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Preparazione al concorso referendario TAR
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Da: Pataccone13/08/2015 14:51:14
@Claretta. In realtà Caringella non è ottimo per niente. Gli aspiranti magistrati ordinari - almeno quelli davvero motivati - prediligono Bellomo e Giovagnoli, e a ragione. Caringella va bene solo se si hanno già ottime basi e si vuole approfondire con la giurisprudenza. A questi limitati fini seguire il suo corso o leggere le sue dispense ha una qualche utilità. Ma se ci si deve formare (più che informare), se si vuole acquisire un metodo e costruirsi basi solide che consentano di affrontare qualunque tipo di traccia anche senza conoscere l'ultima sentenza, ci si deve rivolgere altrove. Questo per magistratura ordinaria come per il TAR. Confesso che ho sempre fatto molta fatica a comprendere quanti - anche su questo forum - continuano a parlare di Caringella come di un grande giurista (o addirittura scrittore, ora che si è messo a scrivere romanzi)... Mi dico che o sono in mala fede o davvero del diritto hanno capito poco. Caringella è solo un grande imprenditore, che ha saputo come sfruttare a proprio vantaggio la naturale insicurezza del concorsista, la sua affannosa (e vana, anche alla luce delle tracce degli ultimi concorsi) ricerca dell'ultima sentenza, la sua illusione che la qualità di un testo dipenda dalla mole delle pagine e non dai contenuti. Ovviamente mi riferisco unicamente ai testi di diritto amministrativo, gli unici che io conosca, ché quelli di civile o penale non li ho mai neppure presi in considerazione.
Conosco quattro giudici TAR: tre ex magistrati ordinari e un avvocato. Quest'ultima era palesemente raccomandata, lo sanno tutti e non potrebbe essere altrimenti visto il cognome che porta. Gli altri tre ce l'hanno fatta senza santi in paradiso, prima dei 40 anni e nonostante avessero famiglia e un lavoro impegnativo.
E' però gente molto molto in gamba, dalle capacità non dico eccezionali ma di certo non comuni. Non sono sicuro che una persona "normale" possa vincere questo concorso senza aiuti; io per lo meno non ne conosco.
Aggiungo solo una cosa. Studiare per questo concorso implica notevoli rinunce, in termini affettivi, familiari, professionali. E' bene tenerne conto prima di imbarcarsi in questa impresa. E' bene soprattutto chiedersi quanto (e per quanto tempo) si è disposti a sacrificare per raggiungere l'obiettivo. Certo, c'è chi studia per diletto, a prescindere dal risultato, e che quindi il problema giustamente non se lo pone. Ma la maggior parte di noi studia per raggiungere un obiettivo: capire se e quanto l'obiettivo sia alla nostra portata, prima di imbarcarsi nell'impresa, è essenziale. Altrimenti si è solo dei folli masochisti. Ci sono domande che devi necessariamente porti prima ancora di chiederti quale corso seguire o da che testi studiare, e a cui solo tu puoi rispondere. Ma non fidarti di chi ti dice che tentar non nuoce, che basta leggere il compendio per andare a sedersi agli scritti, che se ti sacrifichi due ore al giorno per 10 anni è probabile che ce la fai, anche se magari hai smesso di studiare 30 anni fa... Non è vero, non crederci.
Questo è un concorso che puoi vincere solo se ci dai dentro e hai le capacità. La seconda soprattutto. Un grosso in bocca al lupo.

Da: Per pataccone 13/08/2015 15:24:37
Pataccone caro, sei troppo giovane, peccato ....

