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Concorso dirigenti scolastici - Preparazione agli SCRITTI
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Da: ELE 7129/10/2011 14:48:14
notizie relative alla data degli scritti?
Rispondi

Da: il reverendo29/10/2011 14:49:58
@Federico

Concordo.
Forse sono snob, ma non mi sono mai iscritto ad un sindacato
Rispondi

Da: cristinella 29/10/2011 14:50:06
@ canguro
Ho appena concluso di scrivere un breve saggio che ha a che fare con Europa e sussidiarietà.  Premetto non ho frequentato corsi di preparazione e sto studiando sui testi. Te lo vorrei far leggere...ti va?Cri Veneto
Rispondi

Da: punti di vista 29/10/2011 14:53:26
@ermete10 e canguro

no, non sono di falasche, ma conosco la zona, un mio zio abitava lì, ora ci sono ancora la moglie e i figli (miei cugini)
Rispondi

Da: canguro 29/10/2011 14:53:46
propongo una traccia, facciamo varie scalette, poi ciascuno si esercita a svolgerla a penna

descrivere tutte le procedure necessarie per poter organizzare un mese di stage all'estero nell'ambito di un programma scuola lavoro per le classi III e IV di un istituto professionale, presso una ditta specializzata nel settore, ipotizzando anche procedure specifiche relative ai vari indirizzi degli istituti professionali

Rispondi

Da: cosmo 29/10/2011 14:56:00
non mi sembra che ci siano tutti sti ricorsi
Rispondi

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Da: canguro 29/10/2011 14:56:07
ok, cri, puoi postarlo tranquillamente sul wiki, così potrai ricevere il parere anche di altri
Rispondi

Da: il reverendo29/10/2011 14:58:18
@canguro

io maestro della scuola primaria mi sento un po' smarrito a seguire questa traccia (stage all'estero per ist profess)... come un segugio senza fiuto... ma tant'è: ci proverò!
Rispondi

Da: canguro 29/10/2011 15:01:14
reverendo, forse conviene a ciascuno seguire strade ignote. per il lazio è tutt'altro che improbabile una traccia del genere.
Rispondi

Da: GianniSassari 29/10/2011 15:01:42
@nara
la competenza è del collegio. Ha sbagliato il DS dall'inizio, avrebbe dovuto conoscere e prevedere la scelta dei suoi docenti. Doveva arrivare in collegio con le diverse proposte, prospetto ore d'impegno, vantaggi e svantaggi di ciascuna.Metterle a votazione;  ...

nara non credi che sui colloqui abbia da dire la sua il CdI, il Collegio può proporre. Il CdI non ha violato le prerogative del Collegio riguardo al Piano annuale (ha lasciato invariati i giorni dei colloqui) ha cambiato l'"organizzazione". Considerato che riguarda le famiglie, e non è un aspetto strettamente didattico, penso che il CdI abbia competenza sulla decisione.

Però nel mio posto parlavo di " normativa", ogni decisione và supportata da un richiamo normativo che nel tuo caso mi pare manchi.


Rispondi

Da: cristinella 29/10/2011 15:03:23
@canguro
...come faccio a postarlo su wiki? ..ti prego aiutami....Ciao Cri Veneto
Rispondi

Da: canguro 29/10/2011 15:05:49
prova a seguire la guida agli imbranati e le istruzioni sul wiki
http://picdp.dyndns.org/concorsopreside

se hai ancora difficoltà, cerca di definirle in modo da poter ricervere aiuto mirato :D
Rispondi

Da: GianniSassari 29/10/2011 15:05:51
Vorrei  RIproporvi un caso (molto semplice per voi :-). Mi scuso in anticipo per la lunghezza.

Il Consiglio di Istituto di una scuola superiore con oltre 50 classi, volendo migliorare l'organizzazione dei Colloqui ritenuta non ottimale per via delle lunghe file davanti a ciascun docente, propone al Collegio una soluzione che potrebbe migliorare questo aspetto.

