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Concorso MAGISTRATURA 2016
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Da: AdMaiora1625/02/2017 10:36:00
vero, apprezzo anche io molto la vita è una giungla
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Da: A proposito di geni25/02/2017 10:36:35
La giurisprudenza è almeno il 50% del tema.
Tutti i temi chiedono "premessi brevi cenni", e questa è la parte istituzionale, da manuale, cui può essere dedicato al massimo il 50% del tema. Il resto è tutta giurisprudenza.
Partendo da queste premesse non solo non siete idonei ora, ma non lo sarete mai.
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Da: Xlavitaunagiungla25/02/2017 10:39:42
Sulla importanza decisiva della giurisprudenza però avrei i miei dubbi...e il tuo esempio del tema di civile è significativo. Certo poi dipende dalla traccia e quest anno civile era praticamente improntato sulla sentenza!Ma personalmente non condivido questi temi che svalutano molto in generale la preparazione del candidato. Per questo secondo me hanno compensato in il tema di penale.Amministrativo troppo complesso per un concorso in magistratura ordinaria con troppi problemi sottesi.Ma già aver individuato la competenza del go e del  ga con i relativi riferimenti normativi del tuf e del CPA  non era così facile come si pensa.Sui codici non c era alcun aiuto per la CONSOB e il giudice competente a parte la sentenza della Corte Cost che non era risolutiva della giurisdizione
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Da: Obiezioneeeee 25/02/2017 10:39:46
Se sono stata corretta dopo di loro sarò sicuro non idonea.....
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Da: Ve lo dico io come la penso 25/02/2017 10:40:24
Questo concorso fa una cernita post universitaria tra chi
-ha fatto uno studio mnemonico
-Ha fatto uno studio ragionato.
Il problema è che una simile selezione doveva essere fatta già durante l'università mentre i professori universitari, in genere, tendono a preferire e a premiare con un voto meritevole la prima categoria degli studenti.
Conseguenze?
Che chi prende votoni di laurea che sono frutto di uno studente alla prima categoria viene illuso completamente , rammaricandosi in caso di bocciatura o non consegne.
Viceversa i dottori che rientrano nella seconda categoria, in genere non hanno ottenuto un voto di laurea particolarmente elevato (lo dimostrano tanti utenti magistrati in questo forum che manco 100 hanno preso)
Il motivo per cui non prendono voti particolarmente alti è imputabile alle preferenze della valutazione dei professori universitari che tendono a privilegiare lo studio nozionistico del diritto e non quello ragionato.

Il sistema universitario italiano non funziona.Si illude gente che non andrebbe illusa e si scoraggia chi invece è davvero bravo
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Da: @geni25/02/2017 10:41:54
L inidoneo sarai tu senz altro! Credici
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Da: A proposito di geni25/02/2017 10:53:15
Il fatto che ci sia gente in grado di arrivare ad affermare che il concorso si passa non conoscendo la giurisprudenza spiega come è possibile che si possa tentare questo concorso anche tutta la vita senza essere nemmeno in grado di consegnare.
Ma sicuramente è meglio consegnare cagate giurdiche che non consegnare affatto, almeno ci si toglie di torno e non si dà fastidio ai candidati credibili.
Rispondi

Da: Xlavitaunagiungla25/02/2017 10:54:37
Tu hai anche aggiunto le questioni giurisprudenziali!E' il massimo perché sei stato assolutamente completo! Spero però in generale non abbiano pretese di copletezza così ovviamente premiando con voti alti quelli che L hanno avuta
Rispondi

