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111 posti ministero della difesa
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| Da: mi | 03/09/2013 02:37:23 |
| tutti i vincitori delle graduatorie approvate pubblicate sul sito devono chiedere e rivendicare il danno subito. Per il buon andamento della p.a. e trasparenza della p.a.. | |
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| Da: mi | 03/09/2013 05:57:13 |
| bisogna ricordare anche che con le progressioni economiche interne al md una percentuale dei posti doveva essere riservata agli esterni ...... | |
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| Da: pif | 03/09/2013 07:25:49 |
| Basta. Non perdete tempo a scrivere su questo forum. Unitevi alla mia azione e scrivete a Dalia. È inutile continuare continuare con i se è i ma. agite! Oggi scriverò anche al presidente della commissione permanente della difesa alla camera on. Calipari che si è spesa molto per noi | |
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| Da: pif | 03/09/2013 08:44:21 |
| pd.segreteriacalipari@camera.it Latorre@senato.it Scrivete.scrivete | |
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| Da: si tratta | 03/09/2013 10:53:00 |
| di far convergere i vertici della difesa (segredifesa) verso l'interpretazione corretta dell'art. 2 del D.L. D'alia, ovvero, basta un piano di rientro per riaprire le assunzioni in terza area. Scriviamo e alleghiamo la relazione tecnica al D.L. che è molto piu' chiara su questo aspetto. La relazione tecnica la potete trovare su www.italiaoggi.it inoltre ritengo piu' che alla Calipari di scrivere alla Pinotti, che è sottosegretario e fa parte del governo... | |
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| Da: al | 03/09/2013 11:16:16 |
| a d'alia dove dobbiamo scrivere? | |
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| Da: pif | 03/09/2013 11:28:44 |
| Raccomanda a/r Ministro Gianpiero D'Alia Presso Palazzo Vidoni Corso V. Emanuele II, 116 Roma | |
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| Da: al | 03/09/2013 12:17:30 |
| cosa scrivi di preciso ....nel senso: dobbamo evidenziare la mancata assunzione o perorare l'assunzione in quanto non c'è bisogno di attendenere il paano id irentro??' | |
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| Da: x al | 03/09/2013 12:54:03 |
| Bisogna invitare a stilare il piano di rientro!!! Perché con quello si può procedere alle assunzioni! | |
| Rispondi | |
| Da: x flp | 03/09/2013 13:40:47 |
| Lasciamo da parte il nepotismo le assunzioni devono essere effettuate tenendo conto dell'anno a cui appartengono in forma crescente. | |
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| Da: CLASSIFICAZIONE DELLE AREE | 03/09/2013 14:14:51 |
Ti trovi in: Home > Contrattazione > Comparti > Ministeri > Contratti > CCNL normativo 2006 - 2009 economico 2006 - 2007 14/09/2007 CCNL normativo 2006 - 2009 economico 2006 - 2007 E-mail Stampa PDF Allegati: Scarica questo file (CCNL MINISTERI 2006 2009 firmato.pdf)CCNL normativo 2006 - 2009 economico 2006 - 2007 155 Kb CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO RELATIVO AL PERSONALE DEL COMPARTO MINISTERI PER IL QUADRIENNIO NORMATIVO 2006 - 2009 E BIENNIO ECONOMICO 2006 - 2007 Il giorno 14 settembre 2007 alle ore 13,00, presso la sede dell'Aran, ha avuto luogo l'incontro tra: L' ARAN nella persona del Presidente avv. Massimo Massella Ducci Teri___firmato_________ e le seguenti Organizzazioni e Confederazioni sindacali : Organizzazioni Sindacali Confederazioni Sindacali CGIL/FP firmato CGIL firmato CISL/FPS firmato CISL firmato UIL/PA firmato UIL firmato CONFSAL/UNSA firmato CONFSAL firmato RDB/PI non firmato RDB-CUB non firmato FLP firmato CSE firmato Al termine della riunione le parti sottoscrivono l'allegato contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto Ministeri per il quadriennio normativo 2006 - 2009 e biennio economico 2006 - 2007. COMPARTO DEI MINISTERI CCNL QUADRIENNIO 2006-2009 BIENNIO