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COME VINCERE UN CONCORSO LOCALE
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Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +92
 1  - 23/04/2024 17:52:31
Secondo me se uno è così folle da chiedere il cambio da amministrativo a tecnico lo accontentano al volo.
Così come se uno chiede il cambio da amministrativo a vigile.
Ma chi è che vorrebbe farlo?
Rispondi

Da: Ma davvero 23/04/2024 18:06:02
Il cambio amministrativo vigile non ha senso.
Però quello amministrativo tecnico è diverso. In molti enti i tecnici sono molto meno numerosi, fanno più carriera, hanno dei vantaggi in più.
Rispondi

Da: Aurorrr24/04/2024 11:24:36
Come pensate possa essere lavorare come agente di polizia municipale in un comune come Napoli ?
Rispondi

Da: ex Centrale di Committenza24/04/2024 15:31:00
Da: Ma davvero     23/04/2024 17:40:18
Puoi chiedere quello che vuoi ma non è detto che ti venga concesso, anzi.
Molti concorsi post covid da funzionario amministrativo erano aperti a tutte le lauree.
Sono stati superati da architetti, ingegneri, biologici che da un giorno all'altro sono diventati degli amministrativi, sapendo poco e nulla di diritto amministrativo. Molti hanno cercato di ottenere il cambio a funzionario tecnico, senza cavare un ragno dal buco.
Non credo che sia concesso così facilmente.
Se tu partecipi ad una selezione per un determinato profilo, la regola generale vuole che tu rimanga per quel profilo. Altrimenti fai un altro concorso più confacente ai tuoi studi o al tuo vissuto e cambi tipo di lavoro.
---------------------------------------------------------
Aprire  a tutte le lauree per un profillo di funzionario amministrativo è stata una mega c..................................
Rispondi

Da: Ma davvero 25/04/2024 09:48:34
Aprire  a tutte le lauree per un profillo di funzionario amministrativo è stata una mega c..................................
...
Ah sicuro.
Rispondi

Da: Infatti25/04/2024 17:36:18
Una volta su questo forum c'era una ragazza che aveva la laurea in professioni sanitarie, oggi è funzionario amministrativo in una PA. Ditemi voi cosa c'entra quella laurea con il ruolo di funzionario, poi per forza la PA va a rotoli...
Rispondi

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Da: ex Centrale di Committenza25/04/2024 17:59:48
Studiare diritto per partecipare ai concorsi soprattutto quelli a quiz, significa acquisire un sapere nozionistico, studiare diritto all'università è proprio un'altra cosa, se non si raggiunge un livello di sapere critico - argomentativo, col c.....che superi l'esame.
Rispondi

Da: Ma davvero 25/04/2024 19:03:21
E' anche vero che c'è stata una serie non indifferente di concorsi a prova unica in cui erano ammessi tutti i laureati.
Prova unica a quiz, di cui molti di inglese, informatica e soft skill o materie trasversali tipo privacy.
Poi valutazione di titoli come se non ci fosse un domani. In molti concorsi faceva quasi più punteggio la valutazione titoli che la prova in sé.
Per questo sono diventati amministrativi persone con le lauree di qualsiasi tipo, salvo poi sbraitare perché non fanno un lavoro confacente al proprio percorso di studi.
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +92
 1  1  - 25/04/2024 19:20:05
La ragazza con laurea in professioni sanitarie che dici è molto più brava di tanti avvocatini tant'è che anche ai concorsi li asfaltava tutti
Rispondi

Da: Nuovi concorsi25/04/2024 19:24:05
Io sono d'accordo con quelli di sopra, escluso Sandrokan
Rispondi

Da: Anonima_SS25/04/2024 20:05:47
Eccomi
1) non ho mai detto che i "concorsi" a td sono illegali, ma che si dovrebbero chiamare SELEZIONI e non CONCORSI. prima di preoccuparvi della mia laurea imparate a leggere.

