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Nuovi incarichi di presidenza
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Da: vigilans -  vigilantis17/09/2011 22:33:37

illusione..dolce chimera  sei tu ..

quante cassandre  gufano sul concorso. Avete visto che si fa e andrà in porto

Tiè..schiattate.

Ma vi presenterete alla preselezione  gufi e gufette che bazzicate questo forum? se siete coerenti non concorrete e aspettate gli incarichi.

Ha da venì .....

Da: Dirgente18/09/2011 00:48:17
Vedrai,vedrai...e ....

Da: achille18/09/2011 17:43:32
e che?........

Da: D.19/09/2011 15:35:03
Eeeee...ttoree!

Babbu!

Da: achille19/09/2011 18:00:30
x D  ..eficiens

Da: Vicario21/09/2011 21:34:07
Domani ne vedrete delle belle!

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Da: Ben Informato21/09/2011 21:51:37
Caro Vicario,
puoi darci qualche lume in più sulla tua previsione?
Grazie!

Da: x Vicario21/09/2011 21:56:23
se è questa di poco fa sull'altro forum


... notizia bomba!!! la prova preselettiva è annullata!!!!!!!!
domani notizia ufficiale!!!!!


NON CI CREDO!!!

Continuo a studiare

Da: Marisa Russo21/09/2011 22:03:32
Anche io ho delle notizie in merito, ma sono la prima a non crederci.

Più che ANNULLATA si parla di probabile slittamento per i numerosi errori/orrori delle domande. Se slittamento ci sarà non sarà di qualche giorno, ma almeno un mese.

Da: Ben Informato21/09/2011 22:08:09
Che la prova preselettiva, cosi com'è stata concepita con i 5000 test ben noti, sia facile bersaglio di ricorsi in quantità industriale è lì da vedere... ogni volta che provo a svolgere una batteria casuale di 100 test tratti dalle varie aree mi imbatto in decine di domande mal poste, e di risposte esatte tutt'altro che univoche... qualcosa di certo il MIUR dovrà decidersi a fare... a meno che anche questo rientri in una precisa strategia!

Da: Marisa Russo21/09/2011 22:41:13
Mio caro Ben, lasciamo perdere queste voci e studiamo. Noi vicari abbiamo solo poche ore al giorno e non ci mettiamo in malattia.

Da: bartok11 22/09/2011 20:55:02
17 sedi scolastiche in Liguria "Di 12 Comuni, alcuni a Genova e dintorni, ma diversi sull'Appennino. La diretta interessata sdrammatizza: oggi il dirigente scolastico non ha bisogno di andare tutti i giorni a scuola, ma deve saper ben amministrare e organizzare. Un'impresa non da poco, però, visto anche che centinaia di vicari sono dovuti tornare dietro la cattedra"
Cari colleghi capite perchè non saranno ripristinati gli incarichi? Sin quando i DS, per soldi, accetteranno queste situazioni.....e poi chiedono il nostro massimo impegno per salvare la scuola.Buon lavoro

Da: Fresco22/09/2011 21:35:13
Bisogna fare i complimenti ai sindacati (difensori dei lavoratori)!
Bravi i sindacati a rilasciare tessere...
Perchè non ci hanno difeso? lasciando la scuola a reggenze multiple senza tenere in conto la valenza dell'istruzione e appoggiando questi presidi che godono di tanti privilegi sottratti a chi avrebbe potuto dare di più!
Sono in questo momento contrio i sindacati!!!

Da: Marisa Russo23/09/2011 00:36:44
BRAVO, leggiti pure questo.

E noi che veniamo accusate di ripristinare un istituto che nel bene e nel male funzionava.
A tal proposito il mio preside reggente ha comunicato i suoi orari di lavoro per quest'anno: lunedì dalle 11,00 alle 13,00 e giovedì dalle 9,00 alle 11,00, compreso il ricevimento per i genitori. No comment!



Interrogazione a risposta orale 3-01837 presentata da  GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE mercoledì 21 settembre 2011, seduta n.522-
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
il procedimento per l'assegnazione degli incarichi dirigenziali nelle istituzioni scolastiche della regione siciliana, per l'anno 2011/2012, ha subito numerosi cambiamenti al decreto della direzione regionale (indicato dalla stessa come atto definitivo) per l'assegnazione di una nuova sede a n. 168 presidi, ha fatto seguito, in data 31 agosto 2011, un decreto di rettifica con ben 45 variazioni;
in meno di 20 giorni sono state operate ben 52 variazioni su 168 movimenti, finalizzati alla correzione di errori riconosciuti dallo stesso ufficio;
nella stampa (la Sicilia, la Repubblica) è stato più volte sottolineato il clima di caos e di discutibile discrezionalità che ha caratterizzato la gestione dei suddetti incarichi; tra l'altro, in data 2 settembre 2011, in un articolo apparso a pag. 32 del quotidiano La Sicilia, si invitava il direttore generale regionale, «a comunicare, con evidenza pubblica, le ragioni e i criteri che stanno determinando l'assegnazione degli incarichi ai dirigenti scolastici, dissipando le ombre che attualmente stanno intorbidendo la dirigenza scolastica, soprattutto in una Regione, come la Sicilia, che deve fare della legalità e della lotta al clientelismo la propria bandiera»

Da: Carla6023/09/2011 20:04:36
RASSEGNATEVI,RASSEGNATEVI  E STUDIATE COME TUTTI NOI.
ORA NON PRENDETEVELA ANCHE CON I REGGENTI.

