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Nuovi incarichi di presidenza
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Da: Acchiappatuttto09/11/2011 13:14:36
Questa è bella e proprio inaspettata. Il gruppo dirigente ANP  ha fatto una pensata di quelle stravaganti e se non fosse vera sembrerebbe uno scherzo sul web come ne avvengono tanti. Ebbene pare che non sia  fishing, cioè pescare i tordi sul web, ma incredibile realtà e cioè invece di mobilitare i suoi studi legali per attivare i ricorsi a favore dei presidi penalizzati dalla mancata perequazione interna ed esterna si mobilitano gli avvocati al contrario e cioè per ostacolare i ricorsi dei ricorrenti.                     
Ma il tutto a spese dei tordi e cioè degli idonei che non avrebbero nessun interesse ad impelagrasi in controversie giudiziarie perché hanno già conseguito un giusto diritto a proseguire nel percorso concorsuale e quindi non si capisce perché dovrebbero scucire di tasca proprio una tassa di 125 euro manco fossero stati esclusi ! Si perché l'ANP mette gli avvocati ma non scuce un euro perché il costo quantificato in 125,00 euro pro capite l'Anp lo pretende dagli idonei che dovrebbero costituirsi  ad opponendum, ammesso e non concesso che il TAR Lazio consenta questo tipo di operazione.  Il che non è né sicuro né scontato in quanto bisogna dimostrare al Tribunale Amministrativo l'interesse ad entrare nel contenzioso come terzi.
Gli altri sindacati gialli stanno si intervenendo ma con la copertura finanziaria a carico dello stesso sindacato per non esporre i propri iscritti ad esborsi e a eventuali incidenti e magre figure.
" Le costituzioni, ovvero gli interventi ad opponendum, hanno la finalità di evitare, per gli interessati, i pregiudizi eventualmente determinati dall'allungamento dei tempi e dall'appesantimento della procedura concorsuale ad opera dei suddetti ricorsi. " Questa è la motivazione destituita di qualsiasi fondamento giuridico e logico accampata dagli strateghi dell'ANP per convincere i riottosi e titubanti a cimentarsi in questa guerra al contrario.
" Si ricorda che l'intervento va fatto con la massima urgenza, dato che alcuni ricorsi avverso la prova preselettiva sono stati già presentati ed altri sono in corso di presentazione. E' pertanto necessario raccogliere le adesioni nel tempo più breve possibile. " E si perché la camera di consiglio è stata fissata per il 24 novembre e non ci sono né i tempi tecnici né la possibilità di inserirsi. E allora perché questo fumus persecutionis se non per montare uno specchietto per le allodole?
" L'Anp, che si costituirà anch'essa nelle cause insieme ai controricorrenti, ha affidato il patrocinio allo Studio Legale Tedeschini, il cui titolare (Avv. Prof. Federico Tedeschini) è professore presso l'Università "La Sapienza" di Roma." . Questa poi è al limite del ridicolo giuridico quando tutti sanno che non esiste un nel procedimento del lavoro un analogo della parte civile del procedimento penale. Insomma nebbia allo statu puro!
E allora qual é il vero obiettivo dell'Anp?
Sicuramente il tentativo  di accaparrarsi per il futuro qualche iscritto in più alla propria associazione di categoria, prendendo le parti della parte che interessa al ministero verso il quale rare volte ha avuto parole critiche. Se infatti non commentabile apparirebbe il giudizio legittimo di sostenere una parte, nella fattispecie gli ammessi alla preselezione per il concorso a preside, lascia perplessi questa bombarda a pagamento ; e perché mai se ha a cuore la prosecuzione del concorso?
Tuttavia anche per l'Anp attendiamo di sapere quale posizione avrà a conclusione della seconda fase e se chiederà soldi ad opponendum agli oppositori che si opporranno al giudizio venuto fuori dalle prove scritte.     (da Dirpresidi)

redazione@aetnanet.org

Da: Ebreo09/11/2011 20:38:58
Quali referenze si  debbono richiedere  a   uno che  voglia fare - e oggi sono migliaia e migliaia -  il Preside ( di una scuola ) ? A mio modesto avviso, in primo luogo, tra le altre,  quella di essere  un buon insegnante, preparato  e aggiornato nella propria disciplina, severo e umano nello steso tempo nei rapporti con i suoi allievi;  e in più, aspirando alla direzione di una scuola, deve essere dotato di un certo naturale  carisma, di autorevolezza  e di una  propensione al comando, alla progettualità,  alla organizzazione , alla  coordinazione, alla amministrazione e, insomma,  alla pluripromotorietà,  che gli derivano proprio dal fatto di essere provveduto  di cultura  quanto più varia ed  ampia e  aggiornata possibile. Perché fare scuola , essere  uomo di scuola , e porsi a capo di una scuola e volerla dirigere , significa, innanzi tutto, saper promuovere e fare cultura , educare mediante  la  cultura.  Che cos'è la cultura?
Tutto ciò che rimane dopo aver dimenticato tutto!  E  in un  uomo di vera  cultura - com'è ( dovrebbe essere)  un uomo di scuola in genere, e un  dirigente scolastico, in particolare, - ciò che rimane è  ( dovrebbe essere ) il cibo metabolizzato,  assimilato, ricomposto , e,  evacuati  tutti  gli escrementi  inutili  del nozionismo mnemonico e meccanico, divenuto carne e sangue del suo umanesimo  vitale,  nonché elemento di eticità  consustanziale al suo modo di essere e di pensare.
Sulla base di quanto sopra detto, non vi sembra risibile una preselezione al concorso per dirigente scolastico, che si affidi ai quiz e alle crocette , ecc. ecc? Danno , forse, essi garanzia? e  di quale cultura?
Di nessuna! Perché di tutto l'imparaticcio mnemonico , non rimane nulla degno di essere assimilato!

www.aetnanet.org

Da: ....sospiro di sollievo10/11/2011 10:53:53
Ciao Silvio!

Da: Berembebè10/11/2011 18:12:46
Ci rivedremo miei cari...

