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Cornuti e mazziati (Concorso DS in Campania)
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Da: La sopspensione dei termini di decadenza non27/07/2013 15:30:09
condiziona la proponibilità dell'azione anche in quei giorni
Rispondi

Da: Grillo parlante/Sincerità27/07/2013 15:32:35
Cari Colleghi,
il primo passo da compiere è quello di parlare con gli avvocati che hanno seguito i ricorsi.
Non c'è dubbio, secondo me, che gli Organi di Giustizia hanno recepito l'invito del Miur, proclamato attraverso il campano sottosegretario all'Istruzione e che tutti i giornali hanno riportato, di salvare se possibile il Concorso per salvaguardare la PA da un eccessivo dispendio economico. Nel Forum della Lombardia, una Collega lombarda, giorni fa, aveva interpretato persino la sentenza del CdS alla luce del principio di cui sopra. La Collega, infatti, sosteneva che per la Lombardia la ricorrezione degli scritti è stato in fondo il male minore, giacché nei ricorsi erano presenti punti, che, se fossero stati oggetto di analisi da parte del CdS, che li avrebbe volutamente scartati, avrebbero portato sicuramente all'annullamento degli scritti.
Dunque, anche il Tar della Campania, secondo me, confutando debolmente le accuse e respingendo i ricorsi, si è allineato alla posizione del CdS.
Tuttavia, quando esiste un'ampia giurisprudenza che sostiene un principio, il CdS non può non tenerne conto se un appello ad esso rivolto ne contenga puntuali riferimenti.
Una cosa è certa: i diritti non possono essere calpestati!
Si deve necessariamente procedere. Attiviamoci anche divulgando la storia di questo Concorso, sul cui iter poco chiaro hanno, secondo me, influito molto anche alcuni Sindacati.
Rispondi

Da: Chi ritiene che il concorso27/07/2013 15:32:38
sia finito fa un errore madornale.
E' esattamente quello che ci vogliono comunicare.

Rispondi

Da: Dalla lettura della sentenza si aprono due strade27/07/2013 15:34:43
Consiglio di Stato
Cassazione
sarà compito degli avvocati valutare quella più opportuna.
Rispondi

Da: Grillo parlante/Sincerità27/07/2013 15:53:38
Non si deve perdere tempo: bisogna procedere!

Rispondi

Da: aggiungo  a conferma27/07/2013 16:03:05
la cassazione puo' solo essere successiva al CdS
Rispondi

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Da: Ricorrente arrabbiato27/07/2013 16:04:50
@ Grillo
La teoria esposta dalla collega lombarda è fondatissima. Il CdS ha scelto di dare rilievo alla trasparenza delle buste ignorando volontariamente altri gravi fatti, come il collegio imperfetto, che lo avrebbero costretto ad annullare gli scritti.
Ragionando in quest'ottica, è inutile farsi illusioni: il massimo che possiamo ottenere è una ricorrezione degli elaborati. In questo modo chi ha stracopiato o conosceva le tracce in anticipo sarà promosso di nuovo. .....Gli onesti, invece,.....

Rispondi

Da: Tutta un''altra musica27/07/2013 16:16:41
Eh, in questo mondo di ladri
c'è ancora un gruppo di amici
che non si arrendono mai.
Eh, in questo mondo di santi
il nostro cuore è rapito
da mille profeti e da quattro cantanti.
Noi, noi stiamo bene tra noi
e ci fidiamo di noi.
In questo mondo di ladri,
in questo mondo di eroi,
non siamo molto importanti
ma puoi venire con noi.

Rispondi

Da: CALABRIA = CAMPANIA27/07/2013 16:21:47








Concorso per dirigenti scolastici in Calabria: azioni anche in sede penale

22/05/2013

Un gruppo di candidati risultati non idonei all'ultima selezione per il reclutamento di dirigenti scolastici svoltasi in Calabria ha inoltrato un esposto-denuncia al Comando dei Carabinieri di Catanzaro e alla Procura della Repubblica.