Da: C.vigliato23/09/2011 23:27:52
E basta...
ancora a gufare! comportatevi seriamente una volta tanto.
ormai l'annuncio della preselezione è uscito anche sulla Gazzetta Ufficiale. rassegnatevi  e studiate se ci tenete a fare il concorso.

Da: Romoletto23/09/2011 23:34:17
Come son contento che finalmente l'annuncio è sulla Gazzetta Ufficiale......................................
Le varie cassandre di questo forum ( Carlo65 Vigliato,66, 67, 88, 110 , marisa, ben informato e male informato, ecc ) la faranno finalmente finita.
Forza Roma, forza lupi , son finiti i tempi cupi.
Mo vedrai che qualcuno si affretterà a rispondere che sono cretino, ineducato, incompetente, inadatto a dare il DS,
Vi prego di astenervi dal dire imbecillità del genere. Buona notte.

Da: Fresco25/09/2011 23:23:28
Polibio, sempre da storiografo, ci mette di fronte a un suo nuovo saggio che, in definitiva, evidenzia e sottopone all'attenzione dei suoi lettori un dato cronologico che, attraverso un'attenta analisi delle sue componenti, porta a definire "fantasma" il "concorso per esami e titoli per il reclutamento di dirigenti scolastici" indetto con decreto del 13 luglio 2011 a firma del direttore generale Luciano Chiappetta, pubblicato il 15 luglio 2011 sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana (date molto importanti, e da tenere bene a mente). Egli parte da un dato di fatto: due anni, dal 2009, di incredibile e allora "inspiegabile" ritardo, di ribadite promesse intervallate da ripetuti rinvii, prima di indire il 13 luglio 2011 il concorso, consistente, dopo la biennale danza dei numeri, nella cifra "minima" di 2.386 posti rispetto alle cifre anche molto più alte indicate in tutte le precedenti "promesse". Com'è ormai assolutamente noto a tutti i suoi lettori, Polibio presta molta attenzione alle "fonti primarie", ai documenti ufficiali, per trarre da essi quegli aspetti, talvolta paradossali e strumentali, che in definitiva destano stupore e lasciano perplessi. Si tratta, come vedremo, di elementi che preoccupano e che creano e alimentano un clima di sospetti che sorgono spontanei e che si fa parecchia fatica addirittura per ridurli. Va tenuto presente anche l'articolo 19 del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, nel "confronto" tra il testo originale e il testo modificato dalla legge di conversione 15 luglio 2011, n. 111 (nessuna modifica, i testi sono perfettamente identici). Le date sono molto importanti e vanno tenute bene a mente. E vediamo perché.