Da: Oliviero B.13/08/2015 15:46:12
vogliamo discutere di tematiche concorsuali? se sì, mandatemi un messaggio a: boliver@swissmail.net così cominciamo ad entrare nel vivo degli argomenti piu' papabili

Da: quattrocodici 13/08/2015 16:24:45
Non mi pare sia questa la sede per fare osservazioni sulla qualità dei corsi e dei docenti.
Le capacità individuali può deciderle solo il concorso: perché la selezione implica non solo che le conoscenze acquisite siano messe a frutto nella redazione dei temi, ma che siano logicamente calibrate dal candidato ai fini della soluzione del caso pratico.
Se una persona ha capacità, non c'è prospettazione di difficoltà che gli si possa opporre: magari occorre più tempo, ma alla fine la sua bravura emerge.
Lo studio può solo giovare.
Lo scoramento immotivato no.

Se qualcuno frequenta questo forum, lo fa perché evidentemente il diritto amministrativo e la giustizia amministrativa gli stanno a cuore.

Sarebbero gradite segnalazioni di pronunce e argomenti "caldi" che accrescano la nostra cultura giuridica.

Grazie.

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
13/08/2015 17:07:41
Caro Pataccone,
mi sembri davvero un uomo d'onore, come esordirebbe Shakespeare se fosse al posto mio, e ciò che dici è bellissimo e sacrosantemente vero.
A parte alcuni piccoli dettagli che non condivido.
Per esempio, come fai a sapere se tu non hai le capacità ?
Puoi immaginarlo, ma non puoi esserne certo.
Alcuni di noi per carattere si sovrastimano, e tentano di fare cose per cui sono del tutto inadeguati, come un ippopotamo che balli in tutù la danza delle ore...
Altri, e sospetto siano la maggior parte, si sottostimano, e pensano che gli altri siano chissà che e loro siano dei totali incapaci, quando magari non è così.
Quindi l'unico modo per sapere con certezza se si è in grado di superare un concorso del genere è darci dentro al massimo, accettando il terribile rischio dell'umiliazione del fallimento, e venire a tentare.
O al limite fare come me, sprecando così tanto di quel tempo su internet da avere già precostituito l'alibi e poter dire: "Sì, sono stato bocciato sette volte, ma solo perchè anzichè studiare perdevo tempo su internet: se avessi studiato, invece !" (sarei stato bocciato lo stesso, ma questa è un'altra storia che noi non racconteremo certo qua...) E' un metodo che funziona, quasi come quell'altro, molto più diffuso, che consiste nel dire che passano solo i raccomandati ed è tutto un gomplotto...
E te lo dice uno che conosce decine di persone che ce l'hanno fatta senza nessuna raccomandazione di sorta a vincere concorsi come questi, o anche ancora più improbabili (oltre ovviamente a decine di persone improbabili in posti di responsabilità che ti spingono a chiederti che senso abbiano nel mondo, ma questo purtroppo è normale...)
Tornando al tuo ottimo consiglio di ritornare dopo che si è passato almeno un paio di anni full-time sui migliori testi del settore, o se non si può, di levarci mano, vorrei ricordarti che qua stai parlando con persone spesso laureate con lode, magari con dottorati o altra preparazione di qualità.
Nel dubbio, non conoscendo l'interlocutore, io preferisco invitare a tentare che a mollare, e sai perchè ?
Perchè se il tentativo fallisce la persona in questione avrà subito magari una delusione, ma avrà lottato, si sarà impegnata, avrà migliorato la sua professionalità, tenuto sveglia la sua mente e vissuto con più intensità, ad un costo economico inferiore a qualche abbonamento di tribuna o ad una decina di messe in piega.
E magari avrà imparato come fare a mettere e togliere la cera per vincere domani.
Conosci il detto, no ?
Si impara a vincere i concorsi solo facendo i concorsi.
O, se preferisci l'inglese:
"Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better".
Samuel Beckett, Worstward Ho (1983).
Oppure ancora:
"Imagination is a force that can actually manifest a reality. … Don't put limitations on yourself. Other people will do that for you. Don't do that to yourself. Don't bet against yourself. And take risk.  - - - You have to be willing to take those risks. … In whatever you are doing, failure is an option. But fear is not."
James Cameron, Address to the 2010 TED conference (13 February 2010).

