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Concorso MAGISTRATURA 2013
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Da: RosyBB 06/07/2014 09:41:26
Ciao Ultimo Inquisitore, sono giá svariate edizioni che non ci sono più i test preselettivi.

Da: gigettorossetto 06/07/2014 11:00:08
Meno 8 alla unica impugnazione efficace: quellasulla commissione
Io andrei da scoca o da follieri o da quelli che hanno difeso il disabile e farei un bel ricorso anziche stare a lamentarvi. In cento ve la cavate con 100 euro a testa.

Da: 5tarlet 06/07/2014 11:52:14
Perché ti chiami fuori? Non hai consegnato? Consigli ricorsi, ma sei il primo a non voler ricorrere? Non capisco.
Io non ho intenzione di far ricorso adesso, piuttosto sarei stata disposta ad agire prima, se ci fosse stata una iniziativa di gruppo, anche spendendo qualcosina in più.
Voglio solo capire le posizioni altrui...

Da: inaudita altera parte 06/07/2014 11:58:33
ma ricorso DE CHE

Da: Sapevatelo 06/07/2014 12:01:07
x Inaudita Altera Parte: ti è stata fatta una precisa domanda dopo che ti eri chiesto come tante persone da te definite "capre" avessero conseguito una laurea.

Indi, ti ho rivolta la domanda:

"Cosa ti fa pensare di non essere compreso in questa categoria di capre che hanno conseguito la laurea"?

Domanda legittima, visto che in ogni tuo intervento si leggono solo insulti e diffamazioni verso persone che non conosci e l'esperienza insegna che chi comunica profferendo insulti non ha argomenti validi per partecipare alla discussione o non ne ha alcuno.

Alla domanda hai risposto con altri insulti, come una macchina programmata solo per offendere, ma non per comunicare.

Alla reiterazione della domanda hai risposto con altri insulti.

E qui sono cominciati a trasparire i sospetti che forse non sei nemmeno laureato. Forse ti sei iscritto ad una università ma non sei riuscito a completare il ciclo di studi e allora vieni qui e cominci a offendere tutti per sfogare la tua frustrazione.

Quindi, ti rinnovo la domanda: offrici elementi per capire cosa sei e in cosa consiste il tuo contributo a questa community.

Se continuerai a non rispondere, sarai ignorato e categorizzato secondo le manifestazioni (non proprio eccezionali) che finora hai rappresentato.

Da: locali_della_fiera 06/07/2014 12:20:26
@ gigettorossetto: mi puoi spiegare perchè mancherebbero solo 8 giorni se la commissione è stata nominata a giugno?-
Qualcuno può spiegare in che cosa consisterebbero le incompatibilità lamentate? Violazioni dell'art.6 del bando? Quali sarebbero i componenti della commissione incompatibili ?
Altrimenti tutte queste discussioni sembrano un chiacchiericcio sterile.

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Da: Ottilia 06/07/2014 12:47:58
Alcune testimonianze sono a dir poco deprimenti; pare che in quei padiglioni non abbia accesso la dignità.
La mia sola esperienza personale, maurata all'esame di abilitazione, è di un vivido battibecco con una poliziotta (in quella sede eran molto ostili) indispettita dall'isistenza con cui, trascorse infruttose circa 4 ore da quando chiesi di andare in bagno, prestavo la voce ai miei bisogni fisiologici esasperati ed in piena ribellione!
Ho visto anche far togliere le scarpe, si, ma quello che leggo da Rosy è inaccettabile, io non so come avrei reagito

Da: 5tarlet 06/07/2014 12:52:17
@ locali della fiera: le incompatibilità le riscontri facendo un giro on linea. Ricerca i profili curriculari di tutti i commissari docenti, vedrai che su qualcuno troverai più di qualcosa. Di regola, nei 10 anni precedenti il concorso non si possono tenere corsi pubblici o privati di preparazione al concorso in magistratura, a prescindere dalla formale intestazione o configurazione del corso/master/docenza.
Altri, inoltre, sostengono parentele con i candidati, ma su questo mi astengo non conoscendo i fatti e i soggetti.

Da: 5tarlet 06/07/2014 13:03:44
Ottilia, mi spiace che nel tuo padiglione VI sia stata tanta tensione ed irragionevolezza. Non ho motivo di dubitare che certe cose tanto disdicevoli siano accadute, però nel mio padiglione non è accaduto. Io stessa sono stata perquisita e nonostante non fossi minimamente agitata ricordo la poliziotta (con cui avevo chiacchierato poche ore prima) che non faceva altro che tranquillizzarmi e mentre le raccontavo i controlli pressanti di 2 anni prima, rimaneva un po' basita (pensava evidentemente che neanche con un galeotto ci si comporta così). Non so, l'atmosfera era serena e a tratti spiritosa...boh, forse, ripeto, l'ho vissuta così xkè ero come in gita scolastica.

Da: Ottilia 06/07/2014 13:26:50
Ciao 5tarlet,credo ci sia un equivoco, io non ho patecipato a questo concorso, ero solo scioccata dal racconto di Rosy...allucinante!
Quanto a me, parlavo dell'esame da avvocato dove,appunto, a parte dell'ostilità, non ho visto accadere nulla di memorabile; ma il tuo stemperamento,sai, mi rincuora

Da: g1234 06/07/2014 14:11:27
Ciao. Ho letto che i concorsisti hanno istituito un gruppo di discussione su facebook per discutere delle irregolarità relative a quest'ultimo concorso. Mi sapreste per favore indicare il nome del gruppo o di qualche membro che ne faccia parte? grazie

Da: trasparenzaconcorso 06/07/2014 14:18:13
il gruppo si chiama "riprendiamoci la giustizia"

Da: gigettorossetto 07/07/2014 06:28:10
Buondì. Cone naainla mattina presto non scrive mai nessuno? Tutti avvocati ? O tutti studenti? Buon giornata

Da: alessio2 07/07/2014 09:11:35
Occorre far presente agli organi di stampa che, all'atto della correzione degli elaborati, sulla commissione non viene adoperato alcun controllo: in tale sede, è necessaria la presenza di soggetti esterni alla commissione (guardie penitenziarie, per esempio) che attestino la correttezza delle operazioni compiute. Il solo verbale non può essere considerato indice di garanzia della regolarità delle operazioni compiute dalla Commisione.