ECONOMICO 2006-2007 INDICE TITOLO I - Disposizioni generali CAPO I: Art. 1 Campo di applicazione Art. 2 Durata, decorrenza, tempi e procedure di applicazione del contratto TITOLO II - Relazioni sindacali Art. 3 Conferma del sistema delle relazioni sindacali Art. 4 Materie delle relazioni sindacali TITOLO III - Ordinamento professionale CAPO I : Art. 5 Obiettivi e finalità CAPO II: Art. 6 Classificazione Art. 7 Profili professionali Art. 8 Criteri per la definizione dei profili professionali Art. 9 Istituzione di nuovi profili Art. 10 Nuovo inquadramento e norme di prima applicazione CAPO III: Art. 11 Accesso dall'esterno CAPO IV: Progressioni Art. 12 Progressione all'interno del sistema di classificazione Art. 13 Progressioni tra le aree Art. 14 Procedure per la progressione tra le aree Art. 15 Trattamento economico in caso di progressione tra le aree Art. 16 Flessibilità tra i profili all'interno dell'area Art. 17 Sviluppi economici all'interno delle aree Art. 18 Procedure e criteri per lo sviluppo economico all'interno dell'area Art. 19 Trattamento economico nei passaggi di fascia retributiva CAPO V: Relazioni sindacali del sistema di classificazione Art. 20 Relazioni sindacali del sistema di classificazione TITOLO IV - Rapporto di lavoro CAPO I: Misurazione e valutazione della qualità dei servizi Art. 21 Obiettivi di carattere generale Art. 22 La valutazione Art. 23 Le politiche di incentivazione alla produttività CAPO II: La formazione Art. 24 Principi generali e finalità Art. 25 Destinatari e procedure della formazione CAPO III: Art. 26 Mobilità CAPO IV: Norme disciplinari Art. 27 Modifiche al sistema disciplinare di cui al CCNL del 12 giugno 2003 CAPO V: Disposizioni finali in materia di rapporto di lavoro Art. 28 Disposizioni particolari TITOLO V - Trattamento economico Art. 29 Stipendio tabellare Art. 30 Effetti dei nuovi stipendi Art. 31 Indennità di amministrazione Art. 32 Fondo unico di amministrazione Art. 33 Indennità di bilinguismo Art. 34 Personale assunto a contratto a tempo indeterminato presso le sedi estere Art. 35 Norma transitoria di parte economica TITOLO VI Norme finali CAPO I Art. 36 Disposizione transitoria Art. 37 Norme di rinvio CAPO II Art. 38 Disapplicazioni TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI CAPO I Art. 1: Campo di applicazione 1. Il presente contratto collettivo nazionale si applica a tutto il personale - esclusi i dirigenti - con rapporto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato, dipendente da tutte le amministrazioni del comparto indicate all'art. 7 del CCNQ sulla definizione dei comparti di contrattazione collettiva del 11 giugno 2007. 2. Il presente contratto si applica, altresì: 1. al personale dipendente di nazionalità italiana, assunto - ai sensi del D.P.R. 5 gennaio 1967 n. 18 e ai sensi della L. 22 dicembre 1990 n. 401 - con contratto a tempo indeterminato dal Ministero degli Affari Esteri nelle sedi diplomatiche e consolari e negli Istituti italiani di cultura all'estero, secondo quanto previsto dai CCNL del 22 ottobre 1997, del 12 aprile 2001 e del 12 giugno 2003; 2. agli ufficiali giudiziari di cui all'art. 1, comma 2, del CCNL del 16 febbraio 1999, fatto salvo quanto previsto dal CCNL del 24 aprile 2002. 3. Al personale del comparto, soggetto a mobilità in conseguenza di provvedimenti di ristrutturazione organizzativa dell'amministrazione, di esternalizzazione oppure di processi di privatizzazione, si applica il presente contratto sino al definitivo inquadramento contrattuale nella nuova amministrazione, ente o società, previo confronto con le organizzazioni sindacali firmatarie del presente contratto. 4. Nella provincia autonoma di Bolzano la disciplina del presente CCNL può essere integrata ai sensi del d. lgs. 9 settembre 1997, n. 354 per le materie ivi previste, ad esclusione di quelle trattate nel presente CCNL medesimo. 