Un concorso "fantasma", perché risulterebbe senza nessuna disponibilità di posti, "troppo frettolosamente" (!) indetto (col decreto del 13 luglio 2011 sottoscritto dal direttore generale Luciano Chiappetta, pubblicato due giorni dopo sulla Gazzetta ufficiale), "improvvisamente", dopo un'altalena di promesse e di rinvii di durata biennale, ignorando (o fingendo di ignorarlo!?) il decreto legge n. 98 del 6 luglio 2011 e soprattutto i commi 4 e 5 dell'articolo 19 ("Razionalizzazione della spesa relativa all'organizzazione scolastica") dello stesso decreto legge. Commi nei quali, rispettivamente, sono stabilite le regole per il dimensionamento della rete scolastica, nella consapevolezza - oltre che di un esistente alquanto scompensato e in violazione, ormai da parecchio tempo, delle disposizioni normative vigenti - che le spese per i dirigenti scolastici, per il personale docente, per i direttori dei servizi generali e amministrativi, per gli assistenti amministrativi e tecnici, per i collaboratori scolastici gravano interamente sul bilancio dello Stato. E che sulle amministrazioni comunali e provinciali gravano le spese per l'edilizia, per l'arredamento, per la luce elettrica e per il telefono, per il servizio di pulizia là dove esso è affidato, a integrazione, ad associazioni e a cooperative (anche se comunque conosciamo le inadempienze delle amministrazioni comunali e provinciali per quanto concerne l'applicazione delle disposizioni di legge sulla sicurezza degli edifici e delle attrezzature, a partire dai tavoli e dalle sedie, al punto tale che le scuole deficitarie corrispondono ad almeno il 60% del totale).
E nella consapevolezza dell'esistenza di un'organizzazione strutturale (meglio chiamarla "disorganizzazione" strutturale) caratterizzata da alcune migliaia di scuole sottodimensionate (con meno di 500 alunni), tra le quali alcune centinaia con meno di 300 alunni) e da altre migliaia di scuole che, pur dimensionate nel rispetto delle precedenti disposizioni normative (da 500 a 900), di alunni ne avevano e ne hanno meno (addirittura anche assai meno) di 750. Di contro, l'anomalia di scuole parecchio sovradimensionate, con più di 1.200 e fino a 2.700 alunni (in Sicilia, per esempio, 85 scuole hanno un numero di alunni compreso tra 1.001 e 1.200 alunni, 54 hanno un numero di alunni compreso tra 1.209 e 2.750 e in 20 di esse gli alunni sono più di 1.500).
Istituti scolastici sovradimensionati "intoccabili"! Ma va considerato, e tenuto nella dovuta "valutazione", che ai dirigente scolastici degli istituti fino a 900 alunni viene corrisposta una "retribuzione di posizione" corrispondente a circa 3.600 euro annui lordi, comprensivi del rateo di tredicesima mensilità, mentre ai dirigenti scolastici delle altre scuole (quelle sovradimensionate) viene corrisposta una "retribuzione di posizione" che può arrivare fino a circa 34.000 euro annui lordi, anch'essi comprensivi del rateo di tredicesima mensilità!
Guarda caso, il primo dei criteri per ottenere una sovrabbondante "retribuzione di posizione" è quello della "dimensione" (numero di alunni, numero dei docenti, numero del personale amministrativo, tecnico e ausiliario!). Seguito dalla "complessità" (istituzioni scolastiche con pluralità di gradi e di indirizzi, o con annesse sezioni staccate o succursali, o con officine e/o laboratori, o con aziende agrarie e convitti annessi, ecc.), dal "contesto territoriale" (istituzioni scolastiche situate in zone di particolare disagio socio-economico o situate in zone di particolare disagio territoriale, tra le quali le piccole isole e le zone di montagna), dalla "responsabilità" (gravante sul dirigente scolastico in relazione alla particolare configurazione dell'istituzione scolastica)".
Ciascuno rifletta e tragga la propria conclusione!
Ritorniamo al concorso "fantasma". Il decreto del direttore generale Chiappetta porta la data del 13 luglio 2011, esattamente sette giorni dopo il decreto legge 6 luglio 2011, n. 98 ("Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria"), il cui articolo 19 è destinato a risultare identico (senza nessuna modifica) a quello della legge di conversione n. 111 del 15 luglio 2011). E immutato resterà. Pertanto, il decreto Chiappetta viene a rappresentare l'ultima "occasione" (una "furbizia" ministeriale trasteverina!?) per indire il concorso ripetutamente "promesso" e ripetutamente "rinviato", nonostante l'inopportunità di emanarlo per via del fatto che nessuno dei 2.368 posti complessivi per il reclutamento di dirigenti scolastici sopravvivrà alla "disfatta" di derivazione legislativa. Ben sapendo (e ben sapendolo tutti al Ministero dell'istruzione, il ministro Mariastella Gelmini prima di tutti) che, in forza della legge di conversione 111/2011 del decreto legge 98/2011, l'organico dei dirigenti scolastici era ed è destinato a subire un taglio di circa 2.500 posti (e purtroppo, complessivamente, nel breve volgere di un anno, la perdita di circa 20.000 posti di lavoro, con riferimento a dirigenti scolastici, a direttori dei servizi amministrativi, a docenti, ad assistenti amministrativi e a collaboratori scolastici). Almeno 350 milioni di euro annui sottratti dalle tasche di 20.000 lavoratori che rimarranno disoccupati. Un feroce colpo di scure per abbattere 20.000 posti di lavoro. Una sega che, senza alcun rimorso, ha reso disoccupate 20.000 persone.
