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DIRIGENTE TECNICO MIUR
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Da: ... 20/11/2010 15:47:30
... settore 1?...
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Da: X Felice 20/11/2010 15:50:26
Si
Rispondi

Da: livio 20/11/2010 16:29:26
Premeso che scrivo su questo forum solo per solidarietà caritatevole, non vedo cosa c'entri il razzismo col fatto di dire che i napoletani sono sommersi dai rfiuti, lo dicono pure loro, nè col fatto di ammettere che la mafia del nord è importata dal sud, così come accadde nell'america degli anni 30.
Vi dice qualcosa il film Il padrino?

Rispondi

Da: CONTROCORRENTE 20/11/2010 16:31:37
x livio
Appartieni alla Croce Rossa ?
Rispondi

Da: giulia arditi 20/11/2010 16:37:23
x tutti: il post delle 8.45 non è mio, a quell'ora di sabato dormo
x filippo: grazie per l'informazione
x controricorrente: condivido in toto
X livio: per il file che mi haiinviato:tieni però presente che ora è difficile suddividere le responsabilità secondo i vecchi schemi, anche per effetto delle nuove norme
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Da: giulia arditi 20/11/2010 16:57:26
x tutti: da domani risponde la mia segretaria
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Da: ...x giulia 20/11/2010 17:01:06
... e falla finita ...
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Da: x giulia 20/11/2010 17:03:27
sei sempre la più stronza
batti tutti senza sforzo
complimenti!
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Da: X Livio 20/11/2010 17:05:48
Se non sbaglio ti hanno fatto recitare nei panni di "Amerigo Bonasera".
Rispondi

Da: Stefano 20/11/2010 17:24:47
per Blue
Stasera la storia te la mando presto, prima di uscire.
Ciao Ste

La storia di Gianni (I vetri colorati)

Io vi racconterò la mia storia, anche se so che queste non sono le regole. Dovrei far finta di parlare di un altro, o dovrei raccontare una favola e fingermi un principe, o forse una principessa. Ma non potete pretendere che rispetti le vostre regole, perché sapete che le regole non le ho mai rispettate.

Il 18 febbraio del '98 è stato il giorno più importante della mia vita. Mi aveva telefonato Luciano. Usciva con dei suoi amici, andavano a cena fuori e poi finivano la serata in Versilia. Mi ha chiesto se andavo anch'io.

Sento una sensazione spiacevole al ristorante quando arriva il cameriere, apre la bottiglia del vino e pretende che qualcuno l'assaggi prima di lasciarla sulla tavola. Non mi colpisce l'inutilità d'assaggiare un vino pastorizzato, un vino morto che ha solo il sapore che gli hanno dato. Mi colpisce il gesto, quell'atto che vuol essere ricercato, quel tirarsela a buon mercato da popolo d'arricchiti che ripudia il suo passato, che non riconosce se stesso. Mi viene sempre in mente una frase che ho sentito qualche anno fa da un venditore di cavalli alla fiera di San Felice: "Ormai, anche quando compra un castrone, la gente vuole il pedigree".

Ero lì, in mezzo a facce che non conoscevo, un po' a disagio. Mi sono stupito incontrando i suoi occhi, ma subito ho avuto una sensazione sicura, di fiducia, di realtà.

A volte pensiamo dei pensieri troppo grandi e non riusciamo a tradurli con le parole. Allora li carichiamo sul nostro sguardo per cercare un sorriso che ci faccia capire dove sono diretti, dove saranno capiti. Quando lo troviamo succede d'improvviso e ci stupisce perché siamo abituati a trovar solo sguardi distratti, o, al massimo, a ricevere un "no, lascia perdere, mi dispiace".
Nell'istante in cui la nostra mente comunica le sensazioni che ha dentro si svuota e lascia il posto per sensazioni nuove che vogliono uscire anche loro, in attimi sempre più brevi, sempre più intensi.
Alla fine un sorriso imbarazzato ci insegna che più in là non si può andare.

Per parlare bisogna sentirsene in diritto. Se vuoi entrare nella vita di qualcuno in modo prepotente, invasivo, devi sentirti in diritto di strapparlo al suo mondo, di togliergli ciò che ha, ciò per cui è vissuto. Allora devi sentire che quello che puoi dargli è grande, è sicuro.