Da: La vita  una giungla 25/02/2017 11:07:51
Grazie a tutti per le parole di stima!
Concordo con chi ha detto che le tracce del concorso mortificano l'intelletto. Novanta su cento sono sentenze dei massimi collegi, salvo poi far passare anche chi ha saputo ragionare senza conoscere la questione e silurare chi ha riportato pedissequamente la giurisprudenza senza però dar prova di conoscere bene gli istituti.
Ma il vero problema sono i commissari. Ricordo il mio esame di abilitazione, gli avvocati e perfino i giudici, erano di un'ignoranza allarmante. E si ergevano a grandi conoscitori della verità giuridica. Ricordo una domanda ad un collega sul rango della Cedu nel nostro ordinamento: il mio collega rispose "norma interposta", il commissario, SCANDALIZZATO, lo corresse dicendo che il rango era costituzionale. Il mio collega restò perplesso. A quel punto che fai? Correggi il commissario? Si prese pure un voto basso per questo fantomatico "errore".
Pensate che tipi del genere correggono i nostri elaborati adesso...
Rispondi

Da: La vita  una giungla 25/02/2017 11:19:23
@per la vita una giungla
Si. Conoscevo le questioni Cedu. Sia su antitrust, sia su Consob, compresa la giurisprudenza del C.d.S. dop o la riforma legislativa che ha conformato la norma tuf (mi pare il 195, ora non ricordo) alle direttive della corte sovranazionale
Però, ed è vero che questo è il limite, conoscendo molto bene la questione, ho dato per scontato il problema giurisdizionale, limitandomi a riferire che la competenza è del G.O. per le sanzioni Consob, del G.A. sulle sanzioni dell'AGCM. Sulla discrezionalità tecnica avrei potuto scrivere fiumi, ma temevo di andare fuori traccia, quindi ne ho parlato limitatamente alla questione del sindacato forte del g.a. sulle sanzioni pecuniarie dell'antitrust, così è...
Perciò nulla è scontato. Ed è questo che fa rabbia in concorsi di tal genere. E proprio alla fine di quella settimana di fuoco questa considerazione mi attanagliava la mente: anche avendo la certezza di due tracce su tre, anche con la convinzione di non aver fatto errori in penale, potrei anche prendere tre n.i., perché è totalmente alea.
Rispondi

Da: Xlavitaunagiungla25/02/2017 11:56:18
Una persona che ha fatto il commissario in altri concorsi di livello dirigenziale mi ha detto:ti auguro di essere corretta da persone colte che sappiano apprezzare i tuoi temi.Molti non lo sono. Quindi...come darti torto! Possiamo solo sperare che sia il nostro turno per passare il concorso!
Rispondi

Da: Devo dire25/02/2017 11:59:16
che concordo perfettamente con la vita è una giungla.
Il problema non è la giurisprudenza Cedu o le Sezioni Unite ma è come le si argomenta nel contesto che deve, di base, essere sempre ragionato e mai una mera ricopiatura vomitata della sentenza.
Dire, però, che chi conosceva la giurisprudenza Cedu sia fuori mi sembra un attimo un assurdo, così come dire che chi non l'ha citata sia altrettanto fuori.
Proprio come la vita è una giungla anche io l'anno scorso presi il mio bel 12 proprio sul tema di civile sugli strumenti finanziari senza assolutamente conoscere tutta la giurisprudenza di merito sugli swap. Ho ragionato sui principi e ho preso l'idoneità in civile.
Però, c'è gente che l'argomento lo conosceva ed è passata citando proprio quella giurisprudenza. Al contrario c'è chi lo conosceva altrettanto bene ma sta ancora qui con noi e lotta insieme a noi.
Quindi, basta con questi allarmismi inutili.
Per quanto mi riguarda, quindi, la Cedu era assolutamente pertinente nel tema ma è sempre necessario contestualizzare, argomentare bene e "dosare" la giurisprudenza. Dipende da come si scrive e dal filo conduttore che guida il discorso.
Quindi, finiamola con queste voci di corridoio su quello che serviva o non serviva. Quello che serve è argomentazione logica e un bel pizzico di fortuna. In bocca al lupo a tutti.
Rispondi