Alla data del 13 luglio 2011, sette giorni dopo il decreto legge 98/2011 e due giorni prima della legge di conversione 111/2011, i 2.386 posti che erano stati dati per "esistenti" e "disponibili" quattro mesi prima, a conclusione della fase di "accertamento" e di "autorizzazione" in sede interministeriale in ordine alle risorse finanziarie per indire il concorso, potevano considerarsi "inesistenti" (e in effetti lo erano, poiché i "furbetti trasteverini" non potevano affatto ignorare l'esistenza dei commi 4 e 5 dell'articolo 19 del decreto legge 98/2011 e che la legge di conversione n. 111 del 15 luglio 2011 non avrebbe affatto modificato l'intero articolo; altrimenti, cosa ci starebbero a fare nelle sedi politiche e in quelle ministeriali!).
Dirigenti scolastici e candidati al concorso per dirigente scolastico allo sbaraglio. E alla sbaraglio anche 2.500 direttori dei servizi generali e amministrativi, poiché la riduzione di 2.500 scuole comporterà una "mobilità obbligatoria" di altrettanti di loro. E comporterà anche la "mobilità obbligatoria" di almeno 7.500 assistenti amministrativi e di altrettanti collaboratori scolastici. Scompariranno 2.500 collegi dei revisori dei conti, che sostanzialmente (comprese altre migliaia di collegi dei revisori dei conti) sono "impegnati" (regolarmente retribuiti) a "controllare" i microscopici bilanci di parecchie migliaia di scuole autonome, ma esistono istituti scolastici i cui bilanci sono particolarmente ingenti, caratterizzati da molte entrate e da molte uscite. Si tratta di un settore, quello della revisione dei conti delle scuole autonome, che "merita" particolare attenzione, e non soltanto per quanto concerne le nomine dei componenti dei singoli collegi.   
Il comma 5 della legge 111/2011 ha già trovato immediata applicazione ("Le istituzioni scolastiche autonome costituite con un numero di alunni inferiore a 500 unità, ridotto a 300 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche, non possono essere assegnati a dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato. Le stesso sono conferite in reggenza a dirigenti scolastici con incarico su altre istituzioni scolastiche autonome").
L'emigrazione forzata di migliaia di dirigenti scolastici ha interessato tutte le regioni italiane (in Sicilia, per esempio, è comunque caratterizzata da insufficienze macroscopiche nelle assegnazioni delle nuove sedi, seguite da altrettante macroscopiche insufficienze nell'assegnazione delle reggenze, e l'emigrazione forzata ha riguardato 168 dirigenti scolastici).
La Dirpresidi, intendendo tutelare "il diritto degli iscritti e non solo", "a fine delle operazioni di mobilità e di assegnazione degli incarichi aggiuntivi di reggenza", "ma anche valutare la legittimità delle operazioni che hanno interessato la mobilità dei dirigenti scolastici della Sicilia e il conseguente decreto di mutamento di incarico nonché degli incarichi di reggenza per l'a.s. 2011-2012", ha chiesto al direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, dottoressa Maria Luisa Altomonte, "l'accesso agli atti sulla mobilità, mutamenti di incarico e incarichi di reggenza".
Le reggenze delle scuole sottodimensionate sono state in via prevalente assegnate ai dirigenti scolastici che da quelle scuole sono stati "trasferiti", per "mobilità obbligatoria", in istituti scolastici distanti anche decine di chilometri. A ciascuno dei dirigenti "trasferiti" in altra sede rispetto a quella sottodimensionata è stata assegnata la reggenza della stessa sede sottodimensionata dalla quale erano stati allontanati per "mobilità obbligatoria". La reggenza comporta un'indennità mensile di poco più di 200 euro al netto delle trattenute di legge. Una sorta di "risarcimento" del danno causato dalla "mobilità obbligatoria", ma con aumento considerevole delle responsabilità di diversa tipologia: civile, penale, amministrativa, disciplinare, con conseguenze anche sul piano patrimoniale.
Resta comunque il fatto, parecchio rilevante e altrettanto sconvolgente, che la "mobilità obbligatoria" da sottodimensionamento delle scuole proiettato al dimensionamento 1.000 alunni ha sconvolto (e continuerà a sconvolgere) anche la continuità residenziale dei dirigenti scolastici delle scuole sottodimensionate (non per loro colpa, fatte le dovute eccezioni), e dall'indennità di posizione minima, e ha lasciato inalterato il "privilegio" economico, consistente nell'attribuzione di un'indennità di posizione anche parecchio elevata ai dirigenti scolastici degli istituti sovradimensionati e ultrasovradimensionati (non per loro merito).
Rimossi per mobilità  "coatta" (imposta con la forza della legge, dell'applicazione della legge), ai dirigenti "rimossi" è stato concesso di usufruire e di "godere" del "privilegio" (ma guardate quanta "generosità"!) di presentare, per avere assegnata una reggenza, un elenco di sedi scolastiche in ordine prioritario di preferenza, e di avere assegnata, con precedenza assoluta perché titolo preferenziale (per la durata di un anno e per un compenso da poter considerare "di pochi spiccioli"), la reggenza dell'istituto scolastico sottodimensionato (con meno di 500 alunni) nel quale avevano prestato servizio durante l'anno scolastico 2010/2011 e del quale avevano perso la posizione dirigenziale per effetto della legge 111/2011.
Non ha trovato immediata applicazione il comma 4 della legge 111/2011 ("Per garantire il processo di continuità didattica nell'ambito dello stesso ciclo di istruzione, a decorrere dall'anno scolastico 2011-2012 la scuola dell'infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado sono aggregate in istituti comprensivi, con la conseguente soppressione delle istituzioni scolastiche autonome costituite separatamente da direzioni didattiche e scuole secondarie di primo grado; gli istituti comprensivi per acquisire l'autonomia devono essere costituiti con almeno 1.000 alunni, ridotti a 500 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche").