5. Il riferimento al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni ed integrazioni è riportato nel testo del presente contratto come d.lgs. n.165 del 2001. Art. 2: Durata, decorrenza, tempi e procedure di applicazione del contratto 1. Il presente contratto concerne il periodo 1 gennaio 2006 - 31 dicembre 2009 per la parte normativa ed è valido dall'1 gennaio 2006 fino al 31 dicembre 2007 per la parte economica. 2. Gli effetti decorrono dal giorno successivo alla data di stipulazione, salvo diversa prescrizione del presente contratto. L'avvenuta stipulazione viene portata a conoscenza delle amministrazioni interessate con idonea pubblicità da parte dell'ARAN. 3. Gli istituti a contenuto economico e normativo con carattere vincolato ed automatico sono applicati dalle Amministrazioni destinatarie entro 30 giorni dalla data di stipulazione di cui al comma 2. 4. Il presente contratto, alla scadenza, si rinnova tacitamente di anno in anno qualora non ne sia data disdetta da una delle parti con lettera raccomandata, almeno tre mesi prima di ogni singola scadenza. In caso di disdetta, le disposizioni contrattuali rimangono integralmente in vigore fino a quando non siano sostituite dal successivo contratto collettivo. Resta, altresì, fermo quanto previsto dall'art. 48 , comma 3 del d.lgs. n. 165 del 2001. 5. Per evitare periodi di vacanza contrattuale, le piattaforme sono presentate tre mesi prima della scadenza del contratto. Durante tale periodo e per il mese successivo alla scadenza del contratto, le parti negoziali non assumono iniziative unilaterali né procedono ad azioni dirette. 6. Dopo un periodo di vacanza contrattuale pari a tre mesi dalla data di scadenza della parte economica del presente contratto o a tre mesi dalla data di presentazione delle piattaforme, se successiva, ai dipendenti del comparto sarà corrisposta la relativa indennità secondo le scadenze stabilite dall'Accordo sul costo del lavoro del 23 luglio 1993. Per l'erogazione di detta indennità si applica la procedura di cui agli artt. 47 e 48, comma 1, del d.lgs. 165 del 2001. 7. In sede di rinnovo biennale, per la determinazione della parte economica da corrispondere, ulteriore punto di riferimento del negoziato sarà costituito dalla comparazione tra l'inflazione programmata e quella effettiva intervenuta nel precedente biennio, secondo quanto previsto dall'Accordo del 23 luglio 1993, di cui al comma precedente. TITOLO II RELAZIONI SINDACALI Art. 3: Conferma del sistema delle relazioni sindacali 1. Si conferma il sistema delle relazioni sindacali previsto dal CCNL del 16 febbraio 1999 come integrato dal CCNL del 12 giugno 2003, con le modifiche riportate ai seguenti articoli. Art. 4: Materie delle relazioni sindacali 1. All'art. 6, lettera A) Informazione, comma 2, punto 1, la lett. d) del CCNL del 16 febbraio 1999, è sostituita dalla seguente: "d) le implicazioni dei processi generali di riorganizzazione delle amministrazioni, nonché quelle relative ai processi di riorganizzazione interna dei Dipartimenti e delle innovazioni tecnologiche ed organizzative." 2. All'art. 6, lettera A) Informazione, comma 2, punto 1, del CCNL del 16 febbraio 1999, sono aggiunte le seguenti lettere: o) programma dell'organo di vertice sui processi di esternalizzazione e reinternalizzazione; p) gli obiettivi e le modalità attuative del piano operativo, anche con riferimento all'economicità, all'efficacia ed alle professionalità necessarie, in relazione ai processi di esternalizzazione delle attività e dei servizi propri dell'Amministrazione, nonché ai processi di reinternalizzazione di quelle istituzionali affidate all'esterno; 3. All'art. 6, lettera B) Concertazione, comma 1, punto 1, la lettera c), del CCNL del 16 febbraio 1999, è sostituita dalla seguente: "c) le implicazioni dei processi generali di riorganizzazione delle amministrazioni, nonché quelle relative ai processi di riorganizzazione interna dei Dipartimenti e delle innovazioni tecnologiche ed organizzative." 