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Dirigenti scolastici - Discussione generale fino al 2012
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Da: roselot27/05/2012 17:04:57
sapete qualcosa in merito all'annullamento del concorso in Puglia? La notizia è stata pubblicata su internet ma non riesco a trovarla. L'USR non ne fa parola. Intanto i commissari continuano ad essere sostituiti. Che sta succedendo?

Da: @ chuck27/05/2012 17:05:45
Ho pensato la stessa cosa... Altro che lauree scientifiche, solo la giurisprudenza ci potrebbe salvare.

Da: lombardadoc 27/05/2012 17:08:13
fisico passato agli orali

Da: chuck_norris 27/05/2012 17:12:56
Ray, non dire così, anzi mi sembra che il gruppo dei lombardi stia resistendo bene all'attacco dei troll da forum.
Grazie a chi ha postato le domande, e tutta la mia solidarietà a chi è stato bocciato su certe domande assurde...

Da: diciamo che...27/05/2012 17:15:39
questo tal Ray dice sempre le stesse cose

Da: sicuro,27/05/2012 17:20:10
che non sono tutte maestre, ma sono tutte/tutti nel sindacato!

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: doMANDA27/05/2012 17:22:28
1)CGIL
2)CISL
3)UIL

Da: sicuro,27/05/2012 17:23:56
la seconda che hai detto

Da: Ma ti faccio una domanda27/05/2012 17:25:05
pensi davvero che conti in cosa bip ti sei laureato???
Magari fosse vero che basti la consecutio temporum e Lucio Anneo Seneca.
Altrove hanno contato di più le lauree scientifiche, altro che passeri solitari? Hanno contato di più Hertz e ampere e watt. Più ancora dele partite doppie. Ma dai che questo concorso non giudica "IL DS" ma il DS secondo alcune teste.
Prossimo concorso NAZIONALI ANCHE LE TRACCE E I CRITERI DI CORREZIONE

Da: sindacati27/05/2012 17:26:21
Ne sono caduti di pezzi grossi! Sia alla preselettiva che agli scritti!

Da: sicuro,27/05/2012 17:34:00
alla preselettiva di sicuro, agli scritti non lo so!

Da: Dubbio cartesiano27/05/2012 17:35:30
bella questa sul millantato credito. E cosa mai si potrebbe fare per difendere l'ist. scolastica? Tipica domanda da arrampicarsi sugli specchi...

Da: sicuro,27/05/2012 17:35:55
la riprova è che alla preselettiva hanno mobilitato mezzo mondo ed ora tacciono!

Da: Lega Ladrona27/05/2012 17:41:44
Puntata 1
art. 603 del T.U. n. 297/1994. abrogato dal DPR 275/1999
il Ministro della pubblica istruzione provvede alla determinazione di parametri di valutazione dell'efficacia della spesa che tengano conto dei vari fenomeni che, condizionando l'attuazione del diritto allo studio, si riflettono sui livelli qualitativi dell'istruzione. A tal fine provvede altresì all'individuazione di adeguati metodi di rilevamento dei processi e dei risultati del servizio scolastico, in termini di preparazione generale e di preparazione specifica.
2. Definiti metodi e strumenti di cui al comma 1, il Ministro della pubblica istruzione, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale, stabilisce un programma triennale di interventi articolati nel territorio, da realizzare in ciascun anno, al fine di conseguire una migliore qualità dell'offerta educativa ed, in particolare, il graduale superamento dei fenomeni di evasione dall'obbligo scolastico, di ripetenza e di interruzione della frequenza scolastica, di ritardo nel corso degli studi e di abbandono della scuola, soprattutto nelle aree di maggior disagio scolastico.
3. Per l'acquisizione delle competenze scientifiche e tecnologiche necessarie, per la realizzazione del programma, per l'analisi sistematica dei risultati rilevati e per la verifica dell'idoneità degli interventi disposti, il Ministro della pubblica istruzione si avvale della collaborazione del Centro europeo dell'educazione, della Biblioteca di documentazione pedagogica, degli istituti regionali di ricerca, sperimentazione e aggiornamento educativi, nonché di enti specializzati, universitari e non universitari, pubblici e privati, e di associazioni di tutela dei diritti dei cittadini e della qualità di servizi.
4. Ai fini della verifica degli obiettivi conseguiti il Ministero provvede a presentare una relazione annuale concernente gli interventi effettuati, compresi quelli volti all'ottimizzazione dei flussi di spesa, i cui dati sono valutati in sede di determinazione degli stanziamenti di bilancio.

