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CROLLO ISCRIZIONI UNIVERSITA' IN ITALIA
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Da: 09/01/2022 01:06:52
Concorsi pubblici senza candidati in Italia?
Un miracolo che può anche ripetersi.

https://www.primonumero.it/2021/12/mancano-pediatri-e-neonatologi-asrem-e-unemergenza-e-ritenta-col-concorso-reclutati-anche-medici-da-avellino/1530701746/
Rispondi

Da: coronavirus19/01/2022 19:25:45
Mancano medici.
Via il numero chiuso all'università
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Da: pappalolardo03/02/2022 19:39:00
https://quifinanza.it/economia/video/crisi-demografica-quali-universita-rischiano-chiusura-in-italia/601742/
LE UNIVERSITA ' rischiano di chiudere (alcune)
Rispondi

Da: DIRITTO ALLO STUDIO  NEGATO IN MEDICINA06/02/2022 15:06:49
Carenza di medici e corsi a numero chiuso, la proposta di Biancani: «Cambiare subito la legge per l'accesso»
Il consigliere chiede alla Regione di farsi carico di promuovere l'iniziativa. «Il numero chiuso deve basarsi sul fabbisogno reale» Fabbisogno di medici, occorre allargare il numero di accessi all'università e corsi. È il principio sul quale è stata costruita la proposta di legge alle Camere presentata dal Vicepresidente del Consiglio regionale, Andrea Biancani (Pd), sottoscritta dalla consigliera Micaela Vitri e dal gruppo Pd, per superare una delle cause che contribuiscono a generare la carenza di medici e di professionisti sanitari.

«Il numero di accessi alle facoltà di medicina, alle scuole di specializzazione e ai corsi di medicina generale venga calcolato sul fabbisogno reale del sistema sanitario nazionale. Mai come negli ultimi due anni - sostiene Biancani - è risultato evidente lo scollamento tra il numero di medici e infermieri necessario dentro gli ospedali e nella sanità territoriale, rispetto alla disponibilità effettiva di personale. Durante la pandemia abbiamo assistito per la carenza di queste figure professionali alla chiusura di reparti, alla sospensione di servizi e prestazioni, aggiungendo disagi ai disagi già enormi provocati dalla diffusione del Covid. Si sono moltiplicati gli appelli dei sindaci per i Comuni rimasti senza medici di base e anche l'attività ordinaria negli ambulatori sul territorio è stata rallentata, se non interrotta, per la mancanza di organico.

Sebbene siano tanti i fattori che condizionano questa carenza, dal blocco del turn over, ai pensionamenti, alle retribuzioni spesso inadeguate, il punto di partenza potrebbe essere l'ampliamento progressivo degli ingressi ai corsi di laurea, unito ad un aumento delle borse di studio per le specializzazioni. È inutile infatti aumentare il numero di giovani medici laureati, se poi sono costretti ad interrompere il percorso di formazione perché mancano le borse di studio».

La proposta, qualora venisse approvata dall'Assemblea legislativa e successivamente accolta, esaminata e votata dal Parlamento, andrebbe a modificare la legge nazionale del 1999 sugli accessi ai corsi universitari e il decreto legislativo dello stesso anno sulla quantificazione delle specializzazioni e dei corsi per i medici di famiglia.

Attualmente il dato che incide maggiormente è l'offerta potenziale delle università, in pratica quanti studenti ogni ateneo riesce ad accogliere. Con le modifiche proposte, la capacità ricettiva delle facoltà resterebbe tra i fattori, ma il primo criterio diventerebbe il fabbisogno reale, definito dalla programmazione e quantificazione fatta dal Ministero della salute, dopo aver recepito le richieste delle Regioni.

«L'anno scorso abbiamo avuto 70mila aspiranti per 14mila posti disponibili, in pratica 1 su 5 è entrato a Medicina. Qualcosa va cambiato, ma eliminare il numero chiuso incondizionatamente è sbagliato e anche chi lo sta proponendo in Consiglio regionale in realtà lo sa bene. Sarebbe troppo impattante sulle Università che non riuscirebbero ad organizzarsi, perché un corso di laurea in medicina è complesso, non ci sono solo lezioni teoriche, servono laboratori, tirocini, percorsi di affiancamento. Il sistema non reggerebbe tanti ingressi e si metterebbe a rischio la qualità formativa indispensabile per questa professione. Ma se vogliamo dei risultati - conclude Biancani - Il Parlamento e il Governo devono intervenire adesso, non possiamo continuare con provvedimenti tampone, curando i sintomi e non le cause».
Rispondi

