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Concorso INAIL, 404 posti
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Da: dedicato ai cazzari di questo forum16/04/2014 09:07:19
la smettete di ingannare la gente millantando conoscenze dentro l'INAIL che parlano di assunzioni entro il 2014-inizio 2015? chi sono queste persone? se davvero esistessero, probabilmente si tratterebbe di uscieri e donne delle pulizie che in quanto personale non INAIL sarebbero gli unici a poter sparare certe cazzate colossali.
per quest'anno e forse anche per il prossimo non c'è speranza di assunzioni. parlano chiaro gli atti ufficiali INAIL e non INAIL. tra l'altro, vedere alla voce DEF in cui si parla di probabile blocco del turn over fino al 2017, con buona pace delle minchiate provenienti dalla Madia in merito ai ricambi generazionali. il DEF, per fortuna, è solo un documento programmatico ma comunque vale più di mille dichiarazioni di ministri fantoccio tipo Madia, Borghi, ecc., messi lì per far vedere quanto è carino e giovane il governo Renzi. col DEF si comunica all'Europa dove si attingono le risorse per mandare avanti la baracca Italia anche per quest'anno. e l'Europa lo deve valutare ed approvare. se poi volete credere alla Madia, fate vobis.
un consiglio per tutti i vincitori ed idonei di questo concorso: ai cazzari che vi infinocchiano con notizie false e tendenziose, chiedete di citare le fonti per nome e cognome, così magari la smettono di cazzeggiare qua sopra e magari tornano a lavorare.
auguri!
Rispondi

Da: 201616/04/2014 12:45:26
fai tu i nomi dei cazzari di questo forum, io ho sempre scritto 2016 e mi hanno coperto di m....da

e tanto qualifica il livello "cuRturale" di questi signori

siamo in Italia.......

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Da: pala dino16/04/2014 12:47:40
pstore arriviamo noi vincitori c1 e per te e gli altri b saranno ordini " pesanti"
Rispondi

Da: .............16/04/2014 12:51:53
è finita.
Rispondi

Da: se se16/04/2014 13:07:24
Quanto al contenuto dei comunicati si fa molto bene a postarli.
Poi qui bisognerebbe distinguere ciò che viene diffuso come intento e promessa- vedi percorsi di riqualuficazione- da ciò che viene diffuso come semplice presa d atto di ciò che è stato ottenuto - vedi la questione posizioni organizzative.
E noi dovremmo soffermarci criticamente su ciò che alla fine si è fatto...e ce lo ha messo in quel posto ancora una volta, allo stato o in prospettiva. Ma vefo che qui tante cose non si comprendono.....
Sarà l inesperienza, l incapacita di leggere rra le righe...titte cose chebinvece gli interni, anche i più caproni e con livello da usciere, capiscono molto bene....e questo x me è molto scpnfortante!
Noi non capiami quando e come ce lo mettono in quel posto! Questo è!
E quel vile di pastore quando dice non capite niente di inail...non si riferisce a nobili competenzE, ma semplicemente a questo!
Ed in ciò ha ragione...
Rispondi

Da: .............16/04/2014 13:08:31
la cosa vergognosa è che si pensa solo ai vecchi in questo paese.. i giovani possono pure morire.
Rispondi

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Da: ormai16/04/2014 15:45:35
il pastore si sente al sicuro, chiuso tra le sue 4 mura, ma non sa che stiamo arrivando per farlo tremare!
Rispondi

Da: aspi16/04/2014 16:23:36
ma in questo forum perché non si postano notizie attendibili e si mette da parte il linguaggio poco elegante ??
Rispondi

Da: 201616/04/2014 17:23:12
il linguaggio  poco elegante, non certo da parte mia  così come le notizie poco attendibili

la realtà è una e una sola soltanto ed è confermata da tutte le fonti ed è scritta nero su bianco: fino al 31 12 2015 nientr assunzioni

il resto sono elucubrazioni cervellotiche di menti malate.....
Rispondi

Da: Andrea DellAcqua 198616/04/2014 17:31:07

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: cinkun16/04/2014 18:02:31
L'unico che usa un linguaggio totalmente inappropriato e offensivo é 2016 (Pastore).
Ma presto dovrà inginocchiarsi al cospetto dei nuovi arrivati.
Rispondi

