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CROLLO ISCRIZIONI UNIVERSITA' IN ITALIA
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| Da: DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO | 1 - 20/03/2020 07:49:02 |
| MANCANO I MEDICI, TANTO CHE ARRIVANO DALLA CINA, DA CUBA O DALLA ROMANIA. LE LEZIONI UNIVERSITARIE, CIOE' LA PARTE TEORICA CIOE' I PRIMI 5 ANNI DI CORSO UNIVERSITARIO, SI POSSONO FARE ON LINE, O COME SI DICE DA REMOTO, COME NELLE UNIVERSITA' TELEMATICHE. QUINDI NON CI SONO PROBLEMI DI STRUTTURE PER I PRIMI DI 5 ANNI DI CORSO. NON HA SENSO MANTENERE IL NUMERO CHIUSO IN MEDICINA. SE NON PER INTERESSE DI CASTA CHE VUOLE LIMITARE LA CONCORRENZA. | |
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| Da: DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO | 21/03/2020 06:37:59 |
| https://www.alganews.it/2020/03/06/in-italia-mancano-medici-bella-scoperta/ In Italia mancano medici, bella scoperta, si sa da anni, i docenti degli atenei dichiarano nei convegni che spesso sono costretti a promuovere soggetti "non proprio idonei" a causa del numero chiuso delle iscrizioni che riduce la possibilità di scelta e di competizione tra studenti, le cui capacità si vedono durante il corso di laurea e non alla inutile selezione iniziale. Invece di chiudere oggi le scuole dovremmo riaprire per sempre il "numero chiuso" delle università , se avremo più laureati sarà la selezione naturale a permettere ai migliori di emergere, altrimenti non stupiamoci di essere sempre in affanno ed emergenza. | |
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| Da: Medicina libera, lettere chiuse | 21/03/2020 15:05:37 |
| Via il numero chiuso da medicina, lo chiedono le vittime del covid-19. Per risparmiare soldi pubblici, mettere il numero chiuso nelle facoltà umanistiche come lettere, filosofia e scienze politiche... senza di quelle si campa lo stesso!!! | |
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| Da: DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO | 22/03/2020 04:43:14 |
| Diritto allo studio per tutti, nelle università pubbliche finanziate dai soldi dei contribuenti. Niente numero chiuso in lettere e nemmeno in medicina. | |
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| Da: DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO | 22/03/2020 04:43:53 |
| OGNI ANNO 70.000 ASPIRANTI MEDICI SI VEDONO NEGATO IL DIRITTO ALLO STUDIO. VIA IL NUMERO CHIUSO DALLA FACOLTA' DI MEDICINA. TUTTI DEVONO ESSERE LIBERI DI STUDIARE CIO' CHE VOGLIONO, SEGUENDO LE PROPRIE PASSIONI E INCLINAZIONI I TEST DI ACCESSO BASATI SU DOMANDE CHE CHIEDONO QUANTI SONO I SENATORI A VITA O QUANDO E' STATO VOTATO IL REFERENDUM SULLA REPUBBLICA O MONARCHIA NON SELEZIONANO BENE I FUTURI MEDICI UNIVERSITA' PUBBLICA, GRATUITA E APERTA A TUTTI | |
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| Da: JoNick94 | 22/03/2020 12:33:58 |
| Il numero chiuso è sbagliato ma è comunque vero che gli iscritti alle università sono troppi ed il sistema previdenziale risente dell'ingresso tardivo nel mondo del lavoro. La soluzione: obbligare le aziende ad assumere i diplomati per tutte le mansioni che non ricadano nell'esercizio di professioni regolamentate con obbligo di iscrizione all'albo. | |
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| Da: DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO | 22/03/2020 13:47:42 |
| Dipende dalla figura di laureato in rapporto al mercato di lavoro. Letterati, filosofi, giuristi, politologi, psicologi e sociologi, ce ne troppi rispetto alla domanda del settore pubblico e privato. Invece in primo luogo in riferimento ai medici, personale del settore sanitario, ingegneri, economisti, informatici, agronomi, chimici e matematici, le università sfornano un numero insufficiente di laureati e le aziende hanno difficoltà a trovare il personale di cui necessitano. | |
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| Da: fannullone pubblico | 23/03/2020 20:32:16 |
Mancano i medici? Che problema c'è? Li importiamo da Cina Russia, Cuba E Romania. | |
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| Da: josh889 | 27/03/2020 19:14:29 |
| E soprattutto eliminare la boiata/cagata assurda dell' obbligo di frequenza delle lezioni teoriche in Medicina e professioni sanitarie....anche perchè i professori comunque vogliono che si studi dai libri indipendentemente che tu ascolti o meno la lezione. Oppure dare spazio finalmente alla modalità telematica (tanto cara in questo periodo) con videolezioni online....comunque sarà sempre il professore a sancire la tua preparazione all' esame che tu abbia frequentato le lezioni in aula, dai libri o per via online. Questo ovviamente per la parte prettamente teorica....ovviamente frequenza obbligatoria dei laboratori, tirocini ed esperienze pratiche organizzando tramite una adeguata turnazione BASTA NUMERO CHIUSO E OBBLIGO DI FREQUENZA.....COME IN INGEGNERIA | |
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| Da: DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO | 28/03/2020 05:19:05 |