Se invece il tentativo riesce avrà cambiato la sua vita per sempre.
E con altissima probabilità, in meglio.
In dubio, pro reo.
Non conoscendo nè l'altro nè il futuro, io sono pro concorso.
Se poi escono, improbabile ma non impossibile, delle prove che il mio interlocutore conosceva benissimo, io poi cosa gli racconto ?
Che doveva comunque aspettare due anni sabbatici di studio matto e disperatissimo, se no annullavano la sua partecipazione ?
Certo, sarebbe bellissimo avere il tempo di leggersi due o tre volte il Gazzoni, il Bianca, e a che ci siamo pure il Galgano, magari aggiungendo un paio di abbonamenti a riviste di settore, due per materia, ben s'intende...
Ma quante persone conosci che abbiano davvero il tempo (e la voglia !) di farlo ?
Intendo a parte ovviamente te, che di certo stai facendo tesoro del tuo stesso consiglio e che se scrivi qua lo fai perchè partecipi, e se partecipi  di certo hai, p coerenza, una preparazione che farebbe invidia ad un docente (ordinario, ça va sans dire) di Civile, Amministrativo e Tributario insieme...
Per chi è avvocato per finta, è ricco di famiglia ma senza coniuge e prole e sta a casa a studiare 48 ore su 24  c'è il tempo di fare tutto questo.
Forse...
Ma per le persone normali, no.
E quindi, sempre per il ragionamento di cui sopra, meglio un buon compendio fatto bene che aspettare di avere il tempo di leggersi le opere omnie dei più grandi giuristi klingdon, e ne frattempo la vita va avanti, i figli crescono, i capelli se non cadono imbiancano, (quando non entrambe le cose...) e ci si ritrova come me a fare i segni sul muro dell'ufficio come i carcerati per calcolare quanto manca alla pensione...
Vedi, alla fine un buon tema sono una dozzina di pagine equilibrate, ben scritte, e in cui si fa apparire, senza dire più di tanto, di possedere una inquadratura seria dell'argomento e di saper scrivere con intelligenza.
Aver letto tutti i libri giusti non basta se non hai testa, e non è nemmeno detto che serva per forza.
Ed in ogni caso, se in ogni caso non hai il tempo di leggerli, di cosa stiamo parlando ?
Pure io vorrei aprire le braccia e volare.
Ma poichè so che non posso ne prendo atto e compro ii biglietto della Ryan air...
Siccome molti di noi hanno a stento il tempo per i compendi, molti di noi si presenteranno avendo fatto quelli e basta.
E, credimi, incredibilmente qualcuno di loro passerà lo stesso, alla faccia dei gufi, come direbbe uno che di solito invita a stare sereni...
Aggiungo, per spiegarmi meglio, che mi sembra che ti dimentichi il pregresso.
Molti di noi hanno studiato anni ed anni per magistratura ed altri concorsi. E\o si aggiornano per lavoro comunque.
O, e ce n'è, hanno il dono di saper scrivere davvero bene.
Anche se non hanno il tempo di rileggersi i sacri tomi, magari un tempo lo hanno fatto, e in loro si è sedimentato un sapere giuridico che, con l'aggiunta del misero compendiuccio, della sentenza letta di sfuggita la sera prima e di una dose non indifferente di fortuna, possono farcela.
Seguendo il tuo consiglio fino in fondo non verrebbe mai nessuno a fare esami.
E, credimi, mi auguro di cuore che lo seguano davvero tutti.
Così saremo solo tu ed io a consegnare, e forse, e dico forse, questa sarà la volta che ce la faccio perfino io...
Saluti passanti, che di certo non passa la mano e volerà felice sino alle sue prossime bocciature con un fiore in bocca... :-)