Da: mirco16/04/2014 18:20:06
cari colleghi vincitori del concorso, presto arriveranno buone notizie: l'inail ha bisogno di nuove energie e tra poco il blocco delle assunzioni terminerà: anche i politici ne sono convinti. Rassegnati pastore o sfigato 2016, come ti è stato appioppato: sfigato? 
Rispondi

Da: SYDNEY - Il flusso è inarrestabile. Decine di ital16/04/2014 18:32:25
SYDNEY - Il flusso è inarrestabile. Decine di italiani ogni giorno atterrano negli aeroporti di Perth, Melbourne, Sydney. I nostri concittadini in Australia sono un'immensa categoria difficile da uniformare. Ci sono i giovani in cerca di avventura, affascinati dall'idea di un'esperienza agli antipodi. Ci sono i laureati attratti da un'economia che cresce senza sosta da 22 anni e da un sistema più meritocratico del nostro. E poi ci sono i nuovi arrivati: gli italiani in fuga dalla crisi. Gente che ha perso il lavoro o è rimasta sommersa dai debiti. Persone che sognano una vita migliore. Migranti, insomma, come lo siamo stati tante volte in passato.

Nell'ufficio di Go Study, agenzia di Sydney che aiuta gli italiani decisi a trasferirsi qui, il via-vai è continuo. "Fino a un paio di anni fa erano soprattutto giovani laureati a rivolgersi a noi", racconta Margaret Ferrante, manager della società. "Ai cosiddetti cervelli in fuga ora si sono aggiunti operai, artigiani, gente con più di 40 anni d'età, persino intere famiglie che lasciano tutto quello che hanno in Italia, o che a volte non hanno più nulla, sperando di trovare il paradiso qui".




"Sbarcano con una sola idea: restare"





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E con il miraggio di questo paradiso, il numero degli italiani che arrivano in Australia continua ad aumentare. Se nell'anno fiscale 2011-2012 il pallottoliere segnava quota 60mila, nel 2012-2013 ne sono entrati 74mila. Non tutti sono migranti: i dati di Canberra non distinguono infatti tra turisti e gente decisa a trasferirsi. Girando per l'Australia è netta però la percezione che ultimamente la quota degli italiani che sperano di costruirsi qui una nuova vita sia in aumento. Il fenomeno riporta alla mente le grandi migrazioni italiane del passato, i cui segni sono ancora visibili nelle decine di Little Italy sparse per il mondo. Quella di Sydney si trova nel quartiere di Leichhardt, dove ha da poco trovato lavoro Roberto Carella, fino a sei mesi fa personal trainer a Milano, ora impegnato dietro un bancone a preparare caffè. "Dell'Australia mi affascinava la situazione economica promettente", dice il 32enne di Quarto Oggiaro. Ottimista sulla sua nuova vita, Roberto ammette però di non aver considerato alcuni aspetti prima di partire. Il suo livello d'inglese è elementare, e per fare il personal trainer bisogna sapere parlare con i clienti. "Questo è un paese meritocratico, ma se non sei preparato rischi di fare una brutta vita, di essere sfruttato".

Anche Adriano D'Alò, romano, 27 anni, diplomato all'istituto d'arte, ha dovuto faticare. Dopo quasi un anno trascorso a lavare piatti e preparare insalate, è riuscito però a coronare il suo sogno: ha ottenuto il permesso di soggiorno grazie a un'azienda locale che lo ha assunto come disegnatore grafico. "E ora da qui non me voglio più andare", assicura. In Italia Adriano aveva provato ad aprire una società del suo settore: "Quando sono andato dal commercialista per capire quanto sarebbe costato, ho capito che non avrei potuto avviare un'attività in quelle condizioni: le tasse sarebbero state troppo alte. Così ho deciso di tentare la carta australiana".