Ma, grazie a questa "negligenza" o "inosservanza" della disposizione di legge, 15.000 lavoratori della scuola (tra i quali 2.500 docenti, 200 dei quali in Sicilia) manterranno ancora durante l'anno scolastico in corso l'occupazione e lo stipendio. Purtroppo, sono "destinati" a essere privati dell'occupazione e dello stipendio l'1 settembre 2012 a conclusione del dimensionamento nelle misure e nelle forme sancite dalla legge 111/2011. E addio ai 2.386 posti del concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici indetto il 13 luglio 2011 dal decreto del direttore generale Luciano Chiappetta. Il concorso perde la sua consistenza numerica e diventa "fantasma", mentre rimane la consistenza numerica degli oltre 42.000 docenti che hanno presentato la domanda di partecipazione al concorso. E non sono affatto "fantasmi"!
Ebbene, gli attuali istituti, comprensivi e non comprensivi, con un numero di alunni inferiore a quello sancito dalla legge, non avrebbero, riferendoci alla legge 111/2011, "autonomia", dato che l'anno scolastico 2011-2012 è iniziato e la legge n. 111 del 15 luglio 2011 non ha trovato la sua obbligatoria applicazione entro il 31 agosto 2011. Se avesse trovato immediata attuazione il comma 4, peraltro obbligatoria anche e soprattutto perché è stata data immediata attuazione al comma 5, il numero complessivo delle istituzioni scolastiche, corrispondente al totale di 10.431, sarebbe risultato decurtato di circa 2.500 unità.
Non essendo stata data immediata attuazione al comma 4 dell'articolo 19 della legge 111/2011, migliaia di scuole (tutte quelle con meno di 1.000 alunni e comunque sottodimensionate) sono prive dei requisiti previsti dalla legge, sono fuori dalla previsione normativa.
Lo Stato, con una legge approvata dalla Camera e dal Senato, ha il potere di fissare il numero minimo di alunni (almeno 1.000, nel caso in discussione, con le riduzioni concernenti casi specifici) affinché gli istituti comprensivi (e qualsiasi altro istituto scolastico) acquisiscano l'autonomia. Le regioni, le province e i comuni hanno il potere di decidere in ordine agli eventuali accorpamenti delle scuole nel territorio.
Benché "rinviata" al prossimo anno scolastico l'attuazione del dimensionamento di cui al comma 4 delle 111/2011, il colpo di scure che avrebbe abbattuto circa 2.500 istituzioni scolastiche (e "cancellato" la necessità di "assumere" per concorso 2.386 dirigenti scolastici) non poteva "sfuggire" all'attenzione di chi in ambito ministeriale "propendeva" per il decreto relativo al concorso per il reclutamento di 2.386 dirigenti scolastici. Quindi, è stato indetto un "concorso fantasma".
D'altra parte, come poteva essere spiegato agli insegnanti, che per la preparazione e per l'acquisto di libri avevano già speso parecchie centinaia di euro, fino ad alcune migliaia, e che hanno acquisito titoli specifici in corsi di formazione e frequentato con successo, e nelle università, il master di secondo livello in dirigenza scolastica, che il concorso non poteva essere indetto perché i 2.386 posti non sarebbero più stati disponibili?
Adesso, oltre 42.000 concorrenti stanno assistendo alle tante anomalie che stanno negativamente caratterizzando il "concorso fantasma", compresa la "fuga di quesiti" sulla quale sta svolgendo indagini la polizia postale, mentre viene a rendersi sempre più concreta la possibilità che il concorso, oltre a essere ammantato di ricorsi e di denunce, possa essere ritirato, proprio per "inesistenza" dei 2.386 posti. E sarebbe assai grave se, continuando senza sostanzialmente garantire ai candidati che alla conclusione delle operazioni concorsuali troveranno la disponibilità di 2.386 posti, alla fine, fra tre anni, di posti disponibili non ve ne sarebbero affatto, o magari sarebbero assai pochi, derivati dai pensionamenti. Si consideri che 2.386 posti corrispondono al 30% di 8.000 posti.
Ma i 100 quesiti a risposta multipla in 100 minuti, con la realizzazione di un punteggio non inferiore a 80, quale prova preselettiva per l'ammissione alle prove scritte, potrebbe portare all'esclusione di moltissimi concorrenti. E molti potrebbero essere i non ammessi alla prova orale. Molti altri sarebbero eliminati perché bocciati alla prova orale. Pochissimi i vincitori. E il gioco è fatto! Cosicché saranno i docenti concorrenti a risultare insufficienti, ed invece a essere del tutto discutibile e assurdo è stato il comportamento di chi non ha prestato la dovuta attenzione (o non ha voluto o saputo prestaglierla) alla legge 111/2011 sulle disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria e ai commi 4 e 5 dell'articolo 19 (concernente la razionalizzazione della spesa relativa all'organizzazione scolastica) della stessa legge.
Perché, minimizzando quanto di particolarmente notevole e grave è già accaduto, e negando evidenti macroscopiche insufficienze, oltre all'inesistenza di posti disponibili per la funzione di dirigente scolastico che deriverà dall'attuazione del comma 4 dell'articolo 19 della legge 111/2011, è stato indetto, il 13 luglio 2011, il concorso, pur essendo a conoscenza del decreto legge del 6 luglio 2011? Perché spendere tanti soldi? Ci sono appalti particolarmente onerosi, tali che avrebbero portato, se il concorso non fosse stato indetto e se non si procederà nonostante i numerosi "peccati" già commessi, a risarcimenti di notevole entità per danni subiti? Ci sono impegni da mantenere e interessi e interessati da proteggere? Non sarebbe stato opportuno attuare il dimensionamento e poi procedere, accertando l'effettiva consistenza numerica dei posti da mettere a concorso?
