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Gli STIPENDI nel PUBBLICO IMPIEGO
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Da: Ringrazia il dottore e rifiuta18/05/2024 16:11:58
Rifiuta l'offerta e manda i vigili a .... da pare mia.
Non vorrai diventare uno s... di vigile che fa le multe ai fessi e fa finta di nulla di fronte ai delinquenti? Se non hai bisogno di fare la spesa al mercato gratis chiudendo gli occhi, meglio vivere di altro lavoro. Posso essere d' accordo che lo stipendio alto inizialmente non è la priorità, ma non è nemmeno possibile che lo stipendio sia fermo per decenni. Si diventa pure rinco precocemente nella PA.

Boicottate gli stipendi della PA se non ne avete bisogno. Specie per un giovane la PA è la tomba, c'è sempre tempo per un lavoro da 4 soldi e senza prospettive.

Se vuoi vivere bene punta al settore digital.

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Da: pippaiolos 18/05/2024 16:32:30
condivido quanto sopra riportato. Se proprio volete il pubblico e la garanzia di diventare dirigente a 38/40 anni, con possibilità ampie, andate a studiare in accademia invece che all'università. Non è facile entrarvi ma almeno, una volta dentro, avete carriera scritta che, i vostri colleghi nel pubblico, preparati o meno anche loro come voi, l'hanno preclusa.
Altrimenti privato o estero. Guadagna di più un portinaio di qualche grossa società italiana che un funzionario pubblico.
Rispondi

Da: Gianni000018/05/2024 16:58:02
Grazie ragazzi io attualmente lavoro nel privato e non posso lamentarmi dello stipendio ma le condizioni lavorative per carità… se continuo così tra qualche anno mi viene un tumore al 100%, per questo preferivo abbassare i miei standard ma vivere decentemente, però effettivamente se le condizioni sono queste, è proibitivo riuscire a viverci almeno in provincia di Milano… sapevo che non potevo aspettarmi chissà cosa, ma neanche il dover vivere sotto i ponti sinceramente :-( spero abbiano alloggi di servizio
Rispondi

Da: PA nessuno più ci deve lavorare 1  - 21/05/2024 10:55:27
Bravo, ma poi a Milano lavorare in PA non ha senso a meno che non sei in mezzo alla strada. In PA si muore lo stesso di tumore, non si vive bene se ogni giorno lavori in un ambiente dove l'unico obiettivo è il risparmio. Con 7 euro di buono pasto che vuoi mangiare? Nemmeno il menù del Mc Donald.

A causa del debito ci sono interessanti prospettive di ulteriori riduzioni (tradotto aumenti contrattuali ben al di sotto dell' inflazione e assenza di progressioni orizzontali/differenziali).
E i fessi dei colleghi che ancora vanno dietro a sindacati e amministrazione, leccando il culo per 20 euro netti in più al mese.
Rispondi

Da: x su 1  - 21/05/2024 12:44:05
Però il ministro della PA ha detto che la PA attirerà talenti, e che il posto è fico. Gli crediamo?

Nel 2025 forse ARAN  degnerà la PA di un aumento degli stipendi di 70/80 euro netti, dopo un'inflazione a doppia cifra mostruosa. Li ringraziamo?
Rispondi

Da: Un bel grazie al..22/05/2024 10:24:26
Bisogna sempre ringraziare, che posto fico! Speriamo che attiri talenti a giocare a calcio che ne abbiamo bisogno!

Ora con pochi spicci si inventeranno pochissime posizioni ben pagate (la famigerata 4a area), i cui criteri (es: anzianità, "particolari" titoli, "particolari" esperienze professionali, prove orali a simpatia, voto dei dirigenti a simpatia..) di accesso li decidono per far entrare i loro amici lecchini e i loro amici sindacalisti da tenere buoni. No a concorsi basati su prove SCRITTE oggettive, casomai qualcuno non gradito dimostri di essere più bravo. Le spacceranno per meritocrazia come specchietti per le allodole, sperando che i giovani accettino questi lavori con chissà che prospettive.
Boicottate la PA se non ne avete bisogno, si lavora e si vive male.