Non sono andato in Versilia, non ne avevo nessuna voglia. Abbiamo salutato gli amici e siamo rimasti solo io e lui.
Non sapevo cosa dirgli, come iniziare un discorso. Lui sembrava più disinvolto, più spontaneo. Forse io avrei parlato del tempo, di questa città dove piove sempre. Avrei detto le solite cose sperando di essere interrotto, di essere salvato dal niente.
Sul tavolo c'era ancora mezza bottiglia di limoncello, tra le mode di questi anni è l'unica che mi piace. La rigiravo con la mano e non sapevo se versarne. Lui mi ha allungato il bicchiere con un sorriso, aveva capito. È più intelligente di me, è più sensibile, o forse qualcuno gli aveva parlato di me, sapeva come son fatto. Io non sapevo niente di lui e non immaginavo.

Fuori faceva freddo e a chiacchierare in piedi davanti alla sua auto si stava male. Siamo stati lì per un po', era tutto contratto dal freddo. L'ho salutato, gli ho detto "ci rivediamo domani".
Mi sentivo felice come un ragazzino e non sentivo il freddo. Avevo bisogno di camminare, di non far finire la giornata senza che non succedesse più niente.
Ho girato tutte le strade di Sarzana. In qualche negozio avevano lasciato accese le luci delle vetrine e mi fermavo a guardarle. Sono arrivato in piazza Matteotti che sarà stata l'una passata.
Lui era lì seduto sul bordo dell'orribile fontana. Sembrava un bambino fuggito di casa per andare a vedere la luna. Mi sono avvicinato, mi ha visto e mi ha sorriso.

L'amore ti toglie il pudore e la vergogna. Vuole che qualcuno cammini sopra i tuoi sentimenti, leggero, senza farti male. L'amore ti dà la gioia per soffrire, e per ricordare solo quei momenti che sono stati felici.

Ci sono persone straordinarie che vedono lontano dove gli altri non sanno vedere, e sanno fare cose che gli altri non sanno fare. Lui è fatto così, è capace di prenderti per mano e darti una forza immensa. Lui capisce le cose e sa perché valgono. Con lui ho scoperto che il bello non conta, che è solo una maschera per non farci scoprire. Ho cominciato ad appendere alle pareti le cose più strane ed a staccarle quando non le sentivo più mie. Ho imparato a regalare vetri colorati raccolti in riva al mare e a scrivere poesie dietro ai biglietti della spesa.
Ho paura che un giorno lo deluderò perché avrò paura. Non avrò abbastanza fiducia in lui e tornerò ad essere abbagliato dalle mie certezze.
Rispondi

Da: x stefano 20/11/2010 17:32:38
smettila di ammorbare con queste cretinate
smettila di occupare lo spazio del forum
se proprio vuoi sentirti scrittore, manda a chi vuoi queste porcherie by e-mail
Rispondi

Da: Stefano 20/11/2010 17:42:09
spazio ce n'è tanto, non è un problema.
Rispondi

Da: CONTROCORRENTE 20/11/2010 17:55:42
Le storie di Stefano sono approvate dalla CEI, dal Ku Klux Klan e sono pure politically correct.
Oltre tutto si possono raccontare pure alle educande prima di andare a nanna.
Che cosa si può volere di più ?

Rispondi

Da: giulia arditi 20/11/2010 17:57:53
il post delle 16.57 non è mio
Rispondi

Da: CONTROCORRENTE 20/11/2010 17:58:22
A proposito, blue... ragazza mia, sono le storie "alla Stefano" quelle che ti piacciono per addormentarti la sera ?
O preferisci qualcosa di diverso ?
Rispondi

Da: aldo 20/11/2010 18:05:26
ciao a tutti
oggi corso intensivo da Anicia ,buone nuove pure lì!
Rispondi

Da: CONTROCORRENTE 20/11/2010 18:09:25
x Aldo
Pendiamo dalle tue labbra....
Rispondi

Da: x aldo 20/11/2010 18:19:28
quali sono queste nuove?
Rispondi

Da: CONTROCORRENTE 20/11/2010 18:19:33
Prima di uscire, dedico una storia a Blue e a quanti apprezzeranno , augurandovi buona notte e sogni d'oro.

