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INPS, 296 ispettori di vigilanza
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Da: IL POPOLO NE HA PIENE LE PALLE13/03/2010 13:24:02
E adesso manda anche Alfano, che manda gli Ispettori, mezzi schierati anche loro...votate contro questo regime schifo, sembra che la storia non abbia insegnato nulla all'Italia.

COSI' BERLUSCONI ORDINO': «CHIUDETE ANNO ZERO»
Berlusconi, Minzolini e il commissario dell'Agcom Giancarlo Innocenzi: sono stati intercettati dalla Guardia di Finanza di Bari, mentre discutevano della tv pubblica delle sue trasmissioni. L'inchiesta nata per caso da carte di credito American Express.

â€" Silvio Berlusconi voleva "chiudere" Annozero. Un membro dell'Agcom â€" dopo aver parlato con il premier - sollecitava esposti contro Michele Santoro. Il direttore del Tg1 Augusto Minzolini â€" al telefono con il capo del governo â€" annunciava d'aver preparato speciali da mandare in onda sui giudici politicizzati. E le loro telefonate sono finite in un fascicolo esplosivo.

Berlusconi, Minzolini e il commissario dell'Agcom Giancarlo Innocenzi: sono stati intercettati per settimane dalla Guardia di Finanza di Bari, mentre discutevano della tv pubblica delle sue trasmissioni. E nel procedimento aperto dalla procura di Trani - per quanto risulta a Il Fatto Quotidiano â€" risulterebbero ora indagati. Lo scenario da "mani sulla Rai" vien fuori da un'inchiesta partita da lontano. L'indagine - condotta dal pm Michele Ruggiero â€" in origine riguardava alcune carte di credito della American Express. È stata una "banale" inchiesta sui tassi d'usura, partita oltre un anno fa, ad alzare il velo sui reali rapporti tra Berlusconi, il direttore generale della Rai Mauro Masi (che non risulta tra gli indagati), il direttore del Tg1 e l'Agcom. Quelle carte di credito, in gergo, le chiamavano "revolving card".

Sono marchiate American Express e, secondo l'ipotesi accusatoria, praticano tassi usurai sui debiti in mora. In altre parole: il cliente, che non restituisce il debito nei tempi previsti, rischia di pagare cifre altissime d'interessi. E così Ruggiero indaga. Per mesi e mesi. Sin dagli inizi del 2009.

Fino a quando una traccia lo porta su un'altra pista. Il pm e la polizia giudiziaria scoprono che qualcuno â€" probabilmente millantando â€" è certo di poter circoscrivere la portata dello scandalo: qualcuno avrebbe le conoscenze giuste, all'interno dell'Agcom, che è Garante anche per i consumatori. Qualcuno vanta â€" sempre millantando â€" di avere le chiavi giuste persino al Tg1: è convinto di poter bloccare i servizi giornalistici sull'argomento, intervendo sul suo direttore, Augusto Minzolini. Le telefonate s'intrecciano. I sospetti crescono. L'inchiesta fa un salto. E la sorte è bizzarra: Minzolini, il servizio sulle carte di credito revolving, lo manderà in onda. Ma nel frattempo, la Guardia di Finanza scopre la rete di rapporti che gravano sull'Agcom e sulla Rai. Telefonata dopo telefonata si percepisce il peso di Berlusconi sulle loro condotte.

Gli investigatori si accorgono che il presidente del Consiglio è ciclicamente in contatto con il direttore del Tg1. La procura ascolta in diretta le pressioni del premier sull'Agcom. Registra la fibrillazione per ogni puntata di Annozero. Sente in diretta le lamentele del premier: il cavaliere non ne può più. Vuole che Annozero e altri "pollai" - come pubblicamente li chiama lui - siano chiusi. E l'Agcom deve fare qualcosa. Berlusconi al telefono è esplicito: quando compulsa Innocenzi - che dovrebbe garantire lo Stato, in tema di comunicazione - parla di chiusura. E Innocenzi non soltanto lo asseconda. Ma cerca di trovare un modo: per sanzionare Santoro e la sua redazione servono degli esposti. E quindi: si cerca qualcuno che li firmi.