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Da: tabella RGS dati conto annuale 2022 2  - 28/05/2024 17:30:06
Boeri oggi sul riformista

Modernizzarsi, ma oggi manca il merito La Pa si pone l'obiettivo di essere attrattiva soprattutto verso le nuove generazioni. Allora il merito trovi un riconoscimento oggettivo nelle soglie di retribuzione: l'intelligenza "non artificiale" dei dipendenti pubblici deve essere un elemento di effettiva valutazione o Antonio Mastrapasqua* I 1 ministro per la Funzione pubblica, Paolo Zangrillo, lo ha ripetuto pochi giorni fa: "La nostra vera grande sfida è quella di essere capaci di attrarre nuove professionalità nella Pubblica amministrazione e dobbiamo essere attrattivi soprattutto verso le nuove generazioni, che ci consentono di accelerare il processo di modernizzazione della Pa". Proposito che risuona da anni nelle stanze di Palazzo Vidoni, dai tempi di Renato Brunetta e forse ancor prima. Ma le buone intenzioni finiscono per lastricare le strade che conosciamo. Anche perché, per attrarre i giovani - almeno quelli che dovrebbero essere una risorsa per il paese, cioè quelli che sono più sensibili al richiamo dell'estero che del posto fisso - la questione riguarda il merito. E il merito, presto o tardi, deve trovare un riconoscimento oggettivo nelle soglie di retribuzione. Intendiamoci, la Pubblica amministrazione non paga poco. Secondo una recente indagine di due accademici per la Voce.info emerge con chiarezza che "i redditi annuali medi sono decisamente più elevati nel pubblico rispetto al privato, in media di circa 10mila euro. Ciò non è dovuto a differenze nei salari settimanali, che sono piuttosto simili tra pubblico e privato se si controlla per l'età del lavoratore (di quasi 10 anni in media superiore nel pubblico), quanto a una maggiore stabilità occupazionale fornita dal datore di lavoro pubblico, in media circa 10 settimane lavorate in più all'anno". La convenienza economica tra pubblico e privato - ci si poteva scommettere - è più sensibile al Sud che al Nord, più per la scarsità di offerta privata (nelle province del Sud i lavoratori del pubblico hanno fino all'80% di settimane lavorate in più rispetto al privato) che per la qualità dell'offerta pubblica. Insomma, nulla a che vedere con il merito, con la competenza e con la responsabilità esercitata. Una considerazione che si ritrova anche nella forte disparità che c'è tra la remunerazione nelle diverse Pubbliche amministrazioni. A torto si parla spesso di Pa al singolare, e si dovrebbe parlare di Pa al plurale: gli enti locali non sono uguali ai ministeri, la sanità non è uguale alla scuola o alle forze armate. Da una recente indagine del Sole-24 Ore emerge che i dipendenti pubblici (non dirigenti) applicati alle authority (una pattuglia di poco più di duemila persone, distribuite in otto realtà che vanno dall'Anac all'Agcom, dall'Arera all'Autorità dei trasporti fino alla Consob e al Garante della Privacy) guadagnano più di 100mila euro l'anno. In dieci anni un incremento salariale del 41%. Saranno tutti bravissimi, ma perché prendono il triplo di un segretario comunale che in un piccolo Comune si trova a dover affrontare il nuovo Codice degli appalti e la quotidiana lotta con una normativa barocca e pletorica? Non è l'unica disparità: l'impiegato della Presidenza del Consiglio (circa 1.800 dipendenti) ha una busta paga di 62mila euro lordi, quasi il doppio di quello che percepisce un suo collega ministeriale. Potrei aggiungere che sia l'Inps che l'Agenzia delle Entrate - per conoscenza diretta delle situazioni, almeno fino a qualche anno fa - sono da sempre considerate due Pa appetibili per i livelli retributivi. Il centro (Enti nazionali, authority, ministeri) vince sulla periferia (Enti locali, Regioni, prescindere dalla qualità dell'impegno e dalla responsabilità richiesta. Una situazione che non si spiega con ragionamenti comprensibili, e che certamente non consente di guardare alla Pubblica amministrazione (singolare o plurale che sia) come a un datore di lavoro lineare, trasparente e in grado di predisporre adeguati percorsi di carriera, che sono invece le richieste più frequenti da parte dei tanti giovani di qualità che crescono nel nostro Paese. La regola è semplice, e non attiene alle responsabilità e alle competenze: più ci si allontana dal centro, più si abbassano le retribuzioni. In dieci anni le buste paga di Regioni ed Enti locali hanno perso più del 5% del loro valore reale; poco meno per i dirigenti della sanità: -4,6%. In questo orizzonte sembra persino un po' lunare quando ci si chiede del rapporto tra PA e IA. Intelligenza artificiale e Pubblica Amministrazione - per qualche detrattore della seconda - potrebbero essere un ossimoro: interrogarsi sull'impatto della prima nel lavoro pubblico ha senso come argomento di convegno o di prassi lavorativa? Meritoria l'indagine condotta da FPA, proprio in questi giorni, secondo cui il 57% dei circa 3,2 milioni di dipendenti pubblici è alaltamente esposto all'IA. Al contrario, il 28% è moderatamente impattato e il solo 15% subisce un'influenza minima o nulla. Tra coloro che sono altamente esposti, una significativa maggioranza beneficerà di un'integrazione dell'IA nella propria attività lavorativa, evidenziando
na profonda sinergia tra competenze umane e capacità offerte dall'IA. Ma sarà sempre troppo tardi quando l'intelligenza "non artificiale" dei dipendenti pubblici potrà essere un elemento di effettiva valutazione di merito e quindi di rilevanza retributiva. *Ex presidente Inps