Da: Risolleviamoci 25/02/2017 12:06:13
Concordo assolutamente con @devodire.
Ti faccio un applauso virtuale!
Poste tutte queste riflessioni, c'è anche da considerare che alcuni consegnano confidando in due prove su tre; altri per avere "un primo" riscontro sulle proprie capacità, quindi per mettersi alla prova diciamo; altri ancora perché dopo mesi tosti di studio vogliono darsi una possibilità, ma lo fanno più per chiudere il cerchio che per la reale consapevolezza delle proprie prove.
Nell'altra rientra anche tutto questo, non solo la probabilità di essere corretti insieme a persone molto preparate!
Pensiamo positivo!
Rispondi

Da: Risolleviamoci 25/02/2017 12:07:53
**nell' alea
Rispondi

Da: Rango cedu 25/02/2017 13:37:33
Non basta dire "norma interposta", la norma cedu è parametro COSTITUZIONALE interposto, che integra l'art.117 Cost. Magari il commissario intendeva dire questo.
Poi, che l'ignoranza regni sovrana su questa Terra siamo d'accordo, è purtoppo una triste realtà.
Rispondi

Da: Voci ufficiose25/02/2017 13:55:47
Tutti fuori strada.ma poi come vi spiegate che passano compiti con tutti gli stessi contenuti.ogni anno l accesso rivela ciò.semplice,perché la scaletta che seguono i commissari é sempre la stessa.quale sia quest anno credo di averlo espresso.di sicuro tutti i Pipponi su cedu e rischio operativo del leasing non premieranno nessuno.semplicitá...cioè autonomia negoziale,discrezion tecnica,concorso anomalo.se ci sono gli argomenti fissi della loro scaletta siete idonei,altrimenti prossimo giro prossima corsa
Rispondi

Da: Anonimo salernitano 25/02/2017 14:14:16
Mi permetto di interrompere la discussione per introdurre una riflessione che riguarda tutti i candidati "consegnanti" e, in particolare, coloro i quali tra poco più di un mese risulteranno idonei alla prova scritta - e dunque, auspicabilmente per loro, fermi i dovuti scongiuri, (quasi) futuri magistrati.

La questione, mai alla diretta attenzione dei candidati - anche giustamente, oserei dire - riguarda gli effetti, molte volte devastanti, che questo lavoro può produrre sui singoli individui che, loro malgrado, "incappano" nei meccanismi della "giustizia" (mai furono più appropriate le virgolette che in quest'ultimo caso), pur essendo estranei ai fatti ed essendovi coinvolti per sviste ed errori di un magistrato.

La vicenda che brevemente andrò ad esporvi l'ho vissuta in prima persona: non ha riguardato me personalmente, ma una persona a me cara; e con lei ho sofferto, condiviso lunghi periodi di angoscia e tormenti, nonché notti insonni.

Non entrando troppo nei particolari, posso dirvi che questa persona a me molto cara e vicina é stata direttamente coinvolta in un'indagine, pur essendo totalmente estranea ai fatti.

11 lunghi mesi di agonia, conditi da lunghi travagli, angosce e laute parcelle all'avvocato (più di 9.000 euro in tutto); fino ad arrivare al giorno dell'udienza preliminare.

Giorno indimenticabile, perché il p.m. - che fino ad allora non aveva mai preso in considerazione il macroscopico errore in cui era incorso (segnalatogli fino all'ultimo, anche nella memoria a seguito dell'avviso di chiusura delle indagini) - si avvicinò al banco dove era seduto il nostro avvocato e, rivolgendosi a lui con sorprendente tono calmo e quieto, disse: "ma in effetti non c'é nulla contro il suo assistito. Temo ci sia stato un errore".

Concluse anche lui chiedendo il proscioglimento, ovviamente deliberato dal g.u.p.

11 mesi d'inferno.

E nemmeno un cenno di scuse da parte di questa persona.

Chiusa la vicenda personale, giungo finalmente al punto.
Le SS.UU., le teorie, i ragionamenti, gli istituti: tutto molto importante, certo, per chi deve sostenere il concorso.

Ma dietro tutto questo - ed ecco il mio accorato appello ai futuri magistrati - ci sono persone in carne ed ossa.

Un vostro errore, una vostra svista - per voi magari insignificante - può produrre effetti devastanti sulla vita di chi si "imbatte" in voi.