I firmatari, in qualità di dipendenti della P.A. e di partecipanti al concorso, hanno chiesto l'apertura di un'inchiestache faccia luce sugli aspetti più "oscuri" della vicenda, offrendo la propria collaborazione, per quanto di loro conoscenza in seguito all'accesso agli atti concorsuali.

Il concorso a preside, in Calabria, è da oltre un anno nell'occhio del ciclone per le numerose protestedei candidati non idonei che lamentano le "stranezze" riscontratesia in sede di correzione delle prove scritte, sia durante lo svolgimento degli orali.

Più volte gli aspiranti ds hanno pubblicamente denunciato le discrasie presenti nella valutazione degli elaborati, richiamando l'attenzione sui principi giuridici di imparzialità, ragionevolezza e perseguimento del pubblico interesse, ai quali deve sempre attenersi l'operato di una commissione esaminatrice in un pubblico concorso. Dalla lettura dei verbali e dei compiti anonimi emergerebbe una lunga serie di "illogicità": incongruenze nella griglia di valutazione, tempi di correzione troppo ristretti, gravi errori concettuali, grammaticali e sintattici riscontrati in alcuni temi di candidati ammessi agli orali, giudizi inspiegabilmente negativi attribuiti a compiti corretti.

Anche i candidati che hanno sostenuto l'orale riferiscono di misteriose scatole contenenti delle buste con le domande da estrarre, scatole che la commissione avrebbe fatto apparire e scomparire tra un colloquio e l'altro. "Perché la commissione - scrivono in una nota - dopo ogni interrogazione, portava le scatole con sé, sottraendole alla vista dei presenti? Eppure, c'era sempre un commissario di lingua (la lingua non scelta dal candidato) che non si allontanava, o poteva non allontanarsi, con il resto della commissione, dal momento che non era coinvolto nella valutazione. Non si riesce a capire il perché di una procedura così macchinosa e così poco trasparente!".

Le supposte irregolarità sono state oggetto di numerosi ricorsi individuali e collettivi alla giustizia amministrativa, riguardanti in primis il ruolo del presidente di commissione, il quale a suo tempo ha accettato l'incarico di presiedere il concorso, malgrado tra i candidati vi fossero dei partecipanti al corso di formazione da lui stesso organizzato pochi mesi prima, in collaborazione con l'Usr. Tuttavia, nonostante il "fumus" dell'irregolarità ravvisato dal Consiglio di Stato, il Tar ha finora rigettato tutte le istanze di annullamento della procedura concorsuale. In attesa delle decisioni del CdS in sede di gravame, alcuni candidati esclusi hanno deciso di adire la magistratura competente in sede penale per entrare nel merito di una vicenda che potrebberivelare, dunque, interessanti risvolti, non solo dal punto di vista amministrativo.


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Da: Grillo parlante/Sincerità27/07/2013 16:27:57
De Vulgari Cazzimma di Pino Imperatore       


(APORIE NAPOLETANE) Leggere: perchè no?  - 12 dicembre 2008



Cos'è la cazzimma? Ve lo siete mai chiesto? Quale la natura di un'essenza, tutta partenopea, che com'erba gatta frizzantina, come edera tignosa ed urticante, al suo solo sfiorar la cute del gaglioffo di turno, ne rende rubizzo il colore, pruriginoso il tocco? Prova a tratteggiarne i contorni, definendone le sfumature, la penna verace di Pino Imperatore, giornalista e scrittore, nel suo De vulgari cazzimma, per le Edizioni Cento Autori: il volumetto è un agile trattatello "semicomico" sulla genesi e sull'epistemologia di quel sentimento miscellaneo e composito, mosto fruttato ad alta concentrazione zuccherina di malizia, perfidia, cinismo ed astuzia, comunemente noto ai figli di Pulcinella (per non dir peggio) con il popolare epiteto di cazzimma, appunto. La cazzimma assurge ad invereconda filosofia di vita, diviene un moto versatile dell'animo, l'essenza stessa d'un popolo sovente tarantolato, giusto epigono del guitto d'Acerra, diavolo benigno dalla nasca priapesca. Pare quasi che all'ombra del "Vesevo" i bimbi nascano già svezzati, e con un piccolo "curniciello" del diavolo da suggere a mo' di ciuccio! La natura ambigua, a volte venefica, di questo farmakos "neapolitano" frutto di secolari alchimie, viene passata al setaccio dall'occhio "drammaticamente comico" dell'autore.

