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Concorso MAGISTRATURA 2016
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Da: il problema è solo uno30/05/2017 20:04:31
Stando in casa a studiare non faccio zigo zago dai tempi dei sumeri...se c è qualche concorsista che è messa nelle stesse mie condizioni mi faccia sapere che potremmo valutare un incontro finalizzato all accoppiamento
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Da: ......? 30/05/2017 20:11:43
in bocca al lupo anche a te caro Random
e suvvia contestualizziamo un po' le critiche: w l'imperfezione se questa è limitata nel giusto contesto..senza nulla togliere al prestigio che sicuramente merita il forum :)
buona serata a tutti voi..tutti comunque colleghi di qst percorso :)
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Da: Falla finita 30/05/2017 21:05:38
.......? Sei di un'ingenuità e di una retorica imbarazzanti... Il Senso dello Stato con doppia S maiuscola, l'amore per la terra e per i figli che ti spinge a diventare magistrato, la dedizione per il Paese, il Sogno...Scommetto che sei un fan di Saviano! Sono d'accordo con te, i giudici decidono della vita delle persone e per questo devono essere molto preparati e, dunque, studiare a fondo il diritto. Tuttavia reputo altrettanto importante che a decidere delle vite altrui  non siano né soggetti avulsi dalla realtà né persone che, pur conoscendo a menadito il diritto, ignorino la realtà sociale in cui vivono. Lo Stato di cui parli è ed è stato autore e complice di delitti talvolta atroci che immagino tu conosca, visto che dici di essere mosso da grandi ideali e sentimenti.  Lo Stato di cui parli è quello della p2, il cui programma ha oggi la sua puuqual è, dunque,  il motivo di tanta
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Da: Falla finita 30/05/2017 21:08:45
.......? Sei di un'ingenuità e di una retorica imbarazzanti... Il Senso dello Stato con doppia S maiuscola, l'amore per la terra e per i figli che ti spinge a diventare magistrato, la dedizione per il Paese, il Sogno...Scommetto che sei un fan di Saviano! Sono d'accordo con te, i giudici decidono della vita delle persone e per questo devono essere molto preparati e, dunque, studiare a fondo il diritto. Tuttavia reputo altrettanto importante che a decidere delle vite altrui  non siano né soggetti avulsi dalla realtà né persone che, pur conoscendo a menadito il diritto, ignorino la realtà sociale in cui vivono. Lo Stato di cui parli è ed è stato autore e complice di delitti talvolta atroci che immagino tu conosca, visto che dici di essere mosso da grandi ideali e sentimenti.  Lo Stato di cui parli è quello della p2, il cui programma ha oggi la sua più fulgida realizzazione. Lo Stato di cui parli, al di là dei proclami, non è mai stato realmente interessato a combattere la mafia. Qual è, dunque, il motivo di tanta dedizione?
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Da: Mascheri 30/05/2017 21:32:36
Qualcuno di voi  ha studiato sul testo di marinucci dolcini??
Giudizi??
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Da: al di là delle polemiche30/05/2017 21:37:21
Il problema della praticità nella magistratura purtroppo esiste e, badate bene non è nemmeno troppo colpa dei magistrati.
Va infatti detto, per onestà, che l'attuale percorso per entrare in magistratura conduce ragionevolmente, per usare un termine caro alla Corte costituzionale, alla follia.
In sintesi, dopo essere uscirti da un'università (minuscole obbligate) il più delle volte nella sostanza ridicola (quali sono le attuali facoltà di giurisprudenza), ragazzotti che nulla sanno e nulla hanno visto del mondo reale (non per colpa loro), se vogliono avere qualche chance devono chiudersi modello eremita a studiare studiare e studiare per diciamo 5-6 anni (ad essere ottimisti).
Notare, peraltro, anni assai belli della vita, con conseguente (comprensibilissimo)accumulo di frustrazioni varie.
I pochi fortunati (e naturalmente bravi) vincitori, in età compresa tra i 30 e i 34 anni nella media, risultano spesso a quel punto affetti (sempre comprensibilmente, siamo umani) sono spesso da superomismi di vario genere.
Non solo, ma, ulteriore aggravante, vengono buttati senza paracadute nell'arena. Non conto naturalmente l'annetto di tirocinio, certo non inutile ma una goccia in mezzo al mare rispetto a quanto occorrerebbe.
Morale, il risultato finale sono le sentenze che spesso si leggono, spesso somiglianti a saggi dottrinali che, nella migliore dei casi sono inutili ma, molto spesso, del tutto fuorvianti.
Posto che infatti (studiamo diritto, diciamocelo) di fronte ad ogni vicenda si può tranquillamente decidere nero o bianco motivando in entrambi i casi in modo decoroso (Cassazione docet) la sensibilità pratica del magistrato diventa il vero punto nevralgico delle questioni. E questa sui libri non la insegnano, anzi.
Insomma, per concludere, è il sistema che porta ai risultati, non altro.
Se i magistrati venissero selezionati tra i professionisti con almeno 10 anni di esperienza forse le cose andrebbero un po' meglio
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Da: Lopez 30/05/2017 22:16:29
Sposo le tue riflessioni, un'analisi lucida e razionale. Inutile erigersi a paladini della legalità con facili sproloqui e frasi di  circostanza. È un concorso che impone alte funzioni. Per come la vedo io le qualità di un buon magistrato oltreché richiedere una ineccepibile preparazione teorica dovrebbero essere altre ed ulteriori. Fermezza, equilibrio, in primis. Bisogna essere uomini, prima che esercenti un'alta funzione. Bisogna avere consapevolezza, maturità. E queste doti non le insegna alcun corso. Purtroppo, questo concorso seleziona secondo altri criteri. Tanto per riallacciarmi a quanto si diceva sopra, sulla esigenza che questo ruolo venga ricoperto da persone con una certa maturità professionale. Si può sapere tanto,  ma bisogna anche saper fare. Inoltre, per chiuderla, questi proclami vuoti, queste formule vuote di moto alla legalità, di affascinazione mi hanno sempre infastidito.  
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Da: _idealista_30/05/2017 22:25:07
@ mascheri
Io ho studiato sul Marinucci Dolcini all'Università.
È un ottimo testo, ma di livello universitario.
Per un concorso come magistratura a mio avviso non è utile. Se si vuole invece fare uno studio veloce tipo per l'orale è ottimo.
Rispondi