Da: I PECCATI POSSONO CAUSARE SOFFERENZE !06/02/2022 15:51:05
GESU' TORNERA' SUL PIANETA TERRA !
ECCO I DIECI COMANDAMENTI:
1Non avrai altro Dio all'infuori di me.
(Quanti idolatri e atei ci sono in Italia ?)
2Non nominare il nome di Dio invano.
(Quante bestemmie si sentono ogni giorno in Italia?)
3Ricordati di samtificare le feste.
(Quante persone non vanno a Messa la domenica in Italia?)
4Onora il padre e la madre.
(Quanti giovani disobbediscono ai propri genitori in Italia?)
5Non uccidere.
(Quanti omicidi si sono commessi in Italia? Quanta violenza viene diffusa attraverso i film in Italia?)
6Non commettere atti impuri.
(Quante impurità vengono compiute in Italia? Quanta pornocrafia c'è in Italia? Quanti social network hanno contribuito alla diffusione di foto piccanti in Italia?)
7Non rubare.
(Quanti furti vengono compiuti in Italia?)
8Non dire falsa testimonianza.
(Quante bugie vengono dette in Italia?)
9Non desiderare la donna d'altri.
(Quanti adulteri vengono commessi in Italia?)
10Non desiderare la roba d'altri
(Quanta invidia verso gli altri c'è in Italia?).

Se le risposte alle precedenti domande sono TANTI, TANTE, TANTA, forse è vero che il coronavirus e altre malattie sono punizioni per i peccati commessi dagli uomini. E' possibile che meno peccati si fanno, meno punizioni si hanno! Una possibile soluzione al coronavirus e a tanti problemi della società è l'eliminazione dei peccati dal mondo! DICHIARATE GUERRA AI PECCATI! RISPETTATE I 10 COMANDAMENTI! ANDATE A MESSA LA DOMENICA! SMETTETELA DI TRUCCARVI E DI USARE COSMETICI! PREGATE, PREGATE, PREGATE! DITE IL ROSARIO TUTTI I GIORNI! CONVERTITEVI E CREDETE AL VANGELO!
Rispondi

Da: Jokyu06/02/2022 16:36:58
Anche truccarsi?
Rispondi

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Da: DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO IN MEDICINA08/02/2022 15:28:14
MEDICINA SENZA TEST: L'AVV. GIACOMO ROMANO FA IMMATRICOLARE DECINE DI STUDENTI
L'avv. Giacomo Romano è di nuovo riuscito a far immatricolare definitivamente tantissimi studenti ai CdLM in Medicina ed Odontoiatria, previa convalida degli esami già sostenuti in percorsi affini o all'estero, con esonero dal sostenimento del test d'ingresso.
Nei mesi addietro l'avvocato era riuscito a far iscrivere "con riserva" tanti studenti presso l'Università degli Studi "G. d'Annunzio" di Chieti sul presupposto che: >.
Ad ottobre 2020, poi, il T.A.R. Pescara ha annullato il bando per trasferimenti adottato dall'Università ritenendo fondate le censure sollevate dall'avv. Romano circa la natura palesemente discriminatoria dell'atto in specie sul requisito del numero minimo di crediti formativi per accedere ai corsi. Nello stesso tempo i Giudici hanno ordinato all'Ateneo di adottare >.
Nelle more dei giudizi gli studenti iscritti hanno superato svariati esami del Corso di studio, così dimostrando nei fatti ed in modo ancor più specifico la propria idoneità.
D'altro canto, l'Università non ha mai adeguato la programmazione dei posti disponibili come ordinato dal T.A.R. con numerose decisioni passate in giudicato essendosi nei fatti rifiutata di effettuare una idonea e verificabile ricognizione, nonostante le analitiche indicazioni (anche procedurali) fornite dai Giudici. In altri termini l'Ateneo non ha mai esplicato in modo veritiero, chiaro ed intellegibile il parametro dell'offerta formativa, come pure giudizialmente accertato.
Il Tribunale ha, pertanto, dichiarato >.
È dunque possibile presentare istanza di immatricolazione a Medicina/Odontoiatria ad anni di corso successivi al primo anche se l'Ateneo non ha pubblicato uno specifico bando per trasferimenti.


