amici hanno inoltre detto che nella lezione tenuta prima del concorso sono stati detti decine e decine di argomenti probabili quindi che non vengano a dire che li hanno "azzeccati" perchè è una cosa ridicola..tanto è vero che nessuno dei miei amici rifarà il vostro corso. Qualcuno può darmi info sulla direkta anche in relazione al corso per avvocato che parte a settembre? Perchè dite che le prove date a casa sono inutili? | |
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Da: emanuela88 ![]() | 03/08/2014 09:09:30 |
| Purtroppo le risorse economiche a mia disposizione non mi permettono di sostenere costi ulteriori per eventuali spostamenti. La mia zona (villa san Giovanni RC) offre il corso caringella;voci di corridoio affermano non sia dei migliori. Tuttavia so bene che il corso più gettonato è stato per lunghi anni il galli,ma ad oggi sembra superato e leggendo sul forum mi è sembrato di capire che a prendere il suo posto è stato il fglaw. | |
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Da: stefano raskolnikov -banned!- | 03/08/2014 10:11:41 |
- Messaggio eliminato - | |
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Da: emanuela88 ![]() | 03/08/2014 10:28:34 |
| X Stefano: visto che sono matricola al riguardo cosa mi consiglieresti di fare? L'approccio iniziale con questa mia nuova scelta quale dovrebbe essere? Non so quale potrebbe essere il primo materiale che potrei visionare in questa fase iniziale di studio. | |
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Da: cleli@ ![]() | 03/08/2014 11:13:21 |
| Non avendo finora mai seguito un corso di preparazione, non posso dire la mia in proposito. Mi limito a replicare a chi, poco sopra, ha scritto che consigliare lo Scoca come manuale base di amministrativo è "da suicidio". Nulla di più falso: come manuale base (e sottolineo base) lo scoca è ottimo: puntuale, ben scritto, approfondisce anche taluni argomenti trasversali cui tradizionalmente viene dedicata poca attenzione. E poi le note sono molto utili a chi intenda approfondire. Quindi lo consiglio sicuramente (anche se il non plus ultra - peccato però che non lo aggiornino più - è il Mazzarolli del 2005). Sul manuale di Galli, invece, ho qualche perplessità, ma si tratta del mio opinabilissimo punto di vista. Come manuale di approfondimento io utilizzo il Caringella ed. Giuffre: l'ultima edizione è del 2011, e quindi in alcune parti necessita di aggiornamenti, ma rispetto al manuale della Dike è tutta un'altra cosa. Ad ogni modo, sono convinta che, quanto meno per amministrativo, fare un buono scritto sia piuttosto difficile senza utilizzare materiale di approfondimento: riviste, per chi può procurarsele (giornale di diritto amministrativo; urbanistica e appalti), e materiale on line (sul sito della giustizia amministrativa ne trovate tanto, e di ottimo livello). Coi soli manualoni non si va avanti, e anzi credo che con un buon manuale di base e i giusti approfondimenti si possa addirittura prescindere dallo studio dei c.d. Manuali di secondo grado (quanto meno per amministrativo, ché per penale e civile la situazione è diversa). | |
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Da: stefano raskolnikov -banned!- | 03/08/2014 11:24:29 |
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| Da: Asper | 03/08/2014 11:57:34 |
| Buongiorno. Qualcuno di voi sa darmi indicazioni sul corso di Giovagnoli in modalità "a distanza"? | |
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Da: Per Stefano ![]() | 03/08/2014 12:45:21 |
| Scusami ma da quanti anni stai facendo questo studio matto e disperatissimo??? Mi par di capire da molti e dalla mole di libri che leggi mi pare di capire che studi soltanto e che sei a casa con i tuoi e non hai nessun altra preoccupazione. Sbaglio??? | |
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| Da: MATTIA PASCAL | 03/08/2014 13:17:03 |