Da: inaudita altera parte 07/07/2014 10:10:31
Ne ho lette assurdità, ma questa di alessio2 le batte tutte.

GUARDIE PENITENZIARIE che sovrintendono (!) alla correzione degli elaborati?!

Ma sí, poi convocherei anche i carabinieri per controllare le guardie penitenziarie, e i vigili urbani per controllare i carabinieri che controllano le guardie penitenziarie che controllano la commissione.

ROBA DA TSO IMMEDIATO!!!!

Da: alessio2 07/07/2014 10:17:49
vi segnalo che più di taluno nutrono forti dubbi sull'operato delle commissioni in sede di correzione.
Controlli e trasparenza sono fondamentali.
Durante la prova i candidati sono sottoposti a molti controlli anche da parte di guardie penitenziarie.
Perchè, in sede di correzione, tali controlli e tale trasparenza dovrebbero venir meno?
Io personalmente ho molta fiducia in tutti i membri delle varie commissioni di tutti i concorsi in magistratura, ma non per questo ritengo che costoro debbano essere esenti da controlli.
Adesso vi posto alcuni articoli del corriere della sera, sperando che si riesca a comprendere tale fondamentale concetto.

Da: robertinoooo -banned!- 07/07/2014 10:18:45
chiedo a tutti, compresi i ciucci sfigati che non hanno consegnato e che adesso farebbero qualsiasi cosa per far annullare il concorso, quando saranno effettuati gli abbinamenti? Erano previsti per oggi, mi pare, no?

Da: alessio2 07/07/2014 10:24:33
http://archiviostorico.corriere.it/2003/agosto/18/Concorsi_per_giudici_Napoli_capitale_co_0_030818026.shtml

Da: alessio2 07/07/2014 10:25:35
http://www.avvocatisenzafrontiere.it/?p=2216

Da: arturom 07/07/2014 10:34:51
- Messaggio eliminato -

Da: alessio2 07/07/2014 10:43:40
Esatto, quindi dobbiamo pretendere che, anche in sede di correzione, vi sia la massima trasparenza e i relativi controlli.
Scriviamo agli organi di informazione e sollecitiamo il CSM ad adottare i necessari provvedimenti, in base ai quali, in sede di correzione, venga garantito che vi siano soggetti esterni ad attestarne la regolarità delle operazioni, cioè che ogni candidato sia effettivamente anonimo e che venga corretto da 9 membri, così come postula la vigente normativa in materia.

Da: arturom 07/07/2014 10:44:02
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/11/toga-vinta-un-si-rigioca/71047/

Toga vinta 'un si rigioca
di Cosimo Loré | 11 ottobre 2010
Commenti (1)Più informazioni su: Concorsi, Csm, Magistratura

Se si entra in una bisca non si può pretendere che si giochi pulito! E le selezioni pubbliche si presumono truccate ma si confermano tali appena i controlli verificano i tempi di un concorso. Come ben risulta fin da quelli per magistrato. Da chi si ricorre poi se iudex si diventa in tal modo?

Si legga Le toghe ignoranti (L'espresso 9.9.2010) dove l'avvocato penalista di Asti Pierpaolo Berardi ricorda il calvario per la ricerca della verità su imbrogli a catena per commettere prima e occultare poi la serie di illeciti fatti da magistrati e politici che lo bocciarono nel concorso in magistratura svoltosi nel maggio 1992; lo boicottarono intralciandone i ricorsi per ben 16 anni: il 30 aprile del 2008, però, il plenum del Csm riconobbe che gli elaborati dell'avvocato Berardi non furono mai esaminati dalla commissione: l'organo di controllo dei giudici dei futuri giudici, il Csm, riconobbe il falso ideologico presente nel verbale, che invece affermava esservi stato l'esame delle prove scritte. Conseguenza in relazione a questo deliberato: nessuna. Intanto gli elaborati di un candidato vincitore, certamente esaminati, sono spariti dagli archivi del ministero: il padre è un magistrato ora in pensione, la mamma e il fratello magistrati in servizio; i cugini sono anch'essi magistrati; uno aveva superato il concorso del '92, l'altro fuori ruolo al ministero ebbe l'incarico di esaminare un esposto dell'avvocato Berardi sul concorso, intanto vinto dal fratello e dal cuginoâ��

Nel nostro volume Medicina Diritto Comunicazione (Giuffrè Milano 2005) scrivevamoâ��

�«L'attività dei seri ricercatori, la formazione dei giovani studenti, la memoria dei grandi maestri sarebbero meglio garantite se si provvedesse ad una più seria verifica (i concorsi sarebbero pubbliciâ��) della idoneità oltre che della capacità di chi aspira ad indossare una toga.
Non meno coraggiosa la denuncia dell'avvocato Pierpaolo Berardi nata nel 1992, anno in cui consegnò i propri scritti al concorso per magistrato, grazie alla legge 241 del 1990 che gli ha consentito di verificare con quale fraudolenti trucchi e impudichi marchingegni arraffarono la toga molti candidati (gli scritti sarebbero da pubblicare e studiare per far comprendere le ragioni reali di alcune disfunzioni della giustiziaâ��). Su tale indagine vi sarebbe stato il silenzio-stampa (di fronte a fatti simili non c'è destra o sinistra che tengaâ��) se non avessero ritenuto di rendere pubblica questa vicenda - che a ragione si può definire storica - due giornalisti che onorano la professione e che riteniamo doveroso citare: Massimo Numa (La Stampa del 9 settembre 2004 a pag. 12, Lo strano concorso che fa tremare trecento magistrati) e Anna Maria Greco (Il Giornale del 10 settembre 2004 a pag. 10, Dopo dodici anni, concorso �«sospetto�», 275 toghe rischiano il posto).�»

La convinzione di molti Ì� all'interno e all'esterno degli ambiti giudiziari e accademici Ì� è che si tratti di aree affrancate da ogni forma di controllo e caratterizzate dall'assoluto arbitrio.

In sostanza ed in sintesi vi è un assai consistente rischio - nel caso si vogliano adire le vie legali - di incappare in giudici non degni della toga indossata, talora con cupa alterigia â��

Da: inaudita altera parte 07/07/2014 10:46:51
CHIAMATE L'ESERCITO!!!!