"Esiste un forte squilibrio tra fabbisogno ed offerta formativa" - afferma l'avv. Romano - "Da anni sostengo che i metodi di selezione sono inadeguati e che i posti disponibili vengono calcolati volutamente male dagli Atenei. Questi coraggiosi provvedimenti rendono Giustizia obbligando le Università ad immatricolare studenti che hanno dimostrato "sul campo" di essere meritevoli".
Chi può richiedere l'immatricolazione?
Possono immatricolarsi a Medicina tutti gli studenti iscritti, laureandi o laureati in uno dei seguenti corsi di laurea: Odontoiatria, Veterinaria, Chimica, Farmacia, Biologia, Infermieristica, Scienze infermieristiche, Scienze biologiche, Biotecnologie della salute, Biotecnologie mediche e farmaceutiche, molecolare e industriale, Chimica e tecnologia farmaceutica e, in generale, tutti coloro che hanno sostenuto esami convalidabili nel percorso didattico di Medicina/Odontoiatria.
È, quindi, necessario poter convalidare nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia/Odontoiatria e Protesi Dentaria almeno un esame di profitto.
Rispondi

Da: DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO IN MEDICINA10/02/2022 07:33:09
ederica Ricci Garotti, 67 anni, docente di Lingua Tedesca, Università di Trento

Da professoressa universitaria prossima alla pensione, ho alle spalle molti anni di frustrazione per il futuro delle e dei giovani che ho formato e formo. Vedere laureate e laureati e spediti al massacro è un abominio, tanto che giungo a una proposta provocatoria e ultimativa: perché mandare al macello migliaia di giovani senza la prospettiva di una professione adeguata al loro percorso e non chiudere definitivamente le porte a saperi dei quali l'Italia, evidentemente, non sa che farsene?

Quanti laureati in Lettere, Beni culturali, Filosofia, Sociologia, Psicologia e anche Giurisprudenza ed Economia sono destinati a lavorare nel campo per cui hanno studiato? Quanti, per farlo, dovranno emigrare? Quanti faranno i rider, i commessi, gli assistenti senza borsa, le/i segretarie del professionista, quanti lavoreranno alle poste o occuperanno una cattedra nella scuola, senza formazione né voglia? E allora chiudiamole, queste fabbriche delle illusioni che sono le nostre facoltà, che formano sì persone competenti, ma disoccupate, sotto occupate o emigranti questuanti come furono i nostri nonni negli anni Cinquanta.

Basta con le prediche sull'importanza delle competenze trasversali che formano cittadine e cittadini civili ed educati, colti, lucidi, dotti perfino: fuori dall'università i figli dei ricchi hanno un futuro e gli altri hanno solo le competenze. Dichiariamo, una volta per tutte, la sconfitta totale dello Stato per quanto riguarda i e le giovani laureate con il loro corredo di master, tirocini, praticantati di grande prestigio (perché l'Italia solo quello può offrire, tirocini e stage, parola che i datori di lavoro nemmeno danno pronunciare).
Rispondi

Da: DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO IN MEDICINA11/02/2022 07:23:41
Università, numero chiuso a Medicina Cancellieri: «Abrogare subito la legge»

PESARO «Abrogare subito la legge che stabilisce per gli operatori sanitari il numero chiuso nelle Università. In caso contrario, molto presto, l'Italia nel servizio sanitario pubblico non avrà né medici né infermieri per curare ed assistere la popolazione. Una situazione che già è drammaticamente evidente e acutizzata dai 2e anni di pandemia. Faccio un accorato appello al Governo e al Parlamento affinché nella propria agenda politica e nell'azione amministrativa e legislativa l'adozione di questa misura diventi un'assoluta priorità.
Non è più possibile continuare a fare i conti con la scarsità di personale sanitario senza avere alcuna prospettiva di poter sostituire e alternare quello attualmente operante.
Questo è un grido di dolore che raccolgo più o meno, con pochi distinguo, in tutte le aree mediche chirurgiche e dell'emergenza; e non va meglio sul territorio, dove trovare dottori per la guardia medica e per la medicina generale è diventata un'impresa! Con Pnrr e altre misure economiche avremo qualche possibilità in più di investimento nell'edilizia sanitaria pubblica e nell'innovazione tecnologica e strumentale: a cosa serviranno se mancheranno medici ed infermieri da impiegare negli ospedali nuovi o ammodernati? Chi utilizzerà le nuove attrezzature che acquisteremo per la diagnostica se non avremo l'opportunità di assumere personale formato?
Considerate le tempistiche della formazione è già tardi, molto tardi».
Rispondi

Da: DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO IN MEDICINA12/02/2022 07:00:52
Sanità, concorsi quasi deserti.

Il tema è la ricerca - anzi: la caccia - di personale da parte delle Asl per rimpolpare gli organici, ormai all'osso.
Emblematica la situazione dell'Asl Città di Torino, che alla pari delle altre, in Piemonte e in Italia, condivide l'emergenza.
L'ultimo caso, segnalato dal sindacato Anaao Assomed Piemonte, rimanda al pronto soccorso dell'ospedale Maria Vittoria, a corto di medici.