(Fonte: Aporie Napoletane)




Cari Colleghi,
io ho deciso che se gli scritti di questo concorso non verranno in qualche modo annullati, la finalità educativa prioritaria che perseguirò sarà quella di promuovere l'unica competenza spendibile nell'odierna società, la cazzimma di cui sopra.
A che serve, infatti, scegliere la pagine edificanti dei Classici per proporre agli studenti una riflessione sui principi, che dovrebbero essere universalmente validi, quali la Dignità, la Giustizia, la Libertà, etc. etc. , se, poi, di fatto, nella vita quotidiana ispirarsi a questi principi non porta che insuccesso?
Insegnerò ai miei alunni che la Legge esiste per essere aggirata; la coscienza è solo un'ingombrante sovrastruttura; è preferibile la via del compromesso a quella dell'Onestà e della Dignità con buona pace di Dante Alighieri e di tutti gli altri Grandi; le lotte contro i soprusi sono vane come quelle contro i mulini a vento.
Ovviamente, trasmetterò al Ministro, motivandola, una copia di quella che sarà la mia nuova Programmazione, declinata sulla competenza chiave di cui sopra, la cazzimma, appunto.
Rispondi

Da: Ecco la vera faccia di "grilla"27/07/2013 16:41:20
"Cari Colleghi,
io ho deciso che se gli scritti di questo concorso non verranno in qualche modo annullati, la finalità educativa prioritaria che perseguirò sarà quella di promuovere l'unica competenza spendibile nell'odierna società, la cazzimma di cui sopra." (post delle 16.27)

Che idealità educativa ! Che bella persona !

Colleghi, se volete accompagnatevi pure ad un simile essere ma sappiate che, prima o poi, precipiterete nel baratro insieme a lei !
Rispondi

Da: Grillo parlante/Sincerità27/07/2013 17:00:55
@Ricorrente arrabbiato
Magari potessimo ottenere come in Lombardia la ricorrezione degli scritti!
Gli elaborati di tutti i 21/21, ovvero del 90% degli ammessi,
andrebbero a farsi benedire!

@Tutta un'altra musica
Che piacere trovarti qui!
Rispondi

Da: @ Grillo27/07/2013 17:07:19
Il piacere è mio... :-)

Alcuni idonei si innervosiscono molto leggendo i tuoi post... però non sanno tenerti testa...
sei grande
Rispondi

Da: @ @ grillo27/07/2013 17:13:59
È il fascino del Male
Rispondi

Da: @ @ @ Grillo27/07/2013 18:02:02
ma stai zitto/a...
Rispondi

Da: @@@@ grillo27/07/2013 18:11:55
Parla pure tu (sempre che tu abbia qualcosa di sensato da dire)...