Da: Berembeb10/11/2011 22:23:19
Delle caratteristiche assolutamente negative della prova preselettiva e della molteplicità dei ricorsi molto è stato detto. Una disorganizzazione che non ha precedenti. Una platea di "esperti" che ha prodotto una disastrata batteria di 5.663 quesiti a risposta multipla dalla quale più di mille sono stati "rimossi"perché comunque errati (a parte il pessimo uso della grammatica e della sintassi). Irregolarità insanabili tali da portare alla nullità assoluta della prova e del bando di concorso (in un prossimo intervento saranno puntualmente indicate altre irregolarità e "stranezze"). Nei giorni precedenti, col sostegno di associazioni di categoria niente affatto coerenti nelle diverse posizioni assunte e che hanno lanciato una campagna ad opponendum degli ammessi alle due prove scritte, con l'obbligo del versamento individuale di 125 euro, è stata dichiarata da parte degli ammessi alle due prove scritte (complessivamente, sono 9.111, il 27,17 per cento dei 33.531 candidati che hanno sostenuto la prova preselettiva) una sorta di "guerra" nei confronti dei candidati non ammessi (complessivamente, 24.420, il 72,83 per cento). Ai candidati non ammessi alle prove scritte contestano, pur essendo consapevoli delle anomalie e delle disparità di trattamento che hanno caratterizzato la prova preselettiva, il legittimo diritto di migliaia di questi candidati di avanzare e di avere avanzato ricorso al Tar del Lazio. Si ha certezza che altri ricorsi saranno presentati in ordine alle molteplici irregolarità (tra le quali, oltre ad altre delle quali dirò in un prossimo intervento e che destano legittimi sospetti sulla correttezza, c'è quella della libera utilizzazione di telefoni cellulari e di computer, all'interno delle aule, da parte dei candidati - mentre i candidati presenti in altre aule ne erano privi, perché erano stati obbligati a consegnarli al momento della registrazione - fino a pochi minuti prima dell'inizio della prova, avvenuto anche due ore dopo che il modulo con i 100 quesiti estratti per sorteggio a Roma, presso il Miur, era stato inviato alle 113 scuole, sedi della prova, per via telematica). Da parte delle stesse associazioni di categoria interessate a incassare da ciascuno degli aderenti i 125 euro per essere rappresentati in giudizio da un "determinato" studio legale, espressamente indicato, negli ultimi giorni è stata rivolta una nuova,"esilarante", richiesta, concernente il tempo per lo svolgimento di ciascuna delle due prove scritte, al ministro dell'epocale riforma scolastica (neutrini tuttora inarrestabili). Parliamone, dunque, con allegria, anche perché la scuola è ormai diventata allegra! E il concorso, del tutto "fantasma", una sorta di farsa, anche perché dei 2.386 posti messi a concorso non c'è nemmeno l'ombra!