Pochi e contesi

Per venire incontro alle carenze di organico, spiegano dall'azienda, da inizio 2020, nonostante il periodo pandemico, sono stati fatti due concorsi pubblici per medici di MeCAU (Medicina e Chirurgia di Accettazione e Urgenza): l'ultimo, nel mese di aprile 2021, ha portato all'assunzione, a tempo indeterminato, di tutti i candidati disponibili (4 dirigenti medici).
A novembre è stata richiesta la possibilità di utilizzare l'unica graduatoria al momento attiva in Regione, ma nessun medico ha aderito alla proposta.
E ancora: l'Asl, in qualità di capofila per tutte le aziende sanitarie del Piemonte, ha bandito un concorso che scadrà il 13 dicembre 2021; al momento risultano due domande presentate.


Rispondi

Da: unicron12/02/2022 10:10:09
ormai non c'è da stupirsi più di niente, alcune università sono destinate a chiudere
Rispondi

Da: DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO IN MEDICINA13/02/2022 07:51:52
Non è vero.
Alcune facoltà hanno un numero di aspiranti 7 volte superiore a quello dei fortunati  ai quali è concesso di immatricolarsi.

Test d'ingresso Medicina e Chirurgia 2021: il TAR del Lazio dichiara illegittime le modalità di svolgimento della prova.

Stando a quanto stabilito dall'Ordinanza del 28 gennaio 2022 in riferimento al caso di una ricorrente, il TAR del Lazio ha dichiarato illegittime le modalità di svolgimento della prova di accesso alla facoltà di Medicina e Chirurgia per l'anno accademico 2021-22.

Pertanto, ha ordinato all'Amministrazione di provvedere alla ripetizione del test a favore della suddetta candidata. La quale, nel corso della procedura di selezione, ha richiesto la sostituzione del proprio materiale a causa di un segno di penna apposto al di fuori del riquadro delle risposte.

La Commissione in sede di esame ha di fatto eseguito la sostituzione, ma in maniera errata. Vale a dire cambiando soltanto il modulo risposte e non l'intero plico, come previsto dalla normativa.

Dopodiché, la stessa Commissione avrebbe inoltre riconosciuto l'errore e richiesto alla candidata di compilare un nuovo plico a venti minuti dal termine della prova

Il ricorso proposto risulta prima facie assistito da sufficiente fumus boni iuris. In quanto la sostituzione effettuata, laddove in prima battuta realizzata tramite la sostituzione del solo modulo risposte, appare sotto tale profilo non conforme alla previsione contenuta nel D.M. n. 730/2021, allegato 1, paragrafo 7".

Pertanto, siccome la Commissione avrebbe dovuto procedere fin da subito alla sostituzione dell'interno plico, il Giudice amministrativo ha ordinato al Ministero dell'Università e della Ricerca e all'Università di riferimento di procedere alla ripetizione della prova a favore della ricorrente.

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Da: DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO IN MEDICINA15/02/2022 09:16:23
Tanto per cambiare.

Sanità lucana, "carenza di medici è oggi tema principale"
L'allarme di Serafino Rizzo, confermato alla guida della Cisl Medici Basilicata

Serafino Rizzo è stato confermato alla guida della Cisl Medici Basilicata. Ad affiancarlo nella segreteria regionale saranno Aldo Di Fazio e Migla Russo. Si è concluso così il quinto congresso regionale della categoria che si è tenuto nei giorni scorsi a Potenza. Migrazione sanitaria, carenza di personale medico, riorganizzazione del sistema sanitario: questi i temi principali che hanno animato il dibattito congressuale. "La carenza di medici è oggi il tema principale", ha detto nella sua relazione Rizzo sottolineando che "nei prossimi sette anni si stima che in Basilicata saranno in uscita 328 medici di medicina generale e ne entreranno solo 133 con un disavanzo in termini percentuali del 41%. Soprattutto all'indomani dell'esplosione dell'emergenza pandemica, ci saremmo aspettati una posizione netta di rivisitazione del sistema di ingresso alle facoltà di Medicina". Per il segretario della Cisl Medici "è imperativo oggi rendere l'ingresso alle facoltà di Medicina più coerente con i fabbisogni
Rispondi