Da: dico la mia30/05/2017 22:32:34
I cosiddetti giuristi dovrebbero imparare molto dagli scienziati veri, quelli che provano le loro tesi con il metodo empirico per intenderci.
Il diritto non è né può essere una scienza. Non per suoi demeriti, ma per ragioni oggettive, ontologiche.
E' una disciplina per sua natura imperfetta, provenendo da uomini e venendo applicato da uomini. Doppiamente imperfetta dunque.
La realtà pratica certifica quanto sopra in modo inequivocabile.
L'esempio più eclatante è che alle stesse norme vengono fatte dire cose diametralmente opposte addirittura dal medesimo organo giurisdizionale. Cassazione e Corte costituzionale docent.
E allora (anche se i giuristi, che mediamente hanno poco senso del ridicolo e tendono a prendersi terribilmente sul serio) occorrerebbe prendere atto che la cosiddetta certezza del diritto è una barzelletta che non fa più nemmeno ridere.
Troppe norme, troppo confuse, che impiegano concetti troppo elastici ecc. ecc.
Occorrerebbe quindi scendere (non poco) dal proverbiale pero e iniziare a parlare di ragionevolezza delle soluzioni pratiche offerte. Soluzioni pratiche che certamente in una norma devono trovare appiglio ma che , in primis, mettano i fatti in primo piano e su quelli decidano.
Ah quanto invidio il common law e il sanissimo pragmatismo anglosassone. Ma noi siamo bizantini e inseguiamo con le norme norme norme il sesso degli angeli.
Tutto questo per arrivare a dire che, nel momento attuale, la preparazione tecnica è a mio avviso sopravvalutata rispetto al sano senso pratico che invece sarebbe tanto opportuno.
Anzi, dirò una cosa di più, un po' provocatoria. La troppa preparazione tecnica è addirittura fuorviante, perché il magistrato in questione, troppo preso ad elucubrare su mille questioni teoriche, più facilmente perderà di vista la banalità della situazione pratica che deve giudicare.
Ricordiamo sempre che il 95% delle cause (sto stretto) sono semplici e sono i cosiddetti giuristi a complicarle.
Rispondi

Da: _idealista_30/05/2017 22:33:04
@ al di là delle polemiche
Secondo me anche questo sistema che seleziona esclusivamente sulla base dello scritto conduce al cortocircuito.
Se all'orale si bocciassero la metà dei candidati si riuscirebbe a scremare una buona dose di casi umani.
Purtroppo però essendo in Italia questo si risolverebbe solo in una più facile via per la corruzione.
Quindi forse a conti fatti questo non è il sistema modello, però rimane una delle poche selezioni puramente meritocratiche di questo paese.
Rispondi

Da: _idealista_30/05/2017 22:41:39
@dico la mia
Questo sistema basato sullo studio ossessivo produce anche giudici di un'ignoranza abissale nelle più banali conoscenze delle discipline tecniche diverse dal diritto.
Sono comunque gente che riesce a sostenere che la negoziazione dei derivati "non è una traccia di diritto civile".
E questo purtroppo è anche il frutto dell'agevolare persone che non avendo mai lavorato non hanno maturato nessuna specifica competenza rispetto a quando hanno finito il liceo.


