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Concorso MAGISTRATURA 2016
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Da: semplificazione_ in ars cazzeggiandi30/03/2016 16:05:02
ps logicandum:
tuttavia se per definizione l'amore è qualcosa che a) si può provare solo una volta, b) solo verso una persona, non è cmq detto che sia "eterno".
Tanto meno sarebbe "assoluto" per ciò (a+b) soltanto.
Si può amare una sola volta, una sola persona; e poi smettere semplicemente di amarla.
Ci si sarebbe giocati l'unica chance, senza aver possibilità di bis, ma l'amore non sarebbe un sentimento necessariamente eterno in base a+b.
Non sarebbe nemmeno necessariamente durevole l'equivalente di una vita umana. Potrebbe pertanto essere limitato nel tempo.
E' il concetto di assoluto che va definito allora, stante che assoluto ed eterno non possono ritenersi (e infatti non sono) sinonimi.
Ab-soluto: senza vincoli? senza limiti? senza condizioni? l'in sè, senza riferimenti esterni a sè, che dipende solo da se stesso?
Dunque come è iniziato "da sè", così può finire "da se'", del tutto in linea con una natura assoluta.
Se posto in questi termini, l'assolutezza è caratteristica compatibile con le definizioni a) e b). Solo compatibile però, per niente necessaria.
Dunque, se Sua Sommità intendesse con le caratteristiche a) e b) definire completamente il contenuto di amore, ad esso potrebbe ancora mancare (e non ne sarebbe recriminabile l'assenza) la caratteristica dell'assolutezza.
In conclusione, anche nella versione SOMMaria proposta, l'amore potrebbe essere concetto caratterizzato da "relatività" umana (qui e ora e con te-unica persona nella vita): in quanto carattere non incompatibile con la sua natura di sentimento ab-soluto (non soggetto a vincoli, condizioni o azioni estranee a se stesso).
Quindi, laddove lo si volesse sentimento anche eterno (ovvero che si mantiene nel tempo a prescindere dal qui e ora), ciò andrebbe precisato, aggiungendo tale caratteristica come elemento indefettibile c). Per riscrivere la formula a+b+c=ammmore.
Il solo modo di evitare l'aggiunta del parametro c), sarebbe assumere che amore e eternità siano sinonimi (e definire l'amore come categoria di sentimento assoluto in quanto eterno).
Ma era appunto la premessa iniziale: eternità e assolutezza non sono sinonimi.
E si torna al diritto di cittadinanza di "relativamente assoluto" o "assolutamente relativo", che sembrano ossimori ma non sono definizioni più così peregrine.
Sono piani diversi e complementari di definizione: quello della relatività (che definisce la relazione, ovvero con chi quell'unica volta della vita ex a) e b)) e quello della natura assoluta dell'amore (che definisce il perchè quella persona e non altre, ovvero l'anarchia e l'ingovernabilità della scelta, ma anche, altrettanto,  della sua durata, il non-c) ).
E certamente ci saremo annodati più volte in questi passaggi.
Ma non ce ne vogliano i sommi saggi e loro adepti: era tanto per provare ad esercitare le meningi, non c'è pretesa di serietà.
Se Maometto non va alla montagna, la montagna potrebbe andare a Maometto. Ma anche la montagna deve pur cominciare a muoversi, se no è certo che non vada da nessuna parte. :)
Rispondi

Da: Può capitare30/03/2016 16:07:51
Il servizio di tesoreria con sponsorizzazione ad amministrativo o lo salto de plano?
Rispondi

Da: Uomo della strada30/03/2016 16:09:27
Sono felice e contento che il concorso di magistratura sia così difficile e ci siano tanti bocciati: da uomo della strada vi dico che se un giorno dovrò essere giudicato da qualcuno in un Tribunale, voglio che sia uno con un cervello grande come un melono, e non uno con una noce al posto del cervello che passa le giornate a scrivere bestialità su mininterno!
Rispondi

