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mentre ci bocciano LA RIFORMA ANTIPRATICANTI by PD DALL'11 GIUGNO APPROVATA
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| Da: cda lecce x ghiro | 20/06/2012 09:15:04 |
| Magari! mi citi la fonte di questa notizia? | |
| Da: Ghiro33333333333 | 20/06/2012 09:19:17 |
| CIAO, TI CITO UN POST CHE VIENE CONTINUAMENTE RIPETUTO IN UN ALTRO TOPIC, SOLO CHE NON SI RIESCE AD INSTAURARE UNA DISCUSSIONE E SCRIVENDO QUI VORREI CAPIRE SE E' UN'INFO ATTENDIBILE O MENO. ----------------------------------------------------------- IN ATTESA DELL'ENTRATA IN VIGORE DEL DPR ATTUATIVO DELL'ART.9 LEGGE 27/2012 E DEL REGOLAMENTO CNF ( consilio nazionale forense) APPLICATIVO DEL MEDESIMO DPR, la somministrazione di una buonissima lettura continua. BUONA LETTURA! Questa è una lettura benefica da somministrare, quotidinamente, a tutti i nostri colleghi avvocati x ricordare loro che il giorno della liberazione, e cioè, è finito il fascismo nella professione di avvvocato. Prosegue bene, in aula, l'esame degli emendamenti al ddl 3900, riforma della professione di AVVOCATO che è stata travolta dal buon vento delle liberalizzazioni montiane; la riforma è MORTA E SEPOLTA DALLA LEGGE n. 27/2012. Gli avvocati che non capiscono un c###o continuano a credere in un miracolo o in un intervento di paniz e compagni che non arrivera' mai; QUESTI AVVOCATI, IGNORANTI COLLEGHI ( dove hanno preso la laurea, se sono laureati, questi deficienti che non sanno la distinzione tra legislatore , il Parlamento, e legislatore delegato dal Parlamento, il Governo ?) SONO INVITATI A LEGGERE ( sperando che ne capiscano qualcosa) QUANTO SEGUE: La riforma delle professioni La legge di stabilità 2012 (legge 183/2011) ha previsto la delegificazione degli ordinamenti professionali, che il Governo dovrà realizzare nel rispetto di principi (già indicati dal D.L. 138/2011, convertito dalla legge 148/2011) volti a valorizzare la concorrenza. Il D.L. 1/2012, già "TRASFIGURATO" in legge n ïïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��° 27/2012 , abroga le tariffe professionali e stabilisce che il compenso dovrà essere pattuito al momento del conferimento dell'incarico. Peraltro, i provvedimenti degli ultimi mesi sono intervenuti mentre la Camera si stava già occupando della riforma dell'ordinamento delle professioni intellettuali in generale e di riforma della professione forense in particolare. Con il d.lgs. 59/2010, attuativo della direttiva "servizi" ( la direttiva UE esclude espressame nte dal campo di applicazione I NOTAI e NON GLI AVVOCATI) , sono state introdotte disposizioni volte a facilitare la libera circolazione anche dei servizi forniti dai professionisti. Professioni: via libera del Governo ad un DPR Palazzo Chigi. Il Consiglio dei Ministri ha adottato un DPR di attuazione dei principi dettati dall'art. 3, co. 5, del DL n. 138/2011 in materia di professioni regolamentate. Il DPR riguarda tutte le professioni ordinistiche, fatte salve in particolare le specificità di quelle sanitarie. Lo schema di decreto contiene misure volte a garantire l'effettivo svolgimento dell'attività formativa durante il tirocinio e il suo adeguamento costante all'esigenza di assicurare il miglior esercizio della professione e quindi l'interesse dell'utenza. E' prevista l'obbligatorietà della formazione continua permanente. La violazione di questi obblighi è sanzionata disciplinarmente. E' stabilita inoltre l'obbligatorietà dell'assicurazione per i rischi derivanti dall'esercizio dell'attività professionale, della quale deve essere data notizia al cliente. La funzione disciplinare è affidata ad organi diversi da quelli aventi funzioni amministrative; allo scopo è prevista l'incompatibilità della carica di consigliere dell'Ordine territoriale o di consigliere nazionale con quella di membro dei consigli di disciplina territoriali e nazionali corrispondenti. La pubblicità informativa è consentita