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docenti inidonei - decreto 104- 12/09/2013 novitá
6016 messaggi, letto 155978 volte

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Da: coac21/10/2013 13:01:04
Scritto da un giornale:
Il ministro Carrozza ha scelto di congelare i libri digitali anche perché ha compreso il ritardo infrastrutturale tecnologico della scuola italiana: banda larga, wifi, cose per ora residuali nelle nostre aule. Gli editori, soddisfatti per i loro bilanci, commentano: «Avremmo dovuto macerare interi magazzini». E offrono queste spiegazioni alla loro posizione: «L'accelerazione sui libri digitali non poggiava su alcuna seria e documentata validazione di carattere pedagogico e culturale, così come non sono state valutate le possibili ricadute sulla salute di bambini e adolescenti esposti a un uso massiccio di apparecchiature tecnologiche».
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Da: ghughi21/10/2013 13:11:18
inviato da ang
il film del quale parli è fahrenheit 451 del 1966 ma è molto attuale, la cultura la stanno distruggendo. Vi leggo sempre e sono con voi anche se non intervengo. Speriamo bene! e in bocca al lupo per la vs salute.
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Da: riccardina  -banned!-21/10/2013 22:06:02
Tecnica della Scuola
di R.P. 20/10/2013
Decreto 104: conversione in legge a forte rischio

I tempi sono strettissimi. La Commissione Cultura lavorerà ancora tutta la settimana per esaminare gli ultimi emendamenti. Ma in aula il voto di fiducia sarà inevitabile. E poi al Senato bisognerà fare tutto di corsa.



Basta leggere il calendario dei lavori della Commissione Cultura della Camera per capire che il cammino del decreto legge "La scuola riparte" si prospetta difficile, se non addirittura impossibile.
La conclusione dell'esame del testo è prevista infatti per giovedì 24 ottobre.
Subito dopo si andrà in aula, ma appare quanto meno improbabile che l'esame definitivo possa iniziare già venerdì 25.
Quasi certamente si slitterà a lunedì 28, se non a martedì 29 ed è altrettanto certo che, in aula, il M5S, e forse anche la Lega, non rinunceranno a presentare proposte di modifica.
A quel punto per stare nei tempi il Governo sarà costretto, di fatto, a presentare il proprio "maxi-emandamento" e a chiedere il voto di fiducia.
Anche in questo modo la Camera non riuscirebbe a terminare i lavori prima di giovedì 31.
Quando il provvedimento arriverà al Senato bisognerà correre davvero, perché la conversione in legge dovrà essere effettuata improrogabilmente entro l'11 novembre. In pratica i senatori avranno poco più di una settimana per fare tutto e cioè esaminare il decreto nelle diverse commissioni e portarlo poi in aula.
Ma se il Senato dovesse approvare anche solo una piccolissima modifica al testo, i tempi non potrebbero più essere rispettati in alcun modo e il decreto verrebbe considerato decaduto.
Un'eventualità che, in considerazione dei rapporti un pò burrascosi che intercorrono in questo momento fra le forze che sostengono il Governo, non va esclusa a priori. 
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-21/10/2013 22:09:52
ROMA - 28 OTTOBRE
CENTRO CONGRESSI CAVOUR

Dopo il varo della legge di stabilità 2014, i sindacati della scuola SNALS, CGIL, CISL, UIL E GILDA sono sul piede di guerra e i rispettivi quadri nazionali e regionali si riuniscono a Roma, il giorno 28 ottobre 2013, per avviare una vertenza unitaria e richiamare l'attenzione del Governo e delle forze politiche sulla scuola e sulle sue priorità:

- l'apertura del negoziato per il rinnovo del contratto,  reperendo le risorse già nella legge di stabilità;
- il pagamento degli scatti di  anzianità 2012 e i relativi arretrati;
- la defiscalizzazione delle retribuzioni e delle pensioni;
- la concreta attuazione dell'organico funzionale previsto dalla   legge;
- la valorizzazione complessiva del sistema scuola con riferimento anche a quella professionale ed economica di   docenti, dirigenti, ATA;
- la soluzione del problema degli inidonei