Da: a onor del vero30/03/2016 16:16:22
@Uomo della Strada
L'aspirazione dovrebbe essere quella di non venire giudicato affatto.
Significherebbe una vità di legalità e pace sociale.
Ce la puoi fare!
Rispondi

Da: @uomo della strada30/03/2016 16:16:55
si vede che sei un uomo della strada. Se avessi frequentato le aule dei tribunali italiani, sapresti che non è così.
Rispondi

Da: zaffiro7 30/03/2016 16:19:18
uomo della strada, tranqui, ti giudicherò io, contento ? Stai certo che avrai la giusta sentenza.
Rispondi

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Da: @può capitare 30/03/2016 16:19:58
Considerando che il nuovo codice dei contratti pubblici, che entrerà in vigore tra poche settimane, reca una nuova disciplina relativa al contratto di sponsorizzazione.
Considerando che il tuo manuale di sicuro non è aggiornato al nuovo codice...
Direi che: puoi saltarlo tranquillamente!!
Rispondi

Da: Uomo della strada30/03/2016 16:24:14
Approvo il giudice donna, tranne che per i reati sessuali per i quali un maschilista come questi che scrivono su mininterno mi va bene.
Rispondi

Da: x uomo della strada 30/03/2016 16:28:50
Caro uomo della strada, dammi retta: se hai tempo, vatti a fare un giro per le aule di un tribunale.
Se poi quest'esperienza non avrà dererminato in te uno stato di profondo disagio, disgusto, disturbo e schock, allora ti comunico che sei uno dei pochi esseri viventi pronto per andare a vivere sullo spazio in caso di catastrofe mondiale!
Rispondi

Da: Epistemologo30/03/2016 16:38:32
La legge secondo cui "si può amare una sola volta nella vita" dice, appunto, che l'amore è una combinazione unica nello spazio-tempo. L'assolutezza, intesa come eternità, mi pare un antecedente, più che un conseguente di questa legge.  Più chiaramente: "se l'amore è eterno, allora si può provare una sola volta". Non già "se si può provare una sola volta, allora è eterno". Naturalmente resta da provare la premessa, ossia che l'amore è eterno.
Rispondi

Da: Uomo della strada30/03/2016 16:41:24
@a onor del vero

anche qualunque onesto cittadino può avere bisogno di un giudice, che ne so, per una separazione, e avrebbe diritto che costui non sia scelto tra coloro che scrivono bestialità.
Rispondi

Da: Pu capitare30/03/2016 16:50:55
A sto punto salto proprio gli appalti...che dite?
Rispondi

Da: @Uomo della strada30/03/2016 16:53:20
quanta differenza passa tra "uomo della strada" e "donna della strada" !
Rispondi

Da: semplificazione30/03/2016 16:55:20
@epistemologo

mi si inceppano le cellule grigie oggi, ma mi sembrerebbe una contraddizione proprio tra la premessa "l'amore è eterno" e la caratteristica di "assolutezza" attribuita.
Se assolutezza è libertà da vincoli e condizioni, è impossibile a priori definire una durata ideale, per così dire, del sentimento.
Un sentimento assoluto è (dovrebbe essere) per definizione imprevedibile: imprevedibile anche nella sua durata.
Quindi non dovrebbe mai essere pre-definito "eterno" (tendente alla non fine, durevole, ultraneo alla situazione hic et nunc).
Dunque se l'amore è eterno, non è assoluto.
Se è assoluto, non lo si può mai definire "eterno" (al limite ne è ammessa una verifica a posteriori di durevolezza e durata effettiva; ma appunto, una verifica empirica successiva, non una definizione di premessa).
Anzi, una definizione (eterno) da escludere proprio per il carattere di incompatibilità di tale assunto (la pretesa durata infinita) con il caratterere di assolutezza dato (insondabilità, impermeabilità, inafferrabilità, imprevedibilità anche nella durata).
In altre parole, si tratterebbe di scegliere tra la premessa "è eterno" e quella "è assoluto", le due cose non essendo ontologicamente compatibili.
Sbaglio?
Rispondi