Tabella postata dal sole 24 ore su 21 maggio su dati RGS del conto annuale 2022.  Primo dato  dato 2012 secondo 2022
SOLE 24 ore 21 maggio 2024
La classifica degli stipendi nella Pa: Palazzo Chigi e Authority staccano tutti
Costo del personale Stipendi Pa, Palazzo Chigi e Authority staccano tutti
I CALCOLI
La media Il conto annuale del personale pubblico elaborato dalla Ragioneria generale dello Stato individua per ogni categoria di personale, in ogni
comparto, la retribuzione effettiva media annua.

PRESIDENZA CONSIGLIO
I fascia 184.680 238.881 l fascia 95.382 121.771
Nondirigenti 49.890 62.562
MINISTERI
I !fascia 184.596 217.251 II fascia 87.550 107.504 Non dirigenti 28.385 33.687
AGENZIE FISCALI
I FAscia 216.488 231.793 II fascia 100684 109.509 Non dirigenti 35.152   41.710
ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI I fascia 221.685 224.169 II fascia 135.177 160.315 Medici 82.117 94.077 Professionisti 133.286 146.181 Non dirigenti 36.528 41.656
SCUOLA
Dirigenti 62907 78.836 +18,9 +4,3 +12,0 Docenti 31.150 32.435 +4,1 -8,7 +10,0 PersonaleAta 22.316 23.795
SANITA'
Dirigenti medici 73:873 84215 +1410 O +7,7 Dir. tecnico-amni, 65.428 81.567 Non dirigenti 30.235 30288 ENTI LOCALI
Dirigenti 98.315 106.605 Segretari 86.339 88.423 Non dirigenti 28.267 30.492


Sole 24
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Da: il messagero 2  - 28/05/2024 17:35:09
Messaggero 18 maggio