con ogni mezzo e può anche avere ad oggetto, oltre all'attività professionale esercitata, i titoli e le specializzazioni del professionista, l'organizzazione dello studio ed i compensi praticati. Con l'entrata in vigore del decreto in esame sono per legge abrogate tutte le norme incompatibili con quelle introdotte dal predetto. Successivamente, entro il 31 dicembre 2012, il Governo provvederà a raccogliere le disposizioni aventi forza di legge che non risultano abrogate per effetto dell'art. 3, comma 5 bis, del citato d.l. Art. 3. Abrogazione delle indebite restrizioni all'accesso e all'esercizio delle professioni e delle attività economiche 1. Comuni, Province, Regioni e Stato, entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, adeguano i rispettivi ordinamenti al principio secondo cui l'iniziativa e l'attività economica privata sono libere ed è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge nei soli casi di: a) vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali; b) contrasto con i principi fondamentali della Costituzione; c) danno alla sicurezza, alla libertà , alla dignità umana e contrasto con l'utilità sociale; d) disposizioni indispensabili per la protezione della salute umana, la conservazione delle specie animali e vegetali, dell'ambiente, del paesaggio e del patrimonio culturale; e) disposizioni relative alle attività di raccolta di giochi pubblici ovvero che comunque comportano effetti sulla finanza pubblica. 2. Il comma 1 costituisce principio fondamentale per lo sviluppo economico e attua la piena tutela della concorrenza tra le imprese. 3. Sono in ogni caso soppresse, alla scadenza del termine di cui al comma 1, le disposizioni normative statali incompatibili con quanto disposto nel medesimo comma, con conseguente diretta applicazione degli istituti della segnalazione di inizio di attività e dell'autocertificazione con controlli successivi. Nelle more della decorrenza del predetto termine, l'adeguamento al principio di cui al comma 1 può avvenire anche attraverso gli strumenti vigenti di semplificazione normativa. Entro il 31 dicembre 2012 il Governo è autorizzato ad adottare uno o più regolamenti ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, con i quali vengono individuate le disposizioni abrogate per effetto di quanto disposto nel presente comma ed è definita la disciplina regolamentare della materia ai fini dell'adeguamento al principio di cui al comma 1. 4. (comma abrogato dall'art. 30, comma 6, legge n. 183 del 2011) 5. Fermo restando l'esame di Stato di cui all'articolo 33, quinto comma, della Costituzione per l'accesso alle professioni regolamentate secondo i princìpi della riduzione e dell'accorpamento, su base volontaria, fra professioni che svolgono attività similari, gli ordinamenti professionali devono garantire che l'esercizio dell'attività risponda senza eccezioni ai principi di libera concorrenza, alla presenza diffusa dei professionisti su tutto il territorio nazionale, alla differenziazione e pluralità di offerta che garantisca l'effettiva possibilità di scelta degli utenti nell'ambito della più ampia informazione relativamente ai servizi offerti. Con decreto del Presidente della Repubblica emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, gli ordinamenti professionali dovranno essere riformati entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto per recepire i seguenti princìpi: (comma così modificato dall'art. 10, comma 1, legge n. 183 del 2011, poi dall'art. 9, comma 7, legge n. 27 del 2012) a) l'accesso alla professione è libero e il suo esercizio è fondato e ordinato sull'autonomia e sull'indipendenza di giudizio, intellettuale e tecnica, del professionista. LE PROFESSIONI REGOLAMENTATE SECONDO I PRINCIPI DELLA RIDUZIONE E DELL'ACCORPAMENTO....PER LE QUALI RIMANE L'ESAME DI STATO, SONO LE SEGUENTI: dottore agronomo e dottore forestale, agrotecnico, architetto, assistente