| Quindi io sarei Fava... -.-??? Magari!!! Comunque, convinto tu... Concordo pienamente con quanto scritto da STEFANO ROSKOLNICOV. Non riesco invece proprio a capire perché l'essere figlia di "qualcuno" dovrebbe rendere taluna "ipso facto" inadatta a fare qualcosa. Oddio, magari, "in concreto", potrebbe esserlo davvero, ma andrebbe spiegato il perché, altrimenti così il (pre)giudizio (che dissimula, forse, una neppure troppo malcelata vena misogina) sembra un po' superficiale ed "ideologico", soprattutto se non l'hai mai sentita neppure parlare. Forse dici così perché non è un magistrato ma un "semplice" avvocato? Ma fammi il piacere! Conosco avvocati di gran lunga più preparati di tantissimi magistrati. Ed a parte il fatto che la "figlia di Galli" (come la chiami tu...come se avere un genitore "ingombrante" comporti automaticamente la nullificazione sociale del figlio, non più legittimato ad avere un'identità autonoma e distinta da quella paterna) si occupa di "queste cose" grossomodo dai tempi del liceo, l'Avv. Mariacarla Galli mi ha personalmente raccontato, durante la pausa di una lezione, che ha SCELTO di fare l'avvocato, anziché il magistrato o altra tipologia di impiego pubblico, di proposito, proprio per non sottostare a nessun vincolo di suburdinazione, che le avrebbe impedito (o notevolmente ostacolato) di curare (SERIAMENTE) il corso. E forse credo che abbia fatto la cosa giusta: anche io, al suo posto, me ne sarei altamente fregato di fare il magistrato!!! No, dico, ma secondo te, organizzare, gestire e condurre (SERIAMENTE) un corso per la magistratura e per l'esame di avvocato, è una cosa semplice? Credo proprio di no: se lo fosse, lo farebbero tutti. Ed infatti, un tempo, quando l'università funzionava davvero (e non era svilita a diplomificio come oggi), soltanto pochissimi (es: Capozzi, Galli) erano in grado di farlo (SERIAMENTE). Oggi, invece, siccome l'università è diventata una barzelletta, qualsiasi scemunito mitomane si sveglia la mattina e pretende di farlo. Improvvisando. Certo, a noi, da fuori, può sembrare che tenere un corso di questo tipo sia facile, perché ci troviamo la "pappa fatta e già bella pronta". Ma non credo sia così. Se già è difficile ed impegnativo limitarsi a frequentare (SERIAMENTE) un corso, figuriamoci cosa possa voler dire dire pianificarne le lezioni, fare lo screening di tutta la giurisprudenza e la dottrina (i noti volumi caringelliani NON sono dottrina) di tre materie oceaniche, elaborare le tracce, correggere centinaia di compiti, senza considerare la contabilità, le fatture e la parte prettamente "amministrativa e logistica" da gestire. Io non ci riuscirei neppure con giornate di 48 ore. Pensi che il Cons. Fava, con la mole di lavoro di cui è gravato un magistrato contabile, riuscirebbe a svolgere (SERIAMENTE) le proprie lezioni senza l'ausilio e la collaborazione di sua moglie?! E pensi che la moglie lo avrebbe aiutato meglio o peggio se fosse stata anche magistrato o comunque un dipendente pubblico? Secondo me avrebbe finito per far male sia l'una che l'altra cosa? Certo, se poi fai il magistrato o il dipendente pubblico fancazzista (come alcuni consiglieri di Stato, beccati a fare alpinismo, quando figuravano in malattia), bhé allora il discorso è diverso... | |
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Da: fidel castro ![]() | 03/08/2014 13:17:36 |
| lo scoca è prolisso e detestabile...studiato all univ di fg e abbandonato.molto meglio il galli. | |
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| Da: MATTIA PASCAL | 03/08/2014 13:56:11 |
| a me lo Scoca è piaciuto e non lo trovo affatto prolisso, come invece i noti ed inutili testi caringelliani, con brani interi di sentenze copiati indiscriminatamente di sana pianta. | |
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Da: cleli@ ![]() | 03/08/2014 14:20:40 |