Da: non ci credevo ma mi sto27/05/2012 17:45:45
quasi convincendo che la tesi dell'appartenza a sindacati sia la chiave per il superamento degli scritti nel lazio, ecco il famoso criterio

Da: nunzia73 27/05/2012 17:54:26
potrei gentilmente sapere se in lazio è stato sospeso il concorso......non ho avuto tempo di leggere bene le pagine precedenti,,,,,,,,chiedo notizie a qualche laziale.......grazie.......

Da: x nunzia27/05/2012 18:00:58
Stai tranquilla, il concorso non potrà MAI essere nè sospeso nè annullato. Questa ipotesi esiste solo nella testa di qualche buontempone e/o credulone.

Buona domenica.

Da: Docente_ricorrente27/05/2012 18:03:09
Alcuni Sindacati hanno quote più cospicue di protetti in questo concorso,  altri meno (perchè hanno preso al precedente)...:-)....e c'è un numero prestabilito per sigla....Poi ci sono i veri bravi che sono riusciti comunque....ma l'esiguo numero degli idonei prestabilito ha costretto le commissioni a falcidiare soprattutto il numero dei bravi visto che gli altri erano protetti.....o no?..:-)

Da: pescatorcortese 27/05/2012 18:05:57
PUGLIA

Ho appena letto l'articolo pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno in merito alla questione del concorrente espulso alla prima prova scritta e riammesso agli orali. Pur concordando sulla richiesta di trasparenza di tanti colleghi non ammessi agli orali, non mi sembra una bella idea quella di presenziare la sede d'esame per consegnare una lettera ai commissari, che evidentemente saranno più che informati di tutta questa storia. Questa mi sembra una forma di pressione indebita nei confronti della commissione, perché toglierebbe solo tranquillità ai commissari e a chi in questa storia non centra assolutamente nulla! Non vorrei che in questa storia ci finisse chi non ha nessuna colpa.

Da: lombardia....27/05/2012 18:06:04
è possibile registrare il colloquio di un proprio familiare quando si svolgerà (lombardia) ?

Da: maestraAnna27/05/2012 18:08:10
@sicuro @doMANDA
io sono una maestra, concorro nel Lazio, ho superato gli scritti (anche se solo con 21 e 21), e NON SONO MAI STATA ISCRITTA A NESSUN SINDACATO, non ho mai chiesto nè avuto raccomandazioni per nessun concorso (sono entrata in ruolo 28 anni fa superando un normalissimo concorso). Attenzione a quello che si dice......

Da: 21/21, ari eccome27/05/2012 18:10:04
Superato orale, ora aspetto la fine del concorso e poi chiedo tutti gli elaborati di chi si trova in graduatoria sopra di me, sono certo che ne vedremo delle belle.

Da: 21/21, ari eccome27/05/2012 18:11:59
,,,........dimenticavo....superato orale con 21 nonostante un orale eccellente.

Da: opusdeiburn27/05/2012 18:22:48
Un orale eccellente... Che spocchia!

Da: nonsenepuopiu 27/05/2012 18:23:44
C'é qualcuno che domani va a Pisa al corso ANP "con voi agli orali" o qualcuno che c'è stato in altre regioni può dire se vale la pena o se si perde tempo?  Grazie e buono studio a tutti

Da: ..........27/05/2012 18:25:03
@nonsenepuopiu
vale la pena andare al corso ANP!!!