Si tratta di un concorso "fantasma", e in questo caso deve esserci chi gestisce il "fantasma" oppure è il "fantasma" a gestire il Ministero dell'istruzione. Un Ministero dove 284 "dipendenti" (capo dipartimento, direttori generali, dirigenti, dirigenti scolastici a tempo determinato - questi ultimi sono 71) percepiscono stipendi, indennità di risultato e quant'altro il cui totale annuo lordo va dai 229.000 euro del capo dipartimento Giovanni Biondi ai 144.000-165.000 euro dei direttori generali, ai 100.000-150.000 euro dei dirigenti, ai 90.000-128.000 euro dei dirigenti scolastici a tempo determinato (ovvero "temporaneamente" utilizzati negli uffici del Ministero).
Alla stesura dei quesiti - ormai conosciuti come la produzione di dilettanti allo sbaraglio (per i moltissimi errori, che caratterizzano negativamente i quesiti, nelle risposte indicate come esatte, a parte le grossolanità grammaticali, la quantità di refusi, le menzogne ministeriali, la fuga di notizie, l'indagine della polizia postale sulla "fuga dei quesiti", i riferimenti a norme non più in vigore, l'incomprensibilità o l'illogicità di molte domande, l'assurdità per inadeguatezza e incoerenza di quesiti rivolti a partecipanti a un concorso per dirigenti scolastici, ecc.) - avrebbe partecipato (anche questo è uno dei "misteri" del concorso "fantasma", e quindi il condizionale è d'obbligo) un numero di "esperti" compreso tra 60 e 15. Fonti interne al Ministero dell'istruzione esternano che i cosiddetti "esperti" "sarebbero" (sempre al condizionale) al massimo 15, ciascuno dei quali in possesso di una batteria di 400 quesiti a risposta multipla.
Si tratta di 15 dei 284 dirigenti del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca? Appare del tutto evidente che la "preparazione" dei quesiti a risposta multipla è certamente iniziata parecchio prima dell'1 settembre 2011 e la sua conclusione è avvenuta anch'essa molti giorni prima dell'1 settembre 2011 (d'altra parte, prima della pubblicazione "ufficiale" è necessario del tempo per giungere, dopo "riletture" e "controlli" - che, se ci sono stati, sono stati del tutto inadeguati e superficiali rispetto al dovere della pubblicazione assolutamente corretta dei quesiti -, alla stesura definitiva da rivolgere, per la preparazione, ai candidati al concorso).
Se c'è stata "fuga di quesiti" un mese o un giorno prima della pubblicazione ufficiale dell'1 settembre 2011, allora ci sono responsabilità che non possono non portare all'immediata sospensione del concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici, bandito per 2.386 posti il 13 luglio 2011.
Sospensione del concorso almeno fino a quando non saranno concluse le indagini della polizia postale, anche se, nel caso in cui venissero accertate la "fuga dei quesiti" e le responsabilità derivanti dalla "fuga", e quindi venissero inviati gli atti alla magistratura penale, il concorso dovrebbe essere sospeso fino alle conclusioni alla quale giungerà la stessa magistratura penale.
Se i 15 "esperti" che hanno "preparato" i quesiti a risposta multipla fanno parte del folto numero di dirigenti (284) del Ministero dell'istruzione, allora bisogna preoccuparsi per quanto concerne la loro "preparazione", sia facendo riferimento agli errori nei quesiti, che sono giustificabili soltanto agli incompetenti (ma agli incompetenti non vanno affidati incarichi delicati, come lo è quello di "preparare quesiti a risposta multipla, e, accertata l'incompetenza, vanno immediatamente  trasferiti altrove), sia per tutti gli altri aspetti che comunque caratterizzano negativamente la complessiva batteria dei quesiti.
Infine, sarebbe appena il caso di vedere alla prova preselettiva dei quesiti a risposta multipla (almeno 80 risposte esatte, nel tempo di 100 minuti, sui 100 quesiti estratti a sorte, sempre che in 100 minuti riescano a sfogliare il librone di 1.700 pagine per cogliere il quesito sorteggiato, a leggere la domanda e le quattro indicate risposte e, usando una penna biro nera, a segnare quella "esatta"), partecipando insieme ai candidati al concorso, e quindi a svolgere la prova preselettiva, il ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini (avvocato di Brescia con esame di abilitazione a Reggio Calabria, a velocità anche maggiore di quella dei neutrini in "galleria", un tunnel "fantasma", irreale e inesistente, assolutamente "segreto", tra la Svizzera e l'Abruzzo, un esperimento da ricerca scientifica che, come contributo, è costato all'Italia - non per l'inesistente "galleria" - 45 milioni di euro, evidentemente sottratti alle scuole e alle università).
E insieme alla partecipazione del ministro Mariastella Gelmini alla prova preselettiva, quella dei 284 dirigenti del Ministero dell'istruzione. In particolare, quella dei "produttori" dei quesiti a risposta multipla, ponendoci un interrogativo: se non sono stati capaci di copiare le domande e le risposte - queste ultime magari per formulazione "improvvisata" infarcita di errori - senza commettere errori e svarioni (che sono risultati parecchi e addirittura eclatanti), potranno mai dare risposte giuste, nel tempo di 100 minuti tutto compreso, ad almeno 80 dei 100 quesiti? Anche e soprattutto per sapere se i 284 dirigenti del Ministero dell'istruzione, compresi o aggiunti i 15 "produttori" dei quesiti, e il ministro Gelmini, avrebbero le carte (ovviamente concorsuali) in regola per essere ammessi alle prove scritte del concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici.
Nessun timore, in definitiva si tratta di un "concorso fantasma"!