Sì, dei 2.386 posti "frettolosamente" messi a concorso, il 13 luglio 2022, col decreto del direttore generale Luciano Chiappetta, per il reclutamento di altrettanti dirigenti scolastici non c'è nemmeno l'ombra, perché l'art. 19 della legge di conversione n. 111 del 15 luglio 2011 confermava, senza alcuna modifica, nemmeno di una virgola, l'art. 19 del decreto legge n. 98 del 6 luglio 2011. Cosicché, la norma di legge, ai sensi e per gli effetti che ne derivano, ha sancito che "gli istituti comprensivi per acquisire l'autonomia devono essere costituiti con almeno 1.000 alunni" (peraltro, addirittura "a decorrere dall'anno scolastico 2011-2012", ma i tempi erano alquanto stretti per provvedervi immediatamente - e quindi gli accorpamenti saranno realizzati durante il corrente anno scolastico - mentre immediatamente sono state individuate le istituzioni scolastiche autonome con meno di 500 alunni e le stesse sono state conferite in reggenza a dirigenti scolastici con incarico su altre istituzioni scolastiche autonome).
Pertanto, il concorso è un concorso "fantasma", perché le attuali 10.431 istituzioni scolastici (con organico di 10.431 dirigenti scolastici) risulteranno ridotte di almeno 2.500 unità (e l'organico dei dirigenti scolastici subirà la stessa riduzione).
Per saperne di più e di più preciso, rinvio all'art. 19 ("assunzione in servizio")del decreto Chiappetta datato 13 luglio 2011, con invito a leggerlo attentamente.
D'altra parte, a proposito del concorso "fantasma" o del concorso "del quiz", Polibio ha subito dopo il decreto Chiappetta detto che la prova preselettiva -preceduta dalle diffuse contestazioni sui tempi e sulle modalità della prova, sugli oltre mille quesiti a risposta multipla "rimossi" dalla batteria di 5.663 perché errati, sulla disparità di trattamento tra i candidati nella fase esecutiva, e seguita da una valanga di contestazioni e di ricorsi - aveva l'evidentissima finalità di eliminare almeno il 70 per cento dei candidati.
Molti dei quali, a loro volta, avrebbero presentato ricorsi alla magistratura amministrativa (ed è ancora senza risposta l'indagine della polizia postale sulla "fuga" anzitempo dei quesiti), ora contestati da associazioni professionali di categoria in difesa degli ammessi alle prove scritte.
Poi, due terzi degli ammessi alle prove scritte non avrebbero superato entrambe le prove per essere ammessi alla prova orale e quindi, mutando radicalmente la posizione di forte disapprovazione e di contrasto precedentemente assunta nei confronti dei non ammessi alle prove scritte che si erano rivolti al Tar, a loro volta si trasformeranno in ricorrenti al Tar, disapprovati e contrastati dagli ammessi alla prova orale.
Procedendo, altri ricorsi al Tar saranno presentati (anch'essi mutando radicalmente la posizione assunta nei confronti dei ricorrenti delle fasi precedenti) da coloro che non supereranno la prova orale, disapprovati e contrastati da coloro che invece la supereranno.
Inoltre, si può essere certi che le sentenze saranno sempre seguite da appelli al Consiglio di Stato e al Consiglio di giustizia amministrativa (CGA).
In definitiva, sempre che si giunga alla conclusione del concorso (quando?!), i cosiddetti "vincitori" - comunque, ben pochi a causa dei forti "tagli" in corso d'opera concorsuale (programmati?!) - risulteranno tali soltanto nella graduatoria, perché i posti per loro disponibili saranno di là dall'esserci! Insomma, un "concorso fantasma", dal notevole costo per l'amministrazione pubblica e dal gravissimo danno all'immagine, nonché biologico ed economico, per i docenti candidati, e soprattutto per gli eccellenti e per gli ottimamente preparati (che in effetti sono coloro che vengono a subire il danno più grande e più grave), a causa di un concorso disordinatamente e disastrosamente condotto a partire dalla fase organizzativa e operativa della prova preselettiva.
Tra le altre problematiche c'è quella che riguarda la Sicilia, il cui numero dei posti messi a concorso (237) potrebbe essere del tutto insufficiente addirittura a coprire il numero dei vincitori del concorso del 2004, risuscitato dalla legge 2002 del 2010 e tuttora in fase di rinnovazione (rendere assolutamente anonime le prove scritte degli allora non ammessi alla prova orale e procedere a una nuova correzione, seguita dalla prova orale degli eventuali ammessi, ma non all'immediata assunzione, da vincitori, nell'organico dei dirigenti scolastici, e pertanto risulterebbero notevolmente danneggiati) e dalla conclusione in tempo non prevedibile. Tutto ciò, oltre a essere pendente, in attesa di sentenza o di ordinanza, il ricorso al Tar del Lazio, sezione di Roma, concernente la richiesta di incostituzionalità della legge 202/2010, che in caso di diniego da parte del Tar verrebbe rivolta in fase di appello al Consiglio di Stato. Se accolta, gli atti verrebbero inviati al Giudice delle leggi, cioè alla Corte costituzionale, la cui sentenza, qualora venisse accertata l'incostituzionalità della legge 202/2010, porterebbe alla rinnovazione del concorso come disposto dalla sentenza del CGA per la Sicilia e a conclusioni al momento del tutto imprevedibili.
Ma veniamo ai "tempi" delle prove scritte dell'attuale concorso "fantasma",riferendomi alla "fantasiosa" richiesta delle associazioni di categoria (degli"ammessi"). Ma parlandone con allegria e con un pizzico di ironia!
Pasquale Almirante ha già commentato la problematica situazione che caratterizza la Sicilia, anche con riferimento all'incognita del numero dei posti che si sono resi liberi fino al 2004 e che dovrebbero essere riservati ai vincitori del concorso del 2004, cosicché, completate le operazioni di dimensionamento a 1.000 degli istituti comprensivi, di posti disponibili per i vincitori dell'attuale concorso"fantasma" non ce ne sarebbero affatto. E da parte mia ritengo che potrebbero esserci dirigenti scolastici di precedente nomina e del concorso del 2004 addirittura in esubero. Ma "la perla delle perle" è quella dell'Associazione docenti italiani (ADi), anch'essa egregiamente commentata da Almirante con accento satirico.
A Polibio interessano alcuni tratti, a parte quello delle 8 ore per ciascuna delle prove scritte, tempo contestato dall'ADi, che invece "gradirebbe" tempi brevi, perché diversamente "questa sortita delle 8 ore avrà conseguenze deleterie". E ne vengono indicate "alcune", che in effetti appaiono alquanto stravaganti, che portano a un interrogativo conclusivo: "Come si concilia una preselezione che ha concesso 100 minuti per risolvere 100 quesiti (1 minuto a quesito) con una prova che concede 8 ore (leggasi OTTO ore) per scrivere la soluzione di un caso?".
Bravissimo l'ADi. Finalmente c'è arrivato. Infatti, "100 minuti per risolvere 100 quesiti (1 minuto a quesito)" sono pochi, sono stati pochi, e le irregolarità sono state tante, tante da dover portare alla nullità assoluta di quella prova preselettiva.
Bravissimo l'ADi perché finalmente ha fatto riferimento a "numerose consultazioni, via cellulare sistemato nei reggiseni o negli slip, dove i meno tecnologici avranno collocato pacchetti di appunti", soprattutto se superdotati. Ovviamente, si tratta di reggiseni e di slip, ma non si comprende se entrambi gli indumenti riguardano soltanto le donne oppure se i reggiseni riguardano le donne e gli slip riguardano gli uomini, perché se entrambi gli indumenti riguardano le donne, allora si tratta di un privilegio e di una disparità del tutto evidenti: due nascondigli per le donne, un solo nascondiglio per gli uomini. Finalmente, però, l'ADi evidenzia la funzione dei cellulari (ha riguardato la prova preselettiva, ed è per questo che la prova va annullata per disparità e per vizi insanabili). Ma del sistema informatico tratterò prossimamente.
A parte la "conseguenza deleteria" indicata dall'ADi, derivante dal "moltissimo tempo" per la "correzione di tali elaborati" (quelli del tempo fissato in 8 ore per la produzione da parte di ciascuno dei candidati) e quella dei dubbi sulla professionalità dei commissari d'esame ("che potranno promuovere e bocciare chi vogliono, lasciando spazio alle ingiustizie e peggio …", presupponendo che "la definizione dei criteri di valutazione da parte della commissione sarà faticosa e contrastata", cosicché "è prevedibile che tali criteri saranno generici se non arbitrari e assolutamente inadatti ad apprezzare obiettivamente i risultati della prova; nonché la "conseguenza deleteria" che "sarà impossibile controllare l'autenticità degli elaborati, perché, come avviene in questi casi, con tanto tempo a disposizione, i candidati si sentono autorizzati a copiare …e quelli che non copiano sono considerati dei fessi", allora è del tutto evidente che questo "concorso", oltre a essere "fantasma", è una farsa. E Polibio lo dice da tempo.
E allora procediamo nell'ambito del surreale.
Il tempo a disposizione per la produzione di ciascuna delle due prove scritte venga fissato (per conciliarlo con quello della preselezione) in 100 minuti. L'elaborato "su una o più tra le aree tematiche di cui all'art. 8"del decreto Chiappetta e l'elaborato consistente "nella soluzione di un caso relativo alla gestione dell'istituzione scolastica con particolare riferimento alle strategie di direzione in rapporto alle esigenze formative del territorio"siano ciascuno di 2.400 battute (punteggiatura e spazi inclusi).
Naturalmente, senza uscire dall'aula ed eliminando cellulari e quant'altro per comunicare e per copiare. Vorrei vedere chi e come ricorrerà alla pubblica pesca nei reggiseni e negli slip!
Per quanto concerne la correzione, certamente i commissari dovranno fare attenzione al contenuto, attenendosi ai criteri e al controllo dell'autenticità dell'elaborato, ma soprattutto, ritenendolo elemento assolutamente primario, dovranno fare attenzione al possesso della lingua italiana, nei suoi molteplici aspetti grammaticali e sintattici, da parte dell'autore/autrice dell'elaborato: punteggiatura, errori di ortografia, funzione e classificazione dell'avverbio e delle preposizioni, degli aggettivi qualificativi e pronominali, del verbo, pronomi personali e relativi, struttura della frase semplice (soggetto, predicato e complementi) e della frase complessa (proposizioni coordinate e subordinate, proposizioni relative, aggettivi e pronomi, concordanza dei tempi, ecc.
In definitiva, il possesso della lingua italiana è fondamentale per chi deve costantemente leggere e comprendere i contenuti di norme di legge, di documenti, di contratti, ecc. Se in un elaborato si riscontrano più di alcuni errori (alcuni possono essere senz'altro considerati sviste, e anche Polibio non ne è del tutto esente, ma il troppo storpia), il voto non può che essere negativo e quindi porta alla non ammissione del candidato alla prova orale del concorso.
Comunque, gli aspetti grammaticali e sintattici, soprattutto quando riguardano il patrimonio culturale della professione docente, rivestono la stessa importanza sia per un compito scritto in 8 ore, sia per un elaborato scritto in 100 minuti (in questo caso, di 2.400 battute, punteggiatura e spazi inclusi, consentendo il 5 per cento in più o in meno delle battute). Io propenderei per l'elaborato di 2.400 battute, punteggiatura e spazi inclusi, in 100 minuti: un'ora e quaranta minuti, con la grammatica e la sintassi a farla da padroni.
Parecchi anni fa mi capitò di leggere in un giornale - quale risposta a un articolo che aveva evidenziato alcuni "curiosi" aspetti di un ciclostilato, peraltro colmo di imperfezioni grammaticali e sintattiche, prodotto, in pieno clima di vacanze, e con disegni ed espressioni alquanto"discutibili", da un'associazione provinciale di ispettori e direttori didattici - una nota manoscritta inviata a quel giornale dal presidente di quell'associazione. Ebbene, in quel manoscritto, si legge con assoluta chiarezza "elocubrazioni" al posto di"elucubrazioni" (che consiste nel risultato di un lavoro mentale assiduo e paziente) e "incosciemente proiettate" (peraltro, "senza censura") al posto di"inconsciamente proiettate".
Non si tratta di una fantasticheria. Purtroppo è la realtà. Una realtà che la scuola ha il dovere  di respingere per non precipitare nel baratro del dissesto formativo e culturale.