Snals - NO alle scelte aziendaliste del governo

"La scuola esige risposte concrete e immediate". Il 28 ottobre manifestazione  congiunta dei quadri sindacali delle OO.SS firmatarie de CCNL , a ROMA  presso il Centro Congressi Cavour.
Assente "il cambio di passo" promesso dal premier Letta  nei confronti della  scuola e del  pubblico impiego in generale.
In un tessuto sociale sfibrato dalla crisi che ha  impoverito famiglie e imprese, migliaia di lavoratori pubblici, tassati pesantemente a causa della crescente pressione  fiscale, per effetto del blocco dei rinnovi contrattuali dal 2009 hanno ormai un potere d`acquisto ridotto all`osso e gran parte della categoria con redditi medio bassi si trova in una fascia sociale a rischio povertà. L`aumento dell`aliquota Iva  costituisce un`ulteriore ingiustizia per lavoratori, pensionati e famiglie, mentre, a nostro avviso, sarebbe stato possibile  evitarlo recuperando una piccola parte dei 36 miliardi di evasione dell`imposta stessa. Per la scuola, in particolare,  doppia penalizzazione, perché oltre al blocco contrattuale è ancora congelata l`erogazione degli scatti di anzianità e si è  in attesa della relativa certificazione delle risorse. Nella nota di aggiornamento del Def, il documento di economia e  finanza 2013, nel paragrafo dedicato alla scuola, non si prevedono né aumenti stipendiali, né scatti di anzianità, ma si  interviene unilateralmente sulle articolazioni delle carriere dei docenti, dando il via a "un sistema di valutazione delle  prestazioni professionali collegato a una progressione di carriera svincolata dalla mera anzianità di servizio".  L`obiettivo, quindi, è legare lo stipendio dei docenti al merito, senza peraltro precisarne i criteri, e a costo zero. Sono  scelte che denotano "l`attenzione" riservata alla scuola e al lavoro dei suoi operatori, tanto sbandierata da questo  governo.
Esprimiamo tutto il nostro dissenso nel merito e nel metodo. Non accetteremo mai di partecipare ad un negoziato che  riguardi solo la parte normativa del contratto e senza alcun adeguamento degli stipendi al costo della vita, cresciuto a dismisura. E rivendichiamo che la valorizzazione professionale debba essere negoziata e con risorse aggiuntive rispetto agli aumenti stipendiali. L`abolizione degli scatti è, oltretutto, in netta controtendenza con quanto avviene in eurozona, dove l`anzianità conserva un importante riconoscimento. Vale la pena poi di ricordare che per il recupero degli scatti 2010 e 2011 sono state utilizzate risorse della scuola, frutto di sacrifici pesantissimi del personale docente e ATA, prima con i tagli agli organici e poi con la riorganizzazione della rete scolastica, con la creazione generalizzata di istituti comprensivi e di ingestibili mega-istituzioni scolastiche, che hanno provocato notevoli disagi e aggravio di lavoro per tutti gli operatori.
Il metodo dell`incursione legislativa nelle materie di riserva contrattuale è divenuto ormai una prassi. Nel decreto per l`istruzione, accompagnato da una fin troppo clamorosa campagna mediatica, sono previsti percorsi obbligatori di formazione per i docenti: si introduce, così,un nuovo obbligo di servizio, senza precisare il tetto orario né relative retribuzioni, rispetto a quanto previsto dal vigente contratto. Non possiamo, quindi, non esprimere preoccupazione per le ingerenze 'aziendaliste` del Governo, che  sostanzialmente ha tradito le aspettative del Ministro Carrozza che all`inizio dell`anno scolastico aveva parlato di   centralità dell`istruzione da sostenere finanziariamente. Se questa è la rotta che continuerà a seguire il governo Letta, pur consapevoli della criticità della situazione italiana, si aprirà una difficile stagione contrattuale. Le nostre rivendicazioni  le abbiamo espresse chiaramente. Chiediamo al nuovo esecutivo l`apertura del negoziato per il rinnovo del contratto,  reperendo le risorse già nella prossima legge di stabilità; il pagamento degli scatti di  anzianità 2012 e i relativi arretrati;  la defiscalizzazione delle retribuzioni e delle pensioni; la concreta attuazione dell`organico funzionale previsto dalla   legge; la valorizzazione complessiva del sistema scuola con riferimento anche a quella professionale ed economica di   docenti, dirigenti, ATA; la soluzione del problema degli inidonei. Su queste rivendicazioni sarà incentrata la  manifestazione congiunta dei rappresentanti delle sigle firmatarie del contratto, prevista per il 28 ottobre a  Roma, presso il Centro Congressi Cavour. Una vertenza unitaria, che sappiamo condivisa da tutta la categoria, per richiamare l`attenzione del Governo e delle forze politiche sulla scuola e sulle sue priorità. Ci auguriamo di ricevere  risposte concrete.  Non vorremmo che alla stagione dei tagli seguisse la stagione della mobilitazione e della lotta.