4. All'art. 6, lettera B) Concertazione, comma 1, punto 1, la lettera c), del CCNL del 16 febbraio 1999, è sostituita dalla seguente: "d) gli obiettivi e le modalità attuative del piano operativo, anche con riferimento all'economicità, all'efficacia ed alle professionalità necessarie, in relazione ai processi di esternalizzazione delle attività e dei servizi propri dell'amministrazione, nonché ai processi di reinternalizzazione di quelle istituzionali affidate all'esterno;" 5. All'art. 4, Contrattazione collettiva integrativa, comma 3, lett. A) del CCNL del 16 febbraio 1999, dopo le parole "libertà di iniziativa" è aggiunto il seguente paragrafo: "Ove il modello organizzativo delle amministrazioni preveda articolazioni di livello regionale o interregionale, la contrattazione di cui al presente punto A si svolge anche presso tali strutture in un'apposita sessione negoziale con i medesimi soggetti, tempi e procedure previsti per il livello nazionale, limitatamente alle materie relative alla gestione delle risorse dei fondi, alla mobilità e alla formazione, specificatamente demandate a tale sede". 6. All'art. 4, Contrattazione collettiva integrativa, comma 3, lett. A) del CCNL del 16 febbraio 1999, viene aggiunto un ulteriore alinea: - le implicazioni sul rapporto di lavoro dei piani operativi di esternalizzazione delle attività e dei servizi propri dell'amministrazione, nonché di reinternalizzazione di quelle istituzionali affidate all'esterno; 7. All'art. 7 (Comitato pari opportunità), del CCNL del 16 febbraio 1999, il comma 1 è sostituito dai seguenti commi: "1. Le Amministrazioni, ai sensi dell'art. 57 del d.lgs. n. 165 del 2001, di concerto con le organizzazioni sindacali di cui all'art. 8, comma 1, del CCNL del 16 febbraio 1999, promuovono, anche in relazione alle modalità contenute nel d.lgs. dell'11 aprile 2006, n. 198 (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna) la predisposizione di piani di azioni positive, tendenti ad assicurare la rimozione degli ostacoli che impediscono di fatto, la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra donne ed uomini. 1/bis. In tale contesto, i Comitati per le pari opportunità, istituiti presso ciascuna amministrazione, nell'ambito delle forme di partecipazione previste dall'art. 6, lett. d), svolgono i seguenti compiti: a) raccolta dei dati relativi alle materie di propria competenza, che l'amministrazione è tenuta a fornire; b) formulazione di proposte in ordine ai medesimi temi anche ai fini della contrattazione integrativa di cui all'art. 4, comma 3, lett. A); c) promozione di iniziative volte ad attuare le direttive comunitarie per l'affermazione sul lavoro della pari dignità delle persone nonché azioni positive ai sensi del d. lgs. dell'11 aprile 2006, n. 198 (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna); d) promozione di analisi di bilancio che mettano in evidenza le voci finalizzate alle esigenze delle donne e di quelle degli uomini, redigendo, ad esempio, un bilancio di genere, coma previsto dalla "Direttiva sulle misure per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne nelle Amministrazioni pubbliche" emanata dal Ministro per le riforme e le innovazione nella Pubblica amministrazione di concerto con la Ministra per i diritti e le pari opportunità in data 24 maggio 2007; e) diffusione delle conoscenze ed esperienze, nonché di altri elementi informativi, documentali, tecnici e statistici sui problemi delle pari opportunità e sulle possibili soluzioni adottate da altre amministrazioni o enti." 1/ter . Ai fini del comma 1/bis le amministrazioni pubbliche, secondo quanto indicato dalla Direttiva di cui al comma 1/bis , lett. d), evidenziano nei propri bilanci annuali le attività e le risorse destinate all'attuazione della Direttiva stessa." 