Alla ricerca di una nuova vita





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Agli italiani con meno di 31 anni, l'Australia offre il "working holiday visa", visto che permette di stare nel Paese fino a due anni lavorando a tempo pieno. Secondo i dati del dipartimento dell'Immigrazione australiano, nel 2012 quasi 16mila italiani hanno ottenuto questo tipo di visto, il 66 per cento in più rispetto all'anno precedente. Per chi invece ha superato l'età massima, la via più facile è quella del visto studentesco, che obbliga a frequentare una scuola e limita le ore di lavoro settimanali a 20. Vincenzo Pappalardo, 46 anni da Vigevano, non aveva altra scelta. Partito dall'Italia un anno e mezzo fa dopo il fallimento del suo ristorante, ha dovuto ricominciare da capo: senza conoscere una parola d'inglese, ha iniziato a lavorare come cameriere, andando tutti i giorni a scuola. "È dura", racconta, "spendo praticamente tutti i soldi che guadagno per pagare il corso. D'altronde in Italia non vedo possibilità, mentre qui l'economia continua a correre".

Non tutti hanno la forza di resistere. Se è vero che non mancano i casi di successo tra i nuovi italiani d'Australia, altrettanti sono quelli che rimangono delusi. Paolo, 34 anni, preferisce non rivelare il cognome per evitare problemi con il governo australiano. Arrivato a Sydney senza sapere l'inglese e con un visto da studente in tasca, finora ha trovato solo lavori in nero. "Mi pagano 10 dollari all'ora, quando la retribuzione minima è di 17. La verità", dice "è che qui se non hai la professionalità richiesta vieni trattato come tanti marocchini in Italia, cioè male. Per questo ho deciso di rientrare in Italia".

Le conclusioni le tira Margaret Ferrante di Go Study: "Di tutti gli italiani che si rivolgono a noi, il 50 per cento alla fine torna a casa". Ci sono problemi di visto, difficoltà con l'inglese, alti costi della vita, impreparazione al trasferimento, mancanza di qualifiche richieste dal mercato locale. Insomma, la terra dei canguri non è solo sinonimo di mare, sole e successo. Per molti si sta rivelando un sogno infranto.



Visti falsi e lavoro nero, gli espedienti per restare


SYDNEY - Fatta la legge, trovato l'inganno. Il proverbio italiano si adatta bene anche all'Australia. Nella nazione che basa la sua immagine sull'ideale del "fair go" ("se sei onesto ce la fai"), non mancano i trucchi per scavalcare le regole e raggiungere comunque il proprio obiettivo. Quello di Mattia, 27 anni, non è troppo complicato. Arrivato a Sydney a febbraio del 2013 con un working holiday visa, vuole rinnovare il visto per un altro anno. La legge australiana lo permette: basta svolgere per 88 giorni una delle professioni indicate dal governo. Raccogliere frutta o allevare animali in qualche zona sperduta del Paese, attività che gli australiani sono poco disposti a fare. Chi è fortunato viene pagato, con cifre che variano dai 10 ai 25 dollari all'ora. Gli altri si devono accontentare di vitto e alloggio.

Sfruttamento? Di certo le aziende locali stanno beneficiando della manodopera straniera a basso costo. Il sistema australiano però, a differenza ad esempio di quello italiano, fornisce così un percorso semplice e legale ai migranti che vogliono restare nel Paese per un paio d'anni. C'è però un altro modo per rinnovare il visto. È quello scelto da Mattia, che preferisce non rivelare il cognome per evitare problemi con la legge. "La strada è semplice ed è la stessa seguita da tanti altri italiani - racconta - Sono andato in una fattoria del Nuovo Galles del Sud. Ho dato 700 dollari al proprietario della fattoria, un australiano, e mi sono fatto firmare da lui la domanda di visto in cui si dice che ho svolto gli 88 giorni di lavoro necessario". Se tutto andrà bene, Mattia tra poco dovrebbe ricevere il nuovo visto. Il prezzo da pagare è però che dovrà fingere di aver veramente lavorato nelle campagne australiane per tre mesi. "Insomma - spiega - adesso che sono a Sydney non posso usare bancomat o carta di credito, e gli unici impieghi che posso accettare sono quelli in nero".