Da: razzismo27/03/2022 16:01:40
, ma sono nati in Nigeria. Il colore della pelle è un ostacolo. Almeno a Palermo.
Una suora missionaria, Anna Alonzo, li ha accolti nella sua comunità a casteldaccia, "La casa della Regina di pace", in attesa che i due ragazzi trovino
un alloggio nel capoluogo. «Appena sono arrivati, si sono seduti e si sono risvegliati dopo cinque ore: erano stravolti», racconta Alonzo.
Michael e Meshack hanno vent'anni e fino a un mese fa studiavano economia e medicina all'università di Kiev. «Da grande farò il chirurgo», dice Meshack. «Voglio specializzarmi in management», lo incalza Michael.
È un fiume in piena Anna Alonzo, non riesce a trattenere la rabbia: «Era tutto
concordato. Tre giorni fa i ragazzi avrebbero dovuto fare ingresso nel loro appartamento palermitano. 
«È lo spettro del razzismo â€"dice Alonzo â€"
Che differenza c'è tra un ragazzo ucraino e un ragazzo nigeriano che vive in
Ucraina? Sono entrambi esseri umani in fuga dalla stessa guerra».
E Michael e Meshack sono in fuga dalla guerra due volte, dalla Nigeria e
dall'Ucraina. A Benin City hanno visto morire i loro genitori sotto gli spari dei terroristi di Anna Alonzo lancia l'appello
ai palermitani: «Troviamogli una casa». E non è l'unico che
fa. Questa volta si rivolge al rettore Massimo Midiri: «Consentiamo a Meshack di iscriversi a Medicina».
È al secondo anno, mostra fiero i voti degli esami sostenuti a
Kiev. Gli hanno proposto di
iscriversi a scienze infermieristiche. Lui, però, vuole fare il
chirurgo. Michael, invece, già in questi giorni formalizzerà l'iscrizione a Economia. Lì non c'è il numero chiuso.
Oggi i ragazzi saranno in città. Ancora solo di passaggio. In
attesa che il colore della pelle non faccia più paura.


Profughi Michael e
Meshack fino a un mese fa
studiavano uno Economia
e l'altro Medicina a Kiev

Rispondi

Da: baroni che schifezza29/05/2022 07:14:09
Processo all'università, così parlano i baroni: "Ci scegliamo i vincitori e poi scriviamo i bandi"
Il linguaggio delle intercettazioni sui concorsi pilotati.
C'è chi suggerisce "un po' di mobbing" verso i candidati sgraditi e chi teorizza: "Siamo tutti imparentati.
Del resto l'ateneo è una specie di élite della città".
E qualcuno paragona la scelta tra due cattedre a "una questione di gusti: vuoi il cannolo o il bignè?"
Rispondi

Da: baroni che schifezza30/05/2022 07:21:09
Concorsi pilotati, mille denunce l'anno contro le università

Dopo l'inchiesta di Repubblica, l'associazione che combatte i favoritismi racconta di essere sommersa dalle segnalazioni.
"Le indagini in corso sono la punta dell'iceberg.
Chi si ribella viene isolato"

Rispondi

Da: abolizione numero chiuso medicina05/07/2022 21:39:14
Lavoro, sempre più carenza di profili sul mercato: mancano medici, farmacisti e biologi

È quanto emerge dalla ricerca "Il lavoro che c'è, i lavoratori che non ci sono" realizzata dalla Fondazione studi dei consulenti del lavoro e illustrata Bologna in occasione della conferenza stampa di presentazione del Festival del lavoro 2022. Secondo la ricerca tra i profili divenuti sempre più difficili da trovare sul mercato del lavoro spiccano i farmacisti, i biologi e gli specialisti nelle scienze della vita e i medici.

Cercasi farmacisti e medici
Farmacisti, i biologi e gli specialisti nelle scienze della vita da una parte e i medici dall'altra sono tra i profili sempre più difficili da trovare sul mercato del lavoro: per entrambi questi gruppi professionali, considerati irreperibili rispettivamente dal 76,1% e 63,2% delle aziende, il tasso di carenza sul mercato è cresciuto di quasi 50 punti percentuali rispetto al 2019. A seguire, i tecnici della sanità e dei servizi sociali vedono crescere significativamente la concorrenzialità sul mercato: il 54,6% dei profili risulta irreperibile, ma nel 2019 la percentuale si attestava al 32,4%.

https://www.ilsole24ore.com/art/lavoro-sempre-piu-carenza-profili-mercato-mancano-medici-farmacisti-e-biologi-AElZnchB
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Da: i peccati possono causare sofferenze !05/07/2022 21:39:57

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: CASTA A NUMERO CHIUSO19/07/2022 07:30:13
La «Caporetto» dei medici di famiglia, mancano 200 tra Milano e Lodi e le periferie restano scoperte

Venticinque risposte alla nuova chiamata della Regione per il Milanese e il Lodigiano. In città 60 le posizioni disponibili. Le richieste maggiori dal Municipio 6. Ora si punta all'ingresso dei neolaureati