Da: nonsenepuopiu 27/05/2012 18:27:34
@.......
Ok, grazie  ci andrò

Da: Lega Ladrona27/05/2012 18:30:54
Per una pubblica amministrazione di qualità
Dipartimento della funzione pubblica - Direttiva del 19 dicembre 2006
Il 19 dicembre u.s. è stata firmata, dal Ministro Nicolais, una direttiva che promuove il miglioramento
continuo nelle amministrazione pubbliche.
La direttiva statuisce un obbligo per le amministrazioni di prevedere specifici obiettivi di
miglioramento delle prestazioni in sede di pianificazione strategica, promuovendo anche la
partecipazione attiva delle associazioni dei rappresentanti dei destinatari dei servizi.
Le amministrazioni vengono sollecitate, inoltre, ad adottare strumenti di autovalutazione della loro
performance organizzativa per assicurarsi che l'intera organizzazione sia orientata a erogare servizi e
ad attuare politiche di qualità.
Testo della direttiva
DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA
Direttiva del ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione
Per una pubblica amministrazione di qualità
IL MINISTRO PER LE RIFORME E LE INNOVAZIONI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
- VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante "Disciplina dell'attività di governo e
ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri";
- VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante "Norme generali sull'ordinamento
del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche";
- VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, recante "Riordino e potenziamento dei
meccanismi e strumenti di monitoraggio e di valutazione dei costi, ei rendimenti e dei risultati
delle attività svolte dalle amministrazioni pubbliche a norma dell'articolo 11 della L. 15 marzo
1997, n.59";
- VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2006, recante Delega
di funzioni in materia di riforme e innovazioni nella pubblica amministrazione al Ministro
senza portafoglio prof.Luigi Nicolais";
EMANA LA PRESENTE DIRETTIVA
1. PREMESSA
La competitività del Paese è fortemente condizionata dalla qualità della amministrazione
pubblica, da cui dipende la qualità delle politiche pubbliche e la qualità dei servizi resi ai cittadini ed
alle imprese. Nel contesto degli obiettivi di riduzione della spesa pubblica, è importante che il recupero
di efficienza sia accompagnato da un'equivalente spinta al miglioramento della qualità.
Gli strumenti di gestione della qualità nei servizi pubblici hanno incominciato a diffondersi,
anche nel nostro paese fin dall'inizio degli anni '90. Con il crescere delle aspettative dei cittadini si è
assistito al penetrare progressivo della cultura dell'orientamento al cittadino ed all'evolvere degli
approcci alla qualità nelle amministrazioni pubbliche. Il campo di applicazione degli strumenti
utilizzati per migliorare la qualità si è esteso dal prodotto o servizio, al processo sino all'intera
organizzazione. Inoltre, esso ha coinvolto oltre ai destinatari tutti i portatori di interesse quali attori
chiave.
Attualmente sono molteplici gli strumenti a disposizione delle amministrazioni pubbliche:
gli standard ISO 9000, il modello EFQM, i diversi sistemi di accreditamento - particolarmente diffusi
nel settore sanitario - , la Carta dei Servizi, la Balance Scorecard, il benchmarking. Inoltre, nelle azioni
volte a migliorare la qualità dei servizi le amministrazioni oggi possono sfruttare anche il potenziale
insito nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT), il cui utilizzo progressivo
consente il miglioramento e la semplificazione dei processi di servizio, l'interconnessione tra diversi
uffici e l'interattività con i destinatari dei servizi e i portatori di interesse.
Nonostante l'evoluzione degli strumenti disponibili e il ricorso sempre più ampio alle nuove
tecnologie, nelle pubbliche amministrazioni l'attenzione alla qualità non è però sufficientemente
diffusa e tende ad essere presente in modo ancora parziale e discontinuo.
2. GLI OBIETTIVI DELLA DIRETTIVA
Gli obiettivi della direttiva sono di tre ordini. Innanzitutto, essa intende richiamare l'attenzione
delle amministrazioni sulla qualità e il miglioramento continuo.
In secondo luogo, la direttiva indica il ricorso all'autovalutazione della prestazione
organizzativa, quale punto di partenza obbligato dei percorsi di miglioramento continuo.
