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Concorso dirigenti scolastici - Preparazione agli SCRITTI
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Da: @ me stessa20/11/2011 13:36:10

da me medesima
... II parte

di machimmofafà ho prestato attenzione al susseguirsi dei vari argomenti , come punti chiave che si susseguono lineari e fluidi nella
scaletta di un megaelaborato che uno dovrebbe avere nella mente per farne culla a varie trattazioni.
Tale fluidità e sequenzialità mi manca e stavo provando ad acquisirla mangiando la minestrina.
Ma mo questo si va a mangiare i tartufelli.
Bischera la vita.
Rispondi

Da: mirabella.20/11/2011 13:36:14
X VERACASU
la quota di autonomia è una percentuale distinta dalla quota di flessibilità
Rispondi

Da: mirabella.20/11/2011 13:41:27
Cosa mi suggerite per oggi pomeriggio?:
1) Iniziare a leggere un libro sulla Valutazione (giusto per non dire di aver buttato soldi)
2) Passare in rassegna il testo sugli studi di caso di Antonia Carlini

Entrambe le alternative mi scoraggiano, ma in qualche modo devo pure impegnare proficuamente il pomeriggio.
QUANDO ARRIVA IL 16 DICEMBRE ??????????????????????
Rispondi

Da: adaspa 20/11/2011 13:43:18
@jugerinner...ma per quale regione concorri? scambi di materiale? non c'è il wiki ds per approfondimenti sui materiali? non so, sono un po' fatalista in questo...condividere le fonti va bene, segnalare siti, materiali su cui riflettere, ma anche le produzioni personali intendi?
Rispondi

Da: dp20/11/2011 13:45:44
per mirabella

inizia dalla carlini...gli studi di caso...uno tira l'altro... sono piacevoli nella trattazione e meno "pal....." della valutazione
Rispondi

Da: mirabella.20/11/2011 13:48:23
X DP,
sì in effetti già qualche giorno fa avevo cominciato a leggerne qualcuno ma il mio grosso dubbio è il seguente: come dovremo impostare l'elaborato in sede d'esame? In forma discorsiva? In forma schematica con la sequenza delle varie operazioni? Tu hai le idee un pò più chiare in proposito?
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Da: Divenire 20/11/2011 13:53:45
Pensieri...Sto leggendo la risoluzione di un caso complicatissimo relativo a un istituto secondario 2°.
9 cartelle che descrivono tutto nei minimi dettagli, anche attraverso o.m., circolari. Ciò che conosco io degli istituti sup di 2° è quanto ho letto sui libri, sui DPR del 2010. Ma non potrei mai svolgere un caso del genere. Da qui la mia domanda: per voi è possibile che l'elaborato e/o il caso possano riferirsi in modo specifico all'istruzione sup di 2°? Non sarebbe un fattore discriminante nei confronti di chi insegna e, quindi, conosce meglio le altre realtà? Ovviamente vale anche il discorso inverso. Insomma, voi pensate che traccia ed elaborato possano riferirsi a un ordine, un grado specifico o che presentino tematiche generali legate a tutti gli ordini e gradi di scuola?

Secondo interrogativo: se le ore per lo svolgimento del caso saranno 8, credete anche voi che lo stesso andrà risolto in modo narrativo e dettagliato?
Rispondi

Da: machimmofafa 20/11/2011 13:53:50
dal bosco alla tavola: che meraviglia il tartufo!
Rispondi

Da: adaspa 20/11/2011 13:54:36
@mirabella
i suggerimenti che mi hanno dato in questi giorni si possono riassumere così:
1) studiare, studiare, studiare
2)creare una  mappa concettuale per ogni argomento che si studia, annotando tutte le idee ed i concetti chiave, altrimenti tendiamo a disperdere risorse preziose. Si annotano i concetti che ci hanno colpito per poterli andare a riprendere in fase di scrittura.
3) Poi, dato che non c'è tempo per produrre molti elaborati e molti studi di caso,dobbiamo cmq far fronte all'esigenza di dare una sistemazione logica, articolata e coerente al nostro "flusso di coscienza", per fissare i punti irrinunciabili nella nostra preparazione, quindi man mano che si procede nello studio, elaboriamo una mappa concettuale più generale ed onnicomprensiva, con al centro la figura del DS.
4) Su ogni argomento, dovremmo elaborare uno schema con i riferimenti normativi e scrivere tanto, almeno 2 ore al giorno, non al pc, ma con carta e penna, per arrivare "allenati" il 14 e 15.
Io ti dico che di tutto questo sto facendo sì e no 2 cose...ma la volontà c'è tutta! Speriamo bene!
Rispondi

Da: machimmofafa 20/11/2011 13:59:10
...mmmhh...
Rispondi

Da: dp20/11/2011 14:00:19
x mirabella

libro che compri ...nuova struttura che trovi...vd il gambula su cui mi sono arenata o il simone...navighiamo nel mare magnum dell'incertezza...ci sarà forse lasciato il libero arbitrio? magari sarà un mix...la mia difficoltà allo stato attuale è scrivere...a furia di correggere i  temi dei miei alunni penso di averne acquisito lo stile barbaro............