2) una giurista è appena entrata nel mio ufficio. Non capisce una cespa e non sa neanche scrivere, tra l'altro ammira la mia conoscenza a menadito delle norme che ci servono nel nostro lavoro

3) non è certo per me che la PA va a rotoli, guardate cosa hanno combinato all'Agenzia delle Entrate con l'ultimo concorso, a cui sicuramente hanno lavorato fior fior di funzionari laureati nelle discipline attinenti. Io e il mio collega siamo rimasti allibiti.
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +92
25/04/2024 20:32:07
Se volete lauree specifiche ci stò ma allora voglio lauree diverse per chi va ai servizi finanziari e chi va ai servizi amministrativi. Attualmente un laureato in legge può diventare responsabile dei servizi finanziari.... allora può farlo anche un laureato in statistica
Rispondi

Da: Anonima_SS 1  1  - 25/04/2024 20:33:54
Gli avvocatini, oltre che ai concorsi, li ho asfaltati anche sul lavoro.
E i nostri concorsi non erano a crocette come quelli di ora, ma con prova scritta, pratica (redazione atto) e orale.
Rispondi

Da: Ma davvero  1  - 25/04/2024 23:08:53
Da: Sandr0kan
Reputazione utente: +89    25/04/2024 20:32:07
Se volete lauree specifiche ci stò ma allora voglio lauree diverse per chi va ai servizi finanziari e chi va ai servizi amministrativi. Attualmente un laureato in legge può diventare responsabile dei servizi finanziari.... allora può farlo anche un laureato in statistica
...
Nel corso di laurea in giurisprudenza ci sono 4-5 esami di economia.
Nel corso di laurea in economia ci sono 4-5 esami di diritto.
Economia e diritto sono speculari. Statistica invece è un mondo a sé.
Non ha proprio senso che un laureato in Storia e filosofia faccia il funzionario amministrativo.
A questo punto vado io a fare lo storico.

Da: Sandr0kan
Reputazione utente: +89    25/04/2024 19:20:05
La ragazza con laurea in professioni sanitarie che dici è molto più brava di tanti avvocatini tant'è che anche ai concorsi li asfaltava tutti
...
Forse nei concorsi a prova unica, con domande su soft skill, inglese, informatica e menate varie e con valutazione dei titoli sparata a palla.
Fai una prova di diritto amministrativo, che non sia la legge sul procedimento, tipo sulla tutela giurisdizionale e vedi chi passa.
Non scherziamo dai.
Poi se vuoi fare qualunquismo, fai pure.

Da: Anonima_SS    25/04/2024 20:33:54
Gli avvocatini, oltre che ai concorsi, li ho asfaltati anche sul lavoro.
...
Ma stai calma
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +92
 1  - 26/04/2024 06:16:56
ti aveva già scritto che erano concorsi vecchia maniera (4 prove, no crocette, no soft skills inventate pochi anni fa).
come del resto il mio della città capoluogo di regione (primo secco con buon distacco dal gruppo dal secondo in poi). oppure Milano (settimo su 18 mila iscritti di cui la metà partecipanti) o l'attuale ente (terzo su 2000 partecipanti effettivi).
Con una laurea che quando mi ci iscrissi mi prendevano tutti per il culo.
Valutazione? 99.98 percento 5 anni fa e 60/60 negli ultimi 4 anni.
Non capendo niente di diritto amministrativo ed essendo tra quelli che rovinano la p.a. immagino a causa della laurea non giuridica.
Certo non sono un D perché non ho trovato concorsi a cui potevo partecipare
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +92
 1  - 26/04/2024 06:50:47
Ricapitolando, a scanso di equivoci come la penso:

-i laureati in legge sono più preparati in diritto? Certo, sicuramente e ovvio. Nessuno lo nega;
-i laureati in legge performano meglio ai concorsi (parlo di concorsi vecchio stile, non crocette e soft skills)? Non necessariamente, anche perché le materie non sono perfettamente sovrapponibili. Paradossalmente quelli che ho visto performare meglio sono gli ingegneri, forse perché abituati a studiare come dei trattori 12 ore al giorno senza guardare lo smartphone ogni 10 minuti;
-laureati in legge performano meglio sul lavoro rispetto agli altri? Non necessariamente. Probabilmente sì se sono a lavorare per il segretario generale (anticorruzione, trasparenza, ecc) o all'avvocatura o all'ufficio contratti.
Nel resto degli uffici ti trovi a fare sempre le stesse cose e la volta ogni 3 mesi che ti capita un cavillo giuridico chiedi all'avvocatura.
Quindi a mio parere conta di più la flessibilità mentale e la voglia di sbattersi a risolvere rogne.
Ben vengano le prove di logica che permettono di scremare chi non ha abilità di problem solving mentre sono perplesso sull'utilità dei soft-skills.
Questo ovviamente è il mio pensiero che non intende essere verità assoluta in quanto sono consapevole che potrei sbagliarmi. E le esperienze di cui sopra nel post precedente le ho raccontate non per cantarmela e suonarmela ma per dimostrare che anche con una laurea non giuridica o economica si può performare (piu' volte, non un singolo caso) meglio di tali laureati, basta farsi un gran mazzo a studiare (e ce la possono fare tutti eh, non è che io avessi qualcosa in più, basta studiare).
Rispondi