Statali, fuga dal posto fisso
Il declino del posto fisso Soltanto nei ministeri persi 40 mila dipendenti ~~~dati del conto annuale del Tesoro: >Molti i concorsi "disertati". Fa il pieno dai Comuni via oltre 60 mila addetti chi paga di più, c LE
ECCEZIONI Non è vero, però, che tutta la Pubblica amministrazione non è attrattiva. Ci sono alcuni posti che sono "ambiti", anche dai giovani. L'Agenzia delle Entrate, le Dogane, l'Inps


IL CASO ROMA Qualche giorno fa, il Capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Giovanni Russo, ha preso carta e penna e ha scritto ai suoi colleghi delle altre forze di Polizia. Il senso della lettera è che le carceri si stanno svuotando, non dei detenuti ma delle guardie. Così ha messo sul tavolo una proposta: facciamo lavorare più a lungo chi è già in servizio. In che modo? Portando l'età della pensione, che per le Forze di Polizia è di 60 anni, a 62 anni. Su base volontaria certo, come già fatto per i medici e proposto anche per gli infermieri. Ma in un Paese che deve tenere guardie e poliziotti ultrasessantenni per strada o nelle carceri, dovrebbe scattare un campanello d'allarme. Gli uffici pubblici si sono svuotati. Basta leggere l'ultimo conto annuale del Pubblico impiego appena pubblicato dalla Ragioneria generale dello Stato. Solo i ministeri hanno perso 40 mila dipendenti, uno ogni tre. Nei Comuni la perdita è stata di sessantamila addetti, seimila l'anno. L'esercito da 190 mila militari viaggia veloce verso i 150 mila. Solo la scuola ha visto crescere le assunzioni e il personale è passato da poco più di un milione a quasi 1,2 milioni di dipendenti. Tutte queste tendenze non sono iniziate oggi. E il frutto di un decennio di blocco del turn over. Il pubblico impiego è quello che più ha pagato dazio alle politiche di austerity dell'inizio dello scorso decennio. Non sono state bloccate solo le assunzioni. Sono stati congelati i contratti e persino ritardato il pagamento delle liquidazioni. E ci sono volute le sentenze della Corte Costituzionale per far ripartire gli stipendi. IL PASSAGGIO Qualcosa ora in realtà si sta muovendo. Secondo le stime della Ragioneria, alla fine dello scorso anno, dopo un decennio di decrescita infelice, per la prima volta il personale pubblico è tornato ad aumentare. Poco meno di 50 mila dipendenti in più su un totale di 3,2 milioni. Ma è abbastanza per segnare una svolta? Dei passi avanti, va riconosciuto, sono stati fatti. Con l'arrivo del Pnrr, il Piano di ripresa e resilienza, la riforma della Pubblica amministrazione è stata fissata come uno degli obiettivi prioritari. Renato Brunetta prima, e Paolo Zangrilto per sostituire chi va in pensione. Sfatato intanto il mito del Mezzogiorno: ci sono più impiegati al Nord. Al Sud nei municipi lavorano 5,34 persone ogni mille abitanti, nel Settentrione sono 5,83. Apag. 2 lo poi, hanno profondamente riformato il lavoro pubblico, dai concorsi fino alle assunzioni, passando per le carriere. E bastato? Non del tutto, se è vero, ed è una dato contenuto sempre nella Relazione della Ragioneria, che l'età media dei pubblici dipendenti resta vicinissima ai 50 anni. I giovani, soprattutto quelli più qualificati, hanno difficoltà oggi a vedere la Pubblica amministrazione come uno sbocco. Ci sono lavori pubblici che nessuno vuole fare più. Gli esempi si sprecano. Prendiamo gli ispettori del lavoro. I posti messi a concorso sono stati coperti solo per la metà. Un altro fronte è quello dei sindaci, che hanno problemi serissimi a completare gli organici. La testimonianza più recente sta nell'atto di indirizzo per gli enti locali, il documento alla base del rinnovo del contratto di lavoro. Gli assessori chiedono che il negoziato metta fine all'emorragia di dipendenti e renda più "attraente" per i giovani il lavoro nei municipi. Come un contratto Come un contratto di lavoro che prevede un aumento già deciso e uguale per tutti del 5,78% degli stipendi possa centrare questi obiettivi resta un mistero