da Aetnanet.org--------------------------------------------------------------------------------























Da: Profumo16/11/2011 15:39:50
...Ma faccio puzza.

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Da: Profumo?16/11/2011 21:45:29
... Qui c'è qualcosa che puzza!

Da: Profumo20/11/2011 12:54:10
...Ho bisogno d'aria! 

Da: Berembeb23/11/2011 15:40:39
Ormai da troppo tempo si protrae con cattiva ed eccessiva veemenza questa vergognosa quanto inutile Jihad (nel senso più profondo del termine cioè quando la rivolta non è contro gli altri ma contro il proprio gruppo.) del gruppo dirigente di ANP Nazionale.
Quello che più rammarica e lascia senza parole e che noi in questa associazione ci avevamo creduto.
Docenti di comprovata esperienza e professionalità con anni di lavoro qualificante alle spalle, docenti universitari, collaboratori vicari, ex presidi incaricati, figure di rilievo all'interno dei nostri istituti implicitamente, neanche poi tanto, sono tacciati di ignoranza, d'impreparazione; indicati come approfittatori di situazioni illecite per superare una prova che solo poco tempo prima era stata giudicata demenziale, NON adeguata alla selezione seria di Dirigenti scolastici dalla stessa dirigenza ANP: ma questo, ovviamente, accadeva prima…
Parafrasando il pensiero dell'editorialista "e' tempo di dirlo con chiarezza" : quello che si è svolto NON è un concorso per titoli ed esami rispetto al quale si può testare l'idoneità dei concorrenti per cui "i giudici non hanno competenza" ma una prova ridicola; il compito della vera selezione, quella seria, sarà affidato a docenti e dirigenti stimati, compenti ai quali è demandato il compito di selezionare chi sa e chi non sa.  La preparazione testata dalla preselezione è unicamente "scimmiesca" : non è necessario essere esperti in docimologia per sapere che quello che veniva richiesto ai candidati non era altro che una mera prova mnemonica e a-razionale che penalizzava la capacità critica nei confronti di quesiti espressi in un italiano vergognoso e frutto di palese copia ed incolla da testi improbabili. Spiace ricordare ma forse è il caso vista la memoria breve del gruppo dirigente, che proprio il gruppo di lavoro ANP ha evidenziato ed inviato al Ministero decine e decine di errori grossolani e vergognosi.
Ciononostante gli ignoranti siamo noi… pensavamo che porsi criticamente di fronte ad un problema fosse il compito primario di un docente e di un dirigente ma evidentemente ci sbagliavamo di grosso!! Lo terremo presente nel proseguo della nostra carriera e lo insegneremo ai nostri studenti! Che si tratti di Jihad lo conferma ancor meglio l'evidente contraddizione (possibile che NON se ne siano accorti) in cui incappa il gruppo dirigente quando sostiene "C'è una seconda questione che ci sta a cuore. ricorsi seriali, come quelli annunciati, costituiscono il sogno degli studi legali, che ne ricavano consistenti utili" davvero? E che pensare allora della ancor più ridicola richiesta ANP di ben 125 euro da pagare per un contro ricorso, al prestigioso Studio Legale Tedeschini, che l' Avv. Prof. Federico Tedeschini professore presso l'Università "La Sapienza" di Roma sta preparando? Che questa posizione ad opponendum sia diventata l'ossessione del gruppo ANP è evidente. La questione è sbandierata in modo ossessivo ovunque, persino all'incontro di Genova all'ABCD 2011 prossimi e di Verona al Job&Orienta, che hanno da sempre scopi didattici e formativi e NON politico_sindacali. Che delusione !
Che l'obiettivo di ANP sia quello di far "cassa" è palese e sconcertante altrimenti non si capisce il motivo per cui l'associazione NON ha ricorso in prima ed unica persona senza
scatenare questa odiosa guerra tra poveri.
Per questi e per molti altri motivi ancora il gruppo dei docenti della Lombardia dell'Associazione Nazionale Presidi che HANNO e che NON HANNO partecipato alla prova di pre-selezione per codesto rovinoso concorso, stigmatizzano il comportamento tenuto dal gruppo Dirigente della Associazione e, pertanto NON riconoscendosi più in questa associazione professionale rimettono in toto le deleghe sindacali e chiedono di essere dimessi dal gruppo dei docenti iscritti.
Seguiranno a breve le singole comunicazioni come da prassi.
Con profondo rammarico per aver sbagliato il giudizio e per aver sostenuto con sana convinzione i principi dell'uguaglianza e della trasparenza che sembravano insiti nei valori costitutivi dell'associazione ANP; il gruppo docenti lombardo augura agli opponendi il più sincero successo ritenendo comunque che quanto ottenuto con metodi Non rispettosi dei diritti e delle ragioni di tutti NON sia, in democrazia, degno di alcun valore.
ANP ha arbitrariamente diviso i propri iscritti tra "giusti " e "profittatori-ignoranti " prendendo, per la prima volta, una posizione di netta divisione all'interno della associazione e questo non si può accettare da un' associazione professionale che ha, comunque, accolto e formato tutti.