Da: Anonima_SS 1  1  - 26/04/2024 07:16:02
@Ma davvero
Coda di paglia?
Guarda che sei tu che hai scritto che quelli come me rovinano la PA, ti pare una cosa a cui si possa rispondere serenamente?
Col cavolo che parlo di concorsi a crocette. Nell'ultimo, quello con cui sono diventata funzionaria, tre prove, e ho preso i voti migliori di tutti. Degli altri un buon 80% era laureato in giurisprudenza.
Ma a parte i concorsi, che contano il giusto, ti assicuro che anche sul lavoro non ho nulla da invidiare ai giuristi.

Sul lavoro contano più l'intelligenza "viva", la flessibilità mentale e il senso pratico che il sapere nozionistico. Anche perché le nozioni si imparano, il resto no, e puoi avere anche 37 lauree.
Rispondi

Da: Ma davvero  2  - 26/04/2024 08:07:21
Da: Sandr0kan
Reputazione utente: +89    26/04/2024 06:50:47
Ricapitolando, a scanso di equivoci come la penso:

-i laureati in legge sono più preparati in diritto? Certo, sicuramente e ovvio. Nessuno lo nega;
-i laureati in legge performano meglio ai concorsi (parlo di concorsi vecchio stile, non crocette e soft skills)? Non necessariamente, anche perché le materie non sono perfettamente sovrapponibili. Paradossalmente quelli che ho visto performare meglio sono gli ingegneri, forse perché abituati a studiare come dei trattori 12 ore al giorno senza guardare lo smartphone ogni 10 minuti;
...
Lo studio non è performance ma è conoscenza. Sono due concetti completamente diversi.
Superare un concorso, non significa conoscere una materia.
Conosco due persone entrambe bilaureate che hanno superato concorsi da amministrativi: essendo bravi nello studio, hanno imparato tutto a memoria e anche superato brillantemente le prove.
Ciò non vuol dire che conoscano il diritto, anzi.
Così come impari velocemente, altrettanto velocemente dimentichi.
Sono poi i primi che sbraitano per cambiare settore.
Detto questo, per l'80-90% del lavoro non è necessaria una laurea in giurisprudenza. Non è proprio necessaria una laurea: si tratta di compiti che potrebbe fare chiunque.

Da: Anonima_SS    26/04/2024 07:16:02
@Ma davvero
Coda di paglia?
Guarda che sei tu che hai scritto che quelli come me rovinano la PA, ti pare una cosa a cui si possa rispondere serenamente?
...
Ma stai calma e fatti una bella camomilla.
Non ho mai scritto che quelli come te rovinano la PA.
Al massimo che non dovresti proprio partecipare a certi concorsi.
Così come un laureato in giurisprudenza non potrebbe partecipare a concorsi tecnici.
Se poi non hai nessuna laurea oppure in scienze delle patatine, ci sono pur sempre i concorsi C e B.

Ma a parte i concorsi, che contano il giusto, ti assicuro che anche sul lavoro non ho nulla da invidiare ai giuristi.
...
Bella convinta...
Rispondi

Da: Anonima_SS 1  1  - 26/04/2024 08:40:41
Quando chiamate le altre lauree "scienze delle patatine" vi definite da soli, non c'è bisogno di aggiungere altro.

Nel mio ente c'è un ufficio di due persone: una laureata in giurisprudenza, l'altra in lettere.
La laureata in giurisprudenza non è in grado di fare altro che tenere l'agenda delle palestre scolastiche (un lavoro da B). Se scrive un atto sbaglia i presupposti, il bilancio non sa neanche cosa sia.
La laureata in lettere fa tutti gli atti dell'ufficio, compresi atti molto complessi, gestisce completamente la parte contabile. Ed è anche brava.

