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Concorso dirigenti scolastici - Il ricorso
10742 messaggi, letto 281235 volte

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Da: postato da Diego Manzella22/11/2015 08:04:07
"Gli uomini temono il pensiero più di qualsiasi cosa al mondo, più della rovina, più della morte stessa. Il pensiero è rivoluzionario e terribile. Il pensiero non guarda ai privilegi, alle istituzioni stabilite e alle abitudini confortevoli. Il pensiero è senza legge, indipendente dall'autorità, noncurante dell'approvata saggezza dell'età. Il pensiero può guardare nel fondo dell'abisso e non avere timore. Ma se il pensiero diventa proprietà di molti e non privilegio di pochi, dobbiamo finirla con la paura.[1]
I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio son svolte, meglio è. (da The Problem of China, George Allen & Unwin, Londra, 1922)
I tipi di lavoro sono due: il primo, modificare la posizione di materia sulla o vicino alla superficie della Terra rispettivamente ad altra materia simile; il secondo, dire ad altre persone di fare questo. Il primo tipo è brutto e mal pagato; il secondo è piacevole e pagato molto bene. (da Introduction to Mathematical Philosophy)
Il metodo del "postulare" quello che vogliamo ha molti vantaggi; sono gli stessi vantaggi di un furto nei confronti di un onesto lavoro. (da Introduction to Mathematical Philosophy)
La causa principale dei problemi è che al mondo d'oggi gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi"
Rispondi

Da: ***24/11/2015 19:03:33
A.T.A.F.I.C
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Da: ...........................25/11/2015 09:57:31
facci strada :)
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Da: Bar Zelletta26/11/2015 08:18:30
x AHAHAHAH

"Atti osceni in luogo pubblico" è bellissima! Vuoi rubarmi il lavoro=?
Rispondi

Da: ...........................28/11/2015 17:09:08
Carissimi amici,
            considerato che intorno a noi non è che circolino informazioni chiare e precise in merito alla procedura concorsuale,che ci ha visto protagonisti,  e ai relativi ricorsi, pensiamo sia opportuno far qui una sintesi sobria, chiara e onesta di quanto si sta profilando all'orizzonte.
            A tutti voi sarà sicuramente noto che ieri, alle 18,30, è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti alla Legge di Stabilità per il 2016. Essi saranno pubblicati, entro martedì mattina, sul sito della Camera.
            Le nostre fonti ci indicano un quadro assai variegato nel tentativo di risolvere l'ormai annosa e difficile questione dei contenziosi. In primo luogo, ci sarà un emendamento ampio e onnicomprensivo che, per certo, dovrebbe comprendere tutti i ricorrenti del 2011 (circa 600 colleghi) e, in aggiunta, gli altri ricorrenti del 2004 (un altro centinaio). Dai numeri, potete ben capire che ha possibilità prossime allo zero di giungere in Commissione Cultura. Sarà immediatamente bloccato in Commissione Bilancio, sulla base di valutazione inerenti alle coperture finanziarie. In secondo luogo, avremo la chicca di un secondo emendamento, che comprenderà solo quanti hanno avuto sentenza favorevole nel primo grado di giudizio. Questa soluzione, data per certa, salverà 18 ricorrenti lombardi, una manciata di ricorrenti in Campania e in Toscana.
            Si tratta, in sostanza, di un emendamento "non politico". Esso è voluto dall'Amministrazione e sarà firmato da un deputato pd di cui ignoriamo il nome. Lo scopo, l'illusione dell'Amministrazione è quella di provare a sbloccare il concorso in Lombardia, che attualmente è fermo alla preselettiva, visto che è stato annullato per ben due volte.
            In realtà, non sarà per niente così. Questa soluzione così iniqua e discriminante, considerando le enormi disparità subite nel corso di tutta la procedura concorsuale, aprirà la strada a una nuova ondata di ricorsi e, soprattutto, a una campagna mediatica mostruosa, che certo non farebbe bene alla "Buona Scuola" e all'immagine dell'Istituzione.
            Molti di noi hanno ricevuto una sentenza sfavorevole sul medesimo vulnus, solo perché sono stati sfortunati, cogliendo un aspetto negativo della procedura già precedentemente sanzionato (ma chi si era aggravato ancor più), mentre altri hanno centrato il secondo aspetto del medesimo vulnus, l'illegittimità del Presidente di Commissione; un medesimo vulnus, lo ribadiamo, con due grandi anomalie procedurali: violazione anonimato e illegittimità Commissione.
            Noi abbiamo già protestato con i nostri avvocati per i ricorsi soccombenti, solo per vizio e non per sostanza. Essi patrocineranno ricorsi gratuiti per contrastare una tale orrenda discriminazione e sarà, siatene certi, un'ondata di nuovi ricorsi volti a spingere verso un'attribuzione di incostituzionalità della norma.
            Che ognuno di noi faccia il possibile, e anche l'impossibile, scrivendo o provando a parlare con tutti i responsabili politici di riferimento affinché venga bloccato al più presto questo mostro giuridico. Siamo in tanti e non possiamo, non dobbiamo permettere una simile vergogna. Ne va della nostra professionalità e della nostra dignità. Siamo tutti nelle medesima situazione, vittime incolpevoli di una leggerezza che ci ha già rubato quattro anni della vita. Non è bello per nessuno viver in modo così barbaro tra color che son sospesi. Se c'è una soluzione possibile, come noi crediamo ci sia, ebbene questa deve valere per tutti.