Da: Pataccone13/08/2015 17:28:29
Gentile Quattrocodici, molti scrivono qui anche per avere informazioni su testi, corsi e docenti, quindi non c'è nulla di male a utilizzare il forum anche per questo (se non qui, dove?). Lo scambio consiste anche in questo. Poi capisco che certe mie affermazioni possano dar fastidio ai caringelliani convinti, ma il mondo è bello perché è vario, e non fa mai male ascoltare un punto di vista diverso (soprattutto: non fa mai male recarsi una mattina di buon'ora in biblioteca e sfogliare qualche testo; formarsi un'opinione propria sui testi mi sembra il minimo per un aspirante magistrato). Quanto poi al fatto che la bravura emerge (quasi) sempre, ne sono convinto ed è proprio quello che ho sostenuto. Ma bravi lo si deve essere, e soprattutto si deve essere consapevoli che lo studio è fatica e sacrificio, non sempre e solo piacere. Non mi sembra di aver scoraggiato nessuno, solo invitato a riflettere; e il mio messaggio è sicuramente più onesto di un banale "forza e coraggio", che non significa nulla.
Detto ciò, torniamo pure a discutere di pronunce e temi caldi...

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Da: jonius13/08/2015 18:10:44
L'unica regola certa e' nihil difficile volenti.

Per il resto, le conoscenze delle altrui vittorie concorsuali riportate in questo forum sono solo uno spaccato di una realtà così ampia, che non può essere sintetizzata in qualche esempio.
Ci sono candidati vittoriosi che hanno studiato Gazzoni, altri il pressoche' sconosouto Balloriani -come il noto leo-, alcuni che hanno frequentato tre o quattro corsi, altri nessuno.
Hanno vinto funzionari, segretari comunali, viceprefetti aggiunti, dirigenti, avvocati e magistrati ordinari.
Non solo questi ultimi dunque.

La capacità, per fortuna, non è solo possedere intuito giuridico e penna raffinata.
E' capace anche chi studia con intensità ed in modo costante, facendo tesoro dei fallimenti concorsuali per conoscere e superare i propri limiti.

È escluso, invece, che in questo concorso possa avere chances di vittoria chi non studia da anni ed apre i libri qualche mese prima degli scritti.
Questa selezione concorsuale, infatti, impone una profonda conoscenza sistematica da trasporre negli elaborati, che non si improvvisa con un approccio last minute ed estemporaneo sui testi.