| Fidel castro, i tuoi giudizi mi paiono in po' troppo assertivi... Lo scoca è un buon manuale di base, molto meglio di tanti altri. Non dirmi che a foggia fanno studiare il galli perché non ci credo... Io ho l'edizione 2014 dello Scoca e l'ho trovata davvero ben fatta. Lo consiglio. Quanto al caringella, concordo con te Mattia: non è che sia il manuale migliore, io lo trovo solo il meno peggio... Diversi argomenti ho preferito studiarli da saggi di riviste o voci del Digesto (magari della dottrina classica): aiutano a sistematizzare la gran mole di informazioni (e sentenze) spesso presenti sui manualoni e a fissare i concetti base, che sono poi quello che ti restano in sede di concorso. La giurisprudenza è importante fino a un certo punto | |
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Da: stefano raskolnikov -banned!- | 03/08/2014 14:38:19 |
- Messaggio eliminato - | |
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Da: fidel castro ![]() | 03/08/2014 14:38:57 |
| l ho studiato per conto mio galli...leggi meglio i post....grazie.x mattia si parla di scoca e metti caringella dentro...fissato | |
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| Da: MATTIA PASCAL | 03/08/2014 14:58:46 |
| X fidel castro e che vuoi farci? Forse avrò anche io i miei "pallini", come tutti. Forse la mia "ossessione" avverso i libri caringelliani è dovuta al fatto che tendo a scivolare nel perfezionismo (cosa deleteria per il concorso). Figurati se ad uno con questi difetti possono piacere testi così raffazzonati, fatti scopiazzando (e pure male) qua e là, senza note ed estremamente carenti nell'impostazione sistematica. Non è che un libro con tante pagine è necessariamente un buon libro...! | |
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Da: cleli@ ![]() | 03/08/2014 15:11:29 |
| Il risultato non cambia... La tua critica al testo ("prolisso e detestabile") proprio non regge, e oltretutto non è di alcuna utilità per chi ti legge e magari sta cercando qualche indicazione per iniziare lo studio. | |
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Da: cleli@ ![]() | 03/08/2014 15:14:27 |
| Ovviamente mi riferivo a Fidel nel post di sopra | |
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Da: al peggio non c è mai fine ![]() | 03/08/2014 15:38:00 |
| I libri di quei due noti consiglieri con annesse case editrici sono il peggio del peggio..se penso ai soldi che ho speso per comprarli e buttarli via dopo un mese mi viene da piangere | |
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| Da: MATTIA PASCAL | 03/08/2014 16:07:18 |
| Tanto perché non si dica che sono prevenuto nei confronti dell'autore e che faccio "pubblicità" a senso unico, ritengo che Urbanistica e appalti sia una rivista molto valida (forse una delle migliori in circolazione) ed è curata da Caringella. Anche Fiandaca tiene un corso, eppure non ho alcun problema a dire che il suo manuale di penale è senz'altro tra i migliori. Lo stesso dicasi per il Capozzi (purtroppo morto pochi giorni fa) e per il Galli. Se dico che i volumi della Dike o della Neldiritto (non ho mai capito il perché di due case editrici distinte...) sono testi mediocri (per usare un eufemismo), lo dico perché li ritengo davvero tali in base alla qualità scientifica della pubblicazione, e non per pregiudizio verso gli autori, che non credo proprio di avere e non vedo alcun motivo per everne. | |
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| Da: x Mattia Pascal x stefano raskolnikov | 03/08/2014 16:30:13 |
| X Mattia Pascal 1. Potrebbe chiedere al Cons. Fava, non credo che ti sia complesso, quante pagine vengono dedicate dallo Scoca nell'edizione 2014 alle fonti del diritto?Se poi il docente ritiene questo argomento irrilevante gli andrebbe revocata la laurea in giurisprudenza, altro che magistrato contabile. 