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Da: Pendevano o non pendevano quei contenziosi28/11/2015 19:52:48
Il 4 novembre scorso, l'on. Marco Di Lello ha presentato un'interrogazione a risposta scritta indirizzata al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca (al link: http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=43651). In essa, partendo dalla premessa che alcuni candidati al concorso per dirigenti scolastici, bandito nel lontano 2004, nelle regioni della Campania e dell'Abruzzo, erano stati ammessi, nell'agosto scorso, al corso intensivo di formazione e alla relativa prova scritta finale, ai sensi dell'articolo 1, comma 87, della legge 13 luglio 2015, n. 107 - prova poi superata da tutti i partecipanti al suddetto corso, con immediata nomina a dirigenti scolastici - si puntualizzavano alcuni emblematici aspetti. In particolare si affermava che: "Il Consiglio di Stato si pronuncia in via definitiva sull'appello, respingendo e confermando per l'effetto la sentenza impugnata" e, più avanti, che:  "Le sentenze portano tutte date antecedenti l'entrata in vigore della legge 13 luglio 2015, n. 107, e sono motivo di preclusione alla partecipazione al corso in quanto il ricorso non era più pendente ma definitivo". Al riguardo l'interrogante concludeva chiedendo: "quali iniziative urgenti il Ministro interrogato abbia intenzione di assumere al fine di verificare i fatti esposti in premessa in ordine al possesso dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 88, della legge n. 107 del 2015;  quali iniziative urgenti abbia intenzione di assumere, qualora riscontrasse una errata interpretazione delle disposizioni previste per l'espletamento della procedura concorsuale, per verificarne la correttezza in tutte le sedi di concorso". Ebbene, a distanza di quasi un mese dall'interrogazione, nello stato dell'iter, risulta che esso è "in corso". Ministro, per cortesia non ci tenga sulle spine! Risponda alle domande che le sono state poste! Quella coincidenza dei nominativi dei candidati che hanno fruito delle apposite norme della legge sulla cosiddetta "buona scuola" con  quelli delle sentenze definitive del Consiglio di Stato, indicate dall'interrogante, è solo una pura coincidenza o si tratta proprio delle stesse persone? In altre parole, i partecipanti alle procedure applicative dell'articolo 1, comma 87, della legge 13 luglio 2015, n. 107, ai quali fa riferimento l'interrogazione, avevano o non avevano un contenzioso pendente all'atto dell'entrata in vigore della suddetta legge? Aspettiamo, fiduciosi, una risposta, possibilmente a breve! Grazie!

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Da: Quanti contenziosi pendenti bisogna ancora sanare01/12/2015 17:30:12
Un tempo per diventare dirigente scolastico occorreva vincere un concorso estremamente selettivo, adesso invece basta partecipare a una tornata concorsuale e, anche dopo essere stati esclusi o bocciati,  mantenere in vita  un ricorso "pendente" ( anche se poi, come dimostrano alcuni recenti episodi del concorso del 2004, in alcuni casi tale "pendenza" è tutta da dimostrare ) in attesa di una sanatoria "salva presidi" che, prima o poi, anche dopo diversi anni, potrà arrivare. Il tutto in barba a quanti hanno studiato e si sono impegnati per raggiungere , senza alcun "salvataggio", l'agognato posto dirigenziale! Ma ne vale la pena si chiederanno questi ultimi? Altro che "Buona Scuola"! Questa l'ultima interrogazione, per il momento, sulla materia, a testimonianza di come s'intende selezionare la classe dirigente.
Senato della Repubblica
Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04886