LE ECCEZIONI Non è vero, però, che tutta la Pubblica amministrazione non è attrattiva. Ci sono alcuni posti che sono "ambiti", anche dai giovani. L'Agenzia delle Entrate, le Dogane, l'Inps. Le ragioni sono varie. La prima è che sono percepite come amministrazioni "moderne", dove c'è una cultura digitale, si utilizzano le nuove tecnologie e già è stata introdotta l'intelligenza artificiale. Ma c'è anche un altro motivo: pagano meglio. Ancora una volta vale la pena leggere con attenzione i dati del Conto annuale della Ragioneria. I funzionari dell'Agenzia guadagnano in media 42 mila euro lordi l'anno, i dirigenti di seconda fascia 110 mila euro e quelli di prima fascia 232 mila euro. Nel 2013, dieci anni fa, un funzionario dell'Agenzia guadagnava 35 mila euro. Lo stipendio medio del personale non dirigente dei Comuni e delle Regioni è di 30 mila euro, quello di un dirigente di seconda fascia di 88 mila euro e quello di una prima fascia di 107 mila euro. Dieci anni fa, nel 2013, la retribuzione media di un dipendente comunale o regionale era di 28 mila euro. Nei ministeri la retribuzione media dei dipendenti è di 34 mila euro, dieci anni fa era di 28 mila euro. Cosa stanno determinando queste differenze di retribuzione? Una partecipazione massiccia dei dipendenti comunali ai concorsi dell'Agenzia delle Entrate e dell'Inps. Una sorta di cannibalizzazione di dipendenti all'interno della stessa pubblica amministrazione (in 40 mila hanno cambiato amministrazione). E non è un problema che riguarda solo i Comuni. Se ne stanno andando anche i cancellieri dai Tribunali. L'inaugurazione dell'anno giudiziario quest'anno, è stato un pianto greco da parte dei presidenti dei Tribunali. Nella relazione della Corte di Torino si è messo nero su bianco il timore che il concorso a 4 mila posti dell'Agenzia delle Entrate avrebbe potuto svuotare gli uffici. Le previsioni del Conto annuale del Tesoro, dicono che i dipendenti degli Enti pubblici non economici come l'Inps e l'Inail aumenteranno di quasi il 10 per cento, quelli dell'Agenzia delle Entrate del 5 per cento. I Comuni, invece, perderanno un altro 1 per cento dei propri dipendenti. È un cane che si morde la coda. Meno dipendenti significa più carichi di lavoro per quelli che ci sono. Secondo i Piao, i Piani integrati delle amministrazioni, le scoperture medie nelle amministrazioni nelle piante organiche sono del 30 per cento. Significa che manca un lavoratore su tre e che, dunque, gli altri due devono svolgere anche i compiti di quello che non c'è. E spesso gli altri due sono lavoratori ad un passo dalla pensione. Che le assunzioni dopo anni di blocco del turn over siano riprese è comunque un fatto. Il ministro Zangrillo anche ieri ha confermato che quest'anno, come il prossimo, ci saranno 170 mila nuove assunzioni. Si tratta comunque di un rapporto di uno a uno. Significa che per un lavoratore che va in pensione ne entra uno nuovo. Il problema è che dopo il "decennio perduto" del pubblico impiego, sostituire solo chi va in pensione non risolverà il problema della carenza degli organici. Renato Brunetta quando era ministro del governo Draghi aveva fissato un'asticella
Rispondi