Postato il Mercoledì, 23 novembre 2011 ore 15:16:20 CET di Redazione
  


da aetnanet.org

Da: Marisa Russo23/11/2011 21:08:34
Domani se il TAR accoglierà i primi ricorsi il concorso andrà nel caos, sarà subito rinviato, poi bloccato.

Cosa farà il Ministero, terrà le scuole con i reggenti magari con proroghe concesse anche ai 70enni?

Ci sarà l'elezione del DS?

Domani vedremo, il rammarico è che tutto questo poteva essere evitato.

Notte ai pochi che ancora ci vengono a trovare.

Da: Marisa Russo24/11/2011 22:54:53
Bisogna ancora aspettare... tutto si decide il 6 dicembre. Notte

Da: presumibile25/11/2011 17:27:34
Io non ho mai creduto all'ANP, il dirigente della mia scuola mi rinnova sempre che nel 2005 è stata proprio questa associazione che ha spinto per eliminare la normativa sugli incarichi di presidenza e c'è riuscita.

Da: Marisa Russo26/11/2011 15:17:42
meno male...Dio c'è.

Torniamo a studiare.

Da: presumibile29/11/2011 00:23:36
X Marisa Russo
Hai qualche notizia certa in questo mare di caos?

Da: Marisa Russo29/11/2011 11:09:51
La notizia bella è questa:

Sottosegretari all'istruzione


Elena Ugolini


http://www.fondazionescuola.it/magnoliaPublic/iniziative/nuovi-licei/presentazione/ugolini.html


ascoltare il video di 4' o poco più

Nuovi licei: l'avventura della conoscenza

 

Elena Ugolini nasce nel 1959 a Rimini. Si laurea con lode alla facoltà di Filosofia  dell'Università degli Studi di Bologna. Sposata dal 1984, ha quattro figli di 10, 12, 18 e 21 anni. Dopo un breve periodo di studi a Boston, città in cui si trasferisce per seguire il marito, ortopedico oncologo, consegue nel concorso ordinario del 1985 l'abilitazione all'insegnamento di filosofia e storia, filosofia e scienze dell'educazione, materie letterarie alle medie. Inizia ad insegnare da subito Storia e Filosofia al Liceo Malpighi di Bologna e dal 1990, in collaborazione con la facoltà di Economia e di Medicina di Bologna e con l'Accademia di Comunicazione di Milano guida l'attivazione di tre licei sperimentali approvati dal MPI: il liceo scientifico biomedico, il liceo economico europeo, il liceo linguistico della comunicazione con indirizzo classico e moderno. Nel 1993 diventa preside del Liceo Malpighi  e coordina  dal 1996 uno dei primi corsi post diploma realizzati  in modo integrato fra scuola, mondo del lavoro e formazione professionale. Nel 1999 guida la progettazione e la nascita della scuola media Malpighi  rivedendo i programmi, le attività di laboratorio sia  in ambito scientifico che artistico-musicale, gli orari e le attribuzioni delle cattedre, per offrire ai ragazzi la possibilità si acquisire delle solide conoscenze di base in materie fondanti come l'italiano e la matematica, un buon metodo di studio ed un livello B2 di conoscenza della lingua inglese. Nel 1998 è chiamata a collaborare alla "Commissione dei saggi" dall'allora Ministro Luigi Berlinguer. Nel Luglio 2001 fa parte del gruppo ristretto di lavoro istituito dal Ministro Letizia Moratti per la predisposizione degli indirizzi concernenti il nuovo sistema di valutazione del sistema scolastico italiano. Dal 2002 fa parte del Comitato tecnico scientifico dell'INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Scolastico) e, dopo la sua istituzione come Ente autonomo di ricerca (dlg 286) è nominata nel suo consiglio direttivo. Dal Gennaio 2007 riceve dal Ministro Giuseppe Fioroni  l'incarico di commissario straordinario insieme al dott Piero Cipollone e alla dott.ssa Paola Reggiani di guidare il potenziamento dell'INVALSI. Si occupa  della stesura dei quadri di riferimento di italiano e matematica con un gruppo di esperti provenienti dal mondo della ricerca nell'ambito delle grandi indagini internazionali, della scuola e dell'università. Segue il lavoro di predisposizione delle prove di italiano e matematica per la prova nazionale inserita all'interno dell'esame di stato della secondaria di primo grado, la realizzazione della prova e la restituzione dei dati alle scuole. Nell'Ottobre 2008 viene nominata dal Ministro Mariastella Gelmini membro del Comitato di Indirizzo dell'INVALSI.

