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Restituzione al ruolo di provenienza del Dirigente Scolastico
474 messaggi, letto 33689 volte

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Da: Franspado  01/12/2019 20:35:17
@1984 ds
Dobbiamo pretenderla tutti! Altrimenti i danni fatti dal MIUR in queste scellerate assegnazioni si sommeranno con quelli del prossimo anno e molte persone rinunceranno non potendo rientrare per molti anni!
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Da: @franspado 01/12/2019 21:08:39
Speriamo che i nostri sindacati incalzino il Miur sulla questione mobilità straordinaria.
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Da: 1984 DS02/12/2019 09:42:01
Purtroppo in alcune regioni ci saranno troppe persone che vorranno rientrare e pochi posti. Questo va detto perché bisogna essere realistici.
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Da: Pertutti 03/12/2019 22:30:54
Esperienza durissima anche se sono in regione. Staff latitante, DSGA alla prima esperienza e scuola altamente complessa. Ogni giorno mi chiedo se è la scelta giusta. A che serve guadagnare il doppio ma non avere un momento di serenità? Cerco di autoconvincermi che finirò l' anno ma piango spesso per stress e stanchezza...
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Da: Back to 04/12/2019 07:17:21
Io sto per dimettermi.  Sono in reale burn out. Non posso passare 10/12 ore a scuola. Ne va della mia salute. Non vedo più i miei cari, ho cefalea cronica, dolori muscolari ovunque. Vediamo che: mi succede
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Da: IlTroppoStroppia04/12/2019 09:49:43
A PerTutti e Back to non posso che esprimere la mia vicinanza. Gente, vi capisco e vi comprendo.
Sull'opportunità o meno di staccare la spina a questa esperienza il mio consiglio è di riflettere in maniera serena e di tirare un bilancio. Tornare a fare il docente, nel mio caso, è stato fonte di grandissima serenità e di nessun rimpianto. Ma trattasi del mio caso che è diverso da quello degli altri. Valutate bene le vostre motivazioni, l'impegno che avete profuso per arrivare ad essere DS, quello che avete perduto assumendo questo nuovo ruolo e quello che, invece, avete guadagnato. Le risposte non sono univoche per tutti e vanno sempre ben ponderate.
Forse potrebbe essere una buona idea stringere i denti fino a Natale e poi parlarne con chi vi è vicino nella vita. In ogni caso... forza!
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Da: Xprecedenti04/12/2019 13:15:15
Io vi consiglierei di aspettare i fatidici sei mesi prima di decidere definitivamente. Tanto basterà per capire se veramente è il caso di abbandonare per tornare all'insegnamento o se si tratta di uno stress dovuto a problemi di adattamento alla nuova realtà lavorativa. A mio parere fra la docenza e la dirigenza c'è sostanzialmente un abisso e tante sono le criticità nel secondo caso. Nel primo ti relazioni con i bambini o i ragazzi che in ogni caso sanno dare un senso alla tua giornata lavorativa, nel secondo quasi esclusivamente con adulti, molti dei quali col pelo sullo stomanco, che spesso invece di aiutarti ti boicottano. Per non parlare di quanto si sparli del Dirigente di cui si dicono peste e corna. E' critico anche il rapporto con gli altri ds, sia dal punto di vista professionale, ma soprattutto dal punto di vista umano. Il mio obiettivo era il miglioramento economico, non avendo in effetti grandi ambizioni dirigenziali. Ancora non ho visto un euro, quindi mi riservo di valutare quando arriverà qualcosa sul conto. Finora solo spese, essendo fuori sede e credo che gli arretrati, quando e se arriveranno, non copriranno quanto ho speso finora per la casa. A Marzo deciderò definitivamente cosa fare, ma nel caso non vorrei tornare nella mia vecchia sede di servizio. Vedremo, comunque non è facile.
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Da: W la vita 04/12/2019 14:52:57
D'accordo che per ora tocca resistere fino a Natale, che sembra non arrivare mai. Nel frattempo e anche durante le feste continuare a organizzare, valutare e condividere il piano di rientro. Poi studiare bene il momento dell'uscita anche per come e dove si andrebbe a tornare. Il periodo ottimale sembrerebbe tra Gennaio e Marzo, considerando anche la mobilità, ed eventualmente, per chi veramente ci tiene, pensando di non creare contraccolpi nella scuola di Dirigenza soprattutto nelle fasi relative alle iscrizioni. E non ritardare troppo l'uscita per non rischiare di trovarsi in una situazione peggiore. Il tutto in un misto di momenti di vera disperazione.
Sembra facile ma non lo è poi così tanto.
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Da: Quindi 04/12/2019 18:12:29
Neo ds soddisfatti non c'è ne sono ?
Forse venite tutti dalla secondaria. ...
Forse un docente però della primaria o infanzia sui 55 /60 stanco del rapporto coi bambini può vedere anche in 10 ore di ufficio un escamotage di uscita
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Da: Concordo04/12/2019 22:24:06
Sicuramente ci sono ds felici,ne conosco, difficile trovarli in un forum che parla di restituzione...comprendo il burnout,probabilmente l'adrenalina ha lasciato il posto alla stanchezza...anche io cercavo un miglioramento economico -certo non solo quello-quando mi sono iscritto al concorso...lo scontro con una realtà fatta di strutture malandate, dsga che aveva idee confuse su tutto e non poteva essere un supporto, conflitti interpersonali da gestire ogni giorno...beh si sapeva, si poteva intuire,lo avevo studiato ma la quotidianità è stata pesante...non era la vita che volevo né potevo fare per anni.. ora dormo sereno, senza pensare ai pannelli pericolanti sui soffitti, al docente che tutto sembra tranne un educatore, ai conflitti tra personale e dsga, nessuna corsa dietro a enti locali che fanno orecchie da mercante ...ho tempo per famiglia e amici,  per leggere un buon libro e soprattutto ho ritrovato la relazione con i miei alunni, ho ritrovato un senso nel mio agire quotidiano...
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Da: Machimelhadetto05/12/2019 08:33:26
Beato! Io... non so che farò, se resisterò, se perdurerò ancora per molto.
Il ruolo di DS è un lavoraccio, duro e alienante, per tanti aspetti: il DS è un uomo solo, è un "coordinatore" che tutto sa risolvere, o quasi.
Ognuno ha le sue scelte, le proprie priorità, ma francamente rimpiango i miei 16 anni da docente.