2. Purtroppo non ho avuto la fortuna di sentire parlare la figlia di Galli per il periodo che ho seguito il corso, visto che nelle sue spiegazioni balbettava incerte nozioni di penale. Non funziona l'accusa di misogenia nei miei confronti in quanto non ho messo in dubbio la sua capacità di organizzazione del corso, ma quella di spiegare una materia come penale particolarmente rilevante nel concorso in magistratura. Basta sostituirla con un professore medio di diritto penale e il corso farebbe un salto di qualità. Se poi il docente di civile e amministrativo non riesce a conciliare insegnamento con il lavoro si decidesse: o lasciasse la magistratura o una materia ad altro docente. X stefano raskolnikov : dal tuo post si ricava che sei sicuramente più intelligente rispetto a qualche servetto del corso fglaw che scrive qui e per questo sono deluso se hai buttato 2 anni di soldi e di studio non accorgendoti di aver fatto solo civile. Qualche domanda : 1. Quanto sconto ti fanno i docenti del corso per scrivere queste cose qui?più o meno rispetto a anto84? O te lo fanno seguire gratis?2. Ne sai di più o di meno di penale rispetto a quando hai cominciato il corso fglaw? 3. ti nascondi dietro questo impegno di riservatezza per non rivelare argomenti trattati e sei davvero ridicolo :non lo sai o fai finta di non saperlo che le registrazioni delle lezioni circolano senza alcun problema?4. Vero che il docente non ha casa editrice ma non sponsorizza i suoi testi (pessimi in un'ottica concorsuale, basta controllare il numero di copie vendute) e quelli di Galli (vecchi e pieni di errori grammaticali e di sintassi)?5. Sai almeno chi era il nick che utilizzi? 6. Sulle tracce azzeccate : se dopo 2 anni di corso e una full immersion in cui si danno da studiare 100 argomenti per ogni materia non si beccano alcune tracce per cosa avresti pagato per due anni? Per le magnifiche lezioni di penale ed amministrativo? 6. Riformulo la domanda che ho già rivolto a anto84 senza risposta : quanti tuoi colleghi corsisti hanno consegnato?presumo il 90% visto l'ottimo corso, no?siccome stefano raskolnikov sembri un tipo culturalmente decente se vuoi diventare magistrato cambia corso, io potrei consigliartene uno che ti farà senza dubbi superare gli scritti del concorso della prossima primavera. Potrai così notare la differenza e rammaricarti per il tempo ed i soldi buttati in questi 2 anni, rimangiandoti le inutili lodi fatte qui. | |
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Da: 5tarlet ![]() | 03/08/2014 16:53:28 |
| Ecco che ritorna l'ombra di kalosaner... :-) Cmq, ognuno segue, vanta,consiglia il corso che più preferisce e che più lo ispira. Fatta questa premessa, perché offendere qualcuno, buttandola sul personale, solo perché gradisce più un corso o determinati testi? Le critiche ai corsi ed ai testi benvengano, ma insultare qualcuno solo perché la pensa diversamente...beh, si commenta da solo... | |
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Da: MOT2014 ![]() | 03/08/2014 17:06:38 |
| A mio avviso ogni corso può essere utile o meno a seconda delle proprie esigenze. Poi gli "opposti estremismi" volti da un lato a santificare e dall'altro a demonizzare i vari corsi mi fanno sempre un po' sorridere. Se uno è fresco di laurea ed ha bisogno di restaurare fondamenta deboli e incerte avrà bisogno di chi gli imbocca col cucchiaino i concetti, gli dà un metodo, gli insegna a scrivere di diritto... se uno invece va per la trentina, i manuali classici li ha ben assimilati, sa mettere due concetti neri su bianco (magari avendo fatto l'avvocato "seriamente"), allora queste cose gli serviranno un po' meno o proprio per niente, e allora preferirà un tipo di corso che metta quanta più carne al fuoco possibile in vista dei fatidici tre giorni. Ritrovandomi più nel secondo identikit io mi sono trovato abbastanza bene col corso dei due consiglieri... e non lo dico per pubblicizzarlo, ma solo perché, avendo fatto quello, solo di quello posso parlare, ovviamente. Anzi, capisco le critiche di chi lo definisce un "sentenzificio", ma a me era esattamente quello che serviva per completare la preparazione. Farmi "formare", farmi insegnare a "ragionare" o a scrivere a me non serviva, senza false modestie (tant'è che all'ultimo corso i temi manco li facevo più, preferivo studiare e basta). Io volevo proprio chi mi "sparasse" quante più sentenze possibili e casistiche nuove da trattare e inserire nella mia faretra. Che è poi l'impostazione che si riverbera anche nei loro manuali: sono in effetti piuttosto "bulimici", smaniano per inserire di tutto a scapito della chiarezza e dell'organicità, ma possono rivelarsi proficui se presi per ciò che sono. Questo per dire che un corso di preparazione è un po' come un vestito su misura, bisogna sceglierlo in quest'ottica... | |