I ruoli si capovolgono: è l'Agcom che cerca qualcuno disposto a firmare l'esposto contro Santoro. Innocenzi è persino disposto, in un caso, a fornire, all'avvocato di un politico, la consulenza dei propri funzionari. La catena si rovescia: un membro dell'Agcom (che svolge un ruolo pubblico), intende offrire le competenze dei propri funzionari (pagati con soldi pubblici), a vantaggio di un politico, per poter poi sanzionare Santoro (giornalista del servizio pubblico). In qualche caso si cerca persino di compulsare, perchè presenti un esposto, un generale dei Carabinieri.

L’immagine di Berlusconi che emerge dall’indagine è quella di un capo di governo allergico a ogni forma di critica e libertà d’opinione. Si lamenta persino della presenza del direttore di Repubblica, Ezio Mauro, a Parla con me: Serena Dandini, peraltro, è recidiva. Ha da poco invitato, come sottolinea il premier, anche il fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari. Il premier si scompone: nello studio della Dandini, due giornalisti (del calibro di Mauro e Scalfari), l'hanno attaccato. Chiede se - e come - l'Agcom possa intervenire. Innocenzi ci ragiona. Sopporta telefonate quotidiane. Berlusconi incalza Innocenzi, ripetutamente, fino al punto di dirgli che l'intera Agcom, visto che non riesce a fermare Santoro, dovrebbe dimettersi.

Il premier intercettato dimostra di non distinguere tra il ruolo dell'Agcom e il suo ruolo di capo del Governo. Pare che l'Autorità garante debba agire a sua personale garanzia. Gli sfugge anche che, l'Agcom, può intervenire soltanto dopo, la trasmissione di Annozero. Non prima. E infatti â€" dopo aver raccolto lo sfogo telefonico di Innocenzi sulle lamentele di Berlusconi â€" un giorno, il dg della Rai Mauro Masi, è costretto ad ammettere: certe pressioni non si ascoltano neanche nello Zimbabwe.

Il parossismo, però, si raggiunge a fine anno. Quando Santoro manda in onda due puntate che faranno audience da record e toccano da vicino il premier. La prima: quella sul processo all'avvocato inglese Mills, all'epoca indagato per corruzione, reato oggi prescritto. La seconda: quella sulla trattativa tra Stato e Cosa Nostra, dove Santoro si soffermerà sulle deposizioni di Spatuzza, in merito ai rapporti tra la mafia e la nascita di Forza Italia. Non si devono fare, in tv, i processi che si svolgono nelle aule dei tribunali, tuona Berlusconi con il solito Innocenzi. Secondo il premier â€" si sfoga Innocenzi con Masi â€" si potrebbe dire a Santoro che non può parlare del processo Mills in tv. Non è così che funziona, ribadice Masi. Non funziona così neanche nello Zimbabwe. Comunque Masi non risparmia le diffide.

Per il presidente della Rai non mancano le occasioni di minacciare la sospensione di Santoro e della sua trasmissione. A ridosso della trasmissione su Spatuzza, al telefono di Innocenzi, si presenta anche Marcello Dell'Utri. Tutt'altra musica, invece, quando il premier parla con Minzolini, che Berlusconi chiama direttorissimo. Sulle vicende palermitane, Minzolini fa sapere di essere pronto a intervenire, se altri dovessero giocare brutti scherzi. E il giorno dopo, puntuale, arriva il suo editoriale sul Tg1: Spatuzza dice "balle".

Tutte queste telefonate, confluite ora in un autonomo fascicolo, rispetto a quello di partenza, dovranno essere valutate sotto il profilo giudizario. Se esistono dei reati, dovranno essere vagliati, e se costituiscono delle prove, avranno un peso nel procedimento. È tutto da vedersi e da verificare, ovviamente, ma è un fatto che queste telefonate sono "prove" di regime. Dimostrano la impercettibile differenza tra i ruoli del controllato e del controllore, del pubblico e del privato.

Le parole di Berlusconi che, mentre è capo del Governo e capo di Mediaset, parla da capo anche a chi non dovrebbe, Giancarlo Innocenzi, dimostrano che viene meno la separazione tra i due poteri. Altrettanto si può dire delle parole deferenti di Innocenzi che anziché declinare gli inviti esibisce telefonicamente la propria obbedienza e rassicura Berlusconi: presto sarà aperto lo scontro con Santoro.

