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CONCORSO DS: ORALI IN CAMPANIA
75409 messaggi, letto 1418519 volte

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Da: ;;;;;;;;;;;;;;;;;;27/05/2015 16:30:19
È appunto una regola di comodo, di fronte alla quale c'è chi oppone un ragionamento semplice: siccome il c e g rimane "dolce" sia dopo la i che dopo la e, che bisogno c'è di mantenere, ora sì, ora no, quella i? Eliminiamola e basta: ciliege e province. Il titolo del romanzo postumo della fiorentina Oriana Fallaci è "Un cappello pieno di ciliege", senza la i che la suddetta regola vorrebbe. Questione, dunque, tutt'altro che risolta, anzi in evoluzione, con una chiara tendenza alla progressiva eliminazione della i, come registrano anche le grammatiche.
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Da: impegnati di più.....27/05/2015 16:32:36
....peggio che l'errore è l'arrampicarsi sugli specchi, pur di non ammetterlo......ovvio che poi i tuoi elaborati siano stati BOCCIATI!
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Da: @ impegnati di più27/05/2015 16:43:10
"Siamo diventati troppo impegnati" ha pienamente ragione!
E' stato un comportamento molto infantile quello di aver rimproverato, come avrebbe fatto la maestrina dalla penna rossa, il collega che magari potrebbe essere più colto di te, di aver sbagliato a scrivere il plurale della parola ciliegia (cosa che se leggi bene è proprio come sosteneva lui), solo perché ti ha fatto irritare la sua espressione ".. alle cose che si lasciano (come potrebbe essere un'idoneità in un concorso)". Perché hai tutta questa rabbia in corpo cara amica?...In fondo, se tu fossi sincera con te stessa dovresti riconoscere che in un gran numero di casi si tratta quanto meno di una dubbia idoneità.

ENCICLOPEDIA TRECCANI

CILIEGIE O CILIEGE?
In base alla regola empirica che si usa per il plurale dei nomi in â"-cia, -gia, -scia, la grafia corrente del plurale di ciliegia è ciliegie.

Tuttavia, fino alla metà del secolo scorso ha avuto una certa diffusione anche la grafia ciliege (latino *cereseae). La si ritrova ancora nel titolo dell'ultimo romanzo di Oriana Fallaci, pubblicato postumo: Un cappello pieno di ciliege. In questo secondo caso, la scelta si dovrà o alla formazione linguistica della scrittrice (nata nel 1929) o all'ambientazione storica del romanzo, dato che l'espressione proviene da una lettera che s'immagina scritta nel Settecento.
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Da: idonei e non27/05/2015 16:52:49
il più pulito di voi ha la rogna
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Da: Siamo persone serie27/05/2015 17:02:47
e abbiamo cose più importanti a cui pensare.
Dell'infantile diatriba "ciliege"/"ciliegie" non ci importa una minchia!
Oltretutto abbiamo capito benissimo che le conoscenze linguistiche/grammaticali/ortografiche/stilistiche non sono state tenute in alcuna considerazione dalla nostra commissione.
Rispondi

Da: idonei e non27/05/2015 17:04:55
il più pulito di voi ha la rogna
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Da: Siamo diventati troppo impegnati27/05/2015 17:37:19
per @ : Siamo diventati troppo impegnati

Ti ringrazio per essere venuta/o in mio sostegno, ma soprattutto perchè non hai voluto troppo infierire sul/la collega, così come sia io che tu avremmo potuto fare, perchè ci sono ragioni linguistiche più profonde e spesso ignorate da molti: ma va bene così.

Ha ragione chi dice di lasciar perdere queste "querelle" perchè ci sono cose molto più importanti e più serie di queste sciocchezze.

Spesso chi invita MOLTO a riflettere deve riflettere MOLTISSIMO e capire che la "grammatica" non è stata lasciata. Deve comprendere che qualche volta possono sfuggirci degli aspetti di un problema che agli altri non sono sfuggiti.

Rispondi

Da: Siamo diventati troppo impegnati27/05/2015 17:39:17
Il mio post precedente era indirizzato a: @ impegnati di più    27/05/2015 16.43.10
Rispondi

Da: Alcuni indirizzi27/05/2015 18:36:20
Commissione Istruzione e Beni culturali al Senato
andrea.marcucci@senato.it, cosimo.sibilia@senato.it, fabrizio.bocchino@senato.it, marco.marin@senato.it, michela.montevecchi@senato.it, rosettaenza.blundo@senato.it,
gianmarco.centinaio@senato.it, franco.conte@senato.it, rosamaria.digiorgi@senato.it, salvatoretito.dimaggio@senato.it, giuseppe.esposito@senato.it, vincenzo.fasano@senato.it, elena.ferrara@senato.it, francescomaria.giro@senato.it, josefa.idem@senato.it, pietro.liuzzi@senato.it, claudio.martini@senato.it, corradino.mineo@senato.it, alessia.petraglia@senato.it, francesca.puglisi@senato.it, delia.salmieri@cern.ch, manuela.serra@senato.it, walter.tocci@senato.it, guido.viceconte@senato.it, sergio.zavoli@senato.it
Rispondi

Da: Su, Spernacchiatori, intervenite:27/05/2015 18:53:09
SPERNACCHIATE potentemente "Alcuni indirizzi".