Da: zaffiro7 30/03/2016 17:19:37
vorrei dire una cosa: tutto sommato, se studi da un compendio buono tipo il dike e ci accompi un codice commentato, secondo me hai un 'ottima preparazione, poi un pò di giurisprudenza e via. Secondo me, non sono poi così necessari sti gran manualoni, no ?
Rispondi

Da: zaffiro7 30/03/2016 17:20:24
ci accoppi
Rispondi

Da: Epistemologo30/03/2016 17:26:28
La coppia assoluto-eterno è ben nota alla conoscenza.
Quella assoluto-imprevedibile è un inedito.
Rispondi

Da: x zaffiro777 30/03/2016 17:28:46
a proposito di accoppiarsi? C accoppiamo? Sei singola?
Rispondi

Da: Pup capitare30/03/2016 17:30:20
Fanculo gli appalti...mi vado a fare un giro in bici
Rispondi

Da: zaffiro7 30/03/2016 17:42:05
no, parlavo dell'accoppiamento compendio codice.
Rispondi

Da: Socratico30/03/2016 17:59:24
Epistemologo, non metterti a ripetere le cose che impari dal cons. Non è un tema. Quelle concezioni se le può permettere lui. Se tu vai in giro con l'idea che l'amore è assoluto, prenderai un sacco di delusioni.
Rispondi

Da: semplificazione30/03/2016 18:01:51
@epistemologo
me ne assumo la maternità :))))
tutto dipende dalle definizioni di partenza, come dicevamo..
l'eternità mi pare un carattere attinente alla durata, l'assolutezza un carattere attinente alla non-relazione.
Come siano sovrapponibili, se non tramite una definizione estesa di "eternità", mi sfugge (ma non ho letto l'originale, dovrei. Mi baso sulle sole due affermazioni riferite qui alla legge in questione).
Mentre a)(una sola volta nella vita)  lo trovo logico corollario di X).(amore eterno), viveversa b). (una sola persona) non lo considero corollario: salvo interpretare "eterno" come "esclusivo ed assorbente qualunque altra diversa opzione, che non residua".
"Assoluto", ulteriormente, non mi sembra sinonimo nè di eterno nè di esclusivo.
Se assoluto è "svincolato, privo di condizionamenti, compiuto in sè", lo trovo compatibile (compatibilità non necessaria) con "esclusivo"; ma incompatibile con "eterno".
Approfondiremo. :)
Rispondi

Da: logicando... 30/03/2016 18:05:13
@epistemologo, permettimi di farti notare (così, incideter tantum) che la frase "si può amare una sola volta nella vita" non esprime affatto una "legge", in nessuno dei modi in cui può intendersi il termine "legge". E infatti:
1) non è di certo una legge giuridica, come ben tutti sanno
2) non è di certo una legge fisica né chimica
3) non è di certo una legge sociologica, né antropologica
Banalmente, si tratta di una personale opinione espressa da un singolo individuo circa il suo personale modo di vedere una gamma di rapporti inter-individuali (i rapporti di coppia nei quali uno o entrambi i partner dicano di "amarsi").
Che per lui l'amore sia "una combinazione unica di spazio-tempo", resta sempre e comunque un'opinione soggettiva su come intendere "l'amore".
In quanto tale, non può essere certo "provato" o comunque "oggetto di prova": si può infatti verificare (e quindi provare) soltanto ciò che è verificabile e, dunque, empiricamente consistente, ossia che abbia un referente empirico.
Le opinioni personali non si  possono "provare" (ossia, non sono predicabili di "verità" o "falsità"), e dunque non possono essere né smentite né suffragate da altri fatti; possono, semmai, essere condivise o respinte in base (non certo a prove, ma) alle argomentazioni che le supportano.
Tu che ti qualifichi "epistemologo" dovresti sapere che le tesi:

1) nella vita si può amare una sola volta
2) nella vita si può amare più volte

hanno in comune proprio lo statuto epistemologico di in-verificabilità o in-falsificabilità empirica. Nessun dato di fatto (empiricamente rilevabile) potrebbe infatti convalidare o smentire né la tesi 1) né la tesi 2).
Entrambe le tesi, peraltro, possono essere ridefinite, rispettivamente, in:

   1) Se e solo se c'è amore, allora la persona amata è una sola (nesso di implicazione reciproca o di equivalenza: amore=unico amato)
   2) Se c'è una sola persona amata, allora c'è amore (nesso di implicazione: se l'amato è uno solo--> amore).