Da: alessio2 07/07/2014 10:51:20
I codici commentati, gli appuntini, i testi trovati nei bagni, ecc, sono "bazzecole" in confronto a quello che potrebbe accadere durante la fase delle correzioni: ribadisco che ho piena fiducia nell'operato di tutte le commissioni (ed amo tutti i membri, nessuno escluso) ma trasparenza e controlli sono sinonimo di correttezza: ove manchino è più che legittimo il dubbio sulla regolarità di qualsivoglia procedura concorsuale.

Da: alessio2 07/07/2014 10:58:45
Non limitiamoci solo a lamentarci delle palesi irregolarità cui abbiamo assistito durante le prove, ma concentriamo la nostra attenzione soprattutto sulla fase delle correzioni: è in tale sede che, anche secondo gli articoli sopra postati del corriere della sera e della stampa, è necessario che sia garantita la massima garanzia di correttezza e trasparenza.
Pretendiamo controlli e trasparenza.

Da: trasparenzaconcorso 07/07/2014 11:06:39
PREMESSO
- che l'art. 6 D.M. 30/10/2013 dispone: Non possono essere nominati componenti della commissione di concorso i magistrati, gli avvocati ed i professori universitari che nei dieci anni precedenti abbiano prestato, a qualsiasi titolo e modo, attività di docenza nelle scuole di preparazione al concorso per magistrato ordinario.
- che "le Scuole di specializzazione hanno per destinatari i laureati in Giurisprudenza che intendono prepararsi agli esami/concorsi di Avvocato, Magistrato Ordinario e Notaio"

CONCLUSIONE
Sono nominati membri della commissione di concorso per magistrato ordinario, tra gli altri:
- Calvo Roberto - professore straordinario Scienze Economia e Politiche - Università degli Studi Valle D'Aosta. È stato docente dal 2001 al 2011 di Diritto Civile presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali "B. Caccia - F. Croce", istituita dall'Università di Torino, ove ha altresì svolto le funzioni di coordinatore didattico.
- Di Raimo Raffaele - professore ordinario - Scienze Giuridiche - Università degli Studi del Salento.
Docente presso la Scuola di specializzazione in diritto Civile dell'Università di Camerino
- Dipace Ruggiero - professore ass. - Bioscienze e Territorio - Università degli Studi del Molise.
Docente di diritto amministrativo presso la scuola di specializzazione delle professioni legali presso l'Università degli studi di Roma "La Sapienza"
- Monteleone Girolamo Alessandro - già professore ordinario - Giurisprudenza - Università degli Studi Palermo. Scuola di specializzazione delle professioni legali presso Università degli studi di Palermo.

Da: alessio2 07/07/2014 11:14:55
Se il primo dei professori da te indicati ha tenuto corsi di specializzazione per la preparazione al concorso in magistratura nei 10 anni precedenti al concorso, allora lo stesso Professore deve assolutamente e quanto prima rassegnare le proprie dimissioni ed essere sostituito da un membro già nominato con DM come potenziale sostituto.
Gli altri professori da te indicati non credo abbiano incompatibilità, ma potrei sbagliarmi.
Anche per tale apsetto però, non serve a nulla lamentarci, ma occorre scrivere al CSM e per conoscenza agli organi di informazione, firmandoci come "un candodato/a al concorso"

Da: arturom 07/07/2014 11:16:47
questa la apprendo stamattina: nell'insalatiera, stupenda!

http://www.iltempo.it/cronache/2014/02/17/quei-corsi-di-nascosto-a-casa-del-giudice-per-preparare-il-concorso-da-magistrato-1.1220197

Quei corsi (di nascosto) a casa del giudice per preparare il concorso da magistrato Matteo Di Paolo Antonio Augusto Parboni �«Ho provato a chiedere una ricevuta alla fine del corso per prepararmi al concorso in magistratura, ma non c'è stato verso. Peccato, perchè lo studio legale...

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NOTA: l'articolo sottostante è stato oggetto di una rettifica. Se desiderate leggerla potete consultare il seguente link .

�«Ho provato a chiedere una ricevuta alla fine del corso per prepararmi al concorso in magistratura, ma non c'è stato verso. Peccato, perchè lo studio legale dove lavoro mi avrebbe rimborsato metà della spesa�».

Francesco è romano, ha 30 anni e vuole indossare la toga. Il suo insegnante è un magistrato, che dà lezioni tra le mura di casa sua da almeno di 5 anni. A partecipare sono una quarantina di ragazzi per volta. Pagano 800 euro per un corso da settembre a dicembre. Per uno analogo, regolare, si spendono dai 500 ai 2500 euro.

Questo significa che il professore si mette in tasca 8000 euro al mese �«puliti�» per il corso degli aspiranti avvocati e altrettanti per quello che fa di preparazione al concorso in magistratura, che dura un altro quadrimestre. Senza contare che, a richiesta, ci sono delle lezioni extra, individuali o a piccoli gruppi alla modica cifra di 20 euro l'ora.

�«Le facciamo di sabato - racconta Luca, altro ragazzo del corso -, a casa sua, a Roma Nord, dove in un salone svuotato di ogni arredo vengono disposte diverse file di sedie di quelle di plastica pieghevoli e una cattedra dove siede l'insegnante. Ogni lezione dura dalle 2 alle 3 ore. Tutto è molto familiare e ogni tanto, incluso nel prezzo, c'è anche una fetta di ciambellone preparato dalla moglie�».

A domeniche alterne ci sono le prove pratiche: �«Allora ci si divide in due gruppi - racconta Lucia, che al corso ha partecipato qualche anno fa -, uno va a casa della madre e l'altro rimane da lui. Questo perché la stanza viene trasformata da aula per le lezioni in una per le esercitazioni e all'interno vengono disposti dei banchi su cui poter scrivere che occupano molto più spazio. Le prove durano 4 ore e l'insegnante dopo aver dato le tracce spesso si cambia e va a correre. Quando torna, si fa una doccia e poi è pronto a raccogliere gli esercizi e riscuotere i soldi�».

Raccontano diversi ragazzi che per mesi hanno fatto lezione che il pagamento avviene ogni ultimo weekend del mese. Tutto rigorosamente in nero. Le modalità della transazione sono abbastanza singolari: �«Di solito - spiega Luca - ci fa infilare i soldi in una specie di insalatiera, che tira fuori per l'occasione e segna ogni cosa scrupolosamente su un piccolo taccuino�».