Pubblicato il 26 novembre 2015, nella seduta n. 544

GINETTI , FASIOLO , MATTESINI , SCALIA , SOLLO , PADUA , IDEM , ORRU' - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -
Premesso che:
con decreto dirigenziale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 13 luglio 2011 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 luglio 2015, n. 56) veniva indetto un concorso per dirigente scolastico, il quale, dopo una fase preselettiva uguale per tutti i candidati, gestita direttamente dal Ministero, prevedeva una successiva fase con 3 prove, 2 scritte e una orale, organizzata e gestita dai diversi uffici scolastici regionali, con i candidati che avessero superato la fase preselettiva;
numerosi contenziosi, promossi dai ricorrenti dinanzi ai diversi TAR competenti, in base alla regione di partecipazione, hanno caratterizzato questa fase del concorso;
il T.A.R. Lombardia, già nel luglio 2012, ha sospeso gli esiti della procedura concorsuale, poi, con sentenza, ha ordinato la ricorrezione delle prove e con successiva sentenza definitiva ha annullato ancora, perché ritenuta illegittima, la procedura di ricorrezione effettuata ed infine, con una terza sentenza, ha annullato l'intera attività svolta;
tali pronunce, che sono state confermate dal Consiglio di Stato, hanno creato una situazione caotica ed in alcuni casi, problemi organizzativi che hanno moltiplicato il ricorso all'autorità giudiziaria da parte dei partecipanti al concorso;
lo stesso esito e le stesse difficoltà si sono manifestate per il concorso nella Regione Toscana, in cui la procedura concorsuale, da una certa data in poi, è stata annullata dal Tribunale amministrativo regionale della Toscana;
in considerazione delle difficoltà evidenziate, il legislatore, con la previsione contenuta nei commi da 87 a 90 dell'art. 1 della legge 13 luglio 2015, n. 107, ha introdotto quella che è stata definita la "sanatoria salvapresidi" con l'intento di tutelare le esigenze di economicità dell'azione amministrativa e di prevenire la ripercussione sul sistema scolastico dei possibili esiti dei contenziosi pendenti alla data di entrata in vigore della L.107/2015…";
stabilisce, infatti, il comma 88, lettera a), dell'art.1 della legge 13 luglio 2015, n. 107, che è riservato un corso di formazione ai "soggetti già vincitori ovvero utilmente collocati nelle graduatorie ovvero che abbiano superato positivamente tutte le fasi di procedure concorsuali successivamente annullate in sede giurisdizionale, relative al concorso per esami e titoli per il reclutamento di dirigenti scolastici indetto con decreto direttoriale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 13 luglio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 56 del 15 luglio 2011" (dunque partecipanti al concorso annullato sia in Toscana sia in Lombardia); mentre con il comma 88, lettera b), dell'art.1, viene allargato l'ambito applicativo del corso di formazione consentendolo anche ai soggetti che abbiano avuto una sentenza favorevole o che non abbiano avuto alcuna sentenza definitiva nell'ambito del contenzioso riferito ai concorsi per dirigente scolastico banditi nel novembre 2004 e nell'ottobre 2006;
in concreto, le disposizioni di legge richiamate, anche per come saranno applicate, generano, in radice, l'impossibilità di soddisfare l'intento, pur dichiarato dal legislatore, di eliminare o attenuare il contenzioso in corso ed assicurare economicità ed efficienza all'azione amministrativa, in relazione anche al fatto che l'anomalia, che sta generando ulteriori contenziosi è la mancata ricomprensione nella cosiddetta "sanatoria salvapresidi", di coloro i quali hanno partecipato alla procedura concorsuale per dirigenti scolastici, indetta con decreto dirigenziale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 13 luglio 2011, che hanno impugnato giudizialmente gli esiti e non hanno ancora avuto, alla data di entrata in vigore della legge 13 luglio 2015, n. 107, una sentenza definitiva (diversamente rispetto a quanto è avvenuto per le regioni Toscana e Lombardia);
pur considerando positivamente l'intento del legislatore di prevenire i contenziosi ed introdurre, con la legge 13 luglio 2015, n. 107, la citata sanatoria, allo stato, si potrebbe manifestare una disparità di trattamento, non soltanto tra ricorrenti che hanno partecipato a procedure concorsuali per dirigente scolastico in anni diversi, ma anche tra ricorrenti che, nello stesso anno 2011, hanno concorso (e presentato ricorso) in Regioni diverse;
da tale difettività della normativa discende una evidente disparità di trattamento rispetto a coloro che, a posizione legittimante di fatto identica, di contro, avendo potuto usufruire del corso di formazione di 80 ore, con esame finale, previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, sono già entrati nel ruolo di dirigente scolastico dal 1° settembre 2015;
allo stato è rilevante, purtroppo, il numero di contenziosi contro tali disposizioni ed il relativo decreto ministeriale n. 499 del 20 luglio 2015, che pendono davanti al competente T.A.R. Lazio a far data dall'entrata in vigore della legge 13 luglio 2015, n. 107 ed è altrettanto rilevante il numero di richieste avanzate, affinché la Corte costituzionale eserciti il sindacato di legittimità costituzionale per la tutela, contro la disparità di trattamento tra cittadini aventi analoghe posizioni legittimanti,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza delle circostanze accennate;
quali rimedi intenda adottare per prevenire l'incremento dei ricorsi che verranno promossi, anche da parte dei candidati, che non hanno potuto beneficiare della cosiddetta sanatoria salvapresidi, di cui al comma 88 dell'articolo 1 della legge 13 luglio 2015, n. 107 e frequentare il corso, pur avendo maturato i medesimi diritti;
se non ritenga di estendere, anche a questi ultimi, la possibilità di partecipare ad un corso di formazione, avente le medesime caratteristiche ed avere così la possibilità di entrare in ruolo.

