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Concorso Corte dei conti
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Da: MarcoS18/02/2007 11:40:32
Grazie per il chiarimento ely, non avevo capito o non mi ricordavo che il "divieto" avesse riguardato solo il secondo giorno.
Che non sia stata una cosa lecita, ripeto per l'n-sima volta, lo credo anch'io.
In bocca al lupo cmq.

Da: ely18/02/2007 15:55:04
Per MarcoS:
In bocca al lupo anche a te per tutto,ciao!

Da: gian19/02/2007 13:35:24
L'art. 8 comma 9 del bando di concorso recita: "I candidati potranno consultare soltanto i dizionari ed i testi di legge non commentati e autorizzati dalla Commissione esaminatrice."
Quindi i testi consultabili erano sottoposti all'autorizzazione preventiva della Commissione che, legittimamente, poteva decidere se, quando, come e quali fare utilizzare.
Concordo pienamente con MarcoS anche per quel che riguarda questa polemica: non c'è stata alcuna disparità. Chiunque era a Napoli quel giorno ha lavorato nelle stesse condizioni degli altri, diversamente sarebbe accaduto se la Commissione avesse deciso di privare dell'ausilio dei codici solo una parte dei candidati. Ed il paragone con le altre città è inutile perchè non si concorre per gli stessi posti e gli idonei verranno inseriti in 3 distinte graduatorie. Nei fatti è come se si trattasse di 3 diversi concorsi.

Da: MarcoS19/02/2007 13:44:02
La polemica è sterile ma, in generale, questo discorso sulla "autorizzazione preventiva" (il bando si limita a riportare quanto stabilito dal dpr che regola lo svolgimento dei concorsi) come va inteso?
1. Uno può portarsi i codici a meno che non contengano appunti illeciti o altre determinate caratteristiche (tipo: principi contabili, annotazioni e commenti della giurisprudenza) stabiliti dalla commissione
oppure
2. La commissione può decidere a sua discrezione se lasciarli utilizzare

La soluzione (2) svuoterebbe il contenuto della norma, da cui nella fattispecie, applicando l'interpretazione (1), ci sarebbero gli estremi per un ricorso.

Ma il CdS cosa direbbe? direbbe che vale l'interpretazione (2), probabilmente...

Da: ely19/02/2007 15:44:42
Scusate ma qual'è l'art. che stabilisce che i testi autorizzati il giorno prima non potevano entrare il giorno dopo..?..no perchè a me dall' art.8 comma 9 del bando non sembra propio che la commissione avava tutta questa discrezione di cui Gian parla anche su questo aspetto della vicenda..non so questa interpretazione da dove l'ha ricavata..

Da: gian19/02/2007 20:45:27
Su questo forum abbiamo sempre cercato di avviare discussioni costruttive, senza offenderci gli uni con gli altri, cara/o Ely. Io ho esposto, secondo questa civile convenzione, il mio parere, senza il bisogno di citare fonti. Ad ogni modo, se hai proprio la necessità di qualcuno che ti dica da dove ha ricavato interpretazioni, allora proponi ricorso davanti al TAR. Poi ci fai sapere com'è andata.
Secondo me, come già ha ipotizzato MarcoS e per le ragioni che ho esposto prima, la ragione non sarebbe dalla tua parte, però io ti auguro onestamente del contrario.
Non ho alcuna difficoltà nell'essere smentito.

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Da: MarcoS19/02/2007 20:48:25
su, su
non litigate

Da: Leoparente20/02/2007 15:19:22
Salve, sono appena giunto in questo forum.
Provengo da quello su concorsi.it al quale continuo a partecipare..
Volevo spostare l'attenzione sulle prove svolte a Napoli, per coloro ovviamente, che hanno partecipato in quella sede.
In merito ad una domanda posta nella seconda prova:
1) Sviluppo ,accumulazione di capitale, capitale umano. Secondo voi a cosa volevano riferirsi? E' giusto incentrare la risposta considerando l'accumulazione di capitale ed il capitale umano come due delle cause principali che producono sviluppo, benessere e crescita nel lungo periodo?