Marco Paolo Nigi
Segretario generale Snals-Confsal
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-21/10/2013 22:21:31
X floppy

Se leggi... Volevo dirti che non mi sbagliavo...sei una persona intelligente dall'anima bella:)

I tuoi interventi qui sono graditissimi...
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-21/10/2013 22:28:41
LA 104 È PER ANTONOMASIA UNA IMPORTANTE LEGGE CIVILE




di Giovanni Sicali
21/10/2013
C'è un Decreto legge n. 104 del 12/12/2013 sulle "Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca". Ma la Legge n. 104 per antonomasia è quella del 1992 e riguarda "l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate" e che interessa e fa preoccupare - in questi giorni - i lavoratori prossimi alla pensione.
La FAND (Federazione Associazioni Nazionali Disabili) ha lanciato un preoccupato grido di allarme perché, a causa della riforma Fornero e attraverso il testo di Legge n.14/2012 "Milleproroghe" che ne detta le regole, i disabili e/o i loro parenti - che usufruiscono dei permessi e congedi lavorativi così come previsto dalla Legge 104/92 e dal CCNL - rischiano di andare in pensione più tardi.
Il motivo è a tutti noto: ormai vige il nuovo principio introdotto nella riforma del sistema pensionistico nazionale che non si basa più sulla retribuzione bensì sulla contribuzione fiscale.
Siccome i contributi legati ai permessi lavorativi per l'assistenza ai disabili sono di tipo figurativo, ciò comporta che - per raggiungere i criteri di contribuzione richiesti per la pensione si dovrà continuare a lavorare fino a coprire la contribuzione necessaria. Salvo eventuali penalizzazioni economiche per richiesta di uscita anticipata. I contributi figurativi sono utili per il raggiungimento del diritto alla pensione, ma non ne determinano più il montante economico.
Di fronte a tale situazione c'è un nuovo problema sociale: molti lavoratori, pur avendo un diritto acquisito dato dalla Legge 104/92, sceglieranno di non usufruirne per non dover vedere allontanarsi la giusta fine del ciclo lavorativo. Ma qui scatta una grave penalizzazione civica: per i disabili e per il lavoratori oltre che per il sistema di welfare ulteriormente penalizzato.
La FAND, per ovviare a tutto ciò, ha chiesto al Governo che alla riforma pensionistica vengano applicati alcuni emendamenti, affinché sia ripristinato un criterio di maggior giustizia ed equità.
Per il momento, in sede di audizione alla Camera, il ministro Saccomanni ha dichiarato che il Governo ha dato parere favorevole su un emendamento per le persone che - attraverso la legge 104 - si prendono cura di disabili gravi. Aspettiamo però di vedere in questi giorni il testo definitivo della legge di Stabilità per trovarvi scritte le proposte del Governo e la loro rispondenza all'obbiettivo dello sviluppo, dell'occupazione e dell'equità.
Non sono comunque previsti interventi legislativi in grado di stravolgere l'impianto della legge previdenziale in vigore. Il ministro Giovannini, nei giorni scorsi, ha escluso categoricamente questa possibilità: "Nessuna controriforma per lo Stato; sarebbe un onere eccessivo"!
Per dovere di informazione, riteniamo che (se la riforma Fornero resterà tale e quale e verrà confermato l'istituto della pensione anticipata) dal 1° gennaio 2018 tutte le lavoratrici e i lavoratori, che vorranno andare in pensione prima dei 62 anni di età e avranno versato a vario titolo contributi figurativi, si vedranno penalizzati nella riduzione percentuale del trattamento pensionistico.
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Da: COAC22/10/2013 12:09:14
Ho fame! Voglio un pezzo di focaccia!
Rispondi