Con forza!
Rispondi

Da: @Su, Spernacchiatori, intervenite27/05/2015 19:12:01
Vai, spernacchia pure tanto avrai tempo, molto tempo, tanto tempo.....ahahahahahahahahah
Rispondi

Da: Su, Spernacchiatori, intervenite27/05/2015 19:16:58
SPERNACCHIATE pure questo bocciato fissato con il tempo. È un illuso, va pesantemente spernacchiato!
Rispondi

Da: Se non sei nemmeno capace27/05/2015 19:44:59
di spernacchiare da te, tanto che sei costretto a chiedere l'intervento degli altri, allora sei destinato a ricevere pernacchi per tutta la vita!
Rispondi

Da: @Alcuni indirizzi27/05/2015 20:05:19
MA ANCHE TUTTI GLI ALTRI SENATORI DALLA A ALLA Z...FORZA SCRIVETE
Commissione Istruzione e Beni culturali al Senato
andrea.marcucci@senato.it, cosimo.sibilia@senato.it, fabrizio.bocchino@senato.it, marco.marin@senato.it, michela.montevecchi@senato.it, rosettaenza.blundo@senato.it,
gianmarco.centinaio@senato.it, franco.conte@senato.it, rosamaria.digiorgi@senato.it, salvatoretito.dimaggio@senato.it, giuseppe.esposito@senato.it, vincenzo.fasano@senato.it, elena.ferrara@senato.it, francescomaria.giro@senato.it, josefa.idem@senato.it, pietro.liuzzi@senato.it, claudio.martini@senato.it, corradino.mineo@senato.it, alessia.petraglia@senato.it, francesca.puglisi@senato.it, delia.salmieri@cern.ch, manuela.serra@senato.it, walter.tocci@senato.it, guido.viceconte@senato.it, sergio.zavoli@senato.it
Rispondi

Da: ciliege/ciliegie27/05/2015 20:13:48
Se il primo plurale era usato in tempi antichi e il secondo si usa nella lingua attuale, spiegatemi perchè ve la prendete con chi fa notare l'errore e difendete chi lo fa.
E' proprio come prendersela con i magistrati che sanzionano gli illeciti, piuttosto che con gli imbroglioni!
Cosa pensate, che se una commissione trova un simile errore in un tema l'apprezza?

Rispondi

Da: @ Ciliege/ciliegie27/05/2015 20:22:49
Rileggiti il post e forse capirai il perché.
Rispondi

Da: @ ciliege/ciliegie27/05/2015 20:25:32
NON HAI CAPITO UN'ACCA e cerca di capirla, in PARTE, adesso.
(ti consiglio di leggere attentamente quanto sul punto è stato scritto sopra, se non vuoi farci fare brutte figure e ti consiglio di non provocare)


"SI DICE: CILIEGIE
NON SI DICE: CILIEGE
CILIEGIE E PROVINCE
Sul plurale di nomi e aggettivi che terminano in -cia e -gia c'è grande incertezza: ciliege o ciliegie? Province o provincie? L'incertezza nasce dall'etimologia, cioè dalla storia della parola (dal greco étymon, significato vero, e logos, discorso, trattazione, studio). Siccome sarebbe impossibile ripercorrere ciascuna di queste storie per trovare una risposta, per risolvere il problema si è trovata una "regola di comodo". Eccola:
- le parole dove le terminazioni -cia e -gia sono precedute da vocale fanno il plurale in -cie e -gie: dunque ciliegie, camicie, grigie, micie, valigie;
- le parole dove -cia e -gia sono precedute da consonante fanno il plurale in -ce e -ge: province, pance, pronunce, bisacce, gocce, orge. Rientrano in questo caso anche le parole in -scia, che nel plurale termineranno sempre in -sce: fascia, fasce; striscia, strisce; ascia, asce.
È appunto una regola di comodo, di fronte alla quale c'è chi oppone un ragionamento semplice: siccome il c e g rimane "dolce" sia dopo la i che dopo la e, che bisogno c'è di mantenere, ora sì, ora no, quella i? Eliminiamola e basta: ciliege e province. Il titolo del romanzo postumo della fiorentina Oriana Fallaci è "Un cappello pieno di ciliege", senza la i che la suddetta regola vorrebbe. Questione, dunque, tutt'altro che risolta, anzi in evoluzione, con una chiara tendenza alla progressiva eliminazione della i, come registrano anche le grammatiche.
È chiaro comunque che tutto questo discorso non vale per le parole dove la i di -cia e -gia sia tònica cioè accentata, come in farmacía, nevralgía, bugía, nostalgía eccetera. Qui la i è necessaria e rimane indicutibilmente anche nel plurale: scriveremo farmacíe, nevralgíe, bugíe, nostalgíe eccetera."




