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111 posti ministero della difesa
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Da: GG22/05/2008 10:47:37
paola, su quali Simone studi? Hai mica quello specifico per la difesa? Se sì, mi interesserebbe sapere i titoli dei vari paragrafi, per vedere che argomenti tratta.
Rispondi

Da: paolo22/05/2008 10:55:37
x x paola

hai ragione c'è un solo paolo.
vedi stare in una università ti fa uscire un po' di cervello perche' qui la logica non esiste, si ragiona con il culo!!!
Rispondi

Da: eveline22/05/2008 11:35:05
pienamente concorde con te Paolo
Rispondi

Da: paola22/05/2008 11:50:27
sto studiando su quello specifico sì ma che è uguale a tutti gli altri...concorsi...civile, amm.vo...pienamente identico...cmq i paragrafi li trovi su simone.it...
purtroppo anche io speravo che ci fosse qualche indicazione specifica del ministero della difesa...
il testo che ho io è quello metà teoria, metà quiz....e bè...potevano fare di meglio...ecco perchè integro con qualcosina che ho..

.a più tardi...
Rispondi

Da: paolo22/05/2008 14:53:25
Io sono entrato in università con livello C che vuol dire diplomati e vi posso assicurare che non è stata assolutamente facile.
Comunque adesso per fare un concorso esterno da categoria D per laureATI è DIFFICILISSIMO PERCHE' I POSTI SONO GIA' IN BUONA PARTE ASSEGNATI. I CONCORSI INTERNI INVECE LI FANNO UNA VOLTA OGNI MORTE DI PAPA E QUINDI CONTINUO A PENSARE CHE L'UNIVERSITA' E' UNO DEI POSTI PIU' MARCI DELLA TERRA. Per diventare EP (che è una categoria superiore alla D e che sta per elevata professionalità prodromico quindi alla dirigenza vera e propria) non c'è speranza per gli umani. Conosco gente che lavora da trent'anni in università entrata con categoria D e che dopo trent'anni non riesce a diventare EP!!!!!!! Quindi uno studia e studia per fare una carriera da D che ti puo' portare a guadagnare a fine carriera sui 1600 netti (+ tickets per fortuna e indennità varie)
INSOMMA UNO SCHIFO!!!!

Rispondi

Da: lucretia22/05/2008 15:03:16
ringrazio lupo per l'incoraggiamento, giusto stamattina (visto quanto detto da alcuni di voi su caringella) mi sono fatta fotocopiare l'indice...mi sono sentita male....per l'indice!!!! ;)
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Da: paolo22/05/2008 15:09:54
Il Caringella oltre ad essere lunghissimo è anche complicato da seguire. Insomma per chi ha modo di studiare a tempo pieno, puo' essere uno strumento adatto ma per chi, come me, fino alle 16.00 deve lavorare è un mattone difficile da digerire. Io ci sto provando ma la sera mi viene il rigurgito di nausea.
Rispondi

Da: paola22/05/2008 16:38:25
...giustizia amm.va la faccio da travi...come anche il diritto soggettivo e l'interesse legittimo...
i contratti invece li ho letti dal Gazzoni stamani, ma è tosta....leggo un po' di dottrina altrimenti non saprei cosa scrivere.....

a voi come va?
Rispondi

Da: paolo23/05/2008 08:53:20
mah, io in linea generale so un po' di tutto il programma ma credo che "un po'" non sia sufficiente.
Civile so in linea generale cosa è una simulazione relativa e assoluta quale è la differenza tra possesso e detenzione che cosa sia la successione legittima ma di certo non conosco nel dettaglio tutta la disciplina specifica dei singoli istituti. Se il codice non lo fanno usare, allora bisogna ripetersi tutto il trabucchi ad alta voce in modo da fissarsi tutto in mente.

Rispondi

Da: paolo23/05/2008 09:18:43
chi mi spiega esattamente che differenza c'è tra negozio fiduciario e trust?
Rispondi