Tutto questo è avvolto da un alone di mistero e non è facile avere informazioni sui corsi. Vige il passaparola e la procedura è semplice ma rigida, per controllare eventuali fughe di notizie: �«Si chiama direttamente lui sul cellulare - racconta Francesco - e viene subito chiesto il nome di chi ha fornito il contatto. Solo allora si va avanti con le informazioni�». La cautela è d'obbligo, perché l'attività di insegnamento è vietata alle toghe, salvo autorizzazioni del Consiglio superiore della magistratura. Qui, poi, si tratta di corsi di preparazione ad esami e concorsi nelle cui commissioni siedono dei magistrati. E tra di essi spesso c'è proprio l'organizzatore dei corsi romani, che magari si trova di fronte come candidato un suo discepolo.

�«Quando mi informavo all'inizio - assicura Luca - diceva apertamente di aver fatto parte della commissione di esame diverse volte. Ad alcuni di noi, in effetti, è capitato di averlo come esaminatore�».

Che quest'attività sia assolutamente incompatibile con la funzione giudiziaria lo hanno ribadito giusto a dicembre le Sezioni Unite della Cassazione. Facendo riferimento alla circolare del 1987 del Consiglio superiore della magistratura sugli incarichi extragiudiziari, ha confermato la sanzione disciplinare ad un magistrato, censurato dall'organo di auotogoverno delle toghe perché organizzava e gestiva una scuola per aspiranti magistrati ad Ercolano: Francesco Paolo Panariello. Eppure, pare che in tutta Italia di corsi irregolari del genere ne ce siano veramente tanti. Quello del nostro magistrato romano con l'insalatiera colma di soldi neri è solo uno di questi. Ma controlli e iniziative disciplinari, evidentemente, non fanno paura a questo tipo di toghe.

Matteo Di Paolo Antonio Augusto Parboni

Corretti i corsi per avvocato e magistrato tenuti da Panariello�» �«In data 17 febbraio 2014, sul sito Web www.iltempo.it, nella versione on-line del quotidiano, è stato pubblicato l'articolo �«Quei corsi (di nascosto) a casa del giudice per preparare il concorso da...

PER CORRETTEZZA POSTO ANCHE LA RETTIFICA DI CUI AL LINK CITATO SOPRA:

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Roma - Cronaca
�«In data 17 febbraio 2014, sul sito Web www.iltempo.it, nella versione on-line del quotidiano, è stato pubblicato l'articolo �«Quei corsi (di nascosto) a casa del giudice per preparare il concorso da magistrato�». Il medesimo articolo è stato pubblicato pure sulla versione cartacea del quotidiano. Nel predetto articolo si riferisce di un magistrato romano che organizza in modo clandestino corsi di preparazione per il concorso il magistratura e per l'esame di avvocato nella propria abitazione. Nel medesimo articolo si denuncia il comportamento di quello stesso magistrato, che percepisce dai suoi discenti compensi che non dichiara e, quindi, sottratti all'imposizione fiscale. Rilevato che nella parte finale dell'articolo è ricordata la recente sentenza della Corte di Cassazione, che ha confermato la sanzione disciplinare adottata dal Csm a carico del dott. Panariello per l'attività extragiudiziaria di docenza svolta in Ercolano; questo accostamento induce i lettori a ritenere che pure il dott. Panariello abbia svolto corsi di preparazione all'esame di avvocato e per il concorso in magistratura, in modo clandestino e sottraendo i compensi all'imposizione fiscale. Fino ai primi mesi dell'anno 2011 il dott. Francescopaolo Panariello ha svolto lezioni monografiche, di taglio seminariale, con cadenza di quattro al mese (una a settimana), presso la propria dimora in Ercolano, volte ad approfondimenti monografici di argomenti di carattere giuridico. I discenti erano del tutto liberi di seguire uno o più mesi di lezioni e di sfruttare nel modo ritenuto più opportuno gli studi seminariali in tal modo svolti. I compensi erano corrisposti a cadenza mensile, con rilascio di quietanza e puntualmente dichiarati nei modelli "Unico persone fisiche" annualmente presentati dal dott. Panariello ai fini dell'imposizione fiscale. Questa attività era stata regolarmente comunicata al Presidente della Corte d'Appello di Napoli (dott. Numeroso), presso cui il dott. Panariello prestava all'epoca servizio. Nel luglio 2007 la circolare sugli incarichi extragiudiziari è parzialmente cambiata e solo in conseguenza di questo mutamento (poi perfezionato con altra modifica della medesima circolare di agosto) ha riguardato soltanto il periodo dal 2007 al 2011. La sanzione è stata adottata unicamente per la ritenuta incompatibilità dell'attività didattica - liberamente svolta dal dott. Panariello, senza vincoli con terzi soggetti e senza aver ricevuto alcun incarico da altri, quindi in modo totalmente indipendente e autonomo - con la nuova versione della ricordata circolare, in vigore dall'estate 2007, la cui portata proibitiva, peraltro, dava luogo a non pochi dubbi interpretativi, tanto che il Csm ha avvertito la necessità di fugarli con ulteriore modifica della medesima circolare intervenuta ad agosto 2011 proprio sul punto specifico. Dunque, l'attività a suo tempo svolta dal dott. Panariello si connotava per: assenza di specifica destinazione all'esame di avvocato o al concorso in magistratura; assenza di clandestinità, regolare sottoposizione dei compensi percepiti ad imposizione fiscale, ossia per caratteri del tutto diversi, anzi opposti rispetto a quelli riferiti, nell'articolo giornalistico di cui sopra, ad un non meglio identificato magistrato romano. Ne deriva il carattere chiaramente diffamatorio del predetto vostro articolo nei confronti ed in danno del dott. Panariello, maliziosamente, oltre che infondatamente, accomunato al predetto magistrato�».

L'avvocato Francesca Giglio

Da: arturom 07/07/2014 11:42:37
Mi spiace deludervi, ma la giurisprudenza (Tar Lazio, Roma, I Sezione, sentenza 23 settembre 2010, numero 32413) si è espressa nel senso della compatibilità tra l'insegnamento nelle SSPL ed il ruolo di commissario.

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Roma/Sezione%201/2009/200908072/Provvedimenti/201032413_01.XML

Poi magari, nel caso di un eventuale ricorso, il Tar si potrebbe esprimere in senso opposto, ma personalmente ne dubito, sempre che non siano intervenute modifiche della normativa di riferimento (elemento che personalmente non ho ancora verificato).