| Bravo , hai ragione. La parte teorica degli esami in medicina si può fare come in ingegneria per via esclusivamente telematica, senza ingolfare le aule . | |
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| Da: DIRITTO ALLO STUDIO | 07/04/2020 07:45:51 |
| L'emergenza sanitaria impone l'abolizione del numero chiuso in medicina e lo svolgimento delle lezioni on line. | |
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| Da: ahahahd | 07/04/2020 18:33:05 |
| ma quindi vedremo navi di medici indiani e africani a cinesi? Che dite? | |
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| Da: DIRITTO ALLO STUDIO | 08/04/2020 04:42:12 |
| Briciole di storia La facoltà di Medicina è una delle più antiche, è presente per esempio nell'ordinamento della Sapienza fin dalla fondazione da parte di papa Bonifacio VIII nel 1303. La prima donna a laurearsi in medicina in Italia è stata Maria Montessori, nel 1896. Fino al 1923 potevano accedere alle facoltà di Medicina soltanto coloro che avevano frequentato il liceo classico, dopo quella data furono ammessi anche quelli dello scientifico. Solo nel 1969, l'ingresso alla facoltà venne garantito a tutti i possessori di un diploma di maturità . Le prime limitazioni La prima introduzione di un «numero chiuso» a Medicina risale al 1997, quando lo stesso ministro Zecchino lo istituì con un decreto ministeriale. Ma già alla fine degli anni Ottanta, molti atenei iniziarono a limitare l'accesso ad alcune facoltà , mediante decreto rettorale. Decisioni fortemente contestate con numerosi ricorsi per incostituzionalità (in particolare con riferimenti agli articoli 3, 33, 34 e 97), accolti dai Tribunali Amministrativi Regionali. | |
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| Da: DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO | 16/04/2020 03:39:02 |
| https://www.alganews.it/2020/03/06/in-italia-mancano-medici-bella-scoperta/ In Italia mancano medici, bella scoperta, si sa da anni, i docenti degli atenei dichiarano nei convegni che spesso sono costretti a promuovere soggetti "non proprio idonei" a causa del numero chiuso delle iscrizioni che riduce la possibilità di scelta e di competizione tra studenti, le cui capacità si vedono durante il corso di laurea e non alla inutile selezione iniziale. Invece di chiudere oggi le scuole dovremmo riaprire per sempre il "numero chiuso" delle università , se avremo più laureati sarà la selezione naturale a permettere ai migliori di emergere, altrimenti non stupiamoci di essere sempre in affanno ed emergenza. | |
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| Da: Gingillus8 | 16/04/2020 18:21:06 |
| Non vedremo navi piene di medici stranieri perché siamo sprofondati nella m..da e non abbiamo i soldi per pagarli! Mentre i nostri lavoreranno per quattro mentre sono pagati per 1. Gran fallimento il numero chiuso, ha fatto solo aumentare il carico di lavoro mentre gli stipendi si sono abbassati invece di aumentare! | |
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| Da: lollo97 | 18/04/2020 12:58:11 |
| certo e nel frattempo sempre meno giovani si iscrivono nelle università , un calo di iscritti che sembra inarrestabile | |
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| Da: Hostname | 21/04/2020 19:48:59 |
| Se si chiudessero distaccamenti inutili di corsi di laurea (inutili) già presenti sul territorio di una regione, senza creare doppioni a distanza ravvicinata, si avrebbe già un discreto risparmio per concentrare le risorse lì dove veramente serve (esempio: più borse per gli specializzandi in Medicina). Caso di Scienze Politiche all'Università di Bologna: mi dicano qual è il senso del mantenimento degli stessi corsi di laurea fra Bologna e Forlì, tra loro molto vicine! Servono davvero tutti questi laureati in Scienze Politiche in un raggio così scarso di km? Stesso discorso per Scienze Politiche all'università di Trieste...che senso ha avere Scienze Politiche sia a Trieste che a Gorizia che distano fra loro 40 km??? La lista dei corsi di laurea doppi in una stessa regione e addirittura in uno stesso ateneo è enorme!!! Uno spreco incredibile! Poi ci lamentiamo delle borse di studio che non bastano! Borse di studio che invece servirebbero come il pane soprattutto per le professioni più importanti e richieste. Vogliamo parlare dei corsi di laurea in giurisprudenza??? Quanti ce ne sono in tutta Italia??? A momenti sono più dei fornai, e i risultati di questa sovrappresenza si vedono tutti. Bisogna ricalibrare tutto il sistema, mettere risorse lì dove serve e non continuare a foraggiare doppioni inutili e cattedrali nel deserto. Ecco quali sono i veri sprechi! | |
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| Da: Jack . | 21/04/2020 20:10:42 |
| Tea ga ita iusta gepoooo | |
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| Da: salomone30 | 21/04/2020 20:42:52 |
| la laurea è diventata un business per chi eroga i corsi di studio ma purtroppo poco conveniente per chi la consegue | |