Mater lacrimarum

Nella notte rischiarata dal plenilunio flautò alla donnina canuta : "Vieni, vieni da me" attirandola nel buio â��.. poi le divorò le viscere.
La seconda notteâ�� tutto più facile del previsto. Un'autostoppista, sola, giovane. Ormai cibo per cani randagi.
Alla terza luna, occhi sfavillanti di vita di una giovane donna â��.ora vuote cavità perdute nell'infinito.
Alla quarta donna, una laida prostituta salita in auto, fu dilaniata a morsi l'ultima speranza.
La quinta luna si spense per velare il crudele pasto dei maiali.
Sesta luna: lenzuola intrise di sangue bluastro, in un motel sull'autostrada.
Ogni volta respirava sempre più intensamente l'incenso della vitaâ��.si sentiva onnipotente.

Poi venne lei, alla settima luna, bella, bellissimaâ��statuaria, la pelle vellutata come una pesca, le labbra vermiglie come fragole, il respiro soavemente affannoso mentre lui la stringeva a sè.

Ma quando lui sollevò le unghie per sventrarla ed aprì le fauci per inghiottirla, denti affilati come sciabole lo sgozzarono.

"Maledizione, ispettore ! Che cos'è quella specie di essere sul letto ? "
"Lo sa solo Iddio, agente !"

Rispondi

Da: uffa 20/11/2010 18:32:01
oggi non mi risulta alcun corso intensivo di anicia, piuttosto alle diciotto c'era la presentazione del corso per ds. 'E già finita e sei già a casa pronto per darci notizie? mah
Rispondi

Da: uffa 20/11/2010 18:38:25
sul sito di anicia che tutti possono visionare c'è scritto che la presentazione dura dalle 18 alle 19, sono le 18,40. Non faccio altri commenti e lascio ai colleghi ogni considerazione in merito alla serietà di certe persone
Rispondi

Da: x aldo 20/11/2010 19:08:42
devi solo vergognarti per averci preso in giro tutti.
Rispondi

Da: Felice Sciosciammocca 20/11/2010 19:21:45
'E strunze saglieno sempe 'a galla

Rispondi

Da: x aldo 20/11/2010 19:39:42
... inqualificabile giocherellone!
Rispondi

Da: sherlock holmes 20/11/2010 19:41:10
aldo giulia livio teo, quattro nick una sola cretina?
Rispondi

Da: giulia aditi 20/11/2010 19:45:39
non toccatemi aldo, per lui garantisco io, è il mio segretario.
Rispondi

Da: Blue 20/11/2010 19:50:00
x Stefano e Controcorrente
Vi ringrazio per le "storie" inviate, ma vi prego di dedicarvi anche ad altro/e/i per non urtare la suscettibilità di nessuno.
Buona serata. Divertitevi.
Blue
Rispondi

Da: lui 20/11/2010 20:16:58
Se non la smettete vi scivo qualcosa di mio così state un paio di settimane a leggere per capire cosa ho scritto e poi altre due per chiedermi spiegazioni.
Rispondi

Da: ... 20/11/2010 20:21:27
...provaci...
Rispondi

Da: Giulio Aldito alias zorro 20/11/2010 20:33:03
Vi racconto anch'io una storiella.

Una signora di Potenza sposa tre belle figliole, le quali, per seguire i rispettivi mariti, vanno ad abitare una a Torino, l'altra a Napoli e la terza a Palermo.
Per sapere quante volte a settimana si congiungono carnalmente con i mariti, la mamma concorda con le figlie di usare il termine: "quante volte a settimana gli prepari a tuo marito i peperoni con le patate?".
Così un giorno telefona alla figlia che abita Torino, e dopo i convenevoli gli chiede: "quante volte a settimana ti chiede di preparargli i peperoni con le patate?", e la figlia gli risponde: "una volta a settimana mamma, e si dimostra un pochino schizzinoso".
Quindi telefona alla figlia che abita a Napoli e gli chiede la stessa cosa.
La figlia gli risponde. "li chiede due volte a settimana e li mangia con gusto".
E' la volta della figlia sposata a Palermo, ed anche a questa gli domanda, quante volte a settimana il marito chiede di preparargli i peperoni con le patate.
La figlia gli risponde: "mamma, vuole mangiare tutti i giorni i peperoni con le patate, e quando ha finito si lecca pure la padella".
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Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 538, 539, 540, 541, 542, 543, 544, 545, 546, 547, 548, ..., 1527, 1528, 1529, 1530, 1531, 1532 - Successiva >>