Da: Pataccone13/08/2015 18:27:55
Caro Passante,
ti rispondo volentieri (e poi la chiudo qui perché non voglio essere accusato di rubare lo spazio del forum con questioni prive di qualsivoglia interesse) perché ti stimo e mi sei simpatico anche se magari non siamo d'accordo su tutto. Partiamo da un dato di fatto. Nel momento in cui un forumista scrive qui chiedendo se valga davvero la pena sacrificarsi tanto per un obiettivo assai incerto, se abbia senso rimettersi in gioco a 40 anni e passa, togliendo tempo a figli/marito/lavoro etc., se qualcuno ha mai conosciuto un giudice TAR che lo sia diventato senza un calcio nel sedere, etc., io ne deduco subito una cosa: il forumista in questione è ancora nella fase - che tutti, credo, abbiamo affrontato prima di iniziare a studiare - in cui si soppesano i pro e i contro, ci si chiede se ce la si può fare, se si ha voglia di imbarcarsi in un'impresa impegnativa. E' normale che all'inizio uno si ponga queste domande, ed è umano chiedere un consiglio. Ma è un consiglio che non serve a nulla, perché nessun estraneo potrà mai mettersi nella nostra testa e dirci se il percorso che stiamo per intraprendere ha un senso oppure no, se ci porterà da qualche parte oppure no, se saremo in grado di aprire i libri e studiare per anni o li molleremo dopo due mesi perché lo studio non fa per noi (ho visto tanti miei amici e colleghi che, dopo aver acquistato intere biblioteche, hanno abbandonato l'impresa perché studiare stanca...). Quindi, se un forumista mi chiede un consiglio, tutto ciò che io posso fare è esortarlo a porre a sé stesso le domande cui vorrebbe gli rispondessi io. Perché so per esperienza che se ti poni queste domande vuol dire che ancora non sei pronto a riprendere in mano i libri. Hai bisogno di pensarci, e lo devi fare - seriamente - prima di rimetterti in ballo. Banalità del tipo "forza e coraggio! Studia senza pensare, perché studiare fa sempre bene!" non servono a nessuno. Se uno - poniamo - fa un lavoro per il quale il diritto amministrativo non gli serve a nulla, che senso ha
esortarlo a studiare per migliorarsi? O se ha una vita incasinata, per cui studiare vuol dire togliere tempo a un figlio, a un genitore ammalato, a qualunque altra cosa gli stia a cuore, che volete gliene importi di studiare per accrescere le proprie competenze? Non scherziamo. Si studia per raggiungere l'obiettivo, e ognuno di noi - in cuor suo - sa perfettamente se quell'obiettivo è alla sua portata. Se tu, caro Passante, dopo innumerevoli tentativi non andati a buon fine ancora studi, vuol dire che dentro di te sai (anche se fai sempre il modesto...) che ce la puoi fare, che hai le capacità per farcela. E lo sai tu, non perché qualcuno te l'abbia detto. Questo vale per chiunque. Quindi il mio consiglio - se uno viene qui a chiedere - è: rifletti, chiediti quanto tempo puoi dedicare a quest'impresa, cosa sei disposto a sacrificare, quali sono le REALI ragioni per cui per te è importante diventare giudice del TAR ("passione per la giustizia amministrativa" è un'altra cosa che non significa nulla: facciamo un sondaggio e vediamo quanti qui dentro stanno studiando perché vogliono migliorare le sorti della giustizia amministrativa...). Se, dopo esserti dato una risposta, sarai ancora qui a scrivere, allora possiamo pure iniziare a parlare dei testi, dei corsi, dei temi caldi e quant'altro. Io la penso così. Se questo vuol dire scoraggiare qualcuno (ammesso che quel qualcuno sia talmente pirla da lasciarsi scoraggiare dal primo pataccone che incontra), ebbene sì, io preferisco scoraggiare che dare false speranze. Sulla scelta dei testi passo, perché il discorso sarebbe davvero troppo lungo e non voglio urtare la suscettibilità di nessuno. E' giusto che ognuno si regoli come preferisce. Ti posso però assicurare che un tomo da 1000 pagine di Bianca o di Roppo si legge con più facilità e più piacere di uno qualsiasi dei compendi delle note case editrici (che conosco per averli più volte utilizzati anche per lavoro). Anche qui, il consiglio è: andate in biblioteca, fatevi un'opinione vostra. E se non avete nemmeno il tempo di fare questo, scusate, ma come pensate di studiare per il TAR? ;) Con simpatia (e giuro che non rompo più).

Da: Pataccone13/08/2015 18:29:23
Concordo, jonius.

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
13/08/2015 18:38:02
Caro Iunius,
sono perfettamente d'accordo a meta' con te, ed infatti io non ho mai parlato di mesi, ma al massimo di settimane!
Scherzi a parte, hai ovviamente ragione.
Ma che dire di persone che hanno una dignitosa preparazione di base, magari approfondita anni fa, e che si limitano a rinfrescarla e/o a rifinirla in Contabilita' o in Tributario?
Cosa ti da' la certezza che uno che prende tre compendi in queste ultime otto settimane, ma era uno che aveva studiato bene in tempi non remoti non ce la possa fare con un potente aiuto della sorte ?
O magari fallisce Corte conti, ma avendo ripreso i libri in mano continua fino al Tar e passa quello, o ritrova metodo e voglia, e dopo aver riassaporato lo studio sui compendi, inizia un programma serio che lo porta a vincere al prossimo bando?
Ecco, e'  a casi o circostanze come queste che io mi riferisco, e per questo penso che e' meglio un compendio sicuro oggi che un volumone forse tra due anni, in quanto, si sa, l'ottimo e' nemico del buono e, sopratutto, come insegna Carl Orf,
FORTUNA IMPERATRIX MUNDI !!!
Saluti passanti una "occasio NON calvata" a tutti auguranti...  ;-) :-)
P.S. E poi,  confessa, non sarebbe triste se ci presentassimo solo io, tu e Pataccone, e vincessimo cosi', per forfait ? Io a quel punto rinuncerei, sappilo ! (forse...) ;-) :-)