A riconcorrere gli elaborati, i temi, le teorie, i candidati di questo concorso ignorano il "peso" e l""impatto" che il loro operato può produrre sul prossimo, qualora uscissero vincitori da questo concorso.

Io non auguro a nessuno di passare quello che ho passato io nell'imbattermi nella giustizia italiana.

Prego soltanto chi un domani dovesse ricoprire questo ruolo di tenere sempre a mente l'immensa responsabilità "morale" e "sociale" - prima ancora che giuridica -che gli deriva dal proprio ruolo.

Si tratta di un peso, di cui dovete essere coscienti già dal momento in cui intendete affrontare il percorso concorsuale.

Agli idonei auguro che questa coscienza evolva presto in matura convinzione, accompagnandoli sempre nel loro futuro professionale.

Anonimo salernitano
Rispondi

Da: Penalista 25/02/2017 14:16:55
@vociufficiose

Mi chiedo sinceramente se tu rifletta prima di scrivere.
I contenuti contano e fanno la differenza nella misura in cui siano privi di errori, aderenti alla traccia e rispondano al quesito ad essa sotteso.
Non esiste un modo univoco e universale di svolgere un tema; una sorta di formula magica tipo abracadabra che garantisce l'idoneità.
Soprattutto se il tema in questione verte sul diritto, e quindi su istituti e norme,"malleabili" perché  diversamente interpretabili.
Non siamo stati chiamati a risolvere un'equazione matematica, ma un problema giuridico.
Quello che conta, oltre ai contenuti che devono essere sufficienti ed esaustivi e, se possibile, denotare una buona cultura giuridica generale, sono la capacità di scrittura, la logicità e la chiarezza.
Rispondi

Da: La vita  una giungla 25/02/2017 14:21:33
E chi l'ha detto che passano compiti con lo stesso contenuto? È proprio il contrario guarda.
Proprio il contrario.
Rispondi

Da: Devo dire25/02/2017 14:25:19
Caro voci ufficiose, mi fa piacere che tu abbia la verità in tasca.
Detto questo, confermo quanto detto da me prima. Chi ti dice che chi abbia parlato di Cedu non abbia, poi, parlato di discrezionalità tecnica o che chi conoscesse le SU sul leasing non sia partito proprio dall'autonomia negoziale o se chi in penale abbia concluso per 110, 575 e 82 non abbia bene argomentato.
Ripeto, dipende da come scrivi, dal filo logico e dalla corrispondenza del tema alla traccia.
Infine, il tema di amministrativo non era esclusivamente sulla discrezionalità tecnica che rientrava nella parte finale della traccia ovvero quella relativa alla tutela processuale. L'altra metà del tema richiedeva anche altro, con o senza questa benedetta Cedu. 
Cedu, Sezioni Unite e altre supercazzole varie non equivalgono a mancanza di semplicità.
L'accesso l'ho fatto anch'io l'anno scorso e ne ho letti parecchi di compiti e posso confermati che, soprattutto in civile, le scalette, l'impostazione e le conclusioni di ciascun tema differivano spesso tra loro.
Rispondi

Da: A proposito di geni25/02/2017 14:35:50
Sarà una lotteria, ma sempre meglio noi che gli assistenti giudiziari (0,27% di chances).
Andate a guardarvi la giurisprudenza sul danno da perdita di chances, e provate a calcolare quanto verrebbe valutato in euro  il danno da perdita di chances di partecipare al predetto concorso. (0,27%).
Rispondi

Da: Penalista 25/02/2017 14:38:41
@anonimo

L'esperienza che hai raccontato rispecchia un'amara realtà che conosco molto bene anche io.
Mi dispiace e sono contenta che sia finita.
Hai detto una grande verità.
Tra le diverse qualità che un giudice deve possedere tre sono proprio imprescindibili e mi riferisco all'umanita, all'equilibrio e all'umiltà.
Il magistrato, al pari del medico, ha in mano la vita delle persone.
Gli effetti di una decisione sbagliata possono essere devastanti e disintegrare, letteralmente, l'esistenza di chi le subisce.
Il giudice è custode di una funzione di enorme responsabilità che va gestita con grande cautela e, appunto, con un profondo senso di umanità, equilibrio e umiltà.
Rispondi

Da: Mah 25/02/2017 14:58:44
Qui ognuno dice la sua.... come si suol dire "ogni testa un tribunale".... in tutti i sensi!!!!!
Rispondi

Da: La vita  una giungla 25/02/2017 15:06:29
Penalista mi ha preceduto, condivido pienamente.