 



 

Marco Rossi Doria


http://marcorossidoria.blogspot.com/

Ancora oggi la maggioranza dei bambini e ragazzi del pianeta conoscono queste cose nella loro esperienza di apprendimento. Invece, nei nostri luoghi – che sono una minoranza del mondo – la scuola ha progressivamente imposto il monopolio dei codici e dei metodi di apprendimento. Questo ha relegato in spazi secondi e terzi il corpo, l'autonoma organizzazione, il contatto diretto con le materie e la loro trasformazione, il rischio di fare, disfare, scegliere, provare conseguenze dei gesti, assumere presto compiti, eseguire opere. Ma questo ha recato un lutto e una nostalgia. E' possibile elaborare quel lutto e rendere desiderio quella nostalgia. E' possibile riscoprire l'apprendimento diffuso, basato sul compito, autonomo, in diretto rapporto con le cose del mondo. Ma solo se la scuola, insieme alle altre agenzie educative, ritrovano il modo di educare al rapporto con la natura, alla scoperta della biosfera e, insieme, al senso delle relazioni umane che servono a custodirla.





Puoi Vedere un video di 11'


http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-7359d7f8-4e21-4dcf-9dc4-6f527ed0b64b.html





Esce in ristampa il bel libro di Marco Rossi Doria "Di mestiere faccio il maestro".

Quando ci domandiamo cosa succede bocciando (ma si, gli fa bene, così imparano), cosa succede quando la scuola perde i bambini che gli vengono affidati è bene cercare la risposta nei vicoli di Napoli. E allora ? Dovremmo promuoverli senza merito ? Come nel '68, madre e padre di tutti i mali d'Italia?!


Eccola una risposta lucida e appassionata. Chance. Dovremmo dargli una chance. Ai figli dei tossicodipendenti, ai figli dei carcerati. A quelli che "la famiglia non li segue", a tutti quelli per cui la scuola è un'occasione unica e irripetibile di riscatto e salvezza, anche se non lo sanno. Soprattutto se non lo sanno.  Allora, se siete a corto di argomenti contro la Gelmini, se tutto sommato vi viene da dire "ma si, si impara di più con la severità'", se vi siete dimenticati in quale girone dell'inferno abitano i bambini che perdono il passo con la scuola dell'obbligo, ma anche se avete bisogno di un pò di coraggio quotidiano, fosse solo per sostenere le vostre idee, compratelo e leggetelo. E regalatelo. E parlatene. Ne vale veramente la pena.




Marco Rossi-Doria (Napoli, 1954) è maestro elementare dal 1975. Ha insegnato in Italia e all'estero ed è da venti anni formatore di docenti sulle didattiche laboratoriali e le metodologie di contrasto della dispersione scolastica, del disagio e dell'esclusione precoce. Fondatore del progetto Chance, dal 1994 al 2006 è stato maestro di strada nei Quartieri Spagnoli di Napoli. Durante il governo di centro-sinistra è stato comandato presso il Ministro della Pubblica Istruzione dove è stato membro della commissione per le indicazioni nazionali della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola media e ha lavorato alle linee guida del nuovo obbligo di istruzione per tutti, fino a 16 anni. E' membro della Commissione nazionale di indagine sull'esclusione sociale. Lavora per la Provincia autonoma di Trento per progetti a favore dei ragazzi in difficoltà e l'innovazione della formazione professionale. Collabora a numerosi giornali e riviste.
 

Da: BLOCCHIAMOLO!05/12/2011 20:10:40
Caro ministro, il carrozzone politico dei concorsi va smantellato. La farsa delle preselezioni ha causato grave danno ai docenti e perdita di credibilità alla scuola".
Polibio
polibio.polibio@hotmail.it

Da: Alan05/12/2011 21:02:42



                                       Giusto!

Da: @ Polibio06/12/2011 15:44:19
Possibile che non si possa far niente per bloccare il concorso.
Possibile che nessuno ha preso in considerazione che l'anno prossimo , oltre che per gli accorpamanti anche  per la nuova legge sulle pensioni  nessun dirigente andrà in pensione,   ci saranno meno dirigenze da coprire

Da: Marisa Russo17/12/2011 22:43:30
Come sono andati i miei colleghi vicari? Sicuramente bene nella seconda prova. Notte

Da: Ben Informato23/12/2011 12:07:36
A tutti i miei migliori auguri per il S. Natale e per il Nuovo Anno con l'auspicio che il 2012 ci porti una positiva conclusione del Concorso e soprattutto una Scuola che finalmente sia messa in grado di risalire la china.

Da: Aspirante DS per regolare concorso23/12/2011 12:54:54
@ Ben Informato

In occasione del Natale ti faccio un doppio augurio:
-che possa trascorrere le festività nel modo più felice e sereno;
-che questo concorso vada avanti e metta in evidenza le tue capacità conducendoti al meritato traguardo.
La scuola italiana ha bisogno di persone come te.

Da: Ben Informato23/12/2011 14:17:03
@ Aspirante
I tuoi auguri sono particolarmente graditi, e li ricambio con viva cordialità su entrambi i fronti!