Da: SEM22/10/2013 13:14:15
uLTIMISSIME
La partita, anche politicamente, più delicata riguarda l'articolo 15, dalle assunzioni dei docenti di sostegno alla revisione dei docenti inidonei: si attende ancora che il Tesoro dia alcuni chiarimenti sulle coperture delle proposte emendative. Stando all'ordine dei lavori della commissione, l'esame dovrebbe essere completato entro domani così da consentirne l'esame da parte dell'Aula a partire da giovedi 24 anziché da oggi come era stato inizialmente calendarizzato, ed essere successivamente trasmesso al senato per essere esaminato prima dalla commissione istruzione e successivamente dall'aula
Rispondi

Da: GHUGHI22/10/2013 13:25:48
Grazie a tutti coloro che mi hanno fatto cadere, perché quando mi sono rialzata ero più forte di prima. Grazie a coloro che non mi hanno amato, perché mi hanno fatto capire quale era il vero amore. Grazie a coloro che non hanno creduto in me, perché mi hanno dato la spinta per trovare nuove strade e sopratutto grazie a chi mi ha lasciato da sola, perché mi ha dato la forza di diventare chi sono.
-DOCENTE INIDONEA
Rispondi

Da: ghughi22/10/2013 13:40:17
Scusate, ma è ora di pranzo e a questora vaneggio!
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-22/10/2013 18:35:22
Beccata manifestazione imbottigliata nel traffico

Porc&%#&"%&*'&%'-+ +-:&!-/?4!*4?'-*!

Uuuuuuuuuuuuh:(
Tornero a casa????????????
Roma maledetta!!!!!
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-22/10/2013 21:08:51
...che c'è di male a vaneggiare?
:-)
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-22/10/2013 22:44:06
MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013DL 104: conversione in legge a forte rischioI tempi sono strettissimi. La Commissione Cultura lavorerà ancora tutta la settimana per esaminare gli ultimi emendamenti. Ma in aula il voto di fiducia sarà inevitabile. E poi al Senato bisognerà fare tutto di corsa.


di R.P. da Tecnica della Scuola


Basta leggere il calendario dei lavori della Commissione Cultura della Camera per capire che il cammino del decreto legge "La scuola riparte" si prospetta difficile, se non addirittura impossibile.
La conclusione dell'esame del testo è prevista infatti per giovedì 24 ottobre.
Subito dopo si andrà in aula, ma appare quanto meno improbabile che l'esame definitivo possa iniziare già venerdì 25.
Quasi certamente si slitterà a lunedì 28, se non a martedì 29 ed è altrettanto certo che, in aula, il M5S, e forse anche la Lega, non rinunceranno a presentare proposte di modifica.
A quel punto per stare nei tempi il Governo sarà costretto, di fatto, a presentare il proprio "maxi-emandamento" e a chiedere il voto di fiducia.
Anche in questo modo la Camera non riuscirebbe a terminare i lavori prima di giovedì 31.
Quando il provvedimento arriverà al Senato bisognerà correre davvero, perché la conversione in legge dovrà essere effettuata improrogabilmente entro l'11 novembre. In pratica i senatori avranno poco più di una settimana per fare tutto e cioè esaminare il decreto nelle diverse commissioni e portarlo poi in aula.
Ma se il Senato dovesse approvare anche solo un piccolissima modifica al testo, i tempi non potrebbero più essere rispettati in alcun modo e il decreto verrebbe considerato decaduto.
Un'eventualità che, in considerazione dei rapporti un po' burrascosi che intercorrono in questo momento fra le forze che sostengono il Governo, non va esclusa a priori.


Decreto scuola con il fiato sospeso

In attesa del Tesoro.

di Nicola Mondelli 
ItaliaOggi - Azienda Scuola

Potrebbe essere a rischio la conversione del decreto legge 12 settembre 2013, n 104 recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca, conversione che dovrebbe avvenire entro l'11 novembre.

Si stanno infatti allungando più del previsto i tempi per la discussione in Aula, in prima lettura, del decreto a causa dei numerosi emendamenti, inizialmente 590, presentati dai partiti.

L'esame del provvedimento, iniziato lunedi 14 ottobre nella commissione cultura della camera presieduta da Giancarlo Galan (Pdl), non è ancora stato completato.

Nell'ultima seduta della commissione cultura svoltasi giovedi scorso, l'esame delle proposte emendative, con alcuni accantonamenti, è arrivato all'articolo 18. Da ieri sono all'esame quelle relative agli articoli da 19 a 27 e quelle accantonate nelle sedute precedenti riguardanti gli articoli 10, 14 e 15. Accantonato anche l'emendamento del relatore Galan che consentiva di ammettere ai corsi a numero chiuso i ragazzi che l'avrebbero superato grazie al bonus maturità, se questo non fosse stato cancellato.