È bene soffermarci su ciò che ha scritto @anonimo salernitano. Occorre che quanto detto non passi inosservato e che inviti tutti alla riflessione.
Purtroppo le logiche concorsuali e la vita alienata che conduciamo noi concorsisti spesso incide su capacità di ragionamento e coscienza morale. Ed era proprio ciò di cui parlavo qualche giorno fa, citando la cassazione sul caso eternit.
Il magistrato ha più di una responsabilità, verso la società e verso il singolo, in ambito penale, come in ambito civile.
Purtroppo ciò che sfugge ai più (e tentavo di spiegarlo giorni addietro) è che tra la scrivania dello studente e lo scranno del giudice c'è più di qualche metro.
Di frequente ciò che manca è l'empatia, verso il singolo, e la lungimiranza verso i più.
Ed ecco a cosa porta la sterile applicazione del diritto: innocenti in catene per disguidi procedurali e rei accertati liberi per cavilli giuridici ideati da bravi avvocati pagati profumatamente.
Io sostengo da sempre che questo concorso è impostato malissimo, perché
1) ci dovrebbero sottoporre casi pratici. Ciò permetterebbe di apprezzare non solo la preparazione teorica, ma anche l'abilità pratica di risolvere una lite nel modo più corretto e "giusto" (e non si tratta di endiadi, ma di due concetti ben distinti)
2) un preliminare colloquio con lo psicologo sarebbe doveroso prima di procedere alla nomina.
Le disfunzioni del concorso portano poi ad episodi simili a quello citato dal collega.
Quello che manca alla maggior parte dei giudici è la capacità di mettersi nei panni degli altri, finanche quando si tratta di mettere una firma per liquidare un compenso ad un professionista per il lavoro svolto: fanno passare MESI. Vergogna!
E colgo l'occasione per rispondere a chi mi correggeva un paio di post addietro: se io, commissario di esame di stato, chiedo il rango della Cedu e mi si risponde "norma interposta", come posso dire che la risposta è sbagliata, perché il valore è costituzionale... dimostro io in primis di essere ignorante, parlandone come se fossero concetti diversi.
Chi applica il diritto in modo sterile o senza i dovuti accorgimenti dimostra non solo di essere poco coscienzioso, ma anche poco preparato e poco intelligente.

Rispondi

Da: Mah 25/02/2017 15:11:15
Purtroppo pochi sono i magistrati equilibrati, cauti ed umili.
Per la gran parte il superamento del concorso equivale all'attribuzione di "poteri" quasi divini.
È anche vero che è difficile non farsi "ubriacare" da questo tipo successo, soprattutto per il prestigio della professione. Ci vuole molta molta umiltà per rimanere con i piedi per terra, perché è facile assumere atteggiamenti presuntuosi e vanagloriosi. Bisogna essere molto vigili con se stessi.
Rispondi

Da: Mah 25/02/2017 15:25:00
E qualche giorno fa, qualcuno scrisse che anche le bocciature servono...servono a "non montarsi la testa". Adesso non ricordo esattamente le parole, ma il concetto era più o meno lo stesso e concordo.
Non vi nascondo che questo percorso di studio e formazione mi sta cambiando profondamente, nel senso che all'inizio ero molto attratta dal prestigio e dal potere/funzione giurisdizionale. Mi sono cimentata con non poca presunzione e pensavo di riuscirci al primo tentativo.
Ebbene sono arrivata al terzo (sto aspettando il responso), ma nel frattempo sono cambiata parecchio. Questo concorso e tutto ciò che ne consegue mi stanno dando tante belle lezioni di umiltà e pazienza. Hanno costituito occasione per imbattermi nei miei limiti e nelle mie capacità.
Non so se lo vincerò, ma certamente non sono la stessa persona che ha intrapreso questa strada.
Che lo si vinca o no, ci vuole umiltà.
Rispondi