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Da: livio	20/11/2010 16:29:26
Premeso che scrivo su questo forum solo per solidarietà caritatevole, non vedo cosa c'entri il razzismo col fatto di dire che i napoletani sono sommersi dai rfiuti, lo dicono pure loro, nè col fatto di ammettere che la mafia del nord è importata dal sud, così come accadde nell'america degli anni 30. Vi dice qualcosa il film Il padrino?
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Da: CONTROCORRENTE	20/11/2010 16:31:37
x livio Appartieni alla Croce Rossa ?
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Da: giulia arditi	20/11/2010 16:37:23
x tutti: il post delle 8.45 non è mio, a quell'ora di sabato dormo x filippo: grazie per l'informazione x controricorrente: condivido in toto X livio: per il file che mi haiinviato:tieni però presente che ora è difficile suddividere le responsabilità secondo i vecchi schemi, anche per effetto delle nuove norme
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Da: giulia arditi	20/11/2010 16:57:26
x tutti: da domani risponde la mia segretaria
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Da: ...x giulia	20/11/2010 17:01:06
... e falla finita ...
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Da: x giulia	20/11/2010 17:03:27
sei sempre la più stronza batti tutti senza sforzo complimenti!
Rispondi

Da: X Livio	20/11/2010 17:05:48
Se non sbaglio ti hanno fatto recitare nei panni di "Amerigo Bonasera".
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Da: Stefano	20/11/2010 17:24:47
per Blue Stasera la storia te la mando presto, prima di uscire. Ciao Ste La storia di Gianni (I vetri colorati) Io vi racconterò la mia storia, anche se so che queste non sono le regole. Dovrei far finta di parlare di un altro, o dovrei raccontare una favola e fingermi un principe, o forse una principessa. Ma non potete pretendere che rispetti le vostre regole, perché sapete che le regole non le ho mai rispettate. Il 18 febbraio del '98 è stato il giorno più importante della mia vita. Mi aveva telefonato Luciano. Usciva con dei suoi amici, andavano a cena fuori e poi finivano la serata in Versilia. Mi ha chiesto se andavo anch'io. Sento una sensazione spiacevole al ristorante quando arriva il cameriere, apre la bottiglia del vino e pretende che qualcuno l'assaggi prima di lasciarla sulla tavola. Non mi colpisce l'inutilità d'assaggiare un vino pastorizzato, un vino morto che ha solo il sapore che gli hanno dato. Mi colpisce il gesto, quell'atto che vuol essere ricercato, quel tirarsela a buon mercato da popolo d'arricchiti che ripudia il suo passato, che non riconosce se stesso. Mi viene sempre in mente una frase che ho sentito qualche anno fa da un venditore di cavalli alla fiera di San Felice: "Ormai, anche quando compra un castrone, la gente vuole il pedigree". Ero lì, in mezzo a facce che non conoscevo, un po' a disagio. Mi sono stupito incontrando i suoi occhi, ma subito ho avuto una sensazione sicura, di fiducia, di realtà. A volte pensiamo dei pensieri troppo grandi e non riusciamo a tradurli con le parole. Allora li carichiamo sul nostro sguardo per cercare un sorriso che ci faccia capire dove sono diretti, dove saranno capiti. Quando lo troviamo succede d'improvviso e ci stupisce perché siamo abituati a trovar solo sguardi distratti, o, al massimo, a ricevere un "no, lascia perdere, mi dispiace". Nell'istante in cui la nostra mente comunica le sensazioni che ha dentro si svuota e lascia il posto per sensazioni nuove che vogliono uscire anche loro, in attimi sempre più brevi, sempre più intensi. Alla fine un sorriso imbarazzato ci insegna che più in là non si può andare. Per parlare bisogna sentirsene in diritto. Se