Dietro le affermazioni sembra delinearsi un piano. È soltanto un'impressione. Ma il premier sostiene che queste trasmissioni debbano essere chiuse, sì, su stimolo dell'Agcom, ma su azione della Rai. Tre mesi dopo questi dialoghi, assistiamo alla sospensione di Annozero, Ballarò, Porta a porta e Ultima parola proprio per mano della par condicio Rai, nell'intero ultimo mese di campagna elettorale. E quindi: la notizia di cronaca giudiziaria è che Berlusconi, Innocenzi e Minzolini, sono coinvolti in un'indagine.

La notizia più interessante, però, è un'altra: il "regime" è stato trascritto. In migliaia di pagine. Trasuda dai brogliacci delle intercettazioni telefoniche. Parla le parole del "presidente". Il territorio di conquista è la Rai: il conflitto d'interesse del premier Silvio Berlusconi â€" grazie a questi atti d'indagine - è oggi un fatto "provato". Non è più discutibile.

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Da: ROBY13/03/2010 14:09:12
LE COSE SI SONO MESSE MALISSIMO. DI TRAVERSO E' DIRE POCO.

Da: daddddaaa13/03/2010 14:16:48
x roby...ehhhhh e quant si esagerat

Da: Avvocato13/03/2010 14:32:30
certo che il ricorrente le sta tentando proprio tutte.
Il motivo è chiaro quanto l'oro, costringere L'Inps, qualora quest'ultima si sentisse spacciata, a farlo entrare in graduatoria.
Peccato solo che l'Istituto si contenterebbe di fare cadere l'intero concorso pur di ammettere il Malato che, a quanto pare è ben visto quanto la peste.

Da: x avvocato13/03/2010 14:33:44
e nn dire così :_(

Da: infatti13/03/2010 14:33:55
l'inps non ha nessuna intenzione di cedere, piuttosto fa saltare per aria il concorso e noi tutti

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Da: x avvocato e infatti13/03/2010 14:35:04
ma volete rovinarmi la domenica :_(

Da: infatti13/03/2010 14:36:47
scusa ma è la verità :-(

Da: x infatti13/03/2010 14:40:28
:_( andiamo bene!!!
ma nn c'è un'altra soluzione alternativa al mandar a l'aria tutta la procedura?

Da: Avvocato13/03/2010 14:40:35
è una questione di correttezza da parte dell'Inps. Ammettere il Malato significherebbe danneggiare (riduttivo) tutti coloro che, come il Malato, sono stati bocciati agli scritti.
Perchè avvantaggiare lui e non gli altri candidati parimenti bocciati?
Lo dimostra l'operato della Commissione, che pur potendo fare ciò che voleva, ha comunque dato al ricorrente 23 al secondo scritto e 29 agli orali. Magari un'altra Commissione lo avrebbe bocciato gli orali oppure al 2° scritto, ma la Commissione Inps no, essa procede sencondo legalità. E come finirà si racconterà.

Da: 2 volte infatti13/03/2010 14:41:43
Certo, all'inps non interessa nulla del concorso e dei concorsisti.
Se dovesse essere annullato, ai dirigenti apicali non cambia nulla, loro continueranno a ricoprire le loro cariche d'oro, non ci sono certo i loro figli in graduatoria.
I loro pargoli da tempo saranno belli e sistemati in qualche società, senza che avranno affrontato l'uno per cento dei sacrifici che abbiamo fatto noi per questo concorso.

Da: infatti13/03/2010 14:44:32
mi sembra che qualcuno del comitato ha cercato di mediare presso l'inps ma non c'è stato niente da fare
infatti prima di attaccare il comitato pensateci bene che questi si sono mossi per cercare di salavre il concorso in tutti i modi senza venire qui a vantarsi

Da: x avvocato13/03/2010 14:45:31
confido nell'operato della commissione... in effetti sono stati corretti con noi e con il ricorrente.. ma non sarebbe stato più semplice a qs punto un commissario ad acta x il primo compito del ricorrente e risolvere definitivamente così.. dentro o fuori solo x lui?