Mi sa che fai come i pesciolini rossi che nuotano felici nella palla di vetro. Credono di nuotare nell'infinito e non si rendono conto di ruotare all'infinito intorno allo stesso asse, fino alla morte.
Rispondi

Da: @ @ @ Grillo27/07/2013 18:22:11
stai zitto/a... è meglio, soprattutto dopo l'ultima cosa che hai  scritto.
Rispondi

Da: @@@@ grillo27/07/2013 18:27:08
Ma non sai dire altro che "Stai zitto/a ?".
Certo che hai una dialettica eccezionale e, soprattutto, capisci il senso delle cose, senza fermarti al significato apparente delle parole !
Complimenti !
Ma hai ragione tu. Meglio non perdere tempo con tipe come te !
Rispondi

Da: Grillo parlante/Sincerità27/07/2013 18:43:53
Tutti qui!
Tutti qui, amici e nemici, questi ultimi peraltro non invitati, tutti in questa agorà. Che successo!
Noi, poveri cornuti e mazziati, siamo ospitali e non mandiamo via malamente nessuno.
In verità, noi campiamo benissimo senza i colleghi dotati di cazzimma (vedi post precedente), invece, loro traggono piacere a ruotare l'ampia coda da pavoni, magicamente apparsa sul loro di dietro il 30 ottobre 2012, solo se hanno un pubblico davanti.
Rispondi

Da: tutta un''altra musica27/07/2013 18:52:47
ed io ti stimo.. anche se loro rosicano...:-)
Rispondi

Da: @ @ @ Grillo27/07/2013 18:55:49
Meno male...non perdiamo tempo... e non deliziarci con la tua retorica (che invece tu chiami dialettica...). La frase sui pesciolini rossi è una cosa oscena... per favore, siamo docenti...
Rispondi

Da: @ @ @ Grillo27/07/2013 18:59:24
il fascino del male... i pesciolini rossi che nuotano all'infinito... da dove trai ispirazione? Dai fogliettini dei baci perugina?
Rispondi

Da: aggiungo  a conferma27/07/2013 22:07:39
caro idoneo che imperversi il nostro forum dopo aver dichiarato la nostra incompetenza a star dentro l'altro , non solo ipotizzi come autore di ogni post "Grillo " ,dimenticando il resto degli scriventi, ma non sei  nemmeno in grado di comprendere il sarcasmo di certe affermazioni . DIFATTI è EVIDENTE che chi scrive si rammarica di dover propagare insegnamenti etici in una realtà confusionaria e poco garantista ...Vai a studiare e medita ....
Rispondi

Da: Grillo parlante/Sincerità27/07/2013 22:45:52
Ieri abbiamo ricordato la sentenza della Suprema Corte di Cassazio ne secondo cui  l'obbligo di astensione dalla partecipazione a concorsi deve ritenersi vincolante per ogni pubblico ufficiale, compresi i membri delle commissioni esaminatrici dei concorsi pubblici, ai quali non infrequentemente partecipano come candidati allievi o stretti collaboratori dei membri medesimi.
Questa sentenza sarà sicuramene un punto di riferimento nel ricorso al CdS.