Da: Per pataccone 13/08/2015 18:42:20
Caro pataccone, io studio e, in generale, vivo senza farmi troppe pippe: assaporo così il bello della conoscenza e della vita. Ti esorto a fare altrettanto; ti assicuro che è davvero un'esperienza emozionante e coinvolgente!

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
13/08/2015 18:44:39
Caro Pataccone, non concordo ma riconosco, e non scherzo, la serieta' e la buona fede.
Hai la tua parte di ragione.
Ma capovolgendo il tuo pensiero, se uno chiede qua e' perche' vuole aiuto a continuare, non a mollare.
E gli do' cio' che penso gli serva.
Ora pero' basta davvero!
Stiamo discutendo di bicchieri mezzi pieni o mezzi vuoti, e se insistiamo non solo non studio, ma mi vado pure ad ubriacare... ;-)
Saluti passanti :-)

Da: che guevara13/08/2015 19:12:20
Concordo pienamente con pataccone!
Hai ragione!

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
14/08/2015 04:14:52
Mi avete convinto.
Non ho mai letto il Galgano.
Che speranze ho?
Resto a casa.
Forse... ;-) :-) -)
Saluti passanti  allo scherzo mai rinuncianti...:-)

Da: Dottore un dir amm 14/08/2015 10:38:38
Parliamo di cose più serie..che ne pensate della tematica dell'accertamento autonomo del rapporto amministrativo?

Da: Pataccone 14/08/2015 11:26:27
Argomento in gran parte superato, direi, dal c.p.a. È storia del diritto amministrativo, ormai, roba da cultori della materia. Ci aveva scritto un prof che ora non ricordo più, ma almeno 30 anni fa...

Da: Pitagora14/08/2015 11:33:29
Beh affermare che la tematica  dell'accertamento autonomo del rapporto amministrativo sia argomento in gran parte superato, lascia capire molte cose

Da: Dottore un dir amm 14/08/2015 12:02:03
Non è per nulla superato..comunque si ci ha scritto nel 1980 Greco un'insigne monografia ma non vuol dir nulla...non è per nulla certa l'ammissibilità di un azione atipica di accertamento e discusso ne è il possibile fondamento normativo..attenzione perché la scia è stata di nuovo modificata..e per connessione rispetto la tutela del terzo potrebbe uscire un tema..

Da: Dottore un dir amm 14/08/2015 12:06:21
Ulteriore spunto di riflessione : forma e sostanza nel diritto amministrativo moderno: dall'organizzazione all'attività.

Da: Dottore un dir amm 14/08/2015 12:25:52
Su civile argomenti che meritano riflessione a mio modesto vedere:  1 danno non patrimoniale contrattuale 2 la responsabilità degli amm di società per il danno sociale 3 sopravvivenze tipiche e atipiche : sindacato del giudice

Da: Per Pitagora 14/08/2015 14:08:05
Tanti gesti e tante affermazioni aprono il campo a molte riflessioni, purtroppo...

Da: risposta14/08/2015 16:56:01
io non so neanche cosa sia l'accertamento autonomo del rapporto amministrativo eppure sto studiando alla grande da mesi il Garofoli Ferrari. Mi sa davvero che sono meglio i compendi!

Da: risposta14/08/2015 16:57:54
Ah ok! ora ho capito. Si intende azione di accertamento autonoma ecc........ok ok scusate mi era preso il panico!!!