Per Mauro, 32 anni, romano con parecchi anni di esperienza nel campo della ristorazione, le cose sono ancora più complicate. Vista l'età, l'unico modo per restare in Australia è quello del visto studente, che obbliga a iscriversi a scuola e a non lavorare per più di 20 ore alla settimana. Così puoi imparare l'inglese e lavorare, no? "Il problema", spiega lui "è che con 20 ore di lavoro è impossibile vivere decentemente. È vero che qui gli stipendi sono più alti rispetto a quelli italiani, ma anche i costi della vita lo sono. Un caffè, per capirci, costa 4 dollari (circa 2,7 euro). E poi c'è da pagare la scuola: circa 1.000 dollari al mese. Ecco perché io, così come tantissimi altri, sono stato costretto ad accettare lavori in nero, ovviamente sottopagati. Questo implica non andare a scuola, o andarci di rado, perché se si lavora 8 o 10 ore al giorno non c'è il tempo per frequentare. Insomma a me sembra che lo student visa sia in fondo un tipo di visto pensato appositamente per alimentare il business delle scuole d'inglese, sempre di più qui in Australia, e incentivare indirettamente il lavoro nero, senza il quale molti bar e ristoranti non riuscirebbero a campare".



Ecco chi decide di andarsene dall'Italia
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Da: 201616/04/2014 18:56:48
fino al 31 12 2015 nisba....

non lasciatevi ingannare da mirco e simili, non sanno nulla di nulla, tantomeno di Inail.....

in questo momento non sanno neppure dove collocarvi altro che assumervi, anzi venite visti con fastidio......

vi hanno mollato tutti: interni vincitori del vostro concorso, sindacati etc etc

e basta leggere le caxxate che scrive qualcuno  per comprenderne i motivi
Rispondi

Da: leggi 16/04/2014 19:42:35
Che commento triste.
In Italia vincere un concorso sembra quasi una colpa.
E alla triplice all'usb non importa nulla della sorte di chi ha vinto un concorso.
Rispondi

Da: uoiaccio16/04/2014 20:30:14
sic!
Rispondi

Da: X POST SOPRA16/04/2014 20:31:17
certo che la madre degli ignoranti è sempre incinta....

i sindacati tutelano i lavoratori.....voi lo siete.....nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

perchè mai ai sindacati dovrebbe importare qualcosa di voi?

Rispondi

Da: 201616/04/2014 20:32:55
concordo.....

chi sostiene il contrario non capisce nulla, di inail, della vita, del mondo

bamboccioni raccomandati
Rispondi

Da: 201616/04/2014 20:34:37
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Rispondi

Da: leggi 16/04/2014 21:29:44
Perche' ci sarebbe
L'articolo 97 terzo comma costituzione.
Che ai sindacati non importi nulla.
Non e' ignoranza. Ma una cosa molto triste
Rispondi

Da: dipendente inail17/04/2014 07:54:10
Guardate che ai sindacati, e anche ai dirigenti INAIL, giene può fregar de meno della Costituzione; giornalmente vengono violati l'art. 3 sempre, l'art. 4 sempre, l'art. 21 in molti casi, l'art. 36 sempre, l'art. 37 in alcuni casi e l'art. 97 citato da voi:
Mettiamoci pure che vengono non applicate alcune leggi per come dovrebbero, vedi telelavoro che alcuni sono costretti - se vogliono fare telelavoro - pagarsi di tasca propria lìadeguamento dell'impianto e le spese di gestione.
Mettamoci pure che anche chi ci governa viola costantemente la Costituzione cosa vogliamo di più?