Ed in merito alla traccia estratta il primo giorno, avete inserito qualche riferimento normativo specifico. E dove si trovava?
Grazie

Da: franco20/02/2007 19:41:09
ultime notizie il concorso e'stato annullato per sopravvenute esigenze di servizio.non sto scherzando purtroppo.
per informazioni andate sul sito della corte dei conti e cliccate sulla sezione news ed allegati.

Da: ely20/02/2007 20:22:06
scusami franco, ma non riesco a trovare la sezione news ed allegati, dov'è?

Da: RobPu20/02/2007 20:37:03
Dai su non diciamo fesserie!
io questo link non l'ho trovato!

Da: Leoparente21/02/2007 09:37:56
E' bene sdrammatizzare ma non fino al punto di inserite informazioni false e tendenziose.
Franco sii FRANCO.

Da: ---21/02/2007 10:02:47
...

Da: MarcoS21/02/2007 20:48:35
Leoparente

visto che non ti risponde nessuno lo faccio io anche se ho partecipato a Roma.
Riguardo a sviluppo, accumulazione e capitale umano, volevano vedere se sapevi la teoria della crescita, il mio campo preferito.
Gli economisti hanno a lungo cercato di spiegare la crescita economica in termini di accumulazione di capitale fisico, ma non riuscivano a spiegarla in ultima istanza se non come causata da aumenti esogeni (=determinati fuori dal modello) della qualità tecnologica (vedi modello di Solow, premio nobel, max esperto di teoria della crescita tradizionale). Oggi si cercano di trovare le cause che spieghino la crescita dall'interno (teoria della crescita ENDOgena) e uno dei fattori rilevanti, tra gli altri, può essere appunto l'accumulazione di capitale umano (vedi modello di Lucas, altro nobel, credo). Queste teorie trovano anche applicazione nelle teorie dello sviluppo, cioè quelle teorie che indagano i cambiamenti strutturali (non solo dal punto di vista economico) necessari a portare l'economia in uno stato tale da sperimentare la crescita autosostenuta e biolanciata teorizzata dai tipi di cui sopra e sperimentata dai paesi più avanzati. Aspetti pratici di tutte queste chiacchiere? pensa alle politiche comuniatrie per la formazione, anche ai fini di sviluppo delle aree + depresse.

Sul patto di stabilità esterno non so le fonti normative puntuali, nel senso che non so se esista un riferimento esplicito sui trattati, c'è un accordo di sicuro (interistituzionale? intergovernativo? boh?..) e una procedura per disavanzi eccessivi descritta da non so quale atto di quale istituzione comunitaria
Sul patto di stabilità interno peggio che mai, visto che i parametri di riferimento cambiano di finaziaria in finanziaria
insomma era finalmente un tema da laureati in economia, e un taglio economico era quello che gli avrei dato.
Il patto di stabilità impone il rispetto di certi vincoli alla finanza pubblica (il 60x100 debito/pil e il 3x100 deficit/pil) perché e percome, mercato unico, moneta unica...ma il calcolo lo fanno sul conto consolidato, dove ci entrano i bilanci delle regioni, ecco il patto di stabilità interno, mi ricollego all'autonomia finanziaria ex  art.119 cost. e blablabla

spero di esserti stato utile, scusa errori di battitura grammatica ortografia, capisci dalla lunghezza che ho scritto in fretta

cia

Da: Leoparente22/02/2007 09:37:30
Ciao MarsoS,
è bello entrare in contatto con persone positive e propositive.
Mi pare che tu sia una di quelle.
Innanzitutto grazie per la risposta ampia e circostanziata.
In merito alla teoria della crescita navigo, sinseramente, in acque molto basse.: sarà un argomento che approfondirò.
Invece, la risposta che ho dato sull'argomento ha ricalcato l'impostazione dei testi di macroeconomia del Blanchard dal quale ho studiato: chiaro, lineare, didattico, reale.
Tu hai da consigliarmi qualche testo ben fatto di economia.
Grazie ancora.