Chi ha studiato logica, vedrà subito che le  riformulazioni sono entrambe corrette.
Corollari della equivalenza di cui alla tesi 1) sono:
   a) Se (esiste) una persona (che) è amata, allora nessun'altro prima di lei è mai stato amato (s'intende, dallo stesso soggetto)
   b) ) Se (esiste) una persona (che) è amata, allora nessun'altro dopo di lei sarà mai amato (s'intende, dallo stesso soggetto)
   c) Se qualcuno ama, allora non ha mai amato persona diversa da quella (attualmente) amata
   d) Se qualcuno ama, allora non amerà mai persona diversa da quella (attualmente) amata

Corollari dell'implicazione unilaterale di cui alla tesi 2) sono:
  
   e) Se (esiste) una persona (che) è amata, allora è possibile che prima di lei qualcun altro sia stato amato (s'intende, dallo stesso soggetto)
   f) Se (esiste) una persona (che) è amata, allora è possibile che dopo di lei qualcuno sarà amato (s'intende, dallo stesso soggetto)
   g) Se qualcuno ama, allora è possibile che abbia già amato una persona diversa da quella (attualmente) amata
   h) Se qualcuno ama, allora è possibile che amerà una persona diversa da quella (attualmente) amata

Nessuna di queste due tesi, ciascuna con i ripettivi corollari, può dirsi "vera" o "falsa" (nel senso di verità "assoluta").
Al più, l'una (o l'altra) può essere accettata (o respinta) in base all'opinione (argomentata e quindi giustificata, ma pur sempre personale e perciò in astratto non condivisibile) che ciascuno di noi ha della concezione dell'"amore".
L'unica cosa certa è che se si propende (e si accetta) la tesi 1), non si possono rifiutare i corollari a), b), c), d) della stessa (ricavati dalla prima tramite deduzione).
Del pari, se si propende (e si accetta) la tesi 2), non si possono rifiutare i corollari e), f), g), h) della stessa (anch'essi, ricavati per deduzione).
In breve, se si accetta e si condivide la 1), per coerenza, non si dovrebbe andare da 2 donne, in due momenti diversi, dicendo ad entrambe "ti amo" (più in generale, accettare la tesi 1) imporrebbe un uso davvero accorto e consapevole di frasi del tipo "ti amo"; con la consapevolezza che, una volta dette, l'incoerenza sarebbe dietro l'angolo).
Se invece si accetta e si condivide la tesi 2), sempre per coerenza, non ci si dovrebbe rivolgere alla propria compagna/al proprio compagno con frasi del tipo "tu amavi più lei/lui di me" e simili fenomeni di gelosia a ritroso (perché l'amore, in questa concezione, può esistere in tempi diversi e nei confronti di persone diverse, pur essendo, comunque, di pari intensità in tutte le situazioni, rimanendo quindi "amore" a tutti gli effetti)
Rispondi

Da: x Socratico30/03/2016 18:07:14
Mi sembri leggermente contraddittorio. Se il cons. "può permettersi" una visione assoluta dell'amore, come mai non è ancora sposato?
Rispondi

Da: Epistemologo30/03/2016 18:10:27
@logicando. Fai sorridere. Leggiti l'articolo al riguardo, va. Io non mi ci metto, che poi dicono che ripeto le tesi altrui. Me ne torno a studiare. Preferisco i manuali di diritto a improvvisati logici che da dieci anni cercano invano di vincere il concorso.
Rispondi

Da: zaffiro7 30/03/2016 18:12:05
ma siete messi così male ? Non ci credo, spero sia tutta scena, altrimenti siete da cura immediata, bellomo compreso.
Rispondi