Oltre 200 posti per medico di famiglia a ncora vacanti nelle province di Milano e Lodi. La nuova chiamata della Regione per garantire ai cittadini le cure primarie colma solo una piccola parte dei vuoti creati dalla forte differenza tra pensionamenti e nuovi ingressi di questi anni e dalla mancanza di programmazione del passato. L'ultimo bando è stato pubblicato il 15 giugno e si è chiuso venerdì scorso. A disposizione, per quanto riguarda il territorio di Ats Milano, c'erano 296 «ambiti di assistenza primaria», ovvero posti per medici di medicina generale, 60 dei quali nella sola città di Milano.
Come nelle precedenti edizioni, anche al nuovo bando non è seguita una valanga di candidature, vista la generale carenza di professionisti. Giovedì sera erano arrivate circa 25 risposte per il Milanese e il Lodigiano.
A conti fatti, rimarranno vuoti più di 200 posti. Va considerato però che le disponibilità vengono calcolate in base al rapporto di un camice bianco ogni 1.300 cittadini. Nella realtà ciascun dottore può arrivare ad avere fino a 2 mila assistiti. Nonostante questo controbilanciamento, soprattutto nell'hinterland ci sono Comuni sprovvisti di ambulatori e l'Ats ha dovuto organizzare un servizio di continuità assistenziale diurna (l'ex guardia medica) per non lasciare totalmente abbandonati i pazienti.

Già il bando di marzo non aveva portato grandi risultati. Il Pirellone aveva così deciso di rilanciare l'appello, dando la possibilità di partecipare anche ai medici iscritti nelle graduatorie di altre Regioni. Inoltre è stato siglato un accordo con Aler per offrire ai nuovi arrivati studi in affitto a prezzi calmierati. Tra le soluzioni tampone ce n'è anche una che riguarda i corsisti. Fino a qualche settimana fa potevano aprire uno studio con un massimo di 650 pazienti già durante il triennio di formazione. Il limite è stato ora alzato a 1.150 assistiti.

L'ingresso dei laureati che stanno tuttora seguendo i corsi (1.154) aiuterà a riequilibrare la situazione. Da più parti arriva poi la richiesta di una revisione generale del ruolo del medico di famiglia. Operazione necessaria anche alla luce della riforma regionale della sanità e dell'inaugurazione delle nuove strutture (come case e ospedali di comunità) previste dal Pnrr.
Rispondi

Da: CASTA A NUMERO CHIUSO21/07/2022 21:37:38
allarme sulla carenza di personale medico un po' dovunque ma soprattutto nell'ospedale di Cremona, risuona da tempo e una ulteriore dimostrazione viene dall'ultima selezione dell'Asst per la ricerca di medici da impiegare al Pronto Soccorso, unità operativa che più di altre risente della carenza, per la gravosità dell'impegno richiesto. Solo due i medici che si sono presentati alla chiamata per coprire i turni dei Pronto Soccorso dell'ospedale cittadino e dell'OglioPo. Formazione universitaria italiana e provenienza straniera, peraltro con curriculum di tutto rispetto. I due professionisti lavoreranno con un rapporto di libera professione, per ora la previsione dell'Asst è di impiegarli per 6 mesi, con retribuzione lorda di 60 euro l'ora, per un orario che va da un minimo di 24 a un massimo di 38 ore settimanali.

Solo di pochi giorni fa le dichiarazioni della direttrice del Servizio, la dottoressa Francesca Cò, motivava anche con la difficoltà a reperire personale le ragioni delle lunghe attese che spesso vengono lamentate dai cittadini:

«Il pronto soccorso di Cremona - aveva detto - soffre di difficoltà strutturali (spazi) che condizionano l'attività; inutile nascondere, poi, che la fisiologica carenza di personale (medici, infermieri e Oss) - un problema in tutto il Paese - ha il suo peso. Nonostante questo, nell'ultimo anno, abbiamo lavorato molto per ottimizzare i percorsi assistenziali attraverso la standardizzazione di processi: ad ogni problematica di salute corrispondono azioni definite e codificate che gli operatori mettono in pratica in modo uniforme. Questo a vantaggio della performance dell'intera equipé e soprattutto della miglior gestione del paziente.
Rispondi

Da: CASTA A NUMERO CHIUSO22/07/2022 23:15:22
La endemica carenza di medici, minimo comune denominatore del Sistema Sanitario Nazionale, assume talora aspetti di vera e propria emergenza in Basilicata.

Nella nostra regione, infatti, in questi giorni abbiamo registrato una dichiarazione del Presidente con la quale sosteneva l'impossibilità di spendere i fondi per incentivare i medici.

La UIL FPL dissente da questa posizione poiché frutto di uno scarso approfondimento della problematica.

Succede quando il confronto con le OO.SS viene sistematicamente bypassato.