Fonte: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=951026
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Da: al mio Amico...02/12/2015 16:51:04
ricorda ciò che è scolpito nella pietra: ti difenderò sempre, contro tutto e tutti! Non dimenticarlo mai!
Rispondi

Da: Ada02/12/2015 18:25:59
Romantico
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Da: ***04/12/2015 22:45:39
A.T.A.F.I.C
Rispondi

Da: Chi vuole avere clemenza07/12/2015 09:28:03
deve collaborare.
Rispondi

Da: Agatella07/12/2015 12:26:17
Qualcuno sa se è stata pubblicata la sentenza del ricorso DS dell 'udienza del 3-12-15?
Rispondi

Da: bhnhjiuo10/12/2015 23:28:38
https://www.youtube.com/watch?v=sMfkecX6qes
Rispondi

Da: tanganika17/12/2015 09:56:41
Ragazzi mi interessa sapere se i colleghi che hanno accettato la mobilità interregionale sono sempre vincolati  a rimanere fuori regione per 6  anni o c'è stato un provvedimento ad hoc per ridurre il vincolo a 3 anni
Rispondi

Da: Ancora nessuna deroga17/12/2015 11:04:50
Rispondi

Da: Buon Natale23/12/2015 01:17:10
anche a coloro che stanno facendo i dirigenti scolastici senza aver mai superato tutte le prove  di un concorso ma solo grazie ai ritardi e alle negligenze del pubblico apparato, con il sigillo della cosiddetta "buona scuola".
Rispondi

Da: La storia infinita dei contenziosi pendenti24/12/2015 02:20:47
Sul sito dell'USR della Campania, in data 21 dicembre 2015, con nota prot. n. AOODRCA 14159 sono stati pubblicati i nominativi di altri docenti con ricorsi pendenti avverso le procedure concorsuali indette con DDG 22.11.2004 e con DM 03.10.2006, che si vanno ad aggiungere a quelli già individuati precedentemente con nota prot. n. AOODRCA 8004 del 28.07.2015, la maggior parte dei quali, dopo la partecipazione al corso intensivo e lil superamento della prova scritta, sono attualmente in servizio quali dirigenti scolastici.