Da: MarcoS22/02/2007 11:44:17
Se hai studiato macro sul blanchard va bene, e sicuramente avrai scritto cose sensate.
In generale, i libri che io consiglio sono Varian di micro e Acocella di politica economica, mentre non saprei indicarne uno specifico di macro, credo che blanchard vada bene.
Per questo concorso però, un libro che non smetterò mai di consigliare a tutti è il compendio di contabilità di stato di monorchio-mottura, che ha un taglio molto economico.

PS di macroeconomia c'è de vincenti che dedica un capitolo a crescita e sviluppo

Da: Leoparente22/02/2007 12:27:52
Sono in pieno accordo con te: è un testo da consigliare per semplicità e chiarezza in tema di contabilità di stato. Io ho studiato sull'edizione del 2004 (fotocopie) ed ora ho ordinato quella nuova del 2006 (il testo originale: ho fatto soldi).
Giusto un particolare: la sessione del bilancio e la funzione della legge finanziaria mi è stata chiarita da alcune pagine del testo di scienze delle finanze di P. Bosi (libro ostico ma ben fatto).
A chi interessa posso dare i riferimenti precisi.

Da: gian22/02/2007 21:31:53
Vorrei inserirmi anch'io nel discorso sull'economia politica, però mi rendo conto di non conoscere molto i testi undergraduate.
Un testo classico per chi si occupa di crescita economica è:
Economic Growth (2 ed.); Barro, Robert J. and Sala-i-Martin, Xavier. MIT Press, 2003.
Non ce n'è una traduzione in italiano.
(Vi consiglio, se avete un quarto d'ora, di visitare la home page di Sala-i-Martin, http://www.columbia.edu/~xs23/home.html lui è un personaggio spassosissimo oltre ad essere una delle massime istituzioni nel campo della crescita economica).
Un testo di macroeconomia generale undergraduate che, secondo me, può essere utile perchè tratta la materia da un punto di vista europeo e non americano è:
Macroeconomia; Burda Michael, Wyplosz Charles. EGEA, 2006.
Mi rendo conto che il primo testo non è consigliabile per questo concorso, mentre il secondo, se proprio si vuole acquistare un testo, potrebbe essere la scelta giusta (c'è anche la parte sulla crescita).
Buono studio!

Da: Anto22/02/2007 23:24:13
Ciao,
sul Burda-Wyplosz, Solow è al capitolo 5 ...

P.s. Ho ripassato macro sul Dornbush-Fisher;
p.p.s. ho tel. all'ufficio procura regionale lombardia della Corte, mi han detto di ritel. domani, l'unica notizia certa è che gli orali saranno a settembre-ottobre.



Da: MarcoS23/02/2007 19:37:32
gian
sì che tu sei quasi dottore di ricerca, ma qua noialtri tiriamo innanzi come si può, ti pare il caso di suggerirci nientemeno che barro/sala-i-martin?...:-))
qua noi siamo gente da simone
scherzo, lo conosco anch'io quel libro, cmq non lo indichirei a chi si accinge ad affrontare la growth theory, e men che mai a chi deve studiare economia in generale.
Cmq, restiamo in contatto ché credo in futuro potrai tornarmi utile per procurarmi o indicarmi un pò di letteratura, ti dispiace?
A proposito, vivi a Roma?