Da: zaffiro7 30/03/2016 18:12:57
c'è qualcuno che ama la delegazione promittendi, solvendi, io la odiooooo
Rispondi

Da: logicando... 30/03/2016 18:21:30
@epistemologo, non so a quale articolo tu ti stia riferendo, ma in ogni caso ti esorto a ragionare di più con la (tua) testa, piuttosto che esser vittima di idee e opinioni altrui in maniera acritica, a mo' di "dogmi di fede" o "assolute verità".
Ciò detto, ti lascio al tuo studio (spero critico), ché tra 10 minuti devo andare a lezione (a tenerla, ovviamente. Non seguirla)
Rispondi

Da: Sì tutti professori30/03/2016 18:56:05
Tutti "professori  che tengono lezioni , poi puntualmente segati al concorso in magistratura.  Quanto godo !
Rispondi

Da: semplificazione_fiume30/03/2016 19:02:18
@epistemologo

Vedi cosa c'è che non va?
E' mai possibile che non si riesca ad iniziare un qualunque ragionamento, che siano discussioni su questioni di diritto, di rovescio, di battuta o di tie-break, senza che si finisca in offese sul piano personale e fuori da qualunque capacità argomentativa?
Voglio pensare che gli iscritti siano più di quelli che interloquiscono qui, perchè questo genere di reazione è tutto tranne che pubblicità positiva di quell'approccio metodologico.
E francamente invita a pensare alla comunicazione ricevuta, perchè almeno qui sembra che non se ne sottragga uno a questo tipo di reazione: aggressiva o snob o offensiva. Vorrei dire inutilmente aggressiva, inutilmente sbob, inutilmente offensiva.
Verissimo, qui si cazzeggia, si scrivono balle spaziali, i massimi sistemi su cui ci confrontiamo sono il colore delle pareti della Fiera e la capacità di capienza dei padiglioni. Ok.
Ma cosa ne sapete di chi è dall'altra parte della testiera, quale storia abbia, quale vissuto, fin anche quale curriculum ciascuno qui abbia?
E' l'atteggiamento supponente che vi frega, perchè significa non avere capacità di analisi e adattamento.
Ma nell'uso del metodo logico-scientifico la capacità di analisi, la capacità di cogliere il particolare che ad altri sfugge è essenziale.
Quale nesso tra fenomeni vuoi essere in grado di cogliere mai, se non sai leggere la materia, se non sai guardare l'oggetto, se non sai fare attenzione al dettaglio che sembrerebbe insignificante?
Mettere in discussione le proprie tesi è essenziale.
Confrontarsi è essenziale. Verificare la solidità delle proprie idee è essenziale.
Fuggire da ogni confronto al minimo cenno di difficoltà, e farlo puntualmente usando toni offensivi, privi di alcun argomento attinente, è da veri stupidi. Mi perdonerai la franchezza.
E non c'è corso che tenga contro la stupidità, hai voglia a misurare IQ e insegnare metodologie utili. Tempo perso.
Portare la discussione sul piano della denigrazione personale è sintomo di una difficoltà a gestire la relazione e a tenere la lucidità di pensiero. E' indice di debolezza, in definitiva.
Restare solo nella confort zone, dove il pensiero è unico (e possibilmente altrui), senza mettersi mai in discussione in modo diretto, è l'esatto contrario della competitività a cui sembrereste aspirare.
Ed è bizzarro che proprio chi segue formazione specifica sul piano della relazione e dell'argomentazione, qui (almeno qui) sia sempre in tale difficoltà che puntualmente debba ricorrere all'offesa personale, per chiudere uno scambio di idee.
Questa cosa davvero colpisce chi vi osserva da fuori.
Se ci dovessimo fare un'idea di un metodo e dei risultati della sua applicazione dalle vostre reazioni, non sarebbe un'idea positiva.
Dispiace a chi, come me, ritiene sempre meritevole e utile un tentativo di analisi ragionata sulle cose. Anche sulle cazzate.
A maggior ragione sulle cazzate.
Rispondi

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