In terzo luogo, essa delinea una prospettiva chiara di sviluppo della politica per la qualità nelle
pubbliche amministrazioni da parte del Dipartimento della Funzione pubblica che, valorizzando le
esperienze esistenti e gli sforzi già effettuati, indichi percorsi puntuali e traguardi di sistema condivisi.
3. IL MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLE PRESTAZIONI PUBBLICHE
Il miglioramento delle prestazioni delle amministrazioni pubbliche è al centro dell'azione di
modernizzazione. La qualità delle prestazioni rese agli utenti dipende dalla capacità delle
amministrazioni pubbliche di perseguire il miglioramento continuo. Da un lato, ciò richiede
l'ottimizzazione costante dell'utilizzo delle risorse disponibili e dei processi di produzione ed
erogazione dei servizi. Dall'altro lato, le amministrazioni devono innovare sia i processi che i servizi
finali e le politiche in coerenza con il modificarsi dei bisogni da soddisfare interpretando in modo
strategico e anticipatorio la propria missione istituzionale. A questo scopo ciascuna amministrazione
deve saper valutare la propria prestazione organizzativa, individuare le priorità rispetto alle quali
intervenire, pianificare i necessari cambiamenti in modo integrato e funzionale alle proprie esigenze,
anche avvalendosi delle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie.
Nell'intraprendere tale percorso va tenuto presente il ruolo essenziale che può essere svolto
dai destinatari dei servizi e dai portatori di interesse e l'importanza di rendere conto dei risultati e
quindi anche dei miglioramenti ottenuti e dei successivi obiettivi di miglioramento perseguiti. Le varie
forme di comunicazione con i portatori di interesse (bilancio sociale, processi decisionali inclusivi,
autovalutazione partecipata, indagini di customer, gestione dei reclami) sono tutti strumenti utili a
orientare i percorsi di miglioramento continuo nella giusta direzione ovvero a soddisfare in modo
completo i bisogni dei destinatari delle politiche pubbliche.
Le amministrazioni devono impegnarsi a:
§  prevedere specifici obiettivi di miglioramento delle prestazioni e della qualità in sede di
pianificazione strategica e programmazione operativa;
§  sfruttare in tale direzione le potenzialità offerte dalle tecnologie, anche attraverso
l'interconnessione dei sistemi informativi dei diversi attori coinvolti nelle politiche pubbliche,
rendendo inoltre evidente, in sede di valutazione di efficacia, il contributo effettivamente
fornito dagli investimenti tecnologici;
§  sviluppare un proficuo collegamento tra i sistemi di controllo interno e le azioni di
miglioramento della qualità e delle prestazioni attraverso il monitoraggio, la valutazione e la
rendicontazione strutturata del miglioramento continuo;
§  ancorare la retribuzione di risultato dei dirigenti al conseguimento di obiettivi di
miglioramenti della qualità;
§  inserire nei propri piani annuali di formazione interventi volti al rafforzamento delle
competenze di dirigenti e funzionari su approcci, strumenti e tecniche di gestione della qualità;
§  coinvolgere nelle azioni di miglioramento continuo i destinatari delle politiche e, più in
generale, i portatori di interesse assicurando, in ogni caso, informazione adeguata sugli
obiettivi di miglioramento e i risultati raggiunti.
4. L'AUTOVALUTAZIONE
Il ricorso all'autovalutazione delle proprie prestazioni da parte delle amministrazioni
pubbliche è il punto di partenza obbligato dei percorsi di miglioramento continuo.
Secondo una definizione ormai consolidata a livello internazionale, "L'auto-valutazione è
un'analisi esauriente, sistematica e periodica delle attività e dei risultati di un'organizzazione. Il
processo di valutazione che consente ad un'amministrazione di individuare chiaramente punti di forza
e aree di miglioramento, deve tradursi in azioni di miglioramento pianificate e monitorate nel tempo
per verificarne l'andamento"1. L'autovalutazione di un'organizzazione si attua attraverso un processo
condiviso, il più possibile partecipato e diffuso a tutta la struttura, i cui elementi caratterizzanti sono
dunque: sistematicità, periodicità, condivisione e miglioramento finalizzato all'eccellenza dei risultati.
L'autovalutazione è anche un presupposto necessario a qualsiasi azione di comparazione, sia