sociale, attuario, biologo, chimico, geologo, geometra, ingegnere, perito agrario, perito industriale, psicologo: DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 5 giugno 2001, n. 328 (Modifiche ed integrazioni della disciplina dei requisiti per l'ammissione all'esame di Stato e delle relative prove per l'esercizio di talune professioni, nonche' della disciplina dei relativi ordinamenti). SI SEGNALA CHE LA PROFESSIONE DI AVVOCATO NON E' PRESENTE TRA QUELLE PREVISTE , PRIMA DAL DPR 328 E POI DALL'ART. 9 L.27/2012 COMMA 7 E QUINDI L'ACCESSO E' LIBERO( Laurea magistrale in giurisprudenza + tirocinio è più che sufficiente). L'ESAME DI STATO, AI SENSI DELL'ART. 33 COST., RIMANE SOLO PER LE PROFESSIONI TECNICHE PREVISTE DAL DPR 328/2001 CHE SONO REGOLAMENTATE SECONDO IL PRINCIPIO DELLA RIDUZIONE E DELL'ACCORPAMENTO....., SU BASE VOLONTARIA. | |
| Da: cda lecce | 20/06/2012 09:35:14 |
| Ok, grazie! | |
| Da: ergocog | 20/06/2012 09:47:42 |
| quindi, la c.d. liberalizzazione non riguarda la professione di avvocato. La stessa rimane regolamentata come in precedenza. Da qui i motivi di urgenza della riforma all'esame del Parlamento. | |
| Da: Panormitanus | 20/06/2012 09:55:08 |
| questa la verità : 1) l'esame di abilitazione non potrà MAI, dico MAI, essere abolito a costituzione vigente, poerché l'art. 33 Cost. lo impone 2) la riforma che introdurrà il prossimo dpr entro agosto riguarda TUTTE le professioni, compresa quella forense. Pe4r quanto ci riguarda, le novità non saranno moltissime, e comunque, visto che ne conseguirà il definitivo abbandono del ddl di riforma forense attualmente alla Camera, non possiamo che rallegrarcene. | |
| Da: cda lecce x panormitanus | 20/06/2012 09:57:19 |
| Quindi, x gli aspetti reddituali che avrebbero portato alla cancellazione, niente è stato approvato? | |
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| Da: Panormitanus | 20/06/2012 10:07:50 |
| niente è stato e niente sarà approvato. si trattava di una proposta del CNF, servilmente recepita dagli avvocati-parlamentari nel ddl di riforma e motivata dall'intento di sfoltire gli albi, perché secondo certi imbecilli la selezione devono essere loro a farla, e non il mercato. ma l'hanno presa in quel posto, una volta tanto, e così chi vorrà potrà fare l'avvocato part-time, magari insieme ad altri lavori (com'è nel mio caso) | |
| Da: cda lecce | 20/06/2012 10:14:11 |
| Ti ringrazio! | |
| Da: na cacata | 20/06/2012 10:16:19 |
| la grande novità (inattuabile) è l'introduzione del preventivo. Chi di Voi qui in mezzo fa davvero l'avvocato (e non perde tempo a sputare sentenze insensate) sa benissimo che redigere il preventivo di una causa (con tutti gli eventi accidentali che puo incontrare) o anche soltanto di una posizione meramente stragiudiziale (che può richiedere molte sedute prima di poter raggiungere l'accordo delle parti) è PURA FOLLIA. Come lo è emettere una fattura di 2.600 e (decurata l'iva al 21, la cassa al14, l'irap al 3,9, irpef al 43%) ti restano la BELLEZZA di 800 euro (su cui gravano spese di studio, dipendenti ed affitto dello studio). Altro che riforma Signori miei. Qui la festa è finita da un pezzo. | |
| Da: Panormitanus | 20/06/2012 10:28:12 |
| la festa è finita da un pezzo, ma ti assicuro che è finita da un pezzo anche all'estero, e per una semplice ragione: concorrenza. Saremo parte di un esercito di oltre 200.000 professionisti, e la torta più o meno è quella, quindi la festa l'hanno fatta ai loro tempi i nostri dominus, mentre a noi toccherà sudare per pochi soldi. Quanto al preventivo, in astratto non è un'idea sbagliata, ma sconta il fatto di essere un compromesso tra il passato (tariffe rigide e inderogabili) e il futuro, che secondo me è destinato, da incoercibili forze di mercato (concorrenza), ad essere quello della totale abolizione di qualunque vincolo. Per chi non lo sapesse, in Inghilterra e negli Stati Uniti c'è in materia una deregulation TOTALE, per cui l'avvocato pattuisce col