Polibio

Da parte mia buono studio a tutti se cosi' si può dire!!!

Da: Ben Informato27/09/2011 20:27:32
ANALISI INECCEPIBILE E TOTALMENTE CONDIVISIBILE E PER DI PIù PROVENIENTE DA UN VERO "ESPERTO" DI SCUOLA!

"Sono decenni che nella nostra cultura - e incultura - valutativa non si riesce a comprendere fino in fondo, da parte di tanti dei nostri docenti e, soprattutto, dei nostri amministratori, che cosa sia e significhi un test e quale peso abbia nella valutazione di un processo di apprendimento. Il fatto è che lo si è sempre confuso con un quiz, quindi con uno strumento povero e improvvisato, più dettato dalla moda che dalla necessità di implementare le modalità valutative. Tuttavia, l'evoluzione stessa delle necessità valutative - si pensi ai test di accesso alle università o a quelli utilizzati nei concorsi - imposte da un numero sempre più alto di soggetti che vogliono accedere a gradini più alti del sapere e di responsabilità professionali, ha imposto ormai un uso pressoché generalizzato della prova test. Ma, mentre è cresciuta a dismisura la necessità di ricorrere all'uso del test, non è affatto cresciuta una "cultura del test". Di fatto, che cosa sia un test, quali siano le sue finalità, quali siano i suoi pregi e i suoi limiti, in quali situazioni debbano e possano essere usati e, soprattutto, come si confezionino, sono interrogativi che, di fatto, nessuno si è mai posto. In effetti, non si sarebbero avute le lamentele a proposito delle prove Invalsi, né quelle relative a tante prove-test che poi sono state contestate!                 
La stessa cosa si è verificata per il test predisposto dal Miur per il concorso DS! La cosa non mi stupisce più di tanto e, se dico che me lo aspettavo, non voglio essere considerato l'uccellaccio dal malaugurio! In primo luogo va detto che non è sufficiente essere esperto di una materia per essere esperto anche nella produzione di test che con quella materia abbiano attinenza. Il fatto è che la produzione di un test, o di un solo item, è, semplicemente, un'altra cosa, che richiede una competenza specifica! Non entro nel merito di questa competenza e rinvio pertanto a quanto ci dicono in materia le scienze dell'educazione e la docimologia!

Ma, tornando al test proposto dal Miur, la cosa che più colpisce non è il gran numero di errori marchiani, che con un semplice pretest sarebbero stati tempestivamente individuati e corretti, e neppure il fatto che molti quesiti appaiono per lo meno stravaganti e risibili, ma l'estrema disomogeneità della loro confezione: ora compaiono item estremamente pretenziosi, ora quesiti secchi e concettualmente assai poveri; non viene mai rispettata la regola che le risposte dovrebbero avere la medesima lunghezza, almeno per ogni coppia; a volte l'item è introdotto dal solo soggetto, scelta che potrebbe dar luogo a centinaia di completamenti; invece, se la parte iniziale dell'item fosse costituita di soggetto, predicato e anche di qualche complemento, si dovrebbe poi chiudere con opzioni che non è sempre facile proporre: ed è proprio qui la difficoltà della confezione di un item. Del resto, indicazioni di questo tipo, insieme a tante altre del resto, si ritrovano in ogni buon manuale sulla valutazione (Domenici, Lucisano, Pellerey, Vertecchi, i contributi dell'Isfol e del Formez), indicazioni teoriche e pratiche il cui utilizzo non traspare affatto dagli item proposti dagli esperti del Miur! Il fatto è che non è detto che un esperto disciplinare sia anche un esperto di test! Per queste ragioni quei criteri di attendibilità, affidabilità, validità che dovrebbero caratterizzare qualsiasi prova, e non solo quelle oggettive, non sono rintracciabili nella pletorica raccolta del Miur!