Da: quattrocodici 14/08/2015 18:40:04
Massima della Plenaria 15/2011

"Anche per gli interessi legittimi, come pacificamente ritenuto nel processo civile per i diritti soggettivi, la garanzia costituzionale impone di riconoscere l'esperibilità dell'azione di accertamento autonomo, con particolare riguardo a tutti i casi in cui, mancando il provvedimento da impugnare, una simile azione risulti indispensabile per la soddisfazione concreta della pretesa sostanziale del ricorrente".

Nella parte sostanziale del Garofoli con riferimento alla scia, e nella parte processuale dello stesso manuale, con riferimento all'azione atipica di accertamento, si dà conto delle dispute intorno a tale azione, volta ad accertare la spettanza del bene della vita indipendentemente dall'azione di annullamento del provvedimento amministrativo da impugnare.

Tanto la Plenaria quanto i testi di amministrativo più aggiornati riportano gli indici normativi da cui è desumibile la sussistenza di una simile azione anche nel processo amministrativo.

Bisogna tener conto del fatto che lo scenario dei titoli edilizi e degli strumenti di semplificazione  sta subendo sensibili mutamenti e lo sto studiando adesso anch'io grazie alle sollecitazioni del forum.

http://www.leggioggi.it/2015/07/09/costruzioni-ristrutturazioni-edili-arriva-super-dia-modello/

http://www.edilportale.com/news/2015/07/normativa/superdia-operativo-entro-il-16-ottobre-2015-il-modello-unico-nazionale_46961_15.html

http://www.ediltecnico.it/33839/nuova-super-dia-realta-modello-unificato/

Non so se sono utile, il forum è stato utile per me.
Grazie

Da: Dottore un dir amm 14/08/2015 21:36:21
Potrebbero esser interessanti i nuovi sviluppi giurisprudenziali sull'effetto conformativo del giudicato anche in relazione alla materia dell'eventuale ripetizione della gara

Da: Pataccone 14/08/2015 22:32:31
Ragazzi, che dire... Che a pochi mesi dagli scritti ci siano candidati che non hanno mai sentito parlare del dibattito (ultradecennale) sull'azione atipica di accertamento, dei rimedi a tutela del terzo già in relazione alla DIA, della plenaria 15/2011 (cui lo stesso Caringella dedica pagine) e tutto quel che ne è seguito, e abbiano bisogno del forum per poter andare a fare la ricerca, per me è semplicemente scandaloso. Sono cose che trovate pure sul Casetta, senza scomodare i consiglieri che tanto amate. Dottore, continua a scrivere (e lo dico senza ironia): qui c'è seriamente bisogno di te... Anche se credo che prima di pensare ai temi papabili ci sia ben altro studio da fare. Buon ferragosto a tutti e buone vacanze (per me ufficialmente iniziate oggi): spero che con la ripresa delle attività potremo avere qualche novità sugli scritti, che mi auguro siano il più tardi possibile.

Da: per Pataccone14/08/2015 22:59:34
ma cos'è questo interesse legittimo di grazia?

Da: che guevara15/08/2015 00:00:32
Già. .....interesse.. chi?

Da: Dottore un dir amm 15/08/2015 08:15:37
In un recente convegno a Trento su 'dove va il diritto amministrativo ' tra gli insigni relatori c'era il prof Fracchia che tra le cose ha sottolineato come il motore di spinta innovativa sia ora il diritto dell'ambiente ..che ne pensate di questo tema....Il principio di precauzione nell'amministrazione del rischio..tema che tocca il diritto ambientale ma non solo

Da: Vigile urbano 15/08/2015 08:54:49
Ma che ne so! Io so solo che pure oggi sto sotto il sole a crepare mentre voi al fresco di un condizionatore casalingo a mangiare ed ingozzarvi. Bello studiare in ufficio mentre gli altri lavorano in strada eh??? Pure sto concorso è per iniziati e lo vinceranno tutti quelli che a lavoro o non fanno nulla e studiano tutto il tempo o lavorano con gli strumenti dello studio.
Sicuramente non ci sarà nessun operatore su strada a vincerlo!!!

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