Rispondi

Da: E nel frattempo16/01/2016 23:40:09

l'USR per la Campania pubblica sul proprio sito al link: http://www.campania.istruzione.it/allegati/2016/avviso_candidatura_commissione_c.so_intensivo.pdf   l'avviso pubblico per la  presentazione  di candidature al fine d'insediare la nuova commissione art. 1 co. 87 e 88 lg 107/2015, per lo svolgimento del corso intensivo e della prova scritta per gli ulteriori  nove concorrenti con ricorsi pendenti avverso le procedure concorsuali indette con DDG 22.11.2004, in base alla nuova ricognizione effettuata, di cui alla nota prot. n. AOODRCA. 14159 del  21 dicembre 2015, pubblicata sullo stesso sito in data 23 dicembre 2015.
Ciò, nonostante il dato che, nell'art. 4 del D.M. 499 del 20 luglio 2014, si precisasse che: " Gli Uffici Scolastici Regionali individuano i soggetti di cui all'articolo 1, comma 88, lettere a) e b), della Legge, e ne trasmettono i nominativi entro il 24 luglio 2015, in elenchi separati, alla Direzione generale per il personale scolastico. 2. L'elenco di cui al comma 1, per i soggetti di cui all'articolo 1, comma 88, lettera a), individua altresì i soggetti destinatari della procedura di cui all'articolo 1, comma 90, della Legge, disciplinata all'articolo 5 del presente decreto ".
Laddove invece, la ricognizione, è stata pubblicata il 23 dicembre 2015, dunque quasi cinque mesi dopo la scadenza succitata. Ci auguriamo che, da parte degli uffici competenti e degli organi di controllo, anche su questo aspetto si faccia chiarezza oltre che su tutte le altre questioni ancora aperte in relazione ai cosiddetti "contenziosi pendenti".  Tra l'altro l'on. Marco Di Lello, nella seduta della Camera dei Deputati n. 515 del 4 novembre 2015 ha presentato un'interrogazione a risposta scritta, classificata con il n. 4/10987, pubblicata al link: http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=43651 e indirizzata al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, sollevando, in particolare, sulla vicenda dei ricorsi pendenti, una serie di problematiche, e chiedendo " quali iniziative urgenti il Ministro interrogato abbia intenzione di assumere al fine di verificare i fatti esposti in premessa in ordine al possesso dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 88, della legge n. 107 del 2015;  quali iniziative urgenti abbia intenzione di assumere, qualora riscontrasse una errata interpretazione delle disposizioni previste per l'espletamento della procedura concorsuale, per verificarne la correttezza in tutte le sedi di concorso". A distanza di oltre due mesi la risposta a tali quesiti non è ancora pervenuta e l'interrogazione risulta ancora "in corso". Perché il Ministero non fa chiarezza sulla delicata quanto scottante vicenda? Cosa si aspetta?

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Da: Notizie dalla Calabria18/01/2016 18:52:15
http://www.tecnicadellascuola.it/archivio/item/17178-concorso-dirigenti,-sequestrati-gli-atti-della-prova-2011-in-calabria.html
Rispondi

Da: Viva Napule19/01/2016 17:12:10
viva la Verità!
Rispondi

Da: cacciateli...19/01/2016 21:21:01
a calci nel culo!!!!!!
Rispondi

Da: dalla calabria20/01/2016 07:40:00
clemenza solo per chi vorrà collaborare......
o dentro o fuori!!!!
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Da: Così è  (se vi pare)20/01/2016 19:20:17
Invito coloro che si sbracciano a voler dimostrare che, in fin dei conti, i ricorsi avevano ragion d'essere, in quanto ponevano questioni giuridicamente rilevanti, per ognuno dei ricorrenti, ai fini del decidendum, al di la del dato, più volte richiamato e di per sé già di notevole gravità, di ricorsi con sentenze definitive negative o perenti, per la qual cosa i relativi contenziosi non potevano considerarsi pendenti, ai fini dell'applicazione degli appositi commi della legge 107/2015 - vicenda per la quale ci si auspica che si faccia al più presto chiarezza, anche se al riguardo si nutrono non pochi dubbi -, facendo riferimento ai soli concorsi per dirigenti scolastici banditi nel 2004 e nel 2006, ad esclusione quindi del concorso bandito nel 2011, che, in relazione ai contenziosi pendenti, non è rientrato nella suddetta legge, a fare una ricerca, utilizzando l'apposito motore del sito della giustizia amministrativa, attraverso i dati reperibili sui siti degli uffici scolastici regionali interessati, reperendo le pubbliche sentenze e approfondendo attraverso la lettura delle stesse quali fossero i fatti lamentati, posti alla base dei ricorsi. Così, tanto per stuzzicare la curiosità di chi fosse interessato, riporto qualche "chicca". Per il concorso del 2006, che, come ricorderete, era riservato solo a coloro che avevano ricoperto funzioni di Preside incaricato almeno per un anno, c'è l'interessato che, pur non avendo ricoperto neppure per un giorno una tale funzione, chiede di partecipare. Ovviamente non viene ammesso. Segue ricorso al TAR che, dopo quassi due lustri arriva a sentenza  con la quale il suddetto ricorso viene dichiarato  "improcedibile"proprio per la mancanza del requisito fondamentale. Appello al Consiglio di Stato, ancora in corso quando entra in vigore la legge sulla "buona scuola". Risultato: il ricorso da "improcedibile" diventa "pendente". Motivi addotti in un'altra sentenza, con la quale viene respinto anche l'appello, relativa al concorso del 2004. Un motivo è che al concorso avrebbe partecipato un parente di terzo grado di un funzionario che, come rilevano i giudici, non era membro della commissione esaminatrice. Altro motivo è rappresentato dal rilievo che non sarebbe stata fatta constatare l'integrità delle tre buste contenenti le tracce da sottoporre ai candidati. Inoltre non sarebbero state aperte le due buste contenenti le tracce non sorteggiare e infine non sarebbero stati i candidati a chiudere le due buste quella piccola con i dati e quella grande con gli elaborati ma i componenti della commissione. Il grande Totò , a questo punto, avrebbe esclamato con tanto di gesto eloquente: " Ma mi faccia il piacere! ".