Concludendo, sotto il profilo della fattura docimologica, gli item non solo sono molto disomogenei, ma molti di essi sembrano tirati via… alla carlona ed è difficile riconoscervi la dignità di una prova. Il fatto è che la produzione di un solo item su un determinato contenuto disciplinare rimanda a una preparazione metodologica che in effetti nella nostra cultura - o incultura - valutativa abbiamo sempre preso sottogamba. Le ragioni di tale sottovalutazione sono molteplici: ai test in effetti nessuno ci crede e la convinzione che siano veramente dei quiz, pur se non dichiarata, è più che diffusa; in fondo si tratta di domandine gettate lì… e che ci vuole a fare un test? Per quello che serve! Solo per giungere a rapide eliminatorie! E questa è la funzione del test proposto dal Miur, un test che i nostri candidati, veri eroi disposti a ogni sacrificio, affronteranno consapevoli che si tratta di una prova che poco ha a che vedere con la scientificità che la dovrebbe caratterizzare, per nulla attendibile e affidabile… e valida solo… per selezionare! Il grano dal loglio? Non credo: i fortunati dagli sfortunati! Un ulteriore motivo di disaffezione verso le nostre istituzioni"  
(di Maurizio Tiriticco da Educazioneduepuntozero)

Da: Ben Informato27/09/2011 20:32:29
E per il momento, sempre in tema di fortuna e di sfortuna, mi barcameno con risultati mediamente intorno al 70% nelle simulazioni di esame (oggi punta "record" di 76!)... visto che di merito per il momento neanche l'ombra confidiamo nella Dea Bendata ;-)

Da: Marisa Russo27/09/2011 23:43:55
Beato te, mio caro BEN, io sono ancora al 50-55%.

Sarà, ma io veramente questa procedura di preselezione  non la digerisco.

A proposito ma i riservisti sono stati ammessi?

Da: Ben Informato28/09/2011 00:18:32
Credo di no... almeno questo è quanto posso dedurre dalla situazione della Lombardia dove da oltre 4000 domande, gli ammessi alla prova sono stati 3900 scarsi.

Da: Orangotango29/09/2011 16:21:57
Una buffonata vi seppellirà !Ah,ah,ah....ah,a!

Da: Orangotango29/09/2011 16:23:11
Una buffonata ci seppellirà!

Da: Ben Informato29/09/2011 16:47:19
Avanti Piano... quasi indietro!
Questa mi pare essere l'attuale situazione concorsuale...

Da: Marisa Russo29/09/2011 17:43:49
Pare che le indiscrezioni che vi avevo partecipato si siano poi rivelate attendibili.
Il MIUR è a un bivio:

rinvio con figuraccia,

non rinvio con figuraccia.

Insomma non è un bel momento.
Dopo il tunnel con relative dimissioni, mi sa che stavolta salta ancora un'altra testa.
Comunque andrà fino ad adesso, e non siamo che alle fasi preliminari, è un vero e proprio disastro che poteva essere evitato con una soluzione semplice semplice che è l'oggetto della nostra discussione.

Ho dato una spulciata alle date dei candidati delle varie regioni, Non è che ci sono così poi tanti giovincelli.

Da: Marisa Russo05/10/2011 20:22:46
Che casino! Ma voi ce la fate a studiare così?

Da: Marisa Russo05/10/2011 20:47:56
Anief:  sospeso il concorso

Da: bartok11 05/10/2011 21:22:44
Cara Marisa la tua era una previsione o una notizia.....non trovo nel sito dell'Anief la notizia da te anticipata.
Certo la sospensione equivale alla fine del concorso...e...allora si torna in campo con più forza contrattuale....sempre che i DS, per pochi soldi, non siano disposti ad accettare 20 reggenze a testa.
ciao
p.s. la mia media nei test è di 89/90 ( questo per i cari colleghi che detestano i vicari e...amano i DS)

Da: Ben Informato05/10/2011 21:45:37
Cara Marisa e cari colleghi,
in effetti la confusione e la perplessità regnano sovrane: 400 docenti senza i requisiti di servizio richiesti dal bando ammessi con riserva dal Tar del Lazio, altre centinaia senza il titolo di studio previsto a loro volta ammessi con riserva, un numero variabile da 100 a 1000 e più quiz da espungere... tutto ciò di certo non aiuta a mantenere la dovuta concentrazione e l'orientamento al risultato...

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