Rispondi

Da: Randomperplessit 30/05/2017 22:59:34
Ebbene si, condivido tutto quanto qui esposto. Studiare trattati, manuali, e giurisprudenza, e commenti alla dottrina e quelli alla giurisprudenza...certamente conferisce grande preparazione teorica. Ma all'atto pratico tutto diventa una grossa bolla di sapone. Non ci si sa muovere, ci si trova impacciati, bloccati. È imbarazzante. Perché allora non affiancare una prova dal taglio pratico? O semplicemente, articolare modalità alternative di selezione? Allo stato attuale, di certo, questi meccanismi di rigida e muta selezione non fanno bene al sistema. Come diceva @dicolamia, la preparazione tecnica è sopravvalutata rispetto al senso pratico.
Rispondi

Da: Luigi Topazio30/05/2017 23:02:51
Sono orgoglioso di poter fungere da punto di riferimento verso il basso, di fare da sgabello da cui prendere lo slancio, argomentando ex contrario, per queste riflessioni di notevole spessore.
Rispondi

Da: Randomperplessit 30/05/2017 23:04:31
Ahahhahahahahahhahahahah! Luigi Topazio, mi hai strappato una risata fortissima!
Rispondi

Da: Mascheri 30/05/2017 23:27:50
@idealista
Quale testo suggerisci??
Grazie  se potrai rispondere
Rispondi

Da: _idealista_31/05/2017 02:53:27
@mascheri
Io mi sto trovando molto bene con il manuale di parte generale di Roberto Garofoli. Ha un taglio prettamente concorsuale (per esempio: di ogni argomento espone le diverse impostazioni teoriche dei diversi autori, più quella seguita dalla giurisprudenza) e secondo me è molto curato nella redazione, nonché scritto con uno stile semplice.
È un manuale che presuppone di avere già una conoscenza universitaria del diritto penale, però è il manuale, tra le tre materie, su cui il libro mi sta dando il maggior aiuto :)
Rispondi

Da: Mascheri 31/05/2017 07:35:08
@idealista
Grazie.Io ho studiato gia il compendio di garofoli parte generale e speciale.passerò  oggi in libreria per sfogliare il manuale. Immagino abbastanza corposo
Rispondi

Da: C198231/05/2017 08:49:17
Buongiorno a tutti, scrivo per la prima volta in questo forum per chiedere a qualcuno esperto di questo concorso un parere. Non farò gli scritti di luglio perché per varie vicissitudini non ho presentato domanda per questa tornata, ma vorrei provarne un'eventuale prossima, che sarebbe la prima. Premetto che lavoro nella p.a. e ho famiglia e, consapevole dell'impegno da dedicare a questo concorso, sto valutando l'ipotesi di un'aspettativa. Qualcuno che lo ha già provato può per favore dare il contributo della sua esperienza, anche per quanto riguarda eventuali corsi di preparazione? In questi anni, avendo fatto vari concorsi, ho sempre studiato parecchio, seppure a periodi alterni e ovviamente con particolare focalizzazione sul diritto amministrativo, ma questo concorso non l'ho mai provato per una serie di vicende personali che me lo hanno impedito. Grazie per gli eventuali contributi, buono studio e in bocca al lupo a tutti
Rispondi

Da: Lopez 31/05/2017 09:16:49
@idealista approfitto della tua gentilezza, se posso :) per civile e amministrativo,invece, su quali testi ti prepari? Grazie in anticipo :)
Rispondi

Da: per C198231/05/2017 09:42:12
Io ho una storia simile alla tua.
Ho sempre lavorato e, per ragioni varie, non avevo mai tentato questo concorso, che pur mi interessava.
Non più in tenera età, con moglie, figli e, naturalmente, lavoro, mi sono detto ma perché no dai.
Ho così seguito il corso di uno dei Consiglieri di Stato. Sono tutti validissimi quindi caschi bene comunque. Mi sono dato tempo due anni prima di provare gli scritti. Dopo il primo anno (settembre - giugno in realtà) mi sono infatti reso conto che non avevo un'adeguata preparazione.
L'anno successivo sono andato, preparato certo ma ovviamente con non troppe aspettative e invece sono passato.
Ora sto preparando l'orale.
Quel che traggo dalla mia esperienza è: 1. è possibile, se ci sono riuscito io ce la può fare chiunque. 2. è molto faticoso, inutile negarlo. 3. il corso per me è stato fondamentale, non solo per le lezioni ma anche per la comprensione del metodo di studio.
in bocca al lupo dunque!
Rispondi

Da: C198231/05/2017 09:51:00
per C1982. Grazie per il contributo. Posso chiederti a quale corso di sei affidato? In ogni caso complimenti per l'impegno profuso e un grande in bocca al lupo per l'orale!
Rispondi