L'organizzazione attuale è la seguente:
Un giorno - ore 15 -17 - Prime Classi
                 - ore 17 - 19  - Seconde Classi
Giorno successivo -  Ore 15 - 17  - Terze Classi
                 ore 17 - 19 - Quarte e Quinte classi

Secondo il CdI la disposizione in un unico giorno di prime e seconde classi, che sono le più frequentate dai genitori, crea un eccessivo assembramento con conseguente disagio ai genitori costretti a lunghe file. A sostegno di questa convinzione vi è da considerare che, per molte materie, i docenti delle prime classi hanno anche le seconde.
Fatte queste considerazioni il CdI propone al Collegio questa soluzione (a numero ore invariate ma con un giorno in più di colloqui):

Un giorno - ore 15 - 17 - prime classi
Giorno successivo - ore 15 - 17 - seconde classi
Giorno successivo - ore 15 - 17 - terze classi
                   ore 17 - 19 - quarte e quinte classi

Il Collegio non ritenendo attuabile tale proposta per l'aggravio di riunioni, propone a  maggioranza di lasciare la soluzione attuale (vedi sopra).

Il CdI, valutata la proposta negativa del Collegio, DELIBERA la seguente soluzione che lascia il numero di giorni a due e non tre ma migliora l'organizzazione:

Delibera CdI:
Un giorno - ore 15 -17 - Prime Classi,
                 - ore 17 - 19  - Quarte e quinte classi
Giorno successivo -  Ore 15 - 17  - Seconde classi
                 ore 17 - 19 - Terze classi

Le RSU protestano perché ritengono che la decisione del Collegio sia stata prevaricata in quanto riguardo al Piano annuale la competenza sia del Collegio e non il CdI, e pertanto attivano un contenzioso in tal senso con il Dirigente.

Alla luce della normativa vigente, quale soluzione deve  attivare il Dirigente Scolastico?

Canguro puoi dirci come la pensi?
Rispondi

Da: ermete_10 29/10/2011 15:07:18
x cangu
sono andata sul link libreria carra. non ho trovato in quanto tempo arriva il libro. tu per caso lo sai? ti è arrivato?
Rispondi

Da: AIo29/10/2011 15:08:00
Buongiorno, manco dal Forum da 2 giorni ... notizie sulle date degli scritti?
Rispondi

Da: anya_marusca 29/10/2011 15:08:19
ok canguro...io ci provo. A dopo :))
Rispondi

Da: il reverendo29/10/2011 15:12:28
CASO CONCRETO E... FRESCO DI GIORNATA
dalla mail odierna di una collega:

"Cari colleghi,
oggi, come preannunciato, sono andata in direzione per parlare con la dirigente. Lei era in riunione e non ha potuto ricevermi, ma  ho avuto qualche minuto per parlare con [vicaria]: mi ha comunicato che sta per arrivare un nuovo alunno [con grave disabilità] e sembra che, nonostante i discorsi fatti in interclasse, vogliano sistemarlo nella nostra classe. Ho  colto la palla al balzo per farle un quadro della situazione, per dirle le novità su X.Y. ["bambino terribile", p.c.d.], la criticità del suo comportamento anche in relazione al gruppo classe. [La vicaria] sembrava convinta della necessità di non appesantire ulteriormente la situazione, ma nutro seri dubbi riguardo alla decisione che verrà presa.
Non è finita qui, ho un'altra pessima notizia: a  causa delle pressioni fatte dal team di [altra classe], hanno tolto 2 ore di AEC a X.Y. che in questo modo risulta scoperto per 4 h a settimana...sono senza parole!
Per quanto mi riguarda, comunque, è opportuno a questo punto elaborare una nuova relazione nella quale bisogna porre l'accento sul peggioramento delle condizioni del bambino e sul coinvolgimento del gruppo classe. Il livello di attenzione dei bambini si è ridotto nuovamente a causa delle continue interruzioni di X., [Segue illustrazione di ricadute negative sugli altri alunni, oltre che note su comportamenti negativi di altri compagni]. Insomma, la situazione non è rosea e, trascorse ormai le prime settimane di "assestamento", credo sia opportuno iniziare a mettere mano alla penna e scrivere una dettagliata relazione chiedendo un incontro con la D.S. anche per sollecitare il GLH per X.Y. Non meno importante è premere affinchè il bambino abbia nuovamente le due ore di AEC che gli sono state tolte. Sono stati già molti gli episodi di violenza e non voglio assolutamente che qualcuno corra il rischio di farsi nuovamente male. Inoltre le ultime dichiarazioni del bambino ["voglio suicidarmi"] mi allarmano e non posso aspettare il GLH per comunicarle: la dirigente deve sapere.
Aspetto vostre considerazioni."