cliente quello che vuole, stipulando un contratto che spesso dice: ti faccio avere il risarcimento e me ne darai un terzo (no win - no fee / patto di quota lite), oppure: quando il giudice avrà deciso, se i figli toccano a te, se la casa tocca a te, se ti danno tale risarcimento o se ti danno meno di 4 anni di reclusione mi darai tot, se invece succede questo non mi darai niente. Prima o poi si arriverà questo anche in Italia, e forse sarà meglio così. Uno studio legale inglese, presso il quale fa pratica un mio amico, da alcuni anni (che ci crediate o no) dice ai clienti (sono comunque aziende e privati facoltosi, quindi il rischio è minimo): io mi impegno a fare di tutto per ottenere questo risultato, se non lo raggiungo noin mi paghi, e se lo raggiungo..... mi paghi quanto riterrai che sia valso economicamente il mio lavoro. Vi assicuro che, per quanto sembrino balle, sto dicendo l'assoluta verità Questo perché si sappia verso cosa stiamo andando. | |
| Da: up | 20/06/2012 15:05:37 |
| rispondete a quanto detto sopra please | |
| Da: Panormitanus | 29/06/2012 21:39:53 |
| salve a tutti... scrivo dalla perfida Albione, che comunque per me è più materna e ospitale della Sicilia... una bella notizia confermata: come vi dicevo, il ddl sulla riforma forense è stato praticamente abbandonato, e ciò mi è stato confermato da fonti certe. Bye!! | |
| Da: Kendrah | 29/06/2012 21:52:25 |
| Ciao a tutti mi chiamo Kendra e sono Cartomante di professione. Fin da quando ero bambina mi sono resa conto di possedere il dono dell'interpretazione delle carte (cartomanzia) e così, nel sorso degli anni, ho affinato questa mia capacità approfondendo in particolare le sibille e i tarocchi. Lo studio e l'esperienza sul campo mi permettono, ormai da anni, di fare consulti precisi e dettagliati e di avere sempre riscontri positivi da parte delle persone che mi cercano. Sono una cartomante affidabile, seria e soprattutto sincera. Se volete un piccolo aiuto per superare questo periodo molto difficile scrivete a kendrami@gmail.com | |
| Da: Panormitanus | 29/06/2012 22:22:35 |
| Ma a questa bella notizia se ne accompagna una meno favorevole: ho letto che è probabile che la Consulta confermi la mediaconciliazione obbligatoria in esito all'udienza prevista per il 23 ottobre. La fonte è un'intervista a GianMaria Flick, presidente emerito della Consulta, che lascia intendere che il giudizio sarà con ogni probabilità favorevole. E' un off-topic, ma rischia di avere conseguenze catastrofiche sull'avvocatura (almeno, su quella civilista). Saluti da Oltremanica | |
| Da: face19 | 30/06/2012 09:26:01 |
| Era prevedibile che la media-conciliazione rimanesse..E' fonte di business!Visto che con la professione ormai è difficile guadagnare, si sono inventati un'altra fonte di guadagno certa! | |
| Da: Panormitanus | 30/06/2012 09:37:49 |
| Beh, ancora non è sicuro, perché la Con sulta deciderà solo il 23 ottobre, e quella che ho letto è solo l'opinione (qualificatissima) di un grande giurista. Il "guaio" (o, a seconda dei punti di vista, il "vantaggio per il consumatore") è che se passa gli avvocati non avranno solo i propri pari, come concorrenti, ma anche una massa sterminata di periti assicurativi, geologi, mediatori laureati in materie di vario genere (purché iscritti in un albo), avvocati falliti, ecc. ecc. Secondo me, chiuderebbero moltissimi studi legali civili, il che non necessariamente è un male. Dipende dai punti di vista... | |
| Da: face19 | 30/06/2012 11:31:27 |
| Ma ti posso assicurare che, almeno dalle mie parti, proprio i "maggiori" avvocati si stanno arricchendo con la media-conciliazione! | |
| Da: Panormitanus | 30/06/2012 11:41:54 |
| davvero? beh, non è che dovrebbero guadagnare granché, con i compensi previsti per i mediatori... Non erano più alte le parcelle che lucravano per le cause vere e proprie? (grosso modo, quali sono "le tue parti?" | |
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