Da: Avvocato13/03/2010 14:48:24
non c'è niente da mediare. Il primo elaborato del Malato è insufficiente con o senza griglia.
E' vero, lui ha fiutato l'occasione, ha capito che questa "era la volta buona", ma purtroppo non ha superato lo scoglio della prima prova scritta e l'Inps gli ha chiuso la porta in faccia. In tutto ciò comunque non vi è nulla di personale, si tratta solo di una bocciatura. Nella vita a volta succede di fallire.

Da: x avvocato13/03/2010 14:50:34
ma se questo compito è palesemente insufficiente qualunque sia la modalità di correzione, non siamo di fronte ad una lite temeraria.
Di questo il tar non dovrebbe tenerne conto?

Da: ... 13/03/2010 14:51:49
No

Da: infatti13/03/2010 14:52:35
non è l'inps che ce l'ha con lui, ma è lui che ce l'ha con l'inps..basti vedere anche l'altro ricorso

Da: x infatti13/03/2010 14:57:07
qual'è l'altro ricorso?
ma vivo in un altro mondo io nn so' mai nulla :_(

Da: Avvocato13/03/2010 14:57:09
il sig. Malato non ha nulla ma propria nulla da perdere.
Il suo è un tentativo di entrare dalla finestra dopo essere stato gentilmente sbattuto fuori dalla porta.
3000/4000 euro di spese legali non sono nulla se paragonati ad un bel posto da funzionario in un ente quale è l'Inps.

Da: x avvocato13/03/2010 14:58:08
scusa ma secondo te un commissario ad acta? nn mi hai risp prima!

Da: infatti13/03/2010 14:59:33
quello 108

Da: Avvocato13/03/2010 15:00:33
non sono un esperto di amministrativo e quindi mi astengo dal dire fesserie. Non so se ne ricorrano i presupposti.

Da: x avvocato13/03/2010 15:01:27
ma tu hai avuto modo di leggere il ricorso?
l'eventuale e assoluta insufficienza del tema può giovarci?
che dici?

Da: x avvocato13/03/2010 15:04:36
ok! grazie del tuo parere..
cmq una osservazione .. se sostiene l'erroneità della griglia.. xkè consente di superare la prova anche a chi è poco preparato.. significa che il compito del ricorrente era penoso!

Da: Avvocato13/03/2010 15:05:20
il primo eleborato è insufficiente. Con o senza griglia.
Chiaramente l'iniziativa giudiziaria del Malato altro non è che un ricatto, questo è certo come la morte.

Da: ............................13/03/2010 15:10:26
ve lo dico io com'era il primo compito: non ha saputo rispondere decentemente nemmeno alle domande in cui si trattava di aprire il codice e COPIARE

Da: x avvocato13/03/2010 15:11:15
io spero proprio che ci sia giustizia!!! almeno nel ns caso!!!  e l'arroganza di quello sia punita!!!

Da: xxxxx13/03/2010 15:12:00
il ricorrente è il prototipo di una certa fetta della società.
di quella fetta che comprende gli imprenditori che la notte del terremoto in abruzzo, ridevano, pensando agli affari che avrebbero potuto fare con la ricostruzione mentre tanta gente moriva.
Lui sta cercando di entrare nell'amministrazione pubblica non vincendo i concorsi ma minacciando di farli annullare., e non curandosi del fatto che la sua azione potrebbe mettere a repentaglio il futuro di 800 persone.
Che poi...avesse fatto un buon tema, allora potevamo anche capire la sua rabbia e la sua frustrazione per essere stato bocciato, invece no...il suo tema fa schifo e lui non ha diritti da accampare.
Allora tenta con il ricatto.

Da: x tutte quelle x13/03/2010 15:15:37
io spero proprio che il Tar non segua le farneticazioni di un tipo del genere! anche xkè così fosse nn penso che 800 persone starebbero a guardare rubarsi un lavoro sta conquistato e meritato da un ignorante( vista la mediocrità del compito)

Da: lafotocopiatrice13/03/2010 15:29:30
Scusate ma non è questa la sede per parlare del ricorso, nè del ricorrente.
Va da sè che anche una nostra presenza all'udienza in massa sarebbe controproducente

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