Che cosa può mettere in atto/in gioco DS di fronte a queste "angosce" - giustificate o meno - della collega?
Forse, per onestà, che cosa posso fare anche io?
Grazie
Rispondi

Da: canguro 29/10/2011 15:17:37
al di fuori del problema specifico, guardando alla radice il problema, credo che nell'era dell'informatica i colloqui possano essere scremati con comunicazioni dirette e convocazioni mirate di genitori tramite telefono ed email e nelle ore di ricevimento solo per i casi "che è meglio discutere dal vivo"

inoltre, l'unica volta che ho predisposto realmente un piano annuale delle attività (e qua molti mi odieranno e ritireranno i vari interventi "se diventi DS e io no, mi trasferirò nella scuola che diirgerai" :D) l'ho organizzata di sabato pomeriggio, dalle 14 alle 19, non suddivisa per classi, in modo da avere la massima partecipazione; un po' di file, ma nessun problema e genitori molto soddisfatti, qualche improperio dai colleghi e dai collaboratori scolastici

tornando al problema pratico proposto, il collegio fissa le date, il consiglio si muove su quelle date, quindi la soluzione mi sembra giusta.

se poi quelle sono anche date di elezioni, come abbiamo visto anche dalla domanda uscita ai test e impropriamente contestata da qualcuno, la prerogativa esclusiva di fissarne la data è del consiglio di stituto.

infine il piano annuale delle attività normalmente è una falsariga e non un calendario stringente.
Rispondi

Da: canguro 29/10/2011 15:19:23
ermete, a me lo hanno spedito ieri, tramite bartolini.
ho inviato la mail e anche telefonato per verificare l'avvenuta preparazione per la spedizione,
lunedì o mercoledì dovrebbe arrivare, poco meno di 90 euro, in contrassegno
Rispondi

Da: cristinella 29/10/2011 15:20:41
@canguro

L'azione dell'Unione europea a sostegno dei sistemi nazionali di istruzione e formazione nell'ambito del principio di sussidiarietà.