vuoi entrare nella vita di qualcuno in modo prepotente, invasivo, devi sentirti in diritto di strapparlo al suo mondo, di togliergli ciò che ha, ciò per cui è vissuto. Allora devi sentire che quello che puoi dargli è grande, è sicuro. Non sono andato in Versilia, non ne avevo nessuna voglia. Abbiamo salutato gli amici e siamo rimasti solo io e lui. Non sapevo cosa dirgli, come iniziare un discorso. Lui sembrava più disinvolto, più spontaneo. Forse io avrei parlato del tempo, di questa città dove piove sempre. Avrei detto le solite cose sperando di essere interrotto, di essere salvato dal niente. Sul tavolo c'era ancora mezza bottiglia di limoncello, tra le mode di questi anni è l'unica che mi piace. La rigiravo con la mano e non sapevo se versarne. Lui mi ha allungato il bicchiere con un sorriso, aveva capito. È più intelligente di me, è più sensibile, o forse qualcuno gli aveva parlato di me, sapeva come son fatto. Io non sapevo niente di lui e non immaginavo. Fuori faceva freddo e a chiacchierare in piedi davanti alla sua auto si stava male. Siamo stati lì per un po', era tutto contratto dal freddo. L'ho salutato, gli ho detto "ci rivediamo domani". Mi sentivo felice come un ragazzino e non sentivo il freddo. Avevo bisogno di camminare, di non far finire la giornata senza che non succedesse più niente. Ho girato tutte le strade di Sarzana. In qualche negozio avevano lasciato accese le luci delle vetrine e mi fermavo a guardarle. Sono arrivato in piazza Matteotti che sarà stata l'una passata. Lui era lì seduto sul bordo dell'orribile fontana. Sembrava un bambino fuggito di casa per andare a vedere la luna. Mi sono avvicinato, mi ha visto e mi ha sorriso. L'amore ti toglie il pudore e la vergogna. Vuole che qualcuno cammini sopra i tuoi sentimenti, leggero, senza farti male. L'amore ti dà la gioia per soffrire, e per ricordare solo quei momenti che sono stati felici. Ci sono persone straordinarie che vedono lontano dove gli altri non sanno vedere, e sanno fare cose che gli altri non sanno fare. Lui è fatto così, è capace di prenderti per mano e darti una forza immensa. Lui capisce le cose e sa perché valgono. Con lui ho scoperto che il bello non conta, che è solo una maschera per non farci scoprire. Ho cominciato ad appendere alle pareti le cose più strane ed a staccarle quando non le sentivo più mie. Ho imparato a regalare vetri colorati raccolti in riva al mare e a scrivere poesie dietro ai biglietti della spesa. Ho paura che un giorno lo deluderò perché avrò paura. Non avrò abbastanza fiducia in lui e tornerò ad essere abbagliato dalle mie certezze.
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Da: x stefano	20/11/2010 17:32:38
smettila di ammorbare con queste cretinate smettila di occupare lo spazio del forum se proprio vuoi sentirti scrittore, manda a chi vuoi queste porcherie by e-mail
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Da: Stefano	20/11/2010 17:42:09
spazio ce n'è tanto, non è un problema.
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Da: CONTROCORRENTE	20/11/2010 17:55:42
Le storie di Stefano sono approvate dalla CEI, dal Ku Klux Klan e sono pure politically correct. Oltre tutto si possono raccontare pure alle educande prima di andare a nanna. Che cosa si può volere di più ?
Rispondi

Da: giulia arditi	20/11/2010 17:57:53
il post delle 16.57 non è mio
Rispondi

Da: CONTROCORRENTE	20/11/2010 17:58:22
A proposito, blue... ragazza mia, sono le storie "alla Stefano" quelle che ti piacciono per addormentarti la sera ? O preferisci qualcosa di diverso ?
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Da: aldo	20/11/2010 18:05:26
ciao a tutti oggi corso intensivo da Anicia ,buone nuove pure lì!
Rispondi