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Da: Non vedo, non sento e non parlo...22/01/2016 18:00:09
Sollecitata la risposta all'interrogazione sui contenzioni pendenti
Il giorno 20 gennaio scorso, secondo quanto si legge sul sito che ne riporta l'iter (http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=43651 ), è stato presentato un sollecito all'interrogazione parlamentare a risposta scritta 4/10987 - della quale si è più volte scritto su questo forum - che riguarda i cosiddetti "contenziosi pendenti", atteso che per essa non risulta ancora pervenuta, allo stato, alcuna risposta.
Nell'interrogazione, depositata il 4 novembre dell'anno scorso, a firma del parlamentare Marco Di Lello si chiedono al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca,  alcuni chiarimenti sui cosiddetti "contenziosi pendenti". In essa, infatti, partendo dalla premessa che alcuni candidati ai concorsi per dirigenti scolastici, banditi rispettivamente negli anni 2004 e 2006, segnatamente nelle regioni della Campania e dell'Abruzzo, sono stati ammessi al corso intensivo di formazione e alla relativa prova scritta finale, ai sensi dell'articolo 1, comma 87, della legge 13 luglio 2015, n. 107 - prova superata da tutti i partecipanti al suddetto corso, con immediata nomina a dirigenti scolastici - si rilevano alcuni emblematici aspetti. In particolare, si legge nell'interrogazione: "Il Consiglio di Stato si pronuncia in via definitiva sull'appello, respingendo e confermando per l'effetto la sentenza impugnata" e, più avanti:  "Le sentenze portano tutte date antecedenti l'entrata in vigore della legge 13 luglio 2015, n. 107, e sono motivo di preclusione alla partecipazione al corso in quanto il ricorso non era più pendente ma definitivo". Al riguardo l'interrogante conclude chiedendo: "quali iniziative urgenti il Ministro interrogato abbia intenzione di assumere al fine di verificare i fatti esposti in premessa in ordine al possesso dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 88, della legge n. 107 del 2015;  quali iniziative urgenti abbia intenzione di assumere, qualora riscontrasse una errata interpretazione delle disposizioni previste per l'espletamento della procedura concorsuale, per verificarne la correttezza in tutte le sedi di concorso". A questo punto, dopo il sollecito di questi giorni, è auspicabile che il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, si decida finalmente a rispondere, anche in considerazione del fatto che, nonostante che nell'interrogazione si parli di "iniziative urgenti", siano trascorsi ben oltre due mesi e mezzo dalla presentazione dell'interrogazione. Nel frattempo in data 23 dicembre 2015 sul sito dell'USR Campania è stato pubblicata una nota sulla nuova ricognizione sulla situazione dei contenziosi dei concorsi dirigenti scolastici banditi con DDG 22.11.2004 e con DM 03.10.2006, dalla quale sono sortiti ulteriori nove nominativi, che si vanno ad aggiungere ai diciassette, già precedentemente individuati, con nota pubblicata sullo stesso sito in data 28 luglio 2015, per i quali ultimi, a differenza che per i primi, per i quali ovviamente le relative procedure sono state appena avviate, già sono state espletate tutte le fasi previste dalle vigenti disposizioni al riguardo, anche con la nomina a dirigente scolastico, per la maggior parte di essi, nelle regioni Lombardia e Sicilia.