Da: robertinoooo -banned!- 07/07/2014 12:01:09
hanno fatto gli abbinamenti?

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Da: RosyBB	06/07/2014 09:41:26
Ciao Ultimo Inquisitore, sono giá svariate edizioni che non ci sono più i test preselettivi.

Da: gigettorossetto	06/07/2014 11:00:08
Meno 8 alla unica impugnazione efficace: quellasulla commissione Io andrei da scoca o da follieri o da quelli che hanno difeso il disabile e farei un bel ricorso anziche stare a lamentarvi. In cento ve la cavate con 100 euro a testa.

Da: 5tarlet	06/07/2014 11:52:14
Perché ti chiami fuori? Non hai consegnato? Consigli ricorsi, ma sei il primo a non voler ricorrere? Non capisco. Io non ho intenzione di far ricorso adesso, piuttosto sarei stata disposta ad agire prima, se ci fosse stata una iniziativa di gruppo, anche spendendo qualcosina in più. Voglio solo capire le posizioni altrui...

Da: inaudita altera parte	06/07/2014 11:58:33
ma ricorso DE CHE

Da: Sapevatelo	06/07/2014 12:01:07
x Inaudita Altera Parte: ti è stata fatta una precisa domanda dopo che ti eri chiesto come tante persone da te definite "capre" avessero conseguito una laurea. Indi, ti ho rivolta la domanda: "Cosa ti fa pensare di non essere compreso in questa categoria di capre che hanno conseguito la laurea"? Domanda legittima, visto che in ogni tuo intervento si leggono solo insulti e diffamazioni verso persone che non conosci e l'esperienza insegna che chi comunica profferendo insulti non ha argomenti validi per partecipare alla discussione o non ne ha alcuno. Alla domanda hai risposto con altri insulti, come una macchina programmata solo per offendere, ma non per comunicare. Alla reiterazione della domanda hai risposto con altri insulti. E qui sono cominciati a trasparire i sospetti che forse non sei nemmeno laureato. Forse ti sei iscritto ad una università ma non sei riuscito a completare il ciclo di studi e allora vieni qui e cominci a offendere tutti per sfogare la tua frustrazione. Quindi, ti rinnovo la domanda: offrici elementi per capire cosa sei e in cosa consiste il tuo contributo a questa community. Se continuerai a non rispondere, sarai ignorato e categorizzato secondo le manifestazioni (non proprio eccezionali) che finora hai rappresentato.

Da: locali_della_fiera	06/07/2014 12:20:26
@ gigettorossetto: mi puoi spiegare perchè mancherebbero solo 8 giorni se la commissione è stata nominata a giugno?- Qualcuno può spiegare in che cosa consisterebbero le incompatibilità lamentate? Violazioni dell'art.6 del bando? Quali sarebbero i componenti della commissione incompatibili ? Altrimenti tutte queste discussioni sembrano un chiacchiericcio sterile.

Da: Ottilia	06/07/2014 12:47:58
Alcune testimonianze sono a dir poco deprimenti; pare che in quei padiglioni non abbia accesso la dignità. La mia sola esperienza personale, maurata all'esame di abilitazione, è di un vivido battibecco con una poliziotta (in quella sede eran molto ostili) indispettita dall'isistenza con cui, trascorse infruttose circa 4 ore da quando chiesi di andare in bagno, prestavo la voce ai miei bisogni fisiologici esasperati ed in piena ribellione! Ho visto anche far togliere le scarpe, si, ma quello che leggo da Rosy è inaccettabile, io non so come avrei reagito

Da: 5tarlet	06/07/2014 12:52:17
@ locali della fiera: le incompatibilità le riscontri facendo un giro on linea. Ricerca i profili curriculari di tutti i commissari docenti, vedrai che su qualcuno troverai più di qualcosa. Di regola, nei 10 anni precedenti il concorso non si possono tenere corsi pubblici o privati di preparazione al concorso in magistratura, a prescindere dalla formale intestazione o configurazione del corso/master/docenza. Altri, inoltre, sostengono parentele con i candidati, ma su questo mi astengo non conoscendo i fatti e i soggetti.

Da: 5tarlet	06/07/2014 13:03:44
Ottilia, mi spiace che nel tuo padiglione VI sia stata tanta tensione ed irragionevolezza. Non ho motivo di dubitare che certe cose tanto disdicevoli siano accadute, però nel mio padiglione non è accaduto. Io stessa sono stata perquisita e nonostante non fossi minimamente agitata ricordo la poliziotta (con cui avevo chiacchierato poche ore prima) che non faceva altro che tranquillizzarmi e mentre le raccontavo i controlli pressanti di 2 anni prima, rimaneva un po' basita (pensava evidentemente che neanche con un galeotto ci si comporta così). Non so, l'atmosfera era serena e a tratti spiritosa...boh, forse, ripeto, l'ho vissuta così xkè ero come in gita scolastica.

Da: Ottilia	06/07/2014 13:26:50
Ciao 5tarlet,credo ci sia un equivoco, io non ho patecipato a questo concorso, ero solo scioccata dal racconto di Rosy...allucinante! Quanto a me, parlavo dell'esame da avvocato dove,appunto, a parte dell'ostilità, non ho visto accadere nulla di memorabile; ma il tuo stemperamento,sai, mi rincuora

Da: g1234	06/07/2014 14:11:27
Ciao. Ho letto che i concorsisti hanno istituito un gruppo di discussione su facebook per discutere delle irregolarità relative a quest'ultimo concorso. Mi sapreste per favore indicare il nome del gruppo o di qualche membro che ne faccia parte? grazie

Da: trasparenzaconcorso	06/07/2014 14:18:13
il gruppo si chiama "riprendiamoci la giustizia"

Da: gigettorossetto	07/07/2014 06:28:10
Buondì. Cone naainla mattina presto non scrive mai nessuno? Tutti avvocati ? O tutti studenti? Buon giornata

Da: alessio2	07/07/2014 09:11:35
Occorre far presente agli organi di stampa che, all'atto della correzione degli elaborati, sulla commissione non viene adoperato alcun controllo: in tale sede, è necessaria la presenza di soggetti esterni alla commissione (guardie penitenziarie, per esempio) che attestino la correttezza delle operazioni compiute. Il solo verbale non può essere considerato indice di garanzia della regolarità delle operazioni compiute dalla Commisione.