Da: yorke23/05/2008 09:53:02
In sintesi penso che la differenza sia la seguente.il trust è un istituto di derivazione anglosassone, recepito dall'ordinamento italiano con l'adesione alla convenzione dell'Aja, riconducibile ai patrimoni separati i quali devono considerarsi staccati dal patrimonio del legittimo titolare anche se allo stesso appartenenti e che trova la sua ragione in interessi particolarmente rilevanti e meritevoli di tutela.Con il trust si trasferisce parte del patrimonio al trustee, il quale lo amministrerà, ma non farà parte del suo patrimonio e quindi non sarà attaccabile dai suoi creditori.Oggi tale figura la si inquadra nell'art. 2645-ter c.c.
Anche nel negozio fiduciario si trasferisce parte del patrimonio al terzo-fiduciario con l'obbligo per questo di amministrarlo e col patto interno di restituirlo.é controversa la sua ammissibilità in quanto non prevista dall'ordinamento.Si distingue dal trust per l'accordo interno tra fiduciante e fiduciario, con possibilità per quest'ultimo di abuso per mancata restituzione, e per essere passibile di attacco da parte dei creditori del fiduciario.
Qualcuno sa dirmi dove è possibile visionare la commissione esaminatrice?
Rispondi

Da: paolo23/05/2008 12:02:04
sul trabucchi c'è negozio fiduciario e trust ma la distinzione non è cosi' messa nei dettagli.
Rispondi

Da: zucchero filato23/05/2008 12:23:11
ma voi il pubblico impiego lo fate?
Rispondi

Da: paola23/05/2008 12:51:10
bè il pubblico impiego è una delle possibili tracce...sì ti consiglio di farlo....

per pAOLO
credo che tale tipo di esplicazione sia presa da qualche codice commentata...comunque a mio parere non è esauriente...oggi cerco degli appunti....cosi la scrivo...

baci....
Rispondi

Da: eveline23/05/2008 17:50:39
Per Paolo...
Gli elementi differenziali tra trust e negozio fiduciario:
1. innanzitutto la cd. segregazione patrimoniale.
Nel negozio fiduciario non si riscontra la suddetta segregazione simile a quella che consegue al trust, in quanto il bene che viene trasferito dal patrimonio del fiduciante al fiduciario, risulta aggredibile dai creditori personali del fiduciario, nel trust il vincolo di destinazione viene tutelato quasi in modo assoluto.

2. trilateralità del trust.
Nella "fiducia" il fiduciario ha un obbligo nei confronti del fiduciante in forza del pactum fiduciae, nel trust il trustee ha un obbligo non nei confronti del disponente, ma nei confronti del beneficiario. Il trust ha, quindi, una caratterizzazione trilaterale, mentre nella fiducia il soggetto che ambisce al ritrasferimento del bene, è generalmente la stessa persona che ha originariamente trasferito la proprietà del bene medesimo.

3. possibile coincidenza tra settlor e trustee.
può succedere che un soggetto può decidere di vincolare un bene, che fa già parte del patrimonio, a determinate finalità di scopo o a determinati destinatari ai fini della gestione e del trasferimento della proprietà; in questo caso avremmo un modello di trust privo di un duplice trasferimento della proprietà (il primo dal disponente al trustee, e il secondo dal trustee al beneficiario) e caratterizzato da un unico trasferimento della proprietà dal trustee(che è anche settlor) rispetto ad un beneficiario, configurandosi in tal modo una sorta di "fiducia statica".

4. tutela.
Nella "fiducia", chi trasferisce la proprietà diventa solo creditore ai fini del ritrasferimento e perde il diritto reale, salvo riacquisirlo grazie al comportamento ottemperante del fiduciario. Nel trust il beneficiario è un proprietario sostanziale e può esercitare azioni a tutela della proprietà e puo vantare un diritto di seguito....

Spero di esserti stata d'aiuto...
Rispondi

Da: eveline23/05/2008 18:01:23
Vi sono altre differenze...
Un'altra potrebbe essere che nel negozio fiduciario, il pactum fiduciae creando un vincolo di natura contrattuale, assume rilevanza meramente obbligatoria e relativa alle parti. Nel trust si da vita ad un vincolo di origine reale, opponibile erga omnes.

Comunque penso che quelle che ti ho scritto siano più che sufficienti.
Rispondi

Da: eveline23/05/2008 18:05:49
Per quanto concerne amministrativo, consiglierei di fare bene la parte procedimentale e non processuale.
Suggerisco tra le possibili tracce anche l'affidamento in house ed i controlli della P.A.
Escluderei la parte del pubblico impiego e la parte processuale, a mio modesto avviso....
Rispondi

Da: eveline23/05/2008 18:11:21
Per Paolo
il Trabucchi non è per niente esaustivo...
Per una preparazione eccelsa Bianca o Gazzoni o Caringella (più monografico)...per i quiz va bene il Simone aggiornato con qualche sentenza giurisprudenziale...In fondo è un concorso per collaboratori e non per dirigenti.
Rispondi

Da: eveline23/05/2008 18:13:59
Per Paola.
Ti ricordi, in merito al concorso che hai fatto, qualche altra domanda o differenza??????????
Attendo tue risposte...
Nel frattempo auguro a tutti un buon pomeriggio di studio....
Rispondi

Da: VALE24/05/2008 17:27:41
xchè non indichiamo possiblili tracce del tema?x me possibili:
accesso ai documenti
responsabilità p.a.
princii del procedimento
alcuni parlano dell'affidamento  nei servizi pubblici ma secondo me è troppo difficile x questo concorso..........