Le Regioni che dispongono di queste risorse, infatti, nel triennio 2022/2024 hanno istituito 'un'indennità sanitaria temporanea' per il personale della Dirigenza medica e per il personale del comparto.

Questa indennità è destinata ai titolari di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato che integra il trattamento economico nella misura mensile determinata in sede di contrattazione aziendale integrativa.

E' del tutto evidente che come hanno fatto altre Regioni, dopo aver adottato la Delibera di Giunta, hanno attivato un confronto di merito con i Ministeri interessati (Sanità e Economia) per scongiurare eventuali rilievi della Corte Costituzionale.

Facendo anche seguito ad una nostra recente sollecitazione e proposta per l'abbattimento delle liste di attesa, è necessario che il Governo Regionale osi di più per risolvere le emergenze del nostro Sistema Regionale, rendendolo più attrattivo nei confronti dei medici ed egli altri operatori sanitari.

La UIL FPL, pertanto, chiede all'Assessore Fanelli di istituire un tavolo permanente di confronto presso l'Assessorato capace di affrontare e portare a soluzione le due problematiche più urgenti di questo momento: carenza di medici e liste di attesa".

Rispondi

Da: nave da guerra23/07/2022 00:46:52
ma perchè si iscrivono meno persone all'università?
Rispondi

Da: CASTA A NUMERO CHIUSO23/07/2022 15:55:34
80.000 diplomati vorrebbero iscriversi in medicina, ma i posti a causa del numero chiuso sono solo 14.500 e non è prevista la didattica on line.
Rispondi

Da: CASTA A NUMERO CHIUSO23/07/2022 16:04:20
Test di Medicina 2022, chiudono le iscrizioni su Universitaly: ecco i prossimi passaggi
E' scaduto il termine ultimo per inviare la domanda di partecipazione ai test di ingresso ad accesso programmato nazionale. Inizia così, per gli aspiranti medici, il percorso che li porterà, una volta superata la prova, all'immatricolazione

Rispondi

Da: CASTA A NUMERO CHIUSO25/07/2022 08:01:32
A distanza di 40 mesi dall'insediamento del governo Bardi, la rete ospedaliera è ancora quella della legge regionale 2 del 2017 che ha di fatto svuotato di funzioni e servizi gli ospedali territoriali accorpandoli al San Carlo.

Ormai le strutture ospedaliere territoriali rischiano di diventare scatole vuote.

E questo è tanto più evidente alla luce di questa ennesima, dilagante ondata pandemica estiva che sta mettendo la sanità lucana in ginocchio".

Lo afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa che prosegue:

"I lavoratori sono stremati e non possiamo ignorare il loro grido di allarme, come non possiamo accettare che alle richieste che arrivano dai cittadini, che chiedono venga garantito il diritto alla salute e alla cura, si risponda con tautologiche asserzioni sulle positive performance della nostra sanità.

Sono mesi che come Cgil abbiamo denunciato la situazione comatosa della sanità lucana.

Il rischio è il collasso dell'intero sistema sanitario regionale.

Siamo in una vera e propria emergenza, dovuta in particolare alla carenza di medici, ma anche di personale sanitario del comparto, aggravata dalla contingenza dei contagi e delle legittime ferie estive.

Slittamenti delle prenotazioni sanitarie, rinvii di prestazioni e visite mediche che vanno a implementare le lunghe liste d'attesa generano irreparabili disagi a tutti quei cittadini che necessitano di assistenza sanitaria.

Rispondi

Da: CASTA A NUMERO CHIUSO26/07/2022 21:12:13
"Medici in pensione in campo e aumento dei massimali dei medici di base per evitare che migliaia di persone restino senza assistenza".

Sono le proposte contenute in un appello lanciato dal sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, ai vertici della Sanità, rispettivamente Asl n.7, Ares e assessorato regionale, per valutare tutte le opzioni possibili per risolvere la carenza dei medici di Medicina generale con soluzioni anche temporanee in vista dell'estate. "Un modo - scrive - anche per diminuire conseguentemente gli accessi al Pronto Soccorso.

Chiedo pertanto - si legge nella lettera - considerata la situazione che si sta vivendo, un intervento repentino sulle procedure di sostituzione e chiedo altresì di prendere in considerazione alcune soluzioni come, per esempio, l'aumento dei massimali dei pazienti da 1500 a 1800 per ogni medico di base in servizio sul territorio. Aggiungo di valutare eventualmente la richiesta di disponibilità dei medici in pensione per prestazioni nelle Guardie mediche diurne per attività di Medicina generale".