Si può non essere d'accordo sull'aprire a tutti i concorsi, ma la realtà dei fatti è questa:
1) ai concorsi non partecipa più nessuno e i pochi che partecipano sono pochissimo preparati, in qualsiasi cosa siano laureati, quindi la PA ha bisogno di aprire il ventaglio delle possibilità, magari trovando gente brava laureata in altro e non gente pessima laureata in giurisprudenza o scienze politiche per forza
2) nella quotidianità degli uffici è evidente che la laurea conta il giusto, a parte qualche settore (Segreteria Generale, Ufficio legale)

P.s. la funzionaria che c'era prima di me, laureata in Giurisprudenza, ha fatto degli errori grossolani a livello contabile che ancora oggi il mio ente sta scontando.
Sono arrivata io e sembravo Mario Draghi. Non lo sono, ma è per dire che ho più competenze, e comprendo meglio di lei, la parte contabile.
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +92
 2  - 26/04/2024 08:46:22
=========
Lo studio non è performance ma è conoscenza. Sono due concetti completamente diversi.
Superare un concorso, non significa conoscere una materia.
=========
A parte che parliamo di "vincere", non di "superare", cioè di fare il concorso "meglio degli altri".
Parliamo comunque di concorsi, non di sapere il diritto.
=========
Conosco due persone entrambe bilaureate che hanno superato concorsi da amministrativi: essendo bravi nello studio, hanno imparato tutto a memoria e anche superato brillantemente le prove.
Ciò non vuol dire che conoscano il diritto, anzi.
=========
Mai detto che chi vince il concorso sa meglio il diritto, sono stato il primo a dire che i laureati in giurisprudenza lo conoscono meglio.
Io parlo di performance al concorso e sul lavoro, non di conoscenza del diritto.
Si va a fare i concorsi e a lavorare nella P.A. non bisogna insegnare diritto all'Università
=========
Così come impari velocemente, altrettanto velocemente dimentichi.
Sono poi i primi che sbraitano per cambiare settore.
=========
Detto questo, per l'80-90% del lavoro non è necessaria una laurea in giurisprudenza. Non è proprio necessaria una laurea: si tratta di compiti che potrebbe fare chiunque.
=========
appunto. Quindi per quale motivo un laureato in ingegneria meccanica non dovrebbe fare il funzionario amministrativo?
P.S. nelle Università generalmente i concorsi per impiegato sono aperti a tutte le lauree.
Rispondi

Da: Ma davvero  3  1  - 26/04/2024 10:19:05
Da: Anonima_SS    26/04/2024 08:40:41
Quando chiamate le altre lauree "scienze delle patatine" vi definite da soli, non c'è bisogno di aggiungere altro.

Nel mio ente c'è un ufficio di due persone: una laureata in giurisprudenza, l'altra in lettere.
La laureata in giurisprudenza non è in grado di fare altro che tenere l'agenda delle palestre scolastiche (un lavoro da B). Se scrive un atto sbaglia i presupposti, il bilancio non sa neanche cosa sia.
La laureata in lettere fa tutti gli atti dell'ufficio, compresi atti molto complessi, gestisce completamente la parte contabile. Ed è anche brava.
...
Che discorso fai?
Si tratta di una generalizzazione senza senso.
La tua collega laureata in giurisprudenza non combina nulla e quindi tutti i laureati in giurisprudenza non combinano nulla?
La laureata in lettere è bravissima e quindi tutti i laureati in lettere sono bravissimi?

Si può non essere d'accordo sull'aprire a tutti i concorsi, ma la realtà dei fatti è questa:
1) ai concorsi non partecipa più nessuno
...
Ma non è vero che non partecipa nessuno.

2) nella quotidianità degli uffici è evidente che la laurea conta il giusto, a parte qualche settore (Segreteria Generale, Ufficio legale)
...
Su questo sono d'accordo ma limitatamente alla routine e quotidianità.
Se si tratta di fare sempre le stesse cose, chiunque va bene.
Poi capita gioco forza di dover fare una determina particolare, un'ordinanza atipica (in realtà l'ordinanza di per sé è un atto contenutisticamente atipico) e allora iniziano i distinguo perché chi non ha mai studiato diritto, non sa che pesci prendere e tocca fare da consulente legale a tutti quanti. Tutto ciò non accadrebbe se ci fossero le persone giuste al posto giusto.

Sono arrivata io e sembravo Mario Draghi.
...
Lo abbiamo già capito che ti credi un genio.
Rispondi

Da: Anonima_SS 1  2  - 26/04/2024 10:43:28
1) non partecipa quasi nessuno di valido, il livello è bassissimo, laureati e non. Te lo assicuro, hanno difficoltà a passare un concorso a crocette e all'orale fanno piangere.

2) sugli atti particolari, sicuramente prendono più tempo e studio di altri, ma niente che una persona mediamente intelligente non possa superare. Ci sono poi pur sempre i Dirigenti.