Da: inaudita altera parte	07/07/2014 10:10:31
Ne ho lette assurdità, ma questa di alessio2 le batte tutte. GUARDIE PENITENZIARIE che sovrintendono (!) alla correzione degli elaborati?! Ma sí, poi convocherei anche i carabinieri per controllare le guardie penitenziarie, e i vigili urbani per controllare i carabinieri che controllano le guardie penitenziarie che controllano la commissione. ROBA DA TSO IMMEDIATO!!!!

Da: alessio2	07/07/2014 10:17:49
vi segnalo che più di taluno nutrono forti dubbi sull'operato delle commissioni in sede di correzione. Controlli e trasparenza sono fondamentali. Durante la prova i candidati sono sottoposti a molti controlli anche da parte di guardie penitenziarie. Perchè, in sede di correzione, tali controlli e tale trasparenza dovrebbero venir meno? Io personalmente ho molta fiducia in tutti i membri delle varie commissioni di tutti i concorsi in magistratura, ma non per questo ritengo che costoro debbano essere esenti da controlli. Adesso vi posto alcuni articoli del corriere della sera, sperando che si riesca a comprendere tale fondamentale concetto.

Da: robertinoooo -banned!-	07/07/2014 10:18:45
chiedo a tutti, compresi i ciucci sfigati che non hanno consegnato e che adesso farebbero qualsiasi cosa per far annullare il concorso, quando saranno effettuati gli abbinamenti? Erano previsti per oggi, mi pare, no?

Da: alessio2	07/07/2014 10:24:33
http://archiviostorico.corriere.it/2003/agosto/18/Concorsi_per_giudici_Napoli_capitale_co_0_030818026.shtml

Da: alessio2	07/07/2014 10:25:35
http://www.avvocatisenzafrontiere.it/?p=2216

Da: alessio2	07/07/2014 10:43:40
Esatto, quindi dobbiamo pretendere che, anche in sede di correzione, vi sia la massima trasparenza e i relativi controlli. Scriviamo agli organi di informazione e sollecitiamo il CSM ad adottare i necessari provvedimenti, in base ai quali, in sede di correzione, venga garantito che vi siano soggetti esterni ad attestarne la regolarità delle operazioni, cioè che ogni candidato sia effettivamente anonimo e che venga corretto da 9 membri, così come postula la vigente normativa in materia.

Da: arturom	07/07/2014 10:44:02
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/11/toga-vinta-un-si-rigioca/71047/ Toga vinta 'un si rigioca di Cosimo Loré \| 11 ottobre 2010 Commenti (1)Più informazioni su: Concorsi, Csm, Magistratura Se si entra in una bisca non si può pretendere che si giochi pulito! E le selezioni pubbliche si presumono truccate ma si confermano tali appena i controlli verificano i tempi di un concorso. Come ben risulta fin da quelli per magistrato. Da chi si ricorre poi se iudex si diventa in tal modo? Si legga Le toghe ignoranti (L'espresso 9.9.2010) dove l'avvocato penalista di Asti Pierpaolo Berardi ricorda il calvario per la ricerca della verità su imbrogli a catena per commettere prima e occultare poi la serie di illeciti fatti da magistrati e politici che lo bocciarono nel concorso in magistratura svoltosi nel maggio 1992; lo boicottarono intralciandone i ricorsi per ben 16 anni: il 30 aprile del 2008, però, il plenum del Csm riconobbe che gli elaborati dell'avvocato Berardi non furono mai esaminati dalla commissione: l'organo di controllo dei giudici dei futuri giudici, il Csm, riconobbe il falso ideologico presente nel verbale, che invece affermava esservi stato l'esame delle prove scritte. Conseguenza in relazione a questo deliberato: nessuna. Intanto gli elaborati di un candidato vincitore, certamente esaminati, sono spariti dagli archivi del ministero: il padre è un magistrato ora in pensione, la mamma e il fratello magistrati in servizio; i cugini sono anch'essi magistrati; uno aveva superato il concorso del '92, l'altro fuori ruolo al ministero ebbe l'incarico di esaminare un esposto dell'avvocato Berardi sul concorso, intanto vinto dal fratello e dal cuginoâ�� Nel nostro volume Medicina Diritto Comunicazione (Giuffrè Milano 2005) scrivevamoâ�� �«L'attività dei seri ricercatori, la formazione dei giovani studenti, la memoria dei grandi maestri sarebbero meglio garantite se si provvedesse ad una più seria verifica (i concorsi sarebbero pubbliciâ��) della idoneità oltre che della capacità di chi aspira ad indossare una toga. Non meno coraggiosa la denuncia dell'avvocato Pierpaolo Berardi nata nel 1992, anno in cui consegnò i propri scritti al concorso per magistrato, grazie alla legge 241 del 1990 che gli ha consentito di verificare con quale fraudolenti trucchi e impudichi marchingegni arraffarono la toga molti candidati (gli scritti sarebbero da pubblicare e studiare per far comprendere le ragioni reali di alcune disfunzioni della giustiziaâ��). Su tale indagine vi sarebbe stato il silenzio-stampa (di fronte a fatti simili non c'è destra o sinistra che tengaâ��) se non avessero ritenuto di rendere pubblica questa vicenda - che a ragione si può definire storica - due giornalisti che onorano la professione e che riteniamo doveroso citare: Massimo Numa (La Stampa del 9 settembre 2004 a pag. 12, Lo strano concorso che fa tremare trecento magistrati) e Anna Maria Greco (Il Giornale del 10 settembre 2004 a pag. 10, Dopo dodici anni, concorso �«sospetto�», 275 toghe rischiano il posto).�» La convinzione di molti Ì� all'interno e all'esterno degli ambiti giudiziari e accademici Ì� è che si tratti di aree affrancate da ogni forma di controllo e caratterizzate dall'assoluto arbitrio. In sostanza ed in sintesi vi è un assai consistente rischio - nel caso si vogliano adire le vie legali - di incappare in giudici non degni della toga indossata, talora con cupa alterigia â��

Da: inaudita altera parte	07/07/2014 10:46:51
CHIAMATE L'ESERCITO!!!!

Da: alessio2	07/07/2014 10:51:20
I codici commentati, gli appuntini, i testi trovati nei bagni, ecc, sono "bazzecole" in confronto a quello che potrebbe accadere durante la fase delle correzioni: ribadisco che ho piena fiducia nell'operato di tutte le commissioni (ed amo tutti i membri, nessuno escluso) ma trasparenza e controlli sono sinonimo di correttezza: ove manchino è più che legittimo il dubbio sulla regolarità di qualsivoglia procedura concorsuale.