8. All'art. 7 (Comitato pari opportunità), del CCNL del 16 febbraio 1999, dopo il comma 4 è aggiunto il seguente comma: "4/bis. Il Comitato pari opportunità collabora con l'amministrazione alla redazione di una relazione di sintesi delle azioni effettuate nell'anno precedente e di quelle previste per l'anno in corso, così come previsto dalla Direttiva di cui al comma 1/bis, lett. d. " TITOLO III CAPO I ORDINAMENTO PROFESSIONALE Art. 5: Obiettivi e finalità 1. Nel quadro degli obiettivi di ammodernamento delle pubbliche amministrazioni, le parti prendono atto della necessità di proseguire il processo di riforma del sistema di classificazione professionale, come presupposto di grande rilevanza strategica per attuare e sostenere il miglioramento della funzionalità degli uffici, nonché promuovere la valorizzazione e lo sviluppo delle professionalità esistenti. 2. Nell'ambito di tale processo, l'istituzione della Commissione per l'ordinamento prevista dal CCNL del 12 giugno 2003 ha consentito di realizzare una fase istruttoria per l'analisi e la verifica, in sede tecnica, di tutti gli aspetti di tale tematica, anche al fine di misurare il cambiamento finora operato dai contratti e di proporre l'adozione di soluzioni più avanzate. 3. Nella prospettiva di realizzare un nuovo modello classificatorio, le parti ribadiscono il loro impegno ad individuare idonei strumenti gestionali che possano assicurare, attraverso la crescita professionale ed economica dei dipendenti, una maggiore qualità ed efficacia dell'azione delle pubbliche Amministrazioni. 4. La nuova classificazione, pertanto, si basa sui seguenti principi: - valorizzazione delle professionalità interne per garantire alla collettività prestazioni di elevata qualificazione ed il conseguimento di obiettivi di efficacia; - flessibilità nella gestione delle risorse umane in correlazione all'effettivo sviluppo professionale. 5. Coerentemente con tali finalità, un ruolo primario è attribuito alla formazione continua, che attraverso una serie organica ed articolata di interventi, costituisce un fondamentale fattore di accrescimento professionale, di aggiornamento delle competenze, nonché di affermazione di una nuova cultura gestionale. CAPO II Art. 6: Classificazione 1. Il sistema di classificazione del personale, improntato a criteri di flessibilità correlati alle esigenze connesse ai nuovi modelli organizzativi delle amministrazioni, è articolato in tre aree: Prima area: - comprendente la ex posizione A1, A1S; Seconda area: - comprendente le ex posizioni B1, B2, B3 e B3S; Terza area: - comprendente le ex posizioni C1, C1S, C2, C3 e C3S. | |
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| Da: NEWS DOPO IL DECRETO | 03/09/2013 14:16:57 |
Programmazione triennale 2013-2015 del fabbisogno di personale civile per la Difesa 27 agosto 2013 Previste per il 2013 n. 175 assunzioni per l'area 3^, ma occorrerà attendere la pubblicazione in G.U. del decreto legge varato dal CdM il 26 agosto. Pubblichiamo l'avviso di mobilità per il Ministero della Giustizia Notiziario n. 93 del 27 agosto 2013 - Giampiero D'Alia, Ministro per la P.A. Giampiero D'Alia, Ministro per la P.A. Qualche giorno fa, è stato pubblicato sul sito di Persociv l'"Atto di programmazione triennale 2013-2015 del fabbisogno di personale", redatto in ottemperanza alla disposizione contenuta nell' art. 39, comma 1, della legge 27.12.1997, n. 448 (legge finanziaria 1998). Prima di entrare nel merito del documento elaborato da Persociv, proviamo a delineare il quadro di situazione attuale sul fronte delle assunzioni dei vincitori di concorsi pubblici per la Difesa. In relazione ai vincoli posti dalla legge (limite max 20% spesa e 20% unità cessate anno precedente), Persociv già nel corso del 2012 aveva inoltrato alla F.P. la richiesta di autorizzazione ad assumere le seguenti unità: n. 175 per l'area 3^, e dunque nel numero esatto di carenze nell'area evidenziate alla data del 31.10.2012 all'atto della rideterminazione delle dotazioni organiche (poi recepite con DPCM 22.01.2013, si veda il Notiziario n. 40 del 3.04.2013) avvenuta a seguito dei tagli imposti dal D.L. 95/2012, assunzioni tutte possibili a fronte di carenze d'area; n. 7 ripartite tra Dirigenti, Professori, Vittime del terrorismo, e altri; e infine, n. 