Rispondi

Da: machimmofafa 20/11/2011 14:01:45
dunque dunque dunque...
Rispondi

Da: machimmofafa 20/11/2011 14:02:29
@ me stessa
hai un invito a cena
Rispondi

Da: adaspa 20/11/2011 14:06:27
@ divenire
secondo me le due prove sono ben distinte, se avessero voluto che argomentassimo in modo narrativo e basta avrebbero previsto una sola prova scritta...la seconda deve far emergere la capacità di trovare, all'interno di varie soluzioni possibili, strategie di direzione volte a risolvere un caso. Fra tante strategie possibili, dovremo cercare quelle maggiormente suscettibili di esiti positivi, insomma, fare una piccola analisi di fattibilità. Detto questo, una trattazione meno narrativa e sicuramente più concreta e dettagliata, potrà fornire in modo più chiaro alla commissione, elementi su cui valutarci. Ecco perchè non mi spiego come mai si parlava prima di evitare schemi e diagrammi in quanto facilmente ascrivibili alla categoria "segni di riconoscimento". Pensavo che siccome lo studio di caso nasce in ambito aziendale, l'idea di argomentare attraverso l'alternanza di parti discorsive e schemi operativi, fosse da prediligere.  Se devo ipotizzare un intervento e voglio dimostrare di avere in mente quali azioni condurre e di prevedere tempi ragionevoli entro cui situarle, mi sembra più comodo un diagramma, come consigliano alcuni. Se poi devo incorrere in un sacco di dubbi e problemi, allora cercherò di spiegare senza grafici, ma comunque nel modo meno approssimativo possibile.
Rispondi

Da: Divenire 20/11/2011 14:10:54
Ada,
io finora ho proceduto in modo essenziale, schematico.Ma al mio corso ho visto presentare casi molto "articolati"...
Ma tu pensi che la problematica presentata sarà riferita a un ordine di scuola specifico?
Rispondi

Da: levirima20/11/2011 14:13:38
@machimmofafa
nessuna legge ha mai abrogato il PEI
Rispondi

Da: dp20/11/2011 14:19:19
infatti...è stato sostituito dal POF ma senza che nessuno eliminasse l'altro, il pei era previsto se non erro nella carta de servizi del 95...il pof  nel decreto  sull '
autonomia
Rispondi

Da: @ te stessa20/11/2011 14:19:28
perchè non ricarica mai la pagina e ti trovi sempre a rileggere lo stesso messaggio della stessa pagina! ;)
Rispondi

Da: machimmofafa 20/11/2011 14:22:31
a levirima e dp
eh già, come supponevo. Il pei è stato sostituito dal pof ma non abrogato. Dunque? Nelle vostre scuole esiste ancora oggi il pei? (inteso come progetto educativo d'istituto e non progetto educativo individualizzato)
Rispondi

Da: Lucy Lu20/11/2011 14:24:15
Qualcuno ha saputo niente sulla presentazione dei titoli???
Rispondi

Da: adaspa 20/11/2011 14:25:50
@divenire, la mia opinione è che lasceranno a noi la possibilità di "creare" la nostra istituzione scolastica di riferimento, magari all'interno di determinati paletti, poichè già l'argomento su cui si andrà a riflettere potrebbe già di per sè essere inquadrato meglio all'interno di un istituto piuttosto che in un altro. Ad esempio, trattando uno studio di caso sul "fumo a scuola, interventi per tutelare la salute e favorire la prevenzione", io ed altre colleghe abbiamo subito ipotizzato azioni da mettere in atto nelle scuole secondarie di I e II grado, oppure l'alternanza scuola-lavoro riporta alle secondarie di II e la costruzione di un curricolo verticale (su cui sto lavorando adesso) è fortemente collegata ai comprensivi. Non credo restringeranno il campo dando già nella traccia molti dati,che risulterebbero vincolanti e sicuramente più favorevoli a determinati candidati. Si alimenterebbe una sorta di discriminazione, non trovi?Le tracce che vedo in giro sembrano piuttosto aperte a diverse ipotesi e soluzioni e del resto, non si concorre per uno specifico ordine di scuola, il dirigente è unico.
Rispondi

Da: machimmofafa 20/11/2011 14:28:34
io per il momento la vedrei così:
con il dpr 275/99 entra in campo il pof, figlio del pei. Il pei, che fu in parte contestato dal Tar del Lazio, non era più funzionale, secondo il legislatore (che si dimenticò persino di citarlo nelle norme sull'autonomia). Tuttavia, la parte centrale del pei, libera dai rilievi del Tar, rimane utile per l'elaborazione del pof. (mi risulta che la parte contestata del pei riguardava gli aspetti finanziari, che necessariamente sono stati demandati al PA).
Ovviamente, altra cosa è il piano educativo individualizato, che nei confronti del pei piano educativo d'istituto ha in comune solo il nome.

...sono andato fuori tema?
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Da: canguro 20/11/2011 14:29:20
no, machi, hai dimenticato il pui tra il pei e il pof
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Da: @ adaspa20/11/2011 14:30:41
Certo,
ma se mi si pone "l'alternanza scuola-lavoro" come caso di studio, in effetti mi si obbliga a parlare delle secondarie di II grado, giacché alla scuola dell'infanzia al massimo si alterna il gioco e la merenda.
Perciò dovrebbero evitare proprio qualcosa di così specifico, che favorirebbe chi in quell'ordine di scuola ci lavora e pertanto sa già, de facto, cosa si deve fare.
Rispondi

Da: machimmofafa 20/11/2011 14:31:03
il pui?
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Da: machimmofafa 20/11/2011 14:32:18
cheschesé?
Rispondi

Da: canguro 20/11/2011 14:32:59
si, il Progetto Unitario Integrato per la sperimentazione dell'Autonomia in auge nell'anno tra la legge e il regolamento sull'autonomia
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Da: canguro 20/11/2011 14:34:34
comunque non credo servirà saperlo
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Da: machimmofafa 20/11/2011 14:35:40
già... come mai il SImone non lo cita?
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Da: canguro 20/11/2011 14:36:32
boh, chiedilo a simone :D
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