Da: Ben Informato30/12/2011 11:31:49
Cari Colleghi e Aspiranti DS,
in questi giorni - prestando regolarmente servizio presso la mia scuola - mi sono imbattuto nella circolare ARAN n.4 del 22 dicembre 2011 avente per oggetto: RINNOVO DELLE RSU. ELEZIONI DEL 5-7 MARZO 2012. CHIARIMENTI CIRCA LO SVOLGIMENTO DELLE ELEZIONI. Vi consiglio vivamente la lettura di tale documento in quanto - oltre ad una vieppiù montante arrabbiatura (per non dire di peggio!) - vi fornirò un quadro molto preciso di uno dei principali motivi per cui la P.A. - purtroppo - è quello che è.
Essa infatti nel suo complesso (e non solo la nostra povera Scuola vasi di argilla in mezzo a vasi di metallo) è letteralmente OSTAGGIO dei SINDACATI: confederali e non, gialli e non, minori e non...
Vi riporto un passaggio del paragrafo 13 (quello più interessante per la trattazione che vi sto proponendo) che recita (IL MAIUSCOLO è MIO):
L'Amministrazione DEVE favorire la più ampia partecipazione dei lavoratori alle operazioni elettorali, informandoli tempestivamente, anche con proprie iniziative assunte nei modi ritenuti più idonei, dell'IMPORTANZA delle elezioni, facilitando l'affluenza alle urne mediante una ADEGUATA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO. L'Amministrazione è, altresì, CHIAMATA A DARE IL PROPRIO SUPPORTO logistico, attraverso il MASSIMO SFORZO ORGANIZZATIVO, affinché le votazioni si svolgano regolarmente, con l'AVVERTENZA che, essendo le ELEZIONI UN FATTO ENDOSINDACALE, la stessa NON PUO' ENTRARE NEL MERITO delle questioni relative alle operazioni elettorali in quanto ESONERATA da ogni compito avente natura consultiva e controllo sulla legittimità dell'operato della Commissione elettorale e sui relativi adempimenti.
DETTO IN ALTRI TERMINI L'AMMINISTRAZIONE è A TOTALE SERVIZIO DEI SINDACATI E DEI LORO INTERESSI!!!
MA SE LE ELEZIONI SONO UN FATTO ENDOSINDACALE PERCHE' I SINDACATI NON SE LE ORGANIZZANO E GESTISCONO IN PROPRIO??? tanto più che il conto è presto fatto: se come altamente probabile i componenti delle commissioni elettorali e dei seggi nonché il Responsabile del Procedimento sono tutti interni all'istituzione (diciamo scolastica nel nostro caso) ciò significa che nella minore/migliore delle ipotesi 4 persone saranno impegnate nei giorni 5-7 marzo a tempo pieno, idem per l'8marzo giorno di scrutinio, per non parlare di tutti gli adempimenti preliminari e successivi. Facendo pochi e semplici calcoli ciò significa che SOLO PER IL COMPARTO SCUOLA tra i 40.000 e i 50.000 lavoratori saranno impegnati (e distolti dalle loro ordinarie mansioni) per dare completo appoggio e sostegno agli interessi di LORSIGNORI!!!
MI PERMETTO DI DIRE, ANZI DI GRIDARE: CHE SCHIFO!!!
E attenzione, ho il massimo rispetto per i lavoratori e per la tutela e la difesa dei loro diritti... qui però stiamo parlando di tutt'altro: di CONSOCIATIVISMO della peggior specie, di OKKUPAZIONE delle istituzioni, di asservimento del Pubblico agli interessi particolari, di svilimento della mission istituzionale... altro che valorizzazione, efficienza, merito; quello che importa ai SINDACATI è conservare le loro intricate ramificazioni nel P.A. un bacino di interessi e di benefici potenzialmente infinito, un banchetto (più che i tavoli delle trattative) a cui continuare a sedersi...
Perché sostengo questo in modo così "cattivo" e accanito?
Basta proseguire nella lettura del documento in questione (che più che scritta dall'ARAN sembra scritto sotto dettatura sindacale da parte di un impiegatuccio di infima categoria) per venire a sapere che - cosa inaudita persino nella Repubblica Parlamentare che fa delle leggi elettorali dei Porcellum e Mattarellum i propri cavalli di battaglia - nel caso in cui non si raggiunga il quorum (ossia la metà più uno degli aventi diritto al voto) in quella istituzioni le elezioni sono annullate e andranno RIPETUTE nel giro di 30 giorni... ma non è finita qui, se per caso anche la seconda tornata di votazioni non dovesse raggiungere il quorum andrà annullata anche quella e procedere di nuova ad una terza entro 90 giorni... MA QUESTA NON E' PURA FOLLIA!?! Oltre al lavoro "forzato" di centinaia di persone che viene cestinato e costretto a ripetersi, non vi è una sottile quanto subdola mentalità di fondo per cui se in un determinato posto di lavoro per ben due volte non si raggiunge neppure il quorum qualcosa i lavoratori di quella realtà avranno pur voluto significare e comunicare e per tutta risposta li si invita a tornare alle urne per la III volta!?! Ma (PURTROPPO) non è neppure finita qui, ancora ad indicare quanto ai SINDACATI stia a cuore la presenza all'interno dei posti di lavoro di RSU ossia di lavoratori che rappresentano altri lavoratori o piuttosto la RAPPRESENTATIVITA' SINDACALE su scala regionale e nazionale con la conseguente possibilità di sedersi ai famosi TAVOLI di cui sopra... lascio a voi giudicare. Nella malaugurata ipotesi in cui in un'istituzione si sia raggiunto il quorum e si sia quindi potuto procedere allo spolio delle schede e alla successiva assegnazione dei seggi qualora (per complicate casistiche che non sto qui a riportarvi ma che potrete ritrovare nella circolare Aran) non sia stato possibile assegnarli tutti, ma ad esempio solo 2 su 3, tutta la procedura elettorale andrà RIFATTA!!! Eh già, perché quello che importa non è che i lavoratori siano andati a votare ed abbiano chiaramente scelto i loro rappresentati, ma che un seggio teoricamente assegnabile ad una Sigla Sindacale sia rimasto vuoto con grave danno per la conta dei punti necessari ad ottenere la famigerata Rappresentatività. Allora assolutamente meglio annullare tutto e rifare tutto da capo... logico, democratico, economico, efficiente!
E per finire una proposta provocatoria ma non troppo: perchè non distingure le cose, ossia l'elezione delle RSU e tutto questo perverso sistema di giochi di voti e potere.
La RSU ciascun Istituzione Autonoma potrebbe tranquillamente individuarla con libere, trasparente e democratiche elezioni in sede di Collegio Docenti e di Conferenza di Servizio per il personale Ata senza bisogno di tutta questa infernale macchina elettorale ed il relativo spreco di tempo, risorse e lavoro pubblico!
Mentre per la rappresentanza sindacale, quella sì una genuina e squisita questione ENDO-SINDACALE perché non se la gestissero direttamente loro SINDACATI grandi e piccoli, rossi e gialli con le LORO STRUTTURE, I LORO UOMINI, I LORO APPARATI liberando risorse, tempo per altri più nobili e validi scopi lavorativi.
Mi scuso per lo sfogo, ma ne avevo proprio bisogno, a tutti Voi i più sinceri auguri per un buon 2012!  