24 per l'area 2^ (assistenti tecnici), la cui assunzione però appariva impraticabile in ragione dell'esubero presente nell'area a seguito della rideterminazione degli organici imposta dal DL 95, condizione questa che permarrà sin a quando non si darà corso ai pensionamenti previsti dallo stesso DL 95 con regole ante Fornero, in merito ai quali, dopo mesi e mesi di attesa, la F.P. ha emanato in data 29 luglio 2013 la circolare n. 3 recante indirizzi e criteri (si veda il nostro Notiziario n. 88 del 5.08.2013). A fronte di questo quadro di situazione, l'Atto di programmazione triennale 2013-2015, qui allegato, prevede: per il 2013 l'ingresso di n. 3 dirigenti di II fascia, di 3 professori e di tutte le 175 unità di area 3^(vincitori di concorso); per il 2014, n. 4 dirigenti di II fascia e 1 professore, con zero ingressi nelle aree funzionali (solo n. 10 da mobilità); infine, per il 2015, n. 126 ingressi, tutti di area 2^. Al riguardo, dobbiamo però registrare una importante novità: il Consiglio dei Ministri del 26 agosto u.s. ha approvato un decreto legge (DL) che contiene norme che "razionalizzano e semplificano le assunzioni e la mobilità volontaria all'interno delle pubbliche amministrazioni" e che, a proposito delle disposizioni recate dal DL 95, subordinano il margine di assunzione da parte delle PP.AA. "al congelamento di posti corrispondenti al valore finanziario delle posizioni soprannumerarie che saranno assorbite mediante prepensionamento". Inoltre, "l'autorizzazione ad assumere viene valutata dal Dipartimento della F.P. e dal M.E.F. previa presentazione di un piano di assorbimento delle eccedenze". Infine, "viene spostato al 31 dicembre 2015 (invece che al 31 dicembre 2014) il termine previsto per la maturazione dei requisiti pensionistici in base alla disciplina vigente prima dell'entrata in vigore dell'articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, per assorbire le eccedenze in alternativa alle procedure di mobilità del personale, in modo da rendere le disposizioni coerenti con lo slittamento delle procedure di "spending review" (si legga lo stralcio allegato del "Comunicato stampa" del 26 u.s.). A questo punto, sembrerebbe che l'Atto di programmazione triennale 2013-2015 del fabbisogno di personale, che reca la data del 1 agosto 2013, dovrà molto molto probabilmente essere rivisto alla luce delle disposizioni contenute nel DL adottato dal CdM il 26 u.s., il cui testo, allo stato, non è ancora noto né pubblicato in G.U. Il punto di maggior interesse per la Difesa riguarda proprio le 175 unità di area 3^, rispetto alle quali occorrerà verificare se l'A.D. potrà procedere da subito alle relative assunzioni o se le stesse verranno comunque subordinate all'uscita dall'attuale condizione soprannumeraria dell'area 2^, che presenta oneri finanziari superiori alle stesse carenze di 3^ Area. A proposito di mobilità, pubblichiamo di seguito l'avviso di mobilità per il Ministero della Giustizia. | |
| Rispondi | |
| Da: pif | 03/09/2013 14:44:53 |
| Inviata mail alla Pinotti. Ore 13,00 Scrivete a Roberta.pinotti.senato@gmail.it Scrivete del piano di rientro esuberi fittizi | |
| Rispondi | |
| Da: pif | 03/09/2013 14:47:49 |
| Scusate è .com è non .it | |
| Rispondi | |
| Da: pif | 03/09/2013 19:36:34 |
| Purtroppo ora ho avuto conferma di quello che tutti temiamo: per fare il piano di rientro persociv ci metterà più di un anno. La persona che me lo ha detto doveva andare in pensione ad ottobre e oggi la direZIONE DEL PERSONALE GLI HA RISPOSTO CHE SE TUTTO VA BENE SE NE PARLA A MAGGIO. questa persona ha i requisiti ante fornero ......ogni altro commento e superfluo. | |
| Rispondi | |
| Da: wild child | 03/09/2013 19:40:59 |
- Messaggio eliminato - | |
| Rispondi | |
| Da: Non è possibile | 03/09/2013 19:55:27 |
| È assurdo, per colpa loro dopo la debacle del 2012 siamo ancora qui ! | |
| Rispondi | |
| Da: ............. | 03/09/2013 19:56:29 |
- Messaggio eliminato - | |
| Rispondi | |