Da: alessio2	07/07/2014 10:58:45
Non limitiamoci solo a lamentarci delle palesi irregolarità cui abbiamo assistito durante le prove, ma concentriamo la nostra attenzione soprattutto sulla fase delle correzioni: è in tale sede che, anche secondo gli articoli sopra postati del corriere della sera e della stampa, è necessario che sia garantita la massima garanzia di correttezza e trasparenza. Pretendiamo controlli e trasparenza.

Da: trasparenzaconcorso	07/07/2014 11:06:39
PREMESSO - che l'art. 6 D.M. 30/10/2013 dispone: Non possono essere nominati componenti della commissione di concorso i magistrati, gli avvocati ed i professori universitari che nei dieci anni precedenti abbiano prestato, a qualsiasi titolo e modo, attività di docenza nelle scuole di preparazione al concorso per magistrato ordinario. - che "le Scuole di specializzazione hanno per destinatari i laureati in Giurisprudenza che intendono prepararsi agli esami/concorsi di Avvocato, Magistrato Ordinario e Notaio" CONCLUSIONE Sono nominati membri della commissione di concorso per magistrato ordinario, tra gli altri: - Calvo Roberto - professore straordinario Scienze Economia e Politiche - Università degli Studi Valle D'Aosta. È stato docente dal 2001 al 2011 di Diritto Civile presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali "B. Caccia - F. Croce", istituita dall'Università di Torino, ove ha altresì svolto le funzioni di coordinatore didattico. - Di Raimo Raffaele - professore ordinario - Scienze Giuridiche - Università degli Studi del Salento. Docente presso la Scuola di specializzazione in diritto Civile dell'Università di Camerino - Dipace Ruggiero - professore ass. - Bioscienze e Territorio - Università degli Studi del Molise. Docente di diritto amministrativo presso la scuola di specializzazione delle professioni legali presso l'Università degli studi di Roma "La Sapienza" - Monteleone Girolamo Alessandro - già professore ordinario - Giurisprudenza - Università degli Studi Palermo. Scuola di specializzazione delle professioni legali presso Università degli studi di Palermo.

Da: alessio2	07/07/2014 11:14:55
Se il primo dei professori da te indicati ha tenuto corsi di specializzazione per la preparazione al concorso in magistratura nei 10 anni precedenti al concorso, allora lo stesso Professore deve assolutamente e quanto prima rassegnare le proprie dimissioni ed essere sostituito da un membro già nominato con DM come potenziale sostituto. Gli altri professori da te indicati non credo abbiano incompatibilità, ma potrei sbagliarmi. Anche per tale apsetto però, non serve a nulla lamentarci, ma occorre scrivere al CSM e per conoscenza agli organi di informazione, firmandoci come "un candodato/a al concorso"