Da: Maurizio6804/01/2012 17:09:34
Bene, annullatelo, noi stiamo aspettando gliincarichi.

Da: x ben informato e marisa16/01/2012 11:31:49
Colleghi ma dove siete finiti? Scommetto che state studiando come matti. Ma la vostra idea?

Da: dalla CGIL22/01/2012 20:37:03
Non riusciamo a comprendere perché il MIUR si sia assunta questa grave responsabilità, di negare le risorse per retribuire le prestazioni del docente che sostituisce il dirigente scolastico per più di 15 giorni e per pagare i docenti vicari delle scuole affidate a reggenza.
Ben tre Contratti Nazionali di Lavoro (art 69 del CCNL1995, art 142 del CCNL  2003, art. 146 del CCNL 2007) hanno sancito ciò, specificando chiaramente che tali prestazioni vanno retribuite e che non devono gravare sulle risorse contrattuali.
La stessa Agenzia Governativa che cura i negoziati del Pubblico Impiego (l'ARAN), pronunciandosi a proposito del riconoscimento delle indennità di direzione, in una nota riportata dal Ministero dell'Istruzione del 21 ottobre del 2003 chiariva che esiste un principio generale secondo cui "un trattamento economico/contrattuale non ammette "vacatio legis" e può essere sostituito solo da una successiva rivisitazione legislativa o contrattuale che non è sinora avvenuta".
Non è intervenuta nessuna legge a mutare tale clausola contrattuale e, se si vuole cambiare nella direzione sostenuta e praticata dal MIUR, occorre attendere il 2014 (o il 2016?) quando si riparlerà di Contratto.
Dunque, cosa sorregge l'atteggiamento del MIUR?
Crediamo solo una arbitraria convinzione, maturata negli anni dei Berlusconi, dei Brunetta e dei Sacconi, che dei Contratti si può fare a meno: la stessa vicenda dell'invasione di campo sulle materie contrattuali di livello scolastico appartiene a tale modo di pensare.
Oppure vi è la convinzione (quanto intrisa di ignoranza dei fatti scolastici!) che le scuole possono ben andare avanti da sole, anche senza il dirigente, quando egli va in ferie, soprattutto in estate, perché tanto in estate, senza alunni e insegnanti, non c'è nulla da fare. E' quanto pensa l'uomo della strada e che non è ammissibile sia pensato dagli amministratori di alto livello della cosa pubblica. Perché, d'estate, il catalogo è questo: organici, graduatorie, trasferimenti, assegnazioni provvisorie, utilizzazioni, pagamenti del fondo, acquisizione di iscrizioni, di trasferimenti alunni, contatto con i fornitori,  certificazioni da rilasciare…
La situazione è destinata a peggiorare ulteriormente per l'incremento delle reggenze dei dirigenti e dei direttori in conseguenza della norma (folle) sul dimensionamento della rete scolastica.
Noi abbiamo in ogni occasione, e da tempo, sollevato il problema, negli incontri specifici sui finanziamenti, sul programma annuale, sulle molestie burocratiche. E abbiamo incominciato a promuovere i ricorsi per decreto ingiuntivo (tutti emessi dai giudici), perché in uno stato di diritto, anche per il Sindacato, accanto alla protesta, alla fine, vi è anche il giudice.
Continueremo a batterci in ogni sede perché sia riconosciuto il dovuto a chi lavora e si assume delle responsabilità.
Ma anche perché l'arroganza e l'arbitrio non abbiamo la meglio e perché non vogliamo dover constatare che l'illegalismo non è stato sconfitto, nonostante  chi ne ha fatto semina non stia più al Governo.
(da Flc-Cgil)

Da: Ben Informato23/01/2012 10:56:12
Caro Collega del post del 16 gennaio ecco una breve ma spero esauriente risposta alla tua domanda.
In questo periodo la macchina concorsuale è in piena azione.
Dall'ANP si legge quanto segue:
________________________________________________________
Si sta per aprire ora presso il TAR del Lazio una seconda decisiva partita,
altrettanto impegnativa, che è quella delle decisioni nel merito delle censure
presentate dai ricorrenti i quali, svanita la possibilità di inserirsi in massa nel
concorso, tendono ad ottenere dai giudici amministrativi una pronuncia sulla
richiesta di annullamento dell'intera procedura. E' superfluo sottolineare che,
ove essa venisse accolta, si avrebbe l'arresto - forse definitivo per molti anni a
venire - della macchina concorsuale, con tutte le nefaste conseguenze sulle
legittime aspettative dei docenti che aspirano alla dirigenza e sulle sorti delle
scuole nell'immediato futuro.
________________________________________________________
Se dovesse esserci un annullamento allora si potrà con più convinzione e cognizione di causa tornare a parlare di Incarichi mentre per ora come sappiamo non sussistono le condizioni.
Un cordiale saluto!

Da: Marisa Russo23/01/2012 22:49:50
Mio caro ben, l'annullamento è quasi vicino. Mi sa che possiamo ripartire con la nostra battaglia.

Da: BLOCCARE IL CONCORSO !01/02/2012 17:30:54

          ANNULLARE IL CONCORSO !


          Il Consiglio di Stato nelle ultime sentenze dell'11 scorso ha confermato che almeno, ALMENO, altri 5 quiz erano, anzi, sono erronei.
          Molti esperti da noi interpellati si sono spinti a riconoscerne tra i 16 e i 38 ancora.

          E' sconcertante pensare che docenti preparati non si siano accorti subito della massa di quesiti ambigui, mal formulati, palesemente infondati, non congruenti, erronei nella sostanza e nella forma, ecc...





          ANNULLARE IL CONCORSO !

Da: 03/02/2012 21:07:48
   

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