| Da: x pif | 03/09/2013 20:00:04 |
| A questo punto dovresti citare la fonte, dicci chi caxx ti ha detto che per elaborare Il piano di rientro ci vuole un anno quando poi va preparato entro il 30 settembre | |
| Rispondi | |
| Da: pif | 03/09/2013 20:21:26 |
| Ma secondo te se potevo fare il nome non lo facevo? È un dipendente del md che doveva andar in pensione con i requisiti ante fornero .non scrivo puttanate.non l'ho mai fatto e se scrivo su questo forum è solo per condividere le informazioni che riesco ad avere. | |
| Rispondi | |
| Da: x pif | 03/09/2013 20:25:34 |
| No non penso che dici puttanate tu...ma che potrebbe dirle la tua fonte. A che livello parliamo ? Dirigente? Funzionario? | |
| Rispondi | |
| Da: pif | 03/09/2013 20:33:03 |
| È un semplice b3 che non ha interesse a dire bugie sulla sua pensione dopo 41 anni di onorato servizio come ass. Tecnico al md. Poi è anche un amico. Purtroppo è così. | |
| Rispondi | |
| Da: x pif | 03/09/2013 20:35:21 |
| Se la risposta alla tua domanda sul piano di rientro alla tua fonte si è legata alla sua situazione personale, ovvero che nonostante i requisiti andrà in pensione a maggio, perdonami, ma questa persona non ha capito i un caxx su cosa sia il piano di rieNtro | |
| Rispondi | |
| Da: x pif | 03/09/2013 20:41:18 |
| Nel piano di rientro basta che gli dici quante richieste di Prepensionamento hai avuto, nell'area in esubero e quante assunzioni devi fare Nell'area in carenza, stop non c'è bisogno dell'effettivo pensionamento | |
| Rispondi | |
| Da: x pif | 03/09/2013 20:44:22 |
| Appunto è un piano, ovvero una previsione...persociv non ha più scuse e vigileremo affinché adempia a questo importantissimo adempimento | |
| Rispondi | |
| Da: 31/12/13 | 03/09/2013 21:00:51 |
| Per favore, se qualcuno lo sa, potete dirmi se le graduatorie della sanita' fanno parte di queste proroghe fino al 2015 ? Grazie | |
| Rispondi | |
| Da: pif | 03/09/2013 21:18:57 |
| Forse non è chiaro. Qua non si tratta di vigilare ma di cercare 1 di farlo fare e 2 di farlo fare in tempi record. Secondo me prima si esauriranno gli esuberi da solo e poi arriveranno loro con il piano di rientro.arrivederci a tutti al 2015 | |
| Rispondi | |
| Da: ah ecco | 03/09/2013 21:32:59 |
| Ora siamo arrivati al "secondo me" già è un passo avanti verso la realtà. A me di quanto possiamo supporre tutti non me ne può fregar di meno, ma se a questo posto ci tenete scrivete scrivete scrivete, solo così possiamo mettergli il giusto pepe nel fare una tabellina da 4 soldi. Non si tratta di scomporre l'atomo | |
| Rispondi | |
| Da: alfieri175 | 03/09/2013 21:35:05 |
| http://flpdifesa.org/2013/09/pubblicato-in-gazzetta-ufficiale-il-decreto-legge-recante-disposizioni-urgenti-per-per-il-perseguimento-di-obiettivi-di-razionalizzazione-nelle-pp-aa/ | |
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| Da: alfieri175 | 03/09/2013 21:36:38 |
| Facendo seguito al nostro Notiziario n. 93 del 27 agosto u.s., comunichiamo che nella Gazzetta Ufficiale n. 204 di sabato 31 agosto è stato pubblicato il Decreto Legge n. 101 di pari data varato dal Consiglio dei Ministri il 26 u.s. e recante "disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle Pubbliche Amministrazioni". Ai fini delle tanto attese assunzioni dei vincitori di concorso per i ruoli civili l'Amministrazione Difesa che, in relazione all'atto di programmazione triennale 2013-2015 del fabbisogno di personale prevede per l'anno 2013 l'ingresso di n. 175 professionalità di area 3^, segnaliamo subito il particolare interesse che rivestono le norme contenute nell'art. 2 del predetto Decreto Legge che reca "disposizioni in tema di accesso nelle PP.AA., di assorbimento delle eccedenze e potenziamento della revisione della spesa anche in materia di personale" Con riserva di specifico Notiziario al riguardo, pubblichiamo di seguito il Decreto Legge in argomento. IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA | |
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