Da: C198231/05/2017 09:51:25
scusa: ti sei affidato
Rispondi

Da: :) 31/05/2017 09:58:09
è una gioia leggere esperienze di questo genere.che vanno al di là dei soliti pregiudizi basati su magistrati solo teorici che non si sono mai sporcati le mani.
se posso,vorrei solo farti i mirino complimenti.sinceri.e te lo dice una che è sì fuori casa, ma non ha 'il peso' di una famiglia.
faccio il tifo per te.e per tutti quelli che non si arrendono e tentano, e provano e si impegnano per un obiettivo.
non è difficile immaginare che esempio stimolante sarai per i tuoi figli.
grazie mille e in bocca al lupo per tutto
Rispondi

Da: :) 31/05/2017 09:59:26
*farti i miei complimenti
Rispondi

Da: C198231/05/2017 10:02:59
concordo pienamente
Rispondi

Da: @perc1982 31/05/2017 10:49:36
Complimenti davvero per questo traguardo! Conciliare studio e lavoro non è da tutti! Colgo l'occasione per chiederti su quali manuali ti sei orientato! Grazie in anticipo per la risposta: )
Rispondi

Da: _idealista_31/05/2017 11:03:26
@mascheri
Figurati :)
Civile lo sto preparando sul Chine' Zoppini Fratini (sempre Nel diritto) e mi trovo bene su alcune parti, non molto su altre.
Premetto che ho scelto questo Manuale perché sto seguendo il corso di LexFor (Caringella, Garofoli, Fratini) quindi mi serviva un testo che avesse una struttura abbastanza coerente con questo viene fatto al corso.
Ho invece evitato manuali come il Gazzoni perché questo è il mio primo tentativo e sto studiando (disperatamente) solo da febbraio, quindi non potevo permettermi manuali ostici da comprendere
Il Chine' Zoppini secondo me è buono più che altro perché segnala tutta la giurisprudenza più recente. A livello espositivo però ci sono alcune parti che sono una mera spiegazione del codice, nonché alcuni istituti trasversali molto rilevanti che o non vengono trattati, o vengono liquidati in qualche pagina.
In generale però lo trovi utile come strumento di studio se affiancato ad un buon corso.

Amministrativo sto studiando il compendio di Caringella e solo quello, però tieni conto che sono avvocato amministrativista e mi occupo di contenzioso. Non dovendo ripassare la teoria sto quindi facendo uno studio meramente di aggiornamento giurisprudenziale e aggiornamento di istituti che già conosco.
Persone che conosco però consigliano molto il manuale di Caringella. Da evitare invece per amministrativo quello di Garofoli.
A livello universitario avevo invece studiato sul Casetta, e lo trovò ancora molto utile quando serve fissare qualche concetto teorico in modo chiaro e non troppo complesso.
Rispondi

Da: per C198231/05/2017 11:11:50
Prima di risponderti tengo a precisare una cosa perché la considero nettamente la più importante.
Non esiste una via, un corso, un manuale.
Il concorso lo passa il candidato.
Banale finché vuoi ma da non dimenticare mai.
Detto questo, tra i vari strumenti in giro (corsi e manuali) ce ne sono di più e meno utili, peraltro anche in rapporto alle esigenze ed ai gusti dei candidati.
Detto questo, il mio consiglio è di fare un corso che ti dia la possibilità di seguire on line, così da poter ascoltare più volte la lezione e prendere meglio appunti. In un unico ascolto, infatti, è fisiologico che dopo un po' l'attenzione cala e si perde molto. Inoltre a me è stato utilissimo fermare spesso la lezione, prendere appunti e farla ripartire.
Quanto ai Manuali io ho studiato su testi molto snelli, Torrente, Fiandaca per intenderci.
Quale corso farai (come detto quelli dei Consiglieri sono tutti validi quindi ovunque caschi bene) segui i loro consigli. Hanno metodi diversi ma ognuno va bene. Una volta scelto uno però ci si deve necessariamente affidare a quello.
E, da ultimo, ma primo per importanza, rigida programmazione, tenacia e costanza massime (si vince giorno per giorno) e serenità in sede di esame. Queste sono le vere chiavi.
In bocca al lupo
Rispondi

Da: @perc1982 e per @idealista 31/05/2017 11:27:15
Grazie a tutti per i preziosi consigli. Credo che il confronto sia sempre costruttivo! In bocca al lupo anche a voi quale che sia il percorso o la strada che intraprenderete o avete già intrapreso :)
Rispondi

Da: C198231/05/2017 12:02:55
Ti ringrazio per le specificazioni. Un parere così completo era proprio ciò che speravo di avere scrivendo qui. Crepi il lupo e auguri
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