Da: arturom	07/07/2014 11:16:47
questa la apprendo stamattina: nell'insalatiera, stupenda! http://www.iltempo.it/cronache/2014/02/17/quei-corsi-di-nascosto-a-casa-del-giudice-per-preparare-il-concorso-da-magistrato-1.1220197 Quei corsi (di nascosto) a casa del giudice per preparare il concorso da magistrato Matteo Di Paolo Antonio Augusto Parboni �«Ho provato a chiedere una ricevuta alla fine del corso per prepararmi al concorso in magistratura, ma non c'è stato verso. Peccato, perchè lo studio legale... Altri articoli che parlano di... Categorie (1) Cronache NOTA: l'articolo sottostante è stato oggetto di una rettifica. Se desiderate leggerla potete consultare il seguente link . �«Ho provato a chiedere una ricevuta alla fine del corso per prepararmi al concorso in magistratura, ma non c'è stato verso. Peccato, perchè lo studio legale dove lavoro mi avrebbe rimborsato metà della spesa�». Francesco è romano, ha 30 anni e vuole indossare la toga. Il suo insegnante è un magistrato, che dà lezioni tra le mura di casa sua da almeno di 5 anni. A partecipare sono una quarantina di ragazzi per volta. Pagano 800 euro per un corso da settembre a dicembre. Per uno analogo, regolare, si spendono dai 500 ai 2500 euro. Questo significa che il professore si mette in tasca 8000 euro al mese �«puliti�» per il corso degli aspiranti avvocati e altrettanti per quello che fa di preparazione al concorso in magistratura, che dura un altro quadrimestre. Senza contare che, a richiesta, ci sono delle lezioni extra, individuali o a piccoli gruppi alla modica cifra di 20 euro l'ora. �«Le facciamo di sabato - racconta Luca, altro ragazzo del corso -, a casa sua, a Roma Nord, dove in un salone svuotato di ogni arredo vengono disposte diverse file di sedie di quelle di plastica pieghevoli e una cattedra dove siede l'insegnante. Ogni lezione dura dalle 2 alle 3 ore. Tutto è molto familiare e ogni tanto, incluso nel prezzo, c'è anche una fetta di ciambellone preparato dalla moglie�». A domeniche alterne ci sono le prove pratiche: �«Allora ci si divide in due gruppi - racconta Lucia, che al corso ha partecipato qualche anno fa -, uno va a casa della madre e l'altro rimane da lui. Questo perché la stanza viene trasformata da aula per le lezioni in una per le esercitazioni e all'interno vengono disposti dei banchi su cui poter scrivere che occupano molto più spazio. Le prove durano 4 ore e l'insegnante dopo aver dato le tracce spesso si cambia e va a correre. Quando torna, si fa una doccia e poi è pronto a raccogliere gli esercizi e riscuotere i soldi�». Raccontano diversi ragazzi che per mesi hanno fatto lezione che il pagamento avviene ogni ultimo weekend del mese. Tutto rigorosamente in nero. Le modalità della transazione sono abbastanza singolari: �«Di solito - spiega Luca - ci fa infilare i soldi in una specie di insalatiera, che tira fuori per l'occasione e segna ogni cosa scrupolosamente su un piccolo taccuino�». Tutto questo è avvolto da un alone di mistero e non è facile avere informazioni sui corsi. Vige il passaparola e la procedura è semplice ma rigida, per controllare eventuali fughe di notizie: �«Si chiama direttamente lui sul cellulare - racconta Francesco - e viene subito chiesto il nome di chi ha fornito il contatto. Solo allora si va avanti con le informazioni�». La cautela è d'obbligo, perché l'attività di insegnamento è vietata alle toghe, salvo autorizzazioni del Consiglio superiore della magistratura. Qui, poi, si tratta di corsi di preparazione ad esami e concorsi nelle cui commissioni siedono dei magistrati. E tra di essi spesso c'è proprio l'organizzatore dei corsi romani, che magari si trova di fronte come candidato un suo discepolo. �«Quando mi informavo all'inizio - assicura Luca - diceva apertamente di aver fatto parte della commissione di esame diverse volte. Ad alcuni di noi, in effetti, è capitato di averlo come esaminatore�». Che quest'attività sia assolutamente incompatibile con la funzione giudiziaria lo hanno ribadito giusto a dicembre le Sezioni Unite della Cassazione. Facendo riferimento alla circolare del 1987 del Consiglio superiore della magistratura sugli incarichi extragiudiziari, ha confermato la sanzione disciplinare ad un magistrato, censurato dall'organo di auotogoverno delle toghe perché organizzava e gestiva una scuola per aspiranti magistrati ad Ercolano: Francesco Paolo Panariello. Eppure, pare che in tutta Italia di corsi irregolari del genere ne ce siano veramente tanti. Quello del nostro magistrato romano con l'insalatiera colma di soldi neri è solo uno di questi. Ma controlli e iniziative disciplinari, evidentemente, non fanno paura a questo tipo di toghe. Matteo Di Paolo Antonio Augusto Parboni Corretti i corsi per avvocato e magistrato tenuti da Panariello�» �«In data 17 febbraio 2014, sul sito Web www.iltempo.it, nella versione on-line del quotidiano, è stato pubblicato l'articolo �«Quei corsi (di nascosto) a casa del giudice per preparare il concorso da... PER CORRETTEZZA POSTO ANCHE LA RETTIFICA DI CUI AL LINK CITATO SOPRA: Altri articoli che parlano di... Categorie (1) Roma - Cronaca �«In data 17 febbraio 2014, sul sito Web www.iltempo.it, nella versione on-line del quotidiano, è stato pubblicato l'articolo �«Quei corsi (di nascosto) a casa del giudice per preparare il concorso da magistrato�». Il medesimo articolo è stato pubblicato pure sulla versione cartacea del quotidiano. Nel predetto articolo si riferisce di un magistrato romano che organizza in modo clandestino corsi di preparazione per il concorso il magistratura e per l'esame di avvocato nella propria abitazione. Nel medesimo articolo si denuncia il comportamento di quello stesso magistrato, che percepisce dai suoi discenti compensi che non dichiara e, quindi, sottratti all'imposizione fiscale. Rilevato che nella parte finale dell'articolo è ricordata la recente sentenza della Corte di Cassazione, che ha confermato la sanzione disciplinare adottata dal Csm a carico del dott. Panariello per l'attività extragiudiziaria di docenza svolta in Ercolano; questo accostamento induce i lettori a ritenere che pure il dott. Panariello abbia svolto corsi di preparazione all'esame di avvocato e per il concorso in magistratura, in modo clandestino e sottraendo i compensi all'imposizione fiscale. Fino ai primi mesi dell'anno 2011 il dott. Francescopaolo Panariello ha svolto lezioni monografiche, di taglio seminariale, con cadenza di quattro al mese (una a settimana), presso la propria dimora in Ercolano, volte ad approfondimenti monografici di argomenti di carattere giuridico. I discenti erano del tutto liberi di seguire uno o più mesi di lezioni e di sfruttare nel modo ritenuto più opportuno gli studi seminariali in tal modo svolti. I compensi erano corrisposti a cadenza mensile, con rilascio di quietanza e puntualmente dichiarati nei modelli "Unico persone fisiche" annualmente presentati dal dott. Panariello ai fini dell'imposizione fiscale. Questa attività era stata regolarmente comunicata al Presidente della Corte d'Appello di Napoli (dott. Numeroso), presso cui il dott. Panariello prestava all'epoca servizio. Nel luglio 2007 la circolare sugli incarichi extragiudiziari è parzialmente cambiata e solo in conseguenza di questo mutamento (poi perfezionato con altra modifica della medesima circolare di agosto) ha riguardato soltanto il periodo dal 2007 al 2011. La sanzione è stata adottata unicamente per la ritenuta incompatibilità dell'attività didattica - liberamente svolta dal dott. Panariello, senza vincoli con terzi soggetti e senza aver ricevuto alcun incarico da altri, quindi in modo totalmente indipendente e autonomo - con la nuova versione della ricordata circolare, in vigore dall'estate 2007, la cui portata proibitiva, peraltro, dava luogo a non pochi dubbi interpretativi, tanto che il Csm ha avvertito la necessità di fugarli con ulteriore modifica della medesima circolare intervenuta ad agosto 2011 proprio sul punto specifico. Dunque, l'attività a suo tempo svolta dal dott. Panariello si connotava per: assenza di specifica destinazione all'esame di avvocato o al concorso in magistratura; assenza di clandestinità, regolare sottoposizione dei compensi percepiti ad imposizione fiscale, ossia per caratteri del tutto diversi, anzi opposti rispetto a quelli riferiti, nell'articolo giornalistico di cui sopra, ad un non meglio identificato magistrato romano. Ne deriva il carattere chiaramente diffamatorio del predetto vostro articolo nei confronti ed in danno del dott. Panariello, maliziosamente, oltre che infondatamente, accomunato al predetto magistrato�». L'avvocato Francesca Giglio

Da: arturom	07/07/2014 11:42:37
Mi spiace deludervi, ma la giurisprudenza (Tar Lazio, Roma, I Sezione, sentenza 23 settembre 2010, numero 32413) si è espressa nel senso della compatibilità tra l'insegnamento nelle SSPL ed il ruolo di commissario. http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Roma/Sezione%201/2009/200908072/Provvedimenti/201032413_01.XML Poi magari, nel caso di un eventuale ricorso, il Tar si potrebbe esprimere in senso opposto, ma personalmente ne dubito, sempre che non siano intervenute modifiche della normativa di riferimento (elemento che personalmente non ho ancora verificato).

Da: robertinoooo -banned!-	07/07/2014 12:01:09
hanno fatto gli abbinamenti?