interna che esterna all'organizzazione. In tale prospettiva, i risultati dell'autovalutazione devono
essere sottoposti a validazione esterna attraverso percorsi di valutazione fra pari - peer evaluation- , di
certificazione o la partecipazione a premi.
Per effettuare l'autovalutazione sono disponibili diversi strumenti di autodiagnosi definiti in
ambito internazionale e ampiamente sperimentati sia nel settore privato che in quello pubblico. Fra
questi il Common Assessment Framework (CAF), frutto della cooperazione informale dei Ministri e
Direttori Generali delle funzioni pubbliche, è uno strumento per la gestione della qualità
specificamente realizzato per favorire l'introduzione dell'autovalutazione e della cultura della qualità
nelle amministrazione pubbliche dell'Unione Europea.2
1 Definizione dell'European Foundation for Quality Management (EFQM).
2 Il CAF utilizza un set di 9 criteri, suddivisi in sotto-criteri, che sono le dimensioni di analisi suggerite dal modello per
analizzare e valutare tutte le attività e i risultati di ciascuna orga nizzazione. I primi 5 criteri rappresentano i fattori abilitanti,
ovvero che cosa un'organizzazione fa per raggiungere buoni risultati: come utilizza le risorse a sua disposizione e attraverso
quali processi trasforma le risorse in servizi/risultati. I fattori abilitanti considerati sono: la leadership, le strategie e le politiche,
la gestione del personale, la gestione delle risorse e delle partnership e i processi..
Gli altri 4 criteri sono relativi ai risultati che l'organizzazione raggiunge relativamente ai cittadini/clienti, al personale, al suo
impatto sulla società e ai risultati relativi alle prestazioni chiave. La griglia di autovalutazione è completata da una serie di
esempi, forniti per ciascun sotto-criterio, che le amministrazioni sono libere di usare al fine di individuare elementi oggettivi che
consentano di posizionare la prestazione complessiva dell'organizzazione in termini di punteggio. Il CAF è accompagnato da
linee guida per l'applicazione della griglia e per l'assegnazione dei punteggi di autovalutazione. L'applicazione può essere
effettuata anche avvalendosi di un percorso guidato on line, reso disponibile dal Centro Risorse CAF europeo ({ HYPERLINK
"http://www.eipa.org" }) che, per conto degli Stati Membri, assicura servizi informativi e di assistenza alle amministrazioni
pubbliche che intendono utilizzare il CAF. Tutti i servizi sono gratuiti.
Inoltre l'uso del CAF serve a promuovere un linguaggio e una comprensione comuni della
cultura della qualità nei sistemi amministrativi dell'UE, favorendo così anche lo scambio di esperienze
e di buone pratiche (benchlearning) e la comparazione sistematica delle performance (benchmarking)
delle amministrazioni pubbliche a livello europeo.
Per le sue caratteristiche di strumento pensato appositamente per il settore pubblico, e per la sua
limitata onerosità in termini di costi e di tempi di applicazione, il CAF è particolarmente utile e adatto
ad amministrazioni che hanno ancora scarsa familiarità con le logiche del miglioramento continuo.
Le amministrazioni devono impegnarsi a:
§  inserire stabilmente, applicandole in maniera periodica, pratiche di autovalutazione della
prestazione dell'intera organizzazione, in connessione con i propri cicli di programmazione
delle attività.
§  nell'introdurre gradualmente ma in modo sistematico tali pratiche, far partecipare e motivare
adeguatamente il personale e i portatori di interesse, al fine di agire in modo appropriato sulla
volontà di partecipazione di tutti gli attori che è necessario coinvolgere per promuovere un
effettivo miglioramento continuo della prestazione dell'amministrazione e parallelamente
elevare la qualità dei servizi erogati.
§  tradurre i risultati dell'attività di autovalutazione in concreti piani di miglioramento e
conseguenti attività - da ciò l'importanza della connessione con i cicli di programmazione -,
tenendo conto che la comparazione esterna delle prestazioni può fornire un utile contributo
all'individuazione di buone pratiche che servano a supportare la definizione e l'introduzione
di innovazioni nel modo di operare delle amministrazioni.
§  sottoporre i risultati delle attività di autovalutazione a validazione esterna, adottando fra le