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Da: Back to 05/12/2019 09:20:05
Io posso resistere fino a Natale per concludere, per senso di responsabilità, quanto abbozzato e il necessario per la scuola che mi è stato affidata. Ma poi stop. Mi spiace solo per la mia supplente che forse perderà il posto. O forse sono io che non so dove finirò ma pazienza. Voglio uscire da questa camicia di forza. E sono cose esaurita che forse prenderò aspettativa senza stipendio o mutua, e me la merito tutta: depressione maggiore di cui soffro, ripresentata si in forma potenziata. Ho sbagliato io a cercare un lavoro non adatto alle mie condizioni psicofisiche. Ma anche insegnare (mi) stanca...
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Da: Concordo05/12/2019 16:05:57
Coraggio, hai provato una strada diversa e hai visto che non è quella giusta.a volte ci vuole coraggio anche a lasciare...seguirà stress emotivo dopo il sollievo,ma poi torna la luce.prova prima a vedere se con le vacanze di Natale ti riprendi o se vedi ancora tutto nero e poi decidi..sei già stata brava a resistere tre mesi...probabilmente ricominciare in una scuola diversa può aiutarti a ripartire...in bocca al lupo!
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Da: Back to 05/12/2019 20:20:49
Inviate via PEC dimissioni e domanda di rientro nel ruolo di provenienza. Vi terrò aggiornati se vorrete
Rispondi

Da: Back to 05/12/2019 20:20:49
Inviate via PEC dimissioni e domanda di rientro nel ruolo di provenienza. Vi terrò aggiornati se vorrete
Rispondi