Da: nessun commento?29/05/2024 15:04:43
chiedo
Rispondi

Da: tutti in inps29/05/2024 15:18:45
a vita mea
Rispondi

Da: I cugggini 2  1  - 31/05/2024 06:44:44
Per chi non lo sapesse gl enti pubblici economici sono imbs inail ..
E come anche un bambino di 10 anni capisce i ls media fi quasi 42 mila per i funzionari e più alta.  Posto che si porta dietro i dati al ribasso dell'area b. Basta vedere i tabellari dal contratto
Comunque ho fatto leggere le tabelle della ragioneria generale dello stato a mio cuggino che si è  fatto una risata (citazione)
Un altro mio cuggino che ci lavora ha detto che in imbs non si guadagnano quello cifre.
Un altro mio cuggino mi ha fatto osservare che è un gomblotto di Boeri Il sole 24 ore la ragioneria generale dello stato e del messaggero.  L,'ultimo cuggino mi ha rilevato che le tabelle sono taroccate per attrarre gente (,citazione) . W i cuggini
Rispondi

Da: i cuggini31/05/2024 07:01:23
questi sono i tabellari A e B che abbassano di parecchio i c
B3 22.530,57 B2 ,22 21.217,62 B1 19.449,54 19.654,74 19.951,14 A3 19.073,56 19.275,16 19.578,76 A2 18.477,43 18.673,03 18.967,03
A1 17.537,25 17.722,05 18.025,65
Gli A lo sono incidono poco perchè in estinzione i B sono tanti
Rispondi

Da: Ratto 2 1  1  - 31/05/2024 17:50:34
Dicono.che nel nuovo contratto gli scatti non saranno piu limitati a 5 come lo sono adesso.
Rispondi

Da: per sopra 2  - 31/05/2024 17:51:34
Classifica degli enti dove si guadagna di più?
Rispondi

Da: Non si guadagna quasi mai03/06/2024 19:31:29
Se volete lavorare nel pubblico da funzionario significa rinunciare a guadagni e carriera.
In PA si guadagna bene solo in pochissimi posti da dipendente e nei pochissimi posti da dirigente.
Il resto sono stipendi mediocri o da fame, con prospettive nulle di incremento poiché gli aumenti salariali sono programmati sempre inferiori all' inflazione. Il potere di acquisto di un dipendente pubblico è in declino da 15 anni.
Non esiste un modello di carriera
Considerate che gli stipendi sono le poche voci di costo su cui lo stato riesce a risparmiare e con il debito è obbligato a risparmiare. Quando si tratta di appalti lo stato non è capace di risparmiare, regala soldi agli amici privati.
Se siete persone senza prospettive di carriera il pubblico fa per voi.
Questi confronti di stipendi tra enti è per roba di 100 euro che non cambia il tenore di vita, confronti tipici dei dipendenti pubblici che tirano a campare con quello stipendio mediocre a vita.
Ormai tutti i giovani qualificati evitano il pubblico, il pubblico sarà sempre più il posto per anziani e per gente fuori mercato del lavoro, in linea con il mediocre trattamento economico previsto. Aumenti, percorsi di carriera, sono solo slogan. AE, Inps, Inail carrozzoni con 100 euro in più rispetto ad altri carrozzoni
Rispondi

Da: per su03/06/2024 20:21:02
strano Zangrillo dice che va tutto bene
Rispondi

Da: per su03/06/2024 20:23:42
a quanto pare il prossimo rinnovo contrattuale porterà in dote ben 120/130 euro lordi in più... sapete quanti sono netti? 60 euro ahahahah dopo la mega inflazione patita. Richiamate Orietta Berti per la figaggine!
Rispondi

Da: I cuggini sono tornati03/06/2024 20:53:11
Evviva
Vi ricordate i vostri commenti su imbs?l
Li devi riportare?
Rispondi

Da: I cuggini sono tornati03/06/2024 21:01:23
Gli stipendi fanno schifo è  vero
Ma gli enti pubblici non economici imbs staccano tutti  gli altri del comparto privatistico basta leggere le medie e andiamo di 10 mila euro in su.