Da: CONTROCORRENTE	20/11/2010 18:09:25
x Aldo Pendiamo dalle tue labbra....
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Da: x aldo	20/11/2010 18:19:28
quali sono queste nuove?
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Da: CONTROCORRENTE	20/11/2010 18:19:33
Prima di uscire, dedico una storia a Blue e a quanti apprezzeranno , augurandovi buona notte e sogni d'oro. Mater lacrimarum Nella notte rischiarata dal plenilunio flautò alla donnina canuta : "Vieni, vieni da me" attirandola nel buio â��.. poi le divorò le viscere. La seconda notteâ�� tutto più facile del previsto. Un'autostoppista, sola, giovane. Ormai cibo per cani randagi. Alla terza luna, occhi sfavillanti di vita di una giovane donna â��.ora vuote cavità perdute nell'infinito. Alla quarta donna, una laida prostituta salita in auto, fu dilaniata a morsi l'ultima speranza. La quinta luna si spense per velare il crudele pasto dei maiali. Sesta luna: lenzuola intrise di sangue bluastro, in un motel sull'autostrada. Ogni volta respirava sempre più intensamente l'incenso della vitaâ��.si sentiva onnipotente. Poi venne lei, alla settima luna, bella, bellissimaâ��statuaria, la pelle vellutata come una pesca, le labbra vermiglie come fragole, il respiro soavemente affannoso mentre lui la stringeva a sè. Ma quando lui sollevò le unghie per sventrarla ed aprì le fauci per inghiottirla, denti affilati come sciabole lo sgozzarono. "Maledizione, ispettore ! Che cos'è quella specie di essere sul letto ? " "Lo sa solo Iddio, agente !"
Rispondi

Da: uffa	20/11/2010 18:32:01
oggi non mi risulta alcun corso intensivo di anicia, piuttosto alle diciotto c'era la presentazione del corso per ds. 'E già finita e sei già a casa pronto per darci notizie? mah
Rispondi

Da: uffa	20/11/2010 18:38:25
sul sito di anicia che tutti possono visionare c'è scritto che la presentazione dura dalle 18 alle 19, sono le 18,40. Non faccio altri commenti e lascio ai colleghi ogni considerazione in merito alla serietà di certe persone
Rispondi

Da: x aldo	20/11/2010 19:08:42
devi solo vergognarti per averci preso in giro tutti.
Rispondi

Da: Felice Sciosciammocca	20/11/2010 19:21:45
'E strunze saglieno sempe 'a galla
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Da: x aldo	20/11/2010 19:39:42
... inqualificabile giocherellone!
Rispondi

Da: sherlock holmes	20/11/2010 19:41:10
aldo giulia livio teo, quattro nick una sola cretina?
Rispondi

Da: giulia aditi	20/11/2010 19:45:39
non toccatemi aldo, per lui garantisco io, è il mio segretario.
Rispondi

Da: Blue	20/11/2010 19:50:00
x Stefano e Controcorrente Vi ringrazio per le "storie" inviate, ma vi prego di dedicarvi anche ad altro/e/i per non urtare la suscettibilità di nessuno. Buona serata. Divertitevi. Blue
Rispondi

Da: lui	20/11/2010 20:16:58
Se non la smettete vi scivo qualcosa di mio così state un paio di settimane a leggere per capire cosa ho scritto e poi altre due per chiedermi spiegazioni.
Rispondi

Da: Giulio Aldito alias zorro	20/11/2010 20:33:03
Vi racconto anch'io una storiella. Una signora di Potenza sposa tre belle figliole, le quali, per seguire i rispettivi mariti, vanno ad abitare una a Torino, l'altra a Napoli e la terza a Palermo. Per sapere quante volte a settimana si congiungono carnalmente con i mariti, la mamma concorda con le figlie di usare il termine: "quante volte a settimana gli prepari a tuo marito i peperoni con le patate?". Così un giorno telefona alla figlia che abita Torino, e dopo i convenevoli gli chiede: "quante volte a settimana ti chiede di preparargli i peperoni con le patate?", e la figlia gli risponde: "una volta a settimana mamma, e si dimostra un pochino schizzinoso". Quindi telefona alla figlia che abita a Napoli e gli chiede la stessa cosa. La figlia gli risponde. "li chiede due volte a settimana e li mangia con gusto". E' la volta della figlia sposata a Palermo, ed anche a questa gli domanda, quante volte a settimana il marito chiede di preparargli i peperoni con le patate. La figlia gli risponde: "mamma, vuole mangiare tutti i giorni i peperoni con le patate, e quando ha finito si lecca pure la padella".
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