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| Da: DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO | 22/04/2020 15:45:27 |
| L'unica professione che anche se sei andato in pensione ti richiamano in servizio è quella del medico, come sta succedendo in questo periodo di pandemia. Tra un paio di anni ci sarà una carenza di parecchie decine di migliaia di medici di famiglia. Senza parlare della carenza di personale medico negli ospedali del nord Italia. Le attese nei pronto soccorso per carenze di medici è degno da paese di quarto mondo. Cosa fa il governo degli incompetenti e dei dilettanti allo sbaraglio?? Aumenta il numero degli avvocati facilitando loro l'esame di abilitazione mediante l'abrogazione delle prove scritte. Okay Italia sempre più giù nell'abisso. | |
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| Da: DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO | 24/04/2020 05:48:53 |
| OGNI ANNO 70.000 ASPIRANTI MEDICI SI VEDONO NEGATO IL DIRITTO ALLO STUDIO. VIA IL NUMERO CHIUSO DALLA FACOLTA' DI MEDICINA. TUTTI DEVONO ESSERE LIBERI DI STUDIARE CIO' CHE VOGLIONO, SEGUENDO LE PROPRIE PASSIONI E INCLINAZIONI I TEST DI ACCESSO BASATI SU DOMANDE CHE CHIEDONO QUANTI SONO I SENATORI NON SELEZIONANO BENE I FUTURI MEDICI UNIVERSITA' PUBBLICA, GRATUITA E APERTA A TUTTI | |
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| Da: Sono.. | 24/04/2020 08:05:20 |
| Bravo te ha ga ita iusta | |
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| Da: Findus | 24/04/2020 20:46:11 |
| se si ragiona laurea=lavoro allora si commette un grosso errore, bisogna studiare per passione e in base alle proprie attitudini, molti laureati svolgono lavoro non attinenti a quello che hanno studiato ma bisogna anche sapersi adattare al mondo circostante tenendo presente che oramai lo stipendio di un laureato è simile a quello di un diplomato | |
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| Da: Leggo | 24/04/2020 20:56:49 |
| E' vero solo all'inizio. Poi no | |
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| Da: Hostname | 25/04/2020 03:03:40 |
| Studiare per passione? Sì ma solo se sei ricco di famiglia e puoi campare di rendita. Se sei povero come la merda, no, mi dispiace, non puoi permetterti il lusso di ragionare in questo modo. E poi...di quali "passioni" stiamo parlando? Dai 19 ai 30 anni ne passa di acqua sotto i ponti! Molti 19enni sono ingenui e idealisti, non conoscono il mercato del lavoro e sono molto ignoranti sotto tanti aspetti, le loro scelte sono condizionate dalla mancanza di sufficienti informazioni e anche da uno scarso livello di consapevolezza. Non è un caso che ci siano frotte di 30enni pentiti delle scelte fatte, perché quando poi ti ritrovi a prendere continue tranvate sui denti con la passione ci fai ben poco. Le passioni releghiamole all'ambito dei sentimenti e degli hobby, la vita vera deve essere affrontata con razionalità . I tempi in cui si potevano illudere e ingannare gli studenti sono finiti. | |
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| Da: Leggo | 25/04/2020 09:18:11 |
| Per su ma soffri d'insonnia? | |
| Rispondi | |
| Da: Hostname | 25/04/2020 09:31:04 |
| Sì...non riesco ad andare a letto prima delle 4 da quando sono in quarantena! Nei giorni infrasettimanali in realtà faccio le 2, ma solo perché la mattina devo svegliarmi presto, sennò farei le 4 sempre :( | |
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| Da: x Hostname | 25/04/2020 12:03:34 |
| le illusioni nelle università ci saranno sempre, studenti che aspirano a un futuro lavorativo migliore è il motore che spinge a produrre corsi, libri, stipendi professori, ecc.. Il problema di oggi è che tutto questo è diventata mera speculazione a discapito dei laureati | |
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| Da: The | 25/04/2020 12:06:44 |
| Ma piantatela di fare i disfattisti da quattro soldi. Allora restiamo un paese di ignoranti tutti iscritti agli istituti professionali quando va bene | |
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| Da: Hostname | 25/04/2020 12:39:01 |
| Disfattisti da 4 soldi? Come campano quelli che durante questa quarantena avevano un lavoro precario o in nero? Male, malissimo. Si sopravvive solo se si hanno genitori con la pensione, sennò CARITAS. Il Coronavirus ha riportato alla luce quelle che sono le priorità : mangiare e pagare affitto e bollette. Se hai un lavoro (laurea o non laurea) che te lo permette, ovvero un lavoro stabile e retribuito, sopravvivi, altrimenti stai in mezzo alla strada. E penso a tutti quelli che che facevano lavoretti "artistici", o a tutti i possessori di lauree umanistiche e politico-sociali che si arrabattavano come camerieri, commessi e lavoratori precari nel mondo del sociale...sono nella merda nera! Quindi si, meglio ignorante con il diploma del professionale ma con la pancia piena, piuttosto che istruito e povero. Si chiama sopravvivenza. | |
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