L'accordo firmato a Roma il 25 marzo 1957 ha visto l'Italia inserita in un nuovo soggetto istituzionale: la Comunità europea, assieme ad altri stati: Francia, Germania, Belgio, Olanda e Lussemburgo. E' storica quella firma perché da quel momento si può dire che sia nata l'Europa.
Il cammino, spesso in salita, ha visto via via l'aggregarsi di altri stati: la Spagna (1986), il Portogallo (1986), il Regno Unito (1992), ecc. fino a giungere alla nuova tappa col Trattato di Maastricht del 7 febbraio del 1992 che vede l'Europa diventare un organismo allargato che comprende 12 Paesi, designa un luogo dove far sorgere il proprio Parlamento (Strasburgo), la propria Commissione e il proprio Consiglio. Col tempo si munisce una Corte di giustizia e una di propria Banca, la BCE.
Il Parlamento, la Commissione e il Consiglio emanano "direttive" e "decisioni" che vincolano gli Stati membri, mentre con "i pareri" e "le raccomandazioni" si intendono suggerire le azioni di miglioramento.
E' stato deciso che alcune materie sono di esclusiva competenza dell'Europa (come l'Agricoltura) e per questo gli Stati membri devono adattarsi alle sue scelte, altre materie sono realizzate attraverso  politiche comuni come la PESC: Politica estera e di sicurezza, altre ancora appartengono in maniera esclusiva agli Stati che ne fanno parte, come l'Istruzione. In questo settore ogni Stato organizza il proprio sistema d'Istruzione che reputa più idoneo alla società a cui è rivolto, mentre l'Europa si riserva di svolgere una forte azione di sussidiarietà verso i varì Stati, attraverso l'uso di fondi strutturali che sono riconfermati e hanno lo scopo prioritario di potenziare e sostenere le politiche d'istruzione nazionale, di diffondere una solida cultura europea e di far maturare tra i popoli un sentimento di integrazione.  
Del resto la storia accomuna i 27 Stati dell'UE ed è questo un tessuto connettivo che ogni giorno accresce nei cittadini una nuova identità: l'essere europeo che si aggiunge all'appartenenza al proprio Stato.
Molti intellettuali e uomini politici hanno puntato sull'Europa e in particolare  Delors, presidente della Commissione europea, nel suo "Nell'educazione, un tesoro"  del 1995 suggerisce strategie volte all'integrazione dei cittadini (europei), riconoscendo nell' "opzione elettronica"  uno strumento tanto utile, quanto pratico per avvicinare tutti i popoli, aumentandone la conoscenza.
I sistemi d'istruzione dei vari Stati europei, pur evidenziando delle peculiarità, presentano  caratteristiche comuni. Ad esempio
-L'obbligo scolastico nella maggior parte degli Stati è di 10 anni (in alcuni arriva a 12). Questo è il risultato di una politica comune europea che fin dai tempi del Trattato di Maastricht e poi passando da altre tappe storiche come Lisbona, ha inteso aumentare e potenziare la scolarità di ogni Stato, riconoscendo preziosa la cultura come patrimonio collettivo e di sviluppo europeo.
-La maggior parte degli Stati europei somministra verifiche periodiche sulle conoscenze acquisite dagli studenti con l'obiettivo di tener sotto controllo l'azione didattica della scuola e i cui risultati offrono possibilità di riflessione sull'organizzazione stessa della scuola e sulle strategie didattiche messe in campo dai docenti.
-La maggior parte degli Stati europei ha assegnato alle scuole ampia autonomia didattica e organizzativa. Si pensi alle scuole inglesi dove il Dirigente è nominato dalle autorità locali e i programmi sono definiti dalla stessa istituzione e solo gli esami di fine ciclo, uguali in tutte le scuole, intendono costituire il vincolo di unità.
E non bisogna dimenticare la Germania, che assegna completa autonomia alle istituzioni che strutturano sistemi "duali" di percorsi professionali nei vari Lander, facendo entrare le aziende locali nelle sedi dell'istruzione, garantendo in questo modo la realizzazione di percorsi di livello avanzato e l'acquisizione di competenze di altissimo livello ai giovani tecnici tedeschi.
-Anche in Italia l'autonomia didattica, organizzativa e contabile (DPR 275/1999; DI 44/2001) non è una novità  ed è grazie a questa che la scuola Italiana si sta rammodernando, si è resa più duttile alle esigenze del territorio e risponde più consapevolmente delle esigenze delle famiglie. Anche in Italia si sono sperimentati percorsi didattici innovativi, esperienze fuori dalla scuola significative e ancor altro si potrà fare grazie ad una ricchissima normativa che dando fiducia alla istituzioni scolastiche del territorio, le orienta verso percorsi sempre più innovativi.