La partita, anche politicamente, più delicata riguarda l'articolo 15, dalle assunzioni dei docenti di sostegno alla revisione dei docenti inidonei: si attende ancora che il Tesoro dia alcuni chiarimenti sulle coperture delle proposte emendative. Stando all'ordine dei lavori della commissione, l'esame dovrebbe essere completato entro domani così da consentirne l'esame da parte dell'Aula a partire da giovedi 24 anziché da oggi come era stato inizialmente calendarizzato, ed essere successivamente trasmesso al senato per essere esaminato prima dalla commissione istruzione e successivamente dall'aula.

Il rinvio si sarebbe reso necessario da un lato per le mancate risposte del tesoro sulle coperture, e dall'altro a causa del fitto calendario dei lavori che vede impegnato Montecitorio nella conversione in legge del decreto sulla razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni.

Non è da escludere che debba essere calendarizzata una nuova data nel caso, non improbabile, che la commissione cultura non riesca a completare l'esame degli emendamenti presentati. Tra questi risaltano soprattutto quelli riguardanti sia i docenti già dichiarati permanentemente inidonei alla funzione e utilizzati in altri compiti che quelli che lo saranno successivamente al 1° gennaio 2014; quelli che propongono l'estensione al personale della scuola che abbia maturato entro il 31 agosto 2012 i requisiti per accedere al trattamento pensionistico di anzianità previsti dalla normativa previgenti l'entrata in vigore del decreto legge 201/2011 (quota 96, ovvero quaranta anni di contribuzione); quelli che propongono nei confronti del personale Ata e il riconoscimento ai fini giuridici ed economici dell'anzianità maturata presso l'ente locale di provenienza domani a causa proprio dei ritardi possa esserci un nuovo rinvio

Tra le proposte emendative accolte nella scorsa settimana meritano una segnalazione quella presentata da Manuela Ghizzoni (PD) che chiedeva l'abrogazione del comma 3 dell'articolo 12 il quale disponeva che la Scuola per l'Europa di Parma doveva rientrare tra le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 165/2001 e quella presentata da Vezzali Maria Valentina (Scelta civica) che chiedeva di estendere gli interventi straordinari oltre che alla costruzione di nuovi edifici scolastici, anche alla realizzazione nelle scuole o interventi volti al miglioramento delle palestre scolastiche esistenti
Rispondi

Da: chiuso23/10/2013 08:16:58
A proposito di legge 104 ho trovato la seguente definizione di disabilità:
La classificazione ICIDH (International Classification of Impairments Disabilities and Handicaps) del 1980 dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) distingueva tra:
menomazione intesa come perdita o anormalità a carico di una struttura o una funzione psicologica, fisiologica o anatomica e rappresenta l'estensione di uno stato patologico. Se tale disfunzione è congenita si parla di minorazione;
disabilità, ovvero qualsiasi limitazione della capacità di agire, naturale conseguenza ad uno stato di minorazione/menomazione;
handicap, svantaggio vissuto da una persona a seguito di disabilità o minorazione/menomazione.
Questo significa che mentre la disabilità viene intesa come lo svantaggio che la persona presenta a livello personale, l'handicap rappresenta lo svantaggio sociale della persona con disabilità. L'ICIDH prevede la sequenza: Menomazione--->Disabilità--->Handicap,  può essere diretta conseguenza di una menomazione, senza la mediazione dello stato di disabilità. Le origini della parola "handicap" risalgono a descrivere una condizione di svantaggio fisico; questa parola descrive 2 dati di fatto che, dall'inglese possono fare scaturire un'immagine precisa di ciò che vuole descrivere. Scomponendo questa parola, si denota un significato che molti non sanno, perché è sempre stato dato per scontato il concetto vero e proprio di: "handicap".  Si parla di handicap per descrivere uno svantaggio fisico, senza tenere in considerazione la condizione che si crea, quando viene detta questa parola, che può manifestare nel disabile un senso di disagio e rabbia per la sua situazione. Per descrivere la situazione di una persona disabile molto spesso si usa il termine "handicap", senza contare per chi è è disabile, la parola crea imbarazzo in lui.