Da: RobPu24/02/2007 00:45:22
No!no! é proprio vero
Qui siamo gente da Simone...anzi da Compendio di simone e i commissari dei concorsi pure peggio

saluti

Da: gian24/02/2007 18:34:16
Ciao a tutti,
scusate se rispondo solo ora, ulitmamente visito poco il forum.
MarcoS, ti consiglierò con piacere riguardo i testi di economia, non hai che da chiedere!
In effetti il mio non era un vero e proprio consiglio, più che altro volevo far trasparire che in giro i manuali di economia tradotti in italiano sono pochi. Io credo che un salto di qualità nelle università italiane si farebbe se si prevedesse come lingua di studio l'inglese, perlomeno in molte branche. Per quel che ci riguarda, in particolare, mi riferisco alle materie economico-quantitative. Questo è l'unico modo per consentire l'accesso agli studenti a tutto il materiale disponibile. Il problema è che l'economia (ma vale per quasi tutte le scienze) è una scienza globale che ha come lingua madre l'inglese. Se si vuole produrre capitale umano che possa competere nei mercati del lavoro globali, non è tollerabile studiare su sparuti manuali tradotti in italiano. In tantissimi altri paesi, anche più arretrati dell'Italia, nelle università i testi non sono tradotti dall'inglese. D'altra parte quale editore si accollerebbe l'onere di tradurre un'infinità di testi in estone o in islandese?
La conseguenza è che i laureati italiani (noi) si trovano a competere con giovani (che di solito sono mediamente più giovani di noi) esteuropei, ma anche scandinavi, asiatici o sudamericani, ben preparati e che conoscono l'inglese in maniera molto più fluente.
E che non hanno quindi difficoltà qualora dovessero trovarsi nella nostra stessa situazione. Devo ripassare la crescita economica, oppure la microeconomia oppure la statistica? Bene, cosa c'è in giro? Decine e decine di testi. Più o meno lunghi, più o meno specialistici, scritti in maniera più o meno complicata. Invece noi restringiamo il nostro spazio di manovra a pochi e limitati testi. Poi se non sono focalizzati sull'argomento che ci interessa, oppure se non sono molto chiari, pazienza, questo passa il convento. Oppure questo è quello che mi posso permettere visto che non sono stato abituato a studiare in inglese o almeno su testi in inglese.
Di certo il discorso non vale per tutte le discipline. Non ha senso studiare la contabilità di Stato in inglese. Ma già la ragioneria generale inizia a rientrare in quest'analisi. Pensate ai principi contabili internazionali.
Beh, scusate il piccolo sfogo di un (quasi)ricercatore frustrato che c'entra poco con l'argomento del forum!
Alla prossima!

P.S.: Si, vivo (anche) a Roma.

Da: Leoparente26/02/2007 09:48:08
Ciao Gian,
il tuo intervento è degno di nota e trova tutta la mia approvazione.
Ma non credo sia proprio così come tu l'abbai descritto. Almeno per me.
Prima dell'Inglese c'è altro.
Vi racconto brevemente.
Io ho studiato a Bari e mi sono laureato circa 10 anni fa. Il mio piano di studi aveva un  profilo economico: ben 17 materie economiche su 32.
Dopo la laurea sono entrato nel mondo del lavoro e mi sono morso le mani per non aver fatto materie pratiche ma solo tante materie teoriche. Da 2 anni sono nel pubblico e ho ripreso a studiare meterie economiche: si sembra di non averle mai fatte in vita mia.
Doppia beffa.
Perché, mi chiedo? Perché, ad esempio, tanto la micro quanto la macroeconomia ci imponevano di studiarla su  testi scritti da un certo Siro Lombardini. Io non conosco l'autore; ma se devo giudicarlo per la didattica della sua scrittura lo cancellerei da qualunque scaffale e dalla mamoria.
Quindi, l'inglese ma anche e soprattutto l'insegnamento.

Chiudo questo intervento chiedendo a Gian di indicare altri testo di politica economica utili per l'approfondimento di tematiche anche specifiche come l'integrazione europea e la moneta unica, la globalizzazione ed altro ancora.
Una piccola avvertenza: se puoi indicare anche quanta formalizzazione matematica c'è nei testi che proponi.

GRAZIE
e continiuamo a confrontarci.