-In tutti gli Stati europei le nuove riforme della scuole secondarie  hanno tenuto conto delle indicazioni europee e in particolare hanno introdotto programmi strutturati in competenze e, rifacendosi alle Raccomandazioni della Commissione Europea del 17 dicembre 2006, hanno introdotto i 4 Assi culturali: Asse dei linguaggi, lo Storico sociale, quello Matematico e in fine lo Scientifico -tecnologico, hanno certificato su tre livelli le competenze di base acquisite nell'assolvimento dell'obbligo, (tanto da rendere omogenea la preparazione degli studenti europei) e fanno riferimento al Quadro delle qualifiche e dei titoli EQF, tanto che  ogni titolo di studio è spendibile in ogni Stato
Se da questo breve escursus abbiamo colto punti di contatto e differenze nelle organizzazioni delle scuole dei vari Stati europei e ciò che ogni istituzione ha realizzato allo scopo di diventare più europea, si vuole adesso sottolineare come l' UE attraverso le sue azioni abbia inteso intervenire in "modo sussidiario" nelle varie politiche sociali e culturali degli Stati membri. 
Nell'ambito del principio di sussidiarietà, l'UE ha inteso potenziare lo sviluppo delle imprese nei vari Stati attivando Corsi di qualifica e di approfondimento nel campo professionale e tecnico: gli IFTS e le FSE in Italia, realizzate in parte con i Fondi europei hanno inteso fornire elevate competenze tecniche, rispondenti alle esigenze del territorio.
Sempre nella direzione degli interventi sussidiari, l'UE ha attivato scambi e partenariati. Basti pensare al Progetto Comenius che ha visto la partecipazione di oltre il 70% degli studenti e docenti per scambi culturali; o il Progetto Leonardo da Vinci che ha coinvolto e specializzato le competenze tecniche di docenti e studenti degli istituti professionali , o il Progetto Grundivig rivolto agli adulti con lo scopo di riconvertire e aggiornare le competenze di lavoratori adulti allo scopo di scongiurare qualunque possibilità di uscita dal mercato del lavoro. Similare al precedente progetto è l' LLP che si rivolge a tutta la popolazione europea con il chiaro intento di prolungare la fase di aggiornamento "lungo tutto il corso della vita" e ritenendo la scuola solo "il primo segmento di formazione" si propone di aggiungere  altre esperienze provenienti dal mondo del lavoro e della cultura. I Progetti Erasmus, poi,  hanno permesso agli studenti universitari di svolgere periodi di frequenza nelle università degli altri Stati e di poter sostenere esami accademici presso le altre facoltà. Tutto questo ha comportato uno spostamento dei nostri giovani in altri Paesi dove hanno avuto la possibilità di acquisire assieme alle esperienze culturali, anche la possibilità di immedesimarsi nel tessuto sociale, aprendo i propri orizzonti.
Qualunque iniziativa in questa direzione è stata fortemente sostenuta dal MIUR che a tal proposito suggerisce alle istituzioni scolastiche di organizzare corsi di potenziamento delle lingue straniere per permettere agli studenti, o ai docenti di potersi più facilmente integrare nel territorio dove svolgono la propria esperienza.
Le Riforme introdotte dai DPR 88,89 del 2010 hanno previsto nell'ultima classe, oltre che le normali ore di docenza in lingua straniera, anche lo studio una disciplina d'indirizzo in lingua con il chiaro scopo di esercitare anche il lessico tecnico del lavoro. Lo studio della lingua straniera è stata prevista nella scuola primaria già con la L.148 del 1990 ed è stata potenziata anche nella scuola secondaria di primo grado con l'introduzione di una seconda lingua straniera, o con il potenziamento di una lingua straniera per la quale si prevede un monte ore settimanale di 5 h.
Accanto alle iniziative solo culturali l'UE attraverso i famosi PON progetti sociali rivolti alle aree più disagiate d'Italia ha inteso intervenire anche nelle regioni del Sud: Calabria, Sicilia, Puglia, Campania per attivare azioni di sostegno sociale e culturale.
Comunque grazie all'UE si sono ottenuti risultati importanti: basti pensare a come è cambiato il nostro atteggiamento verso gli stati dell'Europa che fino a poco tempo fa chiamavamo "stranieri", quando invece oggi li consideriamo spazi di  un unico  territorio quello "europeo";  e  se è questa per noi la nuova visione dell'Europa, per i nostri figli è ancora di più. L'Europa per loro è diventata la sacrosanta possibilità di coltivare piani futuri in spazi diversi dall' Italia. Loro, in Europa, già si sentono a proprio agio.