diverse opzioni possibili (dai percorsi di certificazione alla partecipazione a premi nazionali e
internazionali, alle pratiche di valutazione fra pari) quelle più adatte alle proprie esigenze e al
proprio livello di maturità organizzativa.
6. IL RUOLO DEL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA - IL PIANO D'AZIONE
NAZIONALE
Il Dipartimento della funzione pubblica intende svolgere un forte ruolo di impulso e sostegno
nei confronti delle amministrazioni pubbliche e di monitoraggio della qualità. A questo scopo il
Dipartimento si impegna a definire un Piano d'Azione Nazionale triennale , che sarà messo a punto
con un ampio coinvolgimento dei principali attori istituzionali e portatori di interesse, i cui obiettivi e
linee generali d'azione sono di seguito indicati.
Obiettivi generali
A. Produrre un consistente aumento nel numero delle amministrazioni impegnate in azioni di
miglioramento della qualità, a livello sia centrale che locale, con particolare riguardo alle aree
geografiche dov'è maggiormente presente il problema di uno scarso grado di soddisfazione e
fiducia dei cittadini verso le amministrazioni pubbliche.
B. Produrre un forte aumento della visibilità da parte dell'opinione pubblica delle iniziative previste
e dei risultati raggiunti dal Piano e dalle amministrazioni.
C. Promuovere la partecipazione attiva delle associazioni dei rappresentanti degli interessi dei
destinatari dei servizi e, più in generale, delle organizzazioni della società civile, in un'ottica di
sussidiarietà orizzontale, alla definizione e attuazione della politica della qualità dei servizi.
Linee d'azione
§  Promuovere la diffusione e sostenere l'utilizzo degli strumenti di autovalutazione, e del CAF
in particolare, e la definizione e attuazione di piani di miglioramento da parte delle
amministrazioni pubbliche, individuando un target di nuove amministrazioni da coinvolgere.
Parallelamente sostenere e diffondere il ricorso alla validazione esterna dei risultati delle
attività di autovalutazione promuovendo il diffondersi di prassi di valutazione fra pari (peer
evaluation).
§  Promuovere la realizzazione di attività di benchmarking della qualità dei servizi resi a
cittadini e imprese tra amministrazioni pubbliche, in ambiti di particolare impatto, in
collaborazione con associazioni esperte nel settore.
§  Monitorare e migliorare le pratiche di misurazione e analisi della soddisfazione dei destinatari
dei servizi in presenza e on line, anche con la collaborazione attiva delle organizzazioni della
società civile in applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale (Cost. art.118 u.c.).
§  Rendere evidente il contributo al miglioramento della qualità dei servizi di alcune politiche
settoriali a forte impatto sui destinatari dei servizi e sull'opinione pubblica.
§  Introdurre nuovi meccanismi di riconoscimento esterno dei traguardi di eccellenza raggiunti
dalle amministrazioni attraverso l'attuazione di piani di miglioramento continuo e rafforzare
quelli esistenti (premi alla qualità e all'innovazione), con il coinvolgimento attivo dei portatori
di interessi. Accompagnare il Piano con idonee iniziative di comunicazione.
IL MINISTRO

Da: bonjour finesse...27/05/2012 18:34:12
Da: evakant...    27/05/2012 16.48.56
Hai ragione, caro domanda. Io che sono cresciuta con Pirandello, Saffo e Seneca e me ne sono innamorata....ancora mi sto chiedendo che minchia ci faccio in mezzo a carte che parlano di contabilità gestionale!
Ma ancora pochi giorni e la commissione mi riporterà alla mia realtà popolata dai vari don Abbondio...

Da: fiesta27/05/2012 18:47:53
@ maestrAnna

Brava, cantagliele un po' anche tu. Sembra quasi che noi ci si debba sentire in colpa per aver superato le prove del concorso. Ora ci attribuiscono anche un'appartenenza sindacale!!!

Cosa non si fa per nascondere a se stessi un'amara sconfitta, magari anche non meritata perchè l'impegno c'era stato.

Cmq ho la sensazione che siano pochi a non accettare l'esito.

Dei molti colleghi che hanno cominciato a prepararsi - insieme a me - per quest'avventura già molto prima che fosse pubblicato il bando di concorso del luglio scorso, frequentando Master e corsi vari e che non ce l'hanno fatto alla preselezione e poi agli scritti, nessuno ha deciso di fare ricorso nè polemiche varie.

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