Rispondi

Da: riccardina  -banned!-23/10/2013 08:30:33
:) grazie
Rispondi

Da: chiuso23/10/2013 12:48:48
Oggi mi sento meglio. Mi sono liberata da un gran peso. Ho inviato una lettera ai sindacati. Spero che sia letta.
Rispondi

Da: chiuso23/10/2013 13:29:45
Ho dato la disdetta al sindacato. Le persone che lo rappresentavano non mi hanno mai aiutata. Mi hanno lasciato completamente sola.
I veri sindacalisti aiutano le persone in difficoltà.
Adesso sono sotto la pioggia senza ombrello. Mi spiace era un sindacato in cui credevo.
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-23/10/2013 18:24:45
Brava chiuso!

Rispondi

Da: riccardina  -banned!-23/10/2013 18:30:34
Anch'io ho dato la disdetta al sindacato...a settembre:-) devi scrivere pure a via  n.parboni altrimenti nn ti tolgono i soldi dalla busta paga!

Oggi  in assemblea hanno detto che chi sceglie la mobikità finisce nelle segreterie....
Nn ci credo, ma i sindacati dicono questo....:-(
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-23/10/2013 18:34:09
Bisogna cmq prenderne atto!!!

Io preferisco resuscitare...nn só come faró...ma torno in classe....se mi ci fanno tornare!!! Dovró chiedere al dottore....se mi aiuta... Di farmi apparire come un fiore di loto!!!!:-(
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-23/10/2013 18:37:21
Scusa preciso meglio devi scrivere al ministero per chidere che nn tolgano piû i soldi dalla tua busta paga.vai in segreteria dovrebbero dati un modulo.....fai una raccomandata con ric di ritorno.
Rispondi

Da: chiuso24/10/2013 00:13:18
Speriamo che vada tutto per il meglio, la raccomandata con ricevuta di ritorno non l'ho fatta. Hanno inviato tutto tramite segreteria. Ero molto arrabbiata per il fatto che nessuno dei sindacalisti mi ha dato suggerimenti.
Rispondi

Da: chiuso24/10/2013 00:21:50
SONO TROPPO PREOCCUPATA PER LA CONDIZIONE DI NOI DOCENTI INIDONEI, PER SALUTE.TUTTO STA PRECIPITANDO ANCHE PER TUTTA  L'ITALIA!
Rispondi

Da: ghughi24/10/2013 00:47:54
Non vediamo vie di fuga. A me stanno facendo un mobbing feroce, come se fossimo noi inidonei i colpevoli del mancato aumento degli stipendi degli insegnanti che hanno le classi e  che ci vedono come dei fannulloni. In realtà a me non danno niente da fare.
Rispondi

Da: ghughi24/10/2013 00:53:26
Dalla disperazione ogni tanto esco in cortile per non avere reazioni sbagkiate con delle colleghe che non se lo meritano. Cerco di calmarmi, ma non riesco più a dormire.
Rispondi

Da: ghughi24/10/2013 01:19:19
L'indifferenza uccide!
Rispondi

Da: SEM24/10/2013 02:17:01
CI VOGLIONO MISURE DI STIMA E IO TI STIMO. e stimo anche chiuso che ha avuto il coraggio di sfidare il direttore del'IST. IN CUI LAVORI...
Rispondi

Da: chiuso24/10/2013 02:29:05
Non ho sfidato il direttore, ho sfidato il sistema
Rispondi

Da: SEM24/10/2013 10:08:45
STAMPA
Ti consigliamo: + Scuole, stretta sui cantieri per la sicurezza  + "Non ci sono fondi per le scuole Quelle insicure non apriranno"  C'è la realtà e c'è il libro dei sogni quando si parla delle necessità delle scuole in fatto di manutenzione e di sicurezza. Ma ieri il presidente della Provincia Antonio Saitta, consegnando entrambi ai giornalisti sotto forma di tabelle colorate, è riuscito a trasmettere almeno un po' di fiducia. Un po' di fiato per i problemi di decine di scuole superiori dove in estate o dall'autunno partiranno lavori per 25 milioni. Denaro messo insieme vendendo immobili, recuperando risorse non impiegate, utilizzando compensazioni. I sogni, invece, sono la bellezza di 267 interventi, costo 229 milioni di euro. Al momento non in vista.





Rispondi

Da: ghughi24/10/2013 11:04:53
Questo è un esercizio che può favorire una sperimentazione poetica.
Rispondi

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