3) ho scritto "sembravo" e poi "non lo sono", ma era per farti capire che una laureata in giurisprudenza ha commesso un arrosto gravissimo, eppure dovrebbe essere lei quella brava a interpretare le norme, e non io.
Rispondi

Da: GinTonic82  2  - 26/04/2024 12:43:30
Da: Infatti    25/04/2024 17:36:18
Una volta su questo forum c'era una ragazza che aveva la laurea in professioni sanitarie, oggi è funzionario amministrativo in una PA. Ditemi voi cosa c'entra quella laurea con il ruolo di funzionario, poi per forza la PA va a rotoli..

__
se supera il concorso e passa avanti a laureati in giurisprudenza il problema non è lei ma questi utlimi.
Rispondi

Da: GinTonic82  2  - 26/04/2024 12:46:56
Cazzo vedo ora che si parlava di @ANONIMA!!!
No vabbè non me la toccate eh. Vi asfalta tutti!! :))) Io quando ho dubbi sul personale scrivo a lei, manco al mio ufficio :DD
Rispondi

Da: Anonima_SS 1  - 26/04/2024 12:54:04
@GinTonic82
Tvb
Rispondi

Da: GinTonic82  1  - 26/04/2024 13:02:13
I laureati in Giurisprudenza non hanno nulla di più rispetto ai laureati in ambito sanitario, anzi. Forse l'unica cosa che ci possiamo riconoscere è la falicilità nello studio. Nel mio caso ad esempio, complice un ottima memoria, i libri me li mangiavo durante l'Università. Non ci ho messo neanche molto ad avere il posto fisso, e poi posto fisso vicino a casa nonostante l'età (36 anni all'epoca) senza girovagare troppo per l'Italia.
i concorsi ad oggi sono di una facilità disarmante. Ho passato quello di Agenzia delle Entrate - conservatori solo  esercitandomi su concorsxxxx  in pullman per avere un 22. I disoccupati che si ammazzavano di quiz gg e notte avranno preso 30. Paradossalmenteavevo studiato di più per il concorso in  Comune (3 prove).
Rispondi

Da: GinTonic82 26/04/2024 13:03:04
Da: Anonima_SS     1  - 26/04/2024 12:54:04
@GinTonic82
Tvb
__
Anche io :))))
Rispondi

Da: Dr Low 3  1  - 26/04/2024 13:27:04
I laureati in Giurisprudenza non hanno nulla di più rispetto ai laureati in ambito sanitario, anzi. Forse l'unica cosa che ci possiamo riconoscere è la falicilità nello studio. Nel mio caso ad esempio, complice un ottima memoria, i libri me li mangiavo durante l'Università

Dove ti sei laureata? Nel profondo nord est?
Vieni a studiare giurisprudenza alla Federico II e ne riparliamo.
Rispondi

Da: GinTonic82  3  - 26/04/2024 13:32:22
Da: Dr Low    26/04/2024 13:27:04
I laureati in Giurisprudenza non hanno nulla di più rispetto ai laureati in ambito sanitario, anzi. Forse l'unica cosa che ci possiamo riconoscere è la falicilità nello studio. Nel mio caso ad esempio, complice un ottima memoria, i libri me li mangiavo durante l'Università

Dove ti sei laureata? Nel profondo nord est?
Vieni a studiare giurisprudenza alla Federico II e ne riparliamo.

---

Buahahahahahahaah se mi fossi laureata a Napoli, manco lo scriverei nel Cv per la vergogna.
Vieni tu a Giurisprudenza a Padova, ammesso che ti facciano entrare (si parla italiano, non dialetto napoletano)
Rispondi

Da: Nuovi concorsi 1  - 26/04/2024 13:47:10
Da: Dr Low     1  - 26/04/2024 13:27:04
I laureati in Giurisprudenza non hanno nulla di più rispetto ai laureati in ambito sanitario, anzi. Forse l'unica cosa che ci possiamo riconoscere è la falicilità nello studio. Nel mio caso ad esempio, complice un ottima memoria, i libri me li mangiavo durante l'Università

Dove ti sei laureata? Nel profondo nord est?
Vieni a studiare giurisprudenza alla Federico II e ne riparliamo.
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Federico II ha una fama di difficoltà immensa da anni, ricordo una persona conosciuta anni fa che abitando a circa metà strada tra Roma e Napoli più verso Napoli, scelse la Sapienza a Roma, considerata ormai da anni l'università italiana migliore al mondo insieme se non sbaglio il Politecnico di Milano. Praticamente le uniche italiane tra le prime 100 150
Rispondi

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