Da: @back 05/12/2019 21:23:14
Certo tienici informati!!
Rispondi

Da: W la vita 05/12/2019 22:29:13
Tramite PEC scuola o personale?
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Da: W la vita 05/12/2019 22:35:21
Ma non dicevi che eri intenzionata a resistere fino a Natale?
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Da: Back to 05/12/2019 22:51:34
PEC personale. Resisto Gino a Natale. A usr ho scritto che sono disposta a mantenere l'incarico fino al 31 dicembre. Forse avrei potuto prendere un po' di mutua visto che davvero non sto bene psicologicamente e decidere poi con mente più lucida, ma avrei messo in difficoltà la scuola, così almeno avrà un reggente
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Da: W la vita 06/12/2019 15:11:53
Ok. La salute e la serenità prima di tutto. Auguri comunque per un pieno e pronto recupero psicofisico. A prescindere da ogni cosa.
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Da: Neo ds super10/12/2019 15:37:32
Preparati..mi dite chi vede la diagnosi del certificato medico del dipendente in malattia?
Solo inps o anche scuola?
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Da: Concordo10/12/2019 16:50:09
Solo il lavoratore. Il ds quale datore di lavoro ha accesso a banca dati Inps ma vede solo il certificato attestante la malattia senza diagnosi. Il lavoratore accedendo al sito Inps vede invece anche la diagnosi.
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Da: Grazie!!!10/12/2019 23:40:10
La diagnosi la vedo subito poiché il medico mi manda copia via mail.
Ma è sempre stato così,  con la visibilità diagnosi ?qual è la normativa di riferimento
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Da: Looking back 15/12/2019 19:12:34
Aspettare marzo è giusto...per darci una chance in più, per non gettare subito tutti i sacrifici fatti. Ma non so se sei mesi possano realmente darci modo di abituarci a un cambio così drastico... Il problema è :riusciremmo ad abituarci? Nel caso di dimissioni (in qualunque momento si diano) lo stress emotivo successivo allo senso di sollievo che qualcuno citava sopra...è causato da cosa? Senso di frustrazione e "fallimento" per aver centrato - e anche pienamente - un obiettivo alto ma che, in definitiva, non era il nostro, non ci era congeniale? E poi, come far fronte all'alone che ci porteremmo dietro, agli sguardi, alle battute e frecciate dei colleghi verso chi ha cercato di elevarsi e poi... è.. ritornato tra loro... Se ora ogni mattina rimpiangiamo la docenza... dopo, ogni mattina, ci sentiremmo dei rinunciatari?
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Da: Priorità15/12/2019 19:59:58
Credo che dipenda unicamente dalle motivazioni individuali.
Personalmente penso che dopo un concorso massacrante e un anno di prova buttati nel mare senza alcun salvagente abbiamo ampiamente dimostrato a noi stessi e (seppure fosse importante) agli altri di avere tutte le carte in regola per affrontare questo mestiere...
Non concordo con il termine "elevarsi": non credo che il valore di una persona dipenda dal mestiere che fa né tantomeno dal guadagno. Penso anzi che "rinunciare" a fare il DS per tornare a fare ció che si ama profondamente (almeno nel mio caso) e che dà linfa vitale sia un atto da ammirare.
Per me la priorità è la qualità di vita, nella quale rientrano molteplici aspetti e che è misurata dal senso di appagamento complessivo che francamente in questo non provo...
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Da: Il punto è che 15/12/2019 20:47:46
Alcuni pensano di essersi"elevati", ed è per questo che la caduta (rinuncia) appare rovinosa, se invece si guarda da un'altra prospettiva, si vede un momento di crescita e di grande riflessione sul senso che si vuole dare alla propria vita: in parole povere, si mettono infila le priorità. Il pensiero degli altri diventa un fruscio se già si ha consapevolezza di sé, diversamente diventa il rumore di una tormenta se l'obiettivo era quello di "vedersi importanti" negli occhi degli altri.
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Da: Il punto  che 15/12/2019 20:48:48
In fila
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Da: IlTroppoStroppia 15/12/2019 23:54:06
Personalmente commisero chi rimane a vivere una cosa che non lo sodfdisfa e che, anzi, lo rende infelice solo perché teme le frecciate e gli sguardi degli altri.  E compatisco la scuola che si ritrova un preside controvoglia come guida. Bisogna vivere per se stessi e per gli altri. Non contro gli altri e contro se stessi.
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Da: Dsononds 16/12/2019 19:40:02
Siete sicuri si possa aspettare marzo per dare le dimissioni?
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Da: Priorità16/12/2019 22:05:04
Non ne sono certa. A gennaio mi informo...
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