Da: Xlavitaunagiungla25/02/2017 15:26:43
Io per trovare quel benedetto articolo del tuf il 187 quater credo, dove era regolata tutta la procedura sanzionatoria procedurale e processuale ci ho impiegato ore ed ore perché non L avevo studiata la giurisdizione della CONSOB sinceramente dando quasi per scontata anche per quella la competenza del GA. Questo mi ha pregiudicata perché per risolvere questa questione ho scritto velocemente tutto il resto che sapevo senza neppure avere il tempo di rileggere visto che dai microfoni incitavano a consegnare. Mi chiedo a questo punto cosa loro reputeranno più importante.Se la procedura individuata e regolata dal tuf oppure la problematica sottesa Cedu. Credo che in entrambi i casi già aver parlato o riportato senza dire castronerie l'una o L 'altra sia un risultato sufficiente almeno per un quesito del tema.Poi ce n' erano tanti altri ma esporli tutti con completezza era davvero difficile! Forse impossibile.
Rispondi

Da: La vita  una giungla 25/02/2017 15:34:09
Si era il 187-quater.
Se l hai trovato, senza conoscerlo, sei stata brava già solo per questo!
È chiaro che quando la questione si conosce e si sa dove cercare si va più veloci, curando meglio l'impostazione del tema e la sintassi.
La Cedu non era affatto fondamentale per la trattazione del tema, ricordati che la correzione è relativa e pochissimi conoscevano la giurisprudenza internazionale sul punto.
Magari prenderai l'idoneità tu e non io. Come ho già detto contano altre dinamiche, che ahimè dominiamo solo in minima parte. Tutto il resto è lasciato al caso.
Rispondi

Da: hoppa25/02/2017 15:34:12
Riprendo un post di stamattina - credo - e vi rispondo secondo la mia esperienza.
Lavoro in ambito accademico e devo riconoscere che lo studente "in gamba", secondo gli attuali parametri universitari, è quello che sciorina a memoria le pagine del manuale.
Me ne sono accorta da tempo, ormai: la nostra cattedra (sono cultrice e dottoranda di una rilevante disciplina giuridica) premia il ragionamento e l'interiorizzazione degli istituti; ciò significa che chi ripete a memoria la "pappardella", ma non ci dimostra che sa andare ben al di là della lezioncina "cotta e mangiata", be', è bocciato.
Questo ha provocato plurime rimostranze da parte degli esaminandi, i quali, con non poca supponenza, si vantano d'essere bravi (e, a guardare i loro libretti, potrebbero definirsi geni del diritto) e rimproverano noi perché "troppo esigenti e stretti di voti".

Lo studio mnemonico e nozionistico è LA MORTE della cultura giuridica, nonché la condicio sine qua non collezionare n.i. a partire dall'esame di Stato fino a giungere al concorso in magistratura.
Rispondi

Da: Devo dire25/02/2017 15:36:05
Quanto ti capisco Mah.
Mi è successa esattamente la stessa cosa e sono anche io al terzo tentativo.
I "paccheri in faccia", come li chiamo io, servono a crescere.
Tutto mi sarei aspettata tranne che arrivare al terzo tentativo. Eppure, oggi, non sono più quella che ero qualche anno fa. E, forse, questi "paccheri in faccia" mi hanno fatto bene e un po' me li tengo stretti.
Ho trovato la forza, la pazienza e l'umiltà di andare avanti e capire che cosa avessi sbagliato.
Ci ho creduto e ci credo ancora.
E' stato un bel viaggio.
Un abbraccio virtuale e davvero un grande in bocca al lupo.
Rispondi

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