Buona pasqua a tutti.
Rispondi

Da: x 2016 ex macete ex pastore17/04/2014 08:48:01
attento ad offendere noi vincitori di concorso perchè mentre tu sei una caccola indefinita non identificabile, noi siamo un gruppo determinato di persone identificabile così come stabilito recentissimamente dalla Cassazione:

Cassazione: è diffamazione parlar male su Facebook anche senza fare nomi
Annullato il proscioglimento di un maresciallo della Gdf che sul proprio profilo aveva insultato un collega senza nominarlo. Perché si configuri il reato "è sufficiente che il soggetto la cui reputazione è lesa sia individuabile da parte di un numero limitato di persone, indipendentemente dalla indicazione nominativa"
Rispondi

Da: 201617/04/2014 10:29:46
ecco siamo pure alle minacce....io non ho diffamato nessuno....mi sono limitato a dare delle notizie, le uniche reali e basate citando atti pubblici come il nuovo modello organizzativo

anzi credo che sono io quello diffamato da più di uno di voi....

scrivere che fino al 2016 non vi sarà alcuna assunzione non è diffamazione, è la realtà
Rispondi

Da: 201617/04/2014 10:32:19
tra non molto andrò in pensione e fioccheranno le denunce.....
Rispondi

Da: diffamazione parlar male anche senza fare nomi17/04/2014 11:04:01
ROMA - Chi parla male di una persona su Facebook, senza nominarla direttamente, ma indicando particolari che possano renderla identificabile, va incontro a una condanna per diffamazione. Lo si evince da una sentenza con cui la prima sezione penale della Cassazione ha annullato con rinvio l'assoluzione, pronunciata dalla Corte militare d'Appello di Roma, nei confronti di un maresciallo della Guardia di Finanza di San Miniato (Pisa) che, sul proprio profilo Fb, aveva usato espressioni diffamatorie nei confronti del collega che lo aveva sostituito in un incarico.

"Attualmente defenestrato a causa dell'arrivo di un collega raccomandato e leccaculo...ma me ne fotto per vendetta...." scriveva sul Facebook il maresciallo, condannato in primo grado a tre mesi di reclusione militare (con i doppi benefici) per diffamazione pluriaggravata, poi assolto dalla Corte militare d'appello di Roma dato l'anonimato delle offese sul social network che impediva, secondo i giudici, di arrivare al diretto interessato. Il procuratore generale militare aveva quindi impugnato la sentenza di secondo grado in Cassazione.

Ricorso che la Suprema Corte ha ritenuto fondato, disponendo un nuovo processo d'appello. "Ai fini dell'integrazione del reato di diffamazione - si legge nella sentenza depositata oggi - è sufficiente che il soggetto la cui reputazione è lesa sia individuabile da parte di un numero limitato di persone, indipendentemente dalla indicazione nominativa".

Osservano i giudici di 'Palazzaccio': "Il reato di diffamazione non richiede il dolo specifico, essendo sufficiente ai fini della sussistenza dell'elemento soggettivo della fattispecie la consapevolezza di pronunciare una frase lesiva dell'altrui reputazione e la volontà che la frase venga a conoscenza di più persone, anche soltanto due".

Ai fini di tale valutazione, conclude la Corte, "non può non tenersi conto dell'utilizzazione del social network, a nulla rilevando che non si tratti di strumento finalizzato a contatti istituzionali tra appartenenti alla Guardia di Finanza, nè alla circostanza che in concreto la frase sia stata letta soltanto da una persona".
Rispondi

Da: Bene bene17/04/2014 12:08:39
Finalmente pastore avrà ciò che merita
Rispondi

Da: denunciatelo17/04/2014 13:47:56
basta andare a cercare i numerosi post in cui definisce i vincitori di questo concorso : raccomandati, ignoranti, bamboccioni,ecc. ecc. , poi denunciare risalendo  al nome e cognome attraverso l' IP del computer da cui ha scritto i post ed è fatta
Rispondi

Da: uno a caso fra gli innumervoli post offensivi17/04/2014 13:59:17
2016 04/04/2014 15.00.20

tra l'altro gli argomenti sono veramente puerili, nemmeno i bambini a tre anni penserebbero una caxxata del genere...

significa davvero non sapere nulla di come è strutturato l'inail....

altro che assunzioni.....

io vi manderei a zappare la terra....

ma come l'avete vinto questo concorso? mister


bamboccioni raccomandati....



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Da: ...................17/04/2014 15:16:54
..............................
Rispondi

Da: uno a caso fra gli innumervoli post offensivi17/04/2014 15:18:33
Da: 2016 18/03/2014 17.24.35
vi squalificate da soli con la vostra imbecillità.....
Rispondi

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