Rispondi

Da: Sput-nick26/01/2016 13:38:30
http://www.soveratoweb.com/il-comitato-dei-ricorsisti-calabresi-ricorda-la-professoressa-maria-berlingo-scomparsa-di-recente/
Rispondi

Da: Mi unisco a voi26/01/2016 15:46:16
Gruppo insegnanti "critici" di altra regione.
Rispondi

Da: Interessanti novità sui contenziosi pendenti dei31/01/2016 17:52:12
Concorsi per dirigenti scolastici, D.D.G. 11 novembre 2004 e D.M. 3 ottobre 2006.

Sulla vicenda dei contenziosi pendenti, ex art. 1 commi 87 e 88 della legge 107/2015, stanno emergendo nuovi elementi che gettano nuove ombre e sui quali ci auguriamo che si faccia al più presto piena luce da parte degli organi e degli uffici competenti, dal momento che conformano non pochi dubbi e perplessità sulla vicenda, alimentandone altri. Così in Campania, a seguito dell'adozione del decreto ministeriale con il quale si stabilivano le modalità di organizzazione dei corsi intensivi volti all'immissione nel ruolo dei dirigenti scolastici di cui al comma 88 della suddetta legge, furono presentate richieste di partecipazione al corso da parte di un gruppo di 17 docenti i quali dichiararono di avere contenziosi - alcuni di essi instaurati in modo collettivo - pendenti  avverso i concorsi indicati. Dunque resta confermato che la "ricognizione" che l'ufficio doveva effettuare, fu realizzata attraverso la richiesta di partecipazione del suddetto gruppo. Che non ci fossero solo i suddetti 17 partecipanti è confermato dal fatto che, come si evince dalla nota pubblicata sul sito dell'USR Campania, in data 23 dicembre 2015, da una nuova ricognizione è sortito fuori un gruppo con i nominativi di altri 9 docenti, anch'essi con ricorsi pendenti avverso le procedure concorsuali indette con DDG 22.11.2004 e con DM 03.10.2006. Tornando al gruppo dei primi 17, i ricorsi che vengono indicati a supporto sono stati presentati, per la maggior parte,  negli anni a partire dal 2013. L'ultimo ricorso, in ordine di tempo, risulta addirittura presentato al TAR della Campania nel  giugno del 2015, nel mentre la legge, compreso l'emendamento relativo ai contenziosi pendenti, era in discussione in parlamento,  discussione iniziata il 14 maggio 2015 e conclusasi il 9 luglio seguente. Tale ricorso, riferendosi alle procedure del concorso bandito nel 2004,  è stato dunque depositato dopo ben oltre dieci anni dalla pubblicazione del bando del concorso conclusosi nel 2007, con la pubblicazione delle graduatorie di merito! C'è dunque tanta materia sulla quale indagare, se lo si vuole, per scoprire e fare piena luce su tutti i passaggi di un articolato meccanismo, che, alla fine, ha consentito, a persone che non avevano superato neppure una delle prove dei concorsi in questione, di sedere oggi sulle poltrone dirigenziali.

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Da: Ricorsi pendenti in Campania siamo a quota 2802/02/2016 12:09:38
Dopo quelli estivi e natalizi, in Campania arrivano anche i contenziosi pendenti del periodo di Carnevale. La nota prot. n. AOODRCA. 1794 del  29 gennaio 2016, pubblicata in data 01.02.2016 sul sito dell'USR Campania, aggiunge infatti altri due nominati ai nove docenti già individuati con nota  prot. n. AOODRCA.14159  del 21 dicembre 2015, avente ad oggetto "ricognizione situazione contenziosi concorsi dirigenti scolastici DDG 22.11.2004, DM 03.10.2006" i quali, a loro volta, si aggiungevano ai diciassette indicati nella precedente nota prot. n. AOODRCA.8004 del 28.07.2015. Facendo la somma i contenziosi pendenti sinora individuati in Campania sono ventotto e non sappiamo se finisce qui. Interessante il fatto che nella nota del 1° febbraio scorso sia riporta l'annotazione che si tratti di "docenti che hanno attualmente pendenti ricorsi avverso le procedure concorsuali indette con DDG 22.11.2004 e con DM 03.10.2006 o che hanno titolo all'inserimento nell'elenco in parola a seguito di pronuncia dell'autorità giudiziaria ". Di cosa si tratta? Riporto sinteticamente quanto emerge da una ricerca sul sito istituzionale della giustizia amministrativa. In Campania, uno dei concorrenti al concorso bandito nel 2004, aveva impugnato l'esito negativo della prova scritta. Dopo una sentenza favorevole aveva ottenuto una nuova correzione degli elaborati, ma anche in questa occasione la valutazione era risultata negativa. Nuovo ricorso al TAR della Campoania, questa volta respinto. Impugnazione presso il Consiglio di Stato che, in base a quanto certificato, non si è ancora pronunciato. Dunque il ricorso è da considerarsi pendente. Da qui il recente ricorso, sempre al TAR, per l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, del provvedimento del Ministero dell'istruzione con il quale sono stati indicati i nominativi dei docenti che hanno attualmente pendenti ricorsi avverso le procedure concorsuali indette con DDG del 22.11.04 e con DM del 3.10.06. Al riguardo nei giorni scorsi è stata pubblicata la relativa sentenza dei giudici amministrativi con la quale si accoglie il ricorso e, per effetto, si annullano gli atti impugnati, imponendo all'amministrazione di rinnovare tali atti con riferimento alla sola parte ricorrente che viene, quindi, ammessa al corso intensivo e alla prova scritta, previa organizzazione, se necessario, di un nuovo corso e di un'ulteriore prova di esame. Da sottolineare che con la stessa sentenza il Ministero è stato condannato al pagamento delle spese di lite.
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Da: @ calabresi02/02/2016 16:58:02
scusate, quando c'è un sequestro di atti, l' ufficio non dovrebbe fare le fotocopie di questi atti, prima di consegnarli?
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Da: mhjujnbvghjh19/02/2016 16:37:09
Tecnica della scuola