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| Da: MATTIA PASCAL | 03/08/2014 17:11:38 |
| Domande pretestuose e capziose. Eliminare da un manuale di amm. il cap. sulle fonti, può essere scelta inopportuna (come ritengo), ma non sbagliata, perché la materia andrebbe più propriamente trattata nell'ambito del diritto costituzionale, sebbene presenti importantissime interferenze anche per l'amm. Anzi, le fonti sono un argomento trasversale che, più generale, coinvolge un po' tutte le materie, compreso il civile ed il penale. Ripeto: scelta forse poco opportuna (io non l'avrei fatto...ma non sono nessuno), ma concettualmente ineccepibile dal punto di vista teorico-sistematico. L'argomento è stato comunque ampiamente e diffusamente trattato durante l'anno "in tutte le salse possibili". Alla domanda 2 non posso rispondere perché ho sottoscritto un impegno di riservatezza: chi ha seguito negli ultimi periodi ed è quindi a conoscenza di alcune cose, sa perfettamente che ciò che dici è sbagliato, ma non posso dire i motivi, perché dovrei rivelare alcune peculiarità del corso (specie per il penale) che mi sono contrattualmente impegnato a non divulgare. In privato forse potrei anche farlo; ma su un forum no. Prendo atto comunque del tuo apprezzamento negativo riguardo all'Avv. Galli: non lo condivido, ma rispetto le opinioni altrui. Alle altre domande, che poni anche a Stefano, non intendo rispondere, perché hanno natura e finalità puramente provocatoria. | |
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| Da: MATTIA PASCAL | 03/08/2014 17:44:27 |
| Caro MOT2014, il punto è proprio questo: secondo me, il "sentenzificio" poteva (FORSE, ma molto FORSE!) andar bene dieci anni fa, quando le tracce concorsuali venivano pedissequamente ricalcate sulla falsariga di un recente pronunciamento giurisprudenziale. Ma il trend degli ultimi concorsi dimostra chiaramente che ormai si tende a dare tracce di teoria generale, su argomenti poco o non del tutto sviluppati dalla giurisprudenza. Sicché, conoscere quante più sentenze possibile, senza però approfondire seriamente i problemi e le implicazioni sistematiche dei vari istituti, non serve proprio a nulla ai fini concorsuali, ed è oltretutto una metodologia di studio sbagliata, perché induce all'appiattimento acritico sulle massime giurisprudenziali. Vuoi un esempio? Eccolo. Prendiamo la sentenza delle S.U. del 2008 in materia di obbligazioni condominiali. In un ipotetico tema concorsuale sullo stesso argomento, conoscere questa sentenza è senz'altro opportuno, ma diventa inutile se non accompagnata da un approfondita conoscenza teorico-sistematica della materia condominiale, che ti metta in condizione di percepire le ripercussioni e le contraddizioni logico-concettuali sottese a tale orientamento. Finisci per fare il c.d. tema compilativo (o volgarmente detto "nota della spesa"); che è proprio l'impostazione dei libri caringelliani; e che in genere viene bocciata al concorso. | |
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Da: stefano raskolnikov -banned!- | 03/08/2014 18:14:40 |
- Messaggio eliminato - | |
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Da: MOT2014 ![]() | 03/08/2014 18:28:02 |
| Ma quello che dici è vero, però è una pecca da imputare più all'allievo che al docente, ecco il messaggio che volevo far passare. Spesso capitava che a lezione, nel riepilogare le "basi" di una materia prima di trattare le novità giurisprudenziali, i consiglieri sondassero gli astanti e, a parte pochi virtuosi, molti di loro rimanevano in drammatico silenzio, mostrando lacune grossolane in più di un ambito. Io mi chiedo: che senso ha frequentare uno di questi corsi (qualunque esso sia) se si ignorano le basi delle materie? E per quanto riguarda la metodologia di studio, rinnovo quanto detto: secondo me uno a una certa età dovrebbe averla