Rispondi

Da: GianniSassari 29/10/2011 15:22:01
Grazie Canguaro,

la penso esattamente come te. Altrimenti il Collegio potrebbe scrivere anche il calendario dei Consigli di Classe, degli scrutini etc.. che non sono certamente di competenza. Mentre di sicuro, nell'ambito del Piano annuale, può fissare i periodi (le date) in cui fissare tali adempimenti.

Rispondi

Da: cristinella 29/10/2011 15:24:16
@canguro
Cliccando sulla scritta in rosso, non ho ben capito dove scrivere (incollare)...sono la vera imbranata. Cri veneto
Rispondi

Da: canguro 29/10/2011 15:30:00
cristinella, devi incollare nella finestra grande che comincia con alcune icone, poi vai sotto e clicca su salva.

a una rapida occhiata:

la prima cosa che noto è che hai dimenticato il dpr 87 insieme all'88 e 89/2010

in parte sembra il riassunto di alcune domande dell'area 1, in olanda sono 13 gli anni di obbligo e in alcuni paesi (germania e polonia) c'è l'obbligo parziale

comunque un buon sunto contenente frasi jolly da poter incollare in vari testi.

manca qualche citazione sulle strategie per il 2020
Rispondi

Da: Lo29/10/2011 15:30:58
@ stravolto e nondicogatto   ho un vaghissimo ricordo della dott.ssa Benini, che circa una decina di anni fa era venuta un giorno nella nostra scuola per un corso di aggiornamento, magari potessi recuperare quegli appunti! (ma sono disordinatissima), proverò a chiedere a qualche mia collega, ma penso sia trascorso troppo tempo!
Rispondi

Da: Talete 29/10/2011 15:34:10
Non mi piacciono le morali tipo: "sono tutti uguali" oppure: "è tutto un magna magna".

Se avrete cura di andare a leggere il comunicato della CGIL ( http://www.flcgil.it/scuola/prove-preselettive-del-concorso-per-dirigenti-scolastici.flc ) riguardo ai ricorsi scoprirete cghe la CGIL non contesta il concorso, né offende quanti lo hanno superato.
Il Sindacato (l'unico che negli ultimi anni ha cercato di contrastare Gelmini e la sua banda) specifica che difenderà i diritti di quelli a cui  "sono mancate le condizioni necessarie a sostenere regolarmente la prova".

Questo non vuol dire "annulliamo la prova" ma "tutti avevano diritto a svolgerla in un clima efficiente, sereno e funzionale". Solo così tutti erano posti nelle stesse condizioni (avete studiato la differenza tra uguaglianza formale ed uguaglianza sostanziale?!).

Ora dite quello che volete, ma i sindacati non sono e non sono mai stati "tutti uguali".
Rispondi

Da: Talete 29/10/2011 15:41:20
Anche se il tema è stato ampiamente dibattuto vorrei portare la mia opinione.
Mi riferisco alla questione delle date di ricevimento generale dei gentiori.
I colloqui con i genitori hanno una valenza unicamente didattica, per nessun motivo potrebbe spettare al consiglio fissare i ricevimenti, il collegio potrebbe anche decidere di non farne!
Il consiglio deve deliberare l'apertura della scuola in corrispondenza delle date fissate dal collegio oppure motivare (motivare dettagliatamente e con ragioni concrete, non di opinioni o di preferenze) la mancata ratifica.
Rispondi

Da: sabbia_vera 29/10/2011 15:42:15
@reverendo. Mi dispiace che tu ti sia sentito urtato per la mia espressione, ma per il concetto di Utopia non ha connotazioni politiche. Il punto è che dai testi legislativi, ma anche sociopedagogici, emerge una scuola anni luce dalla realtà, e questo è un dato incontestabile. Quando mi preparai  per il concorso a cattedre dovetti mandar giù tutta una sfilza di belle teorie che, poi, all'atto pratico mi sono servite a ben poco e credo proprio che la cosa qui si ripeterà. Quanto alla politica io la lascio sempre fuori dalla scuola e mi attengo a ciò che ritengo giusto, indipendentemente dal colore. Ciao!
Rispondi

Da: il reverendo29/10/2011 15:42:48
@Talete
"tutti uguali"

anche te sei un po' partigiano quando sostieni che la CGIL è stato l'unico - dico unico - sindacato a contestare la Gelmini...
è chiaro che la posizione CGIL è più decente, ma nasconde forse scelte più "economiche" che di principio
Rispondi

Da: Talete 29/10/2011 15:46:06
il reverendo

Nessuno che abbia un'idea può dichiararsi al di sopra delle parti!

Anche dire "non mi occupo di politica" è una scelta politica.

Io ho molte idee su molte cose.

Una volta un partigiano mi disse: "ci sono momenti nella vita in cui non devi chiederti cosa è giusto o sbgliato, ma solo da che parte stare"
Rispondi

Da: Susy_Isola 29/10/2011 15:47:41
dalle notizie in mio possesso gli scritti ci saranno nei primi giorni di dicembre in una data unica per tutte le regioni. E' al vaglio la possibilità di un'unica traccia e di un sistema di correzione imparziale e trasparente come quello della preselettiva. Vista l'aria che tira credo che il MIUR tenterà di fare bella figura e quindi il tutto potrebbe essere vero. Io me lo auguro. Buon lavoro a tutti.
Rispondi

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