Ti RIPORTO UN PERIODO RISOLUTIVO:

"Questione, dunque, tutt'altro che risolta, anzi in evoluzione, con una chiara tendenza alla progressiva eliminazione della i, come registrano anche le grammatiche."

Ciliege si riscrive oggi così come si è scritto nel passato con una breve parentisi temporale!!!
Rispondi

Da: idonei e non27/05/2015 20:49:13
il più pulito di voi ha la rogna
Rispondi

Da: E basta con "le maestrine dalla penna rossa"27/05/2015 20:54:16
che pensano di sapere più degli altri !!!

SIAMO STUFI !!!!!

Risultati per ciliegia
ciliegia
[ci-liè-gia] n.m. e agg. m. e f. invar.
PRONUNCIA AUDIOSTAMPA IL RISULTATO (LEGGETE IL PLURALE!!!!!!)
m

pl. -gie o -ge


il piccolo frutto del ciliegio, di forma rotondeggiante, colore rosso e sapore dolce: marmellata di ciliegie |essere come le ciliegie, una ciliegia tira l'altra, si dice di cose che si succedono o di cose simili che si ripetono con frequenza dim. ciliegina, accr. ciliegiona

â n.m. e agg. m. e f. invar.

(sempre dopo il nome) si dice di colore rosso vivo come quello del frutto, e di ciò che ha questo colore: un vestito (color) rosso ciliegia
Etimologia: â lat. volg. *ceresĕa(m), deriv. di cerăsus 'ciliegio'.
Rispondi

Da: ciliege/ciliegie27/05/2015 21:09:53
Solita arrampicata sugli specchi dei bocciati che negano l'evidenza!
Saranno stati temi da URLO ( di paura dei poveri commissari! ) i vostri, perciò vi hanno BOCCIATO/BOCCIATI ( questo è corretto nei 2 modi!)
IMPARATE LA LINGUA MADRE, le lingue straniere sarebbero troppo difficili per voi.....
Rispondi

Da: Siamo persone serie27/05/2015 21:14:21
Dobbiamo andare avanti altri tre giorni con questa stronzata di "ciliege"/"ciliegie"?

Rispondi

Da: ACCADEMIA DELLA CRUSCA27/05/2015 21:20:30
__________________________________________________

La regola da applicare per formare il plurale delle parole terminanti in cia/gia è piuttosto semplice:

cia --> cie a gia --> gie se l'ultima sillaba è preceduta da una vocale
Es.: camicia --> camicie      ciliegia --> ciliegie

cia --> ce a gia --> ge se l'ultima sillaba è preceduta da una consonante
Es.: arancia --> arance       frangia --> frange

In passato entrambe le forme erano accettate. In ogni caso non si tratta di un errore molto grave.
__________________________________________________
Rispondi

Da: Conte aiutaci tu27/05/2015 21:31:49
Consiglio: ignorate lo spernacchiatore solitario e le maestrine dalla penna rossa che cercano ,invano ,
di giustificare la loro idoneità.
Rispondi

Da: Carmine punkabbestia27/05/2015 22:34:36
Ringrazio i miei fans e continuerò a combattere contro il conte, insieme a Coppino. che dice bugie da quando è nato
Rispondi

Da: Evviva Carmine punkabbestia!!!!!27/05/2015 23:15:38
Evviva Coppino!!

ABBASSO I BOCCIATI!


Rispondi

Da: idonei e non27/05/2015 23:55:24
il più pulito di voi ha la rogna
Rispondi

Da: tutti futuri sceriffi28/05/2015 01:59:12
corrotti dalla brama della poltrona!
Rispondi

Da: rosacajetana 28/05/2015 05:06:19
Gent.mi e non gent.mi sigg.
invece di farvi i dispettucci e giocare come i pargoletti, perché non mettiamo in atto un'associazione o qualcosa di simile per ottenere un corso concorso per tutti coloro che hanno superato con merito la preselettiva che sembra al momento, l'unica fase di questo concorso esente da beghe?
So che tale soluzione è stata più volte ventilata, ma in questa fase di confusione potrebbe essere la soluzione per riappacificare gli animi e superare l'attuale stagnante situazione.
Rispondi

Da: Per le maestrine dalla penna rossa28/05/2015 06:37:06
http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/plurale-nomi-cia-gia-scelta-dautore

"Fin qui per spiegare l'oscillazione nella grafia del plurale di vocaboli come provincia o ciliegia; a proposito dell'uso di ciliege nel titolo del romanzo da parte di Oriana Fallaci si possono aggiungere alcune riflessioni: è senz'altro probabile che la scrittrice, nata nel 1929, abbia appreso a scuola la grafia basata sulla regola etimologica sostenuta da Camilli; "
Rispondi

Da: Conte aiutaci tu28/05/2015 06:54:53
Per rosacajetana
Conta su di noi
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