Da: gian26/02/2007 13:02:10
Sai Leoparente, si potrebbero valutare i docenti universitari in base a due parametri, la ricerca e l'insegnamento. Essere eccellente in uno non implica l'eccellenza anche nell'altro parametro. Esistono ottimi ricercatori che sono pessimi insegnanti e viceversa. Naturalmente uno studente universitrio è interessato soltanto alla qualità dell'insegnamento, e probabilmente non ha alcuna cognizione dell'altra faccia della medaglia. Le università inglesi e americane sono al top non perchè assumono ottimi insegnanti, ma sublimi ricercatori. Poi che quest'ultimi abbiano dei limiti nell'insegnamento diventa un problema secondario. Evidentemente tu hai beccato di sicuro un pessimo insegnante e, presumo dal libro di testo che ti affibiò, anche un pessimo ricercatore!
Riguardo tematiche come l'integrazione europea, la moneta unica, le politiche fiscali nell' unione monetaria e argomenti correlati testi utili potrebbero essere:
Economia dell'Unione Monetaria; De Grauwe, Paul. Il Mulino, 2006. [prezzo di riferimento: 22 euro]
L’Economia dell’Unione Europea; Baldwin, Richard e Wyplosz, Charles. Hoepli, 2005. [prezzo di riferimento: 36 euro]
Per la globalizzazione si potrebbe tenere presente:
Globalization and National Economic Welfare; Panic, Mica. Palgrave Macmillan, 2003.
Però qui torniamo al problema della non traduzione in italiano (e dell'eccessiva onerosità).
Però ho una notizia buona: Barro- Sala-i-Martin (Crescita Economica) è stato tradotto in italiano nel 2002 da Giuffrè. [prezzo di riferimento: 46 euro]

Da: gian26/02/2007 13:13:01
Con la globalizzazione il problema è che il tema è troppo complesso per trovargli una sistemazione rigorosa e non è facile trovare testi strettamente universitari che la trattano.
Prova a consultare, in italiano, un saggio del premio Nobel Joseph Stiglitz: La globalizzazione che funziona, Einaudi 2006 (16,50 euro).
Mi ripeto, si tratta di un saggio, non ha pretese di rigore scientifico, o meglio, ce l'ha, ma no le mostra (non troverai alcuna formalizzazione matematica).
Un altro consiglio è la raccolta degli atti di un ciclo di seminari che si tenne presso l'ISAE tra ottobre 2002 e gennaio 2003:
Globalizzazione, sviluppo e diseguaglianza. Luiss University Press 2005 (25 euro).
Spero che ti sia stato d'aiuto

Da: Leoparente26/02/2007 13:25:35
Grazie Gian, sempre puntuale e sopraffino.
Cosa ne pensi del Blanchard?

Da: gian26/02/2007 13:44:41
E' un testo ormai classico. Avevo consigliato il Burda - Wyplosz per la loro prospettiva europea, ma se hai già per le mani il Blanchard va più che bene!

Da: RobPu26/02/2007 20:39:11
Ma studiate tutti su questi manuali? minchia credevo cercassero collaboratori amministrativi alla corte dei conti e non degli scenziati. E poi scusate..ma alla corte non ci si deve occupare di atti amministrativi, impegni di spesa, stanziamenti, etc. Cosa c'entra conoscere tutta quella teoria?

Da: gian26/02/2007 21:23:59
Non so, mi è stato chiesto di consigliare dei testi e l'ho fatto.
D'altra parte anche il Monorchio -Mottura non mi pare che sia proprio un tascabile.
Se si vogliono approfondire degli argomenti ,o comunque studiarli più nel dettaglio, tutti questi manuali sono utili. Si potrebbero prenderli in prestito dalle biblioteche e studiare solo i (pochi) capitoli che interessano.
E poi, scusa, se uno ha voglia e tempo di prepararsi come si deve per sbaragliare gli altri concorrenti, mica è vietato????????????????

Da: RobPu27/02/2007 19:25:52
Certo gian, e dai bassifondi della mia ignoranza non posso che ringraziare per i preziosi consigli
Comunque non volevo essere polemico ma ero solo perplesso. Comunque si..chi ha tempo e come lavoro fa il 'concorsista'fa bene a prepararsi così acquista maggiore sicurezza

saluti

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