Lucio Ficara

C'è una domanda che mi piace fare, una domanda che non vuole essere qualunquistica e non vuole aprire polemiche, una domanda che vuole dare libero sfogo a dei legittimi dubbi sulla mancanza di regolarità e trasparenza nei concorsi per dirigere le scuole pubbliche. Qual è questa scomoda domanda: " Nel Paese della corruzione e delle ruberie, i concorsi per dirigenti scolastici sono lottizzati?". La domanda nasce anche dalle fortissime polemiche e dai contenziosi che ci sono stati nell'ultimo e penultimo concorso per dirigente scolastico, con casi veramente da commedia all'italiana. Chi è che non ricorda il caso del concorso in Sicilia, quello delle lettere trasparenti in Lombardia, i problemi delle commissioni in Toscana, ma anche gli evidenti problemi in Campania e in Calabria. Ecco il motivo di una tale domanda, che non mancherà di fare imbestialire qualche Ds che si ritiene fuori dalla mischia. Un'osservazione che va fatta e che potrebbe orientare per dare una risposta all'ostica domanda è: " Come mai quando si scava nella biografia dei Presidi, si trova quasi sempre una loro appartenenza all'associazionismo, alla politica, alla massoneria , alla Chiesa, ai sindacati e anche ad organizzazioni di altro genere? ". C'entra qualcosa l'appartenenza all'associazionismo, l'avere posseduto una tessera di partito o di sindacato, con la vincita di un concorso prestigioso come quello di dirigente scolastico? Coincidenze o lottizzazione sistematica? Esistono veramente dirigenti scolastici che fanno i politici , a livello locale o addirittura a livello nazionale e durante il loro mandato riescono a vincere il concorso a Preside? Esistono veramente dirigenti scolastici che sono noti massoni con tanto di grembiulino e lo erano anche quando hanno vinto il concorso? Esistono Presidi che hanno vinto il concorso mentre erano segretari regionali o provinciali di un sindacato? Se si sente la voce del popolo, sembrerebbe che queste situazioni esistono eccome! Tuttavia anche se fosse vera l'ipotesi di una scientifica lottizzazione di questi posti messi a concorso, è anche vero che alcuni Presidi, come quelli su menzionati, sono bravi e meritevoli a prescindere da tutto, mentre altri non sono in grado nemmeno di dirigere casa propria. Eppure il ruolo del dirigente scolastico meriterebbe un reclutamento serio e oculato, che non tenga conto di alcuna appartenenza, politica, sindacale o di qualsiasi altra natura, ma che tenga semplicemente conto dell'alto valore manageriale, culturale, della competenza didattica e della conoscenza della legislazione scolastica. Un ruolo complesso e carico di responsabilità come quello del dirigente scolastico non può e non deve essere mai assegnato da un sistema di lottizzazione, ma deve essere assegnato dopo un duro e meritocratico concorso. Voi come rispondereste alla domanda scomoda: "Nel Paese della corruzione e delle ruberie, i concorsi per dirigenti scolastici sono lottizzati?".
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