Rispondi

Da: paola25/05/2008 19:35:28
ieri ed oggi non sono riuscita a combinare un piffero...

spero che tutti abbiate trscorso un buon week end
Rispondi

Da: io25/05/2008 21:26:15
idem!!! non ho avuto voglia di far nulla oggi!
Rispondi

Da: paolo26/05/2008 08:42:41
x eveline
ho trovato su internet questa spiegazione per la differenza tra trust e negozio fiduciario
Tra gli istituti dell'intestazione fiduciaria e del trust sussistono differenze macroscopiche.
Nella prima, infatti, la proprietà sostanziale del bene rimane in capo al fiduciante che continua a poterne disporre e a godere dei relativi eventuali proventi, mentre il fiduciario assume la veste di mero intestatario nei confronti dei terzi con cui interagisce per conto del fiduciante stesso.
Questo genere di servizio è comunemente definito gestione patrimoniale passiva(26).
Nel trust al contrario, la proprietà dei beni conferiti risulta a tutti gli effetti (formali e sostanziali) del trustee, il quale ne dispone sulla scorta di quanto previsto dall'atto costitutivo, nell'interesse dei beneficiari.
Differenti ancora sono le finalità perseguite dai due strumenti: mantenere il riserbo sull'identità nei confronti di terzi non aventi titolo a conoscere il proprietario effettivo, nel primo caso; vincolare un patrimonio ad un determinato scopo, nel secondo.
Non capisco cosa significhi proprietà sostanziale e formale...
Rispondi

Da: paolo26/05/2008 09:05:25
x eveline
Sempre da internet:
Come abbiamo già visto infatti, da una parte l'intestazione fiduciaria pone sulla proprietà dei beni in oggetto un vincolo di segretezza (seppure attenuato dall'attività di vigilanza e controllo svolta dalle autorità preposte), dall'altra con il trust pur essendo di pubblico dominio l'identità del settlor, il vincolo di destinazione sottrae il patrimonio conferito alle pretese dei creditori personali.
Rispondi

Da: paolo26/05/2008 09:15:02
x eveline
mi sembra che quello che ho trovato su internet sia esattamente quello che dicevi tu.
Nel trust c'è un vincolo di destinazione e quindi il patrimonio non è aggredibile dai creditori del trustee, mentre invece il patrimonio del fiduciario è aggredibile dai suoi creditori personali.
Questa è sicuramente la differenza piu' macroscopica.
Rispondi

Da: paola26/05/2008 09:16:58
GIOVEDI E VENERDI DEVO ANDARE A ROMA, QUALCUNO SAPREBBE INDICARMI UN POSTO DOVE DORMIRE A MODICO PREZZO?
NON STO TROVANDO NULLA!!!
QUALKE ROMANO MI AIUTA?
Rispondi

Da: paolo26/05/2008 09:17:20
x eveline

Poi nel negozio fiduciario il fiduciario amministra nell'interesse del fiduciante, mentre nel trust il trustee amministra nell'interesse dei beneficiari.
Seconda macroscopica differenza.
Ho capito bene?
Rispondi

Da: eveline26/05/2008 10:16:24
SI, HAI CAPITO LE DIFFERENZE.
PER ULTERIORI APPROFONDIMENTI TI CONSIGLIO IL CARINGELLA.
DIRITTO CIVILE, VOLUME II.
Rispondi

Da: paolo26/05/2008 10:28:19
gia' io purtroppo ho il trabucchi perche' ho fatto economia, non giurisprudenza. Il Caringella è due volumi mi sembra eccessivo.
Pero' se il tenore delle domande è questo, non so se basterà il Trabucchi.
Del resto io lavoro e quindi non posso dedicarmi al Caringella anche per civile, troppo lungo...
Rispondi

Da: paolo26/05/2008 11:23:32
ma qunate domande difficili come la differenza tra trust e negozio fiduciario ci possono essere?
Studiando il Caringella forse c'è tutto quello che potrebbe uscire ma anche con un testo impegnativo forse è possibile farcela.
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