Oggi voglio proporvi una riflessione.
Il Tar ha spiegato che non esiste l'incompatibilità tra il Dirigente commissario e il (suo) docente concorrente in quanto il Dirigente non è datore di lavoro del docente.
Pure, nelle Scuole  esistono le relazioni sindacali da quando
a tutte le unità scolastiche del Paese è stata conferita l'autonomia
e alla guida delle unità scolastiche è stato preposto personale
appartenente alla carriera dirigenziale.
La relazione sindacale è un rapporto di natura sindacale, che
attiene ai problemi del lavoro, tra una parte e una controparte, tra un datore di lavoro, nella scuola il dirigente scolastico, e
i rappresentanti lavoratori,  R.S.U e OO.SS.
La legge 15 marzo 1997, n. 59, (conferimento di compiti a regioni e enti locali, riforma P.A., semplificazione) all'art. 21, prevede che tutte le unità scolastiche del Paese diventino AUTONOME.
A tutte le unità scolastiche, dunque viene conferita la personalità giuridica ed economica.
Il D.p.R .8 marzo 1999 n. 275 (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche) prevede che le scuole diventino autonome dal 1 settembre 2000, e specifica gli ambiti in cui tale autonomia si esercita (organizzativo, didattico, di ricerca, di sperimentazione e di sviluppo).
L'autonomia delle istituzioni scolastiche ha trovato, successivamente, persino un
riconoscimento a livello costituzionale. L'articolo 117 della Costituzione, infatti, nel definire la
potestà legislativa dello Stato e delle Regioni in materia di istruzione, richiama esplicitamente
l'autonomia delle istituzioni scolastiche e ne prevede la salvaguardia.
Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale della
scuola (docenti e personale amministrativo - tecnico - ausiliario)
definisce le materie che sono rimesse alla contrattazione a livello di istituzione scolastica e stabilisce i vincoli entro cui può essa può muoversi.
Alle unità scolastiche, ormai autonome e dotate di personalità giuridica ed economica, è preposto non più personale direttivo (direttori didattici e presidi) ma personale dirigente:
lo stesso art. 21 del D.p.R .8 marzo 1999 n. 275, infatti, al comma 16, prevede che venga conferita a presidi e direttori didattici la qualifica dirigenziale, contestualmente al conferimento dell'autonomia alle scuole.
Il Dirigente scolastico ha (tra gli altri) il "potere" di gestire il personale, le risorse finanzairie e le risorse strumentali (art. 17 e art. 25 del decreto legislativo 165/01), ed è titolare
delle relazioni sindacali (art. 25 comma 2 decreto legislativo 165/01).

Rispondi

Da: aggiungo  a conferma27/07/2013 23:50:42
al di la' della recente normativa e delle successive privatizzazioni   , relative alla P A ,alla nuova figura del Ds , datore di lavoro(  in quanto esercita poteri decisionali e di spesa  a partire dal D M 292 ) resta inequivocabile il giudizio secondo il quale chi detiene un rapporto costante e duraturo con il proprio giudice o commissario  ( come nel caso di uno staff )non puo' dallo stesso essere giudicato .
Le osservazioni sono corrette  e puntuali ma  , a mio parere , la sola titolarità delle relazioni sindacali non basta a configurare in modo nettol'incompatibilità o , meglio , andrebbe aperta una questione relativa alla composizione ,per cosi' dire mista del DS ....Di conseguenza , in concorsi di questo genere i commissari dovrebbero essere scelti tra DS provenienti da altre regioni ...Altro è non dichiarare la propria posizione , preso atto dell'elenco dei candidati.
Rispondi

Da: $$$$28/07/2013 08:07:26
Orsù, sveglia e al lavoro!
Rispondi

Da: XGRILLO28/07/2013 08:49:40
Leggi la posta. Grazie
Rispondi

Da: Il punto delle incompatibilità28/07/2013 09:39:07
E' incompatibile ogni qualvolta possa nascere il sospetto (secondo la legge penale) di ledere , astrattamente, il principio dell'imparzialità. Si vedano autorevoli sentenze del C.d.S.. La formulazione dell'art. 51 C.p.C. è chiarissima e non lascia dubbi interpretativi.
Il rapporto tra il D.S. ed i suoi collaboratori rientra in tale configurazione, senza ombra di dubbio.

Non è necessario neanche la configurazione del rapporto di datore di lavoro. Questa è "fictio iuris".

La domanda è un'altra.
Rispondi

Da: ho già inviato28/07/2013 10:04:07
un messaggio sulla posta privata di Grillo. Non penso sia il caso di scrivere, i nostri veri pensieri e proposte, su questo forum. Possiamo scherzare e ".....ggiare" ma, in questa fase, la privacy è fondamentale. Nella fase precedente, gli ammessi agli orali (coloro che li avevano già sostenuti e coloro che li dovevano sostenere) si sono, giustamente, blindati ed hanno agito. Adesso DOBBIAMO farlo noi. Troviamo il modo di comunicare.
Rispondi

Da: @ ho già inviato28/07/2013 10:20:15
Troviamo un'altra forma di organizzazione che non trascuri nulla.
Rispondi

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