"Auspico - ha aggiunto - che l'interlocuzione tra noi sindaci, Ares e assessorato sia continua e finalizzata a trovare risposte immediate. Nei prossimi giorni continueremo come Amministratori a intraprendere iniziative comuni per trovare una quadra". A questo proposito il presidente del Consiglio Comunale di Carbonia Federico Fantinel, di concerto con il sindaco Morittu, ha convocato la conferenza dei capigruppo venerdì 1 luglio alle ore 14,30 sulla situazione della sanità territoriale.


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Da: i peccati possono causare sofferenze !26/07/2022 22:14:19

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Da: CASTA A NUMERO CHIUSO28/07/2022 22:25:56
Pronto soccorso al limite, mancano 4.200 camici bianchi. Protestano anche medici ospedalieri per carenza organico

La situazione negli ospedali italiani, complicata dal Covid, è sempre più difficile a causa della carenza di medici e personale. Al punto che l'Anaao Assomed (il sindaco maggiormente rappresentativo dei medici ospedalieri del servizio pubblico) ha deciso di proclamare lo stato di agitazione e, con l'hashtag #primadivotarepensaallasalute, si dice pronta a «una stagione di mobilitazione».

Mancano 4.200 medici nei pronto soccorso
Anche la Simeu (Società Italiana di Medicina d'Emergenza Urgenza) ha lanciato l'allarme: nei Pronto Soccorso mancano circa 4.200 camici bianchi secondo i dati dello scorso novembre, e sono già 600 quelli che nel 2022 si sono dimessi, in pratica 100 al mese. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, per l'Anaao, è la morte del medico dell'Ospedale di Manduria, stroncato da un malore mentre era in reparto. Per il sindacato è però «solo l'ultimo episodio» che «certifica il collasso della sanità». Garantire l'assistenza, ammette anche la Simeu, è sempre più difficile, anche perché le richieste di aiuto nei Pronto Soccorso «sono aumentate in media del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno». Per la Simeu è «la peggiore estate da quando esiste l'Emergenza Urgenza».

I problemi sul territorio
Aumenta anche il numero di pazienti che resta a lungo in Pronto Soccorso in attesa di ricovero. Per l'Anaao «mancano i medici, mancano i dirigenti sanitari (biologi, fisici, chimici)» e «manca la sicurezza sia per i professionisti che per i pazienti. Da nord al sud della penisola si moltiplicano le segnalazioni di pesante sofferenza che si vive negli ospedali».

L'appello della Fnomceo
Intanto la Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri), lancia un appello al nuovo Governo e al nuovo Parlamento per rafforzare il Servizio sanitario nazionale. Prioritaria, per la Federazione degli ordini dei medici, la lotta alla carenza di medici e alle diseguaglianze di salute tra cittadini.



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Da: CASTA A NUMERO CHIUSO04/08/2022 08:27:49
Bologna, carenza di medici, ne manca il 40%: nella trincea dei Pronto soccorso
L'allarme di Rodolfo Ferrari, presidente regionale Simeu : "In crisi soprattutto gli ospedali in provincia"

Bologna, 3 agosto 2022 - Pronto soccorso sotto pressione, da una parte sale d'attesa piene di persone, dall'altra medici sempre di corsa per la carenza di personale.

Qual è, numericamente, la situazione delle strutture d'emergenza negli ospedali?

"L'ultimo censimento di Simeu risale al 1° giugno - risponde Rodolfo Ferrari, nella duplice veste di presidente regionale Simeu, la Società italiana di medicina d'emergenza-urgenza, e direttore del Pronto soccorso di Imola - e ci risulta che in l'Emilia-Romagna su 855 medici previsti ne manchino 340, ossia il 40%".

In quali zone avete rilevato le maggiori criticità?

"Le percentuali salgono nell'area spoke di Bologna, quindi nei Pronto soccorso della provincia, Bentivoglio, Budrio, San Giovanni in Persiceto, Bazzano, Porretta e Vergato. E anche a Carpi, Mirandola e Riccione".
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Da: CASTA A NUMERO CHIUSO05/08/2022 15:52:14
Cercansi medici di base disperatamente. Più che un appello è un vero e proprio grido d'allarme quello lanciato dall'Amministrazione comunale di Bolzano Vicentino che, martedì sera, su richiesta dei gruppi di minoranza, ha organizzato in municipio un incontro con i rappresentanti dei Comuni limitrofi e dell'Ulss 8 Berica. Se, come risaputo, la carenza di camici bianchi è un problema diffuso, a Bolzano la situazione è particolarmente complicata, con un solo dottore rimasto in un territorio comunale che conta più di 6 mila abitanti. «Purtroppo negli ultimi tempi le cose a Bolzano sono un po' precipitate», ha esordito Daniele Galvan, sindaco di un paese che, nel 2020, poteva contare su 4 medici.
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