già impostata, senza farsi imbeccare troppo. Anche lo spirito critico per non appiattirsi sulla giurisprudenza scaturisce dallo studio, ed è chiaro che meno si conosce una materia meno si svilupperà. Io ho studiato e lavorato col diritto per vari anni e i risultati li ho ottenuti così: arrivato alle soglie del concorso, necessitavo di chi per me selezionasse argomenti nuovi, recenti o poco trattati dalla manualistica classica, facendomi risparmiare tempo ed energia. Se altri docenti fanno un lavoro diverso e più approfondito sulla didattica e sui ragionamenti ben venga, se di questo si ha bisogno, ma secondo me il problema è che molti avvertono questa esigenza perché finora hanno studiato poco e male. Insomma, per chi vuole intraprendere questa esperienza (per me fortunata), il consiglio di uno che ce l'ha fatta è, in sostanza: deresponsabilizzate i fantomatici corsi e responsabilizzate voi stessi. | |
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Da: MOT2014 ![]() | 03/08/2014 18:30:34 |
| (Il mio messaggio è in risposta a Mattia Pascal, come è agevole dedurre) | |
| Rispondi | |
Da: Per Tutti ![]() | 03/08/2014 18:41:23 |
| Non riuscire ad essere meno prolissi? Ma qualche ricorso breve di amministrativo lo avete fatto?? O solo memorie civilistiche da decine di pagine??? Un lavoro pratico lo avete mai svolto? Mah | |
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| Da: MATTIA PASCAL | 03/08/2014 19:05:10 |
| X MOT2014 Sono d'accordo anche io, ci mancherebbe. Tra conoscere una sentenza e non conoscerla, ovviamente, è preferibile conoscerla. E non nego neppure l'utilità di un corso che ti passi in rassegna e ti sintetizzi i pronunciamenti più recenti ed importanti, facendoti risparmiare tempo preziosissimo. Tieni comunque presente che questo lavoro lo fa già il massimario della Cassazione con le relazioni pubblicate semestralmente sul proprio sito e completamente gratuite. Il problema è che questo non basta più per il concorso. Tu dici che se lo studente non sa inquadrare sistematicamente la pronuncia giurisprudenziale, questo dipenda da una sua negligenza nello studio. Secondo me, può essere vero solo in minima parte, nel senso cioè che tanto più lo studente esce preparato dall'università e più è efficiente nello studio, tanto maggiore è il beneficio che riesce a trarre da un corso (qualunque esso sia). Tuttavia, non può essere ignorato che l'approccio metodologico dello studio universitario è diametralmente diverso da quello concorsuale. All'università basta sapere il concettino istituzionale e la paginetta del libro per superare l'esame. Lo studio concorsuale è ben altra cosa e richiede ben altra metologia per essere in condizione di scrivere un tema. Richiede cioè un approccio teorico molto più critico, problematico ed approfondito verso gli istituti. Certo, è ben possibile che uno studente la possieda già di suo, acquisendola aliunde, ma nella stragrande maggioranza dei casi ciò non avviene, e non per colpa dello studente, bensì semplicemente perché ciò non è (né può essere richiesto in un esame universitario, per quanto esigente e ligio possa essere il prof.). Del resto, se bastasse studiare le sentenze per dire di conoscere l'argomento, che motivo ci sarebbe di pubblicare monografie o trattati? Basterebbero le sentenze, no? E che senso avrebbe l'insegnamento e la ricerca universitaria? L'opera della dottrina sarebbe inutile? Purtroppo, mi sto rendendo conto che ciò che fa la differenza in sede concorsuale non è la quantità di sentenze che si conoscono, ma il livello e la padronanza teorica degli istituti a livello sistematico. O forse i professori universitari sono tutti cretini, che passano la loro vita e spendono la loro carriera ad approfondire la teoria generale degli istituti, quando gli basterebbe tenersi aggiornati con le sentenze? La domanda è volutamente retorica. E comunque anche al Corso FGLAW l'aggiornamento giurisprudenziale è curato meticolosamente. Senza però limitarsi soltanto a quello. | |
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