E questo è  sempre stato negacon i commenti che ho sopra  riportato

Poi che le authority  e sotto la pcm sia un'altra storia e innegabile.
Rispondi

Da: I cuggini sono tornati03/06/2024 21:07:34
Ribadisco tabella della ragioneria generale dello stato  pubblicata sul conto annuale 2022 riportata su tutti i giornali commentata da persone del calibro di Boeri etc..sole 24 ore    Ma avranno ragione i cuggini
Rispondi

Da: exoduss03/06/2024 21:10:09
o fanno cagare gli stipendi, in tutta la pa non c'è ascensore. Punto, chissene di inps e di quei 4 spicci che prendono in più.
Rispondi

Da: I cuggini sono tornati03/06/2024 21:14:11
13 mila euro non sono 4 spicci
Rispondi

Da: exoduss03/06/2024 21:19:10
Per me sono spicci, per te magari che non sei abbiente sembrano chissà quanti, sempre che sia vero.  Lo stacco vero è se all'inps prendi 70k e ai ministeri 30k, ma così non è, sempre un morto di fame si rimane.
Rispondi

Da: eh già03/06/2024 21:23:00
https://www.ilgiorno.it/economia/posto-fisso-fuga-pubblico-impiego-bbc003de
Rispondi

Da: I cuggini sono tornati03/06/2024 21:23:13
Ma perché si è sempre negato questo in questo  forum?
Rispondi

Da: I cuggini sono tornati03/06/2024 21:24:31
Fuga dal pubblico tranne agenzie e inps vai a 3 post su. Vai a boeri etc..
Rispondi

Da: eh già03/06/2024 21:28:25
Boeri è rimasto al 2019, non ha contezza di quanto sta avvenendo in tutte le PA, inps incluso.

E infatti al nord rinunciano il 30% dei vincitori, mica pizza e fichi.

Basta leggere l'articolo:

https://www.ilgiorno.it/economia/posto-fisso-fuga-pubblico-impiego-bbc003de


stipendi da poveri ormai, vanno alzati e di molto.
Rispondi

Da: Xsu04/06/2024 05:57:40
Leggiti le tabelle e gli articoli che ho postato tipo il sole 24 ore
Boeri non avrà contezza, è  solo stato presidente ma abbi pazienza la ragioneria generale dello stato si. E quello che dice Boeri è confermato proprio dalla ragioneria
Gli stipendi confermo sono bassi  alcuni tipo scuola comuni veramente bassi ma negli enti sono sicuramente bassi. Cosa sempre negata qua dal cuciname vario con risposte al limite del ridicolo tipo tabelle taroccate per attirare la gente.
Tutto qua

Rispondi

Da: Xsu04/06/2024 05:58:32
Sicuramente meno bassi.  Logicamente
Rispondi

Da: Guerra tra poveri04/06/2024 15:59:36
Guerra tra poveri.
Si eviti di illudere giovani o esterni che nel pubblico si viene pagati bene. Qualche posto c'è, ma è come vincere la lotteria, non è certo il funzionario di un carrozzone che viene pagato bene. Buono pasto che non ti permette un pasto. Nessuna prospettiva di crescita perché la crescita costa e l' Italia sa fare cassa solo sui dipendenti, ancor di più nel pubblico.
La maggior parte dei posti in pa hanno una paga non adeguata per un dipendente qualificato di uno stato del g7.
I giovani e i professionisti (in pratica quelli che hanno mercato)
non scelgono il pubblico. Giornali e tv possono dichiarare quello che vogliono o vuole qualcuno e girare i numeri (soprattutto degli stipendi) a loro piacimento, età media dei dipendenti pa e andamento del potere di acquisto negli ultimi 15 anni parlano chiaro. Partecipazione ai concorsi da anni in calo. Le stanno tentando tutte (Zangrillo & Orietta Berti) pur di dare un' immagine diversa alla pa senza badare alla sostanza (stipendi, carriera, formazione, benefit). L' immagine e gli slogan costano molto meno.


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